Dal 9 ottobre si può chiedere il reddito di solidarietà: ecco chi può averlo e come

Domande agli sportelli del comune di residenza per lo strumento dell’Emilia-Romagna: servono due anni di residenza in Regione e un Isee inferiore a tremila euro. Da 80 a 400 euro mensili su una carta prepagata

Da lunedì 9 ottobre sarà possibile richiedere il reddito di solidarietà regionale (Res) presentando domanda agli sportelli del comune di residenza. Si tratta di un contributo che può andare da 80 a 400 euro al mese per i nuclei famigliari in gravi difficoltà economiche. Il reddito di solidarietà dura al massimo un anno; per poterne fare nuovamente richiesta, dovranno passare almeno 6 mesi. Due i requisiti per ottenerlo: il reddito Isee inferiore ai tremila euro e la residenza in regione da almeno 24 mesi. Il richiedente però dovrà aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e inserimento lavorativo. Un percorso obbligatorio, da seguire per ottenere e mantenere, il contributo economico erogato tramite carta prepagata.

Al momento la Regione non ha specificato termini di scadenza per le domande. I richiedenti dichiarano i propri dati attraverso documenti ufficiali (ad esempio la dichiarazione Isee) o con l’autocertificazione. Per quanto riguarda i controlli, tutti i dati vengono verificati attraverso le banche dati in possesso dell’Inps o attraverso i dati dei Comuni. Altre regole riguardano le condizioni di incompatibilità da parte del nucleo familiare per l’accesso alla misura: godimento della nuova prestazione di Assicurazione sociale per l’Impiego (NASpI), l’Assegno di disoccupazione (Asdi), o altro ammortizzatore sociale con riferimento agli strumenti di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria. È inoltre incompatibile la fruizione del Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) da parte del nucleo familiare beneficiario. Nel caso in cui alcuni componenti il nucleo familiare usufruiscano di altri trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, assistenziale e indennitaria, per poter accedere al Res il valore massimo di tali trattamenti non potrà superare i 600 euro mensili. Il reddito di solidarietà dura al massimo un anno; per poterne fare nuovamente richiesta, dovranno passare almeno 6 mesi.

«È uno strumento che ha l’obiettivo di agire concretamente nei confronti delle persone e dei nuclei famigliari in stato di povertà lontano dalle logiche di assistenzialismo – afferma l’assessora alle Politiche sociali, Valentina Morigi -. Infatti, coinvolge chi avrà i requisiti per ottenerlo in un progetto di reinserimento nel mondo del lavoro o di impegno nel sociale oppure nel rimettersi in gioco attraverso un percorso di formazione. Significa, certo, offrire sostegno economico, ma anche percorsi per uscire dall’indigenza. L’aiuto pubblico e l’impegno personale di chi è idoneo a riceve il Res rappresentano elementi di un patto basato sulla dignità».

Per quanto riguarda i residenti nel comune di Ravenna, le domande devono essere redatte sull’apposito modulo scaricabile dal sito del Comune di Ravenna o reperite in supporto cartaceo presso allo sportello unico polifunzionale di via Berlinguer 68 o negli uffici delle ex circoscrizioni. Andranno riconsegnati alle stesse sedi. Eventuali informazioni possono essere richieste al Comune di Ravenna 0544-482111 o all’indirizzo mail: contributosia@comune.ravenna.it.

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