Vigili del fuoco, il Ministero fa la conta delle carenze e promette nuovi uomini

Risposta a La Pigna: sono 120 i pompieri in organico contro i 128 teorici. Mancano anche capi squadra e sommozzatori. «Carenze in linea con quelle di altri sedi». Saranno colmate a partire da maggio 2019

Il comando dei vigili del fuoco ha una carenza media di personale «in linea con quelle che interessano le sedi nazionali del corpo». Carenze che cominceranno ad essere coperte da maggio 2019 quando il Ministero dell’Interno assegnerà – partendo dalle sedi con maggiori esigenze – 650 pompieri. In tutta Italia saranno 1.500 le unità assegnate. I numeri emergono da una lettera che il Comando dei vigili del fuoco ha inviato a La Pigna, lista civica che si era mossa dopo l’incendio dello stabile proprio davanti alla caserma di viale Randi. Era emersa in quel contesto la difficile situazione dell’organico del comando.

Secondo quanto scrive il Ministero, i vigili del fuoco a Ravenna sono 120 ma la dotazione organica ne prevederebbe otto in più. I capi reparto sono cinque in meno di quanto previsto (11 contro i 16 teorici) mentre i capi squadra sono 51, ne servirebbero 54. Mancano poi quattro sommozzatori e un capo squadra nautico. Carenze che – scrive il Ministero – «potranno essere reintegrate con le prossime procedure di mobilità». Il Ministero non dà date precise sul momento in cui il comando ravennate sarà effettivamente completato. Si dà solo la data di partenza della procedura (maggio 2019) ma non è detto che Ravenna sia tra le prime città in cui arriveranno vigili del fuoco. Per quanto riguarda i capo squadra, poi, bisognerà attendere la chiusura della procedura concorsuale nazionale, tuttora in corso.

Il Ministero inoltre annuncia la dotazione di nuovi mezzi su tutto il territorio nazionale nei prossimi tre anni. Il Comando di Ravenna «sarà quindi assegnatario di nuovi automezzi, tenuto conto delle generali esigenze del corpo nazionale dei vigili del fuoco manifestate dai direttori regionali». Non è detto che arrivino già nel 2019 nuovi mezzi a Ravenna che tuttavia nel 2018 è stato assegnatario di un autobotte e un pick-up attrezzato per gli incendi boschivi. In totale a Ravenna ci sono 81 automezzi, 47 rimorchi e 43 natanti con un’età media di 16,21 e 19 anni. «Ne sono in efficienza 60, 21 in manutenzione con un indice pari all’83% dato in linea con quello nazionale che è dell’82%».

Veronica Verlicchi, capogruppo de La Pigna in Comune, prendendo atto della nota giuntale dal Ministero, attacca il sindaco: « Ci si sarebbe aspettati che fosse il Sindaco de Pascale a fare ciò che abbiamo fatto noi, ovvero appellarsi al Ministro degli Interni. Ma de Pascale é troppo impegnato ad occuparsi di altro». Verlicchi sottolinea che «così come per la richiesta di controlli sulla Moschea, anche per la richiesta di assegnare di più mezzi e personale al Comando dei Vigili del Fuoco di Ravenna, il Ministero dell’Interno guidato da Matteo Salvini ha risposto in tempi brevissimi alle nostre istanze. Contrariamente a quanto fanno de Pascale ed i suoi assessori, i quali, noncuranti degli obblighi derivanti dal regolamento del Consiglio comunale di Ravenna, non rispondono, neppure dopo i solleciti, alle mie interrogazioni. Per non parlare dei tempi di risposta ai ravennati, alle imprese e alle associazioni. Ringraziamo il ministro Matteo Salvini e il ministero dell’Interno per l’attenzione e la disponibilità mostrata nel colmare le carenze di personale e di automezzi del comando dei vigili del fuoco di Ravenna».

Il Partito democratico sul tema si era mosso diversamente. Non si era infatti rivolto direttamente al Ministero ma aveva presentato un question time in Consiglio Comunale mentre il Consigliere regionale Mirco Bagnari aveva depositato un’interrogazione in Regione affinché si muovesse nei confronti del governo per risolvere la situazione.

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