La pizzeria di via Mazzini che punta su stagionalità e impasti Seguici su Telegram e resta aggiornato Il tutto all’insegna dell’entusiasmo Una delle pizze provate nella nostra cena Si cantava “eravamo quattro amici al bar”… Noi per una sera siamo sei amici affamati in pizzeria, da Pizza Futura in via Mazzini a Ravenna. Il locale è stato inaugurato il 10 agosto del 2018 da Michele Basigli, che ha deciso di aprire la sua avventura e attività nel campo della ristorazione nel giorno in cui tutti in città stavano chiudendo per ferie. E questo la dice lunga sulla sua passione per la pizza che coltiva fin da ragazzino, prima come “rider” in motorino poi, con alcuni soci, gestore di una pizzeria d’asporto e, infine, come titolare di una proposta gastronomica sempre alla ricerca della qualità, scrupoloso nella scelta degli ingredienti, dei for- nitori, dei collaboratori in cucina e in sala. Lo spazio che ci accoglie è semplice, con il colore verde prevalente, una sala lunga e abbastanza stretta, un po’ rumorosa quando il locale è affollato (e lo è spesso). Michele ha installato dei pannelli d’arredo divisori per eliminare un po’ il volume del chiacchiericcio, ma noi italiani purtroppo abbiamo l’abitudine di parlare ad alta voce. Però con la bella stagione la pizzeria apparecchia anche tavoli sulla strada, e per fortuna via Mazzini è zona a traffico limitato. Inoltre, recentemente, è stata allestita anche una saletta con pochi tavoli, più discreta e tranquilla. Il servizio è affidato in prevalenza a ragazze, giovani, sorridenti, svelte negli ordini e nelle portate in tavola. Dal punto di vista delle attrezzature per cuocere va evidenziato che Pizza Futura ha un forno a legna dalle caratteristiche particolari, il piano è rotante e, negli ultimi minuti di cottura delle pizze, si alza per catturare il calore più potente e cuocere bene i bordi. Il menù è suddiviso in pizze stagionali, varianti di Margherita, tradizionali, una particolarmente piccante (consigliata solo per adulti amanti del molto speziato) e una vegana. Si possono scegliere anche gli impasti, che sono ben quattro. Sono derivati da diverse farine da grani Senatore Cappelli, Monococco, Classico, Integrale, tutte prodotte da un mulino locale. E poi nel menù sono comprese anche diverse e ricche insalate, sempre a seconda della stagionalità. I vari ingredienti utilizzati sono ben specificati come provenienza, il che ne garantisce l’autenticità e qualità. Le pizze stagionali sono interessanti e ad ogni stagione ne vengono aggiunte sempre nuove. Per cui in occasione della nostra cena abbiamo ordinato Marroni&Co, Zucca Fumata, una classica Margherita, Imperatore Gatò, Sottobosco e Quattro Formaggi. Le pizze arrivate sul tavolo erano tutte buone, ben realizzate, sia come cottura che nell’armonia dei vari sapori. Solo sul Sottobosco abbiamo fatto l’osservazione che la varietà di funghi non si distingueva. Michele, che è ben disposto ad accettare i consigli dei clienti, se pensa che siano giusti, li segue e così ha deciso (l’abbiamo verificato dopo la nostra cena sul profilo Facebook del locale) delle modifiche a questo piatto. Un’altra delle pizze provate Per quanto riguarda il bere si può scegliere da una piccola carta dei vini (ora anche con pratiche mezze bottiglie), un’interessante lista di birre e anche una selezione di spiriti. Come dessert la pizzeria propone alcuni dolci preparati “in casa”, semplici ma buoni. A cui si aggiunge una scelta di gelato, prodotto da un laboratorio artigianale. Il caffè, per chiudere la cena, è di una torrefazione ferrarese. Da sottolineare la finezza, visto che parliamo di una pizzeria: prima dei piatti ordinati, viene servita una piccola “coccola” preparata in cucina, per stuzzicare la gola. Cambia sempre ed è sempre piacevole. Il conto è adeguato alla qualità degli ingredienti utilizzati (si va dai 6,5 euro di una margherita classica fino anche ai 15 delle pizze più particolari): noi abbiamo speso 23 euro a testa, con solo una bottiglia “e mezzo” di vino in sei, più il dolce (e anche schiacciatine per aperitivo). Questo locale lo frequento spesso – come tanti amici, per l’appunto – essendo goloso di pizza e non mi ha mai deluso. È evidente che per Michele e i suoi collaboratori c’è un autentico entusiasmo per il proprio lavoro. Avanti così! Total0 0 0 0 Forse può interessarti... Un ristorante inedito a Ravenna: il Clarice vale la mancia La Marina che resiste: al Riesling un onesto menù marinaro, tra centinaia di vini Tutta la versatilità dell'albana, orgoglio di Romagna Seguici su Telegram e resta aggiornato