venerdì
04 Luglio 2025

Ricoverati per Covid, la mamma del sindaco muore dopo il ritorno a casa del figlio

È successo a Bagnara di Romagna. Il ricordo sui social: «Mi hai atteso ancora una volta, hai resistito fino a sentirmi sano e salvo»

Il benvenuto al sindaco di Bagnara Francone dopo il ritorno dal ricovero in ospedale
Il benvenuto dei bambini delle elementari al sindaco di Bagnara Francone dopo il ricovero in ospedale

Erano ricoverati insieme in ospedale, con il Covid. Lui è il sindaco di Bagnara di Romagna, Riccardo Francone, tornato a casa mercoledì dopo quasi due settimane di ricovero per una polmonite da coronavirus. Con tanto di disegni e cartelloni dei bambini delle elementari ad accoglierlo.

Lei invece è la mamma del sindaco – Orlanda Beltrani, 76 anni –, ricoverata in terapia intensiva da qualche giorno prima del figlio. E lei non ce l’ha fatta, è morta il giorno dopo il rientro a casa del sindaco. La donna lascia anche il marito e il fratello, più piccolo, di Riccardo.

«Mamma, mi hai atteso ancora una volta – ha scritto su Facebook il Primo cittadino –. Hai resistito apprensiva, nella nostra unità spirituale in due letti lontani di ospedale, fino a sentirmi ritornato a Bagnara, sano e salvo. E poi sei volata via. Potrei scrivere tanto sul Bene infinito che hai portato alla mia vita e a quella di tutta la nostra famiglia, anteponendo sempre tutti noi a te stessa, ma la tua scelta e richiesta di riservatezza mi chiede intimità e silenzio. Ora riposa nella Pace eterna, ma lo sento che sei accanto a noi, ancora presenza.
Ringrazio a nome di tutta la mia famiglia, tutti coloro che ci stanno esprimendo la loro vicinanza in questo momento di incolmabile dolore».

Casa Dante all’ex emeroteca, tra bookshop e opere degli Uffizi. Pronta in primavera

Via libera alla revisione del progetto sulla base anche dell’accordo con la prestigiosa galleria fiorentina. Investimento da mezzo milione di euro

L'ingresso di quella che diventerà Casa Dante, all'ex emeroteca
L’ingresso di quella che diventerà Casa Dante

I lavori a Casa Dante (nell’ex emeroteca di via Da Polenta, a pochi passi dalla tomba del Sommo Poeta) procedono in previsione del 2021, anno del settecentesimo anniversario della morte dell’Alighieri.

La giunta del Comune di Ravenna ha approvato la revisione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il suo allestimento, ridefinendo gli spazi a seguito del protocollo d’intesa con la Galleria degli Uffizi di Firenze. Protocollo che prevede la concessione in prestito per 5 anni di un nucleo di opere a tema dantesco e annualmente una ulteriore opera in permanenza, per la durata di un anno, consegnata in occasione dell’Annuale di Dante che si celebra a settembre.

Cambia, quindi, la distribuzione degli spazi a piano terra che saranno articolati in quattro aree (citiamo testualmente dal progetto): «espositiva, destinata appunto all’esposizione del nucleo di opere concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi; didattica e deposito, dove saranno strettamente integrati gli spazi per i laboratori e quello destinato alla conservazione ed esposizione di opere, visitabili, che non saranno esposte nel rinnovato Museo Dantesco; commerciale, a sua volta articolata in due sezioni coordinate, la libreria specializzata su Dante, concepita per pubblici diversi, e la ‘Dante design gallery’ in dialogo con il mondo del design industriale e della comunicazione visiva per contribuire a realizzare un vero e proprio brand; meditazione, in stretta continuità con la Zona del Silenzio, realizzata nella corte e nel giardino interni e concepita per la sosta, la lettura e la riflessione».

Il progetto di Casa Dante sta prendendo forma grazie all’impegno di diversi soggetti pubblici e privati: Comune di Ravenna e Regione Emilia-Romagna per un impegno di quasi 325mila euro e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per 200mila euro.

I lavori sull’immobile da parte della Fondazione, che ne è proprietaria, sono iniziati nel giugno scorso e la loro ultimazione è prevista per la fine di dicembre 2020, proprio quando è previsto l’avvio del cantiere da parte dell’Amministrazione comunale che dovrebbe terminare a primavera 2021.

A Faenza bonus per famiglie in difficoltà, assistenza telefonica e spesa a domicilio

Un nuovo pacchetto di aiuti dal Comune. Sarà attivato anche un servizio di “pet-sitting”

Alzheimer, AnzianoUn contributo per chi sta affrontando un momento di fragilità economica, una linea telefonica diretta con il Comune per rispondere alle esigenze della popolazione e un servizio di pet-sittig. Sono queste in estrema sintesi le misure che l’amministrazione del Comune di Faenza mette in campo per essere al fianco della cittadinanza in un momento così delicato a causa dell’emergenza sanitaria.

Il primo intervento previsto dal pacchetto denominato “Al fianco dei faentini” sarà un aiuto economico, per un importo complessivo di 150mila euro, che andranno alle famiglie da un minimo di 100 a un massimo di 320 euro mensili, in base alla composizione del nucleo. Ne potranno beneficiare chi non ha alcun sostegno pubblico (o chi ne riceve da marzo 2020) come la cassa integrazione ordinaria e in deroga o stipendi, a meno che non siano inferiori a 400 euro. Il Bonus sarà dispensato in base al numero di componenti del nucleo familiare. Cento euro al mese per nuclei costituiti da una sola persona e 80 per ogni componente di famiglie con due o più persone, fino a un massimo di 320 euro mensili.

Il richiedente dovrà sottoscrivere un’autocertificazione e produrre il saldo del (o dei) conti correnti bancari o postali intestati ai componenti del nucleo familiare al momento della presentazione della domanda il cui totale non dovrà essere superiore a 2.500 euro (4.000 per i nuclei anagrafici composti da oltre due persone). Quale documento di certificazione della situazione economica familiare non potrà essere prodotto l’Isee perché quel documento ad oggi ‘fotografa’ la situazione economica al 2018, quindi prima della pandemia.

A fianco di questa misura l’amministrazione comunale mette in campo anche una serie di servizi alle persone. Dopo aver avuto la disponibilità da parte delle associazioni di volontariato che ne cureranno alcuni aspetti pratici, verrà  attivato un servizio di ascolto telefonico per anziani soli, il servizio spesa a domicilio per persone sottoposte a quarantena e per “over 70” che preferiscono limitare le uscite e per persone con disabilità.

L’amministrazione non dimentica poi gli “amici a quattro zampe”. E per questo che si attiverà un servizio di pet-sitting per la passeggiata degli animali da affezione di chi è impossibilitate a uscire.

Nei prossimi giorni verranno rese note le procedure operative per accedere al Bonus economico. Da lunedì, per questi servizi, sarà attivo, tutti i giorni, dalle 8,30 alle 13, il numero di telefono dedicato: 0546 691869.

Natale, a Faenza dal 28 novembre torna il negozio “temporaneo” della ceramica

Saranno 25 i ceramisti all’interno dello spazio in via Pistocchi

Natale CeramicaDopo il successo degli ultimi 5 anni, Ente Ceramica Faenza organizza anche quest’anno il Temporary Shop della Ceramica, il negozio temporaneo di ceramica faentina in occasione del Natale 2020.

Quest’anno sarà aperto per tutte le festività natalizie: dal 28 novembre al 6 gennaio saranno 25 i ceramisti all’interno dello spazio in via Pistocchi 16 (ex negozio Gigacer Lab, con vetrine e accesso anche su Piazza Nenni) che rappresenteranno collettivamente l’identità ceramica faentina.

Ceramica artistica e artigianale di qualità, tra tradizione e contemporaneità, con tante idee per un regalo o un pensiero creativo, fatto a mano a Faenza da: Fosca Boggi, Federica Bubani, Ceramica Gatti 1928, Elvira Keller, Etra Masi, Andrea Kotliarsky, Paola Laghi, Carla Lega Ceramiche d’Arte, Mabilab di Ivana Anconelli, Maestri Maiolicari Faentini di Lea Emiliani, Manifatture Sottosasso, Antonietta Mazzotti, Marta Monduzzi, Ceramica Monti di Vittoria Monti, Morena Moretti, Mirta Morigi Ceramica Contemporanea, Monica Ortelli, Fiorenza Pancino, Ifigenia Papadopulu, Liliana Ricciardelli, Studiocasalaboratorio di Maurizio Russo, Studio d’Arte Amaretti, Susanna Vassura, Laura Silvagni ‘La Vecchia Faenza’, 6243 Ceramic Studio di Lia Cavassi.

Come nel 2019, partner del progetto è l’Istituto Professionale Persolino-Strocchi di Faenza: in vendita al Temporary Shop anche i vini della cantina del “Persolino” e prodotti d’erboristeria e di cosmesi, che i ragazzi realizzano nell’ambito dell’attività didattica.

L’allestimento del negozio è stato curato da Oscar Dominguez.

Il progetto delle vetrine è stato ideato da Atelier Be, realtà di promozione e produzione in ambito artistico-culturale, che offre progettazione, comunicazione e allestimento con lo scopo di incentivare iniziative, eventi, esposizioni che promuovano creatività e capacità.

Info: 340 8643613 e www.enteceramica.it.

Denuncia di essere stata violentata nella comunità dove lavora: arrestato minorenne

Educatrice sotto choc al pronto soccorso: «Rinchiusa tutta la notte in una stanza»

Violenza Sessuale Aggravata
Foto di repertorio

Un minorenne di una comunità di recupero del Ravennate è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale aggravata.

La notizia è riportata sull’edizione di oggi (20 novembre) del Carlino Ravenna, che racconta come a subire la violenza sarebbe stata un’educatrice della stessa comunità per minori, costretta con la forza a rimanere tutta la notte nella stanza del minorenne, che l’avrebbe violentata.

Le indagini sono partite proprio dalla testimonianza della donna, che si è presentata ieri mattina al pronto soccorso sotto choc.

Il ragazzo – di origini straniere e in comunità per alcuni guai con la giustizia – si trova ora nel carcere minorile bolognese del Pratello in attesa di convalida. Agli inquirenti, in prima battuta, avrebbe parlato di un rapporto sessuale consenziente.

Tamponi rapidi negli ambulatori di medicina generale e pediatri

Ne sono stati distribuiti 45mila alle singole Ausl dell’Emilia-Romagna

Tamponi rapidi anche negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta dell’Emilia-Romagna. Il provvedimento, operativo tra pochi giorni e che durerà – salvo ulteriori proroghe – fino al 31 dicembre, è frutto di un duplice accordo siglato oggi della Regione: con Fimmg (per i medici di medicina generale) e con Fimp e Federazione Cipe-Sispe-Sinspe (per i pediatri di libera scelta).

La “materia prima” c’è già: i quasi 45mila tamponi antigenici rapidi, forniti all’Emilia-Romagna dal Commissario per l’emergenza Covid-19 insieme ai Dispositivi di protezione individuale, sono già stati distribuiti nei magazzini delle singole Aziende Usl e a brevissimo verranno consegnati a medici e pediatri.

Come funziona

In base all’accordo siglato, per effettuare i tamponi antigenici rapidi i pazienti dovranno prenotare dopo aver fatto un triage telefonico. Potranno fare il test dal proprio medico di medicina generale – qualora operi nel proprio studio – i contatti stretti asintomatici individuati dal medico stesso oppure segnalati dal Dipartimento di Sanità pubblica in attesa di tampone rapido; e i casi sospetti di contatto che il medico di medicina generale si trova a dover visitare e che decide di sottoporre a test rapido.

Qualora il medico operi in strutture rese disponibili dall’Azienda sanitaria (per esempio, in una Casa della salute), gli si potrà chiedere di ampliare il proprio target anche agli assistiti di altri medici di medicina generale, nello specifico a contatti stretti asintomatici allo scadere dei 10 giorni di isolamento identificati in base a una lista trasmessa dal Dipartimento di Sanità Pubblica/Igiene e Prevenzione al medico individuato.

I medici titolari di incarichi temporanei, provvisori, di sostituzione a breve o lungo temine (compresi i medici che frequentano il corso di formazione specifica), eseguono e rendicontano le attività relative ai test con le stesse modalità dei titolari.

Nelle strutture rese disponibili dall’Azienda Usl fanno test diagnostici, in caso di necessità, anche i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica), i medici di emergenza sanitaria territoriale (ad esempio, nel 118), i medici della medicina dei servizi (come quelli che operano negli istituti penitenziari) e i medici impegnati nelle attività territoriali programmate.

In caso di esito positivo, il medico lo comunica al paziente e lo informa sul percorso da seguire. Il medico si autentica tramite la propria cartella opportunamente integrata o tramite il portale regionale SOLE, in modo da registrare l’esito positivo; ciò anche al fine di segnalare il caso al Dipartimento di Salute pubblica. Il medico valuta, quindi, le condizioni cliniche del paziente, e lo informa sull’obbligo di rispettare l’isolamento al domicilio, ovvero di continuare il proprio stato di quarantena in attesa dell’esito del tampone di conferma (molecolare). Il medico prende dunque in carico il paziente e gli fornisce le indicazioni opportune da seguire. In caso di esito negativo, il risultato è registrato sul portale regionale SOLE e ne viene rilasciata attestazione al paziente.

I tamponi rapidi dai pediatri di libera scelta

I pediatri di libera scelta utilizzano i tamponi antigenici rapidi durante l’attività ambulatoriale o domiciliare a favore dei propri assistiti. Sia che operi nel proprio studio (anche per gli assistiti di altri pediatri) o che si trovi ad operare in strutture rese disponibili dall’Azienda Usl, il pediatra esegue i test antigenici su prenotazione e dopo aver fatto un triage telefonico prioritariamente per i contatti stretti asintomatici – alla prima data utile dopo la scadenza dell’isolamento – identificati in base a una lista trasmessa dal Dipartimento di Sanità Pubblica al medico individuato (è il target privilegiato); per i contatti stretti asintomatici individuati dal pediatra; per i casi sospetti di contatto che il pediatra visita e decide di sottoporre a test rapido.

Anche in questo caso, come per i medici di medicina generale, le Aziende Usl forniscono il proprio supporto preferibilmente attraverso l’individuazione delle sedi idonee ove effettuare i test rapidi qualora i pediatri di libera scelta siano impossibilitati a eseguirli nel proprio studio. Potrà essere utilizzata una modalità di erogazione drive through, secondo un criterio di prossimità al bacino di utenza. In considerazione delle possibili difficoltà di esecuzione dei tamponi nella fascia di età pediatrica, le Aziende Usl forniranno personale di supporto in base alle necessità.

In caso di esito positivo, il pediatra comunica l’esito ai genitori o familiari del paziente, informandoli sul percorso da seguire. Il pediatra si autentica tramite la propria cartella opportunamente integrata o tramite il portale regionale SOLE per registrare l’esito, valuta le condizioni cliniche e raccomanda fortemente l’isolamento al domicilio in attesa dell’esito del tampone di conferma, quando previsto. Il pediatra prende in carico il paziente e fornisce le opportune indicazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire nel periodo in oggetto. Nel caso in cui il pediatra effettui un tampone su un paziente che non risulti tra le scelte in carico, comunicherà al pediatra del bambino l’esito e quest’ultimo prenderà in carico il suo paziente.

In caso di esito negativo, il risultato è registrato sul portale regionale SOLE e ne viene rilasciata attestazione al paziente.

La Cna contro il divieto di uscire dal proprio comune per andare dai parrucchieri

L’associazione: «I ristori così come presentati non bastano più, servono nuovi interventi per evitare il collasso»

Parrucchieri Coronavirus Inail IssLa Cna si scaglia contro la Regione Emilia-Romagna per le interpretazioni restrittive delle nuove norme da “zona arancione”. In particolare l’associazione lamenta il fatto che in Emilia-Romagna siano stati esplicitamente vietati gli spostamenti verso i comuni limitrofi a quelli dove si abita per usufruire dei cosiddetti servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti), “a meno che non siano presenti nel proprio comune”.

Un divieto che è stato esteso anche a gommisti, carrozzerie, autofficine e lavanderie e che invece come noto non vale per la spesa alimentare.

A protestare è in primis il presidente della Cna Ravenna, Pierpaolo Burioli, che chiede «qualche opportunità in più per quei segmenti di impresa che applicano ferrei protocolli di sicurezza, che ricevono per appuntamento la propria clientela garantendo il contingentamento dei flussi e che hanno fatto della personalizzazione del servizio la loro mission principale».

«È ancora più incomprensibile – prosegue il direttore della Cna di Ravenna, Massimo Mazzavillani – la disomogeneità nelle interpretazioni da parte delle varie istituzioni. Ad esempio, in Emilia-Romagna non sono consentiti tali spostamenti, mentre nelle Marche sono consentiti (e entrambe le Regioni sono collocate in Zona Arancione); a Brescia e Sondrio (province collocate in una Regione in Zona Rossa) si può, da noi non si può! E potremmo continuare ancora con questi esempi. Oggi più che mai abbiamo bisogno di unità di intenti da parte delle Istituzioni e non di litigiosità e diversificazioni».

Con questa decisione della Regione Emilia-Romagna, secondo Cna «si compie, invece, un atto che avrà effetti pesanti sulle imprese dei settori citati, che pur continuando ad essere aperte in questa fase di grave difficoltà, oltre a dover fare i conti con una pesante contrazione dei consumi interni, non potranno neppure fare affidamento sulla loro clientela abituale. E, inoltre, sono anche escluse dai ristori previsti dai decreti nazionali».

La Cna annuncia quindi di aver richiesto «un profondo ripensamento dei criteri di assegnazione dei ristori», che così come sono stati presentati «non riescono a dare adeguata tutela a imprese, autonomi e professionisti che compongono le filiere colpite dalle misure restrittive».

«L’allargamento delle restrizioni su base territoriale rende superflua la distinzione tra le attività chiuse per ordinanza e quelle che, pur rimanendo aperte, vedono il proprio giro d’affari fortemente ridimensionato – dichiara, in conclusione, Burioli –. Il crollo della domanda sta interessando segmenti sempre più ampi di mercato, tali da rendere chiaramente inadeguato il meccanismo dei codici Ateco che richiede quotidiani aggiustamenti. Diventa quindi indispensabile adottare come criterio per accedere al contributo a fondo perduto il riferimento al fatturato delle aziende, unico indicatore che effettivamente fotografa l’andamento delle imprese. In questa logica il riferimento non può essere limitato allo scorso mese di aprile ma dovrà tenere in considerazione un periodo più congruo, considerando la ciclicità di molti settori dell’economia. È evidente che dovranno essere stanziate ulteriori e robuste risorse per fronteggiare una situazione in rapido peggioramento. Senza interventi tempestivi e incisivi tante aziende rischiano il collasso».

Arrivano anche al centro commerciale Esp i ritratti contemporanei di Dante

Si tratta del progetto a cura di Marco Miccoli che nel frattempo continua alla biblioteca Oriani

I volti del Sommo Poeta del progetto Dante Plus al centro commerciale Esp di Ravenna
I volti del Sommo Poeta del progetto Dante Plus al centro commerciale Esp di Ravenna

I variopinti ritratti di Dante Alighieri del progetto Dante Plus sono arrivati anche al centro commerciale Esp di Ravenna (visibili in particolare entrando dall’ingresso Sud).

Si tratta del progetto promosso da Bonobolabo in compartecipazione con il Comune di Ravenna e che si è concretizzato anche quest’anno con la mostra alla biblioteca Oriani (ancora visibile, dall’esterno, 24 ore su 24), allo scopo di dare un’identità contemporanea al volto del Sommo Poeta, grazie ai lavori di artisti attivi nel campo del fumetto, del design o della street art.

Il centro commerciale Esp ha deciso di mettere a disposizione un budget per la produzione di 15 stampe di grandi dimensioni (selezionate dal curatore del progetto, Marco Miccoli) con cui sono state allestite alcune pareti, impreziosite anche da alcune brevi citazioni dalla Divina Commedia.

«Quando abbiamo visto il Presidente Mattarella presenziare all’inaugurazione delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante – dice Franca Savoia, responsabile del centro commerciale Esp – abbiamo pensato che sarebbe stato bello che in qualche modo anche il nostro centro partecipasse attivamente a questo momento così sentito e così importante per la città. Per noi il legame con il territorio, con i suoi valori, la sua storia, sono assi portanti della nostra mission».

I “volti contemporanei” di Dante riprodotti all’Esp sono 15 in tutto, scelti da Miccoli fra quelli realizzati nei quattro precedenti anni della mostra, sono frutto del lavoro di illustratori, street artist, grafici, autori di fumetti e graphic novel, molto diversi fra loro nello stile e nell’approccio alla rivisitazione della ritrattistica dantesca, ma tutti di sicuro impatto visivo.

Natale, Milano Marittima ci crede: pronta l’accensione delle luminarie

Dal 20 novembre le strade e le piazze della località brilleranno di luci e decorazioni: due grandi renne e il presepe artistico di Brera

SIM 2819Milano Marittima prepara l’accensione delle luminarie natalizie. “Mima Wonderland” è l’ambizioso nome delle decorazioni con giochi di luce e installazioni che verranno accesi venerdì 20 novembre alle 17.

Promosso dalla proloco di Milano Marittima con il supporto e il contributo del Comune di Cervia, l’allestimento copre ampie aree della città. Diversi i temi decorativi: la celebre Rotonda ospita una corona di luci con gradi decorazioni a spalliera, le centrali vie Matteotti e Gramsci vedono gli alberi decorati con luci d’oro, viale Ravenna accoglie l’installazione di grandi alberi di luce bianca on ice, piazzetta Corsica si anima di fiori colorati con la creazione di un giardino primaverile tridimensionale, viale Romagna viene addolcita con le mille caramelle colorate.

Attrazioni principali le due renne di grandi dimensioni, l’albero di natale completamente illuminato e uno speciale progetto di illuminazione con il presepe artistico realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera per il centenario della località e proiettato come allora nella scenografica cornice della Stella Maris.

SIM 2814«Abbiamo pensato ad un Natale diverso, luminoso e scintillante, ma che allo stesso tempo rispetti gli attuali Dpcm – afferma Michela Brunelli, assessora agli Eventi del Comune di Cervia -. L’idea è stata quella di illuminare e valorizzare le aree caratterizzanti delle nostre località e ancora di più i luoghi dell’accoglienza, i centri storici, le vie dello shopping. Vogliamo essere vicini a tutti i cittadini, agli esercenti, ai gestori di bar, ristoranti, hotel. Si tratta di un momento sicuramente molto complesso che ci impone un distanziamento fisico che confligge con la nostra proverbiale anima dall’ accoglienza. Paradossalmente proprio questa condizione particolare ci fa sentire più vicini e più uniti nel profondo. Per questo crediamo che l’atmosfera natalizia con le sue luci e i suoi presepi sia oggi ancora più importate».

Nel 2021 le auto della Mille Miglia non passeranno da Ravenna e Cervia

Gli organizzatori cambiano il tragitto della prossima edizione e tagliano fuori la dorsale Adriatica. Le città annunciano di essere già al lavoro per il ritorno nel 2022

RAVENNA 16/05/18. 1000 MIGLIA 2018
1000 MIGLIA 2018

Nella presentazione dell’edizione 2021 della Mille Miglia, la più importante manifestazione di automobilismo storico, gli organizzatori hanno annunciato un percorso che taglia fuori la Romagna e quindi anche Ravenna e Cervia.  La scelta organizzativa,  per la 39esima edizione, è infatti quella di far transitare le vetture che partiranno da Brescia il 12 maggio verso la Toscana, per poi da Roma risalire a nord, passando per l’Italia centrale prima di giungere a Bologna e fare ritorno a Brescia il 15 maggio.

Il vicesindaco di Ravenna, Eugenio Fusignani, è rammaricato: «Ci siamo sempre prodigati per garantire il passaggio di questa carovana di vera e propria storia dell’automobile nella nostra città, impegnando risorse per valorizzare al contempo la corsa e Ravenna. Ci sarebbe piaciuto molto che, in un anno particolare come questo segnato dalla pandemia, anche la più grande rievocazione storica di automobilismo avesse contribuito con il suo passaggio a portare un segnale di ottimistico ritorno ad una normalità nella nostra città». Fusignani promette che la giunta lavorerà per riavere la corsa nel 2022.

Il predecessore di Fusignani sulla poltrona di vice, Giannantonio Mingozzi, è stato storicamente un appassionato della corsa: ha scritto il libro “Quella Mille Miglia” ed ha partecipato a quattro edizioni recenti con a fianco tra gli altri Gianfranco Liverani, Giuliano Gamberini, Pietro Morini. «Visto che ognuno di noi spera di ritornare a tempi migliori e condizioni di normalità, non è di alcun conforto scoprire che il percorso 2021 appena presentato taglia fuori tutta la sponda adriatica, da Ferrara a Ravenna, da Cervia a Rimini e San Marino».

Già alcuni anni fa Ferrara e Ravenna furono escluse dal passaggio: «Le due città – ricorda Mingozzi – organizzarono la Ravenna-Ferrara e ritorno, percorso Mille Miglia con auto d’epoca, che servì proprio a riportarci il passaggio della corsa l’anno successivo. Mi auguro ciò avvenga anche stavolta».

Dichiarazione del sindaco di Cervia, Massimo Medri: «Una edizione che ha voluto stravolgere il normale percorso della corsa, ma che ha inevitabilmente escluso il passaggio da Cervia. Questo per ribadire come non sia stata una scelta nostra, che al contrario come gli anni precedenti avevamo già preventivato e messo in calendario la corsa. Questa Amministrazione è già in contatto con la storica corsa per l’edizione 2022, perciò rassicuriamo i tanti appassionati che sarà solo un arrivederci».

Tavolo operatorio da 76mila dollari con cadaveri virtuali per la laurea di Medicina

Nuova attrezzatura dalla California per gli spazi del nuovo corso di studi all’ospedale di Ravenna. Spesa sostenuta da Fondazione Flaminia

Ravenna Installato anotomage Table Per Medicina
La professoressa Mirella Falconi, coordinatrice di Medicina a Ravenna

È un tavolo operatorio dove si può dissezionare un cadavere, ma è tutto virtuale con una ricostruzione in 3D per gli studenti di Medicina. Arriva dalla California l’innovativo sistema utilizzato per l’insegnamento dell’anatomia umana, ora in dotazione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia inaugurato quest’anno a Ravenna. Con l’Anatomage Table le singole strutture del corpo sono ricostruite tridimensionalmente, con un livello di accuratezza e precisione pari all’anatomia reale.

Il costo del tavolo è 76mila dollari, acquistato dalla Fondazione Flaminia, assieme alle altre innovative attrezzature di cui saranno dotati i laboratori didattici del corso. Gli acquisti rientrano nel più ampio investimento di Flaminia che ha finanziato anche la ristrutturazione degli spazi messi a disposizione dell’Ausl Romagna all’interno dell’ospedale Santa Maria delle Croci per ospitare il nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia, per un totale di 700mila euro.

Dal prossimo semestre la comunità ravennate degli studenti potrà svolgere a piccoli gruppi e nel rispetto delle norme di sicurezza, le esercitazioni di anatomia utilizzando questo innovativo strumento. «La disponibilità di una tecnologia così avanzata – spiega la professoressa Mirella Falconi, coordinatrice del corso vicepresidente di Fondazione Flaminia – rappresenta uno strumento straordinario per la didattica e un grande vantaggio per gli studenti ravennati. Le immagini che si possono visualizzare sono immagini ottenute da cadaveri congelati, scansionati e riprodotti digitalmente in tutte le proiezioni e con tutti i dettagli anatomici. Questo consente di ottenere ricostruzioni reali, maneggiabili tridimensionalmente, delle diverse parti del nostro corpo.

Questo tavolo di dissezione virtuale non si vuole sostituire alla dissezione sul cadavere, ma deve essere considerato come un innovativo strumento tecnologico che affianca l’anatomia settoria classica».

Gli studenti svolgeranno anche esercitazioni direttamente su cadavere, ma potranno approfondire gli studi utilizzando l’Anatomage Table esattamente come se si trattasse di un corpo reale con un livello di esplorazione e di approfondimento anche più elevato rispetto al cadavere.

Avevano preso a calci i cestini dei rifiuti al parco, due 15enni denunciati

Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso gli atti vandalici

Si erano divertiti a prendere a calci i cestini dei rifiuti del parco Tassinari di Faenza ma ora, a distanza di un mese dai fatti, per due quindicenni è arrivata la denuncia della polizia locale.

La loro identità è stata accertata grazie alle videocamere di sorveglianza in zona dopo che alcuni faentini avevano segnalato che diversi contenitori dei rifiuti all’interno del parco erano stati divelti e i loro contenuti sparsi per terra. Le telecamere avevano ripreso l’esatto momento in cui un paio di persone prendevano a calci uno dei cestini poi ritrovati per terra.

A quel punto gli agenti del comando di via Baliatico hanno voluto approfondire la cosa esaminando con cura le immagini di altre telecamere che si trovano nelle immediate vicinanze del parco Tassinari. Dall’incrocio dei fotogrammi delle diverse telecamere, poco per volta i vigili, ascoltando anche alcune persone presenti al momento degli episodi di vandalismo, sono riusciti a risalire alle identità dei due vandali, risultati poi essere due 15enne. Entrambi sono stati denunciati al Tribunale dei minori di Bologna per danneggiamento aggravato.

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