mercoledì
16 Luglio 2025

Un murale sull’amore sulla facciata del liceo al posto della scritta omofoba – FOTO

L’artista ha vinto un concorso tra 18 partecipanti aggiudicandosi anche un premio di mille euro del Comune di Ravenna

È stato inaugurato questa mattina (16 settembre) il murales dello street artist Davide D’Angelo, 35 anni, di Ascoli Piceno, in arte Urka, all’opera per due giorni sul muro della palestra del liceo scientifico di Ravenna che nella scorsa primavera era stato imbrattato con una scritta (“Il preside è gay”) rivolta al dirigente Gianluca Dradi.

L’opera artistica che ne ha preso il posto è nata da un progetto promosso dal liceo scientifico Oriani, dall’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune e dalla Provincia, in collaborazione con l’Università di Bologna, attraverso una chiamata pubblica vinta, appunto, da Davide D’Angelo.

«Chiudiamo in questo modo – ha detto il dirigente scolastico Dradi – una vicenda nata dall’ intenzione di offendere, che invece si è trasformata in un’opportunità di riflessione e di crescita grazie alla reazione della comunità scolastica ma anche dell’intera città a cui mi sento orgoglioso di appartenere».

Il preside ha quindi letto la lettera pervenuta dal Ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Lorenzo Fioramonti, che ha voluto esprimere la propria vicinanza e soddisfazione dal momento che la vicenda aveva avuto un rilievo nazionale.

«L’opera d’arte cancella una scritta che voleva essere offensiva – ha affermato il sindaco de Pascale – e nasce da una grande collaborazione con l’intenzione di lanciare un messaggio chiarissimo che è quello di imparare il valore universale dell’amore per non assuefarsi mai alle forme di discriminazione e alla violenza che spesso ci circondano».

1Aprire l’anno scolastico con questa inaugurazione – ha continuato il direttore dell’ufficio scolastico territoriale Melucci – è un bel modo di iniziare riaffermando il valore delle virtù civiche e la forza della scuola come luogo di pensiero e di educazione al rispetto, all’accoglienza, all’avere riguardo di se stessi e degli altri».

«Ho ascoltato con piacere i vostri interventi – ha detto infine l’artista D’Angelo – che testimoniano quanto il tema sia sentito dalla comunità e quanto sia importante il suo valore. Ringrazio tutti per avermi dato modo di esprimermi su un tema delicato che ho cercato di rendere nella maniera più universale possibile».

Il tema del murales, legato al superamento dell’omofobia e di ogni forma di discriminazione, è stato individuato e scelto dagli studenti del liceo: rappresenta un matitone con i colori dell’arcobaleno su cui campeggia la scritta “La cosa più grande che imparerai è amare ed essere riamato”.

La proposta di Urka si è classificata prima tra quelle provenienti da 18 concorrenti, di cui uno russo. La scelta del vincitore è stata frutto dell’opinione della maggioranza degli studenti del liceo – in 470 hanno partecipato a un sondaggio esplorativo a loro riservato – e della valutazione espressa dalla giuria di esperti composta dallo stesso dirigente Dradi, dalla professoressa Maria Luisa Martinez, dall’ingegnere Marco Conti della Provincia, dalla responsabile dell’unità organizzativa Qualificazione e Politiche giovanili del Comune Valeria Mazzesi e dal professor Luca Ciancabilla, docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna.

Il vincitore si è aggiudicato un premio di 1.000 euro da parte del Comune oltre a ricevere il sostegno delle spese per la realizzazione del murales e per l’alloggio.

Nel weekend la Rocca Brancaleone è tornata al Medioevo con dame, cavalieri e arcieri

Le immagini più belle del fine settimana nella fortezza veneziana

Nel weekend la Rocca Brancaleone di Ravenna ha fatto un viaggio indietro nel tempo di qualche secolo. L’ex fortezza dei veneziani ha ospitato la festa medievale organizzata da Amata Brancaleone Aps e da altre associazioni di rievocazione storica, con il supporto di RoccaLab.

Nei due giorni si sono svolti il torneo di arti marziali storiche, una cena medievale con menù curato dallo chef Marco Luongo di Akamì, uno spettacolo teatrale di strada, il tutto con la spettacolare presenza dei cavalli, dei cavalieri e delle dame; e ancora i mercatini medievali, gli arcieri, le iniziative didattiche e quelle per bambini.

Dante 700: nel 2021 piazza Caduti più verde e un tratto di via Baccarini pedonale

Gli interventi urbanistici in centro a Ravenna per il settecentenario della morte del Sommo Poeta nel 2021: entro l’autunno sarà presentato il programma degli eventi. Il sindaco: «Per noi è un appuntamento con la storia, pronti a sostenere le spese necessarie»

28 35 Citta Quartieri CRIS:Layout 1Il conto alla rovescia è ormai finito e nel 2020, proprio per la seconda domenica di settembre, inizieranno ufficialmente le celebrazioni per i settecento anni dalla morte di Dante che si concluderanno poi nel 2021.

Entro l’autunno alle porte, ci assicura il sindaco Michele de Pascale, sarà reso noto il programma degli eventi che costelleranno i dodici mesi successivi nel nome del Sommo. Ancora il sindaco non rivela il budget impegnato, ma assicura: «Dopo la presentazione inizieremo un lavoro di fund-raising tra gli sponsor privati e naturalmente speriamo che, ai finanziamenti della Regione, che ammontano a 1,5 milioni complessivi in tre anni, si sommino quelli statali, ma in ogni caso il Comune di Ravenna è pronto a coprire una spesa di diversi milioni di euro perché si tratta di un appuntamento con la storia. Sono pronto ad andare personalmente a spiegare in ogni angolo del comune perché, magari, qualche marciapiede dovrà aspettare…».

Un appuntamento con la storia, ama ripetere il sindaco che dallo Stato prima ancora che le risorse vorrebbe «attenzione». È infatti convinto che l’anniversario di una personalità del calibro mondiale di Dante potrebbe essere un’occasione di visibilità internazionale per l’Italia, nonché di riflessione sui temi dell’etica, della politica, dell’attualità a cui Dante ci chiama. Cosa che sicuramente non ha fatto il governo degli ultimi 14 mesi, chissà ora cosa aspettarsi da quello appena nato.

Tornando a Ravenna, resta però quanto assicurato dal sindaco: se i soldi non verranno da altre fonti, usciranno da Palazzo Merlato anche per quanto riguarda gli interventi urbanistici già annunciati e di cui gli chiediamo un “timing” più preciso. Ciò che per prima cosa vedranno i ravennati sarà la sistemazione, pulizia e restauro della tomba progettata dal Morigia e del quadrarco. I lavori saranno appunto effettuai per essere conclusi entro settembre 2020. Inoltre, ci spiega De Pascale «entro la fine di settembre, come ci impegna a fare un protocollo, incontreremo tutte le associazioni di categoria per sottoporre loro un progetto sperimentale sul traffico in via Caduti. Siamo consapevoli che non si può interrompere l’asse via De Gasperi-via Guaccimanni per mezzi pubblici, soccorso e residenti, ma la rotatoria così com’è crea molti problemi». Ecco allora l’idea di un intervento reversibile per recuperare un ampio spazio della piazza da far diventare più verde di quanto non sia oggi con l’aiuola e risolvere le criticità dovute anche alla fermata dell’autobus sotto il palazzo dell’Ina. Per quanto riguarda l’ingresso della biblioteca Classense, che dovrebbe un giorno aprirsi sulla piazza stessa utilizzando spazi della Guido Novello, i tempi potrebbero invece essere più lunghi. «Incontreremo di nuovo a breve il consiglio di istituto e diciamo che entro l’anno dantesco presenteremo il progetto per il nuovo ingresso». Ma intanto, già dal 2020 il tratto di via Baccarini davanti agli attuali ingressi sarà pedonalizzato del tutto e definitivamente (un provvedimento di cui si parla da tantissimi anni, peraltro) e che non potrà che portare beneficio ai fruitori della biblioteca.

Un secolo fa nemici, oggi gli eserciti di Austria e Italia collaborano al poligono

A Foce Reno un’esercitazione per l’attività di potabilizzazione delle acque da applicare in ambito militare e civile

DSCF2194Il poligono di tiro alla foce del Reno a Casal Borsetti ospita in questi giorni una collaborazione tra l’esercito austriaco e il genio dell’esercito italiano: si tratta di una attività di desalinizzazione e potabilizzazione delle acque con apparecchiature utilizzabili non solo in ambito militare ma anche per interventi di calamità pubbliche. L’iniziativa avviene a pochi mesi dalle commemorazioni per la seconda guerra mondiale in cui le due fazioni erano nemiche.

L’evento che ha visto operare fianco a fianco i militari del sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma e i militari del Centro Difesa Nbc di Korneuburg ed è culminato in una esercitazione pratica volta alla verifica sia delle modalità di coordinamento e cooperazione tra i militari delle due nazioni, che della standardizzazione raggiunta nelle procedure.

DSCF2206L’esercito italiano utilizza già da anni questo tipo di attrezzature apparecchiature nei teatri operativi all’estero, ma l’ambito di applicazione di queste capacità è, di fatto, molto più ampio. Ed è proprio per queste possibili applicazioni a favore delle popolazioni civili che si è svolta a Casal Borsetti l’esercitazione che ha visto anche la partecipazione della Croce Rossa Italiana e dei Volontari della protezione Civile (Mistral).

Intervenendo all’iniziativa, il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani ha espresso tutto il suo apprezzamento per questo importante e significativo esempio di cooperazione internazionale: «È passato pochissimo tempo dalle celebrazioni del centenario del Primo conflitto mondiale ed è davvero molto bello che eserciti che un secolo fa si sono trovati su fronti opposti oggi collaborino insieme alla realizzazione di un progetto che avrà rilevanti risvolti civili. In questa operazione ognuno ha messo in campo le proprie risorse e le proprie competenze per raggiungere il risultato migliore possibile. E questo dimostra ancora una volta come le nostre forze armate compiano un lavoro preziosissimo a favore della comunità anche in contesti civili».

Il commissario dell’Autorità portuale potrebbe essere un dirigente della Regione

Il nome più accreditato sembra quello di Paolo Ferrecchi, direttore generale del servizio Cura del territorio e ambiente. La nomina dal ministero attesa nelle prossime ore

Per la giornata di domani, 16 settembre, è attesa la nomina ufficiale da parte del ministero delle Infrastrutture per il commissario dell’Autorità portuale e nel totonomi della vigilia sembra esserci un candidato in pole position. Secondo l’edizione odierna de Il Corriere Romagna la scelta della ministra Paola De Micheli ricadrà su Paolo Ferrecchi, direttore generale del servizio Cura del territorio e ambiente della Regione Emilia-Romagna.

A dare a Ferrecchi la spinta necessaria verso il ruolo è la sua conoscenza del progetto per l’approfondimento dei fondali del Candiano, la grande partita che dovrà gestire il commissario mentre i vertici sono sospesi dall’attività per effetto di una interdittiva cautelare emessa dal gip nell’inchiesta per inquinamento ambientale per l’affondamento del Berkan B che vede indagati presidente, segretario generale e direttore tecnico. Ferrecchi nel suo incarico in Regione ha già avuto modo di confrontarsi con il progetto.

Nel suo articolo, Andrea Tarroni disegna il profilo di quello che dovrebbe essere il nuovo commissario: ingegnere bolognese di adozione, 55 anni, ha fatto parte della delegazione ravennate a Hong Kong per la presentazione al colosso China Merchants Group.

L’ex scuola infermieri potrebbe essere abbattuta per ampliare il cortile di un asilo

Edificio in stato di abbandono in via Palestro, dopo la bonifica dell’area diventerebbe spazio verde per il “Felici Insieme”. E arriva la conferma per l’area di via Nizza: non sarà usata per la nuova scuola ma verrà attrezzata a parco pubblico

Parco di via Nizza
Parco di via Nizza

L’ex scuola infermieri di Ravenna accessibile da via Palestro nel quartiere Nullo Baldini, edificio abbandonato da anni, potrebbe essere abbattuta per bonificare l’area e ampliare il verde pubblico già a disposizione dell’adiacente asilo nido Felici Insieme. È un soluzione che la giunta comunale sta studiando ed è stata comunicata dal sindaco Michele de Pascale durante un incontro con un gruppo di rappresentanti della petizione che chiedeva di salvare la non distante area verde tra via Nizza e via Talamone dove il Comune era intenzionato a realizzare un nuovo plesso scolastico per sostituire altri due del quartiere che avrebbero bisogno di profondi interventi di adeguamento sismico. Nel corso dell’incontro è stato confermato che il verde di via Nizza verrà risparmiato, come già avevamo anticipato a fine giugno.

Parco Via Nizza Foto 2Le firme sulla petizione sono state 3.640 e il 20 settembre prossimo sarà discussa in consiglio comunale dove verranno forniti maggiori dettagli. In particolare sull’area individuata al posto di quella di via Nizza: «Il sindaco ci ha informati che è stata individuata un’altra zona molto più adatta allo scopo – scrivono i residenti –, per ragioni di salvaguardia ambientale, favorevole ubicazione, accessibilità veicolare, ecc. Il progetto di questa costruzione si rende necessario per l’esigenza di abbandonare gli edifici ove attualmente sorgono rispettivamente un nido e una scuola per l’infanzia non più idonei ad ospitarle». Con tale diversa collocazione, il Comune non perderà nulla dei contributi pubblici già acquisiti.

Si è presa anche in considerazione, a questo punto, l’opportunità di attrezzare adeguatamente ad uso pubblico il parco di via Nizza. Il Comitato per la salvaguardia del parco di via Nizza, ritenendo le nuove proposte bene articolate e valida l’alternativa che se ne ricava, ringrazia il sindaco e l’amministrazione comunale intera, maggioranza ed opposizione, per il risultato prodotto in breve tempo.

Il Comitato ci tiene inoltre a ringraziare il secondo firmatario della petizione, consigliere di Lista per Ravenna e presidente della commissione Ambiente, Alvaro Ancisi, «che ha preso a cuore e tanto si è speso per supportare la petizione».

Per i 97 anziani e 50 addetti della residenza Don Zalambani c’è un nuovo refettorio

La struttura di Sant’Alberto è accreditata e gestita da due cooperative

19 09 14 Zalambani2La casa di residenza anziani Don Zalambani di Sant’Alberto ha un nuovo refettorio, inaugurato oggi, 14 settembre. Si tratta di un locale polivalente che potrà essere utilizzato per tante attività del centro tra cui feste, musicoterapia o animazione.

Il centro è una struttura accreditata per anziani ed è gestita dalle cooperative sociali don Zalambani e Solco in associazione; ospita 97 anziani distribuiti tra la casa di riposo, il centro diurno, la casa famiglia, gli appartamenti tutelati. Nelle strutture trovano lavoro 50 addetti.

Tutti i servizi, assistenziali, sanitari, cucina, lavanderia, sono interni e sono gestiti e svolti dalle cooperative. Il centro è aperto alla vita della comunità locale, collabora con le Istituzioni e le Associazioni presenti sul territorio e dispone di numerosi volontari che forniscono un notevole supporto alle attività della struttura.

19 09 14 ZalambaniLa sala da pranzo inaugurata oggi rientra tra i lavori di riqualificazione ed ampliamento in corso, la cui ultimazione è prevista per la primavera 2020, e che consistono nella riqualificazione dei locali al piano terra, di stanze per ospiti e di alcuni locali di servizio al primo piano. L’intervento è realizzato dalla cooperativa don Zalambani con l’obiettivo di dare risposte al bisogno di servizi per anziani in un territorio in cui esiste una forte domanda e una lista d’attesa molto ampia

«La Don Zalambani – ha affermato l’assessora Valentina Morigi (Servizi sociali) – è un’eccellenza non solo nella presa in carico e nella cura delle persone anziane, ma anche nella capacità di creare reti e sinergie con la pubblica amministrazione e con tutte le realtà del territorio; si tratta di un patrimonio prezioso che è di esempio per tutti».

Festa del volontariato: premiati 18 cittadini per la generosità verso i bisognosi

Consegnato il riconoscimento in piazza del Popolo tra gli stand delle oltre 70 associazioni del territorio che una volta all’anno si presentano alla città in una giornata per loro

DSC 0145“Per il loro impegno, la generosità e la partecipazione gratuita alla vita della comunità, portando un valore aggiunto soprattutto per i più bisognosi”: questa la motivazione per cui diciotto soggetti, tra persone e attività di Ravenna, questa mattina 14 settembre sono stati premiati in piazza del Popolo durante la Festa del Volontariato (prosegue fino al tardo pomeriggio) con il riconoscimento di Cittadino solidale. Il sindaco Michele de Pascale ha partecipato all’iniziativa, visitando gli stand delle numerose associazioni presenti e ringraziando di persona i volontari per il loro prezioso impegno. A consegnare il riconoscimento – una pergamena e un piccolo dono – l’assessore al Volontariato Gianandrea Baroncini e la presidente della Consulta delle associazioni di volontariato Mirella Rossi. Di seguito tutti i diciotti premiati.

Georgeta Hangu, candidata dall’associazione Romeno-Moldava Romania Mare, per l’impegno di oltre 13 anni nell’associazione composta soprattutto da donne rumene che lavorano in assistenza agli anziani, oltre alla creazione del gruppo di ballo Inima de roman (cuore di rumeno).

DSC 0126Alessandro Bondi, candidato dal C.S.I., Centro Sportivo Italiano, per l’impegno volontario quotidiano, non solo con Ravenna Soccorso, ma anche in altre realtà, come il C.S.I di cui è presidente del comitato provinciale, rivelandosi un solido punto di riferimento per tutti.

Carla Mieti, candidata dal comitato cittadino Antidroga, per il prezioso aiuto nel rendere “casa” l’asilo notturno Il re di Girgenti grazie ai suoi lavori di cucito e sartoria che abbelliscono e donano calore alla struttura.

Marcello Casadio, candidato dall’associazione volontari e amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo onlus, da anni preziosissimo sostenitore del Progetto Margherita, tramite il quale le donne in terapia oncologica possono affrontare più serenamente un lato doloroso come la perdita dei capelli, scegliendo a titolo gratuito una parrucca.

DSC 0086Claudio Mattarozzi, candidato dalla consulta delle associazioni di volontariato del Comune di Ravenna, per il suo volontariato storico come scelta di vita, dedicato alla difesa dell’ambiente e alla promozione di attività per il territorio, persona sempre aperta al cambiamento.

Caterina Re, candidata da Auser volontariato Ravenna, come volontaria storica, sensibile e discreta che si occupa con dedizione dell’attività di volontariato civico e dell’osservatorio sociale di accoglienza e informazione in via Eraclea.

Enzo Lodola, candidato dalla Guardia costiera ausiliaria VII Regione Emilia Romagna, per la sua ferma convinzione nelle finalità dell’associazione e del volontariato, persona sempre in prima linea ed elemento trainante dell’associazione, battendosi in prima persona per superare momenti difficili.

Renato Fusconi, candidato da ADA Associazione per i Diritti degli Anziani, perché come socio fondatore di A.D.A. Ravenna (1992) si è sempre distinto per lo spirito di assistenza e aiuto alle persone anziane e più deboli della società ravennate con abnegazione e professionalità.

DSC 0267Gualtiero Calderoni, candidato da Anteas onlus Ravenna, per l’ottimo lavoro da presidente dell’associazione e soprattutto per la pazienza che ha donato giorno per giorno nei nostri confronti dei volontari.

Fulvio Zanella, candidato dall’associazione Ravenna – Belarus, perché come psicologo e psicoterapeuta mette a disposizione dal 2010, a titolo gratuito, le sue competenze professionali e doti umane per selezionare, formare e accompagnare le famiglie che accolgono minori bielorussi in difficoltà.

Elisa Marsiglio, candidata dalla Caritas diocesana Ravenna – Cervia, per i suoi 25 anni di volontariato ininterrotto al servizio del centro d’ascolto della Caritas Diocesana.

Olimpia Atanasiu, candidata dall’associazione Il Terzo Mondo, per l’impegno di oltre 16 anni all’interno dell’associazione e soprattutto per l’attività nel punto d’ascolto (accoglienza, ascolto e accompagnamento per le donne che svolgono l’attività di assistenza agli anziani) diventato poi “Stare Insieme”.

DSC 0059Severina Mezzanotte, candidata dall’associazione Allergia latex, come socia fondatrice e anima trainante dell’associazione, una vita dedicata all’altruismo, sempre attenta a regalare un sorriso, un aiuto a tutti.

Ivan Saragoni, candidato da Pubblica assistenza città di Ravenna, per il suo essere a disposizione con costanza e umiltà per l’associazione e i suoi operatori, trasmettendo a tutti la propria bontà e la propria passione che impiega in ogni sua attività e iniziativa.

Premio speciale alla memoria del commendatore Carlo Simboli (scomparso il 5 novembre 2018), proposto da Per gli altri odv – centro di servizio per il volontariato di Ravenna, per aver dedicato gli ultimi vent’anni della sua vita alla causa del volontariato e della solidarietà. Da dirigente della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna e del Centro di servizio per il volontariato, ha sostenuto e seguito con attenzione tutte le migliori iniziative del volontariato ravennate. Ha ispirato il Codice etico del CSV e, con la sua attenta presenza, ha aiutato il volontariato ravennate ad essere coraggioso nell’iniziativa e sempre fiero della propria autonomia.

La Consulta del volontariato ha inoltre voluto premiare le attività commerciali che si sono distinte per la generosità:

Il forno La Rosa di pane e il forno pasticceria Argnani per aver donato il proprio pane, simbolo di unione che rappresenta la vita condivisa e unita, un gesto che è il valore aggiunto dell’impegno comune finalizzato alla solidarietà.

Giuseppe Graziani de Il Roma caffetteria ristorante, in quanto ogni anno nella giornata di festa del volontariato ravennate, mette a disposizione la propria attività per combinare professionalità e solidarietà in un sistema di relazioni che solo il cibo sa unire.

Guida ma non ha mai preso la patente: 5mila euro di sanzione e fermo dell’auto

Un 31enne straniero ha mostrato un documento che non corrisponde a nessuno dei modelli noti

Pexels Photo 163945Era al volante di un’auto ma la patente non l’ha mai presa. Intorno alle 9.30 di questa mattina, 14 settembre, la polizia locale di Ravenna nel corso di un servizio di polizia stradale ha fermato una vettura in viale Europa e ha scoperto la mancanza di 31enne straniero regolarmente residente in Italia.

Da un controllo  è emerso che il documento esibito quale patente non era valido né tantomeno conforme ai modelli noti ed in uso anche in riferimento alle attuali note convenzioni internazionali. Di conseguenza si è proceduto al sequestro della patente e al deferimento del conducente all’autorità giudiziaria. Inoltre sono stati redatti a suo carico tutti gli atti inerenti la guida senza patente perché mai conseguita comportanti il fermo del veicolo per tre mesi e una sanzione pari a cinquemila euro.

Veronica Graf nuda sul mensile For Men: «Vorrei recitare in un film horror»

Dopo l’esordio al cinema con “Baby Gang” di Calvagna, la modella di Faenza si racconta sulle pagine della rivista: «Gelosa, con due bicchieri di vino mi ubriaco, adoro Stefano Accorsi». Abolirebbe Instagram ma in estate una storia con un bacio con un’amica ha scatenato i fan…

Un particolare di una delle foto del servizio di Veronica Graf per il numero di settembre del magazine For Men (foto dal profilo Instagram)

Posare nude per il paginone centrale di una nota rivista maschile è un vanto che poche modelle possono mettere nel cv e da questo mese nel sexy club è entrata la faentina Veronica Graf. La trentenne, li compirà il prossimo 9 ottobre, si è spogliata davanti all’obiettivo del fotografo Simone Romagnoli per un servizio pubblicato sul numero di settembre del mensile For Men. Quattro pagine in cui la ravennate, scoperta dal grande pubblico nel 2014 quando partecipò al Grande Fratello, risponde alle domande di Matteo Canè.

Le foto per il magazine di Cairo Editore per l’ex gieffina sono un tassello in più tra le soddisfazioni professionali già incassate nel 2019 tra piccolo e grande schermo: dal ruolo di segretaria del notaio nel programma di Enrico Lucci su Rai2 alla partecipazione nel film “Baby Gang” di Stefano Calvagna (in fondo all’articolo il video del trailer). E dopo l’esordio recitando la parte di se stessa, ora la ragazza – che sfoggia un 92-60-90 – sogna di recitare in un cinepanettone o in un film horror: «Per la mia fisicità mi danno sempre la parte di quella sexy un po’ svampita ma mi piacerebbe mostrare la mia parte più tosta».

Quello su For Men non è il primo nudo per Veronica (che nella casa del Gf scatenò le curiosità di molti per i racconti di alcuni incontri con i fratelli Balotelli). Nel 2016 finì sulla copertina della rivista spagnola Interviù: all’interno un servizio senza veli e un’intervista in cui tornò a parlare dei due calciatori. Lo scorso luglio poi il sito Tgcom24 ha pubblicato le foto paparazzate del suo topless sulla spiaggia di Milano Marittima.

Foto dal profilo Instagram di Veronica Graf

Nelle due pagine di intervista rilasciata a Canè, Veronica si racconta spaziando dalla tavola all’amore: adora Stefano Accorsi, è gelosa «da morire», potrebbe innamorarsi di un uomo con lo sguardo giusto, non vuole più storie con calciatori perché «la maggior parte è egoista e egocentrica», non dice molte parolacce «ma la più gettonata è “cazzo”», a tavola «con due bicchieri di vino mi ubriaco senza speranza», il vizio è l’hamburger ma non mancano mai gli acai originari dell’Amazzonia.

Per una che conta 90mila follower su Instagram – dove nella bio si definisce “Indomabile, intensa, impulsiva” – può sorprendere sentirle dire che lo abolirebbe. Ma un motivo c’è: «Mi sento legata al doverci essere e ha tolto il mistero alle donne: non c’è più il gusto e il piacere di scoprire una donna e il nudo non sconvolge più». Chissà se qualcuno dei novantamila si è sconvolto questa estate quando Veronica in vacanza in Salento ha condiviso una storia con un video in penombra con un bacio appassionato con un’amica…

La Pigna scrive al presidente di Ap: «Errori e distrazioni troppo gravi, si dimetta»

La consigliera comunale Veronica Verlicchi invia una missiva a Daniele Rossi criticando la sua gestione tecnica e i suoi rapporti con la politica locale nei tre anni di mandato

Veronica VerlicchiLa consigliera comunale della lista civica La Pigna, Veronica Verlicchi, invia una lettera aperta a Daniele Rossi, presidente dell’Autorità portuale attualmente sospeso per via di una interdizione cautelare emessa dal gip su richiesta della procura nell’ambito dell’indagini per l’affondamento del relitto del Berkan B che ipotizza i reati di inquinamento ambientale, abuso e omissione in atti d’ufficio. Sospesi anche il segretario generale Paolo Ferrandino e il direttore tecnico Fabio Maletti. Per lunedì 16 settembre è attesa la nomina di un commissario temporaneo in attesa degli sviluppi giudiziari. Ecco un ampio stralcio della lettera della Pigna.

Egregio Presidente Rossi,

sicuramente ricorderà che noi ravennati della lista civica La Pigna fummo i primi (e gli unici) ad esprimere fin da subito forti perplessità sulla sua nomina a Presidente dell’Autorità Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale. 

Il presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, Daniele Rossi

Dubbi non certo legati a pregiudizi personali, bensì alle modalità che hanno portato alla sua scelta da parte del Pd di Ravenna e dell’allora Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che hanno tentato di far passare la sua nomina come la soluzione per ripristinare un dialogo sereno e costruttivo tra le istituzioni gli operatori portuali. 

Come avrà capito ormai, noi de La Pigna siamo molto affezionati alla verità dei fatti ed anche nel suo caso, abbiamo voluto far presente fin dal primo momento le reali motivazioni che hanno portato alla sua candidatura a Presidente, specificando che lei sarebbe servito solamente a riportare l’Autorità Portuale ai tempi della grigia gestione “Parrello”, garantendo, allo stesso tempo, il mantenimento degli interessi economici di alcuni soggetti all’interno del Porto di Ravenna

[…] Come si suol dire, i nodi vengono presto al pettine. E non ci riferiamo all’inchiesta della Procura di Ravenna che la vede indagato per il disastro della Berkan B: noi siamo, per natura, garantisti ed attenderemo gli esiti del procedimento prima di esprimere un giudizio a tal proposito. Ci riferiamo, invece, alla disastrosa situazione del nostro porto, sempre più agonizzante a causa delle scellerata decisioni delle amministrazioni Pd che da 50 anni domina Ravenna e della connivenza dimostrata dalla sua Presidenza. Il tutto a discapito degli interessi economici del porto e, conseguentemente, della nostra città. 

Allora, se davvero, come ha dichiarato in diverse occasioni in passato, lei ha a cuore gli interessi di questo porto, Le chiediamo di rinunciare all’incarico di Presidente, per il bene e il futuro dello stesso. Sono troppi e troppo gravi gli errori e le distrazioni che hanno caratterizzato la sua Presidenza. I continui rinvii del bando per l’escavo del canale Candiano, la costante proroga delle date di inizio e di conclusione lavori di tale progetto, l’inerzia nel risolvere le annose questioni dei canoni demaniali che soffocano gli imprenditori di Marina di Ravenna, sono solo alcune drammatiche testimonianze.  […] Per non parlare della catastrofe legata all’insabbiamento del terminal crociere, che ha comportato la drastica riduzione del numero delle navi in ingresso e, di conseguenza, del numero di turisti in arrivo in città. Volendo affondare il colpo, potremmo, poi, tirare fuori l’argomento Marinara ed in particolare Seaser, la società di gestione del porto turistico.

[…] Le Sue attenzioni, però, erano tutte volte al cercare di non disturbare la politica locale, elargendo contributi sostanziosi – soldi pubblici glie lo ricordiamo – a favore della Fondazione Ravennantica, della Fondazione e Ravenna Manifestazioni. Ma la sua più grande opera é stata la sponsorizzazione del circolo Mama’s, come noto ospitato presso la sede Pd di via San Mama, che lei ha pensato bene di elargire tramite una società controllata al 100% dall’Autorità Portuale (la  T&C Srl), così da non balzare troppo all’occhio. 

A questo punto, quella che si verrebbe a determinare é una situazione paradossale, per non dire vergognosa, con un Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale interdetto, non si sa per quanto tempo, e con un commissario straordinario che La sostituisce non si sa per quanto tempo e con quali funzioni. Ravenna e il porto non possono permettersi anche questo sfregio.

Torna la stagione “Capire la Musica” con i baby prodigi del concertismo mondiale

Dal 12 novembre otto appuntamenti fino a Pasqua con la rassegna organizzata da Emilia Romagna Concerti

19 09 14 GibboniComincerà il 12 novembre la nuova stagione musicale di “Capire la Musica”, organizzata dalla cooperativa ravennate Emilia Romagna Concerti in convenzione con il Comune di Ravenna. Durante gli otto concerti in abbonamento si esibiranno alcuni tra i migliori teenager del concertismo mondiale, molti dei quali proprio nel palcoscenico ravennate iniziano le loro carriere internazionali.

Si inaugura con il diciottenne violinista Giuseppe Gibboni, uno degli allievi prediletti del grande Salvatore Accardo, che presenta musiche di Beethoven oltre all’amato Paganini e a Ciaikowsky. Per il Concerto di Santa Cecilia torna a Ravenna dopo il debutto di tre anni fa il pianista Gabriele Strata vincitore del Premio Venezia 2018, che eseguirà musiche di Beethoven, Bach, Bartok per finire con il Carnaval op. 9 di Schumann.

19 09 14 MercelliBahramiPer il Concerto di Natale del 9 dicembre nella sala grande del teatro Alighieri ritorna la Young Musicians European Orchestra, questa volta diretta dal giovane maestro bolognese Matteo Parmeggiani, con due solisti emergenti: il violinista Vikram Sedona, allievo di Silvia Marcovici, e il violoncellista Bruno Philippe, avviato a una carriera – anche discografica – di dimensione mondiale. Il primo si esibirà nel Concerto k 2016 di Mozart e il secondo nel Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra di Haydn. Il programma verrà aperto da una pagina splendida e di rara esecuzione: la sonata in fa maggiore per oboe di Corelli, eseguita da Simone Fava, primo oboe della Orchestra, nella trascrizione novecentesca di John Barbirolli. Come da tradizione alla serata parteciperanno i cori delle scuole di Ravenna che eseguiranno tre canzoni di Natale; in occasione del Concerto sarà attivata insieme al Club Service, alle organizzazioni del volontariato e alla Coop una raccolta di beni di prima necessità che verranno distribuiti alle persone in difficoltà.

19 09 14 StrataLa Giornata in memoria dell’Olocausto avrà come protagonista il flautista israeliano Elya Levin, vincitore del Concorso “Severino Gazzelloni”, che aprirà il programma con la Sonata di Erwin Schulhoff, morto in campo di concentramento nel 1942; il concerto si terrà il 27 gennaio nella sala Corelli dell’Alighieri.

Un salto generazionale sarà quello del 3 febbraio, quando sul palcoscenico saliranno due star del concertismo internazionale: il flautista Massimo Mercelli e il pianista Ramin Bahrami, considerato uno dei più autorevoli specialisti di Bach nel mondo; eseguiranno musiche di Johann Sebastian Bach e del figlio Philipp Emanuel, influenzate dalla loro permanenza a Sanssouci, la reggia del Re di Prussia che era un grande appassionato e dilettante di musica.

Tre giovanissime musiciste provenienti dalla Accademia di Imola, Angioletta Iannucci Cecchi, Maria Cristina Mazza e Marianna Tongiorgi, saranno le protagoniste del Concerto per la Festa della Donna dell’8 marzo, che vedrà la consueta partecipazione delle associazioni femminili ravennati.

LE CHEF D'ORCHESTRE PAOLO OLMI

Sempre al teatro Alighieri si esibirà il 15 marzo l’Orchestra dell’Istituto superiore di studi musicali Giuseppe Verdi di Ravenna che, integrata da musicisti della Young Musicians European Orchestra e dal BCC Symphony Chorus, sotto la direzione del Maestro Federico Ferri, eseguirà la celeberrima Sinfonia n.5 di Beethoven in occasione del Concerto per le Vittime Innocenti della Mafia.

Chiusura in grande stile con il Concerto di Pasqua, l’8 aprile alle 21, per la prima volta in teatro e non in una delle basiliche ravennati, affidato alla Young Musicians European Orchestra e al Coro “Novocanto” di Innsbruck, diretti da Paolo Olmi e impegnati nella Messa della Incoronazione di Mozart; solisti Sara Rossini, Daniela Pini, Manuel Amati e Antonio di Matteo. La prima parte del programma vedrà invece un altro giovane rampante del concertismo mondiale: Andrea Obiso, impegnato nel Concerto K 2019 di Mozart e nelle spericolate variazioni di Paganini sul Mosè di Rossini.

Prezzi degli abbonamenti a 8 concerti da 120 a 30 euro, biglietti per ogni singolo concerto da 35 a 5 euro, in vendita alla biglietteria del teatro Alighieri a partire da giovedì 3 ottobre.

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