mercoledì
16 Luglio 2025

Critiche su Fb, l’ex sindaco querela: il pm archivia ma Coffari porta 7 in tribunale

Il Comune ha affidato un incarico a un legale esterno che ha denunciato per diffamazione gli autori di alcuni post sul gruppo “Sei di Cervia se…nza censura”. La procura ritiene sia solo “biasimo e disapprovazione” ma l’ex prima cittadino si oppone. Ora sta a Medri decidere come uscire dallo stallo alla messicana

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Luca Coffari, sindaco di Cervia

L’ex sindaco di Cervia, il 31enne Luca Coffari, ha querelato sette comuni cittadini per diffamazione aggravata per una decina di post su Facebook ritenuti offensivi per l’immagine del Comune e ha deciso di trascinarli in tribunale nonostante la procura abbia chiesto l’archiviazione del procedimento perché secondo il pm si tratta di «opinioni e situazioni che pur avendo un contenuto critico non travalicano il limite della disapprovazione e del biasimo». Nei prossimi giorni si terrà l’udienza fissata dal giudice.

I post e i commenti incriminati risalgono all’estate del 2018, la maggior parte concentrati nel mese di agosto. Sono tutti pubblicati sul gruppo “Sei di Cervia se…nza censura” che conta oggi circa 6.300 iscritti (erano un migliaio in meno all’epoca dei fatti) ed è nato diverso tempo prima in opposizione a “Sei di Cervia se…” (15mila iscritti) «per l’esigenza di molti cervesi – si legge nelle informazioni della pagina – di parlare di tutto senza essere censurati e vedere post o commenti cancellati». Come è facile intuire, la politica locale è all’ordine del giorno sulla bacheca.

Nel mirino sono finiti post come quello in cui, a gara ancora aperta, si ironizza sull’esito di un bando d’asta per affidare la gestione di una spazio pubblico: “Adesso in una busta chiusa scrivo il nome della cooperativa che vince… scommettiamo?”. Seguono le iniziali del presunto vincitore. E qualcuno lo scrive anche per intero tra i commenti. Secondo l’avvocato che ha presentato la querela un anno fa, nominato di fiducia da Coffari con un incarico esterno affidato con una determinazione dirigenziale “per le competenze e per i carichi di lavoro che già pesavano sull’ufficio legale interno”, questi messaggi rovinano l’immagine e il decoro del Comune perché lascerebbero intendere che vengono pilotate le gare. Nota a margine forse non di secondaria importanza: l’affidamento è andato poi effettivamente alla coop citata.

Gli scissionisti di “Sei di Cervia se…nza censura”, molto critici nei confronti dell’amministrazione Coffari, hanno elaborato una serie di nomignoli o soprannomi per riferirsi ai protagonisti della scena cervese. Epiteti o calembour che in molti casi risultano comprensibili solo agli addetti ai lavori o a chi ha molta dimestichezza con le figure della macchina amministrativa. La querela stessa è costretta a fornire le chiavi di lettura per interpretare quei nomi.

Il 27 agosto dell’anno scorso uno degli scissionisti pubblica un lungo post in cui racconta di un fantomatico incubo avuto la notte precedente. Si era ritrovato in una città chiamata “Altrove” di cui descrive con sberleffi i brutti comportamenti di alcuni personaggi pubblici di Altrove – ricorrendo ai nomignoli di cui sopra – e conclude dicendo “grazie al cielo mi sono svegliato ed ero nuovamente a Cervia”. Uno dei sette querelati commenta lamentandosi che le persone di Altrove sarebbero da chiamare “Delinquenti, farabutti, mafiosi”. Per l’avvocato quello del sogno è solo un maldestro espediente per diffamare l’ente e addirittura il riferimento finale al risveglio serve a contestualizzare di più la denigrazione verso la località.

Sarebbe invece da ritenere addirittura intimidatorio l’augurio contenuto in un altro post con cui uno dei sette querelati invita un paio di persone indicate solo tramite soprannomi inventati a “mandare un po’ di curriculum in giro perché butta male”. La querela sostiene che l’intimidazione sia da leggere nel desiderio che dopo le successive elezioni quella persona non sia più occupata in politica.

Non tutti i post hanno questo tono tra il sarcastico e il critico. C’è anche chi scrive “Quanto avete rubato, fatemelo sapere”. Ma appena il commento è stato segnalato da un utente, gli amministratori del gruppo hanno provveduto alla cancellazione.

La querela è stata depositata a fine settembre del 2018. La richiesta di archiviazione del pm e l’immediata opposizione risalgono allo scorso gennaio. Ed è stato quello il momento in cui i sette querelati – tra cui due che in passato sono stati dipendenti del Comune – sono venuti a conoscenza di essere finiti nel mirino di Coffari: l’udienza ha chiamato i sette alla nomina di un legale, e quindi a spese, che altrimenti non sarebbe servito.

Ora si arriverà davanti a un giudice. Con una situazione da stallo alla messicana. Perché Coffari presentò la querela non personalmente ma in veste di sindaco pro tempore e nel frattempo è diventato consigliere comunale e la fascia tricolore è passata a Massimo Medri. Che ora ha le chiavi del municipio e a lui spetta il da farsi su una partita di cui farebbe volentieri a meno. Perché comunque evolva la vicenda, potrebbero esserci conseguenze per l’amministrazione. In aula il Comune può decidere di opporsi o meno all’archiviazione ma la decisione sul da farsi spetta al giudice. C’è anche la strada della remissione della querela ma in questo caso serve l’accettazione da parte dei querelati. Con un interrogativo sullo sfondo: l’immagine di un Comune è danneggiata di più da un incubo raccontato su Facebook con nomi finti o se si trascinano in tribunale sette persone che usano i social network per esprimere – citiamo le parole del pm – “disapprovazione e biasimo” verso i loro amministratori?

Contromano in autostrada, con un tasso di alcol nel sangue cinque volte il limite

Denunciato un 54enne. «Non mi sono reso conto di nulla»

Etilometro PoliziaHa percorso il raccordo autostradale A14 Dir contromano, completamente ubriaco.

La polizia, intervenuta dopo le segnalazioni di vari automobilisti, lo ha trovato in prossimità dell’uscita di Fornace Zarattini, a bordo di una Volkswagen Polo, costretto a fermarsi a causa del grave danneggiamento di una ruota, dovuto alla collisione con il guard-rail centrale.

Si tratta di un 54enne ravennate residente a Russi, sottoposto poi ad alcol-test: in entrambe le prove effettuate a distanza di tempo l’una dall’altra è stato riscontrato un tasso alcolemico pari a 2,5 g/l, cinque volte il limite massimo consentito.

L’uomo è stato quindi portato in questura e – oltre che multato per la circolazione contromano – denunciato per il reato di guida in stato di ebbrezza, con contestuale sequestro dell’auto. Nei suoi confronti la polizia ha anche proceduto alla segnalazione amministrativa al Prefetto finalizzata alla revoca della patente, essendo l’infrazione commessa una delle più gravi e pericolose riscontrabili in ambito autostradale.

L’episodio è avvenuto attorno alle 22.45 della serata di giovedì, 12 settembre.

Il conducente ha dichiarato di non essersi reso conto di avere imboccato l’autostrada contromano, né tantomeno del pericolo da lui corso e causato agli altri automobilisti, tanto da non sapere neppure indicare agli agenti da quale ingresso era entrato.

Grazie all’intervento della pattuglia della polizia stradale che ha provveduto a rallentare il il traffico davanti al trasgressore, col sistema “Safety-car”, si è evitato il peggio.

Il ministro conferma, in arrivo un commissario per il porto di Ravenna

Dopo l’azzeramento dei vertici. De Micheli: «Dovrei firmare lunedì pomeriggio»

A pezzi
Porto San Vitale

Dopo l’azzeramento dei vertici dell’Autorità Portuale deciso dal tribunale di Ravenna nell’ambito dell’indagine sul parziale affondamento della Berkan B, è in arrivo un commissario per il porto di Ravenna.

Lo ha confermato il nuovo ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli durante un incontro sul Patto per il Lavoro che si è svolto in Regione, a Bologna.

Per la nomina del Commissario del Porto di Ravenna «è questione di ore – sono state le parole della De Micheli, riprese da un’agenzia dell’Ansa –, dovrei firmare lunedì pomeriggio».

Il programma autunnale di Palazzo Rasponi 2, spazio dedicato ai fotografi emergenti

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Uno scatto di Angelica Paciocco

Riparte l’attività espositiva dedicata ai fotografi emergenti a Palazzo Rasponi 2, anche detto PR 2, lo spazio ideato dal Comune di Ravenna nel 2016 nell’ambito del progetto Arte in Comune, sostenuto dall’assessorato alle Politiche giovanili, in collaborazione con l’Università.

Dopo Angelica Ruggiero con In Limine – Sulla soglia in mostra fino al 22 settembre, sarà il turno di Ania Baldoni con I colori dell’Asia e oltre…, dal 27 al 29 settembre e di Black magic women – mostra collettiva, dal 9 al 22 ottobre.

«Continuiamo a dare spazio alla libera creatività giovanile nelle sue diverse forme espressive – afferma l’assessora alle Politiche giovanili Valentina Morigi – per incentivare e promuovere giovani talenti di Ravenna e di tutto il mondo, grazie anche alla collaborazione con l’Università di Bologna che permette ai suoi studenti di fare un’importante esperienza formativa in galleria. L’obiettivo è di aiutare gli artisti emergenti e promuovere le rassegne culturali dal profilo altamente innovativo».

Oltre infatti ai giovani che espongono, la galleria dà modo agli studenti e neolaureati dell’Unibo di misurarsi con l’attività di curatori, grazie alle modalità di tirocinio curriculare e tirocinio formativo con borsa di studio. Nel 2019 sono stati finora oltre 20 i giovani che hanno fatto questa esperienza.

Densa l’attività organizzativa, a partire dal concorso annuale Camera Work, dedicato ai fotografi under 35 che premia i vincitori con un periodo di esposizione nelle sale del PR 2 e dà l’opportunità a tutti i partecipanti di esporre i propri lavori in un circuito cittadino diffuso, Camera Work Off.

Tra i tanti artisti partecipanti al concorso annuale Camera Work, molti continuano a esporre in altri contesti nazionali e internazionali; è il caso di Angelica Paciocco con “Elisio perduto” che espone al SI Fest di Savignano sul Rubicone e (dal 18 ottobre) al Colorno Photolife. Anche Giulia Pasqualin, espositrice anche lei al Camera Work 2019 espone al SI Fest  il suo lavoro “Il Fil”, un viaggio fotografico nella Bosnia odierna. Per entrambi i progetti il Comune ha curato e prodotto il catalogo che accompagna le mostre, inaugurando così un’importante sezione editoriale di promozione della fotografia.

Per i giovanissimi invece è attivo il progetto di formazione Camera School che tutti i sabati pomeriggio da ottobre ad aprile, dalle 14.30 alle 17, mette in campo una vera e propria scuola di fotografia per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni che, partendo dalla tecnica affrontano anche temi di utilizzo responsabile delle immagini attraverso l’uso dello smartphone.

Accanto all’organizzazione del corso e della formazione per i ragazzi, il PR 2 promuove mostre autoriali, manifestazioni, rassegne ed eventi concedendo gli spazi gratuitamente agli artisti under 35 e alle associazioni senza scopo di lucro.

Per informazioni: Palazzo Rasponi 2, via M. D’Azeglio 2 – 366 6241791 / 0544 482277 – palazzorasponi2@comune.ra.it – www.palazzorasponi2.com

Per la prima volta a Ravenna un’opera della scultrice del Giardino dei Tarocchi

Al Mar dal 5 ottobre per la Biennale del Mosaico Contemporaneo il teschio di Niki de Saint Phalle

Vanitas LargoPer la prima volta a Ravenna un’opera dell’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, nota in particolare per le sue sculture al Giardino dei Tarocchi, in Toscana. Donna colta e anticonformista, esponente del Nouveau Réalisme, Niki de Saint Phalle ha dedicato la sua ricerca artistica principalmente alla figura femminile, contrastando gli stereotipi sulla differenza di genere e affermando la libertà creativa attraverso la pittura, la scultura e il cinema.

A Ravenna, nell’ambito della sesta edizione della Biennale del Mosaico Contemporaneo, sarà esposta (dal 5 ottobre al 12 gennaio) al Mar una scultura in mosaico di grande dimensioni raffigurante un teschio. Si tratta di un progetto a cura di Giorgia Salerno, dal titolo “Vanitas”, che vuole essere un omaggio alla tradizione del mosaico ravennate attraverso una lettura contemporanea.

Realizzato da Niki de Saint Phalle nel 1988 con tessere in vetro specchiato e foglie di palladio – proprio mentre è impegnata nella creazione delle sculture per il Giardino dei Tarocchi –  l’opera vuole svilire la drammaticità della morte e, ironicamente, affermare il superamento della fine con la continuità della vita.

“Le tessere specchiate – si legge nella cartella stampa – riflettono l’immagine di chi osserva, obbligando ad un confronto diretto, come memento mori, con il simbolo della fine, e contemporaneamente restituiscono la molteplicità dell’identità umana. Rifrazioni di personalità che si ricompone in una visione d’insieme. L’opera scelta, non casualmente per Ravenna città dei mosaici e dei mausolei, rimanda chiaramente all’iconografia della vanitas e ad un tema particolarmente connotativo per il territorio, quello della vittoria della vita eterna sulla morte.  I monumenti funerari cittadini, come il mausoleo di Teodorico, quello di Galla Placidia, la lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli fino alla Tomba di Dante, sono esempi di come la vita, la cultura e le testimonianze storiche abbiano prevalso sulla morte terrena”.

A Piangipane inaugura la nuova biblioteca. Al taglio del nastro anche il sindaco

LibriLa biblioteca “Fuori… legge” di Piangipane vivrà un nuovo inizio martedì 17 settembre alle 10 con l’inaugurazione della sua nuova sede, in piazza XXII Giugno 9. Si tratta di un edificio di proprietà del Comune di Ravenna, adiacente alle scuole elementare Balella e media Casadio, con le quali condivide il giardino.

La cerimonia avverrà alla presenza, tra gli altri, del sindaco Michele de Pascale e degli assessori alla Cultura Elsa Signorino, all’Istruzione Ouidad Bakkali e al Decentramento Gianandrea Baroncini.

Per l’apertura della biblioteca comunale è stata fondamentale la collaborazione degli operatori culturali, del mondo delle associazioni e del volontariato, di singoli cittadini, dell’istituto comprensivo Valgimigli e dei suoi dirigenti, Giancarlo Frassineti prima e Antonella Burzo ora. Anche loro parteciperanno all’inaugurazione, così come Patrizia Ravagli e Maurizio Tarantino, presidente e direttore dell’Istituzione Biblioteca Classense, ed Edgardo Canducci, presidente del consiglio territoriale di Piangipane. La nuova sede della biblioteca di Piangipane è stata allestita anche grazie al sostegno finanziario della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Ibc (Istituto per i beni artistici culturali e naturali).

Lo scrittore bibliotecario Fabio Stassi proporrà un intervento dal titolo “La lingua salvata delle biblioteche”. Si esibirà il trio musicale composto da Christian Ravaglioli, Francesco Cimatti e Luca Balbi dell’associazione Arte Teatro Socjale di Piangipane. I ragazzi e le ragazze delle scuole primaria Balella e secondaria Casadio saranno protagonisti del flash mob LeggiAMO.

Il taglio del nastro darà il via ad una serie di letture, laboratori e incontri dedicati a tutta la comunità, che si protrarranno per tutto il mese di settembre. I primi si svolgeranno martedì stesso, nel pomeriggio: alle 15 “Musica per voi” insieme alla scuola di musica e teatro Arte Teatro Socjale di Piangipane (dedicato a ragazzi e ragazze dai 6 ai 13 anni) e alle 16 “L’incredibile storia di Lavinia”, letture dal libro di Bianca Pitzorno e a seguire laboratorio di manualità creativa “Il mio anello magico: cosa vorrei che facesse” a cura di Associazione Fatabutega.

Tutti i laboratori sono gratuiti e su prenotazione (massimo 25 posti). Informazioni e prenotazioni biblio.piangipane@classense.ra.it.

Olimpiadi 2032, la Camera di Commercio: «Da Ravenna un contributo fondamentale»

Il presidente Guberti: «Pronti a impegnarci nella candidatura di Bologna e Firenze»

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Ravenna e il suo territorio provinciale possono dare un contributo fondamentale alla candidatura unica di Bologna e Firenze per ospitare le Olimpiadi del 2032».

Così il Presidente della Camera di Commercio di Ravenna Giorgio Guberti commenta la notizia di una possibile candidatura del territorio tosco-emiliano romagnolo per l’evento olimpico.

«Il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per dare un contributo importante alla candidatura, in termini di strutture disponibili per lo svolgimento delle discipline, sia per l’enorme offerta di strutture ricettiva della costa e dell’entroterra. Il bacino di canottaggio, la spiaggia, il porto, il mare e non ultimo il nuovo palazzetto dello sport che sorgerà vicino al Pala De Andrè e che daranno vita ad una ‘cittadella dello sport’ costituiscono un biglietto da visita significativo e spendibile nello studio della candidatura da presentare entro il 2025».

«Fin da ora – termina Guberti –, la Camera di Commercio di Ravenna ritiene importante impegnarsi in questo progetto che per le imprese e per l’intero tessuto economico provinciale potrebbe rappresentare un’occasione unica dando notevole impulso al territorio, oltre ad avere un impatto promozionale sui mercati esteri che solo le grandi manifestazioni mondiali possono generare».

Al liceo un murales contro l’omofobia al posto della scritta “il preside è gay”

Il progetto anti discriminazioni dello Scientifico. Il vincitore è stato scelto dagli stessi studenti tra 18 partecipanti

Graffiti Liceo Scientifico
La scritta allo scientifico

Lo street artist Davide D’Angelo, 35 anni, di Ascoli Piceno, in arte Urka, sarà all’opera nelle giornate di domenica 15 e lunedì 16 settembre sul muro della palestra del liceo scientifico di Ravenna imbrattato qualche mese fa con una scritta omofoba rivolta al dirigente Gianluca Dradi, «Il preside è gay».

Al suo posto dunque un’opera artistica, col progetto della quale Davide D’Angelo ha vinto una chiamata pubblica per street artist promossa dal liceo scientifico Oriani, dall’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune e dalla Provincia, in collaborazione con l’Università di Bologna. Il tema del murales, legato al superamento dell’omofobia e di ogni discriminazione, è stato individuato e scelto dagli studenti del liceo. La proposta di Urka si è classificata prima tra quelle provenienti da 18 concorrenti, di cui uno russo.

Alle 12.30 di lunedì 16 settembre il murales sarà inaugurato alla presenza, tra gli altri, del sindaco Michele de Pascale, del dirigente del liceo Oriani Gianluca Dradi, dell’assessora all’Istruzione Ouidad Bakkali e del direttore dell’Ufficio scolastico territoriale Agostina Melucci.

La scelta del vincitore è stata frutto dell’opinione della maggioranza degli studenti del liceo – in 470 hanno partecipato a un sondaggio esplorativo a loro riservato – e della valutazione espressa dalla giuria di esperti composta dallo stesso dirigente Dradi, dalla professoressa Maria Luisa Martinez, dall’ingegnere Marco Conti della Provincia, dalla responsabile dell’unità organizzativa Qualificazione e Politiche giovanili del Comune Valeria Mazzesi e dal professor Luca Ciancabilla, docente di storia dell’arte dell’Università di Bologna.

Chiusa casa famiglia: continuava a ospitare anziani senza avere la fornitura del gas

La struttura, ad Alfonsine, era già stata sospesa. Attivati i servizi sociali per i sette ospiti

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoL’amministrazione comunale di Alfonsine informa che nella mattinata di martedì 10 settembre, la Polizia Locale (insieme a personale dell’Ausl), è intervenuta in una casa famiglia per anziani, già sospesa da parte del settore Attività produttive dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, constatando che era ancora in attività e ospitava sette anziani.

Dalle verifiche compiute, sono state constatate irregolarità nella documentazione gestionale ed è emerso che la struttura non disponeva più della fornitura di gas di rete (distaccata dall’ente gestore) da alcuni mesi ma utilizzava una bombola in condizioni inidonee.

In considerazione dell’inottemperanza a proseguire l’attività, sono stati attivati i servizi sociali allo scopo di reperire sistemazioni in strutture assistenziali idonee per gli ospiti.

 

Manifesti in città: «104 euro di multa per chi non pulisce da feci e urine dei cani»

La campagna di sensibilizzazione nei comuni della Bassa Romagna lughese

LocandinaSarà lanciata domenica 15 settembre in tutti i Comuni dell’Unione della Bassa Romagna una campagna di sensibilizzazione contro le deiezioni canine: una “lezione di educazione civica” rivolta a quei proprietari di animali che frequentemente non rispettano le norme che prevedono la rimozione degli escrementi dal suolo pubblico.

«Gli uffici comunali – rivelano in una nota dall’Unione – ricevono spesso lamentele da parte di cittadini o di gestori di attività per la presenza di deiezioni canine nelle aree pubbliche del centro urbano e nelle aree verdi del territorio. È bene ribadire che chiunque passeggi con il proprio cane deve avere con sé attrezzatura idonea per la raccolta delle feci e una bottiglietta d’acqua per la pulizia delle urine, la sanzione per i trasgressori è di 104 euro così come da nuovo Regolamento di Polizia Locale».

La campagna, che proseguirà fino al 15 ottobre, è stata sviluppata dal Servizio Igiene e sanità e dal Servizio Comunicazione dell’Unione, in collaborazione con la Polizia Municipale dell’Unione e i Servizi Lavori Pubblici dei nove Comuni a seguito di richiesta degli Assessorati all’Ambiente.

Sono stati realizzati manifesti e locandine da affiggere nei negozi e negli esercizi pubblici  e negli uffici dei Comuni. Infine, saranno apposti specifici volantini “segnaletici” nelle zone delle città maggiormente soggette al fenomeno delle deiezioni canine, per incentivare un maggior senso civico e il rispetto per il decoro degli spazi pubblici.

La campagna è sostenuta anche dall’Associazione Cinoservizio attraverso la produzione di un video a tema di prossima pubblicazione. L’Organizzazione di Volontariato è un’associazione che da 30 anni opera nel territorio per la promozione di un corretto rapporto uomo-animale.

 

Ravenna, due incontri di presentazione di un nuovo supermercato autogestito

Si tratta del progetto Stadera, dove il socio può essere proprietario, cliente e lavoratore, con risparmi del 40 percento

Camilla
Camilla, il supermercato autogestito di Bologna, modello per quello di prossima apertura a Ravenna

Il gruppo di lavoro del progetto Stadera, il supermercato autogestito cooperativo di Ravenna, invita la cittadinanza al doppio incontro di presentazione del progetto: giovedì 19 settembre e mercoledì 2 ottobre, presso la Sala Direzione di Legacoop Romagna a Ravenna, ingresso da via Villa Glori 13. Entrambi gli incontri iniziano alle ore 20.45.

Il progetto Stadera – selezionato dal concorso Coopstartup Romagna – vuole creare un supermercato autogestito dai propri soci che permetta di acquistare prodotti sostenibili, locali e di qualità ad un prezzo del 40 percento inferiore rispetto a quello praticato dalle catene biologiche.

L’innovazione organizzativa della cooperativa si basa sul triplice ruolo del socio: proprietario, cliente e lavoratore per 3 ore ogni 4 settimane per gestire la cassa, ricevere le merci, fare le pulizie.

Info e contatti: roadto.progetto52@gmail.com e 340 9149014.

Rallenta l’industria manifatturiera in provincia. Continua la crisi dell’edilizia

All’insegna del “meno” l’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Ravenna sul secondo trimestre

OperaioPer l’industria manifatturiera della provincia di Ravenna, l’andamento del secondo trimestre del 2019 conferma il rallentamento già annunciato nei tre mesi precedenti, nonostante il 2018 si sia invece chiuso mediamente in positivo.

I risultati della rilevazione della Camera di Commercio (in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna) mettono infatti in evidenza che tutti i principali indicatori dell’industria in senso stretto sono negativi: nel periodo aprile-giugno 2019, la produzione industriale della nostra provincia evidenzia un calo, seppure contenuto, pari a -0,4 percento, a cui si è associata l’inversione di tendenza del valore complessivo delle vendite, che ha fatto registrare una diminuzione tendenziale pari a -0,8 percento e aveva invece segno positivo fino al trimestre precedente.

Inoltre, anche la componente estera del fatturato genera una flessione, che è più accentuata e pari a -3,1 percento. Gli ordinativi complessivi confermano l’inversione del trend, subendo un calo del -0,8 percento, rispetto all’analogo trimestre del 2018; inoltre, l’arretramento del processo di acquisizione degli ordini ha caratterizzato pure la componente estera (-0,5 percento) «e ciò potrebbe costituire un segnale piuttosto allarmante – si legge in una nota della Camera di Commercio –, vista la debolezza sia sul fronte del mercato interno che di quello estero».

Nello stesso trimestre, anche a livello regionale la produzione del manifatturiero dell’Emilia-Romagna fa registrare una flessione, addirittura più accentuata (-0,8 percento) e con una ulteriore frenata quindi rispetto ai risultati raggiunti nei trimestri precedenti.

Andamento rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda l’andamento nel breve periodo, nel secondo trimestre, i principali indicatori congiunturali della provincia di Ravenna, espressi in forma di giudizio, segnalano il prevalere di imprese che non hanno apprezzato sensibili variazioni rispetto al trimestre precedente. In dettaglio, per la produzione, fra le restanti imprese prevale, seppure di poco, la percentuale di quelle che dichiarano un calo: 19,4 percento contro il 17,2 percento che segnala invece un aumento. Risultati migliori per il fatturato, in quanto il saldo è positivo: infatti le imprese che dichiarano un miglioramento, rispetto al trimestre precedente, superano quasi del 20 percento quelle che invece evidenziano un peggioramento. Per gli ordinativi i valori risultano rispettivamente il 56,5 percento per la stabilità e il saldo però negativo e pari a -12,5 percento, con una percentuale di imprese che accusa una diminuzione per il complesso degli ordini (28 percento) superiore a quella che invece indica un aumento (15,5 percento).

Previsioni per il trimestre successivo. Solo per quanto riguarda l’andamento delle commesse dall’estero, il clima di fiducia delle imprese manifatturiere ravennati rimane positivo ed esprime l’aspettativa di tendenze espansive nei prossimi mesi; infatti il saldo tra chi prevede aumenti rispetto a chi invece ipotizza riduzioni, per l’indicatore riferito agli ordinativi esteri rimane positivo. Per ognuno degli indicatori comunque la maggior parte delle imprese ritiene che le condizioni rimarranno invariate e non si aspetta modifiche significative e quindi i livelli di produzione, fatturato ed ordinativi rimarranno stabili, rispetto al trimestre in esame, in attesa della evoluzione delle incertezze in corso riguardanti lo scenario economico sia nazionale che internazionale, in cui in particolare preoccupa la frenata della Germania.

Industria delle costruzioni. Ulteriore frenata per il settore delle costruzioni della provincia di Ravenna: netto segno negativo nel secondo trimestre del 2019 per il fatturato dell’edilizia, che fa registrare una flessione del 4,9 percento, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Nel secondo trimestre dell’anno, gli indicatori congiunturali espressi in forma di giudizio (stabilità, diminuzione, aumento) esprimono una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Per la produzione, più dei tre quarti delle imprese (76,7 percento) dichiara di non aver osservato variazioni significative; nessuna impresa del campione rileva un aumento, contro il rimanente 23,3 che invece segnala una diminuzione. Per il fatturato, il 49,5 percento delle imprese registra stabilità; per questa variabile il 21,9 segnala un incremento ed il 28,6 riporta una flessione delle vendite, generando un saldo negativo del -6,8 percento, in miglioramento rispetto a quanto espresso nella rilevazione precedente.

Negativo anche il saldo riguardante le previsioni sul volume di affari complessivo: per il trimestre successivo, neanche una impresa intervistata si aspetta una crescita, mentre il 22,5 percento prevede una flessione. Tuttavia, il 77,5 percento delle imprese del campione si aspetta che il fatturato rimanga stabile nel terzo trimestre.

Al 30 giugno 2019 il settore delle costruzioni conta 5.225 imprese attive nel Registro Imprese di Ravenna; rispetto alla stessa data del 2018, il numero è diminuito di 82 unità, pari a -1,5 percento in termini percentuali.
In un confronto temporale più ampio ed in particolare negli ultimi 5 anni, il calo del settore è risultato di 451 unità, pari a -7,9 percento; in particolare sono diminuite di 260 imprese le attività di costruzioni di edifici (-19,4 percento) e di 173 unità le attività di costruzione specializzate (-4,1 percento). Anche il piccolo gruppo di ditte che svolgono attività di ingegneria civile ha subito un calo, nel quinquennio in esame: 18 unità in meno, pari a -28,6 percento in termini di variazione percentuale

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