martedì
08 Luglio 2025

Pioppo abbattuto dalla tempesta, al suo posto il “Monumento al cadere”

Il 20 agosto l’inaugurazione del memoriale realizzato da Stefania Galegati al Parco delle Cappuccine

Parco Cappuccine Albero CadutoUn memoriale in ricordo non di eroi, caduti in guerra o vittime di tragici incidenti, bensì di un albero, la cui caduta si fa occasione di rinascita e di rigenerazione per l’intera comunità. È in programma alle 18 di martedì 20 agosto al Parco delle Cappuccine di Bagnacavallo (in via Berti 6) l’inaugurazione del “Monumento al cadere”: nei pressi del grande pioppo bianco abbattuto da una tempesta di vento nel marzo scorso sarà scoperta una targa sulla quale sarà inciso il testo del Manifesto al cadere. L’intervento urbano promosso dal Comune è a cura di Stefania Galegati, il cui progetto artistico focalizza l’attenzione sui beni comuni naturali e culturali.

Parco Cappuccine Albero Caduto IArtista bagnacavallese che vive da qualche anno a Palermo, Stefania Galegati propone una modalità partecipata di relazione con il territorio attraverso la realizzazione di un secondo Monumento al cadere (il primo è stato inaugurato proprio a Palermo nel 2017). L’idea è di dare una nuova vita all’albero caduto, quale fulcro propulsore di una serie di interventi, nella logica dell’inclusione e della condivisione. Il monumento sarà infatti al centro di iniziative culturali e di intrattenimento oltre che di visite, dal momento che sarà censito e segnalato su Google.

Per l’inaugurazione ci saranno letture a tema con i volontari del Gruppo di lettura della Biblioteca Taroni, a cura di Patrizia Carroli e Stefania Galegati, e con Ivan Tabanelli. L’accompagnamento musicale sarà affidato a Stefano Moni e Ruggero Dellacasa Bellingegni. Seguirà un aperitivo offerto dagli Amici di Casa Sintoni gestita dalla cooperativa Zerocento.

Monumento Al Cadere Immagine Di PresentazioneL’iniziativa è promossa assieme al gruppo di volontari che gestisce il Parco delle Cappuccine grazie a un patto di collaborazione con l’Amministrazione per la gestione condivisa dei beni comuni. All’inaugurazione interverranno il sindaco Eleonora Proni e la giunta comunale.

«Vigneti molto belli, uva sana: ci aspettiamo una vendemmia interessante»

Il presidente del Consorzio Vini di Romagna fa le carte all’annata 2019 alla vigilia delle prime raccolte: si comincia con lo chardonnay a fine agosto. «Avremo una produzione nella media degli ultimi 5 anni, 10-15 percento in meno dello straordinario 2018»

Vendemmia«I vigneti per ora sono molto belli dal punto di vista vegetativo: fino a giugno c’è stata una grande disponibilità di acqua, che ha fatto superare bene i caldi di luglio e agosto. L’uva è sana, non ci sono patologie e problematiche sanitarie, per cui ci aspettiamo una vendemmia molto interessante». A dirlo è Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini di Romagna, in un’intervista per la newsletter del Polo di Tebano.

«Sarà una vendemmia un po’ posticipata, a causa dell’alternarsi delle fasi climatiche sempre più instabili, dopo un mese di maggio freddo e molto piovoso e una estate caratterizzata da periodi di caldo-torrido alternati a violenti temporali – aggiunge Zinzani –. In realtà, si tratta di ritardo rispetto agli anticipi registrati negli ultimi anni, per cui rientra in un calendario normale. Nell’ultima settimana di agosto inizieremo a raccogliere lo chardonnay, il pinot grigio, il pinot bianco e le altre prime uve. Si andrà invece a settembre per l’albana, il merlot e il trebbiano, con il sangiovese che sarà raccolto nella seconda e terza decade di settembre».

Vendemmia2Per quanto riguarda le quantità, Zinzani stima che dal punto di vista quantitativo sia una vendemmia normale: «Ci sarà una diminuzione di un 10-15 percento rispetto a quella del 2018, che fu eccezionale. Rientreremo nella media degli ultimi cinque anni. A differenza di altre zone italiane, in Romagna non abbiamo avuto grossi problemi di grandine, che naturalmente limita la produzione di uve».

Questa vendemmia sarà la prima che consentirà la produzione del Romagna Doc Spumante Bianco e del Romagna Doc Spumante Rosato: «Di recente è stato approvato il Decreto di produzione, che entrerà in vigore dalla prossima raccolta di uve». Il Romagna Doc Spumante Bianco dovrà avere almeno il 70 percento di trebbiano, il Rosato almeno il 70 percento del sangiovese; per il restante 30 percento sono consentiti diversi vitigni del nostro territorio.

Palazzo Milzetti apre le porte di sera, alla scoperta di chi visse lì nel Dopoguerra

Il 20 agosto visita guidata con la testimonianze di chi ha abitato nell’edificio di via Tonducci

Milzetti 01 2Continuano, anche nella seconda metà di agosto, le aperture serali a Palazzo Milzetti in via Tonducci a Faenza: martedì 20 agosto alle 20.45 un incontro e una visita guidata con una raccolta di testimonianze di persone che hanno abitato l’edificio dalla seconda guerra mondiale fino agli anni ’60.

Nel corso della serata si ricostruirà la memoria di quel luogo dando voce ad alcune delle vicende che hanno segnato in maniera indelebile Palazzo Milzetti.

L’edificio sarà aperto al pubblico dalle 18.30 alle 22.30 (visita guidata inclusa nel prezzo del biglietto fino a esaurimento posti). Maggiori info sul sito web.

“Tutti vanno a scuola”: torna la colletta di cancelleria per i bambini in difficoltà

Per tre sabati all’esterno di alcuni supermercati della città e del forese si potranno donare articoli scolastici che verranno distribuiti alle famiglie meno abbienti: nel 2018 sono stati aiutati 324 alunni

Torna per il settimo anno l’iniziativa di solidarietà “Tutti i bambini e le bambine vanno a scuola”, promossa dal Tavolo delle Solidarietà con il coordinamento dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Ravenna, per permettere alle famiglie meno abbienti di mandare a scuola i propri figli con un corredo scolastico completo e adeguato (il materiale raccolto verrà distribuito su indicazione dei servizi sociali nei locali messi a disposizione dall’Opera di Santa Teresa in via Don Angelo Lolli 9).

La modalità di raccolta è simile a quella della colletta alimentare: nelle giornate di sabato 24 e sabato 31 agosto, dalle 10 alle 18, davanti ad alcuni supermercati della città (sabato 31 anche in alcune località del forese), e poi ancora sabato 14 settembre, i volontari impegnati nell’iniziativa inviteranno i clienti ad acquistare e donare articoli di cancelleria. Hanno aderito al progetto anche alcune cartolerie.

Nel dettaglio gli articoli che si richiede di donare sono: maxi quaderni con e senza margini, copertine per quadernoni (rosse, blu, verdi e gialle), raccoglitori ad anelli e buste con occhielli, ricambi fogli, cartelline con elastico, pastelli (scatole da 12), pennarelli a punta fine, matite, gomme, temperini, penne (blu, nere e rosse), colla stick, evidenziatori, album da disegno, diari, compassi, goniometri, righe, righelli e squadre, forbici con la punta arrotondata.

Il progetto è iniziato alla fine dell’anno scolastico negli Istituti comprensivi con la donazione di zaini e grembiuli usati, rimessi poi a nuovo dalle sarte volontarie di Auser. La raccolta di zaini e grembiuli prosegue: chi lo desidera può portarli al Centro di ascolto diocesano della Caritas (piazza Duomo 13) dal lunedì al sabato (giovedì escluso) dalle 8.30 alle 12.

I supermercati, all’esterno dei quali saranno presenti i volontari per la raccolta sabato 24 agosto, sono: Conad La Fontana, Galilei e Bassette, Famila Argirocastro e Faentina, a cui si aggiungeranno sabato 31 agosto anche i punti vendita Conad di Sant’Alberto, San Pietro in Vincoli, San Zaccaria, Piangipane, Porto Fuori e Punta Marina.

Sabato 14 settembre nell’ambito del progetto di Coop Alleanza 3.0 “Una mano per la scuola” la raccolta verrà effettuata all’Extracoop Centro Esp, Coop Teodora, e Coop Faentina.

Hanno inoltre aderito all’iniziativa le cartolerie Politecnica Fratelli Bagnoli (via Corrado Ricci 13), Tecnodesign (via Guidone 26), Giro-Girotondo (viale Alberti 96), Cartoleria Salbaroli (via Gamba 16). Altre cartolerie che avessero intenzione di partecipare possono contattare l’ufficio Volontariato delComune di Ravenna al numero 0544 482348 e ritirare la locandina da esporre.

«Nel 2018 – commenta l’assessora Valentina Morigi – grazie alla generosità dei ravennati sono stati raccolti migliaia di articoli di cancelleria, diverse centinaia di grembiuli e zaini e sono stati 145 i nuclei familiari aiutati per un totale di 324 bambini. Un gesto semplice, come quello di donare un quaderno e una penna, che, se moltiplicato per diecimila, si trasforma in un aiuto concreto, accompagnato dalla disponibilità degli esercenti e delle tante associazioni di volontariato che a diverso titolo seguono la raccolta dei materiali e rendono poi possibile la loro distribuzione. Anche quest’anno, grazie alla disponibilità dei volontari, la rete di solidarietà si estende a diverse località del forese».

I volontari impegnati fanno capo alle associazioni Arci Associazione genitori, Auser Volontariato Ravenna, Avvocato di strada, Casa delle donne, Centro di Ascolto Caritas, Comitato Cittadino Antidroga, Comitato Rompere il Silenzio, Croce Rossa Italiana, Progetto Uomo, Punto d’ incontro Francescano, Rc Mistral.

Collinelli chiude il Mondiale su pista Juniores con uno sfortunato quinto posto

Ciclismo / Assieme a Gasparrini la ravennate centra un buon piazzamento nell’Americana al termine di una prova condizionata da una caduta. Fino a quel momento, infatti, la coppia azzurra stava lottando per il podio

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L’abbraccio tra Sofia Collinelli e la compagna Eleonora Camilla Gasparrini

Si chiude con uno sfortunato quinto posto nell’Americana l’avventura di Sofia Collinelli ai campionati mondiali Juniores su pista a Francoforte Oder, in Germania, una competizione che comunque termina con un bilancio del tutto positivo in virtù della medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre e della buona sesta posizione in quello individuale. La ravennate, che gareggiava la “Madison” insieme a Eleonora Camilla Gasparrini, sua compagna di squadra nella piacentina VO2 Team Pink, con una eccellente condotta di corsa stava lottando per le posizioni di rilievo della gara, inseguendo l’obiettivo di bissare il fresco bronzo europeo. Suo malgrado, a venti giri dal termine la figlia d’arte classe 2001 è stata coinvolta in una caduta e nonostante i grandissimi sforzi della coppia azzurra per rientrare, l’episodio ha condizionato la loro prova, con un giro perso e la quinta piazza finale. Medaglia d’oro agli Sati Uniti, argento alla Gran Bretagna e bronzo alla Russia, mentre davanti alle azzurre si è piazzata l’Olanda. Nonostante ciò, resta la gagliarda prova delle due italiane, che hanno vinto il quinto degli otto sprint in programma, hanno centrato la seconda piazza alla terza volata e due volte sono risultate terze.

Al termine della competizione la Collinelli non ha nascosto un pizzico di delusione, indirizzando il suo pensiero a Gasparrini con un breve post su Facebook: «Che sfortuna questa Madison al mondiale… tu sei stata male da subito, io sono caduta a -20 giri, poi sei anche svenuta… eravamo terze prima della caduta stavamo correndo bene poi è successo quel che è successo, abbiamo concluso quinte… Non potevamo fare altrimenti…». I complimenti a Sofia arrivano da papà Andrea, oro olimpico ad Atlanta ’96 nell’inseguimento individuale. «Brave! Senza velodromo e senza gare non ci si inventa nulla! L’esperienza si acquisisce sul campo, non si trasmette a parole!».

Tamponamento in autostrada, muore un cinquantenne in motocicletta

L’incidente sulla A1 all’altezza di Reggio Emilia nel traffico del controesodo dopo Ferragosto

Un cinquantenne ravennate è morto in un incidente stradale avvenuto verso le 7.30 di stamani, 18 agosto, sulla carreggiata in direzione Milano dell’autostrada A1 all’altezza di Mancasale (Reggio Emilia). L’uomo era in sella a una motocicletta ed è stato coinvolto in un scontro con una autovettura. Secondo le informazioni riportate dalle testate online locali il centauro avrebbe tamponato la vettura.

Con l’intenso traffico del controesodo dopo Ferragosto, in poco tempo si sono formati fino a oltre 5 chilometri di coda, con la circolazione su un’unica corsia per consentire i soccorsi e il recupero dei mezzi. Rallentamenti anche nella carreggiata opposta verso Bologna, per i soliti curiosi.

Supermercati: la Coop gioca in difesa e cerca nuovi partner

A Ravenna chiuso un punto vendita, cosa mai accaduta prima. Alle Maioliche di Faenza tagliati duemila mq, all’Esp trattative per ospitare Mondo Convenienza negli spazi dell’Iper. Ma a fine ottobre arriverà il nuovo mercato coperto in centro. In totale in provincia 38mila mq di superficie (quattro campi da calcio) e mille dipendenti

Extracoop Insegna Esterna 1La chiusura di un supermercato Coop a Ravenna non si era mai vista. È successo nei mesi scorsi in via Aqui- leia (dove Famila pianterà la sua bandierina a fine anno). Un segnale dei tempi e di come Coop Alleanza 3.0, il colosso cooperativo della grande distribuzione organizzata (Gdo), stia affrontando i numeri rossi di un bilancio chiuso con 289 milioni di euro di perdite.

In provincia di Ravenna Coop Alleanza 3.0 ha un totale di 38mila mq di superficie, dai quasi diecimila dell’Extracoop dentro l’Esp fino ai duecento del Convenience in via di Roma a Ravenna. In totale i dipendenti sono poco più di mille (90 percento a tempo indeterminato, 60 percento donne). I soci sono 125mila (di cui 62mila nel capoluogo). All’Extracoop 40mila persone fanno la spesa almeno una volta a settimana.

Coop Aquileia«In via Aquileia ci abbiamo anche provato investendo anche dei soldi nella ristrutturazione – spiega Antonio Bonucci, direttore dell’area Romagna – ma il punto vendita continuava a dare una redditività negativa e abbiamo deciso per la chiusura, salvando comunque i 19 posti di lavoro». La spiegazione di quel rendimento in negativo va cercata nelle dinamiche che riguardano tutta la Gdo in Italia: «È un mercato in cui i consumi non crescono e allora con le aperture di superfici concorrenti, che magari si collocano in quel bacino con format più accattivanti, succede che la torta si divide con fette più sottili».

Via Aquileia non è stata l’unica variazione nell’assetto della Coop a Ravenna. Nel biennio 2018-2019 vanno conteggiati la ristrutturazione dell’Iper di Lugo e del supermercato di Mezzano, la riduzione da seimila mq a 3.800 dell’Iper alle Maioliche di Faenza e la futura apertura del mercato coperto in centro storico, prevista per fine ottobre nonostante uno strascico in tribunale.

Extracoop TerritoriNello stesso periodo è arrivata anche una modifica dell’organizzazione dell’Extracoop dentro l’Esp, inaugurato appena a dicembre 2017: «È un format innovativo realizzato in tre province che per noi sono le più importanti d’italia: Modena, Bologna e Ravenna. Non ha eguali in Italia e come tutte le innovazioni può avere bisogno di correzioni in corsa. Non ho remore nel dire che il primo impatto è stato positivo a livello di immagine ma ha confuso un po’ le idee del cliente». Con una ricaduta sulle vendite: «L’aggregazione di alcune merceologie ha ridotto la capacità di riempire il carrello. In altre parole non c’è stato un calo di clienti ma i clienti spendevano meno rispetto a prima. Allora abbiamo ascoltato soci e consumatori e siamo intervenuti per alcune modifiche sui percorsi di spesa e le aggregazioni, forse troppo spinte in principio». E la risposta è stata positiva: «Stiamo risalendo la china, stiamo recuperando i volumi del passato e ormai siamo vicini al completo recupero».

Ma altre novità all’Extracoop potrebbero arrivare prima di fine anno. Nei gemelli di Bologna e Modena è già stata avviata una partnership con Mondo Convenienza, catena di arredamento low cost: «Stiamo valutando se fare la stessa operazione anche a Ravenna. Vorrebbe dire che all’interno di Extracoop uno spazio sarebbe contrassegnato dal marchio dell’azienda partner e i nostri clienti potranno acquistare i loro prodotti. Ma potrebbe anche essere che le partnership si facciano con altri marchi di altri prodotti come l’abbigliamento».

Insegna ExtracoopLa piazza ravennate, intesa come provincia, sta vedendo un gran fermento con diverse aperture, anche di nuovi marchi: ad esempio Aldi a Faenza, Despar a Ravenna. Ma in questa guerra spietata non aspettatevi contromosse di Coop: «Essendo leader o co-leader del territorio non riteniamo importante la guerra diretta su un competitore ma dobbiamo rivolgerci all’aspetto più importante per noi che sono i soci. Il nostro obiettivo non è togliere quote di mercato ad altri ma fare più soci. Dobbiamo offrire prodotti migliori e garanzie per i lavoratori. Facendo questo avremo più soci che spenderanno di più». Su questo fronte la novità più recente è l’iniziativa battezzata “4 per tutti, 1 per te”: dai ricavi degli acquisti di prodotti Coop da parte dei soci, il 4 percento viene restitituito come ristorno sugli acquisti successivi e l’1 percento va per iniziative a favore della collettività per il recupero di luoghi o opere nel contesto territoriale.

Al supermercato assaggia una bottiglia di amaro poi prova a rubarla: denunciato

Nei guai un 29enne che ha riconsegnato tutto al titolare del negozio

Ha aperto una bottiglia di amaro presa dallo scaffale del supermercato, ne ha bevuto un po’ per assaggiarlo e poi l’ha nascosta sotto i vestiti insieme a dei bicchieri di plastica tentando di uscire dal varco senza acquisti. Un 29enne romeno (J. K. le iniziali) è stato denunciato per furto aggravato: avvicinato dal titolare del negozio, il giovane spontaneamente ha consegnato quanto aveva prelevato dagli scaffali precisando che non era sua intenzione pagarne il corrispettivo. L’episodio è avvenuto l’8 agosto al Conad di via Galilei ma viene reso noto dalla questura solo oggi, 17 agosto.

Fiamme al ristorante Cz durante la chiusura per ferie, danni alla zona bar

Automobilisti di passaggio hanno visto il fumo uscire dalla porta e hanno chiamato il 115

65289079 2255343191221904 140028694197436416 OUn incendio è divampato all’interno del ristorante Cz di Conventello e ha causato alcuni danni alla zona del bar. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio in via Bonifica ad accorgersi stamani, prima delle 8, che del fumo usciva dalla porta anteriore e hanno chiamato i vigili del fuoco. L’intervento dei pompieri ha domato l’incendio. Si dovranno accertare le cause. Il locale era chiuso per ferie dalla fine di luglio e avrebbe riaperto il 30 agosto. Al momento non è noto se il ripristino dei danni sarà possibile con tempi tali da confermare la riapertura o se sarà necessario posticiparla.

L’Anpi fa notare che Salvini usa le stesse parole di Mussolini e la Lega si infuria

Un manifesto firmato dall’associazione dei partigiani accosta le frasi del vicepremier a Pescara con il celebre “discorso del bivacco” tenuto dal duce 97 anni fa. Il segretario del Carroccio in Romagna parla di frasi estrapolate da contesti diversi e valuta il ricorso alle vie giudiziarie

99039065 7611 4187 AAB7 C0D4C779920CL’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) espone in piazza a Massa Lombarda un manifesto in cui mostra che il ministro dell’Interno Matteo Salvini nei giorni scorsi ha usato le stesse parole pronunciate dal duce Benito Mussolini 97 anni fa – «Chiedo pieni poteri» – e la Lega si infuria parlando, per bocca del segretario romagnolo nonché sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, di «atto di puro odio e discriminazione politica».

L’avvocato forlivese accusa i vertici di Anpi di usare l’associazione «come cassa di risonanza di una cultura politica tutt’altro che democratica e liberale». Secondo Morrone «utilizzare le obsolete armi della demonizzazione, della delegittimazione e perfino della deumanizzazione per abbattere l’avversario politico fa emergere l’evidente fil rouge che collega certi ambienti politici alle tecniche utilizzate dai regimi dittatoriali, in primis quello di sovietica memoria che le ha teorizzate e diffuse».

Salvini ha pronunciato quelle parole in un comizio a Pescara all’inizio di agosto: «Chiedo agli italiani se vogliono darmi pieni poteri per fare le cose come vanno fatte. Dobbiamo fare in maniera veloce, compatta, energica, coraggiosa quel che vogliamo fare. Non è più il momento dei no, dei forse, dei dubbi…». Mussolini il 16 novembre 1922 tenne il celebre “discorso del bivacco”, il primo tenuto da presidente del Consiglio incaricato: «Chiediamo i pieni poteri perché vogliamo assumere le piene responsabilità. Senza i pieni poteri voi sapete bene che non si farebbe una lira – dico una lira – di economia». Per Morrone si tratta di «frasi estrapolate da contesti diversi per dimostrare teorie farlocche e prive di fondamento ma funzionali all’obiettivo di negare agli avversari politici, in questo caso il leader della Lega, il diritto a partecipare al governo di una nazione, trasformandoli in nemici totali, per una supposta, quando inventata incompatibilità con i valori repubblicani».

Il leghista chiude il suo intervento inviato alla stampa con un intento ben preciso: «Credo che sia giunto il momento di mettere la parola fine a questa deriva di travisamento dei fatti e della storia, se necessario anche attraverso le vie giudiziarie».

Incidente a Giovecca: muore anche l’automobilista dopo 8 giorni in ospedale

La seconda vittima è un 38enne residente a Conselice. Nello scontro del 7 agosto in via Bastia era morto sul colpo un motociclista di 58 anni di Voltana

Incidente
L’incidente stradale di via Bastia

Dopo otto giorni di ricovero in ospedale a Cesena è morto il 38enne alla guida dell’automobile coinvolta nell’incidente con una motocicletta in via Bastia a Giovecca di Lugo la sera del 7 agosto. La vittima è Ahmed Kalaoui, marocchino residente a Conselice. Sul colpo era già deceduto il centauro, il 58enne Massimo Stefanini di Voltana. Solo ferite invece per il passeggero dell’auto.

Gli autocostruttori: «L’abbandono delle case finite non è responsabilità nostra»

La cooperativa Mani Unite costituita nel 2007 dalle 14 famiglie selezionate dal Comune si smarca dallo stato in cui si trovano le palazzine nel forese: completate un anno fa a spese dell’amministrazione per farne case popolari ma restano vuote. Il presidente Mattioli accusa Palazzo Merlato

DSC 5311«Non vorremmo che la cittadinanza pensasse che lo stato di abbandono delle due palazzine a Filetto all’angolo tra via Baiardo e via Malmesi fosse in qualche modo responsabilità nostra. Ora dipende esclusivamente dal Comune di Ravenna». La cooperativa Mani Unite, quella costituita dalle 14 famiglie selezionate nel 2007 con un bando pubblico per un progetto di autocostruzione delle proprie abitazioni, rompe il silenzio con una breve nota firmata dal presidente Matteo Mattioli. Che scrive dopo un sopralluogo attorno all’area delle case: «Ci piange il cuore. A distanza solo di un anno dalla fine dei lavori sono già evidenti i danni causati dalla ruggine sulle scale esterne e le crepe nell’intonaco, frutto forse di lavori non realizzati ad arte ma anche dell’abbandono».

DSC 5309 MLa storia di Filetto si trascina da oltre un decennio. Doveva essere una delle tre sperimentazioni ravennati, tra i primi casi in Italia, di un progetto che aveva un sapore buono: 14 famiglie, selezionate con un bando comunale tenendo conto anche di facilitare l’integrazione italiani-stranieri, avrebbero partecipato alla realizzazione delle due palazzine per le loro case prestando manodopera in un cantiere coordinato da professionisti.

DSC 5310Il Comune face un bando e siglò un protocollo con una società che rientrava nella galassia di una Ong con progetti in giro per il mondo. Le famiglie riunite in cooperativa accesero un mutuo con Banca Etica per pagare materiali e progettazione. A un certo punto i lavori cominciarono a rallentare per problemi della società edilizia, Banca Etica erogava i pagamenti ma l’avanzamento non sempre risultava perfettamente parallelo e le erbacce crescevano alte. La vicenda si infilò nel più classico dei pasticci all’italiana: rimpalli di responsabilità, società con lo stesso nome e stessi manager che raccontavano di essere solo omonime e tutto il resto del repertorio. Si arrivò a una causa per risarcimento danni intentata dal Comune contro gli autocostruttori. Per completare le palazzine ci hanno messo soldi (circa un milione di euro) il Comune, la Regione e Acer per farne case popolari da assegnare. Il cantiere si concluse a gennaio 2018 e gli autocostruttori avrebbero un diritto di prelazione per l’acquisto: 150mila euro per una casa invece degli 85mila di dodici anni fa. Senza alcun riconoscimento delle ore prestate in cantiere. Ma tre anni fa il Comune andò a intitolare il parcheggio davanti alle case.

DSC 5300«Ci piange il cuore – dice Mattioli – perché in queste mura, in queste case, abbiamo, anzi avevamo riposto i nostri sogni e le nostre speranze. Abbiamo creduto, sbagliando, che questo fosse un bel progetto e che l’amministrazione fosse in grado di gestirlo e vigilarlo. Ci siamo sbagliati».

«Per 3 anni abbiamo trascorso le ferie ed i fine settimana a lavorare in quel cantiere, in veste di muratori, carpentieri, ferraioli: abbiamo avanzato la richiesta che ci venisse riconosciuto il lavoro svolto e che il Comune ritirasse la richiesta di danni nei nostri confronti, richiesta ingiusta anche perché i costi affrontati dal Comune saranno ammortizzati nel prezzo delle future assegnazioni. La nostra richiesta è stata respinta. Il Comune ci ha intimato di firmare l’accordo senza offrire nulla in cambio. Da qui il nostro rifiuto. Il Comune di Ravenna sta facendo ammalorare le case, vuote, perché non vuole riconoscerci neppure il lavoro svolto».

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