«Vigneti molto belli, uva sana: ci aspettiamo una vendemmia interessante»

Il presidente del Consorzio Vini di Romagna fa le carte all’annata 2019 alla vigilia delle prime raccolte: si comincia con lo chardonnay a fine agosto. «Avremo una produzione nella media degli ultimi 5 anni, 10-15 percento in meno dello straordinario 2018»

Vendemmia«I vigneti per ora sono molto belli dal punto di vista vegetativo: fino a giugno c’è stata una grande disponibilità di acqua, che ha fatto superare bene i caldi di luglio e agosto. L’uva è sana, non ci sono patologie e problematiche sanitarie, per cui ci aspettiamo una vendemmia molto interessante». A dirlo è Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini di Romagna, in un’intervista per la newsletter del Polo di Tebano.

«Sarà una vendemmia un po’ posticipata, a causa dell’alternarsi delle fasi climatiche sempre più instabili, dopo un mese di maggio freddo e molto piovoso e una estate caratterizzata da periodi di caldo-torrido alternati a violenti temporali – aggiunge Zinzani –. In realtà, si tratta di ritardo rispetto agli anticipi registrati negli ultimi anni, per cui rientra in un calendario normale. Nell’ultima settimana di agosto inizieremo a raccogliere lo chardonnay, il pinot grigio, il pinot bianco e le altre prime uve. Si andrà invece a settembre per l’albana, il merlot e il trebbiano, con il sangiovese che sarà raccolto nella seconda e terza decade di settembre».

Vendemmia2Per quanto riguarda le quantità, Zinzani stima che dal punto di vista quantitativo sia una vendemmia normale: «Ci sarà una diminuzione di un 10-15 percento rispetto a quella del 2018, che fu eccezionale. Rientreremo nella media degli ultimi cinque anni. A differenza di altre zone italiane, in Romagna non abbiamo avuto grossi problemi di grandine, che naturalmente limita la produzione di uve».

Questa vendemmia sarà la prima che consentirà la produzione del Romagna Doc Spumante Bianco e del Romagna Doc Spumante Rosato: «Di recente è stato approvato il Decreto di produzione, che entrerà in vigore dalla prossima raccolta di uve». Il Romagna Doc Spumante Bianco dovrà avere almeno il 70 percento di trebbiano, il Rosato almeno il 70 percento del sangiovese; per il restante 30 percento sono consentiti diversi vitigni del nostro territorio.

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