mercoledì
31 Dicembre 2025

Urbanistica: incontro con ex assessore della giunta Raggi e candidati alle Regionali

Paolo Berdini e Alberto Giorgio Cassani all’iniziativa organizzata da Ravenna in Comune per l’11 gennaio

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Berdini

Regione, città e politiche urbanistiche. Sono i temi di un incontro organizzato da Ravenna in Comune, lista di sinistra all’opposizione in consiglio comunale, per l’11 gennaio dalle 15 alle 19 alla sala Buzzi di via Berlinguer. Ospite sarà Paolo Berdini, urbanista romano di fama internazionale ex assessore nella giunta Raggi (da cui si è dimesso), assai noto a Ravenna per diversi suoi interventi negli anni passati.

L’urbanista introdurrà il tema alla luce della situazione urbanistica nazionale e delle leggi urbanistiche regionali. A seguire: tavola rotonda con i rappresentanti delle liste presenti alle Elezioni Regionali del 26 gennaio 2020 condotta da Alberto Giorgio Cassani, storico dell’architettura. Poi dibattito aperto e conclusioni di Paolo Berdini.

Ravenna in Comune, lista civica che opera a livello comunale, non prende posizione a favore di una delle liste presenti alle elezioni regionali del 26 gennaio, «ma ritiene indispensabile proporre un confronto pubblico fra le variegate posizioni, dentro e fuori le coalizioni, sui temi delle politiche territoriali, alla luce delle attuali leggi nazionali e della legge urbanistica regionale».

Il Circolo Cooperatori mette online la Wikipedia delle 550 Case del Popolo romagnole

Un sito internet con le schede anagrafiche aperte al contributo di tutti per conservare la memoria storica di questi luoghi

Adult Business Computer 374720Le schede di anagrafica storica delle circa 550 Case del Popolo della Romagna sono consultabili online grazie a un nuovo sito internet attivato a dicembre dal Circolo Cooperatori. Su www.casedelpopolo.it ci sono informazioni di tutte le Case delle quali si è trovata traccia e documentazione. Alcune presentano poco più del nome e della località, altre contengono informazioni più dettagliate. In ogni caso vi è la possibilità di correggere ed integrare le informazioni, compilando il modulo presente in ogni scheda o inviando una email, anche con foto/video e materiale documentario, a circolo@circolocoop.ra.it.

«Il nuovo sito – spiega il presidente del Circolo Cooperatori, Giancarlo Ciani – è stato promosso particolarmente a questo fine: recuperare informazioni che spesso non si trovano negli archivi e dare modo a tutti di conoscere prima e dare poi il proprio contributo all’approfondimento di una esperienza storica così significativa: una sorta di “Wikipedia” delle Case del Popolo romagnole».

Nonostante l’impegno profuso da professionisti e volontari, i promotori fanno sapere che può essere che il sito web presenti ancora errori o inadeguatezze: per questo sono graditi segnalazioni, osservazioni e suggerimenti, anche critici, da parte di tutti.

I candidati M5s scendono in spiaggia per raccogliere rifiuti e dire no alle trivelle

Il 12 gennaio gli aspiranti presidente e consiglieri saranno a Lido di Dante per incontrare cittadini e portare via plastica dal tratto di arenile

Stefano Benini Beppe Grillo
Stefano Benini con Beppe Grillo

Il Movimento 5 Stelle organizza un appuntamento elettorale a Ravenna con una iniziativa ecologista: domenica 12 gennaio attivisti e candidati, tra cui anche il candidato presidente Simone Benini, si ritroveranno dalle 11 nel tratto di spiaggia libera accanto al bagno “Il Passatore” a Lido di Dante «e raccoglieremo i rifiuti, in particolar modo la plastica, per ripulire il tratto di costa che, ahinoi, fronteggia proprio le piattaforme del ravennate». L’iniziativa è anche un modo «per dire no alle trivelle nei nostri mari, stop alle fonti fossili, sì alle rinnovabili». Con Benini ci saranno i candidati alle regionali, accompagnati dai portavoce nazionali Vittorio Ferraresi, Carlo De Girolamo e Marco Croatti per incontrare i cittadini direttamente sulla spiaggia per fare il punto sullo stop alle trivelle e sul piano di eco-riconversione delle piattaforme.

Calcio, serie C. Sciopero del tifo degli Ultras del Ravenna: «Meritateci»

Ravenna Cesena UltrasDomenica 12 gennaio riparte da Reggio Emilia (alle 15 contro i locali del Reggio Audace, terzi in classifica) il campionato del Ravenna Fc, nel girone B della serie C nazionale di calcio. I giallorossi hanno terminato il 2019 con una preoccupante crisi di risultati (ben 7 sconfitte nelle ultime 10 partite) che li ha portati al sestultimo posto in classifica, appena 2 punti sopra la zona play-out.

Per questo motivo gli Ultras Ravenna hanno annunciato sui social l’inizio dello sciopero del tifo, a partire dalla trasferta di Reggio Emilia, dove saranno quindi presenti, ma senza manifestare il proprio sostegno.

«Di questa situazione sono tutti colpevoli, nessuno escluso, società staff e giocatori – scrivono gli Ultras su Facebook –. Non merita niente nessuno, pertanto con la trasferta di Reggio Emilia inizieremo lo sciopero del tifo, a malincuore, fino a quando non vedremo un concreto cambio di rotta. Meritateci!».

Il Ravenna tornerà poi a giocare in casa, allo stadio Benelli, il 19 gennaio alle 17.30 in un fondamentale scontro diretto contro il Fano.

Assunte con contratto ma non dichiaravano i redditi: 1,2 milioni evasi da 33 badanti

Indagine “No tax colf” delle Fiamme Gialle sulla posizione di numerose collaboratrici domestiche nel periodo 2017-2019. Le famiglie non fanno da sostituto di imposta e spetta alle lavoratrici presentare la dichiarazione al Fisco se superiore a ottomila euro

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoErano assunte come badanti in famiglie con regolare contratto di lavoro ma non hanno mai dichiarato i guadagni conseguiti negli anni e sono rimaste completamente sconosciute al Fisco. La guardia di finanza di Ravenna ha individutato 33 evasori totali e redditi non dichiarati per oltre 1,2 milioni di euro. È il bilancio dell’operazione “No Tax Colf” del comando provinciale delle Fiamme Gialle: sotto osservazione la posizione di numerose collaboratrici domestiche attive a Ravenna tra il 2017 e il 2019. Si tratta prevalentemente di donne provenienti da Paesi dell’Est europeo (soprattutto Romania, Ucraina e Russia).

Pe l’indagine si è rivelata fondamentale l’analisi dei dati presenti negli archivi informatici a disposizione del corpo e l’incrocio con le informazioni acquisite all’Inps. Le donne in molti casi hanno già provveduto a saldare il proprio debito tributario e a regolarizzare la posizione fiscale. Ora gli approfondimenti della Finanza andranno a verificare se le lavoratrici, oltre ad aver tenuto nascosti i propri redditi, abbiano anche richiesto agevolazioni per prestazioni o servizi sociali e assistenziali sulla base della propria apparente condizione di nullatenenti senza reddito.

FotoLe lavoratrici domestiche, impiegate come colf per esigenze familiari o nella cura degli anziani, sono una categoria di lavoratori per la quale il datore non funge da sostituto di imposta e che, pertanto, ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi quando gli introiti superano la soglia di esenzione pari a ottomila euro euro. Nei 33 casi sotto indagine, invece, le badanti avevano maturato una posizione contributiva ai fini pensionistici ma non hanno mai dichiarato i guadagni conseguiti negli anni, quantificati mediamente in circa 40mila euro a testa.

Dopo 7 anni termina (con una pedalata collettiva fino a Ravenna) il Magio Bike Tour

Il giro del mondo in bicicletta arriva il 14 marzo a Ravenna. «Ora non abbiamo più paura di tornare a casa…»

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Francesco (a sinistra) e Giovanni Gondolini in una foto scattata all’equatore

Torneranno nella loro Ravenna sabato 14 marzo i due fratelli impegnati nel giro del mondo in bicicletta. Uno in particolare, Giovanni Gondolini, era partito nel febbraio del 2013 con l’amico Marco Meini per portare a compimento l’impresa, da queste parti di certo senza precedenti.

Il MaGio Bike Tour – come ribattezzato, sfruttando l’acronimo dei loro nomi – ha avuto una prima svolta nel 2016, quando Meini ha abbandonato l’avventura dopo aver conosciuto ed essersi innamorato di una ragazza, con cui è poi andato a vivere (facendo due figli) in Canada. Gondolini ha invece continuato a pedalare da solo (alternando compagni di viaggio incontrati per strada), raggiunto poi l’anno successivo dal fratello Francesco in Sudamerica. Dove però Giovanni ha subìto un grave infortunio, rompendosi il tendine d’Achille in Cile mentre stava giocando insieme ad alcuni bambini del posto. A fine 2017 quindi il ritorno obbligato (in aereo) a Ravenna, dove si è sottoposto a un intervento chirurgico, per raggiungere comunque di nuovo il fratello dopo una breve riabilitazione, a inizio 2018, e concludere così insieme il giro del Sudamerica. Lo scorso è stato invece l’anno dell’Africa, prima del ritorno in Europa per Natale (a Lisbona) e Capodanno (a Porto).

Mentre ci scrivono, a inizio gennaio, i due stanno puntando Madrid, poi sarà la volta di Valencia, Barcellona e la costa sud della Francia. Il 14 marzo, come detto, il ritorno a Ravenna, con un ultimo tratto di pedalata collettiva, per chi vorrà accompagnarli, da Imola e poi anche da Russi (dove si può arrivare caricando, volendo, la bici in treno), con l’arrivo in piazza a Ravenna verso metà pomeriggio per una piccola festa, a cui collaboreremo anche noi di R&D, che abbiamo ospitato i loro reportage in questi sette anni.

A QUESTO LINK LE RIFLESSIONI DI GIOVANNI GONDOLINI SULL’AFRICA

Sul nostro settimanale cartaceo abbiamo pubblicato una riflessione sul viaggio di Giovanni, qui pubblichiamo invece il finto dialogo sul “ritorno” di Francesco.

– Anche tu in viaggio? 
– Già… 
– Da quanto tempo? 
– Qualche anno ormai.. 
– Cavolo! Stai scappando?! 
– Mmh. No. Non più, almeno. 
– Non più? 
– Ora sto tornando direi. 
– E fino a quando sei scappato? 
– Fino al punto più lontano che potessi raggiungere. 
– E poi? 
– Poi forse è iniziato il ritorno. 
– Forse? 
– Forse. O forse il ritorno è iniziato molto dopo. 
– Dopo quando? 
– Forse quando ero stanco. Forse dopo il deserto. Forse quando ero più in pace con me stesso e non avevo più paura di tornare a casa. 
– Ah. 
– O forse quando avevo capito che non poteva esserci altra destinazione che non fosse casa. 
– Quindi hai perso tutto questo tempo per capire che dovevi semplicemente tornare a casa? 
– Non l’ho perso. Perché se fossi rimasto a casa non avrei mai visto tutti quei tramonti, non avrei mai incontrato quelle persone e ascoltato tutte quelle storie. Perché se fossi rimasto a casa forse non l’avrei mai capito.

Olimpiadi in Giappone e sogni di promozione o salvezza: il 2020 dello sport

Già due atleti e un allenatore certi di partecipare ai Giochi di luglio, altri possono raggiungerli. Al Pala De Andrè a marzo la final eight di Coppa Italia di basket A2: ci sarà l’Orasì al momento capolista in campionato. La Teodora in corsa per i playoff. Sarà il primo anno senza Melandri in pista. Cervia ospita Giro d’Italia e Ironman

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Milena Baldassarri

6 marzo, 22 maggio, 12 giugno, 24 luglio, 8 novembre… Queste sono solo alcune date segnate in rosso sul calendario in vista di un 2020 che regalerà grandi emozioni e, si spera, tante gioie agli appassionati di sport, ravennati e non. L’anno appena iniziato, infatti, promette spettacolo a tutti i livelli: da quello mondiale, con Olimpiade (dal 24 luglio) ed Europeo di calcio (il 12 giugno si inizia a Roma con Italia-Turchia), a quello nazionale (Final Eight di Coppa Italia di basket, dal 6 marzo), passando per i grandi appuntamenti internazionali nel territorio provinciale (22 maggio Giro d’Italia a Cervia, 8 novembre la Maratona di Ravenna). Come sempre tra i protagonisti di questi eventi ci saranno atleti e squadre ravennati, pronti a centrare gli obiettivi prefissati e, perché no, a tagliare traguardi insperati. Ecco una piccola panoramica, il più possibile esaustiva, su quello che ci aspetta.

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Un primo piano di Bruno Rosetti, portacolori della Canottieri Ravenna (foto Perna)

Il viaggio nei prossimi dodici mesi non può che partire dall’evento clou del 2020, i Giochi olimpici, che dal 24 luglio, data della cerimonia di inaugurazione (in realtà si parte il 22 con calcio, ahinoi senza gli azzurri, e softball), fino al 9 agosto calamiteranno l’attenzione di tutto il mondo su Tokio, che diventerà per la seconda volta nella storia la capitale assoluta dello sport (la prima avvenne nel 1964). Al momento sono due i ravennati che hanno staccato il pass, entrambi esordienti: si tratta della giovanissima Milena Baldassarri, che gareggerà nella prova individuale di ginnastica ritmica il 7 e, si spera, l’8 agosto, e l’esperto canottiere Bruno Rosetti, in acqua con il suo quattro senza dal 25 luglio (ripescaggi il 27, finalissima il 29). Una romagnola acquisita, per via dei suoi trascorsi nel Tav di Conselice, è la bolognese Jessica Rossi, impegnata per la terza volta nella fossa olimpica (il trap), dal 29 luglio all’1 agosto.

Per avvicinarsi a questo importantissimo evento la ginnasta cresciuta nell’Edera ha in calendario in aprile ben quattro tappe di Coppa del Mondo (il 3 a Pesaro, il 10 a Sofia, il 17 a Tashkent, in Uzbekistan, e il 24 a Baku, in Azerbaigian), con in più l’Europeo, dal 21 al 24 maggio sempre a Baku. La manifestazione continentale è in agenda anche per Rosetti, dal 5 al 7 giugno a Poznan, in Polonia, preceduta dalle prove di Coppa del Mondo a Sabaudia (10 aprile), Varese (1 maggio) e Lucerna (22 maggio).

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L’ala estone Mikk Jurkatamm

Chi può ancora approdare in Giappone, e sarebbe la quarta volta di fila, è il lottatore faentino Daigoro Timoncini, che proverà a staccare l’ambito pass nei tornei di qualificazioni in programma dal 16 al 22 marzo a Budapest e dal 30 aprile al 4 maggio a Sofia. Punta al bis, dopo Londra 2012, il nuotatore forlivese, nato a Lugo nell’88, Fabio Scozzoli, che dovrà dare il meglio di sé, classificandosi tra i primi due e stabilendo il tempo necessario, agli assoluti di Riccione previsti dal 17 al 21 marzo.

Per quanto riguarda gli sport di squadra è difficile ma non impossibile vedere convocati nelle nazionali di pallavolo i vari Laura Melandri, Serena Ortolani, Sara Panetoni, Francesco Recine e Fabio Ricci, mentre hanno qualche possibilità in più Daniele Lavia, Oreste Cavuto e Lorenzo Cortesia, tutti e tre alla Consar e presenti nel taccuino del ct Blengini. Chi ha il biglietto aereo per Tokio è il tecnico della Conad, Simone Bendandi, in quanto fa parte dello staff di Mazzanti (coach delle azzurre). Sono invece ridotte al lumicino le chance delle giovanissime Sofia Collinelli e Martina Corelli: la ciclista è al primo anno nella categoria élite, mentre la lottatrice lavezzolese di taekwondo (categoria -49 kg) dovrebbe partecipare al torneo di qualificazione in calendario a Milano dal 17 al 23 aprile. Per la figlia d’arte, campionessa mondiale juniores su pista, gli appuntamenti clou del 2020 da mettere nel mirino diventano così i campionati tricolori (21 giugno a Vicenza), il Giro Rosa dal 26 giugno al 5 luglio e l’Europeo su strada di Trento (9-13 settembre).

Restando alle due ruote, anche quest’anno il Giro d’Italia attraverserà la provincia di Ravenna. Il 22 maggio la corsa rosa scatterà da Cervia, con il tragitto che toccherà Classe, Ravenna, Mezzano, Alfonsine e Lavezzola per arrivare a Monselice. È dal 1997, quando Cipollini vinse la tappa partita da Mestre, che il Giro non fa sosta a Cervia.

Zanardi IronmanPassando alle due ruote “motorizzate”, per la prima volta dopo tantissimi anni non ci sarà tra i protagonisti il bizantino Marco Melandri (ritiratosi dopo 7 campionati in Superbike).
Trasferendosi dalle due ruote alle due… gambe, come ormai accade da tempo i riflettori sono puntati in particolare sulla Maratona Internazionale di Ravenna, competizione in grandissima ascesa che si terrà l’8 novembre, affiancata da numerosi eventi collaterali. Restando al podismo, sono in calendario ovviamente anche le tradizionali Valli e Pinete (1 marzo), Maratona del Lamone (il 5 aprile a Russi), 50 km di Castelbolognese (25 aprile) e 100 km del Passatore (arrivo a Faenza il 23 e 24 maggio). Un altro evento molto atteso è l’Ironman di Cervia, in calendario il 20 settembre, mentre passando ai remi alla Standiana sono previsti il Meeting nazionale giovanile (9-10 maggio) e il “Festival dei Giovani” (3-5 luglio).

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Il gruppo della Conad Olimpia Teodora

Trasferendosi agli sport di squadra, di sicuro un grande evento che coinvolgerà proprio Ravenna (ancora da ufficializzare, ma pressoché certo) sarà la Final Eight di coppa Italia di Serie A2 di basket, che si svolgerà al Pala De André dal 6 all’8 marzo. Sul taraflex sarà presente anche l’OraSì, che sta disputando un bellissimo campionato, capolista del girone Est dopo sedici turni. Al termine della regular season, è prevista dal 15 marzo al 19 aprile una fase “a orologio” con altre sei gare, seguita dai playoff che vedranno in campo le migliori sedici formazioni, in lotta per le due promozioni nella massima serie.

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Simone Bendandi con la palleggiatrice della nazionale Malinov

Passando al volley anche la Consar (A1 maschile) e la Conad (A2 femminile) sono approdate alle fasi conclusive della Coppa Italia. I ragazzi di Bonitta il 22 gennaio si giocheranno a Modena il pass per la Final Four in calendario il 22 e 23 febbraio all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, le “leonesse” di Bendandi dal canto loro sono certe di giocare i quarti (22 o 23 gennaio, avversario da definire), con la speranza di approdare prima alla semifinale (26 gennaio) e poi alla finalissima che si terrà a Busto Arsizio il 2 febbraio. Entrambe le formazioni puntano anche a qualificarsi ai playoff in calendario da aprile: Saitta e compagni devono piazzarsi nei primi otto posti, Bacchi e compagne dalla seconda (la prima, che dà l’automatico accesso all’A1, è pressoché irraggiungibile) alla ottava posizione al termine della Pool Promozione per cui ha già la certezza matematica.

Per quanto riguarda gli appuntamenti internazionali giovanili sarà un anno caratterizzato dagli Europei: categoria Under 20 maschile dal 28 agosto al 5 settembre in Repubblica Ceca, Under 19 femminile dal 22 al 3 agosto in Croazia e Bosnia, Under 18 maschile a luglio in Italia e Grecia, Under 17 femminile dall’1 all’8 agosto in Macedonia. In preallarme, di sicuro, ci sono le baby Beatrice Gardini (classe 2003) e Vittoria Balducci (2004).

Godo CastenasoLa salvezza è invece l’obiettivo del Ravenna Fc, al momento in vantaggio di soli due punti dalla zona calda della classifica. La stagione regolare si chiude il 26 aprile con il match del “Benelli” contro il Modena, al termine della quale la prima sale in Serie B, i team piazzati dal secondo al decimo posto vanno ai playoff e quelli dal 16esimo al 19esimo si giocano la permanenza in C tramite i playout, mentre l’ultimo scende in D.

Per il secondo anno di fila, infine, ai blocchi di partenza del massimo campionato di baseball sarà presente il Godo: dieci le squadre partecipanti, il primo lancio è in programma il 10 aprile.

Ultimo sondaggio: Bonaccini avanti, ma il centrosinistra costretto a inseguire

Secondo le intenzioni di voto raccolte da Swg i partiti del centrodestra vincerebbero ma tra i candidati è ancora in vantaggio il Presidente uscente

230403360 Abee6936 2013 4ee2 8f08 E0f729d4bff5Il presidente uscente Stefano Bonaccini tra il 45 e il 49 percento, la candidata leghista Lucia Borgonzoni tra il 43 e il 47. Sono i dati dell’ultimo sondaggio prima del silenzio elettorale, le intenzioni di voto al 9 gennaio, elaborate da Swg, in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio.

Simone Benini del Movimento 5 Stelle è dato invece tra il 4 e il 6 percento.

Swg ha diffuso anche l’orientamento di voto alle liste, con il centrodestra avanti (anche se in calo rispetto alla rilevazione di novembre) con una forbice tra il 45 e il 49 e il centrosinistra fermo invece tra il 42,5 e il 46,5 (un risultato che si spiega con una quota di persone, come avvenuto per esempio nel Lazio con l’elezione di Zingaretti, intenzionata a esprimere la sua preferenza per Bonaccini ma non espressamente per la coalizione di centrosinistra che lo sostiene).

Dando un’occhiata ai singoli partiti, la Lega oscilla tra il 29 e il 33 percento e sarebbe il primo partito davanti al Pd, dato tra il 23 e il 27 percento. Ottima performance in quest’ultimo sondaggio della Lista Bonaccini Presidente, data tra l’11,5 e il 13,15 percento (quella della Borgonzoni invece è tra il 2,5 e il 4,5). Fratelli d’Italia sarebbe invece sopra i 5 Stelle, con una forbice tra il 6,5 e l’8,5 percento. Più indietro Forza Italia (3-5 percento) e le liste di sinistra che sostengono Bonaccini, Emilia Romagna Coraggiosa (1,5-3,5), +Europa  e Verdi (entrambe date tra l’1 e il 3).

Si canta l’eterno dualismo amore-guerra nel “Serse” di Händel

Sipario sulla stagione lirica all’Alighieri con l’allestimento di Accademia Bizantina, in scena il 10 e 12 gennaio. Alla Biblioteca Classense il primo incontro, sabato 11, con i racconti musicali di Guido Barbieri

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foto A. Anceschi

Ci fu un tempo in cui la storia era narrata oralmente, un tempo di miti e leggende, prima che «il padre della storia» scindesse il vero dal favoloso. Nelle sue Storie (Ἱστορίαι) Erodoto di Alicarnasso cercò di ricostruire, quasi con uno spirito enciclopedico ante litteram, il periodo in cui l’Impero Persiano sfidò la cultura ellenistica per il dominio del mondo. Nei nove libri che compongono questa opera fondamentale della storiografia moderna, il settimo in particolare, dedicato a Polinnia (Πολύμνια) la musa della danza e del canto sacro, descrive la spedizione persiana contro Atene e la Grecia tutta: la strenua e ferma resistenza che l’esercito con a capo il re Serse divenne ben presto leggenda tanto che ancora oggi sono noti gli atti di valore del re Leonida e dei suoi spartani alle Termopili. Il re persiano fu il grande sconfitto della spedizione e tornò in Asia Minore prima della fine delle ostilità, lasciando un esercito molto numeroso e male organizzato. Dalle pagine di Erodoto si evince che il sovrano fosse bello per quanto crudele, tuttavia proprio lo storico greco attribuisce a Serse una frase che ne tradisce un moto misericordioso, almeno verso le proprie truppe: «mi è venuto in mente di provare compassione considerando quanto è breve l’intera vita umana se, di costoro che sono pure tanto numerosi nessuno sopravviverà fino al centesimo anno». In effetti, è proprio questo tratto che emerge nel biblico libro di Esther nel quale il re persiano è chiamato Assuero e viene addirittura portato ad esempio di rettitudine nel Purgatorio dantesco (Canto XVII) insieme alla moglie ebrea e a Mardocheo, zio della giovane.

Tutto ciò fornisce il terreno ideale allo sconosciuto librettista del Serse musicato da Georg Friedrich Händel per cominciare l’opera con la più celebre quartina di quinari che la storia della musica ricordi: «Ombra mai fu/di vegetabile,/cara ed amabile,/soave più».
L’aria più nota del Serse, e di tutta la produzione händeliana, descrive l’intima sensibilità del re persiano che esprime sincero affetto verso un platano (sì, proprio un albero) a lui particolarmente caro. Nell’opera, tuttavia, questa sensibilità non è rivolta verso gli uomini, verso i quali si comporta come un despota schiavo delle sue bramosie, e solo nel finale egli si ravvedrà grazie all’ultima frase pronunciata («Amici, compatite i miei furori,/e godete felici i vostri amori»).

Serse 2Tra queste colonne d’Ercole l’opera vive del dualismo amore-guerra, «elementi peculiari della drammaturgia barocca e terreno ideale per l’interazione emotiva tra i vari personaggi» come afferma Ottavio Dantone che condurrà l’Accademia Bizantina nell’esecuzione del titolo händeliano venerdì 10 (alle 20.30) e domenica 12 gennaio (alle 15.30) al teatro Alighieri di Ravenna. Proprio «i conflitti mescolati agli impulsi amorosi determinano un contesto che permette di esprimere una miriade di “affetti” e di caratteri» che determinano la trama del Serse e ne espandono il significato rendendo il particolare universale.

Tra le varie particolarità dell’opera di Händel, colpisce, oltre alla nutrita presenza di arie senza da capo, la vocalità dei personaggi. A ben guardare, come rimarca il direttore bizantino, i ruoli maschili di Serse e Arsamene possono essere cantati da mezzosoprani, mentre il registro di soprano acuto di Romilda e Atalanta giustifica la differenza tra i sessi. Un timbro femminile androgeno è l’ideale, invece, per il ruolo di Amastre, donna tradita che si traveste da guerriero.

A cimentarsi nelle parti vocali di questo allestimento – frutto della coproduzione fra i teatri di Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Piacenza, per la regia di Gabriele Vacis – animano il palcoscenico Arianna Venditelli nei panni di Serse, mentre Arsamene è Marina De Liso; Romilda e Atalanta sono rispettivamente Monica Piccinini e Francesca Aspromonte; il contralto Delphine Galou interpreta invece la parte di Amastre. Il cast si completa con Luigi De Donato e Biagio Pizzuti rispettivamente nei panni di Ariodate ed Elviro.

Serse 3Analizzando le sonorità è, invece, il primo violino dell’orchestra ravennate, Alessandro Tampieri, che evidenzia il ruolo che hanno i flauti a becco, strumento non sempre utilizzato nelle opere barocche. Questi timbri, infatti sono perfetti «quando la descrizione musicale deve essere più pertinente alla scena e meno fine a sé stessa, uno dei procedimenti retorici barocchi è appunto l’utilizzo di strumenti inconsueti». Ci sono anche artifici peculiari come il far suonare i violini all’unisono, magari facendo riposare le viole.
È proprio Tampieri che, ricordando un favoloso aneddoto che descriveva i violisti deputati al cambio delle candele durante l’opera, sottolinea come «togliere le viole in alcune arie imprime all’azione teatrale molta energia e varia così l’andamento della narrazione. Sempre in quest’ottica, l’unione dei violini all’oboe semplifica e rende più importante il ruolo della melodia».

L’opera barocca è davvero un campo d’indagine che, a distanza di più di tre secoli affascina ancora. Forse ciò che ammalia è proprio il motivo che la rende oscura, la mancata continuità di esecuzione della quale si è nutrita l’opera romantica. Proprio per questo non esiste una verità assoluta, ma grandi e differenti possibilità che attraggono gli studiosi e conquistano anche gli ascoltatori più esigenti.

A proposito di retroscena, racconti e curiosità intorno alla storia della musica va segnalato il primo appuntamento con “Il canto delle sirene”, il ciclo di conversazioni (sempre a ingresso gratuito) curato da Guido Barbieri, in programma sabato 11 gennaio, alle 10.30 alla Biblioteca Classense. L’incontro inaugura un percorso dedicato all’enigma della voce nella storia della musica occidentale, a partire dalla riflessione su canto cristiano e canto trobadorico, tra Hildegard von Bingen e Bertrand de Ventadorn.

Va ricordato infine che la stagione d’opera dell’Alighieri di Ravenna prosegue a fine mese (31 gennaio e 2 febbraio) con la serata pucciniana Suor Angelica / Gianni Schicchi e con la Lucrezia Borgia di Donizetti (6 e 8 marzo).

Regionali, a Ravenna anche il candidato presidente de L’Altra Emilia Romagna

Stefano Lugli presenterà il proprio programma, «alternativo alle politiche becere e razziste della destra» ma anche a quelle «moderate del centrosinistra»

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Stefano Lugli

Mattinata di lavoro ravennate, domani, 11 gennaio, per il candidato presidente della lista di sinistra (ma alternativa a quella di Stefano Bonaccini) “L’Altra Emilia Romagna”, Stefano Lugli, impegnato in un giro elettorale in Romagna. Dopo un volantinaggio al mercato di via Berlinguer dove incontrerà i cittadini, l’appuntamento è fissato per le 11 alla sede del Comitato elettorale di Ravenna, in via Timavo 33, per la presentazione alla stampa del programma elettorale della lista.

All’incontro parteciperanno, oltre ai candidati della Circoscrizione elettorale provinciale di Ravenna (Paolo Viglianti, Valeria Ricci, Vilma Lama e Alessandro Bongarzone), anche i responsabili e i militanti di Rifondazione Comunista e Partito Comunista che, insieme al Partito del Sud, hanno dato vita alla Lista guidata da Stefano Lugli.

Il programma è reperibile all’indirizzo https://www.altraemiliaromagna.org/il-programma ed è articolato in 25 punti, che rappresentano altrettanti impegni di lavoro per la prossima consiliatura, si pone come proposta di governo «alternativa tanto alle politiche becere e razziste della destra quanto a quelle moderate del centrosinistra che a quelle inaffidabili del M5S per fare dell’Emilia-Romagna una regione sicura perché giusta, pubblica e sostenibile».

Nel pomeriggio, alle 15, alla sala Buzzi di viale Berlinguer 11 a Ravenna, i candidati di Ravenna de L’Altra Emilia Romagna, parteciperanno all’incontro pubblico sul tema: “Regione, città e politiche urbanistiche”, organizzato da Ravenna in Comune a cui parteciperanno Paolo Berdini, urbanista e saggista, già assessore all’urbanistica della giunta Raggi a Roma e lo storico dell’architettura, Alberto Giorgio Cassani.

Ai domiciliari per furto evade 5 volte in 4 mesi e il giudice lo manda in carcere

In un caso non si era nemmeno presentato all’udienza in tribunale perché era evaso

Dopo la quinta evasione in quattro mesi dai domiciliari, dove scontava una pena per furto aggravato, il giudice ha deciso di mandarlo in carcere revocando il beneficio della detenzione in abitazione. Il protagonista è un 56enne residente a Ravenna.

Dal 2 settembre 2019 beneficiava della detenzione domiciliare concessagli dal magistrato di sorveglianza di Bologna dovendo scontare una condanna, passata in giudicato, per il reato di furto aggravato. Dopo le evasioni di ottobre e novembre è stato arrestato per essere evaso la notte di Natale e addirittura non si è presentato all’udienza di convalida in tribunale perché era evaso dalla misura pre-cautelare della detenzione domiciliare. Il provvedimento di revoca dei domiciliari gli è stato notificato in carcere dove si trovava dal 7 gennaio per la quinta evasione.

Fuori strada con l’auto di notte ma nessuno lo vede, 38enne trovato morto dopo 8 ore

L’uomo era a pochi minuti da casa dove stava rientrando, la polizia locale esclude il coinvolgimento di altri veicoli o animali. Un residente ha sentito un rumore ma la vegetazione copre il punto dell’incidente rispetto alla visuale dalla abitazione

Dopo essere uscito di strada in auto, a pochi minuti da casa dove era diretto, sono passate circa otto ore prima che qualcuno si accorgesse dell’incidente e chiamasse i soccorsi ma a quel punto non c’è stato più niente da fare. Stefano Campana, operaio di 38 anni residente a Castiglione di Ravenna, è morto così in via Salara all’altezza dell’incrocio con via Fornazzo nella notte tra l’8 e il 9 gennaio. Al momento non è ancora chiaro se il decesso sia avvenuto sul colpo, maggiori chiarimenti in questo senso potrebbero venire dall’eventuale autopsia.

La prima chiamata al 118 è arrivata stamani poco dopo le 8. L’ipotesi però è che l’incidente si sia verificato quando era da poco passata la mezzanotte, secondo il racconto dell’uomo che abita nella casa di fronte al punto dello schianto. Alla polizia locale di Cervia, che ha svolto i rilievi per competenza territoriale visto che l’impatto è oltre il confine con Castiglione di Cervia, ha raccontato di aver sentito un rumore all’esterno e di aver aperto la finestra per un controllo ma la traiettoria visiva tra la casa e l’auto è coperta da un’area di fitta vegetazione. La strada è scarsamente trafficata nelle ore notturne e nessun altro si è accorto dell’incidente.

Per ricostruire la dinamica potranno essere utili i filmati delle telecamere di videosorveglianza di una abitazione vicina. Al momento i vigili urbani hanno escluso il coinvolgimento di altri veicoli o di animali, non avendo ritrovato tracce sulla carcassa del veicolo. I segni sulla strada fanno pensare a una sbandata per cause da accertare con la vettura che si ribalta e termina la sua corsa sul fianco sinistro.

 

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