La capogruppo Chiara Francesconi: «Le due realtà devono essere utili alla cultura e al turismo». Il Pd: «Riqualificare ulteriormente le attività didattiche»
Il Pri chiede che oltre la statizzazione del conservatorio Giuseppe Verdi e dell’Accadema si lavori per la nascita di una sede unica non soltanto amministrativa. In una nota la capogruppo Chiara Francesconi, in vista della delibera che sarà discussa prossimamente in consiglio comunale, ricorda che «rimane ancora sospesa la necessità di individuare una unica sede per Verdi e Accademia, ormai da considerarsi a tutti gli effetti Istituti di pari livello di quelli universitari, ma che godono di sedi attuali insufficienti come spazi e, nel caso dell’Accademia, la sede è inidonea pure come collocazione».
L’idea dei Repubblicani rimane «quella di rendere le due realtà e la particolarità dei loro insegnamenti utili alla cultura e al turismo ravennate a condizione che la loro attività sia fruibile in centro storico – oltre ché dagli studenti – da chi visita Ravenna o vuole rendersi conto della qualità degli insegnamenti». Pertanto, conclude l’esponente del Pri, «va bene prestare la massima attenzione alle condizioni della statizzazione ma non perdiamo questa occasione anche per rilanciare una funzione preziosa che i due Istituti hanno per la nostra città, in grado di rinvigorire la storia degli insegnamenti musicali ravennati e la stessa cultura del mosaico, della scultura e delle arti visive».
Soddisfatto il Pd. «A questo obiettivo – commenta il consigliere Dem Marco Frati – si arriverà attraverso una federazione dei due istituti che in questo modo manterranno la loro autonomia. Il ringraziamento più grande va all’assessora Bakkali che, insieme ai dirigenti dell’Istituto musicale e dell’Accademia, ha lavorato per questo obiettivo che Ravenna inseguiva da anni. La statizzazione infatti era un punto importante del programma di mandato del sindaco sul quale la maggioranza ha mostrato grande sensibilità e attenzione. Da parte nostra auspichiamo e chiediamo che eventuali risorse che potrebbero derivare da questa operazione siano reinvestite interamente su Accademia e Istituto musicale per qualificarne ulteriormente le attività e per dare finalmente una risposta positiva al bisogno di ulteriori spazi che da troppo tempo affligge i due enti».
Interessate le vie Ramone, Nuova e Bustacchini. Il cantiere dovrebbe essere completato entro un mese
Inizieranno venerdì 13 settembre lavori di manutenzione straordinaria sulle vie Ramona e Nuova in area Roncalceci per un valore di 99 mila euro e lavori di asfaltatura in via Bustacchini a Ragone.
Su via Ramona il tratto interessato è quello che parte dalla Nuova alla Sp Taverna in località Filetto. Per quanto riguarda via Nuova il tratto interessato è compreso tra via Ramona e via Dell’Orso sempre in località Filetto. In entrambi gli interventi è previsto il ripristino della pavimentazione usurata. I lavori dovrebbero concludersi entro un mese. Via Ramona sarà interdetta al traffico durante le ore di lavoro.
Si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento con la prevenzione delle neoplasie cutanee. Le visite si terranno alla Domus Nova
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Visite dermatologiche gratuite aperte alla cittadinanza. Torna il progetto Melanoma Ant, l’ ormai tradizionale appuntamento con la prevenzione delle neoplasie cutanee che si rinnova anche nel 2019 grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Sono 105 le visite dermatologiche messe a disposizione che si terranno negli ambulatori concessi gratuitamente dall’Ospedale Domus Nova (via Pavirani 44) nelle giornate di sabato 28 settembre (ore 9-13 e 14-18), sabato 23 novembre (ore 9-13), sabato 30 novembre (9-13 e 14-18), sabato 7 dicembre (9-13 e 14-18). I cittadini interessati potranno prenotare la propria visita fino a esaurimento posti disponibili a partire da venerdì 13 settembre alle ore 9.30 a questo link.
Le visite saranno effettuate da un medico specialista Ant. che opera con l’ausilio di un videodermatoscopio, strumento sofisticato e non invasivo per la diagnosi precoce delle lesioni sospette. Il melanoma è un tumore che può avere origine nella cute, nelle mucose e nell’occhio e che in alcuni casi può nascere su un nevo preesistente. Ant è una fondazione nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti. Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari Ant che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 520 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario.
La Regione concederà un aiuto a chi ha subito danni in seguito alle piogge di maggio 2019. Ecco come accedere ai fondi
Aperto il bando per i contributi dell’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sfollati dalla propria abitazione in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici del maggio 2019: pubblicati i criteri, le domande vanno presentate entro il 30 settembre.
Il Comune comunica che, in attuazione della ordinanza del commissario delegato di protezione civile n.600/2019, con decreto del presidente della Regione Emilia Romagna in qualità di commissario delegato è stato approvato il “Piano dei primi interventi urgenti di Protezione Civile” in conseguenza agli eccezionali eventi meteorologici del maggio 2019. Si informa che al capitolo 8 del Piano è riportata la direttiva disciplinante i criteri, le modalità e i termini per la presentazione delle domande e l’erogazione dei contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sfollati dalla propria abitazione in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche e il relativo modulo di domanda (qui il link al quale trovare la documentazione e i relativi moduli)
La domanda, con marca da bollo da euro 16.32, dovrà essere presentata, a pena di inammissibilità, entro il 30 settembre, al Comune di Ravenna con queste modalità: consegnata a mano all’ufficio del Comune di Ravenna, Servizio Tutela Ambiente e Territorio, piazza Farini n.21, secondo piano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12; spedita a mezzo posta con raccomandata a.r. all’indirizzo “Comune di Ravenna, Servizio Tutela Ambiente e Territorio, Ufficio Protezione Civile, piazza Farini n.21, 48124 Ravenna” (fa fede la data risultante dal timbro dell’ufficio postale accettante); spedita tramite posta elettronica certificata “PEC” all’indirizzo “ambiente.comune.ravenna@legalmail.it” (fa fede la data di invio dell’e-mail certificata).
Chiuse le indagini a carico del padre del dermatologo condannato per la morte della moglie. Notificato l’atto di fine indagine
Il padre 88enne di Matteo Cagnoni è indagato: secondo quanto ipotizzato dalla procura l’ex primario dell’ospedale Careggi di Firenze avrebbe mentito in aula durante il processo a carico del figlio accusato di aver ucciso la moglie. La notizia è riportato dal Resto del Carlino di Ravenna in edicola oggi: a Mario Cagnoni sarebbe arrivato l’atto di fine indagine per l’accusa di falsa testimonianza.
La procura contesta all’uomo nove bugie dette in Assise il 2 febbraio del 2018, durante il processo al dermatologo. Bugie che riguarderebbero tra le altre cose i cuscini macchiati di sangue che il figlio avrebbe portato nella villa di famiglia in Toscana, varie telefonate con il figlio e il momento in cui è venuto a conoscenza della morte della moglie di Cagnoni. A smentire le parole dell’uomo diverse evidenze già portate in aula: come immagini della videosorveglianza e varie testimonianze.
Il quarantenne a Piangipane per una serata speciale: chiacchierata con l’autore gustando un piatto di cappelletti
Lorenzo Tugnoli è nato a Lugo nel 1979. Nel 2017 è entrato nell’agenzia fotografica Contrasto
Il fotografo Lorenzo Tugnoli, primo italiano a vincere il Pulitzer, sarà il 17 settembre al Teatro Socjale di Piangipane per una incontro pubblico in cui proietterà le immagini più efficaci scattate nel corso della sua esperienza e racconterà le emozioni, le sensazioni, il suo particolare punto di vista sulle vicende storiche e sociali di queste terre meravigliose e disperate. Saranno anche presentate le recenti immagini scattate in Libia, le cui vicende sono di drammatica attualità.
La serata inizierà alle 21 e sarà presentata dal giornalista Lorenzo Tazzari. Sarà ad ingresso libero e si concluderà con una chiacchierata con l’autore gustando, per chi lo vorrà, un piatto di cappelletti. Tugnoli, quarantenne lughese, ha iniziato come fotografo freelance durante i conflitti in Afghanistan, per poi operare in Libia, Libano, Siria e altre aree del Medio Oriente e del Nord Africa.
Il prestigioso premio internazionale Pulitzer 2019 è stato assegnato per un reportage pubblicato dal Washington Post sul drammatico conflitto in corso da ben quattro anni (ma poco conosciuto) nello Yemen. Per lo stesso reportage è stato assegnato il primo premio, sezione storie, dell’europeo World Press Foto 2019. Tugnoli, quando non è impegnato per i suoi reportage, pubblicati dalle testate più prestigiose, risiede ora a Beirut.
Tugnoli sarà inoltre uno dei tre fotografi cprotagonisti della mostra fotografica “Come in cielo così in terra”, che inaugura venerdì 13 settembre alle 18.30 e sarà aperta fino all’11 ottobre alle Pescherie della Rocca di Lugo. La mostra, insieme ai numerosi eventi correlati, nasce dalla volontà di riflettere sui complessi fenomeni contemporanei che vedono milioni di persone spostarsi dai loro Paesi di origine verso l’Europa. La mostra è visitabile il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Protagonisti dell’esposizione saranno gli scatti dei fotografi Melissa Arras, Lorenzo Tugnoli e Alex Ward, per un totale di 90 fotografie in formato diverso che saranno divise in tre pannelli descrittivi per aiutare il visitatore a interpretare la mostra. Aras è una fotografa londinese Laureata alla Middlesex University in fotografia nel 2015, nello stesso anno ha visitato e fotografato la “Giungla di Calais”, località francese dove tra il 2015 e il 2016 hanno risieduto, nelle fasi più affollate, più di 10mila migranti da Afghanistan, Sudan, Siria, Eritrea, Iraq e altri Paesi. Nel 2016 la “Giungla” é stata smantellata e attualmente migliaia di migranti si sono spostati e vivono in diverse località vicino a Calais e nella periferia della capitale francese, in condizioni simili a quelle della “Giungla”.
Ward è un fotografo inglese impegnato nel sociale, laureato nel 2018 alla University of Sussex in Sicurezza dei conflitti e sviluppo. Ha lavorato per l’Unhcr e attualmente lavora per la Croce Rossa in Inghilterra. Nel 2015 si è spostato in Turchia dove ha lavorato in collaborazione con la Ong Small Projects, impegnata ad accogliere rifugiati siriani in Turchia. Tra il 2015 e il 2016 ha voluto testimoniare la situazione critica dei rifugiati in quelle terre, nel momento di massima criticità durante la guerra in Siria. Il suo lavoro ha l’obiettivo di evidenziare l’esperienza degli “Urban Refugees”, i rifugiati che si stabiliscono in un’area urbana invece che in un campo di rifugiati.
Nel corso dell’inaugurazione del 13 settembre ci saranno l’incontro con gli artisti e il concerto di Marco Zanotti e Jabelle Kanoute. Sarà disponibile il servizio bar, a cura di C.c.a. Lughè. Fino al termine della mostra si alterneranno inoltre diversi eventi nel territorio provinciale, tra cui appunto quello al Socjale. Venerdì 27 settembrealle 21 alle Pescherie della Rocca si discute di “Diritto di emigrare e confini”, una serata di confronto con Cgil Ravenna e Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione). E ancora, domenica 6 ottobre alle 21, il Salone Estense della Rocca ospita la proiezione del documentario “Il confine Occidentale” e la presentazione del progetto “The Milky Way”. Mercoledì 16 ottobre alle 21 il giornalista Domenico Quirico presenterà il suo libro Esodo nell’ambito del Caffè letterario. Entrambi raccontano la traversata dei migranti tra l’Italia e la Francia, lungo le Alpi occidentali. All’iniziativa sarà presente il regista Luigi D’Alife; la casa di produzione è SMK Videofactory. Non mancheranno anche le iniziative dedicate alle scuole.
Il progetto della mostra è a cura di Silvia Calderoni, in collaborazione con Daria Casadio, è promosso dal collettivo Arte Nomade, Fatti d’arte, Opera Cgil, Comune di Lugo e Unione dei Comuni della Bassa Romagna, con la collaborazione di Teatro La Bassa, C.c.a. Lughè, Scuola di Pace Monte Sole e Caffè letterario.
Da via Antico Squero giungono garanzie dopo l’inchiesta che ha azzerato i vertici dell’ente. Sull’escavo e la rimozione del relitto: «Gli adempimenti sono già ultimati e pronti per partire»
Il presidente di Ap Daniele Rossi
In una nota ufficiale Autorità portuale conferma l’interdizione emessa dal gip nei confronti di presidente, segretario generale e direttore tecnico il 9 settembre. Tutti e tre «in pari data, sono sospesi dai relativi incarichi». Gli interessati – si legge nella nota di Autorità portuale – «respingono fermamente gli addebiti, in sintesi non aver impedito l’affondamento della nave Berkan B e relative conseguenze, ritenendoli errati nei loro presupposti di attribuzione soggettiva e infondati nel merito. L’Autorità di Sistema Portuale ha, fin dall’insorgenza del problema, attuato tutto quanto in suo potere per fronteggiare la situazione, evitando così gravi danni ambientali».
Fin qui la difesa. Ma la notizia più importante per la città è quella che riguarda il futuro del progetto di approfondimento: « In attesa delle determinazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vigilante, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale garantisce il proseguimento di tutte le proprie attività istituzionali, con particolare riferimento al rispetto delle tempistiche connesse al progetto Hub ed alle operazioni per la rimozione della Berkan B, i cui necessari adempimenti amministrativi sono già ultimati e pronti per la pubblicazione»
Il 12 ottobre prenderà il via Imaginaction: ecco chi saranno gli ospiti del festival che si terrà al Teatro Alighieri
Alessandra Amoroso
Francesco Guccini, Elisa, Alessandra Amoroso e i Tiromancino: sono loro i protagonisti di Imaginaction, il primo festival internazionale del videoclip che si terrà al Teatro Alighieri di Ravenna l’11, il 12 e 13 ottobre con i ospiti italiani e internazionali. Francesco Guccini sarà ospite della serata del 12 ottobre dove si racconterà ripercorrendo la carriera attraverso le sue canzoni e i suoi libri. Verrà presentato in anteprima il video clip de “L’avvelenata” diretto da Stefano Salvati, per il ciclo “Capolavori Immaginati”. Il progetto “Capolavori immaginati” è nato con l’idea di realizzare in ogni edizione di “Imaginaction” alcuni videoclip di brani che hanno fatto la storia della musica italiana, ma che non hanno mai avuto un video ufficiale, grazie alla professionalità di Stefano Salvati.
Sempre il 12 ottobre, un altro ospite importante del mondo della musica sarà Elisa. L’artista, attraverso i video che hanno segnato la sua carriera, ripercorrerà quel percorso eclettico che le ha permesso di spaziare in maniera unica e vincente dall’inglese all’italiano, dall’elettronico all’acustico: caratteristiche distintive che l’hanno portata a cantare e doppiare nel film Disney record d’incassi “Il Re Leone” e ad annunciare, dopo 50 date nei teatri, una nuova tournée nei palasport in partenza a novembre 2019. Alessandra Amoroso salirà sul palco del Teatro Alighieri l’11 ottobre e si racconterà al pubblico partendo dalle immagini che rappresentano il suo percorso musicale.
Francesco Guccini
Infine il 13 ottobre arriva Federico Zampaglione, che con la sua sensibilità artistica e versatilità ha guidato i Tiromancino dall’esordio. Tra grandi successi e nuove avventure musicali, Federico con i suoi show in lungo e largo in Italia continua a regalare al grande pubblico spettacoli imperdibili e sempre ricchi di sorprese e novità. Cantautore, autore, regista, è sicuramente tra i protagonisti più importanti della scena artistica italiana. Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito, ogni sera a partire dalle ore 20.00.
Una giuria di giornalisti ed esperti del settore decreterà il videoclip vincitore, che verrà premiato a Ravenna durante il festival. Novità della terza edizione rivolta ai ragazzi che sognano di lavorare nel mondo dei videoclip, è il concorso pung Imaginaction Award lanciato grazie alla collaborazione con BPER Banca. Le iscrizioni sono aperte fino al 1° ottobre. Possono partecipare i giovani dai 14 ai 35 anni presentando un videoclip edito o inedito di una canzone (durata minima 90 secondi).
Federico Zampaglione
Sono previsti due vincitori, uno per la categoria under 18, a cui verrà data la possibilità di partecipare attivamente sul set alla realizzazione di un video musicale del regista Stefano Salvati, e uno per la categoria over 18, che avrà in premio una telecamera.
Nelle due precedenti edizioni il festival ha registrato un importante successo, ospitando grandi nomi della musica italiana ed internazionale come Sting, Mark Knopfler, Antonello Venditti, Edoardo Bennato, Ermal Meta, Luca Carboni, Gino Paoli, Carmen Consoli, Francesca Michielin, Alex Britti, Giusy Ferreri, Francesco Gabbani, Biondo, Rocco Hunt, Negrita e tanti altri…
Insieme a Rimini è la provincia con più richieste in regione. Il fondo si è esaurito in un giorno, ad ottobre sarà aperta una seconda finestra
Un volume di investimenti programmati superiore a 24,2 milioni di euro per un ammontare complessivo di contributi richiesti che sfiora i 5 milioni di euro. È ottima la partenza del bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna con 25 milioni di euro nel biennio 2019-2020 per sostenere i progetti di riqualificazione e la ristrutturazione di alberghi, stabilimenti balneari e termali, tra contributi a fondo perduto (20 milioni) e fondo regionale di contro-garanza (cinque). Da Ravenna sono arrivate 15 domande. Si tratta del dato più alto della regione dopo quello di Rimini (24) e stacca di gran lunga le altre province (terza è Modena con 6). La maggior parte delle 60 domande arrivate finora riguardano strutture alberghiere (43), seguite dagli stabilimenti balneari (11), strutture all’aria aperta (4) e, infine, stabilimenti termali (2).
Il plafond si è esaurito il 17 luglio scorso, giorno di apertura del bando. Ora ci sarà una seconda finestra che si aprirà il 15 ottobre. «In poche ore sono arrivate 60 richieste- commenta l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, un numero elevato in un brevissimo tempo. Segno che abbiamo intercettato in modo corretto la vivacità imprenditoriale di un comparto che non si accontenta dei buoni risultati conseguiti negli ultimi anni – come l’incremento delle presenze turistiche e del giro d’affari indotto che hanno contributo ad alzare il Pil turistico di 4 punti percentuali, dall’8% al 12%,- negli ultimi 4 anni -, ed è pronto a raccogliere le nuove sfide della competitività e a investire per rinnovare le strutture e migliorare ed ampliare l’offerta di servizi».
Come Regione-prosegue Corsini- «stiamo accompagnando e sostenendo questo importante sforzo di innovazione e modernizzazione mettendo sul piatto, oltre ai 25 milioni di questo bando destinato a incentivare gli investimenti privati, altri 20 milioni di euro per finanziare, con altri bandi rivolti alle amministrazioni comunali, interventi di riqualificazione e rigenerazione dello spazio urbano e del lungomare nelle principali località balneari della Costa adriatica. Tutti interventi, insieme alle risorse destinate alla promo-commercializzazione per oltre 25 milioni di euro solo nel 2018- chiude Corsini-, che vanno nella direzione di creare un sistema forte tra pubblico e privato, per competere da vincenti nei mercati nazionali e internazionali».
Contrariati invece gli Industriali. La Lega: «Come pensano di uscire da un inverno che metterà in grandissime difficoltà le nostre aziende?»
Stanno suscitando come prevedibile opposte reazioni le parole del premier Giuseppe Conte sull’ipotetico blocco definitivo delle trivellazioni. Legambiente parla di una scelta «positiva e il territorio dell’Emilia Romagna ed il comparto ravennate dell’off-shore, saranno tra le aree nazionali ad esserne maggiormente interessate». L’associazione ribadisce la necessità di «un forte Piano di Transizione Energetica, che affianchi una visione complessiva per il futuro al doveroso stop alle estrazioni».
Per Lagambiente è « il momento che in Emilia Romagna si abbandoni l’inutile contrapposizione che nei mesi scorsi aveva visto in campo Regione, Comune di Ravenna e forze sociali contro i provvedimenti nazionali sulle trivelle. A tale contrapposizione va invece sostituita una cooperazione per una transizione in grado di riconvertire il settore dell’Oil and Gas».
Contrariati invece gli Industriali che sottolineano la doppia tegola che si abbatte in questi giorni, visto anche l’azzeramento giudiziario dei vertici portuali. La Lega con Samantha Gardin evidenzia le contraddizioni del Pd, che a livello locale è sempre stato invece favorevole alle estrazioni: «Dopo quanto ho sentito dichiarare a Roma, senza alcuna obiezione da parte del Partito Democratico, mi chiedo come pensano di uscire da quello che sarà un inverno che metterà in grandissime difficoltà le nostre aziende ravennati e che ci porterà alla totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del gas metano».
I primi 15 minuti di parcheggio saranno gratuiti. Si potrà pagare anche con carta di credito e telefono. Invariate le tariffe e gli orari della sosta
Saranno installati giovedì 12 settembre dalla ditta Input di Genova i nuovo parcometri “smart” di Lugo. Ci saranno diverse nuove funzionalità, che prevedono il rinnovamento delle modalità di sosta con nuovi servizi e nell’ottica della maggior semplificazione possibile.
Come ha spiegato da Paola Neri, comandante della polizia municipale della Bassa Romagna, la prima novità è l’introduzione dei 15 minuti di sosta gratuita, utilizzabile per brevi soste o in ogni caso applicabili a chiunque parcheggi l’auto nella zona blu. Altra funzionalità innovativa dei 38 parcometri installati, infatti, sarà la possibilità di “caricare” la propria sosta ovunque ci si trovi, senza la necessità di ritornare al luogo della sosta ed esporre un nuovo biglietto ad integrazione del precedente. Sarà infatti possibile prorogare la propria sosta da qualsiasi parcometro, posto in qualsiasi parte della città, poiché non sarà più necessario esporre il tagliandino in auto, in virtù dell’inserimento, obbligatorio, del numero di targa della propria auto.
I nuovi parcometri prevedono le formule di pagamento tradizionali con monete, con tessere ricaricabili, prevedono la possibilità di pagare con bancomat e carta di credito (senza commissioni) e sono utilizzabili con ben 4 applicazioni per smartphone, garantendo la possibilità di utilizzare la stessa app per servizi di pagamento sosta anche in altre città. Sarà infatti possibile pagare la sosta con Easypak (già utilizzabile anche in precedenza), con MyCicero, TelepassPay e DropTicket.
Le tariffe e gli orari di sosta restano invariati, così come le aree blu a cui si applica la sosta a pagamento e per il momento, anche le opzioni di abbonamento per residenti e attività commerciali non subiscono modifiche. Per coadiuvare gli utenti in questo passaggio da giovedì 12 settembre e per il primo periodo di attivazione saranno presenti presso i parcometri gli ausiliari incaricati della ditta, che, insieme agli agenti della Polizia Locale della Bassa Romagna, saranno a disposizione in caso di dubbi sull’utilizzo delle nuove funzionalità.
«Con la nuova gestione dei parcometri l’Amministrazione comunale ha voluto garantire ai cittadini un servizio innovativo e allo stesso tempo semplice e di facile intuizione – ha spiegato il sindaco Davide Ranalli -. La possibilità di usare diverse applicazioni con il cellulare e l’inserimento della targa al momento del pagamento della sosta consentiranno infatti di usufruire del servizio in maniera più rapida e comoda. Siamo consapevoli che inizialmente ci potranno essere difficoltà da parte dei cittadini a usare i nuovi parcometri. Per essere ancora più vicini alle esigenze dei cittadini e grazie alla disponibilità del gestore, nei primi giorni gli ausiliari e la Polizia locale saranno presenti in prossimità dei parcheggi per aiutare chi ne avesse bisogno».
De Pascale commenta il provvedimento giudiziario che riguarda il presidente di via Antico Squero, il segretario generale e il dirigente tecnico nell’ambito dell’inchiesta sull’affondamento del relitto Berkan B
«Non commento i provvedimenti giudiziari ma sottolineo solo che la sospensione dei vertici dell’Autorità portuale è una misura cautelare e riguarda le vicende della motonave Berkan B quindi non vedo perché dovrebbe avere ricadute sul progetto per l’approfondimento dei fondali del Candiano». Così il sindaco Michele de Pascale, a margine di una conferenza stampa in municipio, ha commentato la notizia del giorno con l’azzeramento dei principali manager di Ap. Al momento si sa che nei prossimi giorni gli indagati dovranno essere sentiti dalla procura: all’orizzonte c’è la possibile nomina di un commissario in attesa che le posizioni dei manager pubblici vadano a definirsi. De Pascale si augura che tutto si chiarisca al più presto. «La ministra alle Infstrutture Paola De Micheli è stata già coinvolta nel periglioso iter di autorizzazione come componete del Cipe per conto del Ministero dell’Economia e delle finanze nella passata legislatura, dunque conosce perfettamente il progetto nei dettagli, lo condivide e mi ha assicurato che il Ministero metterà in campo tutte le azioni necessarie a garantirne il successo. In particolare è confermata la conferenza dei servizi del 18 settembre, il cui buon esito renderebbe finalmente possibile l’avvio delle procedure di gara».
La lista civica La Pigna chiede che il primo cittadino vada in consiglio comunale «a riferire sullo stato di detto ente e sulle conseguenze e ricadute questo provvedimento avrà per quanto riguarda l’approfondimento del canale Candiano. Abbiamo provveduto a depositare una mozione nella quale chiediamo al sindaco di attivarsi presso il ministro delle Infrastrutture e il presidente della Regione Emilia-Romagna al fine di procedere alla nomina di un nuovo presidente dell’Autorità portuale».
Sempre dall’opposizione anche Alberto Ancarani (Forza Italia) chiede al sindaco di imbastire un piano B: «Il rischio che tutto il lavoro fin qui svolto per l’approfondimento del canale Candiano vada in fumo è purtroppo concretissimo. La speranza è ovviamente che l’innocenza degli indagati venga provata al più presto e che le misure cautelari perdano efficacia con rapidità. Qualora divenisse inevitabile la nomina di un commissario, egli avesse le caratteristiche professionali e politiche per poter portare avanti ciò che il presidente Rossi e la sua squadra hanno fin qui prodotto, arrivando a pochissimi metri dal traguardo».
«Non tocca a noi stabilire se la competenza della rimozione del Berkan B spettasse e spetti a capitaneria di porto o Autorità Portuale, e quindi se i vertici di AP abbiano infranto la legge – commenta Massimo Manzoli di Ravenna in Comune –. Tocca a noi sottolineare l’enorme sicurezza e fastidio del presidente Rossi nel “non rispondere” spesso alle nostre domande. Tocca a noi, però, sottolineare anche che tutto ciò era prevedibile e lo avevamo previsto. Per l’hub portuale, viste le enormi difficoltà e variabili, serviva e serve un piano B. Un’alternativa o via d’uscita su un argomento così importante per la vita della nostra città è essenziale. Accogliamo con piacere gli amici dell’opposizione che, da oggi, si uniscono alla nostra richiesta».
C’è molta preoccupazione anche da parte di Confindustria: «Alle preoccupazioni già espresse per l’allungamento dei tempi di avvio del progetto hub portuale, si aggiunge l’allarme per la prospettiva di stallo dell’ente portuale e dei suoi effetti amministrativi: non possiamo permetterci uno stop proprio ora dopo anni di lunghissima attesa, a una settimana dalla conferenza dei servizi potenzialmente decisiva per il via libera». Gli industriali temono che l’economia finisca «inun limbo» anche a causa del blocco delle «attività estrattive che il nuovo Governo ha confermato nonostante i moniti di imprese e sindacati». L’associazione chiede quindi «lucidità e cautela a tutti i soggetti coinvolti, per trascinare insieme il porto di Ravenna fuori dalle sabbie mobili in cui sta soffocando».