giovedì
02 Ottobre 2025

Il Ravenna Pallanuoto supera Carpi e si rilancia nella lotta per la salvezza

Pallanuoto C / Fondamentale affermazione casalinga dei giallorossi al termine di un match condotto dall’inizio alla fine. Quartultimo posto a due lunghezze

Ravenna Pallanuoto-Coopernuoto Carpi 9-4
(4-0, 1-1, 2-0, 2-3)
RAVENNA PALLANUOTO: Guernaccini, Papale, Mazzotti, Filatov, Tassi (3), Baroncelli, Allegri (1), Biagetti, Ciccone (3), Tirelli, Ghirardelli, Melandri, Gentile. All.: Cukic.
COOPERNUOTO CARPI: Cortelloni, Morelli, Dondi, Ascari D, Dugoni, Sacchetti, Sammarini, Franchini, Setti, Zanardi, Caiumi E, Tamelli. All.: Bisi.
ARBITRO: Bertarini.

Papale
Alessandro Papale, classe 2002, un altro giovanissimo esordiente nella formazione ravennate

Era uno scontro decisivo per il Ravenna Pallanuoto per mantenere vive le speranze di salvezza e la formazione giallorossa offre un’ottima prova di squadra, soprattutto in fase difensiva, centrando la vittoria contro la Coopernuoto Carpi pur con un calo di concentrazione nell’ultimo periodo, a risultato ormai acquisito, che poteva essere evitato. Grazie a questi tre punti Mazzotti e compagni si portano a due lunghezze di distanza dal quartultimo posto occupato dalla Rari Nantes Verona e dallo Sportivamente Belluno. Contro una formazione ospite un po’ rimaneggiata i ragazzi di Cukic impongono il proprio ritmo sin dal primo quarto e chiudono sul punteggio di 4-0 con le doppiette di Tassi e Ciccone. Il secondo tempo è molto più equilibrato: gli emiliani prendono le misure al contropiede ravennate e difendono meglio sul centro e riescono ad accorciare le distanze con un gol in superiorità numerica, ma Ciccone, proprio sulla sirena, riporta il vantaggio a quattro reti e si va al cambio di campo sul 5-1.

Nella terza frazione la difesa mantiene alta l’attenzione e i ravennati non subiscono reti avversarie, mentre per i colori giallorossi va a segno Melandri con un gran tiro da posizione 1 e con Baroncelli in contropiede. Nel quarto e ultimo periodo i giallorossi cercano di controllare il gioco anche se forse appaiono un po’ troppo rinunciatari in attacco, dove commettono qualche errore di troppo sia in fase conclusiva che in fase di possesso, concedendo agli avversari opportunità che si sarebbero potute evitare e infatti gli ospiti vanno a segno per tre volte grazie soprattutto a mancanza di intensità difensiva. Per i padroni di casa in gol ancora Baroncelli, bravo a finalizzare al meglio una transizione in attacco, e Melandri, con un tiro da quasi metà campo a fil di sirena. Ora i ravennati attendono la visita alla US Persicetana dell’ex Salomoni, con fischio di inizio sabato 1 giugno alla “Gambi” alle ore 18.30.

Dichiarazioni post-gara
Vladimir Cukic (allenatore Ravenna Pallanuoto): «Questa partita era davvero fondamentale per la nostra stagione. L’importanza della posta in palio era enorme i ragazzi sono entrati in acqua molto concentrati. Il primo quarto è stato praticamente perfetto, mentre nel secondo non siamo riusciti a sviluppare le nostre trame offensive come avrei voluto. Molto bene la fase difensiva, ma dobbiamo imparare a mantenere l’intensità fino alla fine, senza commettere quegli errori di concentrazione che hanno consentito ai nostri avversari di avvicinarci nel punteggio nell’ultimo periodo di gioco».

Classifica: De Akker Bologna 48 punti, Pol. Coop. Parma 45, Libertas Vicenza 32, Rari Nantes Bologna 27, Penta Modena 24, US Persicetana 15, Rari Nantes Verona 12, Sportivamente Belluno 12, Ravenna Pallanuoto 10, Cooper N. Carpi 1.

Giovanili Nel weekend delle formazioni giovanili è scesa in acqua la squadra Under 15, guidata da Cukic, che ha vinto contro i pari età di Reggio Emilia con il punteggio di 11-8.

Alessia Pizzini sale sul terzo gradino del podio ai Campionati italiani Giovani

Scherma / Ottimo risultato della portacolori del Circolo ravennate della Spada nella competizione disputata a Lecce

CampItaPizzini
La ravennate Alessia Pizzini, prima da destra, sul terzo gradino del podio dei tricolori Giovani

A Lecce Alessia Pizzini si è aggiudicata la medaglia di bronzo ai Campionati italiani Giovani di spada femminile. Seguita dal suo maestro Pavlo Putyatin, nella competizione che ha visto scendere in pedana le 42 migliori schermitrici d’Italia la portacolori del Circolo ravennate della spada aveva conquistato l’accesso grazie al quinto posto ai Campionati nazionali di Roma. La spadista bizantina, al suo primo anno nella categoria Giovani, si è piazzata terza dopo la fase a gironi e ha proseguito la sua scalata fino al terzo gradino del podio sbaragliando spadiste ben più “esperte” di lei. E’ riuscita a fermarla solo Federica Isola, in forza all’Aeronautica Militare, vincitrice della gara. Pizzini aggiunge così un altro importante risultato al suo palmares che vanta, tra l’altro, un oro ai Campionati del Mediterraneo nel 2017, un oro al Challenge Mondial Under 17 nel 2018, un oro ai Campionati italiani Giovani sempre lo scorso anno, per non citare altri numerosi piazzamenti sul podio, affermandosi come atleta di spicco in Italia e in Europa.

Oltre ad Alessia hanno portato i colori giallorossi sulle pedane di Lecce anche i compagni di sala Sophia Eloisa Stella e Tommaso Saccomandi, che si erano qualificati per i Campionati italiani Cadetti. Stella è stata fermata alle porte dei quarti di finale in un assalto che l’ha vista protagonista di grandi capacità tecniche, mentre Saccomandi ha sfiorato i sedicesimi per sole due stoccate, dopo un’assalto combattuto con grande tenacia e determinazione. Grandissima la soddisfazione del maestro Pavlo Putyatin, che vanta al suo attivo i più importanti risultati con i suoi atleti, e del Circolo Ravennate della Spada, che in tutte le competizioni di rilievo ottiene importanti risultati, dall’Under 14 agli Assoluti.

Il segretario Pd dopo le Amministrative: «Un successo frutto di unità e competenza»

Alessandro Barattoni esprime soddisfazione per i 12 comuni vinti su 13 in ballo, senza ballottaggi nei tre sopra i 15mila abitanti: «Rende onore alla storia di questo territorio. Fondamentale allargare il campo del centrosinistra»

Barattoni Giacometti
Da sinistra Damiano Giacometti, coordinatore della segreteria, Alessandro Barattoni segretario provinciale del Pd nella sede di via della Lirica

C’è aria di soddisfazione in casa Pd, nella federazione provinciale, e non potrebbe essere altrimenti dopo l’inaspettato successo delle elezioni amministrative arrivato ieri, 27 maggio, a spoglio ultimato. Su tredici comuni in cui il Pd presentava un suo candidato, i dem hanno vinto in 12 (unica eccezione Brisighella andata al centrodestra). E questo nonostante il vento nazionale delle concomitanti Europee abbia soffiato anche da queste parti soprattutto a favore del Carroccio. Per quanto anche qui, nella consultazione per Strasburgo, per il Pd un segnale positivo c’è: in provincia di Ravenna, a differenza che a livello nazionale, c’è stato un incremento di voti sia in percentuale sia in termini assoluti, per quanto contenuto: il segretario provinciale Alessandro Barattoni parla di tremila voti in più per il Pd e 23mila in più per la Lega, rispetto alle politiche del 4 marzo 2018.

E da qui parte Barattoni per spiegare il lavoro svolto in questo anno dal partito, rendendone merito anche al coordinatore della segreteria Damiano Giacometti. «Da un anno lavoriamo per raggiungere questo risultato puntando innanzitutto sull’unità del Pd – sottolinea Barattoni– unità senza la quale non può diventare il perno di alleanze ampie che allargano il campo del centrosinistra e su candidati credibili. Questo risultato rende onore alla storia di questo territorio e può segnare l’inizio per mostrare una discontinuità concreta rispetto al governo. Le amministrazioni locali in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini, in termini di servizi, protezione, investimenti e dimostrare che c’è una differenza tra i proclami e l’azione reale».

Gioco di squadra, unità, allargamento sono parole d’ordine che Barattoni immagina anche per le prossime e imminenti sfide elettorali, a cominciare dalle Regionali. A cominciare da Più Europa e dalla sinistra radicale. «In molti comuni sono state presentate liste di sinistra che in molti casi non sono riuscite a eleggere un rappresentante. Potevo e dovevo fare di più per trovare un accordo, perché poi quando siamo insieme nei consigli comunali ci accorgiamo di poter lavorare bene insieme molto più di quanto accada in fase pre-elettorale». Del resto, in quella manciata di migliaia di voti in più in provincia bisogna forse annoverare anche il contributo di quelli di Articolo 1-Mdp, che l’anno scorso votavano per Leu alla Politiche.

A spiegare invece i voti in più che tanti candidati sindaci hanno preso rispetto a quanto le forze che le sostenevano hanno ottenuto nello stesso giorno alle Europee è secondo Barattoni innanzitutto la «competenza» dei candidati Pd, che hanno dimostrato negli anni di saper governare e che secondo il segretario Pd si sono dimostrati in tutti i dibattiti i più preparati e la capacità appunto di coinvolgere cittadini, militanti attraverso anche le liste civiche. Tra i risultati che più hanno dato soddifazione in via della Lirica quelli più incerti alla vigilia, ossia Russi e Castelbolognese dove c’era una sfida aperta e complessa e dove hanno vinto due nuovi volti del partito Valentina Palli e Luca Della Godenza. «Non avevamo timori per i comuni al ballottaggio – aggiunge Barattoni – anche se non ci aspettavamo in tutti una vittoria al primo turno, con risultati anche migliori di cinque anni fa». E il riferimento principale naturalmente è a Lugo, oltreché a Cervia e Bagnacavallo.

Sollecitato per l’avanzare della Lega, Barattoni si mostra particolarmente pungente: «Ci sono due Lega, quella a livello locale che non fa altro che perdere, dai collegi uninominali delle scorse Politiche (Ravenna fu uno dei pochi in cui ebbero la meglio i candidati Pd, ndr.) alle amministrative. E poi c’è la Lega nazionale che in questo momento sta facendo il bello e il cattivo tempo al Governo».

L’unico rammarico, per Barattoni & co., non può che essere Brisighella, persa dopo una “rimonta” comunque della candidata Angela Esposito rispetto ai risultati delle Europee. Ma dati i tempi che corrono, dodici su tredici comuni mantenuti sotto l’ombrello Pd non possono che rallegrare i dem. Un successo che porterà alla conferma della Festa Nazionale del partito a Ravenna a fine estate? Su questo ancora non ci sono né conferme, né smentite.

In un fast food la guardia di finanza ha trovato 4 lavoratori in nero su 5 impiegati

Il datore rischia una sanzione oltre 14mila euro. Avviata la procedura per la sospensione dell’attività

La guardia di ginanza di Ravenna ha trovato quattro lavoratori in nero, su cinque addetti in totale, in un fast food in centro a Ravenna. I quattro lavoratori, secondo quanto si apprende dalle Fiamme Gialle, sono risultati sprovvisti del contratto di assunzione e per loro il datore ha omesso di presentare la comunicazione preventiva agli enti preposti.

Per le quattro posizioni di lavoro nero scoperte è stato avviato il procedimento della cosiddetta “maxi-sanzione” a carico del datore che va da un minimo di 1.800 euro ad un massimo di 3.600 euro per ciascun lavoratore impiegato. Per il titolare del locale è scattata anche la procedura per la sospensione dell’attività, per aver occupato manodopera irregolare in misura pari all’80 percento dei lavoratori trovati sul posto di lavoro al momento del controllo, con un’ulteriore sanzione amministrativa pari a duemila euro e con l’obbligo di regolarizzare la posizione lavorativa degli stessi.

L’operazione si inquadra nell’ambito dell’azione di contrasto al “lavoro nero” avviata dall’inizio dell’anno dal comando provinciale della di Ravenna per individuare situazioni di sfruttamento di manodopera che, oltre a costituire una prevaricazione in danno dei lavoratori, rappresentano anche una grave forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità.

Elezioni, tutti i risultati: ecco chi sono i sindaci dei comuni ravennati al voto

Il centrosinistra vince in 12 località su 14 (a Sant’Agata non c’era gara, con un solo candidato). Evitati i ballottaggi

RAVENNA 27/05/2019. ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2019 IN PROVINCIA DI RAVENNA
Il quartier generale del Pd provinciale durante lo spoglio

Sono definitivi i risultati delle elezioni amministrative nei 14 comuni (su 18) della provincia di Ravenna in cui si votava per il rinnovo dei consigli comunali.

Massimo Medri è stato eletto sindaco a Cervia. Il candidato di centrosinistra ha ottenuto il 54,02 percento dei voti, staccando il leghista Dino Cellini (30,34). Staccato al terzo posto il Movimento 5 Stelle con Pierre Bonaretti poco sopra l’11 percento.

Rieletta anche Eleonora Proni a Bagnacavallo con il 56,94  percento delle preferenze. Staccato, al 33,75 percento, Luca Zannoni, candidato dal centrodestra.

A Lugo – terzo comune sopra i 15mila abitanti dove era previsto il ballottaggio – Davide Ranalli è stato confermato con il 51 percento, con Davide Solaroli al 38,5%.

Nei territori sotto i 15mila abitanti – dove non era necessario arrivare al 50 percento per sventare un ipotetico ballottaggio, ma semplicemente arrivare primi – questa è la situazione.

A Russi la candidata del centrosinistra Valentina Palli è la nuova sindaca con il 45,64 percento dei voti. Staccato Andrea Flamigni (32,65%) che era candidato per il centrodestra. Buono il risultato di CambiaRos – una delle due liste a sinistra del Pd presenti – che ottiene il 18,23 percento.

A Brisighella Massimiliano Pederzoli è il primo sindaco leghista della provincia. L’ex presidente di Coldiretti correva con Brisighella Per il Buon Governo e ha ottenuto il 52 percento sconfiggendo così Angela Esposito di Insieme per Brisighella. Nel borgo medioevale finora il sindaco era espressione del centrosinistra: nel 2014 Davide Missoroli aveva ottenuto il 58,2 percento.

Castel Bolognese ha invece visto la vittoria dei Democratici per Castello. Il nuovo sindaco è Luca Della Godenza (46,02 percento) con Jacopo Berti fermo al 36,51 e il Movimento 5 Stelle – che candidava Lorenza Frassinetti – al 17,47. Della Godenza succede a Davide Missorili, eletto cinque anni fa, che ha scelto di non correre per il secondo mandato.

Ad Alfonsine la situazione era particolare. Riccardo Graziani conferma il municipio al centrosinistra (la sua lista era Alfonsine Sì) con il 50,88%. Si trattava dell’unico comune senza candidati di centrodestra. Qui a correre da soli erano i Repubblicani che avevano messo insieme una lista – Per Alfonsine – che candidava Laura Beltrami. Lista che arriva terza (21,11%) piazzandosi di poco alle spalle del Movimento 5 Stelle che – unico caso in provincia – sfonda quota venti per cento arrivando al 21,95% con Donatella Garavini. Chiude il quadro elettorale alfonsinese la lista unitaria di sinistra che candidava Vittorio Emiliani e ha ottenuto il 6,06.

A Casola Valsenio: è Giorgio Sagrini della lista civica “Sinistra Uniti per Casola” che ha ottenuto il 59,36% dei voti, a essere eletto nuovo sindaco. Al 37,7% si ferma Giancarlo Rivola (Alternativa per Casola) e al 2,94% Silvia Galli (Futuro e Tradizione per Casola Valsenio). Alle ultime elezioni il centrosinistra aveva vinto con l’83%.

Netta affermazione del centrosinistra a Massa Lombarda con Daniele Bassi che si conferma sindaco. La sua lista ottiene il 70,72% (cinque anni fa si era fermata poco sopra il 48) sconfiggendo Maria Elena Morra, ferma al 29,28%.

Nicola Pasi si è confermato sindaco di Fusignano. Il candidato sindaco di centrosinistra ha ottenuto 61,92% delle preferenze. Claudio Baldini, con Prima Fusignano si ferma al 29,82%. Rifondazione Comunista, che candidava Mirko Caravita, è ferma all’8,26%. Alle ultime elezioni Pasi aveva ottenuto il 70,4%.

A Conselice secondo mandato per Paola Pula. La sua lista di centrosinitra – “Oltre!” – ottiene il 50,09% sconfiggendo Elena Panfiglio (Uniti per Conselice) al 29,04 mentre Rifondazione Comunista che candidava Tiziano Bordoni è al 11,12% e Italo Di Giacomo di Reagiamo Conselice ottiene un buon 9,76% . Pula alle scorse elezioni era stata eletta con il 61,9%.

Stefano Briccolani è il nuovo sindaco di Solarolo. Si candidava con la lista di centrosinistra Cittadini per Solarolo e ottiene il 52,15%. Succede a Fabio Anconelli che nel 2014 con la stessa lista aveva ottenuto dieci punti percentuali in più. Bene la lista “We Are The People” che con Elisabetta Vignando ottiene  il 28,94%. RenatoTampieri, sostenuto dal centrodestra, si ferma poco sopra al 18.

Luca Piovaccari si conferma a Cotignola con un netto 78,45%. Il candidato di centrodestra  Oriano Casadio ha ottenuto il 21,55 %. Rispetto al 2014 Piovaccari ha ottenuto undici punti percentuali in più.

Già eletto Enea Emiliani a Sant’Agata sul Santerno. Era l’unico candidato.

Il centrosinistra vince anche a Lugo: Ranalli confermato sindaco al primo turno

Il candidato del Pd, eletto cinque anni fa al ballottaggio, ottiene il 51 percento delle preferenze

Davide RanalliDavide Ranalli è stato confermato sindaco di Lugo al primo turno con il 51 percento delle preferenze. Un risultato importante e forse anche un po’ insperato per il centrosinistra, dopo che cinque anni fa Ranalli (fermatosi al 48 percento al primo turno) dovette superare invece lo scoglio del ballottaggio per avere la meglio sul candidato del centrodestra Silvano Verlicchi. Verlicchi che quest’anno sosteneva invece Davide Solaroli, a cui non è bastato l’exploit della Lega (che a Lugo passa dal 33 percento registrato alle Europee al 23 delle Amministrative) e si è dovuto accontentare di circa il 39 percento dei voti.

Male il candidato del Movimento 5 Stelle, Mauro Marchiani, fermo attorno all’8 percento, al di sotto della media provinciale, così come la candidata dell’estrema sinistra Valeria Ricci, che resta attorno al 2,5 percento.

Ranalli è l’ultimo dei sindaci a essere eletto in provincia di Ravenna in questo lungo pomeriggio di spoglio: il Pd e il centrosinistra possono festeggiare così senza bisogno di ballottaggi nei centri sopra i 15mila abitanti (a Cervia è stato eletto Massimo Medri, a Bagnacavallo invece confermata Eleonora Proni), perdendo, su 14 comuni che erano al voto in provincia, la sola Brisighella.

Elezioni Bagnacavallo, Eleonora Proni confermata per il secondo mandato

La sindaca: «Soddisfatta e grata con chi ha lavorato con me. Preoccupazione per lo scenario dopo il voto europeo»

Eleonora ProniEleonora Proni sarà sindaca di Bagnacavallo per altri cinque anni. Si è riconvermata con il 56 per cento dei voti (cinque punti percentuali in meno rispetto alle scorse elezioni) e ha battuto nettamente la Lega Nord che presentava Luca Zannoni e non è andata oltre il 33 per cento. Staccatissimi Angelo Ravagli (Uniti Per Bagnacavallo, 6,91 per cento) e Paolo Vigilanti (è Sinistra unita, 3,01 per cento).

Subito dopo la rielezione Proni si dichiara «molto soddisfatta   e piena di gratitudine per tutti coloro con i quali ho lavorato in questi anni  e ancor più negli ultimi mesi, in un percorso partecipato davvero importante che deve essere la base anche per il lavoro dei prossimi cinque anni. Ritengo che proprio la partecipazione della collettività sia stato e debba essere il valore aggiunto del nostro lavoro».

Al tempo stesso, «non posso nascondere la preoccupazione per il concomitante voto alle europee e per lo scenario in cui ci consegna l’Italia: facendo anche una considerazione sulla “volatilità” del voto, se si confronta quanto emerso dalle urne questa notte, rispetto al voto europeo, rispetto ai risultati ottenuti dalle stesse urne ma in relazione al voto delle amministrative. Dovremo riflettere anche su tutto questo».

Elezioni Cervia: dopo 15 anni Massimo Medri torna sindaco. Vittoria al primo turno

Succede a Luca Coffari che a questa tornata si è ricandidato soltanto in consiglio comunale. Il leghista Cellini si ferma al 30%

RAVENNA 27/05/2019. ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2019 IN PROVINCIA DI RAVENNA
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2019 IN PROVINCIA DI RAVENNA. Massimo Medri eletto Sindaco di Cervia

A Cervia torna l’era Medri. Dopo 15 anni Massimo Medri torna ad essere sindaco della Città del sale, sconfiggendo l’imprenditore Dino Cellini (Lega) che correva da solo e ha ottenuto soltanto il 30 per cento dei voti. Medri vince al primo turno con il 53 per cento. Nonostante nelle concomitanti elezioni Europee il Carroccio abbia fatto meglio del Pd (ottenendo cinque punti in più e arrivando oltre il 35%), a livello comunale il centrosinistra ha tenuto. Pierre Bonaretti, del Movimento 5 Stelle, si è fermato al 11,23 mentre per Gianluca Gattamorta di È Sinistra Unita ha ottenuto il 4,77 per cento.

«Fino a ieri sera – dice Medri –  non eravamo proprio convinti di questo risultato, con la Lega primo partito a Cervia con il 36%, e il fatto che si sia ribaltato il risultato, e anche il risultati del Pd in confronto alla altre liste, dà l’idea che la gente ci crede ancora e ti pone però una condizione quella di mantenere questo rapporto d’ascolto, rapporto che abbiamo stabilito con i cittadini già durante le Primarie, e poi le elezioni. In questi mesi abbiamo creato e ricreato un rapporto estesissimo con le persone. Queste persone ci hanno creduto, e ora non dobbiamo deluderle».

Alle ultime elezioni comunali si era affermato al primo turno Luca Coffari (centrosinistra) con il 51,3% dei voti. Coffari non si è poi ricandidato come sindaco (ma sarà consigliere comunale). Nel 2014 aveva sconfitto i candidati Paolo Savelli (23,5%) che era candidato per il centrodestra. Il Movimento 5 Stelle che candidava Alessandro Marconi aveva ottenuto il 14,8 per cento mentre la sinistra con Antonio Antonelli si era fermata al 2,8. Michele Fiumi, di progetto Cervia, era fermo al 7,6 per cento.

Il titolare del Papeete di Milano Marittima eletto al Parlamento Europeo con la Lega

Il pugliese Massimo Casanova ha ottenuto oltre 64mila preferenze, secondo dietro Salvini nella circoscrizione Sud

Matteo Salvini In Spiaggia A Milano Marittima
Casanova con Salvini in spiaggia. Foto Stefano Cavicchi

Non ci saranno esponenti della provincia di Ravenna, ma un po’ di Romagna sì. Tra gli eletti certi al Parlamento Europeo c’è infatti anche il pugliese Massimo Casanova, patron del Papeete Beach di Milano Marittima. Di lui si era già parlato in campagna elettorale, in particolare per l’amicizia con Matteo Salvini. Nella circoscrizione dell’Italia meridionale, dove l’imprenditore era candidato con la Lega, Casanova ha ottenuto oltre 64mila preferenze, dietro solo lo stesso Salvini.

«Un grande successo – scrive il sito MondoBalneare.com – che rende Casanova il primo imprenditore balneare a diventare eurodeputato».

Ravenna, camion si cappotta su via Baiona – LE FOTO

Grave il 35enne che si trovava alla guida, trasportato in elicottero al Bufalini

Grave incidente in via Baiona, nella zona industriale a nord di Ravenna. All’altezza del civico 185, poco prima delle 9 di questa mattina (lunedì 27 maggio), un camion si è ribaltato, per cause in corso di accertamento (nessun altro mezzo risulterebbe coinvolto). L’autista, un uomo di 35 anni, è stato trasportato in elicottero all’ospedale Bufalini di Cesena con il codice di massima gravità.

Europee, candidati ravennati: 8mila preferenze per Padovani, 1.389 al vicesindaco

Ecco come sono andati i cinque di Ravenna in corsa nel Nord-Est tra Lega, Più Europa, Europa Verde, Fratelli d’Italia e Pdf

Fusignanieuropee
Eugenio Fusignani durante la campagna elettorale per le Europee 2019

Oltre alla percentuale dei partiti su base provinciale c’è un altro dato che può incuriosire nello spoglio di queste elezioni Europee ed è il risultato personale dei cinque candidati ravennati nella circoscrizione Nord-Est. Secondo i dati del ministero per l’Interno a prendere più voti, come naturale visto il risultato del suo partito, è stato Gabriele Padovani (Lega) che ha incassato 7.935 preferenze (di cui 4.095 in provincia di Ravenna). Meglio di lui ha fatto solo il capolista Salvini con 10.440 su totale dei 63.771 voti presi dal Carroccio in provincia (più di mezzo milione nella circoscrizione).

Secondo classificato di questa corsa a cinque Mirko De Carli del Popolo della Famiglia, unico capolista ravennate. Il suo Pdf ha ottenuto un deludente 0,5 percento in provincia e lui ha avuto 93 preferenze. Ma a livello di circoscrizione le preferenze sono state 1.966.

Sul podio sale Fatou Lo Boro: 178 i voti raccolti in provincia dalla candidata nella lista Europa Verde sostenuta anche da Possibile, che si è però fermata al 2,6 percento dei voti. Il totale di circoscrizione è 1.783.

A Gianfranco Stella, in lizza con Fratelli d’Italia, sono andate 279 preferenze ed è secondo della sua lista in provincia sotto le 1.510 di Giorgia Meloni, capolista di un simbolo che in provincia ha preso il 4,1 percento, al di sotto del risultato nazionale che è stato invece del 6,5 percento. Per Stella le preferenze complessive sono state 1.694.

Chiude la cinquina il vicesindaco del Comune di Ravenna, il repubblicano Eugenio Fusignani che era candidato con Più Europa, lista che non ha superato la soglia di sbarramento a livello nazionale e anche a Ravenna si è fermata al 3,3 percento pari 6.431 voti. Fusignani ha incassato ben 823 preferenze nel Ravennate scavalcando anche il capolista Pizzarotti che si è fermato a 538. In totale per lo storico esponente dell’Edera le preferenze sono state 1.389.

Per quanto riguarda le possibilità che i cinque ravennati arrivino davvero a Strasburgo è presto detto: tre liste non hanno raggiunto la soglia di sbarramento del 4 percento e quindi non hanno speranze, per gli altri due invece la posizione nella graduatoria è talmente in basso da rendere realisticamente molto improbabile qualunque elezione.

I vigili denunciano un giovane sorpreso a fare un murales in darsena a Ravenna

Sequestrato anche tutto il materiale utilizzato per realizzare il disegno, una fila di grossi pesci scuri sul muro di una fabbrica abbandonata

Darsena Imbrattamento 2Nel primo pomeriggio di domenica (26 maggio) agenti della polizia locale di Ravenna hanno sorpreso un giovane sudamericano (regolare sul territorio italiano), senza precedenti specifici, che stava disegnando una fila di grossi pesci scuri sul muro di una fabbrica abbandonata, lungo il canale in zona Darsena.

Dalla verifica effettuata con gli uffici comunali del Servizio Politiche giovanili e Immigrazione del Comune, è emerso che il ragazzo non aveva alcuna autorizzazione.

Il giovane è dunque stato denunciato per imbrattamento; i vigili hanno sequestrato tutti i mezzi utilizzati per il murales a “tema marino” ritrovato sul posto e anche nel corso della perquisizione in auto.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi