venerdì
03 Ottobre 2025

Il Comune cerca un gestore della piscina per due anni. Intanto si lavora per rifarla

Scade il 31 maggio il termine per chiedere l’invito alla gara che mette a bando la struttura di via Falconieri dall’1 luglio. La giunta ha approvato la modifica al piano per il nuovo centro: una vasca in più per non interrompere il servizio durante il cantiere e aumentare gli spazi futuri

Piscina Comunale Ravenna Big Beta 2Il Comune di Ravenna cerca soggetti privati interessati a gestire la piscina comunale “Gambi” per due anni a partire dal prossimo 1 luglio. C’è tempo entro il 31 maggio per la manifestazione dell’interesse a concorrere alla gara d’appalto. Va ricordato che Palazzo Merlato ha già annunciato la volontà di rifare l’impianto con un project financing e il prossimo 30 giugno scadrà la proroga semestrale concessa a fine 2018 all’attuale gestore che vinse l’appalto nel 2004. La circostanza del nuovo bando di gara – ultimo sviluppo nelle vicende che riguardano il centro nuoto di via Falconieri – è stata rivelata da un consigliere comunale con una nota inviata alla stampa.

L’avviso pubblico emesso dal Comune lo scorso 16 maggio cerca soggetti interessati a gestire l’attuale piscina per 12 mesi, con possibile rinnovo per altri 12. Possono partecipare, oltre agli operatori economici, le associazioni o società sportive dilettantesche, gli enti, le associazioni e le federazioni sportive riconosciute dal Coni, le associazioni di volontariato. «L’avviso è stato taciuto alla stampa – scrive il consigliere comunale –per cui, essendo stringenti i tempi, faccio un appello affinché chi può essere interessato, lo comunichi al Comune entro venerdì prossimo. Tutti saranno poi invitati alla gara, ritengo immediata». Il politico conclude il suo invito con un augurio: «Si spera che la scelta del nuovo provvisorio gestore della piscina comunale non si risolva tra Nuova Sportiva ed Arco Lavori». Il riferimento è all’attuale gestore e alla cooperativa che ha presentato il progetto di rifacimento.

Nel nuovo appalto transitorio le condizioni di gara sono le stesse dei due precedenti: il Comune pagherà al vincitore di gara un canone di mezzo milione di euro l’anno, lasciandogli il 97 percento degli incassi e ogni altra entrata, anche pubblicitaria. Il valore complessivo dell’appalto è stato quantificato in oltre due milioni di euro per ogni anno.

Nella riunione di ieri, 21 maggio, la giunta comunale ha deliberato la modifica della cornice per il progetto di rifacimento. Palazzo Merlato ha acquisito il terreno di quattromila mq accanto alla piscina in modo che lì venga realizzata una nuova vasca da 50 metri con due scopi: evitare l’interruzione del servizio per il cantiere e avere più spazi acqua una volta completato l’impianto.

L’Under 13 della Teodora Mib Service stacca il pass per la Final Four regionale

Volley giovanile / Dopo il successo nel campionato provinciale, la formazione guidata da Focchi e Montevecchi si aggiudica il concentramento svolto a Monte San Pietro e si qualifica per la prossima fase in programma il 2 giugno in terra modenese

Teodora Mib Service U13
L’Under 13 della Teodora Mib Service Ravenna

È un cammino che finora non ha conosciuto sconfitte, quello dell’Under 13 della Teodora Mib Service, che le consente l’accesso alla Final Four regionale di categoria in programma domenica 2 giugno in provincia di Modena, dove contenderà il titolo di campione dell’Emilia Romagna ad Anderlini Modena, Estense Ferrara e Mondial Carpi. Le giovani ravennati hanno meritato il posto tra le migliori quattro della regione in virtù del successo riportato nel concentramento interprovinciale disputato il 18 maggio a Monte San Pietro, nel bolognese, al quale hanno partecipato grazie alla vittoria del campionato territoriale di Ravenna, dove hanno avuto la meglio 2-1 (12-25, 25-15, 25-15) in una semifinale dai due volti contro Cattolica e 2-0 (25-7, 25-15) in una finale a senso unico contro la Manfredini Ferrara.

Per la Teodora Mib Service, per l’occasione in partnership con Avis, arriva dunque anche in questa stagione la soddisfazione di partecipare a una finale regionale giovanile, peraltro unica compagine ravennate a riuscirci, in ambito femminile. Anche nella stagione scorsa il sodalizio del presidente Nardi fu l’unico a rappresentare Ravenna in una Final Four dell’Emilia Romagna: la categoria era l’Under 14, ed arrivò l’argento in regione e il settimo posto alle finali nazionali. Queste la rosa guidata da Mattia Focchi e Mariagrazia Montevecchi: Agnese Benzoni, Sara Caroli, Sofia Casali, Alessia Catalani, Asia Catalani, Emma Dall’Oppio, Giada D’Ischia, Miriam Kratou, Martina Matrone, Rebecca Monti, Caterina Ravaioli e Rebecca Romboli.

In questa categoria giovanile Ravenna, con la direzione tecnica della Montevecchi, raggiunge la finale dell’Emilia Romagna per la terza volta in quattro stagioni (nelle precedenti due occasioni arrivarono due titoli regionali). Al campione regionale – per l’Under 13 la federazione non prevede la fase nazionale – andrà il diritto a partecipare al torneo “Pallavolo Domani”, rassegna riservata alle formazioni vincitrici del titolo nelle regioni di Emilia Romagna, Veneto, Trentino, Alto Adige e Friuli, quest’anno in programma a Vittorio Veneto entro fine giugno.

Il centro islamico chiede la piazza centrale per il Ramadan, Forza Italia contraria

L’1 giugno il momento di preghiera conclusivo, il partito di Berlusconi invita il Comune a mettere a disposizione un’area meno prestigiosa

Islam PreghieraIl centro di cultura islamica di Faenza ha presentato al Comune una richiesta per celebrare pubblicamente, in piazza del Popolo, la fine del Ramadan l’1 giugno. Il ravennate Alberto Ancarani, vicecommissario regionale di Forza Italia, e Bruno Fantinelli, commissario provinciale Fi, sono contrari e chiedono che l’amministrazione comunale «non consegni per l’ennesima volta il palcoscenico di piazza del Popolo a una religione che lavora più o meno surrettiziamente per sostituirsi a quella cattolica, che pur non praticata con la stessa intensità da tutti resta la radice della nostra cultura». La proposta dei forzisti è quella di utilizzare un’altra piazza della città.

«Non vi è dubbio che debba essere garantito il diritto di culto a qualunque religione nel nostro paese ai sensi della Carta costituzionale – scrivono i due in una nota inviata alla stampa –. Non vi è neppure dubbio che alcuni eventi, a forza di essere consentiti dalla pubblica amministrazione, finiscano con il diventare quasi dovuti. Ma allo stesso tempo appare evidente che dal punto di vista simbolico e concettuale, concedere la principale piazza del secondo comune più grande della provincia a un centro di cultura islamica per la fine del ramadan, significa consegnare ad una religione non sempre scevra da responsabilità, per lo meno per quanto riguarda i più fanatici dei suoi rappresentanti, un palcoscenico ed una vetrina francamente eccessivi».

Nuova serra da 250mila euro al Centro attività vivaistiche: 800 mq di tecnologia

Inaugurata ieri nel polo scientifico faentino su un terreno di proprietà del Comune e della società Terre Naldi: ospita piante pre-base di susino giapponese, susino europeo, albicocco, ciliegio e actinidia

Cav Tebano Inaugurazione Nuova Serra 04Cisterne interrate per raccogliere l’acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione, condizionatori che si avviano quando la temperatura interna supera i 32 gradi, sui tetti aperture ad ali di gabbiano che si attivano con dei sensori aprendosi per espellere l’aria calda e chiudendosi quando piove o tira vento. Sono alcune caratteristiche della serra screen house inaugurata ieri, 21 maggio, al Centro attività vivaistiche (Cav) di Tebano, una cooperativa di vivaisti all’interno del polo scientifico che dal 1982 ha come obiettivo il raggiungimento della massima qualità nella produzione del materiale vivaistico.

La struttura, formata da due corpi denominati “Giada” ed “Ambra”, è larga 16 metri e lunga 50 per una superficie totale di 800 metri quadri ed è costata 250mila euro finanziati per il 40 percento dalla Regione. All’interno vi si conservano piante pre-base di susino giapponese, susino europeo, albicocco, ciliegio e actinidia (nota anche come kiwi).

«Ringraziamo il Comune di Faenza e la società Terre Naldi che ci hanno consentito di realizzare la nuova serra su un terreno precedentemente di loro proprietà – spiega Marco Pancaldi, direttore del Cav – e la Regione Emilia-Romagna che ha contribuito con un finanziamento di circa 100mila euro». Al taglio del nastro hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli, il direttore generale Agricoltura Emilia-Romagna Valtiero Mazzotti, il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, l’assessore comunale alle politiche agricole ed ambientali Antonio Bandini, oltre al presidente del Cav Fabio Burroni.

Cav Tebano Serra Con Actinidia Pre Base«Ora abbiamo in piedi un ulteriore progetto di 150mila euro, con un contributo di 104mila sempre dalla Regione, per ricerche in laboratorio – aggiunge Pancaldi –. La serra è quanto di più moderno ci possa essere oggi. Per l’actinidia abbiamo realizzato un box totalmente isolato all’interno della stessa, in modo che le gocce d’acqua piovana non possano contaminare la pianta di questa specie con infezioni da Psa».

La sfera operativa del Cavriguarda il settore delle piante da frutto, della fragola e dei piccoli frutti, dell’olivo, della vite, degli agrumi, del carciofo, del nocciolo, del noce, del pistacchio, del melograno, dell’actinidia e delle piante orticole. L’intero processo, in ottemperanza alle leggi nazionali ed europee, porta alla produzione di piante certificate dal punto di vista genetico e fitosanitario, sotto la supervisione del Servizio Fitosanitario Pubblico. Con quote di mercato nazionale del 95 percento per la produzione della fragola, del 75 percento per i piccoli frutti, del 50 percento per le altre specie fruttifere e del 50 percento per la vite, il Cav, assieme alle sue aziende associate, si presenta come una delle realtà vivaistiche organizzate più importanti d’Europa.

I ravennati candidati alle Europee appoggiano la petizione “Stop cibo anonimo”

Iniziativa promossa da Coldiretti per chiedere alle istituzioni dell’Ue l’introduzione dell’obbligo dell’etichettatura dell’origine di tutti i prodotti

MADRA2I ravennati candidati alle elezioni per il Parlamento europee hanno sottoscritto l’iniziativa sostenuta da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica che ha dato vita alla petizione #Stopciboanonimo per ottenere dai prossimi organini dell’Ue l’etichettatura obbligatoria dell’origine di tutti i prodotti agroalimentari. «Per questa Petizione in base ai dettami comunitari dobbiamo, ma sopratutto vogliamo raggiungere oltre un milione di firme – ha affermato il presidente Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte presentando l’iniziativa popolare ai candidati – l’etichettatura è il logico prosieguo di una battaglia che in Italia conduciamo da vent’anni con norme nazionali per l’origine di tutti gli alimenti, battendoci contro le contestazioni della burocrazia europea e le regole costruite spesso su misura dalle multinazionali del cibo anonimo».

Le Elezioni Europee del 26 maggio saranno fondamentali per il modello agricolo italiano. In ballo c’è un settore che ha saputo esprimere dinamicità, economia e tutela del territorio. Per questo Coldiretti Ravenna ha promosso iniziative ad hoc nei principali ‘Mercati Campagna Amica’ della provincia, da quello Coperto in piazza Carabinieri a Ravenna a quello che proprio ha debuttato in piazza del Popolo a Faenza, invitando i candidati ravennati all’Europarlamento a confrontarsi con agricoltori, consumatori e cittadini sui temi chiave dell’agricoltura. L’obiettivo di Coldiretti è, in primis, quello di sensibilizzare i cittadini e la politica sui temi della salute, della prevenzione delle frodi alimentari e della tutela del Made in Italy.

Scopo della raccolta firme è evitare la contraffazione e l’adulterazione di prodotti alimentari che possono rappresentare un rischio per la salute, e tutelare le produzioni di qualità. L’indicazione di origine degli ingredienti sull’etichetta consentirebbe di prevenire le falsificazioni e le pratiche commerciali sleali che danneggiano la nostra economia.
Tutti i candidati, inoltre, hanno sottoscritto il documento programmatico che sintetizza la visione europea di Coldiretti per un’agricoltura moderna e un sistema agroalimentare in grado di vincere le sfide del futuro, attraverso sette punti cardine, a partire proprio dall’obbligo dell’origine in etichetta.

Nuova edizione del dossier sulle mafie in regione con i primi esiti di Aemilia

Il 24 maggio al circolo Arci Dock61 il Gruppo dello Zuccherificio propone la presentazione del lavoro curato dall’associazione La Banda sulle infiltrazione in Emilia-Romagna, tra sviluppi processuali, beni confiscati e piccole storie ignobili

Processo AemiliaUna rassegna ragionata sui protagonisti di Aemilia, tra assolti (pochi) e condannati (moltissimi), categoria per categoria, senza dimenticare nessuno. Il Gruppo Dello Zuccherificio, associazione da tempo attiva nella sensibilizzazione alla legalità, presenta “Lo zampino. Aemilia: the end?”, il nuovo dossier sulle mafie in Emilia Romagna curato dall’associazione La Banda. Appuntamento per venerdì 24 maggio alle 20.45 al circolo Arci Dock61 in via Magazzini Posteriori a Ravenna: Gaetano Alessi e Sara Donatelli – due degli autori – racconteranno la nuova edizione: 96 pagine per fare il punto sulle mafie in Emilia-Romagna, la prima parte su Aemilia, alla luce degli sviluppi processuali e delle sentenze della Corte d’Appello di Bologna e della Cassazione.

E poi le piccole storie ignobili che ogni giorno attraversano la nostra regione: i dati aggiornati su usura, estorsioni e beni confiscati, le dinamiche criminali che ammalano cooperative e opere pubbliche, le operazioni di polizia che colpiscono i settori “caldi” come il riciclaggio di denaro sporco, il traffico internazionale di stupefacenti, l’autotrasporto e il gioco d’azzardo. Questo come i precedenti dossier è realizzato e distribuito gratuitamente in formato cartaceo ed è scaricabile dal sito www.mafiesottocasa.com.

Troppi batteri: esteso a un altro tratto di mare ravennate il divieto di balneazione

I campionamenti di Arpae hanno registrato una concentrazione del parametro enterococchi intestinali superiore ai valori limite

Divieto Balneazione 850x466È stato esteso anche al tratto di mare che va dai campeggi di via della Fontana, a Lido Adriano, “a 930 metri a nord dell’asse della foce dei Fiumi Uniti” il divieto temporaneo di balneazione in vigore da martedì nei punti “Lido Adriano – 500 metri nord foce Fiumi Uniti”, “Lido di Dante – 300 metri sud foce Fiumi Uniti”, “Casalborsetti – 100 metri nord canale Destra Reno”.

In questo nuovo caso i campionamenti di Arpae hanno registrato una concentrazione del parametro enterococchi intestinali superiore ai valori limite.

In quelli precedenti si erano registrati superamenti dei valori limite sia dei parametri enterococchi intestinali che escherichia coli.

Il divieto è da ritenersi valido fino all’emissione di un nuovo rapporto di prova da parte di Arpae che attesti il rientro dei valori dei parametri nei limiti previsti dalla legge.

Il Purgatorio partecipato delle Albe in scena a Matera per la Capitale della Cultura

Ma è ancora aperta la chiamata pubblica per i ravennati. Allestito anche un pullman per la Basilicata

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Il Purgatorio a Matera, foto di Marco Caselli Nirmal

Nell’ambito degli eventi per la Capitale Europea della Cultura, ha debuttato il 17 maggio a Matera (dove proseguirà fino al 2 giugno) il “Purgatorio” partecipato del Teatro delle Albe. A Ravenna la chiamata pubblica è ancora aperta a tutti i cittadini, senza limiti di numero, lingua o preparazione specifica, che desiderano partecipare alla realizzazione della messa in scena.

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Il Purgatorio a Matera, foto di Marco Caselli Nirmal

Coproduzione Ravenna Festival-Teatro Alighieri e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, “Purgatorio” sarà in scena nel programma del Ravenna Festival dal 25 giugno al 14 luglio.

Marco Martinelli e Ermanna Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro la Divina Commedia, il capolavoro che ha dato origine alla lingua italiana, pensando l’opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: “la città è un palcoscenico, e i cittadini sono chiamati a ‘farsi luogo’ nell’epoca dei “non-luoghi” e della comunità dispersa e frantumata. L’opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante”.

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Il Purgatorio a Matera, foto di Marco Caselli Nirmal

Il percorso di Martinelli e Montanari, nel solco di Dante, è iniziato nel 2017 con “Inferno” (da loro ideato e diretto; commissionato da Ravenna Festival), prima tappa di un progetto in tre tappe biennali di messa in scena delle tre Cantiche della Divina Commedia che culminerà nel 2021 (anniversario dei 700 anni della morte del Poeta) sempre con Ravenna Festival e per questo ultimo movimento anche con Timisoara 2021 Capitale Europea della Cultura.

Per informazioni su come partecipare: ravennateatro.com/stagione/chiamata-pubblica/

Per tutti coloro che sono interessati a partecipare alla chiamata pubblica per Purgatorio a Matera, e che non hanno già programmato il viaggio, Ravenna Teatro sta organizzando un pullman Ravenna-Matera (a/r) nelle date dal 31 maggio al 2 giugno. Info e adesione: purgatoriomatera@ravennateatro.com.

Le prevendite per “Purgatorio” a Ravenna sono già attive presso la biglietteria del Teatro Alighieri, sul sito ravennafestival.org e attraverso la rete di prevendite ufficiali attiva presso tutte le filiali della Cassa di Ravenna SpA, gli uffici IAT, i punti del circuito nazionale Vivaticket.

Insulti contro Salvini e Minniti sui muri di Lugo. Squadre al lavoro per ripulire

Nella notte precedente alla giornata in cui era atteso l’arrivo del vicepremier (visita che era stata annullata) raid vandalico in centro

60980325 421923351960429 7772958656122847232 NLugo si è svegliata stamani, 22 maggio, con i muri di diversi edifici del centro imbrattati da scritte a vernice contro la Lega, contro il suo segretario nazionale e vicepremier Matteo Salvini, contro l’ex ministro del Pd Marco Minniti e contro il sistema elettorale. In alcuni punti sono stati affissi anche manifesti dello stesso tenore. Nel mirino dei vandali anche la sede del Pd e il comitato elettorale di Davide Ranalli, sindaco in carica candidato per il secondo mandato. Molti messaggi portano la firma della caratteristica A cerchiata, simbolo dei movimenti anarchici.

Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine per individuare gli autori esaminando le immagini dei filmati di videosorveglianza. Dal primo pomeriggio entreranno in azione le squadre comunali e le ditte specializzate per la verniciatura e il ripristino dei muri e dei monumenti colpiti.

Il raid vandalico notturno è probabilmente collegabile all’annuncio, arrivato dal candidato sindaco del centrodestra Davide Solaroli una decina di giorni fa, della visita a Lugo del ministro degli Interni prevista per oggi. Salvini non sarà a Lugo. Per il Carroccio ci sarà invece il sottosegretario Nicola Molteni.

60745841 2258109237614706 689532191641698304 NIl sindaco uscente Davide Ranalli, candidato per il secondo mandato con centrosinistra, è intervenuto sugli episodi con una ferma condanna: «Il dibattito politico non deve mai travalicare nello sfregio, nelle offese, né tantomeno nell’illegalità: questa non è politica, è violenza, e la nostra città ha il dovere di ripudiare in modo unanime queste azioni. Lugo alza la testa. Lugo è più forte della violenza e dei cretini».

Solaroli ricorre al sarcasmo: «Un sentito ringraziamento a chi ha fortemente e volutamente contribuito a creare questo clima di odio, erigendosi a paladino dell’unica e vera giustizia da difendere ad ogni costo dalla “destra-destra fasista”, “estrema destra populista”, “la peggiore destra del dopoguerra”. Da cittadino, sono davvero amareggiato e dispiaciuto per tutti coloro che questa mattina si sono svegliati trovando il proprio muro di casa violato in modo così barbaro. Di una cosa sono certo: gettare benzina sul fuoco non sempre porta bene».

60797658 421923241960440 4754753161468575744 N«Spero che le telecamere in zona li abbiano ripresi, che chi di dovere si attivi immediatamente per individuare questi vandali e vorrei vederli con pennello vernice e sudore a riparare ai danni commessi – commenta Samantha Gardin, segretaria provinciale della Lega e consigliera comunale a Ravenna –. Non dite che è colpa della Lega perché nessuno di noi si è mai permesso di fare scempio della città. Non abbiamo mai offeso nessuno e la nostra campagna elettorale si è basata solo sul confronto e sul rispetto degli avversari. Ad essere presi di mira siamo noi, ma agli autori di questo vile gesto dico che non hanno ottenuto nulla, la Lega non si ferma davanti ai delinquenti e non è così che convinceranno i cittadini a non votarci. Siamo pronti a portare il cambiamento e a governare. La democrazia e la politica sono confronto e rispetto dell’avversario, non attacchi vili di qualcuno che non ci mette neanche la faccia. Vergognatevi per queste scritte e chiedete scusa alla città».

Il segretario del Pd di Lugo Gianmarco Rossato interviene sugli atti di vandalismo: «Il Partito democratico condanna fermamente l’imbrattamento compiuto questa notte ai danni della nostra città. Le nostre piazze, diverse vie del centro, il comitato elettorale di Davide Ranalli e la sede del nostro partito sono state oggetto di atti vandalici inqualificabili e ingiustificabili che auspichiamo vengano rapidamente puniti; a questo fine abbiamo già sporto denuncia contro ignoti. Il dibattito politico non deve mai travalicare e sfociare nello sfregio, nelle offese, né tantomeno nell’illegalità».

«Per quanto mi riguarda sono loro i veri fascisti che non rispettono le idee altrui e che attaccano vigliaccamente le istituzioni e le forze dell’ordine – commennta Gabriele Padovani, candidato alle Europee per la Lega –. A mio parere figuri come questi non meriterebbero nemmeno il diritto di voto, visto e considerato il loro senso di educazione civica, che li porta a deturpare cose che appartengono a tutta la comunità. Aauspichiamo che si possano punire questi personaggi incivili e violenti che utilizzano metodi deplorevoli e fuori dal tempo per cercare di intimidire il ministro Matteo Salvini e chi rappresenta il nostro partito».

 

Al festival Polis lo spettacolo sul Sessantotto della compagnia ErosAntEros

L’appuntamento è al teatro Rasi di Ravenna giovedì 23 maggio

VogliamoTutto AM 05Giovedì 23 maggio alle 21 al teatro Rasi di Ravenna, nell’ambito del festival Polis, la compagnia ErosAntEros presenta il nuovo spettacolo “Vogliamo tutto!”.

Lo spettacolo è stato coprodotto da TPE – Teatro Piemonte Europa e Polo del ‘900 di Torino, in collaborazione con ErosAntEros e approda ora a Ravenna, la città della compagnia (che organizza anche l’interno festival), dopo il debutto al Polo del ‘900 di Torino per Stagione TPE e le repliche al Théâtre National du Luxemborug.

Si tratta di un’intenso lavoro sul Sessantotto e le sue analogie e rotture con i movimenti di oggi, che vede in scena Agata Tomsic contrappuntata da immagini video d’archivio e d’attualità, in dialogo con le musiche e la regia di Davide Sacco.

Così lo spettacolo nelle parole di ErosAntEros: «“L’immaginazione al potere!”, “Non è che un inizio!”, “La bellezza è per strada!”, “Diamo l’assalto al cielo!”, “Prendete i vostri desideri per realtà!”. Questi sono solo alcuni degli slogan che hanno invaso le strade delle città studentesche nel Sessantotto. Un fenomeno incendiario che in diversi paesi e con modalità differenti ha provocato rivoluzioni in tutti gli ambiti della società e che viene da ErosAntEros ripercorso all’interno di un flusso di testo interpretato da una sola figura in scena. È una giovane militante in abiti contemporanei che si trova nella situazione paradossale di voler trasmettere lo slancio e la dimensione collettiva delle lotte in completa solitudine, utilizzando le parole di ieri come fossero quelle di oggi, contrappuntata da un montaggio video in cui le immagini d’archivio si mescolano a quelle odierne per far emergere rotture e analogie. Per farlo abbiamo raccolto le testimonianze dei protagonisti del ‘68 e intervistato i giovani attivi nei movimenti di oggi. Le voci dei militanti contemporanei, assieme alle canzoni di lotta del passato e del presente, concorrono alla creazione di un paesaggio sonoro che trae ispirazione dalle composizioni per voce e nastro di Luigi Nono».

ErosAntEros nasce dall’unione di Davide Sacco, regista e music designer, e Agata Tomsic, attrice e dramaturga, nel gennaio del 2010.

Musica, teatro, dialoghi e foto per riflettere su lavoro e libertà: torna Opera

Il 25 e 31 maggio i primi appuntamenti della manifestazione organizzata dalla Cgil

Opera MarescottiLa manifestazione culturale Opera, organizzata dalla Cgil di Ravenna, torna con una nuova formula. Da maggio e nei prossimi mesi saranno organizzati diversi eventi in vari luoghi del territorio per riflettere, attraverso l’arte e la cultura, sulle tematiche legate al lavoro. L’edizione del 2019 sarà dedicata al tema della libertà.

Si parte, in piazza Marsala a Ravenna, il 25 maggio con la libertà nei rapporti di genere per proseguire il 31 maggio, in collaborazione col Festival delle Culture, con un’iniziativa dal titolo “Immigrazione zero. È finita la pacchia”. Opera presenterà a giugno un altro appuntamento, ai Giardini pubblici di Ravenna, dedicato alla libertà di espressione. Il calendario degli eventi terminerà in autunno con alcune iniziative a Faenza.

Il ritorno di Opera coincide con una novità assoluta: il primo concorso di fotografia promosso dalla Cgil di Ravenna. Il contest si svolge su Instagram e dopo una prima fase molto partecipata legata alla tematica della libertà nei rapporti di genere, che verrà affrontata durante la prima iniziativa di Opera, è già in corso un secondo contest il cui tema è la libertà di espressione.

Il 25 maggio il programma si aprirà alle 19.30 con la mostra fotografica collegata al contest, #Operainlibertà: sarà possibile visitare un’esposizione di circa 35 opere che hanno partecipato al concorso , tra le quali le tre fotografie che hanno ricevuto la “menzione speciale” della Giuria. Verranno infine premiati i tre vincitori che hanno ricevuto il maggior numero di like. A seguire è prevista un’intervista al segretario generale della Cgil Emilia Romagna, Luigi Giove. La giornata sarà accompagnata dalle musiche del gruppo “Il mistico e l’aviatore”. Alle 21 andrà in scena, a ingresso gratuito, lo spettacolo teatrale “L’ultima apra la porta”, di Carlo Albè, che racconta la storia di un uomo che “va a letto sempre troppo tardi e per vivere vende parole” e di una donna che “non si cura della destinazione ma sa sempre dove andare” (in caso di maltempo lo spettacolo sarà effettuato al teatro Socjale di Piangipane).

In collaborazione con il Festival delle Culture, Opera sarà in piazza Marsala anche venerdì 31 maggio. Alle 21 è previsto “Immigrazione zero: è finita la pacchia”, conversazioni serio-comiche intorno agli stereotipi e alla loro incarnazione nella vita reale e quotidiana. L’incontro, condotto dalla giornalista di Ravenna&Dintorni Federica Angelini, vedrà protagonisti: l’attore romagnolo Ivano Marescotti, l’attrice rom Dijana Pavlovich, l’attore e poeta ciociaro Alessandro Conte, Raffaele Vicidomini, segretario della Flai Cgil di Ravenna, e Meho Soulemnski, educatore sociale macedone.

A Cervia la Lega corre da sola e candida Cellini che promette strade senza buche

Tra le priorità dell’albergatore la condizione del manto stradale e la nomina di un assessore al Turismo che si occupi anche di promozione e gestione degli uffici Iat: «Salvini sul balcone a Forlì? Nessun gesto simbolico, io lontano da estremismi di destra e sinistra»

Il centrodestra a Cervia (28.700 abitanti) non è riuscito a costruire una coalizione per le elezioni comunali e la Lega si presenta da sola con il candidato sindaco Dino Cellini, albergatore locale che in passato ha avuto incarichi in associazioni locali. Lo abbiamo intervistato (qui invece l’intervista già pubblicata a Massimo Medri, a breve anche quelle agli altri candidati)

CSC 0031 (2)Nome: Dino
Cognome: Cellini
Data e Luogo di nascita: 21 gennaio 1959, Cervia
Titolo di studio: «Maturità scientifica, mi sono ritirato dalla facoltà di agraria quando mi mancavano due esami e la tesi dalla laurea».
Professione: «Albergatore e concessionario balneare».
Stato civile: «Sono separato dal 2014».
Reddito 2018: «46mila euro»,
Auto: «Autocarro Mercedes».

Slogan elettorale: «Non ho scelto nessuno slogan, ma 4 principi fondamentali».
Coalizione: «Non è stato possibile fare accordi, quindi Lega»
Precedenti esperienze politiche: «Nessun incarico politico ma responsabilità dirette di associani locali con interessi pubblici».
Personaggio politico attuale che più stima: «Per il coraggio e la coerenza Matteo Salvini»
Orientamento religioso: «Agnostico».

Il primo provvedimento se diventasse sindaco?
«Il più urgente riguarda le strada della città ma è improponibile perché non si possono aprire cantieri a stagione cominciata, quindi subito la nomina di un Comandante della Polizia Municipale e un assessore al turismo».
Tra cinque anni cosa vedrebbe un visitatore venendo a Cervia che oggi non può vedere?
«Strade dove camminare a testa alta senza guardare a terra per il rischio di inciampare».
Qual è stata la mancanza più grave della passata amministrazione?
«Avere subito le prepotenze degli enti amici della sinistra che hanno avuto ricadute sul turismo e sulla qualità della vita dei cervesi».
Qual è stato l’intervento che ha più apprezzato?
«Avere completato il sottopasso che, a causa delle scelte sbagliate delle precedenti amministrazioni era in ritardo già di oltre 20 anni, rischiava un ulteriore ritardo».

Legacerviacellini
Il gruppo della Lega a Cervia con Dino Cellini, il sottosegretario Jacopo Morrone e la segretaria provinciale Samantha Gardin

Di che tipo di investimenti ha bisogno Cervia in tema di…
…sicurezza?
«Assolutamente un comandante della Polizia Municipale che si coordini con le altre forze dell’ordine».
…turismo?
«Un assessore che accentri sul suo ufficio la gestione delle politiche promozionali e la gestione degli uffici Iat».
…welfare?
«Investire sul volontariato locale che a 360° si occupi di anziani e adolescenti».

Cervia vive di turismo ed è la città che continua a registrare i redditi medi più bassi in provincia. Come se lo spiega?
«Il 90 pecento delle attività sono gestite da persone giuridiche e non da persone fisiche e queste società dividendo utili sempre più ridotti creano redditi individuali non alti, ma rimangono comunque società sane che riescono a continuare le attività».
Perché a Cervia non si è riusciti a costruire una coalizione attorno alla sua candidatura?
«Quando ho accettato la proposta di guidare il mio partito speravo di trovare gli altri partiti del Centrodestra pronti a lavorare insieme a me, ma non sono riuscito nemmno a scambiare due parole con alcun responsabile di Forza Italia e Fratelli d’Italia, loro erano semplicemente impegnati a fare altre cose e noi, ammetto, non abbiamo insistito molto per non sembrare molesti».
Lei potrebbe diventare il primo o uno dei primi sindaci leghisti in provincia: cosa ci dobbiamo aspettare? In altre città abbiamo visto, per esempio, la mensa negata ai figli di famiglie morose o liste di libri ritenuti inadatti per i bambini delle scuole….
«Io condivido i principi fondamentali della Lega ma ho la presunzione di ragionare con lamia testa e applicare il buon senso e ogni decisione sarà presa con questo modo di operare di concerto con chiunque abbia competenza dei singoli casi, ma se un testo scolastico sostiene che Gesù è morto di freddo è chiaro che sarà cambiato e non succederà mai che venga negato un pasto a un bambino».
Festeggia il 25 aprile? Cosa pensa di CasaPound? Era a Forlì quando Salvini si è affacciato dal balcone di piazza Saffi? Le è piaciuto quel gesto dalla inevitabile carica simbolica?
«Il 25 aprile per me rappresenta la fine di un conflitto mondiale e bisognerebbe festeggiarlo due volte, ma senza che qualcuno se ne appropri e lo trasformi in qualcosa di altro. Casa Pound è un’organizzazione di estremisti e io personalmente non condivido nessun estremismo né di destra né di sinistra. Ero a Forlì e Salvini non ha fatto nessun gesto simbolico, quando ha saputo che su tremila persone venute in piazza a salutarlo solo 200 erano entrato all’uscito della sala consigliare del Municipio, ha fatto l’unica cosa che gli permettesse di ringraziare quelle persone, si è affacciato e ha parlato a tutti, fosse stato sul palco all’aperto avrebbe fatto e detto le stesse cose».

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