martedì
07 Ottobre 2025

Morto nella lite con il nuovo compagno della ex, potrebbe essere stato un malore

I primi riscontri dell’autopsia escludono fratture al capo di gravità tale da spiegare il decesso del 46enne Antonio Rinelli di Punta Marina

antonio rinelli
Antonio Rinelli

Un malore di natura cardiaca o neurologica, accentuato dallo sforzo e dallo stress della lite. Sembra delinearsi questo scenario per spiegare la morte di Antonio Rinelli, 46enne ravennate deceduto in strada a San Mauro Mare il 7 aprile durante un litigio con il nuovo compagno della sua ex. Si tratta dei primi responsi dell’esame autoptico sul corpo dell’uomo originario di Venosa, svelati sulle pagine de Il Corriere Romagna di oggi, 11 aprile. Il pubblico ministero ha dato 60 giorni di tempo al medico legale per dettagliare le cause di morte. Ma le prime ispezioni, sempre secondo quanto riporta il quotidiano, avrebbero permesso di escludere fratture al capo o escoriazioni tali da causare un decesso. Del resto i due uomini si erano affrontati a mani nude e Rinelli, autotrasportarore che viveva a Punta Marina da circa un anno, era caduto a terra dopo aver abbattuto una piccola staccionata.

Se le cose verranno confermate, la posizione dell’altro protagonista della lite andrebbe ad alleggerirsi. Oggi il 44enne M. G. di Ravenna è indagato per omicidio preterintenzionale ma le accuse potrebbero essere derubricate a omicidio colposo o morte per conseguenza di altro reato.

Casa, fisco, auto, previdenza: le associazioni fanno rete per aiutare il cittadino

Nasce una collaborazione fra alcune realtà dei settori più comuni per le pratiche quotidiane

Stare al passo con gli aggiornamenti di leggi e regolamenti che riguardano i temi della quotidianità di tutti – dalla casa al fisco, dall’automobile alla previdenza – non è facile per il comune cittadino e allora un gruppo di associazioni e rappresentanze di categorie a Ravenna hanno deciso di fare rete per aiutare il cittadino. Aci (Automobile club italiano), Asppi (Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari), Caaf Fabi e Enapa-Confagricoltura riuniscono le rispettive competenze per consentire ai rispettivi associati di avere più servizi di qualità e a costi contenuti.

La nascita di questa rete di collaborazione ha lo scopo di tutelare meglio associati e cittadini nelle varie pratiche. Sarà sufficiente presentarsi ad uno sportello di uno di questi enti per avere informazioni ed avviare la pratica. Già con la campagna fiscale del 2019, gli associati di Automobile Club Ravenna potranno fare la denuncia dei redditi nelle sedi della loro associazione di Ravenna, Faenza, Lugo, e Cervia a 35 euro. Per le modalità di accesso agli sportelli fiscali basta telefonare all’ufficio soci di Ravenna (0544/37333) a partire dal 15 aprile. Inoltre nella sede dell’Automobile Club Ravenna di piazza Mameli, ogni martedì mattina sarà presente un funzionario del Patronato Enapa per svolgere gratuitamente tutte le pratiche relative a pensioni, invalidità, infortuni, malattia, maternità, disoccupazione. Automobile Club Ravenna da parte sua mette a disposizione degli associati Asppi e Confagricoltura tariffe agevolate per la tessera Aci.

Rinnovo contratto fermo da 12 anni, il presidio dei lavoratori della sanità privata

L’iniziativa dei sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. Distribuita una lettera aperta: «Siamo troppo pochi per garantire adeguatamente tutti i servizi»

OspedUn contratto di lavoro non rinnovato da dodici anni, una valorizzazione professionale ed economica non adeguata, poche tutele e diritti e una sanità migliore. Sono queste le ragioni per la protesta dei lavoratori della sanità privata Aiop/Aris che stamani, 11 aprile, hanno scelto la clinica Maria Cecilia Hospital di Cotignola come luogo simbolico per un presidio organizzato da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. I sindacati di categoria sono soddisfatti per la riuscita dell’iniziativa. Le giornate di mobilitazione si concluderanno il 17 aprile a Bologna con un presidio regionale dinanzi la sede di Aiop.

Di seguito il testo della lettera aperta, dei lavoratori della sanità privata, che è stata distribuita questa mattina nelle strutture della sanità privata in provincia di Ravenna:

Cara/caro utente, ci conosci?

Siamo operatori di sanità privata della provincia di Ravenna, ci vedi tutti i giorni al lavoro negli ambulatori, nelle palestre, nei reparti: ti assistiamo prima e dopo un’operazione, durante una visita, per ogni prestazione di cui hai bisogno. Siamo infermieri, operatori socio sanitari, personale della riabilitazione e tecnici e tante altre professionalità impiegate qui, come in tutte le strutture private (accreditate) di questa regione. Lavoriamo per te, tutti i giorni, per garantirti al meglio le prestazioni sanitarie di cui hai bisogno.

Sai che il nostro stipendio è fermo, da 12 anni? E’ dal 2007 che non ci rinnovano il contratto, cosa che non accade in nessun settore pubblico o privato, mentre l’imprenditoria sanitaria continua a fare profitti all’ombra della spesa pubblica.

Sai che siamo troppo pochi per garantire adeguatamente tutti i servizi? Le richieste aumentano, ma noi siamo sempre gli stessi. E la qualità dell’assistenza è lasciata alla buona volontà personale. Lavoriamo spesso su turni continui, seguiamo pazienti su più piani, a volte non abbiamo la

possibilità di fruire di ferie e permessi.

Sai che tanti di noi sono precari? Abbiamo titoli di studio, anni di esperienza alle spalle, ma non sempre abbiamo l’opportunità di crescere nel nostro lavoro e nella nostra carriera, e spesso nemmeno certezza né stabilità.

Le strutture in cui lavoriamo sono private, ma i finanziamenti sono pubblici: quel che non va nel sistema ricade su di noi, dal contratto che non viene rinnovato, alle varie forme di precarietà con cui in questi anni ci hanno fatto lavorare.

Vogliamo quel che vuoi tu: servizi di qualità e prestazioni efficaci e professionali. Ci piacerebbe offrire e lavorare in una sanità di eccellenza, come meritano tutti i cittadini. Per questo chiediamo trasparenza, regole, investimenti…e di essere messi in condizione di lavorare al meglio.

Perché si può fare meglio, se si sta meglio. E stiamo protestando unicamente per questo: per il diritto a un salario dignitoso, per un contratto che ci restituisca dignità e maggiori tutele, quando stiamo male noi o i nostri figli, quando studiamo, quando ci dobbiamo preparare per essere aggiornati e sempre più competenti in quello che facciamo.

La qualità del nostro lavoro incide sulla qualità dei servizi che eroghiamo: se vedi le nostre bandiere, se sai che c’è un’assemblea in corso, se torniamo a incrociare le braccia… lo facciamo per i nostri diritti, ma anche per darti un’assistenza migliore. Il nostro obiettivo non è rallentare l’attività, ma mobilitarci per la nostra battaglia! Sostienici anche tu!

Petizione contro la ruota panoramica in piazza, consegnate 1.225 firme al Comune

I promotori hanno incontrato gli assessori Piroddi e Luccaroni per manifestare la contrarietà all’ipotesi di una struttura da 30 metri di altezza in autunno: «Il centro non è un luna park, ci sono altre zone più adatte»

Ruota FaenzaIn un mese e mezzo la petizione contro la ruota panoramica in piazza a Faenza ha raccolto 1.225 firme e oggi, 11 aprile, i promotori dell’iniziativa le hanno consegnate agli assessori Andrea Luccaroni e Domizio Piroddi che stanno seguendo la pratica per conto dell’amministrazione comunale.

«Come promotori siamo soddisfatti del risultato – scrivono Giovanna Todeschini, Renzo Bertaccini e Vito Ammirabile in una nota inviata alla stampa –. Non siamo una forza politica né un movimento organizzato e abbiamo chiarito che non siamo contrari pregiudizialmente a una ruota panoramica in assoluto, siamo contrari a una ruota panoramica in piazza. Anche in altre città a noi vicine, pensiamo a Forlì, la ruota fu collocata in zona periferica. A Faenza abbiamo altri spazi, piazzale Pancrazi o piazzale del PalaCattani, che potrebbero degnamente ospitare la ruota».

All’origine della petizione, che si oppone alla possibile installazione, nell’autunno prossimo, di una ruota panoramica alta trenta metri in piazza della Libertà, ci sarebbe una volontà di interpretare il centro città con un’altra filosofia attrattiva: «Come dimostrano gli ultimi dati sulle presenze turistiche nella nostra città e le esperienze come Argillà, Faenza deve privilegiare una offerta turistica di qualità legata all’arte, alla storia e alla cultura. Iniziative come quella prospettata della ruota sono estemporanee e offensive del buon nome della città, slegate dal contesto e dalla vocazione di Faenza come città d’arte. Un luna park in piazza farebbe perdere a Faenza la propria identità».

L’amministrazione comunale ha fatto sapere ai promotori che al momento non è ancora stata presa nessuna decisione, tutto è subordinato al parere della Soprintendenza. Il Comune si è limitato a ricevere la proposta dal proprietario della ruota e a confrontarsi con la cabina di regia del centro storico. «Quello che è grave è che l’amministrazione abbia accettato la proposta di collocare la ruota in piazza, e non in un luogo più sicuro e periferico. È la partenza a essere sbagliata».

Sgb pronta a sostenere i lavoratori delle coop sociali per contratti migliori

Il sindacato generale di base lancia una campagna per il riconoscimento del Fise che comporta un miglioramento retributivo di circa 15mila euro all’anno

I bidoni pieni sul litoraleIl sindacato generale di base (Sgb) lancia una campagna di sostegno sindacale e legale per il riconoscimento del contratto collettivo nazionale Fise ai lavoratori impiegati dalle cooperative sociali nel settore ambientale. La differenza retributiva viene stimata in circa 15mila euro all’anno. Per questa rivendicazione Sgb è impegnata da più di anno sul territorio di Rimini e Ravenna e di recente sono arrivate tre sentenze di tre diversi tribunali del lavoro che hanno dato ragione ai lavoratori. La questione è stata da tempo denunciata in consiglio comunale a Ravenna dalla lista civica La Pigna.

Per definire le modalità dell’iniziativa, Sgb convoca per lunedì 15 aprile un confronto con tutti lavoratori delle coop sociali di Ravenna, Cervia e Faenza impegnate nell’igiene ambientale. «L’iniziativa non potrà che coinvolgere, oltre le cooperative sociali datrici di lavoro, il consorzio a cui sono associate, la Lega delle Cooperative, che li invita a respingere le pretese dei lavoratori, ed Hera». All’assemblea, che si svolgerà nella sede di Sgb a Ravenna, saranno presenti Rosella Chirizzi che ha guidato le lotte dei lavoratori di Rimini e un consulente legale che approfondirà la questione sul fronte giuridico.

La scelta di Sgb di imboccare un percorso legale arriva dopo l’esito del primo incontro con una cooperativa sociale (Lo Stelo di Cervia) impegnata nei servizi dell’igiene ambientale appaltati da Hera: «Lo Stelo, per il tramite del funzionario di Federcoop che l’assisteva durante l’incontro, ha respinto le pretese dei lavoratori». Le motivazioni per il no, secondo Sgb, sono due ma deboli: «La prima riguarda l’obbligo delle cooperativa di applicare il Ccnl delle cooperative sociali, così come sarebbe disposto dalla Legge 142/2001. In realtà questa legge dispone l’obbligo di applicare il Ccnl del settore in cui si opera e in questo caso il settore non può che essere quello dell’igiene ambientale, con conseguente applicazione del Fise. La seconda attiene al recente rinnovo del Ccnl delle cooperative sociali che, modificando il precedente testo, ha previsto l’applicabilità di questo contratto anche nel settore dei servizi (compresi quindi anche quelli di igiene ambientali). Modifica introdotta proprio per smontare una delle motivazioni della sentenza del Tribunale di Bologna che ha riconosciuto il diritto dei lavoratori all’applicazione del Fise. La novità contrattuale non sana certo il pregresso e non può essere applicata retroattivamente».

Fiocco rosa in casa Porto Robur Costa: è nata Noemi, figlia dell’alzatore Saitta

Volley Superlega / La primogenita del giocatore della Consar e della moglie Nicoletta ha visto la luce martedì mattina, 9 aprile. «Ravenna ha una tifosa in più»

La Manina Di Noemi
La manina di Noemi, primogenita di Davide Saitta

Fiocco rosa in casa Porto Robur Costa. Martedì mattina, infatti, è nata, all’ospedale di Ravenna Noemi,  primogenita del palleggiatore della Consar Davide Saitta e della moglie Nicoletta. La bimba, che pesa 3,5 chili ed è alta 51 cm, sta bene, così come sta bene la mamma. «Ravenna ha una tifosa in più da ieri – dice ridendo Saitta – siamo stanchi ma felicissimi. Noemi è un nome biblico, di origine ebraica: significa gioia, letizia, dolcezza ed è un nome che rispondeva a tutte le caratteristiche che cercavamo. Esprime la gioia di vivere, trasmette simpatia e felicità». Per Davide, dunque, che sta affrontando gli ultimi giorni di allenamento prima del rompete le righe ufficiale fissato per venerdì 19 aprile, si profila la prima estate da papà. «E sarà un’esperienza nuova e bellissima, ma ovviamente non perderò di vista gli allenamenti per mantenere un certo tono fisico e atletico».

Saitta è tra i giocatori della Consar con un altro anno di contratto in tasca. «Sono ben lieto di restare e di continuare a dare una mano ai compagni e alla società per provare a crescere e a fare meglio. Dopo il campionato di quest’anno c’è una buona base da cui ripartire. Non entro ovviamente nelle previsioni di quello che potrà avvenire col mercato, ma è chiaro che se riusciamo a  confermare per la maggior parte la squadra che ha disputato questo campionato, si può pensare di migliorare l’aspetto complessivo di squadra potendo ripartire da meccanismi più rodati».

VOLLEY PALLAVOLO. Consar Ravenna Vero Volley Monza 3 2.
Il palleggiatore della Consar Davide Saitta

E dall’esperienza di un anno di Superlega che, nella sua difficoltà assoluta, è stata una palestra per tanti giocatori di questa Consar, alcuni dei quali al debutto in questo campionato. «Sono passati ormai più di due settimane dalla fine della regular season e continuo a pensare che quello che abbiamo fatto, cioè la salvezza con cinque giornate d’anticipo, è un risultato sontuoso, considerando l’altissimo livello di questa Superlega e senza dimenticare che sono retrocesse due squadre come Siena e Castellana Grotte che avevano giocatori e organici importanti. Penso che il nostro risultato, anche alla luce dell’inesperienza di molti, io stesso venivo da quattro anni di campionati in Francia, sia eclatante: abbiamo preso il massimo da questo campionato. Non dobbiamo dimenticare che il prossimo sarà ancora più difficile  perché ci saranno 13 squadre e ancora due retrocessioni: fare pronostici sarà impossibile».

Morbillo, campagna straordinaria di vaccini tra gli adulti: già inviate 250 lettere

Destinatari i nati tra il 1980 e il 1989. Nel Ravennate nel 2019 registrati 8 casi della malattia, nel Riminese un focolaio epidemico ha già coinvolto 36 persone. L’Ausl corre ai ripari

Dall’inizio del 2019 in provincia di Ravenna sono stati registrati otto casi di morbillo. La segnalazione è dell’Ausl Romagna. I casi apparentemente non sono correlati né fra di loro nè al focolaio epidemico di Rimini dove da dicembre scorso sono state coinvolte 36 persone. Alla luce di questo l’azienda sanitaria pubblica ha avviato una campagna straordinaria di chiamata attiva per la vaccinazione nelle persone adulte che, se non già vaccinate e se non immunizzate in altro modo, potranno recarsi presso gli ambulatori Ausl dei vari territori per vaccinarsi gratuitamente.

Negli ambiti territoriali di Forlì, Cesena e Ravenna, i Servizi stanno inviando una lettera di invito alle persone nate tra il 1980 e il 1989 (partendo dai nati nel 1989) per le quali non risulta in anagrafe vaccinale alcuna dose di vaccinazione antimorbillosa. La lettera conterrà un’illustrazione della malattia e delle sue complicanze e i vantaggi individuali e collettivi della vaccinazione nonché, ovviamente, le indicazioni pratiche per l’accesso tramite prenotazione Cup. Sono finora state inviate 650 lettere (250 a Ravenna, 200 a Forlì, 200 a Cesena).

A Rimini la situazione è diversa. Gli interventi di sanità pubblica messi in campo per il contenimento del focolaio «sono stati di efficacia limitata – scrive l’azienda sanitaria – a causa della bassa adesione dei contatti suscettibili alle misure di profilassi vaccinale post-esposizione, perché di convinzioni contrarie alle vaccinazioni, i cosiddetti no-vax, fattore che ha portato negli anni a creare ampie sacche di popolazione non protetta per questa malattia». In considerazione delle caratteristiche del focolaio epidemico tuttora attivo, nella provincia di Rimini le misure sono diverse e più ampie rispetto alle altre due province della Romagna. Il focolaio riguarda infatti prevalentemente soggetti tra i 17 e i 20 anni per cui gli inviti si rivolgeranno prioritariamente a queste fasce d’età. La Pediatria di Comunità, in aggiunta agli inviti già inviati a norma delle recenti leggi, sta inviando lettere di invito a tutti i minori non vaccinati, sia a coloro che, essendo ricompresi nelle età dell’obbligo, sono stati ripetutamente invitati ma sono tuttora inadempienti, sia ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni, che sono usciti dall’obbligo vaccinale, per un numero complessivo di 3.663 lettere di invito i due terzi dei quali già spedite. Il Servizio Igiene Pubblica, che si occupa degli adulti, ha già inviato le prime 1.700 lettere a persone con età superiore ai 18 anni partendo dai nati nel 2001.

La vaccinazione, gratuita, è trivalente, cioè protegge contro morbillo, parotite e rosolia. Consiste in due dosi di vaccino inoculato per via intramuscolare, a distanza di almeno 4 settimane una dall’altra, e conferisce una protezione elevata e duratura nei confronti delle tre malattie. La pregressa immunità, naturale o vaccinale, per una o più di queste malattie non è una controindicazione alla vaccinazione.

L’Ausl ricorda che «il morbillo ha di norma un decorso più serio negli adulti rispetto ai bambini e la malattia si può accompagnare a complicanze quali otiti, polmoniti, laringotracheobronchiti ed encefaliti. Anche se molto raramente (un caso ogni centomila), a seguito dell’infezione morbillosa si può sviluppare, diversi anni dopo l’infezione, una panencefalite sclerosante subacuta come conseguenza tardiva della malattia, con un decorso molto serio».

Il Ravenna Rfc cade nella sfida di Ancona e vede complicarsi la corsa alla salvezza

Rugby C1 / Netta sconfitta in trasferta dei porpora-oro, che a tre giornate dal termine vedono assottigliarsi a solo otto punti il vantaggio sui marchigiani

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Foto di gruppo per i giocatori del Ravenna Rfc Rugby

Il Ravenna Rfc ha rimediato una netta sconfitta nello delicata sfida di Ancona e la corsa verso la salvezza, che fino a domenica scorsa sembrava vicina, diventa molto più complicata. A tre giornate dalla fine il margine di vantaggio sul quinto posto occupato proprio dai marchigiani (che sono in vantaggio negli scontri diretti) è di soli otto punti e quindi un arrivo a pari merito condannerebbe i porpora-oro al ritorno in C2. Le prossime tre sfide vedranno i bizantini impegnati nel difficile derby del Lamone domenica 14 aprile a Faenza, nella partita casalinga con la capolista Macerata e nella trasferta a Fano nell’ultima giornata. Una sola vittoria potrebbe non bastare a raggiungere l’obiettivo.

Ad Ancona si è visto Ravenna Rfc remissivo, incapace di contenere efficacemente le scorribande dei trequarti di casa e di imbastire azioni d’attacco pericolose. Il dominio anconetano è stato totale, eccezion fatta per la touche, l’unica fase di gioco in cui i ravennati hanno mostrato superiorità agli avversari. Un dominio favorito dagli innumerevoli errori di gestione del pallone, in cui spesso gesti tecnici individuali sbagliati hanno regalato il possesso agli avversari, e dai falli commessi, altra nota dolente in una giornata in cui tutto ha girato storto. Non certo il modo migliore per Cantatore per suggellare la centesima presenza in porpora-oro. L’unica meta di giornata è stata marcata da Capone e trasformata da Cersosimo sul finire del secondo tempo, in uno scatto d’orgoglio quanto mai tardivo.

Formazione Ravenna Rfc: Benelli (Bassi), Fattori, Di Pace, Xella, Sangiorgi, Benini M. (Gardini), Gaudenzi, Biagiotti, Lo Forte (Marian), Cersosimo, Spagnolo, Laghi (Capone), Shehu, Hedli (Benini F.), Cantatore. All.: Mingolini.

Classifica: Macerata 30 punti, Faenza 23,  Fano 20,  Ravenna 18, Ancona 10, Castel San Pietro 3.

Giovanili L’Under 16 guidata da Torti si aggiudica con un rassicurante 50-19 il match di andata della prima partita di playoff sul campo del Carpi. Il ritorno è previsto per domenica 28 aprile. La vincente sfiderà la corazzata Pieve di Cento, che ha vinto a mani basse il girone Ovest con un ruolino di marcia impressionante.

In provincia reati in calo del 6 percento in un anno. Ma aumentano i furti in casa

In occasione dell’anniversario della fondazione della polizia, il questore Russo illustra l’attività annuale a Ravenna

RAVENNA 10/04/2019. FESTA DELLA POLIZIASono in calo i reati denunciati in provincia di Ravenna. Nell’ultimo anno sono stati il sei percento in meno rispetto all’anno precedente. Il dato è stato fornito dal questore Rosario Eugenio Russo nel discorso pronunciato stamani, 10 aprile, a Palazzo Rasponi per le celebrazioni del 167esimo anniversario della fondazione della polizia di Stato. La ricorrenza è stata l’occasione per fare il punto sull’attività delle divise in provincia.

Il questore è sceso più nel dettaglio per quanto riguarda i reati. Per quanto riguarda i reati contro il patrimonio, quelli più diffusi e maggioramente percepiti dall’opinione pubblica, le statistiche dicono che nel complesso c’è stato un calo del 4 percento: i furti con strappo sono diminuiti del 46 percento, quelli ai danni di esercizi commerciali hanno avuto una diminuzione dell’11, per i furti con destrezza un calo del 12, mentre i furti in abitazione hanno avuto un aumento del 20 percento. Anche le rapine hanno fatto registrare una diminuzione del 22 percento con un calo addirittura del 71 percento per quanto riguarda le rapine in banca.

RAVENNA 10/04/2019. FESTA DELLA POLIZIA
FESTA DELLA POLIZIA

L’attività informativa, congiunta a quella delle altre forze di polizia, ha permesso di rilevare situazioni a rischio di controllo e ingerenza da parte delle organizzazioni criminali di stampo mafioso ed ha consentito alla prefettura di emanare, negli ultimi due anni, 21 interdittive antimafia, tutte nel settore dell’edilizia, della movimentazione terra e dei trasporti, negando l’iscrizione nella cosiddetta white list. «Recenti indagini – ha affermato il questore – hanno messo in luce estorsioni di stampo mafioso, evidenziando come anche il Ravennate non sia immune da reati perpetrati con metodo mafioso da soggetti appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese e ormai radicati da tempo in questo territorio. Si rafforza, pertanto, la convinzione che sia necessario operare in chiave preventiva utilizzando in modo sistematico tutti gli strumenti utili ad arginare le interferenze di tipo mafioso contrastando, nello stesso tempo, il riciclaggio dei capitali illeciti. Un forte impulso è stato dato alle misure di prevenzione, monitorando i soggetti sospettati di contiguità con la criminalità organizzata».

L’attività degli uffici operativi della questura ha portato all’arresto di 149 persone, mentre 1.057 sono state quelle denunciate in stato di libertà per reati di varia natura, con un aumento degli arrestati del 25 percento rispetto all’anno precedente. Delle persone arrestate, 78 sono extracomunitari.

Il massimo dirigente di Viale Berlinguer ha ricordato l’impegno della divisione di Polizia amministrativa e sociale, al cui interno è incardinato l’ufficio Immigrazione. Nell’ultimo anno sono stati accompagnati alla frontiera 23 extracomunitari con gravi precedenti penali, 19 sono stati ristretti nei Cie e 95 gli stranieri espulsi con l’ordine del Questore. Nei 12 mesi trascorsi sono stati elaborati e consegnati 10.792 permessi di soggiorno ed emessi 170 decreti di rigetto per mancanza dei requisiti. In provincia oggi sono regolarmente soggiornanti 32mila cittadini extracomunitari. Attualmente nelle 60 strutture sparse su tutto il territorio provinciale sono presenti 532 profughi richiedenti asilo.

RAVENNA 10/04/2019. FESTA DELLA POLIZIA
FESTA DELLA POLIZIA

«Molto seguita la questione islamica – ha affermato ancora Russo –. Questa provincia vede la presenza di un gran numero di immigrati provenienti da Paesi tradizionalmente mussulmani. In provincia sono presenti 16 associazioni religiose islamiche: otto associazioni sono presenti nel Ravennate, due nel territorio faentino e sei nel territorio di Lugo. Inoltre a Ravenna, come ben noto, è presente dal 2013 la seconda moschea più grande d’Italia, punto di riferimento dei mussulmani in città, e polo d’attrazione anche per i fedeli delle province limitrofe».

Infine le questioni internazionali che a volte coinvolgono anche la città di provincia. «La sezione investigativa della Digos ha svolto una attività di monitoraggio e di controllo costante non solo di persone anche in transito in questa provincia ma anche di siti web e dei social network, determinante per prevenire situazioni di criticità legate al terrorismo internazionale e in particolar modo a quello islamico. Ciò ha portato all’allontanamento dal territorio nazionale di soggetti extracomunitari segnalati come radicalizzati, rientrati in Europa in conseguenza del dissolvimento dello Stato Islamico. In particolare nell’anno in considerazione sono stati espulsi dal territorio nazionale tre cittadini, un albanese, un marocchino e un tunisina sospettati di radicalismo islamico, a conclusione di complesse attività investigative svolte sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia».

Alla Standiana una gara di solidarietà per l’evento “CamminiAmo Attivi e Fattivi”

L’iniziativa / La Canottieri Ravenna ha accolto nella sua sede la seconda edizione della passeggiata ludica e motoria di solidarietà organizzata da Lions Club Ravenna Romagna Padusa

Panoramica Partecipanti
Una panoramica della Standiana nel corso dell’evento

Per una domenica la Standiana non ha ospitato gare di canottaggio, ma una giornata di solidarietà. Domenica 7 aprile, infatti, la Canottieri Ravenna ha accolto la seconda edizione dell’evento “CamminiAmo Attivi e Fattivi”, passeggiata ludica e motoria di solidarietà, organizzata da Lions Club Ravenna Romagna Padusa. L’evento è servito a raccogliere fondi per l’associazione “Per una solidarietà Fattiva onlus”, che sostiene le esigenze delle famiglie di ragazzi disabili con una serie di attività riabilitative e ludico-sportive.

La Canottieri ha messo a disposizione tutta l’area del bacino della Standiana che è stato teatro di una serie di attività dedicate ad adulti e bambini. L’associazione Trail Romagna ha guidato le persone accorse all’evento lungo il lago della Standiana in una camminata di fitwalking e nordic walking. Le associazioni AGESCI e PEREPE’ TAZUM Clown Terapia hanno intrattenuto i bambini con giochi e musica. I 350 partecipanti hanno poi ripreso le energie con 100 chilogrammi di salsiccia cucinata alla brace e 80 litri di vino. La giornata si è conclusa con una esibizione dei cani di salvataggio della SICS Sezione Veneto / Emilia Romagna che hanno riscosso entusiastici applausi.

«Non ci sono aggettivi per ringraziare tutti i presenti, – ha dichiarato Stefano Sansovini, presidente del Lions Club Ravenna Romagna Padusa – e soprattutto tutti coloro che si sono adoperati e hanno lavorato per l’organizzazione che è stata impeccabile… grazie». La gara di beneficienza dei presenti ha portato a un ricavato netto di 3.534,00 euro, più 235,00 euro di vendita del vino: il tutto devoluto all’associazione “Per una solidarietà Fattiva onlus”. E nel bacino della Standiana si è assistito per una volta non a una vittoria remiera, ma a un successo della solidarietà dei ravennati.

Tutti i sapori d’Europa, fra politica e buona tavola del continente

Incontro giovedi 11 aprile al Salone dei Mosaici di Ravenna per parlare di federalismo europeo e gustare i piatti a tema degli chef Salbaroli e Cineri

Sapori EuropaOriginale serata sotto il vessillo blu stellato europeo per parlare di Europa Federale ma anche per assaporare a cena le buone cose del continente, grazie ai piatti preparati da altrettanto stellati chef.  Il convivio è in programma giovedì 11 aprile (a partire dalle ore 19) al Salone dei Mosaici di piazza Kennedì, promosso insieme dalla sezione di Ravenna del Movimento Federalista Europeo e da Ravenna Food, emanazione locale dell’associazione CheftoChef emiliaromagnacucochi.

Come “antipasto”, alle 19, è previsto un confronto sui temi della riforma dell’Unione Europea e dei principi fondanti di una nuova Europa federalista il parlamentare europeo romagnolo Damiano Zoffoli, dei rappresentanti dell’Mfe locale, Angelo Morini e Gabriele Scardovi e le categorie produttive del territorio (industria, artigianto, commercio agricoltura, credito, formazione professionale, sindacati dei lavoratori e terzo settore). Dopo le 20 si passa alla cena a tema sui “migranti sapori europei, con prodotti e ricette continentali proposte dai cuochi di CheftoChef, Silverio Cineri e Matteo Salbaroli.

Ecco l’ampia descrizione del menù ideato per l’occasione con le varie entrate in tavola: «fette di pane in cassetta di antichi grani italiani che trattengono golosamente il sapore del prosciutto di Praga intenerito da un velato profumo di fragola rinnovando la vecchia cara maionese francese; le acciughe del Cantabrico si strofinano volentieri nel burro d’Isigny della Normandia accompagnate a tavola dagli insuperabili cetrioli ungheresi e le olive greche. al centro il profumo del pan brioche con l’uvetta turca e Stilton inglese invita il palato ad unirlo alle prugne dette alla norvegese, arrotolate con bianca pancetta di maiale olandese. Un incredibile alternarsi di sapori che prosegue su quella foglia di insalata belga guarnita con il mascarpone al cren mitteleuropeo, dove sopra si spaparazza tranquillamente la salsiccia bianca di Monaco. Il risotto entra fumante trasudando profumi di baccalà svedese, alici croate e gel al limone del Mediterraneo il trionfo di pancia di maialino inglese, con riduzione di terrano istriano, renderà gioioso il palato nell’attesa della crema gelato alla sacher viennese il tutto bagnato da un’allegra Malvasia di Candia sui lieviti (Lusenti 2017 di Ziano Piacentino), e da un Terran istriano (Cattunar 2013 di Verteneglio).
L’incontro è aperto a tutto il pubblico, il costo della cena è di 35 euro.

Due furgoni e un bus si scontrano, un morto sul colpo e un ferito grave

La vittima è un 40enne della Campania, in prognosi riservata il conducente dell’altro autocarro. Illeso l’autista della corriera

AmbulanzaUn 40enne originario di Salerno è la vittima dell’incidente stradale che ha coinvolto un autobus e due furgoni verso le 13.30 di oggi, 10 aprile, a Ravenna nella zona artigianale Bassette. Leone Di Lione è il nome dell’uomo deceduto sul colpo: i vigili del fuoco hanno tagliato le lamiere del Fiat Doblò su cui viaggiava per consentire i soccorsi del 118 ma non c’è stato nulla da fare. È in gravi condizioni, ricoverato con prognosi riservata in Rianimazione al Bufalini di Cesena, l’uomo che era al volante di un Fiat Fiorino della Tim. Illeso invece il conducente dell’autobus che era vuoto perché fuori servizio.

L’incidente è avvenuto all’incrocio tra via Di Vittorio e via Bassette. Ancora da accertare la dinamica esatta. Al momento sembra che l’impatto iniziale sia avvenuto tra il furgone di Di Lione e l’autobus che viaggiavano su strade diverse. La corriera poi ha colpito l’altro furgone che proveniva dalla direzione opposta e ha terminato la corsa fuori strada. I rilievi dell’incidente sono stati affidati alla polizia locale. Per consentire i soccorsi la strada è stata chiusa al traffico.

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