sabato
21 Giugno 2025

La petizione femminista online per cacciare Cagnoni da Ravenna supera 50mila firme

Promossa dalle avvocate delle associazioni costituitesi parti civili nel processo di primo grado che ha condannato all’ergastolo il dermatologo per l’uccisione della moglie per chiedere che venga revocato il trasferimento alla casa circondariale di Port’Aurea

Fiaccolata Cagnoni BallestriIn venti giorni dal lancio sulla piattaforma online Change.org sono più di 50mila le adesioni raccolte dalla petizione promossa dalle associazioni femministe ravennati Unione donne in Italia (Udi), Linea Rosa, Dalla parte dei minori, Casa delle donne per chiedere la revoca del trasferimento dal carcere di Bologna alla casa circondariale di Ravenna di Matteo Cagnoni, condannato all’ergastolo a giugno 2018 per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri a settembre 2016. L’appello al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è stato predisposto dalle avvocate delle associazioni che, insieme ai familiari della vittima e al Comune, erano state ammesse come parti civili nel processo: Sonia Lama per l’Udi, Cristina Magnani per Linea Rosa, Antonella Monteleone per Dalla parte dei minori.

«Come dimostrano le decine di migliaia di firme raccolte – scrive chi ha promosso l’iniziativa –, la decisione ha ferito e turbato la comunità tutta, perché ritenuta un atto di profonda ingiustizia, di lesione del diritto di uguaglianza di tutti i cittadini e, soprattutto, causa di grave e ulteriore turbamento per i figli e la famiglia di Giulia». Secondo l’opinione delle avvocate «il provvedimento davvero inusuale risulta ancor più inspiegabile se si considera da un lato, il suo stato di condannato in primo grado alla pena dell’ergastolo, dall’altro la peculiarità dell’istituto penitenziario di Ravenna che prevede la presenza di detenuti in attesa di giudizio o condannati ad una pena non superiore ai 5 anni o con un residuo di pena inferiore ai 5 anni». Insomma, un trasferimento giudicato inspiegabile: «Non certo, come pare abbia affermato uno dei legali del dermatologo, per l’aumento dei suoi attacchi di panico e per stare vicino ai propri familiari, nessuno dei quali, peraltro, risiede a Ravenna. A Ravenna risiedono invece i familiari e i tre figli minorenni di Giulia Ballestri, di cui lo stesso ha perso la potestà genitoriale».

Le associazioni promotrici dell’appello ringraziano tutti coloro che hanno condiviso la mobilitazione: «In attesa della risposta da parte del dipartimento la raccolta delle firme su Change.org continua».

Pioggia di medaglie e piazzamenti per gli Arcieri Bizantini al “Città di Faenza”

Tiro con l’arco / Nella 47ª edizione della manifestazione spiccano le medaglie d’oro di Sofia Fuschini, Eleonora Tozzola, Angela Padovani e le due squadre senior

Oznor
Una rappresentanza degli atleti degli Arcieri Bizantini al “Città di Faenza”

Penultimo fine settimana di gare, prima della pausa natalizia, per gli Arcieri Bizantini Ravenna che sabato 15 e domenica 16 si sono presentati con un folto gruppo di atleti alla 47ª edizione del “Torneo Città di Faenza”. Tanti i podi nel forziere, con punteggi che si vanno consolidando sempre di più e tanti i record personali, a testimonianza di una crescita e di un miglioramento continuo dei tiratori della società ravennate.

Per l’individuale ancora a podio l’Allieva dell’arco olimpico Femminile Sofia Fuschini che si lascia dietro le altre atlete della stessa categoria, con un 517 (268+249) che vale la medaglia d’oro. Sul podio anche Niccolò Corsini per agli Allievi olimpico Maschile, che, con il punteggio di 485 (247+238), agguanta il bronzo. Della stessa categoria, quarto Michele Tozzola con 423 (196+227). Molto bene anche per Eleonora Tozzola, classe Junior olimpico Femminile, che ritocca il record di compagnia con il punteggio di 489 (239+250), aggiudicandosi la medaglia d’oro.

Sempre per l’individuale, due medaglie arrivano dall’arco nudo: Angela Padovani conquista l’oro per la categoria Master Femminile con 472 (233+239), mentre Sergio Manfrini il bronzo con 447 (236+211) per la categoria Master Maschile. E’ bronzo anche per Marco Magli per l’arco olimpico Senior Maschile con il punteggio di 544 (269+275).

In luce anche le squadre sia maschile che femminile. Per la divisione arco olimpico, categoria senior maschile medaglia d’oro per Marco Magli, Massimo Casadei e Franco Travaglini con 1482 (544+474+464). Ed è medaglia d’oro anche per il versante femminile, sempre olimpico senior con Concettina Palmiero, Silvia Soglia e Melania Ghetti con 1389 (483+473+433).

Gli altri piazzamenti: per il settore arco olimpico master maschile abbiamo il buon punteggio di Simone Pizzi, giunto 9° con 527 (262+265) che gli vale il suo record personale. Per l’arco olimpico senior maschile Massimo Casadei 11° con 474 (235+239), Franco Travaglini 12° con 464 (219+245), Riccardo Canali 13° con 452 (226+226), Fabrizio Ronzitti 16° con 391 (213+178) e Marco Fuschini 18° con 347 (173+174). Per le quote rosa 6ª Concettina Palmiero con 483 (240+243), 7ª Silvia Soglia con 473 (247+226) e 8ª Melania Ghetti con 433 (228+205). Per l’arco nudo 6° Simone Pizzi con 378 (209+169).

Sorpresi di notte a rubare benzina da un veicolo parcheggiato: arrestati

I due sono stati sottoposti all’obbligo di firma bisettimanale

Ladri Carburante Auto Furto BenzinaI carabinieri li hanno notati verso le 3 di notte mentre, incappucciati, armeggiavano vicino a un autocarro. I due, un camionista moldavo di 30 anni e un connazionale 53enne, stavano prosciugando il serbatoio di un mezzo parcheggiato nel Faentino.

I carabinieri hanno perquisito il bagagliaio della loro auto e all’interno hanno trovato altre due taniche di carburante. I due (fino a quel momento incensurati) sono stati arrestati per furto di carburante e il giudice (accordando la richiesta dell’avvocato dei cosiddetti “termini a difesa”, ossia la sospensione del processo) li ha sottoposti all’obbligo di firma bisettimanale presso la compagnia dei carabinieri.

Babbi Natale, elfi e renne di corsa: podistica in costume da 6 km per le vie di Lugo

Il 22 dicembre gara non competitiva aperta a partecipanti di tutte le età, partenza alle 15.30 dal Maracanà

Babbo Natale CityBabbi Natale, elfi, renne e altri personaggi del periodo natalizio di corsa per le strade di Lugo. Sabato 22 dicembre il centro sarà attraversato dalle 15.30 dalla manifestazione podistica natalizia “Babbo Running”. La corsa prevede infatti la partecipazione di corridori vestiti a tema. L’iniziativa, non competitiva e aperta a tutte le età, ha un percorso di 6 km. La partenza è prevista alle 15.30 dal Maracanà, con arrivo entro le 17.30.

Le iscrizioni sono aperte a singoli e gruppi. Il costo è di 8 euro; 5 euro per bambini e ragazzi fino a 12 anni. Chi vuole può acquistare al momento dell’iscrizione il vestito da Babbo Natale al costo di 5 euro (solo 100 vestiti a disposizione). È possibile iscriversi il giorno dell’evento o nelle giornate precedenti nell’ufficio di Stuoie Calcio (via Madonna delle Stuoie 1) dalle 17.30 alle 19. Per informazioni contattare il numero 0545 1920150 (dalle 17.30 alle 19). Per ulteriori informazioni contattare il numero 393 3676401 (Gianni) o 338 1407179 (Paolo); visitare la pagina Facebook “Babbo Running Lugo”.

L’iniziativa è organizzata da Calcio Stuoie 1982, in collaborazione con Maracanà Lugo, Orgoglio Pieghevole, Ciclistica Baracca Lugo, Stuoie Sport e Società e Rione Madonna delle Stuoie, con il patrocinio del Comune di Lugo.

Il 2018 della coop Gemos si chiude con un fatturato da 47 milioni (+7 percento)

Il gruppo di Faenza in totale ha circa 1.500 occupati. Nel 2019 prevista l’inaugurazione del centro cottura a Montaletto: produrrà quattromila pasti al giorno

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La sede della coop Gemos

Si chiude bene il 2018 per la cooperativa di ristorazione Gemos di Faenza. Il fatturato supera i 47 milioni di euro con un aumento del 7 percento rispetto al 2017, così come crescono dipendenti e soci lavoratori arrivati rispettivamente a 1.100 e 650 persone, oltre a circa 190 soci sovventori. Inserendo nel conteggio anche i lavoratori delle società controllate gli occupati si attestano attorno alle 1.500 unità. Sul fronte delle società controllate dalla cooperativa alla già avviata Gemos Balkans in Serbia si aggiunge l’acquisizione della società di ristorazione Avendo di Bologna che occupa circa 250 addetti per un fatturato di oltre 17 milioni di euro.

«Il buono e costante andamento di Gemos Balkans con il servizio mensa garantito alla Tiger Tyres (Michelin) di Pirot – spiega il direttore Marco Placci -, ha permesso la chiusura nel corso del 2018 di un nuovo importante contratto (circa 2000 pasti al giorno) per la ditta giapponese Yazaki di Sabac, sempre in Serbia. Grazie anche a questa novità, ad oggi il fatturato della controllata serba si avvicina ai due milioni di euro e occupa oltre 100 dipendenti».

Il 2018 ha portato in Gemos anche nuovi appalti come quelli dei Comuni del Trasimeno, di Castel San Pietro Terme, Ozzano dell’Emilia ed alcune scuole del comune di Cesena indetti per la refezione scolastica: «Nel 2018 abbiamo cercato di allargare il ventaglio di comuni serviti guardando anche al di fuori dei territori in cui già siamo presenti e conosciuti, un obiettivo che continueremo a perseguire anche nel 2019, perché vogliamo che Gemos diventi un importante attore nel panorama della ristorazione italiana».

Oltre alle prospettive di ampliamento territoriale il 2019 vedrà la cooperativa con sede a Faenza impegnata sull’integrazione delle nuove società a livello gestionale e su una riorganizzazione delle risorse interne: «Il mercato in cui operiamo è un settore difficile, le gare di appalto sono spesso e ancora caratterizzate da offerte al massimo ribasso, anche quando viene richiesta l’offerta economicamente più vantaggiosa. Per essere competitivi occorrono grandi numeri, solidità e capillarità, per questo prevediamo di continuare nel lavoro di specializzazione di nuove professionalità all’interno del nostro organico in grado di dare risposte efficienti e immediate alle richieste dei nostri clienti. Tutto questo valorizzando e continuando a promuovere il nostro essere una cooperativa e la massima qualità dei servizi erogati. I valori che ci hanno accompagnato fin dalla fondazione continueranno a ispirarci e differenziarci anche in futuro, sono uno dei nostri punti di forza dai quali non possiamo e non vogliamo prescindere».

Tra le novità più imminenti, infine, l’inaugurazione del nuovo centro cottura a Montaletto di Cervia dedicato alla memoria di Dario Alvisi (socio lavoratore di Gemos scomparso quest’anno) con una capacità di produzione di 4000 pasti al giorno e che servirà i comuni di Cervia, Bellaria e zone limitrofe.

Il ravennate Giorgio Graziani nella segreteria nazionale della Cisl: «Sono onorato»

Diplomato, 52 anni, sposato con due figlie, iscritto dal 1988 quando è stato assunto all’Enichem. Dal 2007 al 2010 segretario provinciale poi regionale

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Giorgio Graziani, Cisl

Il ravennate Giorgio Graziani è stato eletto a larga maggioranza nella segreteria nazionale Cisl. Lo ha deciso questa mattina, 20 dicembre, a Roma il consiglio generale del sindacato di via Po. «Sono onorato di entrare a far parte della grande squadra della Cisl nazionale e, soprattutto, di entrarci ora che è guidata da Anna Maria Furlan. Sono orgoglioso della opportunità che è stata offerta ancora una volta a un rappresentante dell’Emilia-Romagna e spero di poter portare il mio contributo positivo, forte della sensibilità, della cultura, della tenacia che caratterizza la nostra terra».

Diplomato, 52 anni, nato a Ravenna, dove vive con la moglie e due figlie, Graziani dal 1988, anno dell’assunzione all’Enichem di Ravenna, è iscritto alla Cisl, nella categoria dei chimici (Flerica) di cui, nel 1989, è diventato delegato al Petrolchimico di Ravenna, per poi assumere il ruolo di coordinatore Rsu nel 1995. Nel ’97, al congresso provinciale, entra a far parte della segreteria territoriale della Cisl di Ravenna. L’anno successivo è eletto segretario generale della Flerica Cisl (oggi Femca) provinciale. Nel maggio del 2006 lascia la Femca perchè eletto segretario generale aggiunto della Cisl ravennate, di cui diventa il numero uno il 31 gennaio 2007. Ruolo che mantiene fino a quando, nel gennaio 2010, sostituisce alla guida della Cisl Emilia Romagna, Piero Ragazzini, nel frattempo eletto nella segreteria nazionale della Cisl.

Nel corso di questi anni, sotto il suo mandato, la Cisl regionale cresce e nello stesso tempo, attraverso accorpamenti condivisi, riduce i propri territori da dieci agli attuali cinque (diventeranno quattro entro il prossimo congresso, difatti è già avviato il processo di un ulteriore accorpamento tra Area metropolitana bolognese e Ferrara). Nello stesso periodo, il sindacato di via Milazzo si conferma come uno dei principali protagonisti delle proposte politiche economiche e sociali messe in campo in regione e, in particolare, del Patto per il lavoro. Intesa sottoscritta tra Regione e parti sociali e diventato poi strategia fondamentale per garantire coesione sociale e crescita, assicurare l’attrattività e la competitività del territorio regionale. Ora, vista l’odierna elezione nella Segreteria nazionale guidata da Annmaria Furlan, Graziani entro il prossimo mese di gennaio lascerà la guida regionale del sindacato, così come prevede lo statuto della Cisl.

Ravennantica replica alle accuse: «A Classis non è freddo e i bagni funzionano»

Il presidente Sassatelli: «Nessun disservizio, tutto nella norma. La temperatura nel museo si assesta intorno ai 19,3 gradi»

Classis Ravennantica3Il presidente della fondazione Ravennantica, Giuseppe Sassatelli, interviene sul tema sollevato anche con un’interrogazione depositata in consiglio comunale dalla lista civica La Pigna, sulla base di un articolo del Corriere Romagna su Classis, il nuovo museo archeologico di Classe inaugurato lo scorso 1 dicembre.

«Pietra dello scandalo sono diventati i riscaldamenti che andrebbero poco e a causa dei quali i visitatori tremerebbero dal freddo con una pittoresca descrizione di “sciarpe annodate al collo e cappotti ben abbottonati”. Con la pesante aggiunta dei “bagni fuori servizio”. Ora – scrive Sassatelli –, è evidente che non è affatto vero che i bagni non sono funzionanti. I bagni sono attualmente e sono sempre stati perfettamente funzionanti. È successo semplicemente che, per una questione legata alla necessità e urgenza di una pulizia straordinaria, una parte dei bagni è stata chiusa un paio d’ore. Erano comunque aperti tutti i sette bagni del piano superiore e ciò era chiaramente indicato. Nessun malfunzionamento nessun disservizio. Tutto nella norma. Relativamente al freddo, poi, non ho visto “visitatori con sciarpa e cappotto”, ma questo conta poco perché il mio “vedere” – sono anche miope – potrebbe essere interessato. Conta invece il fatto che il Global Service del Museo ha tarato il riscaldamento, a norma di legge, a 19 gradi e la temperatura interna rilevata nel Museo si assesta mediamente intorno a 19,3 gradi, esattamente quella che dovrebbe esserci nelle nostre case e negli uffici stando alle recenti direttive anti-inquinamento e sul risparmio energetico. Va poi detto con onestà che abbiamo appena aperto ed eventuali temporanee disfunzioni relativamente agli impianti saranno oggetto di accurati monitoraggi e di adeguate contromisure. La qual cosa mi sembra assolutamente comprensibile e giustificabile».

A una ventina di giorni dell’inaugurazione, Sassatelli sembra poi anche volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa, ricordando come sia stato motivo d’orgoglio «il risalto che l’avvenimento ha avuto sulla stampa nazionale (Corriere della Sera, Sole 24 ore, Repubblica, QN solo per citare alcune testate). La stampa cittadina non è stata da meno salvo alcuni riscontri (per fortuna solo alcuni) di altro tipo. Il che è legittimo nel senso che siamo in un paese libero e ognuno ha il diritto di esprimersi liberamente. Siamo stati accusati di non avere fatto crescere l’erba nel piazzale antistante, di non essere riusciti a sventare i tagli ai collegamenti via treno tra Ravenna e Classe e di essere riusciti a terminare i lavori di allestimento solo la notte prima dell’inaugurazione creando fastidio ai giornalisti. Bontà loro, siamo stai accusati anche di “eccesso di successo” per non essere stati capaci di contenere la folla il giorno dell’inaugurazione ostacolando “una fruizione ottimale” del Museo. Abbiamo ritenuto che non fosse necessario replicare, tenuto conto della inconsistenza di queste osservazioni». Osservazioni forse inconsistenti ma che, a differenza del caso del riscaldamento, il presidente di Ravennantica non smentisce, così come non replica a un’altra critica sollevata in questi giorni, anche dal nostro giornale, il fatto che due sale fossero ancora in fase di allestimento al momento dell’inaugurazione e che non ci sia al momento un programma per l’ampio spazio vuoto dedicato alle mostre temporanee.

Ubriaco espulso dalla festa, la polizia usa lo spray al peperoncino per calmarlo

Denunciato un 39enne: in piena notte in via Oriani litigava con la sorella che cercava di calmarlo

SprayÈ stata cacciato da una festa privata perché troppo ubriaco e in strada se l’è presa prima con la sorella che cercava di calmarlo, poi con una pattuglia della polizia intervenuta su richiesta dei residenti e gli agenti hanno fatto ricorso al cosiddetto “spray al peperoncino” in dotazione alle forze dell’ordine per avere ragione dell’uomo. È successo verso l’1.30 della notte tra il 19 e il 20 dicembre in via Oriani a Ravenna: un 39enne nigeriano è stato denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza. L’arrivo dei poliziotti non ha calmato l’uomo che, secondo quanto reso noto dalla questura, stava aumentando la sua aggressività anche nei confronti della sorella.

Il magistrato faentino Roberto Rustichelli alla guida dell’Antitrust

L’annuncio dei presidenti di Camera e Senato: è stato scelto su un totale di 112 candidature

Rustichelli 761039Il magistrato faentino Roberto Rustichelli è il nuovo presidente dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. ​Lo hanno annunciato il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, durante una conferenza stampa.

«Sono arrivate in totale 112 candidature, 89% uomini, 11% donne, 51 avvocati, 21 magistrati, 42 professori universitari, 7 dipendenti pubblico impiego, 3 imprenditori e 6 pensionati», ha spiegato il presidente della Camera, Roberto Fico aggiungendo che «oggi abbiamo fatto qualcosa di veramente eccezionale siamo riusciti a creare un metodo e a mettere in campo una pratica pubblica che prima d’ora, fatta così, non era mai stata possibile», spiegando le procedure di selezione dei candidati.

«Abbiamo avviato con il Presidente Fico un metodo nuovo: quello della trasparenza. Per questo abbiamo chiesto ai vari candidati di mandare alla nostra posta elettronica i vari curricula, li abbiamo esaminati, tenendo presente il merito», ha aggiunto il Presidente Casellati durante la conferenza stampa.

Tre sono stati gli elementi tenuti in considerazione per la selezione: «il primo requisito è la terzietà e quindi si è ricorsi al parametro dell’indipendenza politica in relazione all’attività professionale che ciascun candidato ha svolto, la competenza tecnica nella materia specifica dell’Antitrust e le esperienze istituzionali di ciascun candidato», ha concluso Casellati.

Roberto Rustichelli è nato a Faenza e ha 57 anni, ma vive a Napoli dove è presidente del collegio B del Tribunale delle Imprese. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna e in Scienze economiche e gestionali alla Sapienza.
È stato vice capo gabinetto del ministro delle Attività Produttive, con delega alle grandi imprese in crisi (Parmalat, Cirio, C.I.T.); alla tutela del “Made in Italy”; alla “Legge sulla competitività”, alla “Semplificazione” ed è stato membro del comitato nazionale per la lotta contro le frodi comunitarie (Colaf), della Commissione per la predisposizione del regolamento sull’alto commissario anticorruzione, e della Commissione di studio sull’azione collettiva (class action) nei confronti della Pubblica Amministrazione.
È stato anche titolare di un’impresa immobiliare, la A.B.I. di Faenza, dall’84 all’88. (fonte Agi)

Dopo la tragedia di Corinaldo, al Kojak salta l’esibizione del “trapper” Capo Plaza

Anche lui era atteso in due locali nella stessa serata del 23 dicembre. La discoteca di Porto Fuori offre una consumazione a chi aveva già preso il biglietto

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Capo Plaza, a destra, con Sfera Ebbasta

Dopo la tragedia alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre scorsi hanno perso la vita sei persone in attesa di assistere all’esibizione del rapper Sfera Ebbasta, è stata annullata la performance di un altro esponente di spicco della cosiddetta “trap” italiana, Capo Plaza, in programma il 23 dicembre al Kojak di Porto Fuori.

Lo annuncia lo stesso locale con una breve nota su Facebook. «Purtroppo dopo la tragedia avvenuta ad Ancona, in comune accordo con Capo Plaza e il suo entourage, è stato deciso di sospendere la serata del 23 dicembre e rimandarla a data da destinarsi. L’evento al Kojak si svolgerà regolarmente con gli stessi biglietti e una consumazione in più per tutti».

Così come Sfera Ebbasta a Corinaldo si sarebbe dovuto esibire dopo un’altra performance in discoteca la stessa sera (in quel caso a Rimini), anche il suo collega Capo Plaza il 23 dicembre era atteso, oltre che al Kojak, anche al Pineta Garden di Sassocorvaro (evento anche questo poi annullato).

Violenza sessuale su 13enne, allenatore rinviato a giudizio a Ravenna

Secondo le indagini avrebbe in più occasioni tentato di baciarla e palpeggiarla. Per la difesa si era trattato di un fraintendimento

X PAVANELL’allenatore ultraquarantenne di una ragazzina, all’epoca dei fatti tredicenne, è stato rinviato a giudizio, a Ravenna, per violenza sessuale pluriaggravata e continuata sulla minorenne. Secondo le indagini della Polizia a fine 2016, nel riaccompagnare a casa la giovane dalla palestra, in varie occasioni, l’uomo avrebbe fermato l’auto in zone isolate per baciare la ragazzina. Nell’ultima occasione sarebbe arrivato a costringerla a baciarlo e a palpeggiarla dopo averle sollevato maglietta e reggiseno. A quel punto la ragazza si era confidata con la madre che l’aveva ritirata dalla palestra e aveva presentato denuncia.

Nella primavera del 2017, in incidente probatorio la ragazzina, ha confermato tutte le accuse.

Secondo la difesa dell’uomo, invece, si era trattato di un fraintendimento.

Il via al processo è stato fissato dal Gup di Ravenna a maggio. Entrambi i genitori della ragazza si sono costituiti parte civile. (fonte Ansa.it)

Settimana di riconoscimenti a New York per Martinelli e Montanari delle Albe

Il 2018 si chiude anche con il premio letteratura per “Miniature campianesi” e la candidatura all’Ubu

Ermanna Montanari New York
Ermanna Montanari a New York

Marco Martinelli e Ermanna Montanari sono stati ospiti a New York dell’Italian Playwrights Project, per una settimana di incontri, letture, proiezioni e approfondimenti – a cura di Valeria Orani (Umanism) e Frank Hentschker (Martin E. Segal Theatre Center) – dal 10 al 16 dicembre. Giornate dense di riscontri e nuovi progetti in cui i due direttori artistici ravennati del Teatro delle Albe hanno consolidato la relazione con alcune realtà e istituzioni degli Stati Uniti, e dove torneranno nel prossimo febbraio, ospiti della University of Pennsylvania di Philadelphia, con la quale inizieranno un triennio di collaborazione. L’anno si chiude con il Premio “Letteratura”, assegnato a Ermanna Montanari dall’Istituto Italiano di cultura di Napoli per le sue MINIATURE CAMPIANESI.

Il testo di fedeli d’Amore – Polittico in sette quadri per Dante Alighieri – il poemetto scenico di Martinelli “attorno” a Dante e al nostro presente, centrato sul recitar-cantando di Montanari – ha suscitato l’entusiasmo della critica newyorchese e la proposta di pubblicazione da parte di Paj Publications, tra le più prestigiose case editrici di teatro e performing arts negli Stati Uniti, che vanta nel suo catalogo autori come Bob Wilson, Fassbinder, Heiner Muller e Sam Shepard.

Marco Martinelli Foto Lidia Bagnara2 2Anche i racconti per immagini che Montanari e Martinelli hanno fatto dell’Inferno dantesco prodotto da Ravenna Festival e della Divina Commedia realizzata a Kibera, l’enorme slum di Nairobi, hanno suscitato un forte coinvolgimento e Alison Cornisch – vice-presidente della Dante Society of America e chair della commissione per le celebrazioni del 2021 – ha chiesto di far entrare anche New York nel percorso dantesco che Martinelli e Montanari realizzeranno per Ravenna Festival nei prossimi anni, insieme alle capitali europee della cultura Matera 2019 e Timisoara 2021.

Un nuovo ponte di relazioni e studio legherà le Albe alla città di Philadelphia e alla University of Pennsylvania – che fa parte della celeberrima Ivy League – dove Martinelli e Montanari saranno a fine febbraio, inaugurando un progetto triennale. La UPenn annovera, già da questo autunno, Martinelli e Montanari nel canone della “letteratura italiana da Dante ai giorni nostri” in una speciale sezione di teatro accanto a Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Carmelo Bene e Romeo Castellucci. Inoltre Mauro Calcagno, il direttore del Center for Italian Studies, ha adottato come libro di testo per il suo corso di studi Akousma. Figure and voice in the acoustic theatre of Ermanna Montanari, a cura di Enrico Pitozzi (Quodlibet Studio), rilevandone il valore scientifico e la finezza di interpretazione. All’interno di questo percorso, che si svilupperà fino al 2021, alcuni studenti dell’università di Philadelphia parteciperanno alla realizzazione di Purgatorio Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri, a Ravenna nell’estate 2019.

Una chiusura d’anno 2018 piena di riscontri e promesse future per i due direttori artistici del Teatro delle Albe, a cui si aggiungono, per Ermanna Montanari, il Premio “Letteratura” per il libro Miniature Campianesi (Obolomov editore), assegnatole dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, che verrà consegnato il prossimo 29 dicembre, e la candidatura al Premio Ubu come “miglior attrice” (per la sua interpretazione sia in fedeli d’Amore che in Va pensiero).

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