domenica
22 Giugno 2025

Modifiche al nuovo orario dei treni, torna la fermata a Godo

Da subito quella delle 6.57 e dal 7 gennaio anche una in più. La Regione è pronta anche a ripristinare il vecchio orario

TrenoIl ripristino della fermata delle 6.57 dal 17 dicembre e una ulteriore fermata dal 7 gennaio. L’assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Donini, ha spiegato ieri 17 dicembre in assemblea legislativa i correttivi al nuovo orario dei treni Bologna-Ravenna entrato in vigore il 9 dicembre per quanto riguarda la stazione di Godo.

Lo scorso anno il Patto per il Trasporto pubblico locale firmato dagli interlocutori istituzionali, aziendali e sindacali del settore prevedeva di velocizzare i tempi di percorrenza tra Ravenna e Bologna passando da 83 minuti a 69 con un investimento di circa 3 milioni di euro dalla Regione. La riduzione dei tempi è stata possibile eliminando alcune fermate dei treni regionali nelle stazioni minori, in particolare quelle tra Imola e Bologna e quella di Godo. Se per il tratto bolognese però sono stati introdotti altri collegamenti capaci di fornire un’alternativa, lo stesso non è accaduto a Godo dove si è sollevata la protesta.

«Quando si sono accertate le prime criticità nell’applicazione del nuovo orario – ha spiegato Donini –, ho chiesto ed ottenuto che si istituisse immediatamente un coordinamento tecnico permanente fra Trenitalia, Regione e Comuni del territorio ravennate, Ferrarese e Città Metropolitana, aziende di Trasporto Pubblico, per valutare quali correttivi immediati apportare al nuovo orario. Un lavoro di analisi e confronto che sta proseguendo anche in questi giorni. La Regione è anche disponibile, nel caso in cui le criticità emerse non si risolvessero rapidamente, già dalle prossime settimane e sempre con la condivisione del territorio, a richiedere a Trenitalia l’immediata applicazione del vecchio orario, confidando di realizzare pienamente l’obiettivo della velocizzazione della linea Bologna-Ravenna, nel momento in cui saranno effettuati i necessari investimenti infrastrutturali sulla linea da parte di Rfi contenuti nei contratti di programma con lo Stato, per i quali, abbiamo già richiesto l’assoluta priorità».

Il teatro socio-culturale di Aurilia: «Oggi il disagio purtroppo è nelle scuole»

L’attore e autore ravennate coinvolge nella sua rassegna anche disabili: «Salire sul palco abbatte le barriere, i bambini ne hanno bisogno per staccarsi dagli schermi di tablet e telefonini». Cento ragazzi saranno protagonisti tutti insieme il 18 dicembre al teatro Rasi nello spettacolo natalizio

Aurilia
Beppe Aurilia in scena con alcuni dei suoi attori durante le prove di uno spettacolo

«La più grande soddisfazione? Forse aver iniziato a lavorare dieci anni fa con due ragazzi autistici che poi con il tempo sono diventati parte della mia compagnia a tutti gli effetti e ancora oggi girano l’Italia con noi. Per loro e per le loro famiglie il teatro è stata una nuova finestra sul mondo». Non è però l’unica soddisfazione per Beppe Aurilia, dell’omonima compagnia di teatro “socioculturale”, come lo chiama lui stesso, che ogni anno arruola alcune centinia di attori non professionisti coinvolgendo scuole, università ma anche centri di accoglienza e servizi sociali. Sul palco finiscono così anche disabili, fisici o mentali, stranieri non accompagnati, ex detenuti. E a qualcuno il teatro cambia in effetti la vita, come capitato a Claudio e Matteo, i due ragazzi autistici diventati attori, o anche a Fabrizio, altro storico componente della compagnia, in carrozzina per un incidente d’auto di trent’anni fa. Per gli altri, quelli che magari lo abbandonano anche solo dopo una stagione o un solo spettacolo, il teatro è comunque una buona terapia.

«Il teatro abbatte tutte le barriere», ripete infatti più volte Aurilia, che negli ultimi anni in particolare si è rivolto sempre più al mondo della scuola. «Agli inizi (l’associazione teatrale di Aurilia nasce nel 2000, ndr) era in qualche modo più facile fare teatro “sociale” e per trovare il disagio si andava in determinati luoghi, come i centri specializzati, le case famiglie, le strutture per i profughi. Oggi invece, e lo dico con il cuore in mano, da genitore, il disagio è soprattutto dentro le scuole, dove sono sempre di più i bambini e i ragazzi con dei problemi, la maggior parte dei quali per nulla o poco seguiti da educatori di sostegno, probabilmente a causa proprio dei numeri insostenibili».

Partito più di dieci anni fa con una rassegna che coinvolgeva 60-70 ragazzi, in questa stagione Aurilia ne porterà sul palco anche 300 in una volta, gestendone complessivamente oltre 600 con l’obiettivo di arrivare a mille nel 2021. «Un lavoro enorme, non facile, che porto avanti insieme ai miei collaboratori a fronte anche di una richiesta sempre più alta delle scuole. D’altronde il teatro è uno strumento utile per i nostri figli sempre più attratti dagli schermi di telefonini, computer, tablet: con il teatro possono dare libero sfogo alla propria fantasia e il palco smuove loro qualcosa dentro. Per questo credo che il teatro debba entrare sempre di più nella vita dei giovani, nelle scuole, nei quartieri…».

Il progetto di Aurilia è stato però escluso dalle convenzioni con cui l’assessorato alla Cultura finanzia le associazioni culturali: «Abbiamo fatto errori burocratici, ma il Comune ci offre sostegno con l’assessorato all’Istruzione e Infanzia, proprio per il valore che portiamo dentro le scuole». D’altronde in questo momento la maggior parte degli attori non professionisti coinvolti da Aurilia è proprio in una fascia di età che parte dai 9 e arriva fino a 20 anni. Cento di questi neo-attori saranno sul palco del teatro Rasi di Ravenna il 18 dicembre (alle 21) per mettere in scena “Christmas Carol – Il Natale del signor Carota”, uno spettacolo che come sempre tratta anche argomenti di attualità: quello della scorsa primavera fu incentrato sul bullismo. «Entrando nelle classi il bullismo si cerca di affrontarlo fin da piccoli. L’altro giorno mi ha colpito molto vedere un bambino, affetto da un lieve disturbo e in genere per questo emarginato, trasformarsi sul palco, dove ha lasciato a bocca aperta quegli stessi compagni che prima lo escludevano. Lo ripeto: il teatro è come una medicina…».

In treno senza biglietto sfidano il controllore ma c’è un poliziotto: 4 denunciati

Hanno tra 18 e 22 anni: si rifiutano di fornire documenti e generalità al personale ferroviario ma cedono all’agente in borghese

PolferViaggiavano in treno senza biglietto con i piedi sul sedile e hanno rifiutato di mostrare i documenti o fornire le generalità al controllore ma a bordo del convoglio Bologna-Ravenna c’era anche un poliziotto in borghese fuori servizio che è intervenuto. Quattro giovani tra 18 e 22 anni, tre senegalesi e un egiziano, sono stati denunciati dalla polizia ferroviaria in stazione a Ravenna il 15 dicembre per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e uno di loro anche per irregolarità con le norme di soggiorno.

È stato il capotreno a indicare al poliziotto un gruppetto di ragazzi sprovvisti del biglietto. Il poliziotto, raggiunta la carrozza sulla quale viaggiavano i ragazzi, si è qualificato e ha richiesto un documento di identità. I giovani hanno continuato a mantenere lo stesso atteggiamento indifferente tenuto con il personale ferroviario. Qualche minuto prima che il treno giungesse allo scalo ravennate, uno dei quattro ha mostrato la propria carta di identità per la contestazione. Ad attendere il convoglio alla stazione di Ravenna alcuni agenti del posto di polizia ferroviaria.

I quattro sono risultati essere un senegalese di 22 anni con precedenti per reati contro la persona, il patrimonio, gli stupefacenti, non in regola con le norme sull’immigrazione poiché destinatario di un provvedimento di rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno; un senegalese di 21 anni in regola con le norme sul soggiorno, con precedenti per reati relativi alle droghe e contro il patrimonio, è risultato destinatario dell’avviso orale emesso dal questore di Ravenna il 26 ottobre scorso; un 18enne egiziano gravato da precedenti per reati contro il patrimonio, gravato anche lui dall’avviso orale emesso dal questore di Ravenna il 25 ottobre scorso; un 21enne senegalese incensurato.

L’Orva torna a esultare dopo un match al cardiopalma: vittoria al supplementare

Basket B / I lughesi in casa propria superano Orzinuovi al termine di una partita caratterizzata da sorpassi e contro-sorpassi e riaccendono la lotta per la salvezza

Lugo-Orzinuovi 108-100 dts
(14-19, 37-36, 61-58, 84-84)
ORVA LUGO: Bracci 24, Seravalli 21, Brighi 19, Galassi 15, Leardini 12, Demarchi 8, Farabegoli 5, Bedin 4, Rossi, Lucarelli, Melandri ne, Bazzocchi ne. All.: Galetti.
AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI: Tassinari 29, Timperi 20, Siberna 14, Bianchi 12, Turel 10, Peroni 6, Pipitone 5, Galmarini 2, Varaschin 2, Labovic ne, Pennacchio ne. All.: Salieri.
ARBITRI: Schena e Galluzzo.

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L’esultanza dei giocatori dell’Orva per il successo su Orzinuovi

L’Orva torna al successo in casa contro Orzinuovi al termine di una partita equilibrata ed emozionante, che ha dovuto passare da un tempo supplementare per designare una vincitrice. Grazie a questi due punti i lughesi, sempre ultimi della classe, si portano a -2 da un quartetto di squadre formato Olginate, Crema, Desio e Reggio Emilia, accendendo in modo ulteriore la lotta per la salvezza. La partita non inizia nel migliore dei modi: Lugo subito sotto, ma grazie a Bedin e a Leardini riesce a mantenere lo scarto a cinque punti per tutto il quarto. Sulla sponda avversaria Bianchi e Siberna non perdono un colpo, sempre attenti e dal canestro pronto, tenendo Lugo sotto scacco: il primo periodo finisce 14-19. Nel secondo succede l’inaspettato, con Lugo che aggredisce bene campo e giocatori, recupera e si porta in vantaggio fino al 29-21. Esce Bedin per problemi di falli, ma il suo cambio farà faville: Bracci domina nell’area piccola e porta a casa 8 punti (dei suoi 24 totali della partita) in questo frangente. Intanto anche Seravalli si fa sentire mettendo due triple importanti che danno fiducia ai suoi. Sul finire del periodo però gli ospiti, spinti  da Tassinari e Timperi, si riprendono e accorciano il distacco riducendolo a -1 all’intervallo lungo (37-36).

Al ritorno in campo la musica è la stessa per due quarti: nessuna delle due squadre riesce a scappare. Appena una delle due riesce a portarsi in vantaggio, l’avversaria con un guizzo riesce a ribaltare il mini parziale e a portarsi davanti. Seguono 10 minuti molto combattuti (fine terzo quarto 61-58), bissati da altri 10 ancora più lottati. A 20” dal termine della partita Lugo si trova avanti di 5 punti, ma non riesce a sfruttare la situazione. A causa di una palla persa per infrazione di 24” dovuta a una buona difesa di Orzinuovi, Tassinari segna l’ennesima tripla (29 punti totali) e porta i suoi sul -2. A 10” fallo dopo la rimessa su Galassi, che con i due tiri liberi riporta il vantaggio a due possessi. In meno di 5”, partendo dalla rimessa, Bianchi realizza la tripla del -1. Nell’azione successiva si riaccende la speranza per Lugo: sulla rimessa in attacco Aviators, Siberna commette fallo su Seravalli, ma dato che è a gioco fermo si trasforma in antisportivo. Due tiri e possesso Lugo. Lo 0/2 riporta i padroni di casa allo stesso punto di prima con nulla di fatto. Fallo su Farabegoli, dopo la rimessa, ma anche lui 0/2 ai tiri liberi. L’azione riprende con l’attacco di Orzinuovi che, in fretta, cerca di superare la metà campo. L’azione viene però interrotta da un fallo di Leardini a 0.8 secondi al termine. Due tiri per Timperi: 1/2 si va ai supplementari. Qui il Lugo esplode, riuscendo a segnare ben 24 punti in soli 5 minuti. Contributo importantissimo di tutti quelli presenti in campo alla fine: Bracci da 24 punti, Seravalli da 21 e Galassi da 15, recuperano palloni importanti e segnano canestri altrettanto importanti, che vanno a minare il morale degli avversari. La partita finisce 108-100 dopo il primo supplementare.

Il Ravenna Women non si ferma più: calato il settebello contro la Roma XIV

Calcio B femminile / Sesta vittoria di fila per le giallorosse, che a San Zaccaria asfalta il fanalino di coda (triplette di Filippi e Burbassi)

Ravenna Women-Roma XIV 7-0
RAVENNA WOMEN: Copetti (23′ st Cicci), Cameron, Bouby (27′ st Cinque), Carrozzi (9′ st Raggi), Colini, Greppi, Barbaresi, Filippi, Cimatti (27′ st Pelloni), Haanpaa (9′ st Giovagnoli), Burbassi. A disp.: Montecucco. All.: R. Piras.
ROMA XIV: Quartullo (31′ st Riso), Pellegrini, Bevilacqua, Jusufi, Santacroce (20′ st Pezzino), Carrarini, Fortunati, Grassi (9′ st Gerardi), Forgnone (20′ st Pomponi), Verro, Mosca (31′ st Monti). A disp.: Di Carlo. All.: A. Gagliardi.
ARBITRO: Pistarelli di Fermo.
RETI: 5′ pt, 43′ pt e 5′ st Filippi, 45′ pt Cimatti, 25′ st, 27′ st e 35′ st Burbassi.
NOTE – Ammonite Greppi e Monti.

Ravenna 16 12
L’attaccante giallorossa Giada Burbassi

Sesta vittoria consecutiva per il Ravenna Women, che sul campo di casa di San Zaccaria batte 7-0 la Roma XIV e mantiene il secondo posto in classifica, a -4 dalla capolista Inter e a +3 dal Mozzecane, terza forza del campionato. Protagoniste assolute della vittoria sono Filippi e Burbassi, entrambe autrici di una tripletta. Piras deve rinunciare a Montecucco e manda in campo dal primo minuto Copetti tra i pali, Cameron, Colini, Greppi e Bouby in difesa, Barbaresi, Carrozzi e Filippi a centrocampo, con la finlandese Haanpaa che agisce alle spalle del tandem d’attacco Cimatti-Burbassi. Il match inizia nel migliore dei modi per le padrone di casa che al 5′ già passano in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, Carrozzi pennella un cross perfetto che Filippi di testa trasforma per l’1-0. Un minuto dopo le giallorosse potrebbero già raddoppiare ma il tiro di Carrozzi dal limite termina di un soffio fuori. Al 10′ sono le ospiti a sfiorare la marcatura con Valbona, sulla cui conclusione si oppone Copetti, mentre tre minuti dopo è ancora il portiere a neutralizzare la conclusione da dentro l’area di Carrarini. Il match prosegue con il Ravenna che fa la gara e va vicina al 2-0 prima con Haanpaa e poi con Barbaresi. Poco prima dell’intervallo il raddoppio: Barbaresi lancia Filippi che in velocità supera sue avversarie, entra in area e con un perfetto diagonale sigla il 2-0. Allo scadere il tris, griffato Cimatti: cross da destra di Haanpaa e palla al capitano, che da pochi passi firma la rete del 3-0 con cui si va negli spogliatoi.

La ripresa si apre nello stesso modo della prima frazione: cross di Haanpaa e gol di Filippi che al volo trafigge Quartullo per la quarta volta. Al 10′ è la traversa a negare la gioia del gol a Cimatti che fa tremare il legno difeso con un bel pallonetto. Il Ravenna prosegue il proprio monologo e con il passare dei minuti è Burbassi a rubare la scena, andando in gol tre 3 volte nel giro di pochi minuti: al 25′ ruba palla a un’avversaria e firma il 5-0, due minuti dopo va in gol su assist di Cimatti, mentre all’80’ fa tutta sola e sigla la rete del definitivo 7-0 per il Ravenna Women.
Nel finale c’è ancora tempo e spazio per un altra traversa, stavolta colpita da Barbaresi, e per un calcio di rigore tirato alto da Raggi.
Da segnalare il debutto in serie B di Pelloni e Cicci. Domenica prossima ultima gara del 2018, con la difficilissima trasferta sul campo del Mozzecane.

Risultati (ottava giornata): Roma-Inter 1-3, Ravenna Women-Roma XIV 7-0, Arezzo-Cittadella 1-2, Lazio-F. Mozzecane 0-2, Milan-Empoli 2-4, Cesena-Genoa 1-1.

Classifica: Inter 24 punti, Ravenna 20, Mozzecane 17, Empoli 16, Asd Roma e Cittadella 15, Lazio 8, Milan Ladies e Genoa 7, Cesena 5, Arezzo 1, Roma XIV 0.

Informazioni e assistenza per i cittadini: nasce lo Sportello Giustizia in tribunale

Inaugurato il nuovo servizio grazie alla collaborazione tra Uffici, Comune e ordine professionali

In tribunale a Ravenna nasce lo Sportello Giustizia: un nuovo servizio, frutto della collaborazione tra Uffici Giudiziari, Comune e ordini professionali, per offrire orientamento e supporto, al fine di consentire ai cittadini la miglior fruizione di alcuni servizi e informazioni di carattere logistico per tutti coloro che hanno necessità di accedere agli uffici e alle cancellerie del Palazzo di Giustizia. Lo sportello vuole rappresentare un riferimento “di prossimità” per il cittadino in situazione di disagio o difficoltà. Tale supporto è destinato, nella fase iniziale, soprattutto alle pratiche di amministrazione di sostegno, alle tutele e curatele, all’accesso al gratuito patrocinio ma, in prospettiva, è estendibile anche ad altri servizi.

L’attività dello Sportello Giustizia è stata definita anche sulla base di un protocollo d’intesa fra il Tribunale, nella persona del presidente Roberto Sereni Lucarelli, e il Comune, nella persona del sindaco Michele de Pascale, con il fine di individuare rapporti di collaborazione e sinergia legati appunto al particolare e delicato ambito dell’amministrazione di sostegno, che comprende sia aspetti di competenza del Comune che aspetti più propriamente giurisdizionali. Il protocollo prevede anche l’attivazione di modalità di ascolto da remoto dei cittadini residenti con problemi sanitari certificati tali da impedire agli stessi di raggiungere il tribunale, se non con l’ausilio di un’ambulanza, con ciò favorendo un minor dispendio di risorse ed evitando, per quanto possibile, disagi agli utenti.

Per quanto concerne il secondo obiettivo, lo sportello vuole rappresentare un sicuro riferimento per tutti coloro che necessitino di accedere agli uffici o alle aule del tribunale. A tale scopo è stato ritenuto utile distinguere due canali di informazione riguardanti l’attività di udienza e l’attività di cancelleria. Personale volontario fornirà le indicazioni minime per individuare la meta da raggiungere; in un monitor, sulla parete posta subito dopo il controllo di sicurezza, sarà riportata tutta l’attività di udienza prevista durante la giornata. E ci sarà una segnaletica a terra con i colori della città di Ravenna.

Tre milioni dalla Regione per la Ravegnana: «Vogliamo riaprirla prima possibile»

L’assessore: «Garantiremo tutte le risorse necessarie fino all’ultimo euro per riattivare la viabilità»

IMG 7006Uno stanziamento di 3 milioni di euro da parte della Regione Emilia-Romagna per riaprire la Ravegnana. La strada di collegamento tra Ravenna e Forlì è interrotta dal 25 ottobre scorso in seguito al crollo della diga di San Bartolo sul fiume Ronco, incidente in cui perse la vita il tecnico della protezione civile regionale, Danilo Zavatta.

I fondi per riaprire la viabilità si aggiungono ai 460 mila euro che sono stati destinati alle prime opere di messa in sicurezza, già concluse, e ai rilievi tecnici sulle condizioni dell’argine del Ronco.

«Le priorità della Regione sono state chiare da subito: massima rapidità di intervento, con la garanzia di tutte le risorse necessarie fino all’ultimo euro, per riattivare la viabilità in un tratto strategico della rete regionale – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, intervenendo in Assemblea legislativa -. Per questo, nell’arco di soli due mesi dal crollo si sono resi disponibili 3 milioni e mezzo di euro e, grazie alla grande professionalità delle strutture regionali, sono stati conclusi in poche settimane sia la barriera in palancole per evitare ulteriori erosioni dell’argine sia i complessi rilievi tecnici sulla sua stabilità: nei prossimi giorni, i risultati degli approfondimenti verranno presentati al Tavolo tecnico istituito presso il Comune di Ravenna, per valutare le varie ipotesi in campo e procedere a una rapida progettazione degli interventi risolutivi con azioni correlate che riguarderanno l’intero sistema rappresentato dall’argine, dalla strada, dalla chiusa e dal fiume Ronco».

Gli studi, in particolare, hanno compreso indagini geoelettriche e georadar per valutare la distribuzione delle acque sotterranee, attraverso l’impiego di correnti elettriche fatte circolare nel terreno. E, in aggiunta, le prove geognostiche necessarie ad esaminare le condizioni dell’argine fino a 35 metri di profondità, mediante sondaggi e carotaggi, e rilievi topografici di dettaglio di tutta l’area.

«È evidente, per la Giunta regionale, l’assoluta rilevanza di ristabilire la viabilità nella piena sicurezza: quando la magistratura avrà chiuso l’indagine, agiremo in rivalsa dei costi su chi sarà accertato responsabile-  conclude Gazzolo-. Al momento, però, la Regione assicura l’intero finanziamento necessario per far partire il cantiere con rapidità, perché la Ravegnana è una strada vitale per i cittadini, il sistema economico e l’intero territorio ravennate e romagnolo».

L’assessore è intervenuto anche per rispondere alle interrogazioni dell’opposizione, preoccupata per i tempi lenti previsti per il cantiere e i disagi procurati alle imprese della zona.

Undici fermate dell’autobus messe in sicurezza: investimento da centomila euro

L’obiettivo è quello di realizzare opere funzionali al miglioramento delle condizioni e di attesa degli utenti del trasporto pubblico locale

Autobus 4La giunta, su proposta dell’assessore alla Mobilità, Roberto Fagnani, ha approvato un progetto per interventi di manutenzione e adeguamento funzionale e di sicurezza di 11 fermate del trasporto pubblico locale. Il costo previsto dei lavori è di 99.949,45 euro. L’obiettivo è quello di realizzare opere funzionali al miglioramento delle condizioni di sicurezza e di attesa degli utenti del trasporto pubblico locale attraverso sia interventi di tipo strutturale che di segnaletica verticale e orizzontale in alcune strade del territorio comunale.

La tipologia di intervento varierà a seconda delle condizioni delle fermate: sono previsti spostamenti, rifacimenti e nuove installazioni di pensiline, pavimentazione delle aree di attesa alle fermate, spostamenti o riposizionamenti delle paline di fermata, la realizzazione di attraversamenti pedonali, l’installazione di nuova segnaletica.

L’elenco delle 11 fermate: a Classe in via Classense (2), a Ravenna quelle di via Di Vittorio (2), via Gramsci, via Romea (2), viale Europa; a Marina Romea in viale Italia; a Porto Fuori quelle di via Bonifica (2) e via della Burchiella (zona Porto S. Vitale).
I lavori sono previsti per la primavera/estate 2019 e avranno una durata complessiva di 180 giorni.

Nuovi orari dei treni, il Pd in Regione: «Incapacità tecnica di chi li ha pensati»

Mirco Bagnari ha presentato un question time: «Pendolari penalizzati dai disagi. Lotterò insieme ai sindaci, i territori meritano rispetto»

TrenoIl consigliere regionale del Pd, il ravennate Mirco Bagnari, porta il problema dei treni in Regione con un question time ad hoc in cui non risparmia dure critiche al modo in cui sono stati modulati. L’esponente Dem ricorda che alcuni pendolari « con scarso preavviso e comunicazioni lacunose, si sono visti cancellare o anticipare l’orario della corsa che prendevano ogni giorno per andare o rientrare dal lavoro o dal luogo di studio, impedendo di cogliere le coincidenze che da sempre portavano a casa in orari congrui. – ha spiegato Mirco Bagnari presentando un’interrogazione urgente in Assemblea Legislativa – Il nuovo orario, che doveva dare una risposta a una richiesta di riduzione dei tempi di percorrenza tra Bologna e Ravenna contenuta nel “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale” che la nostra Regione ha finanziato con 3 milioni di euro, è stato interpretato come mero taglio di servizi, stralciando alcune fermate essenziali per chi viaggia ogni giorno da e per la Romagna».

L’Assessore Donini, rispondendo in aula al question time, ha sottolineato come alcune problematiche siano state affrontate, ripristinando alcune fermate a San Biagio o a Godo. Ha anticipato inoltre che altri stop saranno definiti dopo le festività, ma che ancora il quadro non è completo. È attivo infatti un tavolo di lavoro permanente per analizzare la questione.

Bagnari nella sua replica, oltre a evidenziare come la rincorsa di comunicati e scarico reciproco di colpe abbia solo creato più disorientamento tra i pendolari, ha sottolineato che «occorre rilevare come i treni con gli orari rimodulati siano puntualmente in ritardo. Segno questo di un’incapacità di gestione tecnica che non può colpire e penalizzare ancora gli utenti. Nulla però è ancora chiuso e insieme ai sindaci continuerò a dare battaglia affinché i disagi siano ridotti. – conclude Bagnari, che sottolinea – Le scelte di chi gestisce un servizio pubblico essenziale come i trasporti non possono essere prese sulla testa dei cittadini e non si possono penalizzare alcuni territori (come la Bassa Romagna e l’entroterra ravennate) che meritano rispetto e di essere meglio collegati».

Vigili del fuoco: «In stallo la questione di distaccamenti a Faenza e Lugo»

Per i sindacati l’unica soluzione al momento percorribile sarebbe quella di abbandonare le sedi attualmente occupate, con conseguente stazionamento in un campo base

I lavori di reperimento delle sedi da destinare ai distaccamenti di Lugo e Faenza sono in fase di stallo.  Lo scrivono i sindacati in una nota stampa firmata da Antonietta Cirillo (Fp – Cgil) e da Paolo Visconti e Marco Pedulli (responsabili per i vigili del fuoco della Fp Cgil). La riunione con il comando si è tenuta nei giorni scorsi. «All’incontro, il comandante del Corpo, Giuseppe Lomoro, ha confermato di non aver ricevuto alcun riscontro sulla questione, nonostante le sollecitazioni avanzate agli organi competenti e alle amministrazioni degli enti locali e territoriali interessati. L’unica soluzione al momento percorribile sarebbe quella di abbandonare le sedi attualmente occupate, con conseguente stazionamento in un campo base».

Di tutt’altro segno «è la discussione sul capoluogo di provincia, dove le procedure relative alle sedi di Ravenna centrale e distaccamento porto procedono regolarmente, grazie anche all’impegno degli enti coinvolti. Ci spiace constatare che la burocrazia e la poca disponibilità delle autorità territoriali mettano a rischio il regolare funzionamento del Corpo nei territori faentino e lughese. Sollecitiamo quindi la ripresa delle procedure necessarie alla risoluzione del caso».

Continua il sindacato: «Ricordiamo che la nostra attività risulta efficace e tempestiva solo avendo a disposizione strutture idonee: sarebbe a dir poco disdicevole se il regolare funzionamento di un intervento da operare con tempestività e urgenza dovesse risultare inefficace – mettendo quindi a rischio la sicurezza dei cittadini – per l’inadeguatezza delle strutture a nostra disposizione».

Il circolo Abajur riapre due giorni a Natale: «Raccolta firme per non farlo morire»

Il locale di via Ghibuzza ha sospeso le sue attività a inizio dicembre a causa delle polemiche legate alla rumorosità degli eventi

Giardino AbajurIl circolo Abajur riapre due giorni, il 23 e il 24 dicembre. Il locale di via Ghibuzza che ha sospeso le sue attività a inizio dicembre a causa delle polemiche legate alla rumorosità degli eventi che dovrebbero portare ad un’ordinanza del Comune. I responsabili del circolo, dopo un paio di settimane di polemiche, hanno chiuso il circolo che però ora riapre anche per mettere in piedi una raccolta firme. Obiettivo minimo: 350 firme per chiedere «alle istituzioni di non far morire il nostro circolo». Sperando che «contino più dell’esposto di un cittadino». Il riferimento è al vicino di casa che ha sollevato la questione. Il 23 dicembre, domenica, sarà proiettato il film La vita è meravigliosa di Frank Capra. Il 24 dicembre dj set a sorpresa.

 

Riscatto immediato per l’InfinityBio: a Savona una vittoria senza discussioni

Basket A2 femminile / Contro la penultima della classe le faentine dominano il match dall’inizio alla fine, conquistando un successo che vale il terzo posto in classifica

Savona-Faenza 45-83
(9-22, 14-41, 32-62)
CESTISTICA SAVONESE: Ceccardi 6, Svetlikova 5, Sansalone 7, Villa 2, Vitari, Penz 12, Guilavogui 3, Zolfanelli, Alesiani 9, Roncallo, Pregliasco, Tosi 1. All.: Pollari.
INFINITYBIO FAENZA: Schwienbacher 7, Franceschini 10, Morsiani 8, Minguzzi 6, Ballardini 6, Caccoli 4, Policari 9, Soglia 8, Meschi 11, Preskienyte 14. All.: Ballardini.
ARBITRI: Di Salvo e Fabbri.
NOTE – Uscita per falli: Tosi.

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La “capitana”-allenatrice dell’InfinityBio Simona Ballardini

Dopo la sconfitta inaspettata di Pistoia l’InfinityBio riesce subito a riscattarsi, vincendo in modo molto netto in Liguria contro la Cestistica Savonese. Contro la penultima della classe le faentine dominano il match dall’inizio alla fine, doppiando quasi le avversarie, conquistando due punti preziosi che valgono il terzo posto in compagnia di La Spezia e Matteiplast Bologna, a -4 dalla vetta occupata da Campobasso. Mvp della serata Preskienyte con 14 punti, 14 rimbalzi e 2 assist in poco più di 23 minuti. Basta vedere la valutazione totale della squadra, che ha totalizzato 112, per capire come tutte le ragazze chiamate in campo hanno dato un contributo importante a questa vittoria. Da sottolineare anche i minuti concessi alla giovane Minguzzi, che ha chiuso la partita con 6 punti frutto di un due su sei dal tiro da tre.

Fin dalle prime battute l’InfinityBio ha messo in campo tanta voglia e determinazione e per Savona c’è stato poco da fare. Troppo evidente la differenza fra i due roster sia fisica che tecnica. Nel primo quarto dopo soli tre minuti giocati il risultato era già sul 12-0 frutto di una buona difesa e contropiedi, sfruttando la fisicità di Morsiani e Preskienyte, che ha permesso a Faenza di chiudere il quarto a +13, sul parziale di 22-9. Nel secondo quarto di fatto si è chiusa la partita con le padrone di casa che per lunghi tratti non sono riuscite a trovare la via del canestro chiudendo il parziale con soli cinque punti realizzati contro i 19 di Faenza. Le squadre sono così andate all’intervallo sul 41-14.

Faenza ha sfruttato così l’occasione per dare minuti importanti a tutte le giocatrici a disposizione e tutte hanno risposto ottimamente. Solo nel terzo quarto la partita si è giocata in un sostanziale equilibrio anche se alla fine l’ha spuntata sempre la squadra romagnola vincendo il parziale per 21-18 che è valso 62-32. L’ultimo quarto non ha riservato nessuna sorpresa, Faenza ha continuato a giocare senza risparmiarsi, troppa era la voglia di riscattare la sconfitta del turno precedente e anche l’ultima frazione è stata vinta per 21-13 fissando così il risultato finale su un netto +38 (83-45).

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