Operava anche in provincia di Ravenna. Deve rispondere anche di lesioni ai danni di una paziente
Operava anche in provincia di Ravenna, tra Russi, il Lughese e il Faentino (scrive il Corriere Romagna) la 45enne di origini spagnole, residente a Bologna, denunciata per esercizio abusivo della professine. La donna, infatti, si spacciava medico estetista nonostante non avesse le necessarie abilitazioni. E come medico estetista, eseguiva anche piccoli interventi di chirurgia estetica. Uno in particolare ha causato gravi danni (lesioni al volto) a una paziente bolognese. Dalla sua denuncia è partita l’indagine, durata mesi fa e condotta dai carabinieri del Nas di Bologna, in collaborazione con i colleghi dell’arma territoriale di Bologna, Ravenna e Faenza.
A Bologna operava in uno studio da almeno due anni. Nel corso delle operazioni di perquisizione sono state sequestrate tra le due province apparecchiature elettromedicali, farmaci e dispositivi medici del valore complessivo pari a 10mila euro circa.
Calcio C / Ancora una rete su calcio d’angolo punisce i giallorossi, molto meno brillanti delle ultime apparizioni. A decidere il match è Trainotti nella ripresa
Ravenna-Virtus Vecomp Verona 0-1 RAVENNA FC: Spurio, Eleuteri (24′ st Sabba), Boccaccini, Galuppini (16′ st Siani), Martorelli (16′ st Selleri), Nocciolini, Lelj, Bresciani (15′ st Magrassi), Trovade, Jidayi, Papa (33′ st Raffini). A disp.: Sangiorgi, Barzaghi, Pellizzari, Ronchi, Scatozza, Dradi. All.: Foschi.
VIRTUS VECOMP VERONA: Chironi, Rossi, Trainotti, Grbac (39′ st Sirignano), Maccarone, Ferrara (29′ st Danti), Rubbo, Lavagnoli, N’Ze, Danieli (24′ st Santuari), Momentè (29′ st Manarin). A disp.: Sibi, Pinton, Alba, Cattivera, Frinzi, Merci, Fasolo, Cantarelli. All.: Fresco.
RETE: 12′ st Trainotti.
NOTE – Amm. Martorelli, Ferrara, Danieli, Jidayi. Espulso Foschi.
L’attaccante Manuel Nocciolini prova un’incursione nell’area avversaria
Turno infrasettimanale casalingo amaro per il Ravenna FC, che incappa in una prestazione inferiore a quanto mostrato finora in questa stagione e sugli sviluppi di un angolo subisce una rete che vale tre punti d’ossigeno per la Virtus Vecomp Verona. Dopo i due gol subiti su calci d’angolo nel match di Pordenone, è ancora un’azione nata da corner a rendersi fatale per la squadra di Foschi (espulso nel finale), con Trainotti che realizza la rete del successo dei veneti. Un brutto stop per i giallorossi, il secondo consecutivo, che da domani torneranno a rimboccarsi le maniche in quanto già sabato sono attesi da un arduo impegno in uno dei campi più caldi della categoria, quello del “Romeo Menti” contro la Lanerossi Vicenza.
Il campo del “Benelli” si presenta con una sottile patina ghiacciata che rispecchia la temperatura dell’ambiente e che mette in difficoltà l’equilibrio dei giocatori in campo nei primi minuti. Ci prova Galuppini a scaldare l’ambiente, ma il suo sinistro dal limite al 5′ termina fuori di mezzo metro. Prova a imitarlo Trovade, per la prima volta schierato titolare in questa stagione, ma il suo sinistro sibila poco fuori dai pali difesi da Chironi. Al 10′ il primo squillo degli ospiti con un inserimento di testa a centro area di Rubbo che vede Spurio fare buona guardia. La partita si gioca a centrocampo dove le squadre fanno fatica a prevalere l’una sull’altra e il primo tempo scorre via senza troppe emozioni, se non qualche sgroppata di Eleuteri che però non riesce a creare pericoli alla retroguardia veneta.
Il Ravenna appare più determinato alla ripresa delle ostilità e si rende pericoloso per due volte nei primi minuti, la prima con un colpo di testa di capitan Lelj da corner e qualche secondo dopo con un pericoloso tiro cross di Eleuteri respinto con affanno dal portiere ospite. Sul rovesciamento di fronte Momentè si avvicina all’area e fa partire un velenoso diagonale verso la porta giallorossa, ma l’angolo del tiro è troppo stretto e termina fuori dallo specchio. Lo stesso centravanti ci riprova all’11′ con un tiro dalla distanza che testa gli ottimi riflessi di Spurio che si salva in angolo. Dagli sviluppi del corner arriva la doccia gelata per i tifosi ravennati, infatti a centro area il pallone arriva a Trainotti, preferito all’ultimo minuto a Sirignano, che trova la marcatura. Il Ravenna prova subito a rimetterla in piedi e ci vuole un placcaggio da rugbisti per fermare Galuppini lanciato a rete. Foschi attinge dalla panchina per dare linfa agli attacchi dei suoi ma al di là di un predominio territoriale gli ospiti riescono a difendersi ordinatamente senza subire particolari occasioni da gol, anzi sfiorano il raddoppio in contropiede con Grbac sul quale Spurio ancora una volta si dimostra più che affidabile. Nel finale di tempo c’è spazio anche per l’allontanamento dal campo di Foschi, reo di avere contestato il continuo perdere tempo del portiere della Virtus Verona.
Dichiarazioni dopo-gara Luciano Foschi (allenatore Ravenna FC): «Non siamo riusciti a fare quello che volevamo fare. I nostri avversari si sono difesi bene togliendoci spazi e trovando l’episodio del gol, però siamo mancati noi principalmente. Una sconfitta in casa è una sconfitta difficile da digerire, ma dobbiamo cercare di ripartire, rimboccarci le maniche e stare lì a testa bassa, perché questo è un gruppo che ha già dimostrato di potere fare cose buone e riuscire a portarsi fuori dai momenti difficili. Dobbiamo fare tesoro di questa partita e farci forza di quanto abbiamo fatto fino a oggi, lavorando fin da subito per tornare a fare punti il prima possibile».
Previsti investimenti per interventi su immobili comunali ed edifici storici, scuole, strade e verde
Attenzione allo sviluppo economico e alle attività produttive, al lavoro e alla riqualificazione del centro storico, senza dimenticare la scuola, lo sport e la cultura. Sono gli obiettivi del bilancio di previsione 2019-2021 del Comune di Lugo. Sono previsti 10.980.077 euro di investimenti nel 2019, tra risorse riferite a investimenti del 2019 e riguardanti investimenti di competenza degli anni precedenti ma che si finiranno nel 2019. Gli investimenti riguarderanno la manutenzione straordinaria di immobili comunali, interventi per la sicurezza sismica di monumenti, edifici storici e scuole, manutenzione delle strade e del verde e realizzazione dei nuovi bacini di laminazione.
Il bilancio è stato presentato alla stampa con una conferenza che si è tenuta lunedì 10 dicembre. Sono intervenuti per l’occasione il sindaco di Lugo Davide Ranalli, l’assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Casamento e Alessandro Caravita dell’Ufficio Ragioneria.
Tra i punti previsti dal Documento unico di programmazione c’è la riqualificazione del centro storico e delle aree artigianali, sarà completata la ristrutturazione di piazza Savonarola, portati a compimento i lavori relativi al collegato ambientale e mobilità sostenibile per i percorsi casa-scuola. Inoltre, per il contenimento del rischio idraulico saranno realizzati i bacini di laminazione a Lugo Sud e a Lugo Nord e ampliato quello a Lugo Ovest. Oggetto dei lavori per l’adeguamento sismico saranno il Teatro Rossini, il centro sociale Il Tondo, l’edificio ex scuole elementari Gardenghi, il cimitero monumentale di Lugo e la scuola elementare di San Bernardino. Particolare cura sarà dedicata alla manutenzione del sistema di viabilità. Particolare rilevanza avrà il sistema di modifica alla viabilità tra centro storico e area Lugo Sud, in seguito alla riqualificazione dell’area ex acetificio Venturi. Si prevede inoltre la realizzazione della banda ultra larga nelle aree artigianali. Attenzione anche all’istruzione e alla formazione, con il proseguimento della collaborazione con le scuole lughesi per fornire corsi qualificanti legati al mondo del lavoro e l’aumento di incontri tra scuola e mondo del lavoro attraverso le associazioni di impresa.
Saranno inoltre portati a compimento i lavori di ristrutturazione di via Traversagno, asse strategico di collegamento tra la frazione di Voltana, la discarica e Lugo, finanziati con 1.400.000 euro. Sempre a Voltana ci sarà il completamento della copertura della piastra polivalente e la ristrutturazione della rete scolante di via Pastorella. Dopo la ristrutturazione di via Circondario ovest, sarà realizzato il sottopasso ferroviario.
Il Comune di Lugo non dimentica la cultura con la tutela e la valorizzazione dei suoi beni e delle attività connesse. Per quanto riguarda la biblioteca, particolare attenzione sarà prestata, anche grazie alla pianificazione bibliotecaria regionale, alla ristrutturazione degli spazi della sala Balilla Pratella e alla fruibilità del cortile interno. Sul tema culturale non manca poi il museo “Francesco Baracca”. Dopo il completamento del restauro e del rinnovo degli allestimenti e dopo il grande sforzo sostenuto dal museo in occasione del centenario di Francesco Baracca, durante il prossimo triennio ci si concentrerà sulle attività espositive e sulla ricerca scientifica con l’organizzazione di conferenze, presentazioni di libri e convegni, in stretta collaborazione con le associazioni locali.
Per quanto riguarda le politiche giovanili e lo sport, infine, continueranno il sostegno alle società sportive del territorio e gli interventi per migliorare gli impianti sportivi del territorio comunale. Sarà ad esempio realizzato il campo da calcio in tessuto sintetico a Madonna delle Stuoie e verrà mantenuto il servizio di trasporto dal forese a Lugo per facilitare la fruizione degli impianti da parte di atleti e cittadini. Inoltre, ci sarà il coinvolgimento di una più larga parte di pubblico giovanile nella produzione e fruizione delle iniziative culturali.
«Dal 2014 ad oggi abbiamo ridotto di circa il 30 percento il debito per abitante, che è passato da 1.360 a 956 euro – ha dichiarato il sindaco Davide Ranalli -. Un risultato che è stato possibile grazie a un’accurata gestione delle finanze pubbliche. Crediamo che fare politica significhi pensare al futuro della città e alle prossime generazioni. Tutto questo lo abbiamo ottenuto senza fermare gli investimenti, anzi aumentando le risorse per capitoli importanti come la manutenzione stradale e la riqualificazione del patrimonio. Si pensi al recente lavoro sul Pavaglione. Questo è stato possibile grazie a un grande lavoro di squadra portato avanti con grande senso di responsabilità e del dovere, dalla ricerca di finanziamenti europei fino alla scelta delle priorità da mettere in cantiere».
Scherma / Pizzini e Rocco del Circolo ravennate della spada vincono la tappa “Lui&Lei”, mentre il quartetto femminile della Schermistica lughese si conferma in vetta all’Emilia Romagna
Terzo posto per le ragazze del Circolo ravennate della spada
Brillante fine settimana per il Circolo Ravennate della Spada e per la Schermistica Lughese, con entrambe le società che raccolgono ottimi risultati nel campionato regionale a squadre di spada svoltosi sulle pedane allestite nel quartiere fieristico di Piacenza.
Per quanto riguarda i ravennati, è un’Immacolata tutta d’oro per Pietro Zanzi, Alessia Pizzini ed Emanuele Rocco. Al Trofeo Euro Pipeline Equipmente di spada mista a coppie categoria Assoluti, fase del circuito nazionale Lui&Lei, il Circolo si è presentato con una coppia d’eccezione, formata da Pizzini e Rocco, che si sono imposti sulle altre coppie vincendo l’oro. Nella stessa giornata si svolgeva il trofeo Minions, dedicato alla categoria Under 10: Pietro Zanzi, categoria Esordienti, sbaraglia gli avversari aggiudicandosi tutti gli assalti e la prima posizione.
Nel Campionato regionale assoluto a squadre si registra un podio per la spada femminile, scesa in pedana con Martina Ascani, Martina Bombardi, Alessia Pizzini e Sophia Eloisa Stella. Le quattro atlete ravennati conquistano un bellissimo bronzo, medaglia sfuggita per un soffio alla squadra maschile rappresentata da Stefano Cedrini, Giovanni Gueltrini, Manuele Merendi ed Emanuele Rocco, che si fermano a una quarta posizione di tutto rispetto.
Il quartetto femminile lughese che ha vinto l’oro
Passando ai lughesi, nella prova femminile la squadra composta da Sara Billi, Sofia Billi, Ilaria Battazza e Sophia Rigon ha fatto ancora meglio dei “cugini” del Crs, riuscendo a confermare il titolo regionale ottenuto lo scorso anno. Avendo concluso in testa il loro girone eliminatorio, le atlete lughesi hanno saltato il primo turno di eliminazione diretta accedendo direttamente al secondo: qui hanno incontrato la squadra di casa del “Circolo Pettorelli”, che hanno superato dopo un combattutissimo assalto all’ultima stoccata. Giunte così in semifinale si sono trovate di fronte e hanno sconfitto la squadra di Modena B. Anche la finale è stata un affare tra Lugo e Modena, con la formazione Modena A ad affrontare le ragazze lughesi, che hanno prevalso conquistando il meritatissimo oro.
Prestazione eccelsa anche quella della squadra maschile, formata da Simone Greco, Elia Ercolani e Guido Pirazzini. Anche i ragazzi hanno concluso in testa il loro girone eliminatorio, sconfiggendo poi la squadra di Parma negli ottavi di finale e i padroni di casa piacentini nei quarti. In semifinale gli spadisti lughesi si sono imposti su Reggio Emilia e hanno così avuto accesso alla finale, dove sono stati superati dalla fortissima squadra di Forlì.
La sindaca Paola Pula: «Presentiamo ai cittadini una manovra di bilancio realistica e concreta»
Paola Pula
Una previsione di entrate che sfiora i 7,8 milioni di euro, un debito pro capite diminuito di un quarto in cinque anni, investimenti diretti nei prossimi tre anni pari a 5,5 milioni di euro. Sono questi i dati del bilancio di previsione per il 2019, presentato in consiglio comunale nei giorni scorsi.
Sul versante delle entrate tributarie resta il blocco sia dei tributi locali che delle tariffe, con un contenimento della spesa corrente a fronte di una possibile diminuzione dei trasferimenti e una forte attenzione ai temi della sicurezza e della coesione sociale, di un welfare integrato e un patrimonio pubblico come “bene comune” da salvaguardare e rendere efficiente.
«Nonostante la rigidità della parte corrente e in via generale l’incertezza delle entrate – sottolinea la sindaca di Conselice Paola Pula – nel 2018 le risorse via via disponibili sono state indirizzate al finanziamento degli investimenti, grazie anche al contestuale processo di razionalizzazione della spesa. Questa azione continua anche nel 2019 e si alimenta di una particolare attenzione verso progetti di rigenerazione urbana per una maggiore coesione sociale e riutilizzo di edifici pubblici da tempo in disuso come Villa Verlicchi a Lavezzola, l’ex Coop in piazza Foresti a Conselice e un progetto di rigenerazione del piccolo centro storico di San Patrizio attraverso un percorso partecipato finanziato dalla Regione. Si tratta di investimenti di quasi 2 milioni di euro».
Sul tavolo della Giunta comunale continuano gli interventi per il miglioramento strutturale ed energetico dei due plessi della scuola media per un importo complessivo che supera il milione di euro, a cui si aggiungono altri 170mila euro per il miglioramento sismico della primaria di Lavezzola. Altro tema sono le strade, con un intervento di 600mila euro spalmati sul triennio 2019-2021, dopo un investimento, ancora in corso, di 540mila euro sulle strade comunali. Con il V e il VI stralcio, pari a 170mila euro, il prossimo anno vedrà la completa conversione a led della pubblica illuminazione sviluppata nel triennio precedente per un importo di 840mila euro. Atri 500mila euro si aggiungono per il completamento della scuola primaria di Conselice e nell’opera di restauro e miglioramento sismico del Municipio.
Attenzione da parte della Giunta verso la riorganizzazione delle strutture sportive con adeguamenti normativi e interventi migliorativi negli impianti per una spesa complessiva di 180mila euro e per la qualità dei centri storici con interventi di arredo urbano, riqualificazione di piazza Gramsci, il restauro dei dipinti di Gino Pellegrini in piazza Guareschi e del monumento ai caduti di Lavezzola per una spesa complessiva di 124mila euro.
Questo bilancio di previsione si lascia alle spalle un triennio di investimenti pari a quasi 8 milioni, di cui oltre la metà in corso di realizzazione e il resto già concluso. A questi si aggiungono gli interventi già programmati dall’Amministrazione provinciale per l’allargamento di via Gardizza che vedrà la luce nel prossimo anno per un importo complessivo di 3 milioni di euro e il potenziamento del depuratore di Lavezzola con un investimento di 515mila euro e un contributo di 150mila euro da parte della ditta Golfera.
Volley A2 femminile / Domani, mercoledì 12 dicembre (ore 20.30), le biancorosse affrontano in terra umbra la quotata Zambelli in un ottavo di finale da dentro o fuori. Caliendo: «Non andremo lì per fare una passeggiata»
Una esultanza delle giocatrici della Conad
Reduce dalla netta sconfitta subita domenica a Torino, negli ottavi di Coppa Italia di A2 alla Conad Ravenna si presenta un’occasione unica di riscatto immediato. Domani, mercoledì 12 dicembre, sull’ostico parquet di Orvieto (inizio ore 20.30, arbitri Grassia e Salvati) le ragazze di Caliendo proveranno a strappare il passaggio ai quarti, giocando il tutto e per tutto, in una partita secca da dentro o fuori. Troveranno dall’altra parte del taraflex una squadra agguerrita, che al momento occupa la seconda posizione del girone A con 23 punti, in condominio con Soverato e a tre lunghezze dalla capolista Mondovì.
Per entrambe le formazioni sarà un esordio in questa competizione che le vede impegnate per la prima volta. Quest’anno, come avvenuto per il campionato, anche la Coppa Italia di A2 ha una formula rinnovata che prevede che nel primo turno siano messe a confronto le squadre classificate dal terzo al sesto posto nel girone d’andata dei due raggruppamenti in cui è suddivisa la categoria. La vincitrice tra Ravenna e Orvieto, il prossimo 13 gennaio, se la dovrà vedere nel quarto di finale in casa di San Giovanni in Marignano, ammessa direttamente ai quarti in virtù del secondo posto conquistato al termine del girone d’andata della regular season. Tra le file umbre c’è la ex D’Odorico, mentre tra le ravennati militano due ex orvietane: il libero Giulia Rocchi e la schiacciatrice Serena Ubertini. «La Coppa Italia – spiega il tecnico Nello Caliendo – è una competizione molto affascinante. Orvieto è una squadra molto equilibrata, forte in tutti reparti, ma soprattutto mi è sembrata molto solida nel cambio palla. Contro questi avversari giocheremo una partita secca e di certo non andremo lì per fare una passeggiata, anzi cercheremo in tutti i modi di passare il turno».
Guidate in panchina dal tecnico pesarese Matteo Solforati, tra i pezzi da novanta della squadra umbra vanno citate l’opposto Clara Decortes, proveniente da Brescia (vincitrice della passata stagione di A2), la stessa Sofia D’Odorico, lo scorso anno alla Conad, l’altro posto 4 Gabriela Stavnetchei, giovane brasiliana al suo primo anno in Italia, le centrali Mila Montani, confermata dalla passata stagione, e la giovanissima Michela Ciarrocchi, cresciuta a Casal de’ Pazzi, ma da due anni in forza a Orvieto. La diretta streaming sarà visibile sulla pagina Facebook della Zambelli Orvieto, mentre aggiornamenti in tempo reale sul risultato si potranno trovare sulla pagina Facebook di Olimpia Teodora e sul sito della Lega Pallavolo Femminile.
Nel tempo episodi che hanno messo a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica con denunce e arresti
Dai controlli effettuati da polizia e carabinieri è risultato che l’esercizio pubblico sarebbe un ritrovo abituale di persone pericolose con precedenti e dedite a traffici illeciti: il bar Melody di Faenza dovrà restare chiuso per 15 giorni dopo la sospensione della licenza stabilita dal questore ai sensi dell’articolo 100 del Tulps. Il provvedimento è stato notificato stamani, 11 dicembre. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine sia all’interno che all’esterno dell’esercizio pubblico si sono verificati, nel tempo, non solo episodi di gravità tale da mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica ma soprattutto reati che hanno visto come protagonisti alcuni abituali frequentatori del locale che in quel luogo sono stati denunciati o arrestati.
Una immagine della partita persa dall’InfinityBio in terra toscana
Inaspettata e pesante sconfitta dal punto di vista psicologico per l’InfinityBio, contro una squadra che finora aveva vinto solo due partite. In terra pistoiese, a Ponte Buggianese, le faentine infatti perdono in modo abbastanza netto da una non irresistibile Orza Rent, dimostrando di avere subito un forte contraccolpo per l’infortunio di Franceschelli, nonostante la buona prova della nuova arrivata Policari.
Buono l’avvio delle faentine, che dopo una prima fase di studio riescono a prendere le misure alle padrone di casa e con una buona alternanza di punti da sotto con Preskyenite e Soglia e tre triple cercano di allungare: 6-17. Nonostante qualche palla persa di troppo, il primo quarto si chiude con il punteggio di 13-19. Il secondo periodo si riapre con lo stesso canovaccio, con le ospiti che cercano di mantenere un buon margine, anche se non del tutto rassicurante (20-27 al 15′), ma le giocatrici di casa, ben supportate dai nuovi innesti settimanali di Innocenti e Lazzaro, non demordono. Anzi, grazie all’ottimo approccio di Bona, piano piano si riavvicinano, fino a chiudere il quarto a 33-35.
L’inizio del terzo è un incubo per Faenza; 15 punti subiti contro 3 realizzati ribaltano l’inerzia del match. Bona fa quello che vuole in area, Innocenti e Lazzaro innescano facili soluzioni d’attacco e per l’InfinityBio è notte fonda. Si arriva a -10 senza neanche accorgersene, ma grazie a una tripla di Preskyenite sulla sirena si chiude con solo quattro punti di passivo (50-46). L’ultimo tempo vede le avversarie non mollare un centimetro e al 35′ sono di nuovo 10 i punti di svantaggio da recuperare (48-38). La panchina faentina decide allora di ricorrere alla difesa a zona, chiudendo meglio le maglie difensive e ricucendo lo strappo, con il pareggio a quota 52 (parziale di 4-14). Questo però si rivela un fuoco di paglia, perché da quel momento le pistoiesi riprendono le redini dell’incontro senza troppi patemi chiudono l’incontro sul 67-61.
Basket B / A Scandiano i lughesi si inchinano alla Bmr di un solo punto al termine di una sfida molto equilibrata
Reggio Emilia-Lugo 72-71 (17-19, 41-36, 55-55)
BMR BASKET 2000 REGGIO EMILIA: Bertocco 16, Gatto 16, Graziani 13, Germani 13, Crusca 7, Canelo 6, Zampogna 1, Garofoli, Piccinini ne, Caiti ne. All.: Eliantonio.
ORVA LUGO: Brighi 19, Lucarelli 11, Farabegoli 11, Rossi 9, Leardini 6, Bracci 4, Bedin 4, Demarchi 3, Seravalli 2, Galassi 2, Bazzocchi, Melandri ne. All.: Galetti.
ARBITRI: Barilani di Roma e Bandinelli di Perugia.
4 punti contro Reggio Emilia per il biancoverde Jonas Bracci
L’Orva a Scandiano contro Reggio Emilia perde una partita fondamentale nella corsa alla salvezza, cadendo per un solo punto nella volata della scontro diretto e mancando di conseguenza l’aggancio in classifica alla Bmr. I lughesi, così, restano solitari in fondo alla graduatoria con una sola vittoria. Dopo esser stati in sostanziale parità, i padroni di casa si aggiudicano il match con una prestazione straordinaria dell’ex di turno, Tommaso Gatto. Il primo quarto e buona parte del secondo sono in parità (fine del primo Lugo avanti di due punti: 17-19). All’intervallo lungo Reggio è avanti (41-36), ma la reazione del’Orva, al terzo parziale, non tarda ad arrivare: un Brighi enorme (19 punti, 8 falli subiti, 4 rimbalzi e 2 assist) tiene aggrappati i biancoverdi al match (55-55). Il quarto periodo di gioco si rimane in parità, ma Reggio Emilia la scampa per un punto al suono della sirena (72-71).
Lo scrittore e autore teatrale in scena a Cervia e Faenza con il suo L’abisso incentrato sul tema degli sbarchi a Lampedusa
La linea telefonica fra Ravenna e Siracusa è disturbata, ma non tanto da celare l’emozione della voce di Davide Enia. Dopo 60 anni di quasi inattività, il teatro Comunale inaugura la stagione di prosa con L’abisso, il suo nuovo spettacolo co-prodotto da Accademia Perduta. «Minchia, il teatro è bellissimo», mi confessa. «L’hanno appena aperto. Ti mando le foto», promette. E me le manda.
L’abisso è tratto da Appunti per un naufragio, libro con cui Enia ha vinto il Supermondello e il MondelloGiovani, e a giudicare dalle prime recensioni la fortuna del romanzo sembra riverberarsi anche sulla scena. Lo spettacolo farà tappa il 12 e 13 dicembre al Walter Chiari di Cervia (dove il 13 alle 18 incontrerà anche il pubblico) e il 17 al Masini di Faenza.
Dopo 11 anni è tornato in teatro. Perché un’assenza così prolungata? E cosa l’ha spinta a tornare?* «Mi ero rotto i coglioni. Non mi andava di dover essere colluso con un sistema che si stava abbassando sempre di più. Tornare è stato un impulso egoistico. Col romanzo non avevo creato la giusta distanza tra me e i fatti. Avevo bisogno di continuare ad approfondire l’altro mio linguaggio, quello del teatro, per scrivere sul mio corpo cosa significa stare sull’orlo dell’abisso». È paradossale. Nella visione comune, il teatro accorcia questa distanza. «Scrivere ti fa riflettere sull’eredità culturale che abbiamo attorno al libro, al nostro modo di cercare sulla pagina un deposito di verità che appartiene al lettore. Il teatro ti permette invece di scrivere col corpo. Attraverso la performance mi rimetto nello stato di chi nomina le cose per la prima volta». La lavorazione de L’abisso è stata lunga: è passato quasi un anno da quando vidi un primo studio a Faenza. L’equilibro trovato vi soddisfa? «Io e Giulio Barocchieri, il musicista che mi accompagna, siamo molto soddisfatti. Ma molte cose non puoi calcolarle, vanno al di là dello spettacolo. Spesso accade un cortocircuito con gli spettatori, che rimangono con noi a parlare e ad abbracciarci anche dopo lo spettacolo. Abbiamo intercettato qualcosa, non saprei come dirlo altrimenti». Uno dei punti centrali de L’abisso è la cucitura fra la sua biografia e l’evento storico della migrazione, raccontata attraverso gli sbarchi a Lampedusa. C’era nel testo una tensione quasi psicanalitica: usava spesso la parola “slatentizzare”, rendere esplicito il non-detto.
«Nello spettacolo non la uso più, ma parlo ancora del trauma e della necessità della sua denuncia». Questa tendenza a nascondere il trauma si può definire ipocrita? «Non lo è, perché non parlarne è soltanto un danno. È un’eredità culturale che condividiamo con tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo. Un paternalismo che, statisticamente, ci porta a rimuovere la dimensione del dolore perché considerata vergognosa». Il 28 novembre è stato approvato il cosiddetto “ddl Salvini” sulla sicurezza, che dà una stretta di vite alla possibilità di accogliere legalmente i migranti. Il 30 è stato premiato col Mondello. Crede che la scelta della giuria voglia lanciare un messaggio alla società italiana? «Non lo so, bisognerebbe chiederlo ai 120 giurati e ai 180 studenti che scelgono il vincitore. Si può dire una cosa: un decreto che revoca la protezione umanitaria è disumano. Fa sprofondare indietro nei secoli il pensiero e la nostra cultura, improntata da sempre all’accoglienza e all’aiuto dei più deboli». Perché si parla tanto di immigrazione? «Si sta creando un’emergenza per evitare di parlare di altri problemi: i piani economici fanno acqua da tutte le parti, lo spread è impazzito. Si cerca sempre un nuovo nemico. Ma una politica improntata alla costruzione dell’odio non ha molto da offrire. È la banalità della slatetizzazione di pulsioni primarie, che non so nemmeno quanto siano consapevolmente razziste». Intende dire che il razzismo raccontato è più forte di quello reale?
«Non lo so. Ma è un po’ come succede sui social: nel mondo reale è più difficile essere così violenti. Vorrei sapere quante persone, davanti a una donna incinta al sesto mese sfollata da uno Sprar, abbiano il coraggio di non aiutarla, di non provare vergogna per averlo permesso. Ciò che vedi cambia il tuo pregiudizio». Vedere gli sbarchi a Lampedusa l’ha cambiata?
«Avevo pregiudizi che sono crollati dal primo momento in cui ho visto i migranti. Primo fra tutti quello di non pormi come una persona in cerca di soluzioni, ma piuttosto come un ascoltatore. Non formulare per forza un giudizio, ma ascoltare».
Presentazione e proiezione di “The Power of the Archive. RPBW” e “Renzo Piano World Tour 01”, il 12 dicembre al Mariani di Ravenna e il 19 dicembre al Sarti di Faenza
Un ritratto dell’architetto Renzo Piano (dalla pagina FB di Habitat2020)
Un archivio, una tesi di laurea e quattro lettere che rappresentano uno dei più prestigiosi studi di architettura del mondo: RPBW, Renzo Piano Building Workshop. È questo il punto di partenza di un viaggio attorno al globo incentrato sulle opere firmate da Renzo Piano, probabilmente il più celebre architetto al mondo. Un viaggio che sarà al centro del convegno che si terrà mercoledì 12 dicembre a Ravenna al Cinema Mariani dalle 18, replicato poi mercoledì 19 dicembre alla stessa ora al cinema Sarti di Faenza (ingresso gratuito).
Una giornata di studio (previsti anche tre crediti formativi per architetti) che partirà con la presentazione del documentario The Power of the Archive. Renzo Piano Building Workshop. Una pellicola che, come rivela il titolo, nasce per raccontare il sapere e il potere di un archivio, o meglio dell’archivio di Renzo Piano: la nascita, la struttura, l’ordinamento, la funzione e la progettualità dell’Archivio dei progetti del Renzo Piano Building Workshop.
Ma non c’è solo il film a trarre origine dal mondo di Renzo Piano: l’associazione culturale Habitat2020 e ProViaggiArchitettura, con la collaborazione della Fondazione Renzo Piano, hanno istituito un premio a cadenza annuale per la miglior tesi di laurea che si sia distinta nell’approccio progettuale rivolto alla rigenerazione di aree periferiche italiane.
Per la prima edizione, il premio offerto al vincitore è stato un viaggio intorno al mondo di quaranta giorni alla scoperta delle principali opere del grande progettista genovese. Un’esperienza dalla quale è nata il libro Renzo Piano World Tour 01 a cura di Silvia Pellizzari, studentessa del corso di laurea di Ingegneria Edile-Architettura dell’Università di Padova che si è aggiudicata il premio.
Il libro sarà presentato a Ravenna e Faenza con i promotori del premio, Marcello Bacchini, presidente di Habitat2020, Roberto Bosi, direttore di ProViaggiArchitettura, Edoardo Narne, docente dell’Università di Padova e l’autrice Silvia Pellizzari.
Tra gli ospiti interverranno Luca Frontali, presidente dell’Ordine Architetti Ravenna, Francesca Molteni e Fulvio Irace, rispettivamente regista e curatore del documentario.
Le iniziative godono del patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Ravenna, della Fondazione Renzo Piano e del Milano Design Film Festival e sono organizzate con il supporto dell’azienda Edilpiù srl.
I rappresentanti dei lavoratori: «La posizione aziendale compromette l’attuale sistema di relazioni sindacali»
Dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale Start Romagna, l’azienda di trasporto pubblico di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena. La decisione presa dai sindacati di categoria(Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Usb regionali) giunge a seguito della riunione in sede aziendale lo scorso 4 dicembre, quando «la direzione – scrivono i sindacati – ha comunicato l’indisponibilità alla chiusura di un accordo che prevedeva l’erogazione delle differenze economiche relative alla vendita a bordo dei titoli di viaggio per l’anno 2017, spettanti al personale operatore di esercizio, motivando tale decisione con l’incertezza delle proroghe dei contratti di servizio e dei relativi corrispettivi economici».
I sindacati affermano che la posizione aziendale compromette l’attuale sistema di relazioni sindacali, e le incertezze economiche pregiudicano non solo la soluzione della problematica del venduto a bordo per il 2017, ma anche gli obiettivi dell’accordo sottoscritto lo scorso 8 maggio per il premio di risultato 2018-2019-2020 mettendo di fatto a rischio le aspettative salariali delle lavoratrici e dei lavoratori di Start Romagna, a cui si aggiunge l’incertezza delle assunzioni di nuovi operatori di esercizio utili alla garanzia dei servizi.
«Come organizzazioni sindacali non possiamo che condannare questo atteggiamento del Presidente, mai presente alle trattative sindacali, e di tutto il Cda. Pertanto a loro va la responsabilità di eventuali disagi che ingiustamente i cittadini di Ravenna, Rimini, Forlì e Cesena subiranno nei prossimi giorni. Le organizzazioni sindacali hanno deciso unitariamente, per contrastare la decisione aziendale, di attivare da subito azioni concrete per la soluzione di questa vertenza. Inoltre, tenuto conto delle incertezze per il futuro di Start e del Tpl della Romagna in attesa delle gare di appalto o di altro tipo di affidamento dei servizi, ci attiveremo con iniziative nei confronti degli enti proprietari e dell’agenzia Amr per pretendere la clausola sociale di salvaguardia per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di tutta Start Romagna».