venerdì
18 Luglio 2025

Anche l’ex sindaco Matteucci alla presentazione di “Crescere con genitori comunisti”

Il libro del ravennate Marco Ortolani, pubblicato dalle edizioni del Girasole

MatteucciGiovedì 24 maggio alle 18 alla Libreria Feltrinelli di Ravenna si terrà la presentazione del libro “Eppure non mi hanno mangiato! Crescere con genitori comunisti” di Marco Ortolani.

Oltre all’autore, intervengono l’ex sindaco Fabrizio Matteucci, prefatore del libro, e l’attore-poeta Franco Costantini che alternerà le domande all’autore con l’interpretazione di alcuni passi della narrazione.

A Cervia anche Arrigo Sacchi, Dan Peterson e Antonio Rossi: «Lo sport fa viaggiare»

Convegno organizzato dal Fantini Club: «Se un emiro lo chiudesse con una cupola e ci regalasse un’estate lunga 12 mesi…»

FantiniAnche il noto telecronista e allenatore di basket Dan Peterson, l’ex Ct della Nazionale di calcio Arrigo Sacchi e il campione olimpico Antonio Rossi hanno partecipato venerdì al Fantini Club di Cervia al forum promosso da Sportur Travel “Lo Sport fa Viaggiare”, sul tema dell’attività sportiva come risorsa turistica.

Tutti gli ospiti sono stati concordi su come il turismo sportivo in Italia debba ripartire dai grandi eventi e da alti standard di ospitalità, due aspetti che l’Emilia-Romagna (hanno assicurato il “governatore” Stefano Bonaccini e l’assessore regionale Andrea Corsini) ha messo al centro del proprio programma di sviluppo. A sottolineare questo concetto è lo stesso Antonio Rossi, oggi sottosegretario della regione Lombardia per i grandi eventi: «L’ospitalità in Emilia Romagna risponde a standard elevatissimi, non possiamo che seguire l’esempio per rendere il nostro paese un punto di riferimento imprescindibile come destinazione turistica specializzata». A rinforzare questa tesi l’intervento di Dan Peterson: «Nell’immaginario americano la meta più ambita per la vacanza, non solo sportiva, è l’Italia. Il vostro paese, che oramai sento anche mio, non può perdere la straordinaria opportunità di soddisfare questa domanda».

Ad aprire i lavori un tavolo di confronto tra i portavoce dei tre principali Master Italiani sullo Sport Business Management: Matteo Pastore, Giorgio Gasparini ed Enrico Castorina. Al centro degli interventi, ognuno focalizzato sulle proprie esperienze dirette nella formazione dei manager del futuro e nell’organizzazione di eventi, alcuni dati sull’indotto generato dalle manifestazioni sportive e sull’importanza di creare un rapporto di stretta collaborazione con le istituzioni e il territorio.

Altro punto ampiamente affrontato dagli ospiti è stata l’importanza dei grandi eventi sportivi, come moltiplicatori di ricchezza del territorio e al contempo elemento di valorizzazione e promozione delle eccellenze del territorio. Ne è un esempio l’Ironman Italy Emilia-Romagna, con la seconda storica edizione in programma a Cervia il prossimo settembre, «con oltre 3.000 iscritti provenienti da 80 paesi del mondo, che movimenteranno un numero almeno triplo di persone con cinque giorni medi di permanenza nel nostro territorio», ha raccontato con orgoglio il sindaco di Cervia Luca Coffari.
Dati confermati dall’Assessore al turismo e commercio della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini e dal Presidente Stefano Bonaccini, che hanno voluto sottolineare anche la recente decisione della regione che in questi giorni ha scelto «due volti indimenticati e indimenticabili dello sport italiano per costruire un programma di sviluppo senza precedenti in Italia per quanto riguarda il turismo sportivo: Davide Cassani, nominato Presidente dell’Azienda di Promozione Turistica regionale e Alberto Tomba, al quale affideremo lo sviluppo e la promozione del nostro Appennino».

A portare la loro esperienza in tema di sport, anche il Colonnello Enzo Parrinello, vicepresidente vicario della Federazione Atletica Leggera che ha presentato un’interessante indagine su turismo e sport dell’Istituto Piepoli e Luca Moretti, Presidente di Livigno Turismo, che ha raccontato al pubblico la brillante intuizione di trasformare la città di Livigno nella “casa degli sportivi” che scelgono l’altura per migliorare le proprie performance di gara.

L’evento è stato organizzato da Sportur Travel, Tour Operator specializzato proprio nell’organizzazione di vacanze a tema sport. Un’iniziativa che il patron Claudio Fantini ha voluto far diventare un appuntamento fisso: «Lo sport è una passione che non ha una stagionalità. Gli sportivi vogliono fare delle esperienze e vivere delle emozioni. Il mio sogno? Trasformare il Fantini Club in una “palestra del buon vivere” operativa 12 mesi all’anno. Chissà che un domani un Emiro non suonerà alla mia porta per costruire una grande cupola sulla mia spiaggia e regalarci un’estate lunga 12 mesi…».
Un’idea che convince in un istante Pietro Aradori, campionissimo del basket italiano e della nazionale, che dichiara senza pensarci troppo: «L’Emilia-Romagna è già la mia seconda casa, ma se Claudio costruisce una cupola sul Fantini Club giuro che mi trasferisco subito».

Il guardiano degli scambisti: «1.500 euro al mese per stare fuori dalle camere…»

Al villaggio del sesso alle porte di Ravenna c’è chi ha trovat un lavoro alternativo…

Club Prive Scambio Di Coppia 878501Millecinquecento euro al mese per fare il vigilante delle camere degli scambisti. Un lavoro senza dubbio originale, di cui in questi giorni ha scritto il quotidiano Libero in un articolo che sta facendo il giro del web.

La giornalista Simona Pletto ha infatti intervistato un nuovo custode del vero e proprio villaggio del sesso e dello scambismo aperto anni fa alle porte di Ravenna, vicino a Mirabilandia. Il suo compito è quello di stare di guardia in corridoio e sorvegliare davanti alle camere dove si incontrano gli scambisti che non succeda nulla. Tutte le sere (a seconda dei turni) dalle 22 almeno fino alle 4.

Al momento dal club – interpellati dalla giornalista – fanno sapere che non cercano altri custodi, ma chi è interessato può farsi vivo dopo l’estate…

Il Ravenna Woman va all’assalto del Pink Bari per evitare la retrocessione. Forse…

Calcio A femminile / Domani, sabato 19 maggio (ore 15), le biancorosse sfidano a Montesilvano le pugliesi con l’obiettivo di vincere per accedere ai playout. La società romagnola ha però presentato ricorso e la gara quindi si disputerà ‘sub judice’

Ravenna Woman
L’organico del Ravenna Woman

Gioca per la “sopravvivenza” domani, sabato 19 maggio, il Ravenna Woman, obbligato dal Dipartimento Calcio Femminile della LND a effettuare lo spareggio con il Pink Bari per evitare la retrocessione in Serie B femminile. La società romagnola ha presentato ricorso al Coni chiedendo l’annullamento del provvedimento del Dipartimento, oltre ovviamente alla sospensione dello stesso in attesa del giudizio. I tempi molto stretti con ogni probabilità non permetteranno di rinviare la partita e l’incontro si disputerà quindi ‘sub judice’, in attesa della sentenza del Coni. Sarà quindi una partita forse inutile quella che vedrà le biancorosse sfidare le pugliesi alle ore 15 allo stadio “Galileo Speziale” di Montesilvano, in provincia di Pescara (arbitro De Santis di Campobasso).

La squadra che perderà scenderà direttamente in B, quella che invece vincerà disputerà l’ulteriore spareggio con le finaliste perdenti dei playoff di B che sempre domani, sabato 19 maggio, hanno in programma i match tra Roma e Florentia e tra Pro San Bonifacio e Orobica Bergamo. Le formazioni vincenti le due semifinali saranno promosse in A, mentre le perdenti disputeranno gli spareggi con la 9ª (Sassuolo) e 10ª (la vincente appunto di Ravenna-Bari) della massima serie.

Nei due match disputati in campionato le romagnole hanno raccolto un pareggio fuori casa e una netta vittoria in rimonta per 3-1, griffata dalla tripletta di Pugnali, fra le mura amiche. Il vantaggio negli scontri diretti non è però bastato per evitare la retrocessione diretta e le biancorosse sono quindi chiamate a un ulteriore sforzo. In caso di parità al termine dei 90’ si disputeranno due tempi supplementari ed eventuali rigori.

Trovati con più di mezzo chilo di eroina, coppia finisce nei guai

Arrestato un 24enne, denunciata la compagna di 41 anni. In casa anche modiche quantità di cocaina e di “fumo”

SpaccioUn 24enne è stato arrestato nei giorni scorsi dalla polizia per esssere stato trovato in possesso di più di mezzo chilo di eroina. La polizia ha fermato l’uomo, un tunisino, a Punta Marina in compagnia di una ravennate di 41 anni. Sprovvisto di permesso di soggiorno e in possesso di una modica quantità di marijuana, il tunisino è stato perquisito anche a casa, dove abitava con la donna.

In totale la polizia ha trovato, nel domicilio di via Cesarea, 513,48 grammi di eroina, 2,92 di cocaina e ulteriori modiche quantità di marijuana e hashish. L’immancabile bilancino di precisione era accompagnato da 370 euro in contanti. Tutto sequestrato. Il 27enne è stato arrestato per detenzione di spaccio e portato in carcere, la donna denunciata per lo stesso reato.  Poiché all’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti ed assoggettati a sequestro una mountain bike ed una chitarra elettrica di presunta provenienza furtiva, l’uomo è stato inoltre denunciato a piede libero per il reato di ricettazione.

 

Minaccia quattro studentesse: 58enne ravennate arrestato per stalking

Era arrivato a pedinarle. Secondo lui erano le responsabili di un suo primo arresto avvenuto a inizio aprile per possesso di droga

StalkingUn 58enne ravennate è stato denunciato per stalking ai danni di quattro studentesse. Le ragazze, che abitavano nello stabile in cui l’uomo ha un’attività commerciale, erano infastidite dall’uomo che da aprile aveva cominciato a loro dire ad infastidirle, offenderle e minacciare di morto. Secondo lui le ragazze erano responsabili del suo arresto, avvenuto il 4 aprile per detenzione di sostanze stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, c’è stata una escalation dei comportamenti violenti che è arrivata anche a tentativi di accedere nel condominio ed alla porta delle studentesse, nonché con pedinamenti in strada. L’uomo nella mattinata di giovedì è stato controllato dalla polizia che lo ha denunciato  a piede libero perché trovato in possesso di un coltello ed uno stiletto a bordo dell’auto. In mano alla polizia ci sono anche immagini della videosorveglianza. Venerdì mattina il gip Cecilia Calandra ha convalidato l’arresto e accolto la richiesta del pm Angela Scorza: l’uomo resterà in carcere.

La Cmc non concede l’area, salta il progetto Darsena Pop Up 2

Nell’ex Sic si sarebbe dovuto realizzare il nuovo comparto previsto nel bando ministeriale ma tutto è saltato a causa delle bonifiche che la Coop di via Trieste ritiene necessarie

Lo stato del progetto era avanzatissimo, con i contatti già avviati con imprenditori del settore e i fondi già pronti ad essere stanziati dal Ministero. Darsena Pop Up 2 si ferma invece sul più bello a causa della rottura dei rapporti tra la Cmc – proprietaria dell’area – e Darsena Futura, la società che avrebbe dovuto realizzare l’opera nell’ex bitumificio Sic. La vicenda, raccontata oggi dal Resto del Carlino di Ravenna, vede in sostanza la cooperativa aver ritirato la disponibilità dell’area facendo infuriare Darsena Futura che non ha più il tempo, di fatto, per una variante progettuale. Certo, giovedì sera a mezzanotte è stata compiuto l’estremo tentativo di virata: senza più un’area su cui appoggiarsi è stata in sostanza aumentata la superficie della piattaforma galleggiante (già prevista nel primo progetto) spostando lì tutta Darsena Pop Up 2.

Nemmeno Paolo Monduzzi, l’imprenditore che più ha spinto per realizzare l’opera,  però, sembra crederci troppo: «Il Ministero dovrebbe approvare la variante al progetto nonostante arrivi dopo il termine in cui era possibile presentarla». Con l’aria politica che tira a Roma, è probabile che non accadrà anche se tentar non nuoce. Il progetto era in sostanza la continuazione di quello nato come scommessa accanto all’Almagià: Darsena Pop Up che, a due anni dalla sua costruzione, è oggi almeno per dimensioni la realtà più solida della riqualificazione sul Candiano, l’unica ad aver sfruttato appieno il riuso degli spazi.

Grazie ad un sistema modulare di container, il Pop Up è un centro sportivo con numerose attività. Il secondo lotto sarebbe dovuto essere dedicato maggiormente alla ricerca, senza comunque trascurare spazi ricreativi. A settembre, quando si è resa disponibile l’area Sic, dove sorgeva l’ex bitumificio, è nato il contatto tra Cmc e Darsena Futura srl che, in sintesi, riunisce gli imprenditori soci di Naviga in Darsena, l’associazione di cui è presidente Monduzzi. Presidente di Darsena Futura è invece Francesco Mattiello. Sono loro a vergare la dura nota in cui si esprime «grande disappunto verso Cmc Immobiliare» e in cui si parla di «inconsistenti giustificazioni» per quanto riguarda il ritiro dell’azienda di via Trieste dalla partita. Monduzzi e Mattiello sottolineano anche che le tempistiche «non ci lasciano oggi valide alternative».

Cmc Immobiliare si è tirata indietro il 23 aprile con una nota inviata a Mattiello e, per conoscenza, all’amministrazione comunale. Secondo Cmc – in sintesi – non c’erano le condizioni per bonificare l’area dell’ex bitumificio in tempi utili per la realizzazione del progetto. C’era in sostanza – secondo l’azienda immobiliare – una incompatibilità legata alla necessità di fare bonifiche approfondite che avrebbero avuto tempistiche non congrue per il bando ministeriale e le necessità del Pop Up. Secondo Darsena Futura, invece, il problema delle bonifiche sarebbe stato aggirabile perché l’intervento non era immobiliare ma un riutilizzo degli spazi, simile a quanto fatto nei terreni di Darsena Pop Up 1, e quindi con necessità di legge molto meno complesse.

La cooperativa nella sua nota si era detta anche disponibile ad individuare nuove aree ma non se ne è fatto più nulla. In grande imbarazzo Palazzo Merlato che ha visto i due progetti  privati più consistenti presentati al bando ministeriale saltare. Oltre a Darsena Pop Up 2, infatti, nei giorni scorsi è stato ufficializzato anche il cambio di rotta per l’ex Sigarone.  L’amministrazione comunale ha convinto Darsena Futura a non ritirarsi del tutto e intraprendere un ultimo tentativo perché – soprattutto per il Comune – rinunciare ad un progetto che, in pratica, è già in parte finanziato e rappresenta la concreta possibilità del decollo della Darsena avrebbe il sapore della grande occasione persa. Le speranze di riuscita, però, sembrano davvero ridotte al lumicino.

 

 

Nuovo album dei Comaneci, band della cantante ravennate Francesca Amati – VIDEO

ComaneciI romagnoli Comaneci pubblicano oggi, 18 maggio (in digitale, cd e in una bella versione vinile curata da Tannen Records) il loro quarto album in 15 anni, intitolato “Rob A Bank”.

“Senza dubbio – si legge nella cartella stampa – il più complesso, e soprattutto completo, della loro carriera, il più riuscito nel portare avanti questa strana commistione tra melodia, canzone folk e attitudine sperimentale, “Rob a Bank” è anche il primo lavoro a essere, perlomeno nel risultato finale, frutto di una vera e propria band, grazie all’inserimento alla batteria e percussioni di Simone Cavina”. Cavina affianca la già affiatata coppia che porta avanti la ragione sociale Comaneci, quella composta dal chitarrista (e molto altro) cesenaticense Glauco Salvo e dalla cantante (qui, come nei live della band, anche a chitarra e piano elettrico) ravennate Francesca Amati, che i Comaneci li ha fondati nell’ormai lontano 2005.

Con l’occasione dell’uscita del disco i Comaneci pubblicano (qui sotto) un primo video, quello di “The Lake”, affidato alle mani di Mirco Santi.

I Comaneci saranno in tour a partire dal prossimo mese, ecco le prime date confermate per giugno:

09 giugno: Sezzadio (AL) @ Cascina Bellaria Music Club
10 giugno: Bologna @ BAUM Festival,
14 giugno: Mestre (VE) @ Centro Culturale Candiani
15 giugno: Marina di Ravenna @ Hana-Bi
16 giugno: Vicenza @ La Meneghina
23 giugno: Carpegna (PU) @ INTO the WOOD Festival

Dal primo giugno via ai Vespri di San Vitale, omaggio del Festival alla basilca

Apre la rassegna Hermann, ispirata alla vita del monaco Ermanno il Contratto. Chiuse un omaggio alla chitarra Classica

RAVENNA 18/05/18. RAVENNA FESTIVAL. CONFERENZA PRESENTAZIONE VESPRI A SAN VITALE

Ravenna Festival celebra anche quest’anno un patrimonio d’arte, musica e fede unico al mondo, grazie alla collaborazione con l’Opera di Religione dell’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia. La più amata delle basiliche bizantine – uno degli otto monumenti di Ravenna riconosciuti patrimonio dell’Umanità dall’Unesco  accoglie ogni giorno concerti di musica sacra, con nuove produzioni, proposte selezionate attraverso un bando internazionale e collaborazioni con realtà e artisti del territorio: un’inestimabile esperienza di bellezza, che anche nel 2018 il Festival offre al visitatore per il simbolico biglietto da 1 euro.

Apre la rassegna Hermann (1 giugno, 3-6 giugno), sacra rappresentazione per controtenore, tre viole da gamba bassa, cornetto e voce recitante, commissionata al compositore Paolo Baioni e ispirata alla singolare vita del monaco Ermanno il Contratto. Segue il concerto al fortepiano di Tullia Melandri – Riscoprire il suono di Schumann (2 giugno) – il primo dei due appuntamenti in programma al Refettorio del Museo Nazionale. Si torna a San Vitale con Sacri ottoni (7-10 giugno), il programma proposto dai Romagna Brass e dedicato a Giovanni Gabrieli, massimo esponente della Scuola Veneziana del XVI secolo.

Dall’Olanda il Duo Serenissima – soprano e liuto – con La diva reclusa (11-15 giugno), per riscoprire la vita (e la musica) di due religiose seicentesche estremamente colte e creative; gli stessi artisti saranno anche al Refettorio per un omaggio a Giulio Caccini nel IV centenario della morte (17 giugno). Il Coro dell’Associazione Consorti Dipendenti del Ministero degli Affari Esteri presenterà lo Stabat Mater di Girolamo Abos, una suggestiva pagina del Settecento napoletano (16 giugno); mentre David Brutti e Nicola Lamon, rispettivamente cornetto e organo, si addentreranno nel Seicento stravagante, con un percorso geografico e storico nella poetica della meraviglia (18-20 giugno).

Un salto nella seconda metà dell’Ottocento, in compagnia del duo mezzosoprano e organo La DiStileria con Omaggio a Rheinberger, oggi sconosciuto ai più ma musicista dal profilo ricco e articolato (21 e 22 giugno). Ancora un duo per Dialoghi bachiani, pagine celebri e diverse di Bach, ripensate e reinterpretate per violino e violoncello (23 e 27 giugno).

Una realtà centrale nella crescita culturale e musicale della città, il Coro dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” presenterà Liszt e Pärt, sacre consonanze (24-26 giugno), mentre l’Ensemble La Dafne guiderà il pubblico a Candia, crocevia di culture, la capitale di Creta che fu punto d’incontro fra culture musicale tra XVI e XVII secolo (28-30 giugno). Conclude il viaggio Piero Bonaguri con un ricchissimo omaggio alla musica sacra per chitarra classica, Il repertorio sacro: dal Medioevo a oggi (1-5 luglio).

«Vuoi prenderti una pallottola?». Il riferimento cinematografico finisce a processo

Il caso riguarda un messaggio mandato da un ingegnere ad un funzionario comunale. Il sindaco: «Minacce inaccettabili». Al centro di tutto un appalto pubblico

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Luca Coffari, sindaco di Cervia

«Ieri ho visto un film in cui un bodyguard prende una pallottola al posto del presidente. Prenderai tu questa pallottola? E ne vale la pena per salvare quella persona?» Era il 2016 quando un tecnico del Comune di Cervia ricevette questo messaggio. Ora quella vicenda è finita in tribunale perché subito dopo aver ricevuto il messaggio da parte di un ingegnere si era rivolto ai carabinieri. Ieri i due protagonisti della vicenda sono comparsi in aula e l’imputato ha spiegato che non si trattava di minacce. Era, insomma, tutto un fraintendimento: con il collega c’era infatti un rapporto di stima e amicizia e riteneva il funzionario comunale simile all’eroe di “Attacco al potere”, il film in questione.

Al centro della vicenda una questione legata ad appalti pubblici. All’ingegnere non andava giù la decisione del Comune di Cervia di procedere con un affidamento diretto e non con una gara pubblica. Sulla vicenda nel pomeriggio ha detto la sua il sindaco di Cervia, Luca Coffari, su Facebook. « È intollerabile ed inaccettabile per la nostra Amministrazione che un soggetto possa arrivare ai messaggi di minacce. Ricordo bene quel caso, con me si era “fermato” alle pressioni, poi visto che eravamo molto determinati a fare la cosa giusta per la città ha iniziato a muoversi dietro le quinte puntando sul dirigente tecnico».

Continua il pimo cittadino: «Lo aspettava all’uscita dall’Ufficio e poi l’sms dove si parla addirittura di pallottole. Venne anche in consiglio comunale e lo interruppe urlando. Gli risposi, dicendo che questa amministrazione rispetta le norme e lavora per il bene della collettività non per gli interessi degli immobiliaristi che volevano lottizzare a fianco della pineta». Le parole del sindaco potrebbero anche avere, a questo punto, una valenza giuridica. Coffari parla di una «penosa arrampicata sugli specchi» e ricorda che «La procedura seguita dall’amministrazione è conforme alla legge, per la costruzione della strada via Europa che poi successivamente e terminata l’opera è stata data al pubblico». Di fronte alla decisione di non ritirare la querela presa dal dirigente, infatti, l’ingegnere ha annunciato di voler ricorrere all’autorità anti corruzione: « Il soggetto può scrivere all’autorità e attenderemo con fiducia e serenità un eventuale responso. Abbiamo piena fiducia nella Magistratura che sta operando con fermezza di fronte a queste gravi minacce».

 

È morto Carrino, «ma bicchieri e cuscini appoggiati sulle sue sculture in piazza…»

L’associazione culturale Tessere del Novecento ricorda la figura dell’artista pugliese scompaso a 86 anni: nel 2002 realizzò il Costruttivo Progetto Ravenna 99 in acciaio inox sulla gradinata del Palazzo del Mutilato

4Pugliese di origine, si è spento a 86 anni nella sua casa-studio di Roma lo scultore Nicola Carrino. A Ravenna nel 2002, su incarico del Gruppo Nettuno e dell’Azienda Morina, Carrino realizzò due blocchi modulari posizionati sulla gradinata davanti al Palazzo del Mutilato in piazza Kennedy e un blocco modulare sull’ingresso della corte laterale in via IX febbraio. L’associazione culturale Tessere del Novecento ricorda l’artista con un pizzico di velata polemica: nelle foto scattate alle opere in piazza il 17 maggio si vede che «uno dei moduli è oggi utilizzato assai impropriamente come posa cuscini e posa bicchieri. Tale discutibile uso dell’opera si potrebbe ovviare o spostando i tavolini del bar o spostando i moduli, nel qual caso diverrebbe necessario il benestare degli eredi». L’opera in lamiera d’acciaio inox AISI 304 di 3 mm di spessore venne donata dall’artista alla città di Ravenna a condizione che il Comune ne preservasse l’integrità: «Ma la nostra amministrazione comunale non l’ha mai presa formalmente in carico e si auspica che sia l’attuale Sindaco a rimediare a questa lunga omissione che alla città non fa molto onore».

Ma cosa c’è all’origine di quelle opere? La nota dell’associazione riporta alcune parole dell’autore stesso: «Il trattamento molato a zone della superficie degli elementi modulo realizza effetti illuministici di variabilità cromatica in rispondenza del variare della luce naturale e dell’illuminazione notturna. Il Costruttivo Progetto Ravenna 99 non svolge funzione di simbolo da contemplare ma si rende strumento attivo della comunicazione estetica a compimento dell’intervento innovativo di restauro e riuso totale dell’edificio, integrando la qualità minimale della scultura contemporanea con la concezione originaria storicamente razionalistica del progetto architettonico». Recentemente, è stato Maurizio Bucci, contemporaneamente alla nuova sistemazione del Salone dei Mosaici, a farsi carico della ripulitura dell’opera di Carrino imbrattata di scritte.

Carrino fu fondatore nel 1960 del Gruppo Uno (sotto l’egida di Argan). Considerava la scultura come l’arte di dimensionare e mutare l’ambiente urbano, tramite moduli sperimentali in ferro e acciaio, assemblati e ricomposti sugli spazi pubblici. Condivise i princìpi enunciati nel 1978 da Pietro Consagra a Matera sulla rilettura del rapporto tra spazio e materia. Il Presidente dell’Accademia di San Luca, Gianni Dessì, ha parlato di “grave perdita per la cultura italiana”. Celebre negli anni ’60 la sua serie dei “Costruttivi trasformabili”, sui quali Helga Marsala ebbe a scrivere nel 2015: “Scultura come esperienza processuale, mai compiuta, potente e insieme fragile, nella sua capacità di mutare insieme al paesaggio e all’osservatore; uno scontro caldo tra presenze capaci di sottrarsi e di sommarsi, di collidere e di accordarsi, di essere ed evolversi a un tempo”. Le sue installazioni monumentali in dialogo con i contesti urbani gli guadagnarono già nel 1971 il Premio per la Scultura alla XI Biennale di San Paolo del Brasile e poi nel 2010 la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per l’antologica “Al MODO” di Orvieto, inserendolo fra i più affermati e rigorosi scultori italiani contemporanei.

Trasporto pubblico, Start Romagna cerca autisti, elettrauto e meccanici

Bandi consultabili sul sito dell’azienda, selezioni per compilare una graduatoria per future assunzioni

L’azienda di trasporto pubblico locale Start Romagna sta cercando autisti, elettrauti e meccanici per formare graduatorie da cui attingere per eventuali future assunzioni. Sedi possibili di lavoro: Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena.

Tutte le informazioni utili (bandi e domande di partecipazione) sono disponibili sul sito www.startromagna.it nella sezione Lavora con Noi. Per essere ammessi alla selezione come autisti, gli aspiranti dovranno far pervenire domanda esclusivamente  online  utilizzando la modulistica allegata al bando di selezione entro le 12 del 23 maggio. Per essere ammessi alla selezione come operai invece domanda in carta semplice utilizzando la modulistica allegata al bando di selezione entro il 15 giugno.

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