mercoledì
23 Luglio 2025

«Sogno un treno storico che porti i crocieristi in città. Il binario è già pronto»

Il direttore del terminal di Porto Corsini, Antonio Di Monte, al lavoro per un nuovo collegamento. Il 2018 si chiuderà con 50mila sbarchi, in linea con gli ultimi quattro anni: «Ne serviranno 100mila per il pareggio economico della società di gestione». Secondo le stime degli addetti ai lavori, ogni crocierista in media spende tra 30 e 40 euro sul territorio

L’attracco della Msc Poesia a Porto Corsini il 29 aprile 2018. Per la nave da 3.500 persone è stata la prima volta a Ravenna

C’è un sogno nella mente di Antonio Di Monte, direttore del terminal crociere di Ravenna: «Un treno storico tra Porto Corsini e la stazione centrale o anche oltre. Il binario c’è già: ai crocieristi piacerebbe e aiuterebbe a risolvere i problemi di collegamento dello scalo». Il manager non fa mistero dei limiti di collegamento con cui lo scalo in avamporto convive sin dalla sua inaugurazione (2011, prima le navi attraccavano alla penisola Trattaroli in piena area industriale) e resta perplesso di fronte a certe scelte (non) fatte finora: «Mi chiedo come mai non si sia pensato a una pista ciclabile tra la città e il terminal». E intanto pensa alla via ferrata: «C’è un binario che serve la zona industriale in destra Candiano. Arriva a due km dal terminal. Non è pensabile di allungarlo ma un servizio shuttle con navette come quelle degli aeroporti sarebbe fattibile. Servirebbe solo una mini stazione. Ci stiamo lavorando».

Direttore, parliamo di numeri. Nel 2011 il record di sbarchi con 156mila passeggeri, nel 2015 il record negativo con 39mila, nel 2017 sono stati 50mila. Dal 2018 cosa vi aspettate?
«Circa 50mila, molto al di sotto delle nostre potenzialità, ne siamo consapevoli. Contiamo che i lavori di dragaggio possano dare una spinta. Le compagnie pianificano con due anni di anticipo. Ci auguriamo di presentarci alla fiera di settore di Miami nella primavera del 2019 potendo dire che sono partiti i lavori in modo da vedere nel 2021 una crescita dei numeri».

RAVENNA 29/04/18. Terminal Passeggeri, Nave MSC Poesia. crociere

A quali numeri puntate?
«Il punto di pareggio con costi fissi e variabili è a circa 400mila euro che equivalgono a 100mila passeggeri all’anno» (il presidente di Ap, Daniele Rossi, ritiene che ci siano le potenzialità per stare tra 150mila e 200mila, ndr).

In media che percentuale dei passeggeri a bordo scende a terra?
«Siamo attorno al 90 percento, a meno che non siano scali che offrono poche opportunità ma non è il nostro caso. Proprio l’ampia offerta di attrazione è uno dei motivi che possono trainare Ravenna una volta che avrà nuovi fondali in cui potranno attraccare navi meno moderne che hanno bisogno di pescaggi maggiori a parità di capienza rispetto a quelle più moderne».

In che modo l’offerta a terra può incidere sul destino del terminal?
«La vendita dei pacchetti ai turisti viene fatta direttamente dalle compagnie, al momento della vendita del viaggio prima della partenza oppure a bordo della nave giorno per giorno.Una meta in si cui può scegliere tra monumenti Unesco, spiaggia, enogastronomia, visita a Fico o escursione nella motorvalley può diventare un motivo per scegliere una crociera che tocca quel porto piuttosto che un’altra. E di conseguenza poi le compagnie privilegiano uno scalo o un altro perché sulla vendita dei servizi a terra fanno più del 50 percento dei ricavi».

RAVENNA 29/04/18. Terminal Passeggeri, Nave MSC Poesia.
L’interno della nave Msc Poesia

Sapete cosa sceglie di fare il turista che scende dalla nave?
«Abbiamo preparato un questionario con cui vogliamo studiare i loro comportamenti. Stiamo cercando un partner per realizzare questa parte statistica nel modo più vantaggioso possibile».

Il crocierista che scende a terra in media quanto lascia sul territorio?
«Ci sono vari studi al riguardo, fatti in diverse località. Diciamo che facendo una media generale il crocierista in transito lascia tra i 30 e i 40 euro. Ma vanno tenuti in considerazione anche gli equipaggi: la Msc Poesia che è arrivata domenica 29 aprile ha circa mille membri. Non tutti scendono ma molti hanno del tempo libero e hanno esigenze specifiche. Faccio un esempio: a Catania abbiamo fatto uno studio ed è emerso che la parte femminile del personale vorrebbe trovare più centri estetici e beauty farm a disposizione addirittura per fare una lampada perché pur lavorando su una nave da crociera c’è gente che resta sempre al chiuso».

Sono previsti investimenti sul terminal?
«La struttura è dell’Autorità di sistema portuale in concessione alla società Ravenna Terminal Passeggeri fino al 31 dicembre 2020. Sono previsti interventi nella parte a monte: oggettivamente come si mostra oggi, deserta e abbandonata, non è un bel biglietto da visita. Verranno realizzati spazi verdi più accoglienti. Ma credo che un’area dove passano migliaia di turisti all’anno vada pensata con una vocazione diversa. Dovranno essere fatte valutazioni con l’Ap in vista della scadenza della concessione».

Centinaia di capi di abbigliamento contraffatti sequestrati a Milano Marittima

Denunciato il titolare  che aveva un negozio anche a Riccione. In tutto 1.100 felpe e t-shirt finite sotto chiave

sequestro capi contraffattiNel corso del weekend  la guardia di finanza di Cervia ha individuato due negozi di abbigliamento, uno ubicato nel centro di Milano Marittima e l’altro a Riccione, entrambi riconducibili ad una società con sede a Milano, nei quali erano esposte per la vendita numerose felpe e magliette riproducenti noti marchi di moda nazionali ed esteri, tra i quali “Adidas”, “Puma”, “Nike”, “Trasher”, “Gucci”, “Fendi”, “Fila”, “Yeezy”, “Adidas”, “Givenchy” e “Prada”. Al termine degli accertamenti le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 1.100 articoli tra felpe e T-shirt ed hanno deferito il rappresentante legale della società venditrice per i reati di contraffazione e ricettazione.

Nei due punti vendita, i finanzieri hanno appurato che il rappresentante legale della società non aveva alcun accordo commerciale con le case di moda e, pertanto, l’utilizzo dei relativi brand era privo di qualsivoglia forma di autorizzazione. Tale circostanza veniva confermata anche dalle stesse case di moda, che hanno attestato che i capi di abbigliamento individuati sono stati realizzati e confezionati in totale assenza di concessione da parte dei titolari dei marchi, dunque attraverso una contraffazione dei medesimi.

Controlli anti droga: una persona denunciata, otto segnalate come assuntori

Il bilancio di aprile dei carabinieri. Due le patenti ritirate a soggetti riconosciuti come dipendenti da stupefacenti

Carabinieri Lugo(1)Una denuncia, otto persone segnalate come assuntori e due patenti di guida ritirate. Questo il bilancio dei controlli dei carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Lugo avvenuti nel mese di aprile. A seguito di alcuni servizi preventivi volti al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, è stato denunciato un uomo di origine straniera trovato in auto cont tre dosi di cocaina, per un totale di due grammi.

I controlli hanno permesso di segnalare anche otto persone residenti in provincia alla Prefettura come assuntori di stupefacenti, permettendo di recuperare e sottoporre a sequestro amministrativo circa gr.30 di sostanze tra marijuana, hashish ed eroina. A due di essi è stata ritirata la patente di guida.

Arriva un nuovo festival di teatro a Ravenna: dal 17 al 20 maggio ecco Polis

La rassegna della compagnia teatrale ErosAnEros inaugura con uno spettacolo di Elio De Capitani con Umberto Orsini e Giovanna Marini. Poi altri tre spettacoli fino al 20 maggio e “atti partecipativi”

POLIS2018 Immagine Di Gianluca Costantini PreviewDal 17 al 20 maggio Ravenna ospita la prima edizione di Polis Teatro Festival, progetto della compagnia teatrale ErosAntEros che ha come protagonista assoluta l’arte dell’attore-performer “come fulcro ardente della relazione con lo spettatore, del teatro con la società”.

Un teatro – scrivono gli organizzatori – «inteso nel suo senso più ampio e accogliente, senza distinzioni tra generi e generazioni, all’insegna della contaminazione non soltanto dei linguaggi, ma anche dei pubblici, per riavvicinare quest’arte viva alla collettività».

Tre le parole chiave attorno alle quali è stata costruita questa prima edizione: attore, musica e poesia.

Giovedì 17 maggio (ore 21) il teatro Alighieri ospita due maestri del mondo teatrale e musicale come Umberto Orsini e Giovanna Marini che, diretti da Elio De Capitani, inaugurano il festival con lo spettacolo La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde. Secondo il regista lo spettacolo si presta a una messinscena in cui «l’attrazione fisica si sublima in canto e il canto sublima la sofferenza in bellezza». Giovanna Marini ha scritto cinque ballate per lo spettacolo, componendo una musica che va dalla musica irlandese fino a Schubert, passando per i Beatles. Umberto Orsini interpreta un Oscar Wilde teso a cogliere solo il lato artistico-estetico e la bellezza dei vers.

Venerdì 18 maggio (ore 21), nella seconda giornata di festival, è la stessa compagnia ErosAntEros, negli spazi raccolti della Biblioteca Classense, Chiostro Grande, a dar voce all’urlo rivoluzionario dei poeti che hanno cantato l’Ottobre rosso, nello spettacolo 1917 CORE. Una lettura-concerto per trasmettere l’essenza dello spettacolo 1917, che ha debuttato alla scorsa edizione di Ravenna Festival, e restituire attraverso la propria ricerca sonora-vocale la «sorpresa e la gioia per l’avvento di un tempo talmente nuovo da lasciare senza fiato». Tre sono gli elementi principali che compongono il lavoro: le parole dei poeti incarnate da Agata Tomsic, le musiche rielaborate da Davide Sacco e le animazioni video di Gianluca Sacco.

Sabato 19 maggio (ore 21), sempre alla Biblioteca Classense, Chiostro Grande, la compagnia ravennate Teatro delle Albe, gruppo storico del teatro di ricerca è in scena con E’ bal, lavoro in cui la materialità impalpabile del dialetto romagnolo di Nevio Spadoni emerge dalle profondità del corpo di Roberto Magnani. Lo spettacolo, che racconta la storia di Ezia, donna emarginata di un paese della campagna romagnola vittima delle dicerie della gente, è partito proprio pensando alla voce della protagonista come a un suono metallico pieno di ruggine, portando alla creazione di tre strumenti, tutti di metallo, che assieme alla tromba di Simone Marzocchi musicano la storia e costituiscono gli elementi scenici.

Domenica 20 maggio (ore 17 – Biblioteca Classense, Sala Muratori) l’ultima giornata di festival è dedicata al rapporto tra teatro e comunità, che è al centro dell’incontro dal titolo Teatro e Polis. Asocialità e nuove forme di socialità: il caso Odin Teatret , a cura del professor Marco De Marinis dell’Università Bologna che parlerà del lavoro della compagnia più longeva del mondo, l’Odin Teatret, raro esempio di ricerca verticale e coinvolgimento orizzontale della comunità.

A seguire alle 18 (Biblioteca Classense, Sala Muratori) la proiezione del film La conquista della differenza di Odin Teatret Film & Odin Teatret Archives. Il film ripercorre la storia dell’Odin Teatret dal 1964 ad oggi, attraverso immagini che ritraggono differenti spettacoli, situazioni di training e baratti realizzati nel corso degli anni.

Tutte le sere verrà chiesto agli spettatori di lasciare in forma anonima i propri commenti dopo la visione degli spettacoli. Inoltre entrambe le serate al chiostro saranno accompagnate da Spectator di Marzia Bondoli Nielsen, “atto fotografico partecipativo in due tempi”, che consiste – spiegano gli organizzatori – «nel fissare in fotografia la traccia in-visibile che lo spettacolo lascia sui volti degli spettatori, ospitandoli all’interno del proprio set fotografico sia prima che dopo lo spettacolo». Entrambe le testimonianze confluiranno all’interno di Parteci-Polis, momento di condivisione e discussione collettiva previsto in chiusura del festival.

Info: http://polisteatrofestival.org e http://erosanteros.org

Duecentocinquanta musicisti in erba, tutti insieme “pazzi di jazz”

Il Ravenna Jazz Festival ospita la quinta edizione del progetto didattico realizzato con gli studenti ravennati da Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna, Paolo Fresu e Alien Dee, con un repertorio tutto dedicato a Gershwin. Martedì 7 concerto di Alessandro Scala al Mama’s

Pazzi Di Jazz
(foto Giampaolo Solitro)

Prosegue all’insegna del progetto didattico-creativo “Pazzi di Jazz” la programmazione della 45esima edizione del Ravenna Jazz Festival. L’appuntamento è alle ore 21 di lunedì 7 maggio, al teatro Alighieri, con una doppia formazione strumentale (orchestra dei giovani e orchestra di percussioni) e due campagini vocali (il coro Swing Kids e il coro Teen Voices) per un insieme di ben 250 giovanissimi musicisti diretti da Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna e Alien Dee, con la partecipazione straordinaria di Paolo Fresu.

Il progetto, dedicato alla memoria di Carlo Bubani, fondatore del festival jazz di Ravenna viene riproposto, dopo il grande successo delle scorse edizioni, per la quinta volta consecutiva. “Pazzi di Jazz” nasce da un lungo lavoro di preparazione che ha coinvolto Tommaso Vittorini (in veste di direttore oltre che di arrangiatore del programma musicale), l’organettista Ambrogio Sparagna e il beatboxer Alien Dee (direttori e anche solisti), Paolo Fresu come tromba solista.

Paolo Fresu
Paolo Fresu (foto Riccardo Crimi)

I noti musicisti della scena jazz e popolare italiana per mesi hanno lavorato al fianco di migliaia di studenti ravennati, preparando una loro ampia rappresentanza per questa grande esibizione finale. Il programma musicale di quest’anno è dedicato a un leggendario pianista, direttore d’orchestra e, soprattutto, autore di brani che hanno segnato la storia della musica del Novecento: George Gershwin, del quale ricorrono i 120 anni dalla nascita.
Va ricordato che l’unicità e il valore dell’esperienza formativa di “Pazzi di Jazz” è stata riconosciuta dalle più importanti istituzioni nazionali, che negli anni l’hanno premiata con la medaglia del Presidente della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna/MIUR.
L’ingresso alla serata è gratuito, con assegnazione dei biglietti omaggio fino a esaurimento posti il giorno stesso del concerto presso la biglietteria dell’Alighieri.

Alessandro Scala
Alessandro Scala

Per il concerto serale di martedì 8 maggio il festival Ravenna Jazz porterà al Mama’s Club (alle ore 21.30) Alessandro Scala, sassofonista ben conosciuto e stimato nella sua città natale. E Scala risponde all’invito convocando un quartetto di notevole caratura, con uno special guest in arrivo dalla Gran Bretagna, il chitarrista Nigel Price, e due accompagnatori che hanno a loro volta fama di leader: Sam Gambarini all’organo Hammond e Lorenzo Tucci alla batteria.

Nell’ambito del festival jazz 2018 proseguono anche gli appuntamenti musicali gratuiti all’ora dell’aperitivo (18.30) nei locali del centro cittadino. Lunedì 7 al Cabiria wine bar (vicolo Mordani) è in programma “Nafta Tour 2018”, con l’esuberante pianista e cantante Giacomo Toni; il sassofonista Fabio Pedretti sarà invece protagosnista di “Melodie nude”, martedì 8 a Casa Spadoni (davanti all’ingresso di San Vitale).

Cede una tettoia, feriti tre operai. Nessuno è in pericolo di vita

L’accaduto nel pomeriggio di domenica in un’azienda di Piangipane. Escoriazioni e costole rotte. Indagini in corso

AmbulanzaTre operai sono rimasti feriti a Piangipane in un’incidente avvenuto in via Braccesca. Secondo le indagini della Medicina del lavoro i tre erano a lavoro sulla tettoia di un capannon per fare lavori di manutenzione quando il soffitto ha ceduto e loro sono caduti a terra. Nessuno è in pericolo di vita.,Due, un italiano e un romeno, sono caduti da circa cinque metri. Il primo, ha due costole rotte, il secondo escoriazioni: sono stati portati all’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena per accertamenti. Il terzo, ancora meno grave, è stato portato all’ospedale di Ravenna per accertamenti.

Applausi per il Ravenna, ma anche un pizzico di amarezza per i playoff sfiorati

Calcio C / I giallorossi chiudono la stagione con un pareggio nel derby in trasferta con il Santarcangelo. Maistrello replica a Di Santantonio, poi il forcing finale non produce quel gol che sarebbe valso il decimo posto, ultimo utile per andare agli spareggi promozione

Santarcangelo-Ravenna 1-1
SANTARCANGELO (4-3-3): Bastianoni; Maloku (18’ st Maini), Lesjak, Briganti, Sirignano; Di Santantonio, Dalla Bona, Moroni (18’ pt Dhamo); Capellini (43’ st L. Spoljarits), Strkalj (18’ st Gaiola), J. Spoljaric (1’ st Bussaglia).  A disp.: Moscatelli, Iglio, Bondioli, Soumahin, Tommasone, Broli, Vegh. All.: Zeman.
RAVENNA (4-3-3): Venturi; Magrini (40’ st Capitanio), Lelj, Venturini, Rossi; Piccoli (10’ pt Sabba), Papa, Maleh; Costantini (1’ st Maistrello), De Sena, Selleri. A disp.: Gallinetta, Barzaghi, E. Ballardini, Ronchi, Centonze, Broso, Ierardi. All.: Antonioli.
ARBITRO: Volpi di Arezzo.
RETI: 30’ pt Di Santantonio, 26’ st Maistrello.
NOTE – Amm. Bussaglia, Dalla Bona, Selleri. Spettatori circa 800. Angoli: 1-3. Recupero: 5’ e 4’.

Ravenna FC Santarcangelo 3 1 [16 Dicembre 2017]
Applausi per una stagione positiva da parte dei giocatori giallorossi
Finisce con l’1-1 di Santarcangelo la grandissima stagione del Ravenna. Il risultato del “Mazzola” non serve per agguantare i playoff, ma basta a chiudere bene un campionato che il Ravenna ha saputo onorare fin dalla prima giornata, mantenendosi sempre lontano dalla zona playout e crescendo progressivamente in esperienza, consapevolezza e qualità, arrivando a salvarsi con buon anticipo con una rosa infarcita di tanti ragazzi alla prima esperienza nei professionisti. Applausi doverosi per tutti in casa giallorossa: un’unità di intenti e di compattezza che ha portato al traguardo di stagione e permesso di sognare qualcosa di più grande. Resta comunque un pizzico di amaro in bocca per non aver raggiunto un traguardo che nel finale della stagione è sembrato alla portata ai giallorossi. Sarebbe bastato infatti un solo punto in più per conquistare la decima posizione, ultima utile per partecipare agli spareggi per la promozione, in virtù della sconfitta del Mestre a Bolzano e del pareggio della Triestina con la Sambenedettese.

Primo tempo Sono soprattutto gli infortuni a caratterizzare l’inizio del match: Piccoli lascia il campo per una distorsione alla caviglia destra (entra Sabba) e Moroni esce subito dopo per una sospetta frattura al gomito (c’è Dhamo al suo posto). Poi i primi tentativi in zona gol sono di De Sena e Sabba, senza esito ad anticipare la stoccata di Di Santantonio che al 30’ raccoglie la respinta di Venturi su tiro di Strkalj e porta in vantaggio il Santarcangelo. Lo stesso Di Santantonio ci riprova un giro di lancette dopo: pallone alto. Al 37’ punizione telecomandata di Selleri, De Sena è in agguato ma è anticipato da Sirignano che rischia l’autorete. Rimedia in angolo Bastianoni. Finale di tempo con il grave infortunio al ginocchio destro di Costantini. Al suo posto, al rientro dagli spogliatoi, Maistrello.

Secondo tempo Il Ravenna prende subito il comando delle operazioni e Sabba al 3’ spreca una buona opportunità. Un minuto dopo Selleri stanga sul fondo. Ancora Sabba al tiro al 9’ che manda alto un perfetto suggerimento da destra di Magrini. Il forcing giallorosso aumenta e al 26’ arrivano i frutti di tanta pressione: Sabba trova un varco sulla destra e raggiunge sulla sponda opposta Maistrello: tiro al volo e palla in rete. Arriva la notizia del pareggio della Triestina, unita alla sconfitta del Mestre: un altro gol proietterebbe il Ravenna nei playoff. La squadra di Antonioli ci prova in tutti i modi ma non riesce a trovare la rete della vittoria e la strada dei playoff. Ma giù il cappello comunque davanti al campionato disputato: la salvezza con tre turni d’anticipo è un risultato straordinario, una buona base da cui ripartire nella programmazione della prossima stagione.

Le dichiarazioni del dopo-gara
Mauro Antonioli
(allenatore Ravenna FC): «Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra che si stava giocando la vita, sportivamente parlando, e che non era facile da affrontare. Siamo passati in svantaggio, ci abbiamo messo tutto quello che avevamo, siamo venuti fuori nella ripresa quando avevamo anche la forza dei risultati che venivano dagli altri campi, che ci davano la possibilità con una vittoria di entrare nei playoff. Abbiamo provato fino alla fine a cercare il successo, eravamo anche abbastanza rimaneggiati e in campo con una squadra giovanissima, non ci siamo riusciti ma questo non toglie nulla a una stagione splendida. Bisogna rendere merito e onore a questi ragazzi, che hanno lottato fino all’ultimo minuto».

Risultati (38ª e ultima giornata): Fermana-Fano 0-1, Padova-Gubbio 1-0, Sudtirol-Mestre 1-0, Santarcangelo-Ravenna 1-1, Teramo-Reggiana 3-3, Pordenone-Renate 1-1, Triestina-Sambenedettese 1-1, Albinoleffe-Vicenza 2-0. Riposano: Bassano e FeralpiSalò.

Classifica: Padova 63 punti; Sudtirol 55; Sambenedettese e Reggiana 53; Albinoleffe e Feralpisalò 49; Renate e Bassano 48; Pordenone 46; Mestre 44**; Triestina e Ravenna 43; Fano e Fermana 38; Santarcangelo* 37; Gubbio 36; Teramo 35; Vicenza**** 31 (*un punto di penalizzazione).

I verdetti: Padova promosso in Serie B; Sudtirol, Sambenedettese, Reggiana, Albinoleffe, Feralpisalò, Renate, Bassano, Pordenone e Mestre qualificati ai playoff; Teramo e Vicenza ai playout.

Con Recine e Ricci c’è un po’ di Ravenna nel primo scudetto della storia di Perugia

Volley / Il direttore tecnico e il centrale hanno portato il loro contributo nella storica stagione della società umbra, capace di centrare il “triplete” aggiudicandosi Supercoppa, Coppa Italia e titolo tricolore

Bernardi E Recine
A destra il direttore tecnico Stefano Recine, mentre festeggia con il coach Bernardi (Foto Legavolley)

C’è un pezzo di Ravenna nel primo scudetto della storia della pallavolo conquistato da Perugia. Sia sulla scrivania, sia in campo, tra i protagonisti dell’impresa della Sir Safety ci sono il direttore tecnico Stefano Recine, l’architetto che ha costruito l’organico a disposizione del coach Bernardi, e il centrale Fabio Ricci, cotignolese doc e “prodotto” dei settori giovanili di Conselice e Robur Costa. In più fa parte della rosa lo schiacciatore Dore Della Lunga, nelle fila della Cmc nella stagione 2015-16, senza dimenticare che gli umbri hanno incrociato all’inizio dei playoff la Bunge, piegandola in gara3 dopo aver perso la sfida disputata al Pala De André, tra il tripudio dei tifosi bizantini. Una soddisfazione doppia per Recine, al suo primo anno nella stanza dei bottoni del club del presidente Sirci dopo aver vinto tutto da dirigente, negli anni passati, proprio in casa Cucine Lube.

Perugia diventa campione d’Italia sconfiggendo 3-0 nel catino del PalaEvangelisti i marchigiani di Civitanova in gara 5, completando il triplete dopo le vittorie in Supercoppa e Coppa Italia. Trascinata dai quattromila e più, tutti di bianco vestiti, la formazione di Bernardi disputa un match perfetto contro un grande avversario come la Lube, che la ha provate tutte per tenersi sul petto lo scudetto con Juantorena, Sokolov e Kovar ultimi ad abdicare. Ma Perugia, in una gara sempre molto combattuta, non poteva farsi scappare l’occasione della vita. Monumentale Atanaijevic, mvp con 17 punti e due ace, di ghiaccio lo “Zar” Ivan Zaytsev, autore degli ultimi tre punti dell’infuocato terzo set dopo che Civitanova aveva a sua volta avuto due palle set per rientrare in partita.

Premiazione Perugia
La premiazione dei giocatori della Sir Safety Perugia, vincitori dello scudetto (Foto Legavolley)

Questo il tabellino della partita
Perugia-Civitanova 3-0
(25-22, 25-23, 27-25)
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 1, Zaytsev 10, Podrascanin 5, Atanasijevic 17, Russell 6, Anzani 7, Berger 6, Colaci (L), Cesarini (L), Shaw. Ne: Andric, Della Lunga, Ricci. All.: Bernardi.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Christenson 4, Juantorena 10, Stankovic 5, Sokolov 18, Kovar 14, Cester 3, Marchisio (L), Storani (L), Zhukouski, Sander 1, Grebennikov (L), Candellaro 1, Casadei. Ne: Milan. All.: Medei.
ARBITRI: Boris e Rapisarda.
NOTE – Durata set: 30′, 34′, 38′ (tot: 102′).

Ultimi minuti fatali alla Rekico: in terra toscana c’è il capolinea della stagione

Basket B / Nella “bella” dei quarti playoff i faentini si inchinano nel finale del match al Montecatini Terme, chiudendo la stagione con un’altra sconfitta in trasferta

Montecatini Terme-Faenza 75-64
(13-20, 31-33, 52-48)
MONTECATINI TERME BASKET: Centanni 24, Artioli 9, Meini 10, Mucci ne, Galli 5, Galmarini 8, Petrucci 6, Callara, Evotti 3, Sene ne, Bolis 10. All.: Campanella.
REKICO RAGGISOLARIS FAENZA: Aromando 4, Perin 16, Silimbani 18, Benedetti, Venucci 11, Iattoni 1, Pagani 2, Milosevic ne, Chiappelli 12, Brighi. All.: Regazzi.
ARBITRI: Giovannetti e Colazzo.
NOTE – Usciti per falli Perin e Silimbani.

Venucci
Il playmaker della Rekico Mattia Venucci

Non bastano i trecento tifosi faentini sugli spalti alla Rekico per conquistare la semifinale playoff, con la serie arrivata alla “bella” per via del botta e risposta tra le due squadre, entrambe vittoriose sul parquet di casa. Montecatini Terme è fatale ancora una volta e allunga la striscia di sconfitte consecutive in trasferta dei manfredi, pieni di rimpianti per una partita che avrebbero potuto vincere, decisasi soltanto negli ultimi due minuti. Un passo falso che deve far riflettere e che sarà fondamentale per ripartire la prossima stagione con ancora maggiori stimoli e motivazioni.

Avvio di gara tutto di marca faentina, con Silimbani e Perin grandi mattatori per il 6-18 di inizio primo quarto. La difesa attenta e l’intensità mettono in difficoltà Montecatini che impiega qualche minuto a entrare in partita, ma quando ci riesce mette sul parquet le sue solite armi: pressione, aggressività e tiri da tre. Un mix letale che vale un break di 20-4, con cui i toscani schizzano sul 26-20 nella seconda frazione. La Rekico però non accusa il colpo e arriva all’intervallo avanti 31-33.

La partita continua a seguire il copione della vigilia, con l’equilibrio che non si spezza per molti minuti, fino a quando Bolis segna allo scadere della terza frazione la tripla del 52-48. E’ il canestro che regala l’allungo a Montecatini, cinica nell’approfittare dei troppi errori dei Raggisolaris e delle tante palle perse e grazie a Centanni passa a condurre 57-48 nell’ultimo quarto. Ancora una volta la Rekico non molla e con Silimbani ritorna in scia a due minuti dalla fine sul 63-61. Il passaggio del turno sembra si debba decidere in una lunga volata finale, ma a far saltare il banco è Petrucci con la tripla del 66-61, poi il solito Centanni fissa il 68-62 a 1’20” dalla sirena. La Rekico prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo, venendo però tradita dalla mira in attacco. Montecatini si affida invece ai tiri liberi con cui fissa il 75-64 finale.

L’appello del Dock 61 per restare «uno spazio politico aperto» in Darsena

Il circolo Arci rischia la chiusura e lancia una campagna di “proximity funding” mentre i volontari continuano a organizzare eventi, proiezioni, aperitivi. Le parole del presidente Fabrizio Amici

DockLoro lo definiscono un «proximity funding» e l’appello è rivolto in effetti a tutte quelle persone che hanno frequentato per qualche motivo il Dock 61, in via Magazzini Posteriori, e alla cittadinanza ravennate in genere. Oggi, il circolo Arci, dopo cinque anni, rischia infatti di chiudere per mancanza di risorse. Perché proprio adesso, ce lo spiega il presidente dell’associazione che lo gestisce, Fabrizio Amici: «In questi cinque anni abbiamo potuto contare sul fatto che questo era anche una sorta di ufficio di Giovanni Paglia, durante il mandato parlamentare (eletto in Sel, poi Sinistra Italiana, ndr.). Attorno a questo abbiamo deciso di costruire uno spazio che fosse però aperto e potesse essere un luogo di confronto e dibattito. Del resto anche cinque anni fa il concetto di sinistra era molto fluido e volevamo essere un luogo in cui le varie anime potessero incontrarsi, cosa che almeno in parte è avvenuta». Non un «soggetto politico, che è ben altra cosa», specifica Amici, ma uno «spazio politico». Di sinistra, perché dice ancora Amici «per noi questa differenza esiste ancora». In questi cinque anni il Dock ha ospitato dibattiti, incontri, presentazioni di libri, iniziative politiche, mostre, concerti, spettacoli, si sono affrontati temi economici, etici, si è parlato di immigrazione, intercultura, genere, lavoro, sfruttamento. Oltre duecento eventi organizzati dai volontari, che tengono anche aperto il bar a turno e che hanno coinvolto altre realtà cittadine, tra cui il Gruppo dello Zuccherificio, la Uaar, il Festival delle Culture.

Ma tutto questo non basta per sostenere le spese dell’affitto ed ecco allora l’appello. «Crediamo che ci sia ancora bisogno di uno spazio così, perché al di là di quello che è la situazione oggi della sinistra dal punto di vista della rappresentatività, i bisogni che c’erano cinque anni fa ci sono anche oggi». Quello in cui sperano adesso è una risposta larga, che in parte sta già arrivando dopo i primi giorni di campagna. «Sì, abbiamo fatto questo appello per reperire le risorse per pagare l’affitto, ma anche per capire se c’è una risposta, quante persone pensano che uno spazio così serva davvero». L’altro elemento che sottolinea Amici è che il circolo non sorge a caso nel cuore della Darsena. «Cinque anni fa scegliemmo questo posto perché credevamo nell’idea di un quartiere che alla vocazione produttiva di un tempo sostituisse quella di un luogo da vivere, dove le persone potessero incontrarsi. Il riuso continua a essere una pratica che ci convince». E in effetti il Dock stesso occupa gli spazi di quelli che furono probabilmente uffici e prima ancora magazzini. Il bancone del bar e la macchina da caffè sono arrivati con il circolo. Una scommessa dunque, per il circolo: continuare a esistere e continuare a farlo lì, in Darsena.

Dock1 Per contribuire si possono usare gli strumenti online (www.dock61.it) o la «cassettina» sul bancone, ma soprattutto si può intanto partecipare a qualcuna delle tantissime iniziative organizzate in questo periodo. Dall’aperitivo con “buffet di libri” di questa sera, domenica 6 maggio, alla proiezione del documentario su Giulio Regeni in collaborazione con Amnesty International giovedì 10, alla proiezione di Odio il rosa, per affrontare le tematiche di genere l’11 maggio (seguito da un dj set), all’aperitivo di presentazione del nuovo festival teatrale Polis, il 12 maggio, fino a un pomeriggio dedicato ai bambini il 19 maggio.

Tutti i candidati della lista Vivi Bagnara, per la rielezione di Riccardo Francone

Lista Vivi Bagnara 2018Il  comune al voto il 10 giugno

Il 10 giugno si vota anche in un Comune del Ravennate: la piccola Bagnara. L’attuale sindaco Riccardo Francone si ricandida e ha reso nota la sua squadra per la lista “Vivi Bagnara”. Francone, classe 1974, vicepreside dell’Istituto Stoppa-Compagnoni di Lugo.

“La formazione della squadra è stata una fase importante e intensa – spiega Riccardo Francone – una conferma ulteriore della presenza di tante persone meritevoli e disponibili a impegnarsi per il bene comune, convinte dall’operato dell’amministrazione in questi anni, ma allo stesso tempo entusiaste di poter contribuire a continuare il cammino, migliorando la nostra azione. I candidati vivono da tempo il nostro Paese con partecipazione attiva e volontaria, a diversi livelli e con diverse competenze, dall’associazionismo alla cultura, dalla sicurezza all’agricoltura, dalle relazioni internazionali all’educazione, per citare solo alcuni aspetti. A dimostrazione della vitalità del nostro paese, con gratitudine ringrazio anche i tanti i nostri collaboratori e sostenitori, consolidati e nuovi, che, pur non potendo tutti rientrare in una lista di dieci persone, ci hanno assicurato una partecipazione attiva e ci daranno modo di rafforzare ancora di più la nostra relazione capillare con la comunità bagnarese tutta.”

 

 

Questi i candidati, in ordine alfabetico.

Amadei Antonietta, docente di lettere, è attiva nel volontariato socio-culturale e parrocchiale, ha un’importante esperienza come consigliera comunale alle spalle, attualmente è facilitatrice della Consulta degli studenti e delle studentesse della Scuola di Bagnara.

Arniani Carla, medico del lavoro, attiva nel volontariato sociale, assessore dal 2009, nella Giunta Francone si è occupata di servizi sociali e assistenziali, sanità e igiene, ambiente, pari opportunità, immigrazione e attività produttive.

Bosi Simonetta, impiegata, già Presidente dell’associazione Amici della Scuola, è impegnata su molteplici fronti nel volontariato sociale e di servizio alle persone

Conti Cristiana, imprenditrice agricola, ha saputo introdurre e promuovere l’originale coltivazione dello Zafferano di Bagnara, è attiva nella promozione di iniziative collegate con il mondo della produzione agricola di qualità e di antica tradizione.

Ercolani Cristiano, Import/Export Manager di un’importante azienda del territorio, conta su una solida esperienza amministrativa passata, collabora da anni con la Giunta Francone su Turismo e Cultura ed è attualmente Presidente del Comitato Gemellaggi.

La Posta Alex, studente di Psicologia, collabora attivamente nella realizzazione degli Eventi e nel volontariato culturale e per le politiche giovanili.

Montanari Lorena, dottoressa in Economia e Commercio, operatore fiscale, ha promosso la formazione e la diffusione della rete di controllo di vicinato del Comune di Bagnara di Romagna, attiva nell’associazionismo legato alla protezione civile e alla promozione della sicurezza.

Platti Paolo, laureato in Lettere, con esperienze di ambito artistico e culturale, è attualmente Press Office & Communication Manager in una nota azienda di arredo design.

Ragazzini Benedetta, studentessa in Scienze Giuridiche, è attiva nell’associazionismo cattolico con particolare attenzione per l’ambito educativo.

Rivalta Luciano, introducing broker e con un passato da bancario, con la passione dello sport, collabora da anni con l’associazione “Bambini dal Mondo”.

 

In funzione l’autovelox in località Mirabilandia: dal 7 maggio in arrivo le multe

Finito il periodo di prova. Sanzioni più salate per chi sgarra tra le 22 e le 7 del mattino

Trucam Autovelox Telelaser 632392.610x431Il conto alla rovescia e il periodo di prova è finito: dalla mezzanotte entrerà in funzione l’autovelox fisso installato sulla strada provinciale 101, località Mirabilandia (chilometro 1 + 970) e inizieranno a fioccare le multe a chi non rispetta i limiti di velocita in direzione di via Dismano. Lo strumento sarà in funzione ventiquattr’ore su ventiquattro e rileverà solo ed esclusivamente le violazioni riguardanti il superamento del limite massimo di velocità consentito in quel tratto di strada, che è di 50 chilometri orari.
Cosa succede a chi li supera? Eccon un promemoria.
Chiunque supera i limiti massimi di velocità di non oltre 10 chilometri orari è soggetto alla sanzione amministrativa di 41 euro (scontati del 30%, se si paga entro cinque giorni dalla notifica del verbale, 28,70 euro); non vengono tolti punti dalla patente.
Chiunque supera di oltre 10 chilometri orari e di non oltre 40 chilometri orari i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa di 169 euro (scontati del 30%, se si paga entro cinque giorni dalla notifica del verbale,118,30 euro); vengono tolti 3 punti dalla patente.
Chiunque supera di oltre 40 chilometri orari ma di non oltre 60 chilometri orari i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa di 532 euro (non ammesso sconto); vengono tolti 6 punti dalla patente e c’è la sospensione della patente da uno a tre mesi.
Chiunque supera di oltre 60 chilometri orari i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa di 829 euro (non ammesso sconto); vengono tolti 10 punti dalla patente e c’è la sospensione della patente da sei a dodici mesi.
Le sanzioni sono aumentate di un terzo quando la violazione è commessa dopo le ore 22 e prima delle ore 7.

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