«Sogno un treno storico che porti i crocieristi in città. Il binario è già pronto»

Il direttore del terminal di Porto Corsini, Antonio Di Monte, al lavoro per un nuovo collegamento. Il 2018 si chiuderà con 50mila sbarchi, in linea con gli ultimi quattro anni: «Ne serviranno 100mila per il pareggio economico della società di gestione». Secondo le stime degli addetti ai lavori, ogni crocierista in media spende tra 30 e 40 euro sul territorio

L’attracco della Msc Poesia a Porto Corsini il 29 aprile 2018. Per la nave da 3.500 persone è stata la prima volta a Ravenna

C’è un sogno nella mente di Antonio Di Monte, direttore del terminal crociere di Ravenna: «Un treno storico tra Porto Corsini e la stazione centrale o anche oltre. Il binario c’è già: ai crocieristi piacerebbe e aiuterebbe a risolvere i problemi di collegamento dello scalo». Il manager non fa mistero dei limiti di collegamento con cui lo scalo in avamporto convive sin dalla sua inaugurazione (2011, prima le navi attraccavano alla penisola Trattaroli in piena area industriale) e resta perplesso di fronte a certe scelte (non) fatte finora: «Mi chiedo come mai non si sia pensato a una pista ciclabile tra la città e il terminal». E intanto pensa alla via ferrata: «C’è un binario che serve la zona industriale in destra Candiano. Arriva a due km dal terminal. Non è pensabile di allungarlo ma un servizio shuttle con navette come quelle degli aeroporti sarebbe fattibile. Servirebbe solo una mini stazione. Ci stiamo lavorando».

Direttore, parliamo di numeri. Nel 2011 il record di sbarchi con 156mila passeggeri, nel 2015 il record negativo con 39mila, nel 2017 sono stati 50mila. Dal 2018 cosa vi aspettate?
«Circa 50mila, molto al di sotto delle nostre potenzialità, ne siamo consapevoli. Contiamo che i lavori di dragaggio possano dare una spinta. Le compagnie pianificano con due anni di anticipo. Ci auguriamo di presentarci alla fiera di settore di Miami nella primavera del 2019 potendo dire che sono partiti i lavori in modo da vedere nel 2021 una crescita dei numeri».

RAVENNA 29/04/18. Terminal Passeggeri, Nave MSC Poesia. crociere

A quali numeri puntate?
«Il punto di pareggio con costi fissi e variabili è a circa 400mila euro che equivalgono a 100mila passeggeri all’anno» (il presidente di Ap, Daniele Rossi, ritiene che ci siano le potenzialità per stare tra 150mila e 200mila, ndr).

In media che percentuale dei passeggeri a bordo scende a terra?
«Siamo attorno al 90 percento, a meno che non siano scali che offrono poche opportunità ma non è il nostro caso. Proprio l’ampia offerta di attrazione è uno dei motivi che possono trainare Ravenna una volta che avrà nuovi fondali in cui potranno attraccare navi meno moderne che hanno bisogno di pescaggi maggiori a parità di capienza rispetto a quelle più moderne».

In che modo l’offerta a terra può incidere sul destino del terminal?
«La vendita dei pacchetti ai turisti viene fatta direttamente dalle compagnie, al momento della vendita del viaggio prima della partenza oppure a bordo della nave giorno per giorno.Una meta in si cui può scegliere tra monumenti Unesco, spiaggia, enogastronomia, visita a Fico o escursione nella motorvalley può diventare un motivo per scegliere una crociera che tocca quel porto piuttosto che un’altra. E di conseguenza poi le compagnie privilegiano uno scalo o un altro perché sulla vendita dei servizi a terra fanno più del 50 percento dei ricavi».

RAVENNA 29/04/18. Terminal Passeggeri, Nave MSC Poesia.

L’interno della nave Msc Poesia

Sapete cosa sceglie di fare il turista che scende dalla nave?
«Abbiamo preparato un questionario con cui vogliamo studiare i loro comportamenti. Stiamo cercando un partner per realizzare questa parte statistica nel modo più vantaggioso possibile».

Il crocierista che scende a terra in media quanto lascia sul territorio?
«Ci sono vari studi al riguardo, fatti in diverse località. Diciamo che facendo una media generale il crocierista in transito lascia tra i 30 e i 40 euro. Ma vanno tenuti in considerazione anche gli equipaggi: la Msc Poesia che è arrivata domenica 29 aprile ha circa mille membri. Non tutti scendono ma molti hanno del tempo libero e hanno esigenze specifiche. Faccio un esempio: a Catania abbiamo fatto uno studio ed è emerso che la parte femminile del personale vorrebbe trovare più centri estetici e beauty farm a disposizione addirittura per fare una lampada perché pur lavorando su una nave da crociera c’è gente che resta sempre al chiuso».

Sono previsti investimenti sul terminal?
«La struttura è dell’Autorità di sistema portuale in concessione alla società Ravenna Terminal Passeggeri fino al 31 dicembre 2020. Sono previsti interventi nella parte a monte: oggettivamente come si mostra oggi, deserta e abbandonata, non è un bel biglietto da visita. Verranno realizzati spazi verdi più accoglienti. Ma credo che un’area dove passano migliaia di turisti all’anno vada pensata con una vocazione diversa. Dovranno essere fatte valutazioni con l’Ap in vista della scadenza della concessione».

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