Le preoccupazioni del Popolo della Famiglia di Ravenna
Il Popolo della Famiglia di Ravenna in una nota inviata alla stampa si dice preoccupato per «un vero e proprio bombardamento mediatico sulla festa di Halloween», facendo riferimenti sia alle pubblicità, che alle iniziative a tema di Mirabilandia o biblioteche. «Ma non sarà che piano piano ci stiamo facendo sostituire, anche, le tradizioni in questo paese?», si chiede il responsabile organizzativo del partito di Adinolfi, Marcello Faustino, sottolineando come si tratti di una festa anglosassone e invitando poi a tenere alta l’attenzione per il Natale. «Cari signori – termina infatti la nota – quest’anno, proviamo a fare l’esercizio, di notare se nel periodo natalizio, vi sia la pur minima iniziativa massmediatica, ma soprattutto culturale sul Natale e sulla nascita di Gesù bambino».
Fermato un uomo, rintracciato anche grazie alle ultime telefonate della vittima
L’area dove è stata ritrovata la donna
Un uomo è in carcere, sospettato di aver ceduto la dose di eroina costata la morte di una 47enne forlivese trovata in overdose senza vita giovedì scorso in via Circonvallazione al Molino, nei pressi delle mura storiche di Ravenna.
A riportare i dettagli il Carlino oggi in edicola, dopo che i quotidiani si erano già occupati del caso nei giorni scorsi.
Il presunto spacciatore – un marocchino di 51 anni già noto alle forze dell’ordine – è stato sottoposto a provvedimento di fermo per evitare una possibile fuga e ora dovrà rispondere di spaccio aggravato e di morte come conseguenza di altro reato. È stato scovato dalla Squadra mobile della polizia – che è risalito a lui grazie anche alle ultime telefonate della vittima – in una tenda che aveva piazzato vicino alle mura dell’ex caserma, poco distante dal ritrovamento della donna. La forlivese era giunta a Ravenna giovedì pomeriggio insieme a un amico, che aveva poi chiamato i soccorsi quando la donna aveva iniziato a stare male.
Siglato l’accordo con i sindacati: riguarderà tutti i lavoratori, anche a tempo determinato, in forza per almeno sei mesi
Le rappresentanze di Ravenna Farmacie, società pubblica che riunisce le farmacie comunali, dei sindacati Cgil, Cisl e UIl e la Rsu aziendale hanno sottoscritto l’accordo definitivo per il rinnovo della parte economica relativa al salario variabile del contratto integrativo aziendale che comporta la possibilità di raggiungere ulteriori quote di salario variabile in caso di andamento positivo dell’azienda. Il dispositivo concordato, basato sul “Margine Operativo Lordo”, misurerà il livello di efficacia ed efficienza aziendale commisurando il premio variabile all’andamento effettivo della gestione.
«Malgrado il permanere di una situazione di mercato non favorevole – si legge nella nota diffusa dalle Farmacie –, il positivo clima di collaborazione costruito in questi anni ha consentito di concludere positivamente la trattativa, iniziata il 17 maggio scorso, per la definizione di un nuovo indicatore che collega parte della retribuzione di tutti i dipendenti di Ravenna Farmacie ai risultati aziendali. L’accordo non interviene sulle restanti parti del contratto integrativo aziendale sottoscritto nel 2013 e riguarderà tutti i lavoratori, anche a tempo determinato, in forza per almeno sei mesi».
Sindaco contestato per «la bugia sulla tassa di soggiorno» e la mancanza «di prospettiva». Critiche anche della lista civica che non è “salita sull’Aventino”
Una veduta di Cervia
Luca Coffari, sindaco di Cervia, è stato eletto al primo turno (con uno scarto di poche centinaia di voti sopra il 50 percento) durante la tornata elettorale del 2014, quando si votò per le Amministrive in molti comuni e insieme per le Europee. Il suo principale sfidante fu Paolo Savelli, avvocato, a capo di una coalizione di centrodestra. Oggi quell’opposizione, insieme al gruppo Movimento Cinque Stelle e a Gianni Tosi di Cervia Domani (inizialmente in coalizione con il Pd), sono, come si dice, sull’Aventino da fine luglio. Ossia non partecipano ai lavori del consiglio comunale.
Paolo Savelli, a destra, durante un incontro in campagna elettorale
«La situazione è insostenibile – ci racconta Paolo Savelli – non abbiamo mai avuto la sensazione di essere in un sistema democratico perché Coffari non ascolta nessuno e non ci mette in condizione di esercitare il nostro ruolo di controllo facendoci avere sempre all’ultimo minuto i documenti senza darci il tempo per esaminarli». Ma ancora più grave, a sentire l’ex candidato sindaco è il fatto che «Coffari ha mentito in campagna elettorale». Il tema è la tassa di soggiorno, negata prima del voto e introdotta un anno dopo le elezioni. «Iniziare il proprio mandato con una bugia mi sembra un fatto molto grave», sottolinea Savelli che punta il dito anche su un’altra importante iniziativa del primo cittadino che non era stata annunciata in campagna elettorale: l’ordinanza per l’apertura serale delle spiagge. «Quest’anno abbiamo sentito i primi scricchiolii, ma temo che le conseguenze più pesanti per la rete commerciale e i ristoranti si sentiranno presto». Ristoranti che non mancano anche in virtù di riaperture di luoghi storici come le Vecchie Pescherie o il Cral Saline affidati a privati e come potrebbe accadere anche per il Magazzeno Darsena. «Sì, e c’è da chiedersi: è normale che tanti immobili pubblici siano di fatto orientati alla gastronomia? È davvero un modo corretto di sviluppare un centro città? Non era possibile scegliere altre strade?». In generale, dice ancora Savelli, «manca una visione strategica complessiva». E come esempio cita il progetto di riqualificazione del lungomare di Milano Marittima: «Prima andava pensato un piano parcheggi alternativo (si perderanno infatti circa 500 posti auto, ndr)».
Michele Fiumi
E sulla mancanza di visione strategica e il rischio che la “rigenerazione” porti solo appunto all’apertura di ristoranti che potrebbero avere ripercussioni sul tessuto già esistente è d’accordo anche Progetto Cervia, la lista civica di opposizione che non è salita sull’Aventino e che appoggia sia l’introduzione della tassa di soggiorno (fin dalla campagna elettorale) che vorrebbe spesa in pochi grandi progetti, sia la riqualificazione del lungomare di Milano Marittima pur se con qualche dubbio sul progetto presentato. «Cerchiamo di fare un’opposizione costruttiva – dice il consigliere Michele Fiumi, ex candidato sindaco – Rispetto al passato, la città si è sbloccata grazie anche alle future risorse della tassa di soggiorno, siamo però preoccuati che questi soldi vengano investiti bene. Il primo stralcio del porto canale, per esempio, non ci è piaciuto, perché non porta valore aggiunto. In generale ci sembra che manchi un’attenzione ai temi ambientali e in particolare alle aree verdi e pinetali e non ci siano progetti per migliorare la viabilità cittadina, ci sembra di vedere solo idee di piccolo cabotaggio, senza prospettiva». Tra le battaglie vinte ci si può mettere l’abbandono del progetto di grattacielo da parte della società Pentagramma? «Sì, per ora lo è, anche se nulla sappiamo di certo e continuiamo a monitorare la situazione».
Su qualcosa almeno sono però tutti concordi ossia l’operazione che ha portato alla scomparsa dei venditori abusivi dalla spiagge (una ricetta che Savelli rivendica fosse inserita nel loro programma) e i grandi eventi, soprattutto sportivi, vedi il recente Ironman.
Volley Superlega / Gli scatenati Buchegger, Marechal e Poglajen nelle due frazioni iniziali colpiscono la Wixo LPR, che trova le contromisure dalla panchina, rispolverando Parodi e facendo esordire Ludovico Giuliani, figlio dell’allenatore Alberto, che rimettono in sesto la seconda linea biancorossa e di fatto cambiano il match, con gli emiliani che vincono al tiebreak
La Wixo LPR espugna il Pala De André superando la Bunge in cinque set al termine da una partita dai due volti. Nei primi due parziali, infatti, ci sono solo i ravennati in campo, che scattano senza grossi affanni sul 2-0, poi dal terzo in avanti, grazie al calo in attacco dei padroni di casa e a una seconda linea rimessa a posto, i piacentini realizzano una grande rimonta, pareggiando il conto delle frazioni e spuntandola con maggiore lucidità nel set decisivo. Gli scatenati Buchegger, Marechal e Poglajen non lasciano nemmeno le briciole nelle due frazioni iniziali agli avversari, abili a trovare le contromisure necessarie dalla panchina, rispolverando Parodi e facendo esordire Ludovico Giuliani, figlio dell’allenatore Alberto, che di fatto cambiano il match. Nonostante tutto ciò Orduna e compagni nel quarto periodo e nel tiebreak stanno sempre attaccati agli emiliani, non riuscendo a sfruttare due match point, ma dimostrando comunque che ci sono tutte le qualità per poter lottare alla pari con tutti. La stagione non si ferma e mercoledì si torna già in campo, con i quarti di Coppa Italia a Civitanova, in partita secca contro i campioni di Italia della Lube.
Il tecnico Soli schiera nello starting six Orduna in regia, Buchegger opposto, Marechal e Poglajen schiacciatori, Diamantini e Georgiev centrali e Goi libero. Dall’altra parte della rete Giuliani disegna la sua Wixo LPR con la diagonale formata da Baranowicz e Fei, in banda Marshall e Clevenot, al centro Alletti e Yosifov e Manià in seconda linea. Nel primo set la Bunge è avanti dall’inizio alla fine, scappando sul 12-10 con Buchegger, che si ripete con un ace per il 20-17, mentre Poglajen mette a terra la palla del 21-17. Piacenza annulla due set point, ma Baranowicz sbaglia il servizio che regala il vantaggio ai padroni di casa: 25-22. La seconda frazione è ancora in mano ai ravennati, che volano sul 10-6 con Diamantini e che incrementano con Buchegger: 12-7. La Bunge spezza il set in modo definitivo con un break di 6-0, andando sul 22-10, e ci pensa Marechal a portare sul 2-0 i suoi (25-13).
La carica dei giocatori della Bunge
Nel terzo periodo, con baby Giuliani in seconda linea e Parodi in banda, la Wixo LPR reagisce con grande forza e scatta prima sul 4-7 con Fei e poi sull’8-13 con Clevenot, fuggendo sul +8 grazie a un errore di Marechal: 10-18. I padroni di casa sono in difficoltà e Soli fa esordire Gutierrez, ma un errore di Raffaelli consegna il set agli emiliani, che rientrano in partita: 16-25. Il quarto parziale è il più equilibrato, almeno all’inizio, fino a quando due punti consecutivi di Clevenot non spingono Piacenza sull’8-10. La Bunge mette la freccia grazie a due errori di Parodi, poi si blocca, favorendo il contro-sorpasso dei biancorossi: 15-18. I ravennati pareggiano il conto sul 19-19 grazie a una schiacciata lunga di Clevenot, ma nel momento decisivo Parodi realizza i due punti che valgono il 2-2 (22-25). Nel tiebreak il muro di Yosifov su Buchegger vale il 7-9 degli emiliani, ma Poglajen li supera sul 12-11. Marechal ferma Fei, Clevenot risponde per il 16-16 e Yosifov realizza il muro del sorpasso: 16-17. Alla prima occasione è Fei a chiudere il match, con un altro muro che fa vincere Piacenza: 16-18.
I risultati (prima giornata): Diatec Trentino-Revivre Milano 2-3, Sir Safety Conad Perugia-Kioene Padova 3-0, Azimut Modena-BCC Castellana Grotte 3-0, Gi Group Monza-Biosì Indexa Sora 3-1, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Cucine Lube Civitanova 1-3, Bunge Ravenna-Wixo LPR Piacenza 2-3, Taiwan Excellence Latina-Calzedonia Verona 2-3.
Classifica: Modena, Perugia, Monza e Civitanova 3 punti; Verona, Milano e Piacenza 2; Ravenna, Trento e Latina 1; Vibo Valentia, Sora, Padova e Castellana Grotte 0.
Basket A2 Est / Trascinati da Montano, i giallorossi mancano di un soffio l’impresa sul campo della GSA. Raggiunti i friulani a fil di sirena, i ravennati vengono regolati al termine di un tempo supplementare
Udine-Ravenna 80-79 dts (21-16, 43-26, 60-45, 68-68)
GSA UDINE: Benevelli 6, Dykes 20, Diop 4, Veideman 15, Mortellaro 6, Pinton 6, Ferrari 4, Nobile 2, Raspino 10, Pellegrino 7. All.: Lardo.
ORASI’ RAVENNA: Giachetti 8, Sgorbati, Rice 17, Masciadri 10, Grant 9, Montano 26, Chiumenti 7, Raschi 2, Vitale. Ne: Esposito. All.: Martino.
NOTE – Udine: tiri da due 24/42, da tre 8/26, liberi 8/10, rimbalzi 46. Ravenna: da due 18/44, da tre 10/21, liberi 13/20, rimbalzi 38.
Il play dell’OraSì Jacopo Giachetti
Un’OraSì da rimonta, trascinata da uno straordinario Matteo Montano (6 su 9 da tre, assolutamente decisivo nel 23-8 dell’ultimo quarto che ha portato all’overtime), manca per un soffio l’impresa sul parquet della Gsa Udine, che si impone 80-79 dopo un supplementare e un match condotto avanti anche di 17 punti. Ravenna ha sbagliato troppo al tiro rispetto ai padroni di casa ma alla fine, oltre ai tiri della domenica di Benevelli, hanno inciso anche i rimbalzi offensivi concessi ai friulani dopo un tiro sbagliato.
Primo quarto con Diop e Dykes che scavano il break (16-9), mentre coach Martino inizia a sfruttare la panchina. Recuperano Montano e Masciadri ma nel finale della frazione 5 punti consecutivi di Dykes restituiscono margine alla Gsa punendo un’OraSì in difficoltà al tiro (7/17 in totale). Pessimo inizio del secondo periodo per Ravenna, Udine piazza tre bombe consecutive e se ne va (32-16), poi alla lotteria sempre vincente del tiro da tre si iscrive per due volte anche Pinton (43-26) e alla sirena dell’intervallo lungo la situazione per lìOraSì si prospetta compromessa con il 22-8 delle due coppie Usa a contribuire al notevole distacco tra le due squadre. Cambia poco nella terza frazione, perché le scarse percentuali al tiro dell’OraSì non permettono ai ravennati di abbozzare una rimonta concreta che al massimo si esprime in una riduzione dello svantaggio a 11 punti prima del 60-45 sulla sirena.
Nell’ultimo quarto la Gsa sembra in controllo ma si accende Matteo Montano che con 10 punti (due bombe) regala il minimo svantaggio (62-58) all’OraSì a 4’ dalla fine. Udine è sulle gambe ma si salva a rimbalzo conquistandone tre consecutivi in attacco mentre continua lo show di Montano (64-61) che tiene in partita l’OraSì. Rice segna il 66-63 a 35 secondi dalla fine, Raspino e Montano mantengono invariato il divario poi la difesa ravennate si esalta ottenendo una palla a due che consente di giocare l’attacco conclusivo a tredici secondi dalla fine. A 3 secondi dal termine, sbilanciato e pressato dall’angolo, Montano realizza l’ennesimo capolavoro della sua partita e manda tutti all’overtime. L’OraSì si carica e nel tempo supplementare va avanti 70-75 a Udine non molla e con la tripla di Dykes pareggia a quota 77. Benevelli è l’uomo del destino e con due triple ribalta la gara prima che Giachetti sbagli l’ultimo tiro in entrata. Finisce 80-79, con tanti rimpianti ma la convinzione dei grandi mezzi dell’OraSì.
Si chiama “Dante” ed è gestita dallo staff di Le Plaisir
Gli assessori Fagnani e Cameliani all’inaugurazione
In via Port’Aurea, a pochi passi dal duomo di Ravenna, ha inaugurato una nuova pasticceria al posto della storica “Al Duomo”, ormai da tempo trasferitasi esclusivamente nei locali di via della Lirica.
Si tratta della pasticceria Dante, che è invece il secondo locale dei fratelli Stefano e Marco Parodi che già gestiscono Le Plaisir di viale Newton.
All’inaugurazione erano presenti gli assessori Roberto Fagnani e Massimo Cameliani.
Il ministero costretto ad annullare la graduatoria del bando pubblico. È successo all’Isia di Faenza
L’Isia di Faenza
La presidente della commissione esaminatrice si auto-assegna il posto. Succede all’Isia (Istituto superiore per le industrie artistiche) di Faenza, in un bando di concorso pubblico per un insegnamento annuale, un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (da 4.880 euro lordi per un anno di lavoro) per la disciplina di Antropologia culturale. Il caso è scoppiato grazie a un articolo su La Stampa di oggi, domenica 15 ottobre, in cui parla la persona arrivata seconda in graduatoria dietro alla professoressa Mariella Paderni, direttrice dell’Isia faentino e – appunto – presidente della commissione.
Ma il ministero – stando a un comunicato ufficiale – si era già mosso qualche giorno fa, non appena venuto a conoscenza dell’accaduto, a seguito di una segnalazione da parte della professoressa Alessandra Castellani (la seconda in graduatoria), acquisendo la documentazione che ha portato alla graduatoria e chiedendo tutti i chiarimenti necessari.
«Dalle prime verifiche, in attesa di tutta la documentazione, appare comunque evidente – spiega la ministra Valeria Fedeli – l’irregolarità di una procedura e di un atto con palesi conflitti di interesse». L’intervento minimo – scrive il ministero – non potrà quindi che essere quello dell’annullamento della graduatoria. A seguito di ulteriori approfondimenti sarà poi possibile un intervento di natura disciplinare.
«Non vogliamo nessuna ombra – sottolinea la Ministra -. Le nostre, Isia di Faenza compreso, sono istituzioni educative e di alta formazione. Non possiamo permettere che permanga il minimo dubbio sulle modalità con cui si accede ai contratti e, dunque, all’insegnamento. Proprio per questo il Ministero si è subito mosso e sta già prendendo i dovuti provvedimenti».
Calcio Serie C / In una gara caratterizzata dalle poche emozioni, i giallorossi si inchinano ai lombardi e incappano nel terzo ko di fila. Decide un gol del bomber Guerra a sette minuti dal 90°
Ravenna-FeralpiSalò 0-1
RAVENNA (5-3-2): Venturi; Magrini (1’ st E. Ballardini), Ierardi, Lelj, Ronchi, Venturini; Cenci (29’ st Selleri), Papa, Severini (12’ st Piccoli); Samb Fallou (28’ st Broso), Maistrello (8’ st De Sena). A disp.: Gallinetta, Portoghese, A. Ballardini, Sabba. All.: Antonioli.
FERALPI SALO’ (4-3-1-2): Caglioni; Vitofrancesco, Ranellucci, Emerson, Martin (33’ st Magnino); Parodi, Capodaglio, Staiti (16’ st Raffaello); Voltan (1’ st Jawo); Ferretti (33’ st Luche), Guerra (41’ st Alcibiade). A disp.: Rausa, Livieri, P. Marchi, Gamarra, Boldini, Turano, Marchetti. All.: Serena.
ARBITRO: Carella di Bari.
RETE: 38’ st Guerra.
NOTE – Amm. Ronchi. Spettatori 1.154 (401 paganti, 753 abbonati). Angoli: 9-6. Recupero: 3’ e 3’.
La delusione finale dei giallorossi
Terza sconfitta di fila per il Ravenna, che cade al ‘Benelli’ per mano di un cinico FeralpiSalò, abile a colpire a pochi minuti dalla fine con Guerra. Ancora una volta arriva ai titoli di coda il ko dei giallorossi, al termine di un match caratterizzato dalle poche emozioni. Il capocannoniere del girone, con un guizzo nel finale, sposta infatti l’andamento del match, indirizzato verso un equo pareggio, interrompendo dopo 401’ il digiuno offensivo dei suoi; la squadra di Antonioli – con un organico verdissimo in campo (due ’96, tre ’97 e due ’98, e sette anni in meno in media rispetto ai lombardi nell’undici titolare) – vede svanire il primo pareggio di questo campionato, proprio mentre lo stava pregustando, non senza recriminazioni per almeno un paio di situazioni in zona gol non sfruttate a dovere.
Ravenna con un’inedita difesa a cinque, Feralpi che si presenta con il 4-3-1-2, poco usato in questo inizio di stagione. Il primo tempo vede squadre molto guardinghe e attacchi poco incisivi. Ne risente la cronaca, avara di spunti. Il decollo del match avviene al 29’ quando Venturi si allunga e devia il rasoterra angolato di Ferretti. Al 39’ liscio di Martin a spalancare la porta ospite ma Cenci si fa ipnotizzare da Caglioni e sul rovesciamento di fronte Vitofrancesco spedisce alto da buona posizione. Samb al 46’ schiaccia di testa cercando il primo palo. Caglioni ci arriva.
Il laterale Andrea Magrini
La ripresa registra un Feralpisalò più propositivo e subito al tiro con Ranellucci (al 1’) e Vitofrancesco (al 4’) che non trovano la porta. La trova, invece, al 24’ Ierardi che va a impattare un pallone prolungato in uscita da Caglioni: all’altezza del primo palo è ben piazzato un difensore ospite che si rifugia in angolo. Ma al 38’ la rapidissima verticalizzazione di Emerson trova Luche, entrato da poco, pronto ad approfittare di un varco scoperto nella difesa di casa. Preciso il traversone basso sul palo opposto dove è appostato Guerra che firma l’1-0 e il suo settimo gol in campionato (su un totale di otto realizzati dal Feralpi). Luche ci prova di persona al 42’: Venturi si oppone bene, poi il forcing generoso del Ravenna, che produce solo tre angoli in successione. Il Feralpi torna a vincere e Caglioni allunga a 373’ la sua imbattibilità. Il Ravenna incassa il terzo ko di fila e riflette sulle sue disattenzioni, che continuano a costare punti preziosi, oltre a sconfitte immeritate.
Il cantiere a Ravenna: terminerà “non oltre il 24 ottobre”
Iniziano lunedì 16 ottobre i lavori di ripristino della pavimentazione stradale in via Sant’Alberto, a Ravenna, conseguenti alla conclusione dei lavori di posa della condotta del gas effettuati da Hera.
Gli interventi comporteranno modifiche nella circolazione stradale nei tratti, di volta in volta interessati, compresi fra la circonvallazione Alla rotonda dei Goti e il civico 60, dalle 8.45 alle 17 di ogni giornata lavorativa.
In particolare, nel tratto compreso fra circonvallazione Alla Rotonda dei Goti e il civico 27 e nel tratto compreso fra via Antica Popilia e il civico 60: divieto di sorpasso, divieto di sosta con zona rimozione su ambo i lati per tutti i veicoli, restringimento carreggiata e limite massimo di velocità di 30 km/h; nel tratto compreso fra il civico 27 e via Antica Popilia: divieto di sorpasso, senso unico alternato di circolazione, divieto di sosta con zona rimozione su ambo i lati per tutti i veicoli, restringimento carreggiata e limite massimo di velocità di 30 km/h.
I lavori si concluderanno non oltre il 24 ottobre.
Partirà lunedì, 16 ottobre, un intervento finalizzato a ripristinare la viabilità di viale Manzoni a Lido Adriano, attualmente soggetta a limitazione di transito per i veicoli aventi una massa a pieno carico superiore alle 33 tonnellate, a causa del deterioramento progressivo del manufatto esistente sul ramo abbandonato dello scolo consorziale, denominato Acque Basse Rasponi.
I lavori termineranno entro il 27 ottobre, salvo imprevisti ed eventuali condizioni di maltempo. Per tutta la durata dei lavori verrà istituita una deviazione del traffico con percorsi alternativi:
1. direzione Ravenna/Lido Adriano – tutti i veicoli verranno deviati verso Punta Marina, transitando in viale dei Navigatori, girando a destra in via della Pineta e successivamente a destra in via dei Campeggi sino a viale Manzoni;
2. direzione Lido Adriano/Ravenna – tutti i veicoli verranno deviati verso Punta Marina, transitando su viale Manzoni, girando a destra in via dei Campeggi e continuando in via della Fontana, proseguendo poi in viale dei Navigatori per immettersi in via canale Molinetto direzione Ravenna;
3. direzione Marina di Ravenna/Lido Adriano – tutti i veicoli verranno deviati in viale dei Navigatori sino alla rotonda del Villeggiante e ritorno sempre in viale dei Navigatori girando a destra in via della Pineta e successivamente a destra in via dei Campeggi sino a viale Manzoni.
Volley A2 femminile / Davanti a 600 spettatori le ravennati lottano per due frazioni, vincendo la seconda, ma nelle successive due le ospiti piemontesi non sbagliano più nulla e si aggiudicano il match. Si torna in campo, sempre in casa, mercoledì 18 ottobre: arriva Collegno
Una combattiva Conad lotta, vince un set, ma alla fine cade in quattro frazioni di fronte a un Chieri costruito per stazionare nelle prime posizioni del torneo di Serie A2. Troppo forti le piemontesi, che con De Lellis in regia e soprattutto le implacabili Manfredini e Angelina riescono a scardinare la grande voglia di far bella figura delle ravennati nel debutto davanti al loro pubblico del Pala Costa. E se i primi due periodi sono equilibrati, con il secondo vinto dalle biancorosse al termine di una esaltante serie ai vantaggi, negli ultimi due la Fenera ingrana la marcia superiore e in particolare a muro sbarra la strada alla volenterosa formazione di Angelini. Non c’è però tempo per leccarsi le ferite, in quanto già mercoledì 18 ottobre, alle ore 20.30, l’Olimpia Teodora ospiterà la Barricalla Collegno.
Al fischio d’inizio il coach Angelini conferma lo starting six di Montecchio Maggiore, con la capitana Bacchi affiancata da D’Odorico a posto 4, Scacchetti e Kajalina a formare la diagonale, Torcolacci e Menghi al centro, con Paris libero. Per Chieri partono invece titolari le bande Perinelli e Angelina, le centrali Lualdi e Akrari, l’opposto Manfredini e la pallegiatrice De Lellis, con Bresciani libero. Davanti a circa 600 spettatori l’Olimpia Teodora parte forte nella prima frazione e allunga sul 9-5, ma la reazione ospite vale l’immediato pareggio a quota 9. Ravenna trova un altro minibreak grazie a un gran attacco di D’Odorico al termine di uno scambio combattutissimo per l’11-8, ma la Fenera alza il suo livello di gioco nella seconda parte del set e, dopo aver trovato il primo vantaggio sul 12-13, non si guarda più indietro allungando fino al 17-23 e chiudendo il parziale per 19-25.
L’opposta estone Anna Kajalina
La Conad entra nel secondo set con grinta e, guidata dalla capitana Bacchi si porta subito sul 9-4. Chieri ricuce subito lo strappo sul 9-8, ma le ragazze di Angelini riescono ad allungare di nuovo fino al 17-12. Ancora una volta la reazione ospite è veemente e permette alla Fenera di trovare addirittura il 22-22, portando il set ai vantaggi. In un parziale interminabile, Ravenna combatte e annulla due set point, prima di chiudere per 30-28 al quarto tentativo grazie al fortunato ace di Panetoni. L’Olimpia Teodora inizia bene anche il terzo periodo sul 3-1, ma Chieri supera sul 3-7 grazie a un parziale di 6-0. Le ospiti alzano il livello di gioco e non sbagliano più nulla, allungando addirittura 8-18 prima di chiudere comodamente sul 14-25. La Conad non riesce più a riprendere in mano l’inerzia della partita nel quarto set, la Fenera va subito 4-8 e non si volta più indietro volando fino al 17-25 finale, che vale la vittoria in quattro frazioni.
Abbonamenti Per sottoscrivere l’abbonamento all’intera stagione casalinga 2017-2018 è sufficiente recarsi presso la sede dell’Olimpia Teodora, via Trieste 86, Ravenna, da lunedì a sabato, dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Nei giorni in cui l’Olimpia Teodora giocherà in casa, gli abbonamenti saranno in vendita anche presso la biglietteria del PalaCosta. Abbonamento intero 100 euro, ridotto 80 euro, ragazzi dai 12 ai 18 anni 50 euro. I bambini sotto i 12 anni entrano gratuitamente.