mercoledì
10 Settembre 2025

L’ex ispettore scolastico Raffaele Iosa nuovo segretario del circolo Pd “D’Attorre “

In passato ha collaborato con i ministri Berlinguer e De Mauro. «Candidatura nata dalla base»

Raffaele Iosa
Raffaele Iosa

Nella storica sala Strocchi di Ravenna, l’assemblea del circolo Pd “D’Attorre” ha eletto il suo nuovo segretario. Si tratta di Raffaele Iosa, veneto di origine e ravennate di adozione, già ispettore scolastico a Ravenna, con una lunga esperienza politica vissuta sempre a sinistra, anche in veste tecnica.  Ha infatti direttamente collaborato con i ministri Berlinguer e De Mauro, fino a redigere il Decreto 275/99 sull’ autonomia scolastica e a gestire gli uffici del Miur a favore dell’integrazione degli studenti con disabilità. In questo ruolo ha svolto anche incarichi europei. Iosa è stato anche impegnato nel volontariato per l’accoglienza dei bambini di Cernobyl.

«La sua candidatura – spiegano in una nota dal circolo Pd – costituisce una novità, nata dalla base degli iscritti  (84 le firme di sostegno raccolte in pochissimi giorni), nella prospettiva di  una nuova vitalità fra le fila degli iscritti e di aprire il Circolo alla città, all’insegna della partecipazione. La lista dei componenti il nuovo Consiglio direttivo del Circolo è unitaria, ha raccolto il consenso di tutte le diverse sensibilità degli iscritti, è di “merito” e non di “appartenenza”. Si tratta di persone scelte per competenza (professionalità, impegno nel sociale, conoscenza della città) e disponibilità ad operare in un efficace modello organizzativo fondato sulle responsabilità e i progetti, per valorizzare il grande patrimonio di volontari di cui il Circolo tuttora dispone».

I giovanissimi volontari in festa: aiutati 4mila turisti, riparate 35 panchine

Il bilancio del progetto delle “magliette gialle”, tra video e musica all’Almagià

Ragazzi Che CantanoRagazziUna festa da protagonisti, non solo perché hanno recitato e cantato, proiettato video e foto, ma soprattutto perché hanno ricevuto, ieri sera all’Almagià, i ringraziamenti da parte della città attraverso il sindaco Michele de Pascale e l’assessore al Decentramento Gianandrea Baroncini, che hanno consegnato ai ragazzi delle “Magliette gialle” un attestato per la partecipazione ai progetti di volontariato e cittadinanza attiva “Lavori in Comune”. Sono 672 i ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni che vi hanno aderito. Un’esperienza che hanno definito, in base ad un questionario, “divertente, interessante, utile, bella, coinvolgente e formativa”. Il 92% di loro la ripeterebbe.

Ragazzi Che RecitanoTra i risultati conseguiti: sono stati aiutati a fare i compiti 750 bambini in 36 laboratori creativi; sono stati ricamati 25 lenzuolini e 20 tra cuffiette e scarpine donati ai piccoli pazienti dei reparti di neonatologia e pediatria dell’ospedale di Ravenna; è stata fornita assistenza a più di 4.000 turisti in visita in città; sono state riparate e rigenerate 35 biciclette donate ad associazioni di volontariato; aggiustate e riverniciate in aree verdi pubbliche 35 panchine; hanno partecipato attivamente all’evento teatrale per ricordare la strage al Ponte degli Allocchi; in 25 hanno acquisito competenze utili in caso di emergenze.

Quelli che scrivono sulle riviste musicali. «Un campo di sperimentazione letteraria»

Francesco Farabegoli di Rumore: «La narrazione della musica è quello che dà alla musica un senso»

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Francesco Farabegoli in una foto di Francesca Cauli

In uno degli ultimi numeri il direttore di Rumore Rossano Lo Mele si diceva orgoglioso di ospitarlo – insieme ad altri – in quanto uno dei migliori critici musicali in Italia. Lui è Francesco Farabegoli, cesenate ma ormai ravennate d’adozione, noto sul web per il suo blog Bastonate, collaboratore anche del nostro mensile R&D Cult (a questo link la sua rubrica on line) e firma appunto di Rumore, una delle riviste musicali italiane che ancora si possono comprare in edicola (su una “concorrente”, Blow Up, ci scrive un altro giornalista ravennate, Federico Savini, con un’altra ancora, Il Mucchio Selvaggio, ha iniziato a collaborare in un’insolita veste di giornalista il patron del Bronson Chris Angiolini), nonostante i tempi durissimi della concorrenza proprio del web.

Abbiamo contattato Francesco per capire cosa significhi e naturalmente abbiamo pubblicato le sue risposte integralmente, come una sorta di articolo nell’articolo.

Come sei finito a scrivere su riviste di musica?
«Per via di mio fratello. Mio fratello era un modesto consumatore di musica, non aveva manco un lettore Cd, comprava 3 o 4 cassette all’anno, ma era un avidissimo lettore di riviste di musica. Portava a casa un botto di riviste e le leggeva, fondamentalmente senza ascoltare i gruppi di cui le riviste parlavano. Io le ho lette di straforo e ci sono finito in mezzo. Sarebbe un po’ come quelli che ascoltano gli Husker Du, rimangono folgorati e prendono in mano una chitarra elettrica, solo che io sono rimasto folgorato da Luca Frazzi e ho preso in mano una penna Bic».
Cosa ti piace delle riviste di musica?
«Beh la narrazione della musica è quello che dà alla musica un senso. I concerti non sarebbero un granché se fossero cose che succedono alle sette di sera a casa tua, la musica diventa bella quando è un’esperienza condivisa. E quindi raccontare la musica è un po’ come trovare modi sempre nuovi di condividerla, di tener viva una passione – che poi in realtà va anche oltre le passioni, spesso la narrazione della musica è in generale la narrazione del mondo che abbiamo intorno, o di una delle cose che nel mondo sono più presenti. Forse più di tutto però mi piace che sia un campo letterario inesplorato. Per esempio esistono grandi opere letterarie, riconosciute urbi et orbi, che parlano di amore, guerra, omicidio, politica internazionale, psicanalisi e nuclei famigliari sardi, ma non c’è un vero e proprio testo di riferimento universale per la musica, un Guerra e Pace del pop, un libro che va bene per tutto. Questo tra le altre cose vuol dire che ogni giorno qualcuno ci può provare e fa sì che – relativamente parlando – la scrittura musicale sia un campo di sperimentazione letteraria molto vivo, dinamico, fresco. Ed è molto meglio oggi che 20 anni fa, si leggono cose migliori, più complesse».
Che tipo di reazioni e riscontri hai, scrivendo su una rivista di musica?
«Reazioni di ogni tipo. La gente legge, scrive, a volte si complimenta e a volte ti insulta, quindi comunque partecipa al gioco. Perlopiù la gente che legge di musica è gente che scrive di musica, diciamo, ci hanno tutti provato o ci provano, il lettore passivo non esiste più. Del resto non so se esista più nemmeno l’ascoltatore passivo, cioè una persona che si ascolta un gruppo senza poi organizzare concerti o suonare in un gruppo o fare il giornalista il dj, il grafico, eccetera».
Quali sono i tuoi giornalisti musicali preferiti?
«Vecchia scuola: Carlo Bordone e Maurizio Blatto. Nuova scuola: Valerio Mattioli e Francesco Birsa Alessandri».

La super mamma di Mia and Me: Laura Ruocco nella serie tv in onda in tutto il mondo

L’attrice, direttrice dell’Accademia del Musical: «È stato divertente per mio figlio vedermi e sentirmi in tutte le lingue… Per i ragazzini che mi guardano sono diventata un’eroina»

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Laura Ruocco con Marco Quaglia, attore della serie

Recitare, cantare e danzare. Questo è ciò che si può imparare all’Accademia del Musical di Ravenna, che lo scorso 7 ottobre ha inaugurato la nuova sede, in via Girolamo Rossi 53, in pieno centro storico.

Come sempre, a curare la direzione artistica è Laura Ruocco che sta vivendo un momento di grande popolarità tra i bambini e i giovanissimi, grazie alla sua partecipazione come protagonista alla terza stagione della serie “Mia & Me” in onda su Rai Gulp.

Laura Ruoccojpg02Laura Ruocco, come è nata questa opportunità televisiva?
«Vincendo un provino di questa serie per famiglie che, sinceramente, prima non conoscevo. Sono stata chiamata e, insieme agli altri componenti del cast, abbiamo girato nel maggio e giugno dello scorso anno, in Trentino Alto Adige, per la precisione in una baita di Campitello in Val di Fassa, località a me molto cara».
È stato difficile inserirsi nella serie?
«I primi giorni sono stati di adattamento un po’ per tutti visto che il cast della terza stagione è stato quasi interamente rinnovato. Trattandosi di una produzione internazionale, sotto la regia del tedesco Marc Meyer, abbiamo recitato in lingua inglese. Il format è stato poi venduto in ottanta Paesi, per cui esistono tante versioni doppiate. È stato divertente per mio figlio vedermi in tutte le lingue… Dice che quella che più mi si addice è il tedesco per via della mia tendenza a impartire ordini come tutte le mamme».
Che ruolo ha interpretato?
«Luciana Poletti, una mamma italiana che ha una figlia di nome Sara diventata cieca a seguito di un incidente. Sara diventa amica della protagonista Mia che, grazie a un braccialetto magico, può scappare dalla realtà e andare in un mondo incantato fatto di elfi. Per tutta l’estate Mia e Sara dormono insieme, dimostrando una grande amicizia. Per quando mi riguarda sono una madre che cerca in tutti i modi di riportare la figlia alla normalità, facendole dimenticare la disabilità».
Si aspettava un tale successo? Ci sarà un seguito?
«Come mi diverto a dire: per i tanti bambini e ragazzini che mi guardano sono diventata un’eroina, neanche avessi salvato un uomo con un intervento a cuore aperto! La serie di certo proseguirà, la sceneggiatura è aperta, ma ancora non so se l’amicizia fra Sara e Mia continuerà».
Tornando a Ravenna, felice per la nuova sede dell’Accademia del Musical?
«A dir la verità ero molto affezionata anche a quella vecchia, ma con questo cambio – reso possibile in collaborazione con l’Accademia Cecchetti – riusciremo finalmente ad avere tre pomeriggi tutti per noi, e quindi più tempo per lavorare».
Prossimi progetti?
«Riprenderò presto la terza tournée in teatro di Finché giudice non ci separi (spettacolo con tra i protagonisti anche volti noti come Nicolas Vaporidis, Augusto e Toni Fornari, ndr) di cui a marzo uscirà anche il film. Tra aprile e maggio dell’anno prossimo debutterò poi con la commedia Vi presento papà con Mariano Rigillo».

Un weekend di animazione in piazza San Francesco: musica, arte, letture e giochi

Appuntamento organizzato dall’associazione Ravenna Centro Storico: è il primo di quattro appuntamenti

RAVENNA 23/09/2003. NUOVA ILLUMINAZIONE DI PIAZZA SN FRANCESCOSi aprirà ufficialmente alle 11 del 14 ottobre, con un saluto del sindaco di Ravenna Michele De Pascale, la due giorni che l’associazione Ravenna Centro Storico organizza in piazza San Francesco. Dalle 10 fino a tarda sera di sabato e poi di nuovo per tutta la giornata di domenica in uno degli angoli più suggestivi della città si potranno trovare musica, laboratori, letture, giochi per adulti e bambini ma soprattutto tanta arte con i trenta espositori che proporranno i prodotti del loro ingegno e della loro professionalità.

È il primo dei quattro appuntamenti del progetto “Ravenna Crea”, presentato nel mese di luglio scorso, che ha preso forma con la prima data del mercatino creativo che animerà mensilmente via De Gasperi ma che prevede anche e soprattutto quattro appuntamenti “speciali”, uno per stagione, e che domani apre con il primo di essi denominato proprio per questo “Ravenna Crea in autunno”.

Una delle peculiarità dell’evento sta nel fatto che un paio degli espositori saranno alla prima esperienza grazie al “mini concorso ” che Rcs ha proposto per aprire a tutta la cittadinanza ed offrire questa opportunità gratuita ad artisti che mai avevano presentato i loro prodotti in una occasione di tale dimensione e livello.

Durante le due giornate ad animare la piazza penserà “Start Show” con il clown Billo e le sue risate per adulti e bambini mentre il centro di formazione d’arte e cultura Labart proporrà laboratori per tutte le età, non mancherà un momento romantico con il tango sotto le stelle che riempirà la serata di sabato.

Come da tradizione nelle due giornate sarà presente un “angolo solidale” e sarà quindi possibile effettuare donazioni ad offerta libera che andranno a favore del piccolo Nicolò, un amico sfortunato che Ravenna Centro Storico sta contribuendo ad aiutare da diverso tempo: proprio a sostegno di questa causa alle 11 in occasione del momento inaugurale interverrà una madrina d’eccezione a quattro zampe: sarà infatti possibile incontrare e conoscere Lola, il cane con cui Ravenna centro Storico da tempo collabora per iniziative di questo tipo.

Detective in corsia: le infermiere di Neurologia scoprono una ladra di medicinali

Denunciata una 46enne: il personale si è accorto della sua presenza e l’ha pedinata in attesa dell’arrivo della guardia giurata

Ospedale CorsiaÈ uscita dalla Neurologia dell’ospedale di Ravenna con una borsa a tracolla piena di medicinali e bendaggi, materiale appena rubato dalle disponibilità del reparto, ma prima che potesse dileguarsi è stata fermata dalla guardia giurata in servizio al pronto soccorso. La polizia ha denunciato una 46enne, M. M. nata e residente a Ravenna, per furto aggravato. La donna era già nota alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali e di polizia. La vicenda risale ai giorni scorsi.

È stato il personale infermieristico ad accorgersi della presenza in corsia di una donna che non fa parte degli addetti. Mentre la caposala richiedeva l’intervento della guardia giurata, le infermiere continuavano a tenere sotto osservazione la donna che, nella circostanza, si avvicinava al carrello dei medicinali del reparto aprendone ripetutamente i cassetti.

Quando il vigilante ha aperto la borsa ha trovato diverse delle confezioni con la dicitura “campione”, tipica dei farmaci in dotazione alle strutture ospedaliere, e le confezioni di bendaggi erano del tutto identiche a quelle in uso al reparto. I poliziotti, dopo aver riconsegnato al personale di reparto le scatole di farmaci e di bendaggi, hanno preso in consegna la donna che è stata accompagnata in questura dove rimediava l’ennesima denuncia in stato di libertà per furto aggravato.

Porte aperte al ‘Costa’ per il debutto della Conad. «Che sia una festa per Ravenna»

Volley A2 femminile / Domani, sabato 14 ottobre (ore 20.30), la nuova Olimpia Teodora affronta le temibili piemontesi del Chieri. In occasione dell’esordio casalingo l’ingresso omaggio nel palazzetto sarà offerto dal Birrificio Artigianale I.C.B. di Ravenna. Coach Angelini: «Ci presentiamo in stato ottimale»

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La schiacciatrice della Conad Sofia D’Odorico (foto D. Ricci)

Tornata a calcare i campi di Serie A dopo tredici anni di attesa, domenica scorsa la nuova Conad Olimpia Teodora si è presentata con una bella vittoria in trasferta contro il Montecchio Maggiore, infliggendo un sonoro 3-0 alle padrone di casa venete. Domani, sabato 14 ottobre (inizio alle ore 20.30), la squadra capitanata da Lucia Bacchi debutterà in casa al Pala Costa e incontrerà le piemontesi del Fenera Chieri, una formazione coriacea contro la quale sarà necessario mettere in campo tecnica e grande grinta. Altro fattore determinante potrà essere l’apporto e il calore di tutti i sostenitori della squadra, vecchi e nuovi appassionati dello sport di squadra più bello, in una città che la pallavolo ha reso celebre in tutto il mondo. In occasione del debutto casalingo, grazie al Birrificio Artigianale I.C.B. di Ravenna che offrirà l’ingresso al Pala Costa, verrà data a tutti la possibilità di assistere gratuitamente alla partita. «Ci teniamo in modo particolare – dichiara Paolo De Lorenzi, presidente della Olimpia Teodora – che il pubblico sia numeroso e che ogni partita sia una festa per la città. Sono certo che Ravenna raccoglierà l’invito e che sarà il settimo giocatore in campo».

Il clima nello spogliatoio della Conad è quello delle grandi vigilie. Il coach Simone Angelini è soddisfatto di come hanno lavorato in questi giorni le sue ragazze e al tempo stesso è consapevole della potenzialità delle avversarie: «La nostra settimana di allenamenti si è svolta nella norma e le ragazze, se si esclude qualche piccolo fastidio che non desta preoccupazione, sono tutte a disposizione. Dopo la vittoria di Montecchio abbiamo trascorso la prima settimana standard, tranne per il fatto che si gioca di sabato invece di domenica. Abbiamo fatto tutto come si deve, giorno dopo giorno, e ci presentiamo al debutto al Pala Costa in stato ottimale. Nello spogliatoio c’è un po’ di sana tensione. L’esordio in A2 è andato bene, tuttavia il debutto casalingo è più carico di attesa e di risvolti emotivi».

Grande rispetto, ma nessun timore nei confronti del Fenera Chieri. «La squadra che andiamo a incontrare sabato è stata costruita per vincere il campionato, molto competitiva, senza punti deboli, con tutti i ruoli ben coperti e con giocatrici di primissima fascia, che hanno un ottimo nome e un ottimo biglietto da visita per la A2. Insomma, è una realtà messa insieme per tentare la promozione in A1, compreso il suo allenatore che ha grande esperienza nella categoria. Insomma, Chieri è un avversario che punta alle zone alte della classifica – termina Angelini – un avversario da rispettare, come del resto tutti quelli andremo ad affrontare in questa stagione».

Le partite (seconda giornata): sabato 14 ottobre ore 17 Club Italia Crai-P2P Givova Baronissi; sabato 14 ottobre ore 20.30 Conad Olimpia Teodora Ravenna-Fenera Chieri, Lpm Bam Mondovì-Delta Trentino; domenica 15 ottobre ore 17 Battistelli San Giovanni in Marignano-Sigel Marsala, Savallese Millennium Brescia-Soverato, Golem Olbia-Golden Tulip Volalto Caserta, Barricalla Collegno-Bartoccini Perugia, Ubi Banca San Bernardo Cuneo-Zambelli Orvieto. Riposa: Sorelle Ramonda Montecchio.

Classifica: Chieri, Ravenna, San Giovanni in Marignano, Mondovì e Club Italia 3 punti; Soverato, Trento e Baronissi 2; Brescia, Cuneo e Collegno 1; Caserta*, Perugia, Marsala, Orvieto, Montecchio, Olbia 0 (* una gara in meno).

Milano Marittima, tra risse e divieti a rischio il fascino del salotto buono

Gli imprenditori della movida critici verso alcune scelte del Comune: «Non c’è più un’offerta per i giovani»

Caino
Il locale Caino, esterno

Un modello da rivedere: dopo anni sulla cresta dell’onda a Milano Marittima le cose, sentendo l’opinione degli imprenditori che animano la movida notturna, non sembrano più andare per il verso giusto. L’immagine dell’estate 2017 potrebbe essere riassunta nella maxi rissa davanti al Pepita all’inizio di luglio, seguita a un’altra lite che era avvenuta in un’altra zona della città. Una lite che ha portato a sette arresti e al ferimento di Ettore Cabrini, fratello del celebre ex calciatore Antonio e gestore del ristorante, che nell’occasione ha preso un pugno in faccia mentre cercava di raddrizzare un tavolino caduto durante la rissa. «È evidente – dichiarò a caldo – che esiste un problema di sicurezza a Milano Marittima».

Federica Mazzavillani (Caino)/ Francesco Iasi (Il Pirata)/Ettore Cabrini (Pepita)/Michele Mauri (La Piazzetta)

Cervia e Milano Marittima non potrebbero essere in questo momento più distanti. Mentre nella Città del Sale tutto sembra filare per il verso giusto, quello che è sempre stato il suo salotto buono mostra i segni del tempo. «Anche quest’anno purtroppo è andata male – ci dice Federica Mazzavillani, storica proprietaria del Caino, locale che si trova nel cuore pulsante di Milano Marittima –. Giugno era iniziato bene, invece il resto della stagione è stato deludente. Imbarazzante, in particolare, agosto». A mancare sono i giovani: «Non c’è nessun tipo di offerta per loro, fino a 5/6 anni fa non era così. La decisione dell’amministrazione di aprire alla spiaggia la ristorazione ci ha danneggiato, è una scelta che ci sta mettendo in ginocchio». Tra le osservazioni di Mazzavillani anche una questione che riguarda gli orari in cui i locali del centro devono interrompere l’intrattenimento musicale: «In estate entro l’1.30, in autunno invece fino alle 3. Mi pare un controsenso. Se abbiamo provato a parlare con l’amministrazione? Sì ma è inutile, non abbiamo speranza».

L’ordinanza che ha liberalizzato le attività della spiaggia non è l’unico problema segnalato. La crisi che sta toccando il mondo delle discoteche incide su Milano Marittima e favorisce la più tranquilla Cervia che ha puntato meno sulla movida (intesa come discoteche e street bar) e più sulla ristorazione. Così alcuni imprenditori che hanno investito nella località si sono pentiti. Michele Mauri è uno di loro e qualche settimana fa aveva mandato un accorato appello perché il suo ristorante, La Piazzetta (aperta lo scorso anno al posto de La Frasca), si trova in una zona del paese che – dice – «è ormai ostaggio del degrado, con strade sporche e desolate». Si tratta della rotonda Don Minzoni, situata in una zona che «l’amministrazione evidentemente considera come la terra di nessuno». Mauri lamenta anche la difficoltà di entrare in alcuni eventi che «sono a numero chiuso». In definitiva una situazione di «degrado» che lo ha fatto pentire dell’investimento fatto soltanto un anno fa.

A Cervia, invece, l’ordinanza preoccupa molto meno. Francesco Iasi, titolare de Il Pirata, anche lui imprenditore da vent’anni, risponde così sul tema: «Non sono molto preoccupato della ristorazione in spiaggia: chi mangia al mare è un cliente diverso da quello a cui puntiamo noi. Certo, sarebbe un bene che gli stabilimenti che vogliono fare ristorazione si adeguassero alle nostre regole: non mi piace molto farmi servire da un cameriere in maglietta». La stagione del Pirata però è andata molto bene. Iasi semmai punta il dito contro il cronico problema italiano, quello delle tasse: «Non possiamo scegliere di lavorare meno perché il cliente vuole trovarti aperto a pranzo e a cena. La scelta obbligata è stare aperti molte ore, ma così i costi aumentano e alla fine ti trovi con lo stesso guadagno. La stagione comunque, almeno quanto a mole di lavoro, è andata bene».

Il Faventia nella ‘tana’ del Cobà per dare un seguito alla vittoria del debutto

Calcio a 5 Serie B / I manfredi domani, sabato 14 ottobre, sono di scena a Fermo contro l’ambiziosa matricola marchigiana. Il tecnico Castellani: «Avremo tutto contro, dovremo usare la testa»

Lorenzo Lesce Attaccante Influenzato
L’attaccante del Faventia Lorenzo Lesce è in dubbio

A una settimana esatta dal vittorioso esordio casalingo il Faventia si prepara a uno scontro diretto a Fermo, dove incontrerà domani, sabato 14 ottobre alle ore 17 in occasione della seconda agiornata del campionato di Serie B di Calcio a 5, l’ostico Futsal Cobà, ambiziosa neopromossa marchigiana con base a Porto San Giorgio guidata dal “vate” Roberto Osimani, già commissario tecnico della nazionale sammarinese, nonché vecchia conoscenza dei manfredi. 
«Si tratta di una partita molto difficile – inizia l’allenatore Massimiliano Castellani – perché affrontiamo una delle pretendenti alla vittoria del campionato in un campo molto più piccolo del nostro. Per questo motivo in settimana abbiamo lavorato tanto anche per evitare gli errori che abbiamo commesso contro Perugia, che possono costarci davvero cari».

L’avversario di turno, il Futsal Cobà, è una squadra tecnica che può contare tra le proprie fila giocatori di qualità come Sgolastra e Mindoli e che si presenterà all’appuntamento determinata a fare risultato dopo il pareggio esterno conseguito alla prima giornata sul campo del Buldog Lucrezia. Dal canto loro i manfredi, nonostante le assenze di Garbin e Tampieri ancora infortunati e i dubbi sulle condizioni di Lesce e Vignoli, scenderanno in campo consapevoli di potersela giocare. «Le nostre difficoltà sono le stesse che può avere ogni squadra in
questo periodo – conclude Castellani – e comunque stiamo crescendo sul piano del gioco e della forma. A Fermo avremo tutti contro: giochiamo in trasferta contro avversari forti che vogliono fare risultato. La chiave per fare bene sarà usare la testa, poi sarà il campo a decretare il vincitore».

Congresso Pd, è partito dal circolo di Marina il percorso dei nuovi segretari

Barattoni candidato unico al provinciale, Frati al comunale: «Al fianco dell’amministrazione per sostenerla e stimolarla»

IMG.MARCO.FRATIIl percorso che porterà all’elezione dei nuovi segretari del Pd, comunale e provinciale, è partito da Marina di Ravenna il 12 ottobre con il primo congresso di circolo. Oltre a quella di Alessandro Barattoni, unica candidatura per la segreteria provinciale, per la prima volta è stata presentata anche la candidatura di Marco Frati alla segreteria comunale.

Frati, 37 anni, vive a Casal Borsetti ed è laureato in Economia aziendale con specializzazione in sviluppo locale, cooperazione e mercati internazionali. Lavora in un’agenzia immobiliare, è volontario della Guardia costiera ausiliaria. Dal 2010 è stato segretario del circolo Pd locale ed è stato eletto in consiglio comunale nel 2016.

«Il nostro – ha detto Frati nel suo discorso – è l’unico partito dotato di una struttura diffusa in maniera capillare e i nostri circoli sono una risorsa unica, sono le nostre porte aperte sul territorio. Il nostro comune è ampio e complesso, con una varietà di realtà che difficilmente nel resto d’Italia si ritrovano in una sola città. Tuttavia siamo anche una comunità che con la cooperazione, l’associazionismo, il volontariato ha dimostrato, e continua a dimostrare, di riuscire a lavorare per il bene dell’intera collettività. Ed è merito dell’impegno dei ravennati se abbiamo la fortuna di vivere in un territorio che può vantare uno dei maggiori livelli di sviluppo economico e sociale. Il Partito Democratico deve essere al fianco dell’amministrazione in ogni decisione, per sostenerla, ma anche per stimolarla. Il ruolo del partito impone di avere una visione che non sia limitata a quella di una legislatura, soprattutto su alcuni temi fondamentali di maggior respiro. Ho accettato questa candidatura perché so che non sono solo, perché so che questo testimone l’abbiamo raccolto tutti assieme e tutti assieme lavoreremo per il bene del nostro partito e della nostra comunità».

Nei prossimi giorni si svolgeranno altri congressi del territorio comunale: domani 14 ottobre quello di Porto Corsini, il 15 ottobre al Casadei Monti e il 16 nel Terzo Circolo, a Porto Fuori e nelle Ville Disunite.

Bando deserto per il Woodpecker: il Comune ci riprova con una concessione da 25 anni

L’Amministrazione cervese sta per pubblicare una nuova gara per la gestione e riqualificazione dell’ex discoteca: diventerà un «parco delle arti e della musica»

13584871 889677217825281 4122544104782203963 OÈ andato deserto il bando per la gestione e la riqualificazione dell’ex discoteca Woodpecker di Milano Marittima, abbandonata da anni ma ugualmente nota ben oltre i confini provinciali anche per il murales di Blu e le numerose foto che viaggiano sul web, utilizzata in questi ultimi anni come cornice per eventi artistici anche grazie all’attività del collettivo Magma.

Woodpecker InternoIl Comune di Cervia – allo scopo di far rinascere a tutti gli effetti questo suggestivo luogo abbandonata e farne stabilmente un “parco delle arti e della musica” – aveva pubblicato il bando per affidarne la gestione lo scorso giugno.  Ora, non essendo arrivate offerte concrete, l’Amministrazione ci riprova: sono stati infatti approvati in questi giorni gli atti per riaprire a brevissimo la gara con un’unica ma sostanziale modifica, la durata della concessione, che passerà dai 9 anni inizialmente previsti a 25, un tempo decisamente più congruo per dare modo ai privati di rientrare dall’investimento. Investimento infatti necessariamente piuttosto oneroso, essendo a loro carico gli interventi infrastrutturali necessari e l’allestimento degli arredi. In “cambio” il concessionario dovrà corrispondere un canone annuo irrisorio di mille euro il primo anno, 2mila il secondo e 3mila dal terzo in avanti, impegnandosi però a realizzare gli interventi previsti entro 3 mesi dal rilascio delle autorizzazioni per concluderli poi entro l’anno.

Il Woodpecker dovrà diventare – citiamo il bando – una sorta di «polo di servizi per l’intrattenimento» e i privati (solo con esperienza nel settore) dovranno presentare progetti che prevedano “un palinsesto annuale di attività, iniziative ed eventi articolati in concerti e spettacoli, mostre ed esposizioni, degustazioni e tipicità, laboratori creativi, percorsi e natura”.

Schermistica Lughese, inizia l’attività internazionale con Sara Billi e Simone Greco

Scherma / La giovane spadista parteciperà alla prima prova di Coppa del Mondo Under 20 in Germania, mentre il baby allievo del maestro Marzari sarà impegnato nella tappa di debutto del Circuito europeo cadetti

Marzari E Sara Billi
Il maestro Guido Marzari con Sara Billi (foto Trifiletti/Bizzi)

Comincia l’attività internazionale della Società Schermistica Lughese, che nei prossimi giorni sarà presente con i propri atleti e tecnici a competizioni di livello mondiale. L’atleta lughese Sara Billi è infatti fra le dodici schermitrici italiane che sono state selezionate per partecipare alla prima prova di Coppa del Mondo Under 20 di spada femminile. La gara – che apre una serie di dodici prove in tutto il mondo – si svolgerà sabato 14 e domenica 15 ottobre nella città tedesca di Laupheim e vedrà la partecipazione delle migliori giovani spadiste del mondo.

Qualche giorno dopo, il 21 e 22 ottobre a Budapest, si disputerà invece la prima prova del Circuito Europeo Cadetti di spada maschile. Anche qui la scherma lughese sarà protagonista: tra i convocati che andranno a formare la rappresentativa italiana c’è infatti Simone Greco, che peraltro al momento è numero due del ranking nazionale under 17.
In entrambe le occasioni responsabile della delegazione italiana sarà il maestro lughese Guido Marzari, referente del commissario tecnico della nazionale di spada Sandro Cuomo per tutto il settore giovanile. A oltre vent’anni dall’impresa delle Olimpiadi di Atlanta ’96, quando – come commissario tecnico – conquistò la medaglia d’oro con la squadra di spada maschile (medaglia che l’Italia non otteneva da Roma ’60)  Marzari si conferma dunque un punto di riferimento dell’intera scherma italiana.

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