Il Gruppo Med Store, catena di negozi Apple Premium Reseller con punti vendita in tutto il centro-nord Italia, ricerca personale, addetti alla vendita da inserire all’interno dell’ultimo nato della catena al centro commerciale Esp di Ravenna.
«Non è un negozio come un altro – si legge nel comunicato inviato ai giornali dal Gruppo –: da Med Store si crea, collabora e ci si diverte. Concepiti come vere boutique dell’informatica, dove l’elemento centrale è il cliente, ogni punto vendita è studiato e progettato per garantire la migliore esperienza d’acquisto e il massimo dei servizi post vendita grazie all’assistenza tecnica certificata Apple, la fitta programmazione di eventi formativi gratuiti oltre ai corsi professionali personalizzati. L’attenzione per il singolo cliente si estende anche alle aziende e alle scuole del territorio che necessitano di soluzioni innovative».
La società concessionaria del porto turistico respinge le critiche da un utente che ha trovato tre persone sulla barca
«Sono state riattivate le telecamere di sorveglianza ai quattro varchi di accesso e durante la notte gli ormeggiatori perlustrano i pontili». Marinara non ci sta a passare per un porto turistico dove manchi la sorveglianza e attraverso Luca Scarabelli, responsabile della comunicazione per la società concessionaria Seaser, interviene dopo la denuncia sulla stampa locale di un utente che nottetempo ha sentito dei passi di persone sul pontile vedendo poi scappare tre figure nel buio.
«Episodio spiacevole – dice Scarabelli – che però potrebbe avere svariate interpretazioni. Potrebbero essere stati realmente dei ladri che hanno preso una delle poche barche occupate in questo periodo o magari qualche buontempone che voleva fare uno scherzo a un amico ma ha sbagliato barca».
Il responsabile della comunicazione ne approfitta poi per denunciare il malcostume, esistente ma non troppo frequente, di chi tiene la barca al porticciolo senza pagare il canone di ormeggio: «Di fronte a una sentenza del tribunale che lo condanna al pagamento preferisce raccontare di essere vittima del sistema. Chi non conosce le sentenze può davvero pensare che sia come viene raccontata…».
Ma Scarabelli vorrebbe che le polemiche restassero fuori dal porto: «Con polemiche e titoli sensazionalistici si gratificano i furbi e si fanno scappare i turisti a danno di tutti».
Un 58enne aveva esposto una copia del pass: ora dovrà rispondere di falso e rischia una sanzione fino a 600 euro
Aveva esposto sul cruscotto della propria auto una copia del permesso invalidi intestato alla madre ma la donna era a casa. La polizia municipale di Ravenna, nel corso di controlli in centro storico, ha denunciato a piede libero, per uso di atto falso, un 58enne italiano residente in città. Il documento falso è stato immediatamente sequestrato mentre l’uomo, oltre a dover pagare la prevista sanzione per essere entrato in zona a traffico limitato senza autorizzazione, dovrà ora rispondere all’autorità giudiziaria del reato di falso.
Nello scorso mese di settembre i numerosi controlli effettuati hanno permesso di accertare e sanzionare i proprietari di tre veicoli per aver lasciato in sosta il mezzo negli spazi riservati ai disabili, senza averne titolo. Quattro automobilisti sono stati sorpresi ad utilizzare impropriamente il permesso invalidi, in quanto il titolare dello stesso non era a bordo. In due casi i veicoli non autorizzati sono stati rimossi, con relative sanzioni che complessivamente ammontano a circa 600 euro.
Anche a Ravenna la manifestazione nell’ambito della campagna “Io non rischio”. In programma anche un trekking urbano
Una foto dell’alluvione a Lido di Savio
Conoscere il proprio territorio e sapere cosa fare in caso di terremoto, alluvione o maremoto aiuta a prevenire rischi e conseguenze per le persone e le cose. Sabato 14 ottobre torna in Emilia-Romagna la settima edizione della campagna “Io non rischio” che mette in campo in regione oltre 200 volontari e volontarie di Protezione civile e una trentina di associazioni per sensibilizzare i cittadini, diffondere la cultura della prevenzione e insegnare la sicurezza.
A Ravenna i volontari di protezione civile incontreranno i cittadini per parlare del rischio alluvione e cosa ognuno di noi può fare per ridurne gli effetti. I gazebo informativi saranno allestiti in Piazza del Popolo. Per l’edizione speciale di quest’anno, oltre ai punti informativi “Io Non Rischio”, la piazza sarà animata da un trekking urbano, previsto nel pomeriggio, che si concluderà in piazza Kennedy dove sarà presente il testimonial, il comico Duilio Pizzocchi.
Nel dettaglio. In mattinata verranno svolte alcune attività con le scolaresche: illustrazione della campagna con informazioni sul rischio e su come affrontarlo e ridurlo, e della “linea del tempo”, svolgimento di un gioco con domande su Protezione civile e rischio, ed infine prova pratica d’emergenza realizzando, con sacchi di sabbia, una coronella di contenimento dell’acqua e vedendo l’utilizzo di pompe da parte dei volontari.
Nel pomeriggio, trekking urbano nel centro cittadino: il percorso metterà in relazione la storia di Ravenna e dei suoi fiumi con il fenomeno della subsidenza (tuttora presente) e le trasformazioni del territorio realizzate per mettere in sicurezza la città. Sono previste le visite al Museo Tamo e alla Domus dei tappeti di pietra (rappresentativi della storia di Ravenna e dei suoi fiumi in epoca antica e del fenomeno della subsidenza), alla Torre Salustra (terminale dell’antico acquedotto di Traiano) e al ponte di Augusto (eretto in epoca romana sul Flumisellum) e alla targa in ricordo dell’alluvione del 1636. La camminata si concluderà in piazza Kennedy dove sarà presente il testimonial Duilio Pizzocchi. In esposizione ci saranno mezzi di Protezione civile.
Partecipano le organizzazioni di volontariato Corpo volontario Forestale di Bagnacavallo e Associazione volontari Pc Mistral di Ravenna.
Sul sito www.iononrischio.it sono disponibili i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto
Saranno i chiostri intesi come contenitori culturali il nucleo centrale della Giornata Fai d’Autunno di domenica 15 ottobre a Ravenna.
In particolare, verrà proposta al pubblico una visita guidata attraverso il Chiostro di Santa Maria in Porto attuale Mar, i Chiostri dell’attuale Biblioteca Classense e della della Biblioteca Oriani e i Chiostri Francescani (nella foto) . L’iniziativa sarà strutturata con visite guidate che partiranno dal Mar alle 10, 11, 12, 14, 15 e 16. Non si accettano prenotazioni. Per partecipare, verrà richiesto al visitatore un contributo minimo di 5 euro per i non iscritti e di 3 euro per gli iscritti.
Anche a Cotignola sono previste visite per l’evento “Cotignola centro: storia, memoria e sguardi contemporanei”, quattro tour guidati dai ragazzi del liceo di Lugo, in collaborazione con il museo civico “Luigi Varoli” di Cotignola, nell’ambito del progetto “Apprendisti ciceroni”. Le visite guidate sono in programma alle 10, 10.30, 15.30 e 16 da Palazzo Pezzi (si passa poi per Palazzo Sforza e museo civico Luigi Varoli, Casa studio Varoli, Chiesa dell’Ospedale Testi, fino alla Scuola arti e mestieri). Per ulteriori informazioni, contattare Efrem Bardelli, telefono 349 6026435, email efrembardelli@yahoo.it.
Al parco Berardi a Madonna delle Stuoie un campo con palazzina e aula didattica
Per imparare a muoversi con bici e moto nella giungla dell’asfalto ora a Lugo c’è un circuito attrezzato. Sabato 14 ottobre alle 11 inaugura l’area dedicata alla guida sicura all’interno del parco “Lorenzo Berardi”, in via Santerno, nel quartiere Madonna delle Stuoie. L’area vuole essere un supporto e un ambito di intervento per le scuole (primarie, secondarie ed i centri estivi) del territorio, interessati a sperimentare ed integrare progetti e percorsi didattici di educazione stradale.
Il campo è composto da una palazzina con aula didattica, ufficio, ripostiglio mezzi elettrici, attrezzature di supporto e servizi igienici, un circuito con allestimento di segnalazione verticale e orizzontale. È utilizzabile previa prenotazione due mattine a settimana, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, dal 2 gennaio al 30 luglio e dal 15 settembre al 15 dicembre; in questi momenti non sarà permesso l’accesso libero all’area del parco. L’accesso e l’utilizzo del campo scuola è gratuito, tutte le attività devono essere senza fine di lucro e saranno rivolte in via prioritaria agli istituti scolastici. Le autoscuole potranno accedervi in cambio della disponibilità a realizzare gratuitamente un progetto di educazione stradale rivolto ai giovani che utilizzano i veicoli a due ruote. Le attività didattiche potranno essere effettuate esclusivamente da istruttori qualificati forniti dai richiedenti.
Il 14 al taglio del nastro saranno presenti il sindaco di Lugo Davide Ranalli, il presidente dell’Osservatorio regionale alla mobilità Mauro Soavi, i consiglieri regionali Mirco Bagnari e Manuela Rontini e il presidente della Consulta Lugo Sud Italo Tozzi.
L’Udi si è costituita parte civile: l’eventuale risarcimento sarà destinato a nuovi progetti di educazione alla parità di genere nelle scuole
L’avvocatessa Sonia Lama e la legale rappresentante dell’Udi Lia Randi
Un processo per certi versi storico per la città e non solo quello partito nei giorni scorsi a Matteo Cagnoni, accusato di aver ucciso la moglie Giulia Ballestri, madre dei loro tre figli tutti minori, con premeditazione e crudeltà e che vede anche l’associazione Udi (Unione donne in Italia) costituita come parte civile. «Per noi è la prima volta ed è un momento importante per la vita dell’associazione», spiega Lia Randi, legale rappresentante della storica realtà femminista, in un incontro informale organizzato dentro la Casa delle donne (che per ragioni statutarie non ha potuto invece costituirsi).
Perché non era accaduto prima? Per ragioni di Statuto, solo di recente sono state apportate le modifiche che permettono questa possibilità. Da qui in poi, invece, la strada sarà segnata.
Il senso della presenza in tribunale? Ottenere giustizia, ma anche cogliere l’occasione per portare anche dentro il tribunale la battaglia per la difesa delle donne, una battaglia anche per un linguaggio più consono e aderente a quella che è un’emergenza: il femminicidio. Parola questa rigettata dai difensori di Cagnoni nel momento in cui hanno contestato appunto la richiesta dell’Udi, parola che dovrebbe essere usata con più frequenza per casi come questi secondo l’avvocatessa Sonia Lama, che appunto rappresenterà l’Udi in Tribunale. «Il mio intento non è certo quello di rallentare in alcun modo il lavoro della procura, né sta a noi dimostrare la colpevolezza dell’imputato. L’intenzione adesso è intervenire in fase di discussione finale per difendere appunto le ragioni per le quali l’associazione è stata accettata nel processo in quanto portatrice di un diritto soggettivo maturato anche in virtù del lungo e riconosciuto lavoro che svolge e ha svolto nel territorio sul tema della parità tra i generi e sulle ragioni culturali che sono alla base delle frequenti discriminazioni e anche di atti di violenza che partono da un’idea di “possesso” che troppi uomini sviluppano nei confronti di coloro che considerano le proprie donne». E a nuovi progetti, in particolare rivolti ai ragazzi e alle ragazze delle scuole, sarà investito il risarcimento che Udi intende chiedere in caso di vittoria e nel caso dovesse essere considerata effettivamente parte lesa.
Intanto, la richiesta rivolta invece alle giornaliste invitate e presenti all’incontro è stata anche quella di una maggiore attenzione alle parole, con una critica esplicita a una stampa troppo spesso interessata soprattutto gli aspetti più morbosi in questi casi di cronaca.
Nascerà nella cosiddetta Area T. L’imprenditore Baldini: «Il progetto consentirà ai miei figli di sviluppare la loro attività»
Una veduta del canale di qualche anno fa: l’Area T, dove sorgerà il birrificio, è il magazzino dietro la gru in banchina, ormai da tempo smontata
A Ravenna sono partiti i lavori per un grande birrificio con pub annesso, affacciato sul canale Candiano, che aprirà tra circa un anno. Si tratta di una operazione di recupero e di archeologia industriale voluta da Daniele Baldini, amministratore unico di Immobiliare Classe Alta proprietaria dell’immobile e firmata da Nuovostudio, per riportare in vita uno spazio della vecchia fabbrica Sir, adibito a stoccaggio (la cosiddetta area T), e contribuire così al rilancio e alla fruibilità della Darsena di città.
L’area interessata dai lavori per la realizzazione del birrificio sul Candiano
«Da tempo coltivavo questo obiettivo – afferma Baldini – essendo stato io tra i primi a credere nelle potenzialità di quest’area di Ravenna e ad attivarmi, compatibilmente coi tempi, alla realizzazione di questo progetto che consentirà ai miei figli di svolgere e sviluppare la loro attività imprenditoriale, in un contesto da valorizzare con idee innovative anche in chiave di riuso del luogo».
Nella struttura troveranno spazio sia il laboratorio per la produzione di birra artigianale che un locale pubblico capace di ospitare una numerosa e differenziata clientela in ambienti diversi e armonizzati con il contesto urbanistico.
Saranno i tre giovani fratelli Baldini, Francesco di 33 anni, mastro birraio, con Giovanni e Roberto di 29, e altri tre soci, a gestire sia la produzione che la mescita, che la gestione dei locali. Vi trasferiranno la stessa filosofia e lo stesso amore per la Darsena con cui hanno avviato nel 2013, insieme con Fabio Mambelli, la birreria artigianale “Tabeerna” in via Magazzini Posteriori 59, dove si servono birre rigorosamente né filtrate né pastorizzate di produzione propria, i cui nomi, come la Bollard (bitta in italiano) e la Corsini, ad esempio, rievocano questo luogo e la sua storia.
Giovanni Baldini non nasconde l’entusiasmo per il salto di qualità che compirà la loro impresa, poiché «l’essere sul Candiano con la nostra attività rappresenterà un valore aggiunto per creare nuove opportunità di animazione e socializzazione di questo luogo».
Sul piano della produzione l’ambizione di Giovanni e dei suoi soci è quella di “inventare” altri nuovi quattro tipi di birra arrivando così a otto tipologie, puntando a produrne una a chilometro zero con malto e luppolo locali. Naturalmente da servire oltre alle numerose di marche di birra artigianale provenienti da tutto il mondo, di cui sarà fornito il loro locale.
L’auspicio della famiglia Baldini è anche quello di vedere concretizzate le condizioni del contesto urbano affinché l’iniziativa trovi sostegno in termini di servizi, e che la loro struttura faccia da traino ad altre iniziative progettuali e imprenditoriali in Darsena.
L’assessora Morigi si è messa in contatto con il ragazzo a cui è stato negato un contratto d’affitto: «Un episodio di una gravità enorme»
L’assessora all’Immigrazione del Comune di Ravenna, Valentina Morigi, si è messa in contatto con il ragazzo ravennate discriminato (secondo il racconto del suo amico che abbiamo pubblicato a questo link) a Bologna per il colore della sua pelle, a cui la titolare di una sorta di residence per universitari avrebbe negato un contratto d’affitto (salvo poi smentire una volta contattata dalla nostra redazione).
«Un episodio di una gravità enorme – scrive Morigi –, una vicenda “surreale”, per usare le parole del ragazzo che ho contattato. In questi tempi, in cui lo “straniero” o chi ha la pelle più scura è il capro espiatorio perfetto di una crisi spietata, il razzismo è diventata un’arma potente, sposta voti e coscienze.
Un mucchio di voti e un mucchio di coscienze. Quando ascoltiamo distratti parole di odio, quando leggiamo annoiati sui social discorsi violenti e discriminatori, non pensiamo mai che alle parole possano seguire anche i fatti. E invece, eccoli che arrivano i fatti, disarmanti e surreali, come quella operatrice dell’agenzia immobiliare di Bologna che questa mattina ha guardato un nostro concittadino negli occhi e gli ha detto “non si affitta ai negri”».
La donna lo aveva querelato. Ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari
Un ravennate di 36 anni è stato arrestato dalla polizia per lesioni, minacce e maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie, da cui si è separato da tempo ma che continuava a tormentare. L’arresto è stato possibile grazie alla querela della donna che ha ripercorso anche gli anni della convivenza con l’uomo, contraddistinti da continui litigi per la gestione del figlio. La donna lo ha accusato di ripetute minacce e percosse nei suoi confronti e gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti a provare i maltrattementi, fino al provvedimento cautelare emesso dal Gip.
L’uomo è stato inizialmente rinchiuso in una struttura ospedaliera (avendo manifestato un evidente disagio) poi, in seguito all’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale si è avvalso della facoltà di non rispondere, il Gip ha accolto le richieste dell’avvocato difensore, trasferendolo agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Uno scatto dalla conferenza stampa di presentazione del festival a Faenza
Venerdì 13 e sabato 14 ottobre, Cultura Impresa festival sarà al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e alla biblioteca Manfrediana. Si tratta di un’iniziativa organizzata dalla Cooperativa di Cultura Popolare di Faenza e promossa da FederCultura di Confcooperative.
Il festival, dopo aver partecipato al Salone Internazionale del Libro di Torino lo scorso maggio, ha aperto la tradizionale riflessione autunnale organizzando la prima Summer School a Forlì, una due giorni di alta formazione dedicata agli imprenditori culturali, proseguendo poi con un appuntamento alla biblioteca San Giorgio di Pistoia all’interno delle iniziative per la Capitale italiana della cultura 2017 (Cultura per coltivare comunità) e con la giornata di lavoro all’Accademia Albertina di Torino (Cultura è… innovazione, territorio, futuro) venerdì scorso.
“Nuove politiche culturali, nuovi modelli organizzativi, innovativi e sostenibili” è il titolo di questa due giorni che sarà un’occasione per affrontare, senza riflessioni teoriche, ma con esempi d’eccellenza e buone pratiche, i temi della formazione alla cultura, dell’audience development, del rapporto con la tecnologia.
«Crediamo ci siano, a livello nazionale – afferma Chiara Laghi, presidente della Cooperativa di Cultura Popolare – delle eccellenze che, in vari settori, stanno apportando un contributo molto concreto al dibattito nazionale sia per quanto riguarda l’impresa culturale nel suo complesso che per quanto riguarda le politiche culturali, anche locali. Per questo in questa quarta edizione abbiamo deciso di raccontarle».
Sono tre i momenti del festival. Si aprono i lavori venerdì 13 pomeriggio alle 14 e fino alle 17 si parlerà di “Un’altra scuola è possibile? Cultura, innovazione e nuovi modelli che cambiano la formazione”, dopo i saluti istituzionali ai quali sarà presente anche la vice Presidente della Commissione Cultura della Regione Emilia Romagna, la riflessione prosegue con la presentazione di casi d’eccellenza, dall’istituto San Giorgio tra le scuole italiane vincitrici del premio Change Maker School 2017, la Scuola del fallimento di PlayRes, un’esperienza che insegna ad imparare dagli errori, la Non scuola del Teatro delle Albe, un progetto di formazione fuori dagli schemi da oltre 25 anni, la cooperativa LAMS di Matera vincitrice quest’anno del riconoscimento SIAE S’Illumina e altri.
Sabato mattina un appuntamento tutto dedicato al pubblico più piccolo (0-6 anni) “Ooh! È nato un nuovo pubblico! Come coinvolgere i bambini fin dalla nascita nelle politiche culturali”, anche in questo caso esperienze di eccellenza aiuteranno a capire meglio come costruire politiche culturali che, proprio partendo dai nuovi cittadini, riescano a formare una nuova capacità di fruizione del prodotto culturale. Ospiti, tra gli altri, gli ideatori dello spazio Maxi Ooh! del Muse di Trento, il progetto Re Mida di Reggio Children, Nati per leggere, Intrecci teatrali di Varese.
L’appuntamento è alle 10.30 nello Spazio Giovani della Biblioteca Manfrediana, alle 12 letture per i più piccoli a cura dei volontari di Nati per leggere.
Il festival si chiude con un approfondimento sul rapporto tra tecnologia, innovazione e cultura “Una cultura hi-tech: quando la cultura incontra la tecnologia nasce innovazione”. Dalle 14.30 al Mic interverranno Zeranta Edutainment di Roma – che tra i progetti innovativi in campo formativo e di didattica museale ha realizzato i percorsi e le audio guide all’interno di Love, la mostra che a Roma è riuscita non solo ad avere un enorme successo di pubblico, ma è l’unico caso in Italia in cui il pubblico era costituito prevalentemente da giovani e adolescenti – Fabio Viola, uno tra i maggiori esperti di gamification in Italia; la piattaforma ITC Sacher di Bologna per la mappatura dei Beni Culturali e Matteo Dispenza, Ceo della società Libre e co-fondatore di Jobonobo.
I progetti di Mcz, Mic e Isia. In programma anche il festival Wam!
Un’opera di Lorenza Boisi in mostra al Mic
Per celebrare la tredicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, indetta da Amaci, a Faenza torna “La Settimana del Contemporaneo”, il contenitore voluto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Faenza per raccogliere tutte le proposte a tema contemporaneo in un unico calendario a testimonianza della vivacità culturale della città.
Il programma inaugura il 12 ottobre, alle ore 21, al Museo Carlo Zauli con il talk con gli artisti Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari giovani promesse dell’arte contemporanea scelte per sperimentare la ceramica a Faenza all’interno della nuova “MCZ Residenza d’artista Faenza 2017” . Durante la conferenza Ornaghi e Prestinari raccontano il loro incontro con la ceramica e presentano i loro lavori che saranno esposti al Mic di Faenza dal 26 novembre al 7 gennaio. Di seguito verrà presentato anche il lavoro degli studenti dell’Accademia di Belle Arti Bologna nell’ambito del Corso per curatori.
Il Museo Internazionale delle Ceramiche ospita la personale di Lorenza Boisi “In fondo al giardino, un volto verde” a cura di Irene Biolchini e Massimiliano Fabbri. La mostra inaugura il 13 ottobre (ore 18.30) con una performance curata della Boisi (con i performer Lorenzo Carpinelli, Camilla Lopez, Anna Clara Conti) giocata fra pittura e ceramica e si colloca all’interno della dodicesima edizione di Selvatico, quest’anno dedicata al tema della foresta (Pittura, Natura, Animale) – progetto biennale di Massimiliano Fabbri e di WAM! Festival.
Lorenza Boisi da sempre si dedica alla pittura e, negli ultimi anni, riserva una peculiare ricerca alla pratica della ceramica contemporanea. È attiva anche in ambiti diversi quali tutoring, curatela indipendente e direzione artistica, autrice di alcune pubblicazioni, è fondatrice di due importanti spazi per la promozione dell’arte italiana quali Cars ad Omegna in Piemonte e Mars.
Al Mic di Faenza l’artista – si legge nella cartella stampa – “presenta un’indagine figurale nell’immaginario polisemico della rappresentazione: dal mito della “statua animata” al Déjeuner sur l’Herbe, attraverso significati e significanti diversi, immanenti e fenomenici, richiamando così una summa alta della sua storica produzione di pittura e ricerca ceramica”. La mostra sarà visitabile fino al 12 novembre.
La mostra Builders Of Tomorrow
Allo stesso tempo il 14 ottobre sarà visitabile la mostra “Builders of Tomorrow”, in corso al Mic fino al 25 ottobre – curata da Giovanna Cassese e Marinella Paderni, rispettivamente presidente e direttore dell’Isia di Faenza, all’interno del XII del Premio Nazionale delle Arti – centrata sulle relazioni concettuali, progettuali ed estetiche tra design e arte. La mostra vede il contributo di un comitato scientifico composto da Claudia Casali, Stefano Casciani, Daniela Lotta e Irene Biolchini.
Il 14 ottobre inaugura Wam! Festival, progetto biennale dedicato alla danza, al teatro e alla performance che giunge quest’anno alla sua sesta edizione, aprendosi al mondo della fotografia e dell’arte. Il festival, firmato da Menoventi, Iris e In_Ocula è caratterizzato da quattro appuntamenti diversi nel mese di ottobre (sabato 14, venerdì 20, giovedì 26 e sabato 28) con le performance di Sotterraneo, Fanny & Alexander, il collettivo faentino di recente formazione OI, Alessandro Carboni, Aya Toraiwa, Cuenca/Lauro, Laura Bulzaga e un incontro con Franco Farinelli.
Tra i progetti, la mostra fotografica “I am not what I am” di Enrico Fedrigoli presso il Must, a cura di Irene Biolchini in corso dal 14 al 29 ottobre.
Info e programma completo di Wam! a questo link
Il 15 ottobre, infine, alle 16, visita guidata al Mic alla mostra “Builders of Tomorrow” con le curatrici Giovanna Cassese e Marinella Paderni e alle ore 19, alla sede dell’Isia di Palazzo Mazzolani si conclude la XII edizione del Premio Nazionale dell’arti “Future is design” con la sfilata /performance Living with Fashion che metterà in scena una collezione di abiti e oggetti progettati dagli studenti dell’Isia.