giovedì
11 Settembre 2025

Al via le letture classensi su Dante e la Commedia

DanteAl via il 14 ottobre il nuovo ciclo delle “Letture Classensi” con Giorgio Inglese e la lezione dal titolo “Il problema ecdotico della Commedia” alla Sala Dantesca della Biblioteca Classense, alle 17.30.

Un grande filologo alle prese con un problema di primaria importanza: come mai le edizioni della Commedia oggi disponibili presentano testi non identici tra loro? Di Dante non è giunta fino a noi nemmeno una riga autografa, e nemmeno possediamo una copia di sue opere che possa considerarsi da lui “autorizzata”. Il testo della Divina Commedia va dunque “ricostruito” attraverso un confronto critico fra i manoscritti più antichi. Grazie ad uno dei più grandi dantisti viventi ci faremo strada in uno dei più intricati problemi letterari che gli studiosi da secoli tentano di dipanare.

Gli altri incontri del ciclo sono previsti il 28 ottobre con Sonia Gentili sul tema “Amore e conoscenza nella Commedia”, mentre l’11 novembre Paolo Falzone che parla di “Eresia ed eterodossia nella Commedia”. Il 25 novembre, Alfredo Cot­tignoli interviene con la lettura dal titolo “Uno straordinario viag­gio esegetico: Ben­venuto da Imola, magister ed esegeta della Commedia”.

In piazza (anche) a Ravenna contro la nuova legge elettorale: «Incostituzionale»

I manifestanti saranno ricevuti dal prefetto. Un presidio «per dire non all’ennesima truffa»

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Uno scatto dalla protesta di Roma

Anche a Ravenna si scende in piazza contro la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis, in fase di approvazione in parlamento.  Un presidio è in programma in piazza del Popolo domattina (venerdì 13 ottobre) alle 11, promosso da Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza di Ravenna e dal Coordinamento per la Democrazia costituzionale della provincia di Ravenna.

Un presidio “per dire no all’ennesima truffa” – si legge nei comunicati inviati alla stampa. «Se per la terza volta in poco più di dieci anni – denunciano i promotori della manifestazione – un governo si assume la responsabilità di imporre, di nuovo con un voto di fiducia, una legge elettorale con evidenti tratti di incostituzionalità, vuole dire che la democrazia, in Italia, non gode di buona salute».

Il prefetto di Ravenna riceverà una delegazione dei manifestanti a mezzogiorno. «Gli consegneremo – anticipa il coordinamento per la Democrazia costituzionale – documenti di protesta da inviare al Governo, ai presidenti di Camera e Senato, ai capigruppo parlamentari. Non arrendiamoci di fronte a prevaricazioni continue. Facciamo sentire alta la nostra voce di dissenso. Con la Costituzione in mano».

In centro a Ravenna quattro panchine decorate in mosaico dagli studenti

Le prime due verranno installate dal 16 ottobre in via Salara, dove verrà riorganizzato anche lo spazio destinato alla sosta delle bici

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Le panchine durante i lavori degli studenti dell’artistico

Come previsto da una convenzione stipulata tra il Comune di Ravenna e il liceo artistico Nervi Severini per la realizzazione di manufatti artistici, è nato il progetto “Panchine del dialogo”, che prevede la realizzazione di quattro panchine decorate in mosaico per arredo della città, coinvolgendo gli studenti con il coordinamento dei loro docenti.

Da lunedì 16 ottobre inizieranno i lavori per l’installazione delle prime due panchine in via Salara; con l’occasione sarà riorganizzato anche lo spazio destinato alla sosta delle biciclette. Tali lavori saranno eseguiti sotto la supervisione dei docenti del Nervi Severini.

Al Mar i mosaici neri: un viaggio tattile-sensoriale per ciechi e ipovedenti

Nell’ambito della biennale un progetto innovativo che utilizza anche tecnologie in 3D

Mosaico NeroNell’ambito della biennale Ravenna Mosaico è allestita (fino al 7 gennaio) al Mar anche la mostra “I Mosaici Neri di Ravenna”, un viaggio tattile-sensoriale alla scoperta dei mosaici della città bizantina. Un progetto innovativo che, attraverso moderne tecnologie 3D, propone per la prima volta in Italia a ciechi e ipovedenti un’esperienza completamente nuova delle opere musive. Il colore nero identifica il buio in cui vivono i non vedenti e nello stesso tempo – si legge in una nota inviata alla stampa dai promotori – rappresenta la scarsa attenzione da parte della società su una realtà troppo spesso dimenticata.

Mosaici NeriCon la scelta dei soggetti raffigurati nei mosaici – continua la cartella stampa – si vuole porre l’attenzione «su come gli ambienti naturali fossero descritti secoli fa, lanciando un messaggio di allarme sul loro attuale degrado, che sta portando alla scomparsa delle bellezze naturali presenti nel nostro territorio».

Lo scopo è raccontare un percorso inconsueto dell’arte musiva ponendo protagonisti i soggetti ambientali. «I mosaici – si legge nella presentazione della mostra – sono infatti una sorta di diapositiva dei nostri territori, da essi si parte per individuare specifiche specie animali e vegetali, un tempo abbondanti ed oggi, purtroppo, a rischio estinzione». Sei soggetti naturali, presenti nelle raffigurazioni di San Vitale e Sant’Apolllinare in Classe sono così riproposti in chiave tattile, nella loro forma musiva e “reale”.

La mostra nasce da un’idea dall’associazione ambientale Cestha, Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat, nell’ambito del progetto di tutela e rinaturalizzazione degli ecosistemi costieri ravennati – duna di Casal Borsetti.

«Non affittiamo a stranieri». Studente ravennate vittima di razzismo a Bologna

Diciannovenne italiano discriminato per il colore della pelle. «Stavamo per firmare il contratto, ma quando ci ha visti la titolare ha cambiato idea». La struttura smentisce

Fisco 2015 10 Affitto Casa Tasse Big«Mi dispiace ma non affittiamo a stranieri». Se lo sono sentiti dire due ragazzi ravennati in cerca di una sistemazione a Bologna, dove studiano all’università. Uno dei due ha la pelle scura, è nato in Etiopia 19 anni fa, è stato adottato quando aveva solo pochi anni da una coppia italiana e ha vissuto tutto il resto della sua vita a Ravenna. È italiano. Ma per la titolare di un residence bolognese, senza neppure chiedere informazioni, è straniero. E gli stranieri, in passato, in quel luogo, «hanno dato problemi».

La vittima dell’episodio, di stampo razzista, preferisce non parlare, ancora turbato da quanto accaduto, così a raccontare la propria versione è l’amico che era con lui, Carlo Donati, 21 anni. «Stiamo cercando da qualche giorno un appartamento a Bologna – ci dice al telefono – al momento siamo alloggiati in un bed&breakfast. Tramite un gruppo Facebook di studenti universitari siamo riusciti a metterci in contatto con due ragazzi veneti che cercavano due coinquilini. Ci siamo conosciuti, ci siamo piaciuti, e insieme siamo andati all’appuntamento al residence, a quanto pare solo per firmare il contratto, essendo disponibile, e versare la caparra di 300 euro, che avevamo già in tasca». Qualcosa però è andato storto. «A entrare in ufficio in un primo momento è stato solo uno dei due ragazzi veneti che aveva tenuto direttamente i contatti con la struttura – continua Donati –, mentre noi abbiamo aspettato fuori. E abbiamo visto che a una richiesta della signora della reception il ragazzo veneto ci ha indicato: lei ci ha squadrato e poi ha fatto “no” con la testa». Il loro “promesso” coinquilino quindi esce e racconta ai due ravennati che la titolare avrebbe detto che non affitta a stranieri. «Ma il mio amico non è neppure straniero! – continua nel suo racconto il 21enne – Così siamo entrati noi e con tutta calma, inizialmente, abbiamo chiesto come mai non potevano affittarci l’appartamento. E lei ci ha ribadito quanto detto prima: “non affittiamo a stranieri, abbiamo avuto problemi in passato”. Il mio amico è rimasto a bocca aperta e non ha avuto il coraggio di dire niente. Io invece mi sono scaldato e la signora ha finito con il trovare altre scuse, ha provato a dirci che in realtà l’appartamento non era più disponibile. Il mio amico non ha più spiccicato una parola, neanche con me, mani in tasca e testa bassa, ha pure rifiutato di mangiare insieme…. Poi, quando lo abbiamo raccontato a casa, sua madre ha chiamato la struttura, ma le è stato detto che l’appartamento non era più disponibile».

Così decidiamo di chiamare anche noi la struttura ma una signora ci invita ad andare a Bologna di persona, «se siete dei veri giornalisti», perché al telefono non sarebbe possibile spiegarsi. La donna, prima di riagganciare, smentisce però di aver avuto a che fare con i quattro ragazzi e ci dice di avere la struttura piena di universitari «di ogni etnia», per poi informarci infine di aver comunque ricevuto la telefonata della madre, «che forse sarà stata “sclerata” per i fatti suoi».

Colpito dal treno in stazione: la vittima stava ascoltando musica con le cuffie

Si tratta di un 56enne di professione aiuto cuoco e cameriere. Abitava da solo a Mezzano

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Il luogo della tragedia in stazione a Mezzano; sull’asfalto sono visibili le cuffie dell’uomo

La vittima dell’incidente avvenuto mercoledì mattina in stazione a Mezzano stava ascoltando musica con le cuffie e per questo motivo potrebbe non aver avvertito l’arrivo del treno, che lo ha colpito. La carambola è stata talmente violenta che l’uomo è morto sul colpo, pur senza finire schiacciato sui binari. Si trattava di un 56enne di Mezzano, Davide Frisoni. Secondo quanto riportato dal Carlino Ravenna oggi in edicola, stava aspettando il treno per Ravenna, dove lavorava – lui che era aiuto cuoco e cameriere – in un bar.

La vittima viveva da solo in una casa popolare che fino a pochi anni fa divideva con la madre, poi morta. Sempre sul Carlino il presidente del consiglio territoriale di Mezzano lo ricorda come una persona mite, che i residenti erano soliti vedere spesso a passeggio con il cane.

Francesca e Alberto, un amore sbocciato tra reti, canestri e cappelletti

Lei pallavolista 23enne e lui cestista 30enne: nel 2016 arrivano a Ravenna per giocare con Olimpia Cmc e Orasì, si conoscono al Pala Costa con la complicità di un cane e ora convivono tra sport e un blog di cucina, passione comune

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Galeotto fu il Pala Costa. Tra canestri, reti e tribune, luogo di nascita di tanti amori fra sportivi. Uno di questi, di sicuro non il primo e nemmeno l’ultimo, è quello tra Francesca Bandini e Alberto Chiumenti, che da quasi un anno fanno coppia fissa tra vittorie, basket, pallavolo e… cappelletti. Lei, 23enne senese, pallavolista, ruolo centrale, talmente avvenente al punto di venire eletta Miss Toscana nel 2015 e con alle spalle una partecipazione alle finali di Miss Italia. E in più, una passione per la buona cucina. Lui, di Schio, 30 anni da poco compiuti, giocatore di basket, ruolo ala grande con un passato nelle nazionali giovanili azzurre e un bronzo europeo Under 20. E in più una passione per i cani.

E fu proprio Cody, un bellissimo golden retriever, l’occasione per uno dei primi dialoghi tra i due, all’ingresso del palazzetto, alla fine dell’estate dell’anno scorso. Entrambi alla prima esperienza a Ravenna, Francesca all’Olimpia Cmc, Alberto all’OraSì, in quel momento erano catapultati nella nuova realtà sotto l’ombra del Mausoleo di Teodorico e, soprattutto, condividevano gli stessi spazi, incontrandosi spessissimo. «Ci siamo conosciuti in palestra – comincia Bandini – tra un allenamento e un altro e tra un complimento e un altro a Cody. Se non è stato un colpo di fulmine ci è mancato poco: abbiamo iniziato a conoscerci ed è iniziata una relazione». Non è mica da tutti i giorni, incontrare una finalista di Miss Italia… «Il fattore estetico è ovvio che sia importante – aggiunge Chiumenti – anche se non sapevo della sua esperienza nel mondo dello spettacolo. Francesca è una bellissima ragazza, ma più di tutto mi è piaciuto il suo carattere. Mi aspettavo che “se la tirasse” un po’, invece è stata la sua semplicità a colpirmi fin da subito».

Chiumenti OrasiVivere assieme è stata così una ovvia conseguenza. «Mi sono trasferita gradualmente a casa sua, a Fosso Ghiaia – racconta Bandini – e da quest’anno abito in pianta stabile da lui. Da quando abbiamo ricominciato gli allenamenti ci vediamo un po’ meno e da questa estate ci sono stati dei cambiamenti, almeno per quello che riguarda me». Se Chiumenti continua infatti a vestire la maglia giallorossa, per Francesca invece si è aperto un nuovo capitolo. «Terminata la mia esperienza con l’Olimpia, per continuare a giocare ho trovato squadra a Rimini, nella Stella, in Serie B2. Ho abbandonato in maniera definitiva la carriera di modella, anche se faccio la hostess in occasione delle partite dell’OraSì, e in più continuo a studiare: frequento l’Università di Siena, facoltà di Logopedia, e quest’anno spero di finire il corso».

Anche Chiumenti, che per il basket ha girato mezza Italia, si è ambientato senza problemi a Ravenna. «La Romagna è fantastica per la qualità di vita e per me è stato naturale continuare la mia esperienza qui». Oltre che per ragioni di cuore, per entrambi la stagione passata è stata da incorniciare, con grandissime soddisfazioni anche dal punto di vista sportivo. «È stato bello condividere le stesse gioie con Francesca – riprende Alberto – in quanto se lei ha raggiunto la promozione in A2, io ho vinto il mio campionato, arrivando alle semifinali playoff, un traguardo davvero insperato». «Per me è stata però anche un’annata difficile – confessa Bandini – in quanto la squadra era stata sì costruita per salire di categoria, ma soprattutto all’inizio non è stato facile cementare il gruppo. Nel corso del campionato, però, abbiamo trovato il giusto equilibrio e abbiamo terminato con un autentico exploit nei playoff, vincendoli».

IMG 1230E così si arriva a oggi, a un torneo di A2 appena cominciato in maniera molto positiva per Chiumenti, con l’OraSì che ha conquistato due successi in altrettante gare. «Siamo partiti con il piede giusto, ma dobbiamo ancora lavorare molto a livello di attenzione e continuità per crescere in modo ulteriore. L’importante è non fare paragoni con il recente passato e considerare la squadra di quest’anno come una realtà nuova di zecca. Non dobbiamo voltarci indietro e puntare al quarto posto della scorsa stagione, ma ripartire da zero e limitarci a guardare ai playoff. Poi, se ci arriveremo, penseremo anche ad altro». Bandini, invece, dal canto suo sarebbe rimasta a giocare a Ravenna, ma purtroppo non c’è stata la possibilità. «Ero consapevole di non poter proseguire la mia esperienza in A2, ma speravo che una delle due formazioni restasse in Serie B. In ogni caso trovo giusto la decisione di unire le forze in un’unica società, in particolare dal punto di vista economico, e comunque non ho incontrato problemi particolari ad ambientarmi alla Stella Rimini. Il nostro obiettivo è quello di disputare un campionato nella parta alta della classifica: speriamo di farcela».

IMG 1231Accanto allo sport c’è però un’altra passione che accomuna Francesca e Alberto: la buona cucina. «Ci piace molto stare ai fornelli – spiega Bandini – al punto che l’anno scorso abbiamo creato un blog culinario, chiamato “E20 Cool-Inari”. L’iniziativa è nata dall’idea di raccogliere in un unico contenitore le nostre ricette: una sorta di libro con un titolo per ogni diversa cena fatta con gli amici. Mi piace stare in cucina fin da piccola e cerco di unire le peculiarità dei cibi toscani con quelli romagnoli. Mi sono specializzata nei primi piatti e nei secondi, ma negli ultimi tempi sto sperimentando anche ricette di pesce». Per Francesca potrebbe aprirsi una strada come futura Masterchef…  «No, non sono ancora abbastanza brava. Prima di tutto vediamo come va il blog». Anche Alberto, in cucina, non è da meno della compagna. «Io ho qualche anno in più di lei e quindi sto un po’ più attento alla tipologia dei cibi. Francesca non disdegna una cucina abbastanza grassa, mentre io prediligo pietanze come pollo e verdure. In ogni caso, però, ho imparato assieme a lei a fare lasagne e cappelletti. Non sono portato per i dolci, ma a questo per fortuna ci pensa Francesca…».

Eraldo Baldini in tour con i fantasmi e la nuova edizione di “Faccia di sale”

Faccia Di SaleContinua l’opera meritoria dell’editore ravennate Fernandel di riportare in libreria i romanzi del ravennate Eraldo Baldini ormai fuori catalogo.

Questa volta tocca a Faccia di Sale, uscito per la prima volta nel 1999 per l’editore Frassinelli e ambientato durante la costruzione della città nuova di Cervia (sebbene non sia mai esplicitamente nominata). Un noir gotico dall’ambientazione suggestiva per raccontare una storia di dolore e di terrore, poi di lenta guarigione del corpo, di vendetta e infine di risanamento dell’anima. Il libro sarà presentato alla Feltrinelli di Ravenna, in via Diaz, giovedì 19 ottobre, alle 18.

Ma gli appuntamenti con Baldini, che è anche noto e stimato studioso di antropologia locale, non mancano. Il 12 ottobre alle 20.30 nella sala Polivalente “E. Zannoni” in piazza della Repubblica a Mezzano si parlerà di  “Calendario e tradizione” con il noto autore accompagnato in questo caso da Giuseppe Bellosi.

Venerdì 13 ottobre alle  21 l’appuntamento è invece alla Bottega Bertaccini di Faenza per il suo nuovo libro da studioso dal titolo Fantasmi e luoghi stregati di Romagna (Il Ponte Vecchio). Partecipa Rocco Penazzi, guida del gruppo Mystery Leader. Martedì 17 ottobre si parla ancora dello stesso libro alle 20.45 alla Biblioteca Comunale di Russi, in via Godo Vecchia 10.

Tutto esaurito per la camminata meditativa di “Itinera”

La rassegna termina domenica con l’incontro con Elia Tazzari e il brindisi offerto a tutti i partecipanti

Foce Bevano2La rassegna di cammino consapevole Itinera, organizzata da Trail Romagna insieme agli assessorati alla Cultura e all’Ambiente del Comune di Ravenna, chiude con il tutto esaurito (150 persone) per la camminata meditativa che sabato 14 alle 15.30 partirà dal lungomare di Lido di Dante per raggiungere l’area naturalistica della foce del Bevano straordinariamente aperta dai Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina.

Le adesioni così numerose costringono l’organizzazione a raddoppiare le guide che il pubblico potrà liberamente scegliere: guide olistiche (Erika Leonelli e Monica Poletti), sensoriali (Luigi Berardi), camminatori (Ciro Costa).

Confermato il finale “gustoso” presso Capanni Aperti sui Fiumi Uniti.

Elia Tazzari e il suo lunghissimo viaggio a piedi da Londra a Gerusalemme saranno invece protagonisti – assieme al camminatore, velista, alpinista e ciclista bresciano Enrico Roberto Carrara – dell’evento conclusivo della rassegna ItineRA, che si terrà domenica 15 ottobre dalle ore 15.30 (ingresso libero), nella cornice delle Terme di Punta Marina; un inedito happening del cammino in cui sarà possibile, per chiunque voglia partecipare, confrontarsi, raccontare, condividere esperienze d’itinerari pedestri, in una dimensione innovativa, fluida e aperta (prenotazione interventi su www.trailromagna.eu). Modera l’evento il giornalista Iacopo Gardelli.

Alle 18 di domenica il concerto aperitivo dei The Soul Machine aprirà la festa finale di ItineRA, un brindisi collettivo offerto a tutti i partecipanti ai 13 eventi di ItineRA che ritornerà il 31 ottobre con “A spasso con Dante”, passeggiata culturale organizzata insieme all’Assessorato al Turismo la per la giornata Nazionale del Trekking Urbano.

Riforma nidi: potranno restare aperti anche fino alle 19.30, il sabato e in estate

Via libera in Regione alla nuova direttiva: previsto un Piano per la prevenzione e la gestione del rischio dello stress da lavoro

AsiliLe caratteristiche dell’ambiente fisico, gli arredi, l’organizzazione delle strutture, la soddisfazione delle famiglie. Ma anche grande attenzione per evitare maltrattamenti e abusi sui più piccoli. È la riforma del sistema dei nidi, micronidi e servizi integrativi dell’Emilia-Romagna, disegnata dalla nuova “Direttiva in materia di requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia”, destinati ai bambini più piccoli, quelli da 0 a 3 anni, che, ottenuto oggi il parere favorevole della Commissione assembleare, sarà approvata in Giunta entro fine mese.

La novità più significativa introdotta dalla Direttiva riguarda il personale che opera a stretto contatto con i bambini, in particolare le educatrici: l’obiettivo è quello di prevenire casi di maltrattamenti e abusi dovuti a condizioni di stress o inadeguatezza al proprio lavoro. La direttiva, infatti, stabilisce che i gestori, pubblici o privati, delle strutture educative definiscano un Piano specifico finalizzato alla prevenzione, valutazione e gestione del rischio stress da lavoro, nel quale devono essere indicate esplicitamente le misure e gli strumenti messi in campo per garantire ai bambini e alle loro famiglie la massima tutela. Tra questi, rientrano la formazione, il lavoro di gruppo, il raccordo costante con il Coordinamento pedagogico territoriale e, laddove emergano segnali di disagio psicologico, un supporto specialistico al personale da concordare con le Aziende sanitarie.
Sul piano organizzativo, il documento introduce alcune disposizioni per adeguare la funzionalità degli spazi e delle attrezzature al numero di bambini iscritti e alla loro età. Un’importante novità riguarda l’obbligo della preparazione interna alla struttura, in cucine attrezzate, dei pasti per i bambini dai tre ai nove mesi di età. Il provvedimento conferma poi numerose disposizioni contenute nella precedente Direttiva regionale, del 2012.

Le risorse disponibili. In attesa che il testo del provvedimento completi il percorso di approvazione, la Giunta regionale ha licenziato la proposta di riparto dei fondi per il 2017 destinati al sistema educativo emiliano-romagnolo per la fascia di età 0-3 anni. Lo stanziamento complessivo supera i 7 milioni e 300mila euro, in larga parte finalizzati alla gestione dei servizi per la prima infanzia (6.394.564 euro); le rimanenti risorse – 909.720 euro – sono invece destinate a sostenere la qualificazione del sistema dei servizi, attraverso la funzione del coordinamento pedagogico (359.720 euro) e la promozione di iniziative di formazione del personale (550.000 euro). I contributi saranno assegnati dalla Regione direttamente ai Comuni e loro forme associative e ripartiti in base al numero dei bambini iscritti ai servizi educativi. Alla provincia di Ravenna saranno destinati 648 mila euro.

La Direttiva, in sintesi. Il testo definisce una serie di norme comuni e norme specifiche per le diverse tipologie di servizi. Per tutti, la direttiva ribadisce l’obbligatorietà del rispetto dei requisiti di sicurezza, igiene, funzionalità dell’ambiente e tutela del benessere dei piccoli. Sul piano organizzativo, per quanto riguarda i nidi viene confermato il rapporto numerico tra personale e bambini (1 a 5 per la fascia 3-12 mesi; massimo 1 a 7 tra i 12 e i 36 mesi nel tempo pieno e 1 a 8 nel tempo parziale; 1 a 10 tra i 24 e i 36 mesi), aprendo molti spazi di flessibilità nell’applicazione organizzativa. Tutte le strutture hanno infatti la possibilità di prevedere un orario di apertura dalle 7 alle 19,30, il sabato, durante le vacanze natalizie e pasquali e nei mesi estivi. La nuova direttiva prevede poi che, oltre alle tradizionali sezioni omogenee per età, si possano organizzare sezioni miste per favorire la relazione tra bambini di età diverse.
Sono confermate le disposizioni della precedente direttiva per quanto riguarda le altre tipologie di servizi per la prima infanzia: i servizi domiciliari, cosiddetti “piccoli gruppi educativi” – integrati nel sistema regionale tramite l’autorizzazione al funzionamento e la messa in rete con i coordinatori pedagogici – possono essere avviati in famiglia, in casa dell’educatore, nei luoghi di lavoro e possono accogliere fino a un massimo di 7 bambini, oppure 8, nel caso in cui non vi sia la presenza di bambini di età inferiore a 1 anno.
Tra i servizi integrativi che affiancano i nidi e offrono la possibilità di frequenza diversificata anche con la presenza dei famigliari, ci sono gli spazi per bambini; per questa tipologia il rapporto tra educatori e bambini deve essere di 1 a 8 nella fascia 12-36 mesi, 1 a 9 tra 18 e 36 mesi, 1 a 12 tra 24 e 36.
Per quanto riguarda le educatrici, oltre all’idoneità psicofisica, la normativa conferma il requisito della laurea come titolo di studio.

Secondo i dati regionali riferiti all’anno educativo 2015-2016, in Emilia-Romagna i bambini da 0 a 3 anni iscritti nei 1.199 servizi educativi erano oltre 32.500 (a fronte di 40.160 posti disponibili). Nell’area metropolitana di Bologna i servizi sono 289 e gli iscritti 8.852. Nelle altre Provincie: Modena (184 servizi, 5.207 iscritti), Reggio Emilia (148 servizi, 4.298 iscritti), Parma (123 servizi, 3.368 iscritti), Piacenza (66 servizi, 1.360 iscritti), Ferrara (91 servizi, 2.320 iscritti), Ravenna (130 servizi, 2.906 iscritti), Forlì- Cesena (112 servizi, 2.463 iscritti), Rimini (56 servizi, 1.785 iscritti)

Si parla di cyberbullismo con il presidente del tribunale dei minori di Trento

1485083766 CyberbullismoSabato 14 ottobre sarà a Ravenna il presidente del tribunale dei minori di Trento Paolo Sceusa, che ha partecipato alla stesura della legge sul cyberbullismo recentemente approvata in parlamento. A invitarlo l’associazione Ravenna Centro Storico per un confronto con un altro esperto di minori (già ispettore scolastico regionale), il ravennate Raffaele Iosa, sul cosiddetto cyberbullismo.

L’evento, a partecipazione gratuita, si svolgerà dalle 18 alla sala meeting del palazzo “Galletti Abbiosi” in via di Roma 140.

Informazioni al numero 349 6570010 oppure inviando una mail a racentrostorico@gmail.com.

Mercatini, shopping “a tempo”, dj-set e feste all’insegna del vintage a Lugo

Due giorni di festival organizzato dal Consorzio AnimaLugo. Ecco tutto il programma

Lugo Vintage Festival (3)Moda, musica e spettacolo ancora una volta protagonisti del “Lugo Vintage Festival”, l’evento organizzato dal Consorzio AnimaLugo che arriverà nel centro storico sabato 14 e domenica 15 ottobre. Per due giorni le strade e le piazze del centro si riempiranno per fare un tuffo nel passato attraverso capi d’abbigliamento, oggettistica, intrattenimento d’antan e, novità di quest’anno, vinili. Tra le novità in programma il “Lugo vintage off – Night party” con musica e dj set tra presente e passato.

Nelle logge del Pavaglione, nelle piazze adiacenti e in via Baracca (nella zona ztl) dalle 9 alle 19 sarà possibile passeggiare tra le bancarelle del mercatino “Vintage per un giorno” e acquistare abbigliamento firmato e non, oggettistica, brocantage e tanto altro (per informazioni è possibile contattare il numero 331 7866497 o vintageperungiorno@gmail.com).

Tra le iniziative in programma in entrambi i giorni c’è “Mani nel sacco”: dopo aver scelto un budget di spesa comprando una shopper da 15, 25 o 35 euro si avranno dieci minuti di tempo per scegliere, provare e riempire il più possibile il proprio sacchetto. L’iniziativa si svolgerà presso Angelo Vintage Palace, in corso Garibaldi 59, dalle 10.30 alle 19.30 ogni mezz’ora (ultimo turno alle 19).

Tornerà inoltre lo spazio expertise, con esperti del settore a disposizione del pubblico per autenticare indumenti, borse e accessori vintage, nonché per stimarne il valore. Sarà possibile rivolgersi ai consulenti vintage di Angelo sotto le Logge del Pavaglione 78 dalle 16 alle 18 per una consulenza gratuita. Per appuntamento contattare il numero. 348 7704171. Sempre sotto le Logge del Pavaglione sarà allestita, dalle 9 alle 19, un’esposizione di biciclette in stile vintage a cura di Mustache Cycles e in collaborazione con Barber Shop Mustacchi.

Sabato 14 ottobre, a partire dalle 15, spazio alla musica con “Alta fedeltà”, in programma davanti a Flexi dischi, in via Macello Vecchio 33. Per tutto il pomeriggio sarà possibile divertirsi con il dj set di Blue Mondays e Alessio Collina con giradischi montati da Flexi. Si alterneranno musica house, funky e disco, fino ai grandi classici. L’evento è in collaborazione con Clamp Italia. Per informazioni contattare il numero 0545 22490 o visitare il sito www.flexidischi.com.

Dalle 15 alle 16, invece, in largo Baruzzi il cantautore Fabrizio Caveja animerà, intervallando classici della canzone italiana e nuovi inediti, lo spazio espositivo dell’associazione San Vincenzo de Paoli, a seguire dj set del dj Mbs. In piazza Baracca dalle 16 alle 18 arrivano i Diavoli della frusta con il loro spettacolo e sessioni di boogie woogie aperte a tutti. L’esibizione è a cura della scuola di ballo dei Diavoli della Frusta.

La prima giornata del Lugo Vintage Festival si conclude alle Pescherie della Rocca con la novità “Lugo vintage off – Night party” dalle 22 all’una. Il presente e il passato della musica disco, funky e house si incontrano per una serata speciale con due protagonisti: dj Mozart, icona della Romagna di tendenza di fine anni ’70 e inizio ’80, e Damiano Von Erckert, giovane producer di Colonia di gusto ‘retrò’ che da quegli anni trae ispirazione per i suoi dj set. L’evento è a cura di Magma.

Domenica 15 ottobre, altra novità, spazio ai dischi in vinile con “Alta fedeltà vinyl mini-market”, che rimarrà in Largo della Repubblica dalle 10 alle 19. Uno spazio dedicato esclusivamente ai dischi in vinile a cura di Flexi Dischi, in collaborazione con collezionisti e appassionati del settore. Sempre a cura di Flexi Dischi session di musica vintage con dj set a partire dalle 15.

Dalle 10 alle 18, invece, il mercatino vintage si espande anche nel tratto normalmente aperto al traffico di via Baracca, tradizionale via dello shopping lughese, con espositori e iniziative a cura del Comitato di via Baracca. In largo Baruzzi la musica di dj Mbs accompagnerà, dalle 15, la sfilata di abiti e accessori vintage a cura dell’associazione San Vincenzo De Paoli che con il ricavato dalla vendita dei capi d’abbigliamento contribuisce al sostegno di famiglie in difficoltà.

Nella galleria del centro commerciale Globo, in via Foro Boario 30, in occasione della prima apertura domenicale del periodo autunnale, ci sarà invece un pomeriggio di divertimento con gli artisti di strada della compagnia di “All’InCirco” che offriranno spettacoli dalle 16 alle 18.

Per quanto riguarda le mostre, sono due le esposizioni che si potranno visitare in occasione del festival. Da sabato 7 a domenica 22 ottobre è aperta nella Torre del Soccorso della Rocca “Cinema Venturini”, mostra di documenti, foto, oggetti e curiosità legati alla storia del Cinema Venturini e del suo fondatore Don Evaristo Venturini. L’esposizione rimarrà aperta il giovedì e il venerdì dalle 17.30 alle 19.30 e il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30.

Nella Casa Rossini, in via Giacomo Rocca 14, sarà invece esposta la mostra “S-Pinocchiando” con le riflessioni dal corso di scrittura creativa dell’Università per adulti ispirate al celebre personaggio di Carlo Collodi. I testi e i disegni sono a cura del gruppo Sognatori Di-versi. L’esposizione resterà aperta da lunedì 7 a domenica 15 ottobre, tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30.

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