giovedì
11 Settembre 2025

Orva e Rekico provano a sbloccarsi davanti al loro pubblico. Infinity Bio a Palermo

Basket / Nella seconda giornata di Serie B maschile i lughesi affrontano oggi in casa la Green Basket Palermo (ore 15), mentre domani i faentini sfidano al PalaCattani la Bmr Reggio Emilia. Sempre oggi, in A2 femminile, la matricola manfreda è di scena in Sicilia, contro la Andros Palermo

Azione Gioco Lugo
Un’azione di gioco dell’Orva Lugo

Nel weekend è in programma la seconda giornata di basket di Serie B maschile e di A2 femminile: si parte oggi, sabato 7 ottobre, con il debutto casalingo al PalaBanca di Romagna della matricola Orva Lugo, mentre in campo femminile, nel girone Sud di A2, gioca l’altra neopromossa Infinity Bio Faenza. Domani, domenica 8 ottobre, sarà il turno della Rekico Faenza, che anch’essa farà l’esordio davanti al proprio pubblico.

Serie B maschile Nel girone B l’Orva, reduce dalla sconfitta nella prima giornata a Olginate, oggi disputa la prima gara casalinga della regular season, facendo nel pomeriggio, nell’insolito orario delle 15, il debutto casalingo contro i palermitani del Green Basket. E’ un match che la squadra di Galetti deve provare a tutti costi a vincere, in quanto affronta quella che sarà un rivale diretto nella lotta per non retrocedere. I siciliani, infatti, sono stati ripescati al posto di Bergamo nel corso dell’estate e non sembrano ancora pronti per un campionato duro come quello cadetto: prova ne è il netto ko patito al debutto casalingo con la Virtus Padova (61-92). Si tratta di un gruppo esperto, quello del coach Marco Verderosa, che può contare su giocatori dal lungo curriculum come Gullo in regia, i lunghi Lombardo e Trevisano e la guardia Venturelli.

Sarà un PalaCattani vestito a festa quello che ospiterà domani, domenica 7 ottobre, alle ore 18, la Rekico nella prima gara casalinga in campionato contro la Bmr Reggio Emilia, squadra che nella scorsa stagione mise in difficoltà i faentini, vincendo in casa all’andata e perdendo nel match di ritorno dopo aver fatto sudare a lungo gli uomini di coach Regazzi. «Sono molto contento di ritrovare tanti compagni con cui ho vissuto una stagione ricca di soddisfazioni – spiega Gioacchino Chiappelli, unico ex di turno – ma non sento nessuna pressione, perché il nostro unico obiettivo sarà la vittoria».

La Bmr Reggio Emilia è alla seconda stagione in serie B e lo scorso anno è riuscita a conquistare i playoff disputando un ottimo campionato. Molti protagonisti sono rimasti nell’organico del confermato coach Antonio Tinti e le uniche novità sono la guardia Motta e i tanti under arrivati in prestito. Per quanto riguarda invece i senatori, Reggio Emilia può contare su tanta esperienza sotto canestro con Farioli e Pugi, mentre dal lato offensivo il maggiore terminale è la guardia Bertolini. «Contro Reggio Emilia dovremo essere concentrati per quaranta minuti, perché è una squadra molto insidiosa e tosta con giocatori che riescono a mettere in difficoltà qualunque avversario. Dovremo stare molto attenti anche a Malagutti, Germani e Motta, protagonista da anni in B. Per prima cosa però dovremo pensare a noi stessi e ad imporre il nostro gioco, per regalare la prima vittoria ai nostri tifosi».

Le partite (seconda giornata): oggi Orva Lugo-Green Basket Palermo (ore 15), Lissone Interni Bernareggio-Gordon Nuova Pall. Olginate (ore 20.30), Iseo Serrature Costa Volpino-Baltur Cento (ore 21); domani ore 18 Tramarossa Vicenza-NTS Informatica Rimini, Gimar Basket Lecco-Bakery Piacenza, Pallacanestro Aurora Desio-Pallacanestro Crema, Rekico Faenza-Bmr Basket 2000 Reggio Emilia, Virtus Padova-Tigers Forlì.

Classifica: Piacenza, Cento, Olginate, Padova, Vicenza, Crema, Forlì e Rimini 2 punti; Desio, Lecco, Reggio Emilia, Costa Volpino, Faenza, Lugo, Palermo e Bernareggio 0.

Serie A2 femminile Spinta dal successo all’esordio contro Alghero, la Infinity Bio Faenza nella secondo giornata del girone Sud di A2 affronta in terra siciliana oggi pomeriggio (inizio ore 17) la Andros Palermo. Si tratta di un impegno sulla carta davvero duro per la matricola manfreda guidate da Simona Ballardini (che scende anche in campo) e Cristina Bassi, in quanto la formazione palermitana è stata costruita per puntare a un campionato di alta cassifica, con elementi come la pivot lituana Preskyenite, la play Russo e la dotata tiratrice Miccio.

Le partite (seconda giornata, oggi): Surgical Virtus Cagliari-La Molisana Campobasso, Andros Basket Palermo-Infinity Bio Faenza, Ceprini Costruzioni Orvieto-Infa Feba Civitanova M., Carispezia Cestistica Spezzina-Progresso Femm. Bologna, San Raffaele Roma-Pall. Femm. Umbertide, Cestistica Savonese-USE Rosa Scotti Empoli, Mercede Alghero-RR Retail Galli S.G.Valdarno. Riposa: Tigers Rosa Libertas Forlì.

Classifica: Palermo, Bologna, Faenza, S. G. Valdarno, Umbertide, Orvieto e Civitanova M. 2 punti; Savonese, Empoli, Campobasso, Cagliari, Spezzina, Alghero, Roma e Forlì 0.

Dentro Possibile nasce un comitato tecnico territoriale dedicato all’ambiente

I promotori: “Una realtà che vuole essere inclusiva e che si muove sull’ambito dell’intera Romagna”

All’interno di Possibile, la formazione politica fondata da Pippo Civati e a cui aderisce il deputato ravennate Andrea Maestri, è nato un comitato tematico territoriale che annuncia l’intenzione di occuparsi in particolare di Ambiente, in Romagna. “L’idea della creazione di questo progetto politico nasce – spiegano in una nota – dall’esigenza di focalizzare e dare voce alle energie disperse nei vari comitati di Possibile della Romagna molto sensibili ai temi ambientali e trovare modo e luoghi per riunirsi a discutere su tavoli specialistici (pubblici e privati) le specifiche problematiche ambientali dei nostri territori. Ciò ritenendo questa “macrotematica”, per l’importanza degli argomenti che tocca: il nostro habitat e quello delle generazioni a venire, prioritaria quanto specialistica rispetto ad altre già nell’agone della scena politica. Il progetto politico di Romagna Ambiente Possibile è per questo di tipo inclusivo e non esclusivo: ossia, a parte un gruppo ristretto di “editor” attivi dedicati a rendere operativa e visibile la struttura portante del comitato (tramite social media e stampa), potrà e dovrà estendersi a tutti coloro (cittadini, simpatizzanti, singoli o rappresentati di altri comitati di Possibile o di altre forze politiche che si riconoscono in questi valori) che potranno e vorranno porre alla ribalta tematiche specifiche del territorio della Romagna, per gestire e pianificare le eventuali battaglie politiche che si deciderà di voler combattere sul campo. Ad oggi il comitato già annovera esperti legali in diritto ambientale, in ergonomia ambientale e scolastica e in efficienza d’impresa sostenibile”. Per chi volesse saperne di più: www.romagnambientepossibile.wordpress.com, romagnambiente.possibile@gmail.com

https://www.facebook.com/romagnambiente.possibile/

Pd, parla la segretaria uscente: «Voglio dedicarmi al ruolo di sindaco»

Eleonora Proni traccia un bilancio del suo anno alla guida del Pd provinciale e spiega perché non si è ricandidata

Eleonora Proni 726x1024

C’era tempo fino al 7 ottobre per presentare le candidature ma è ormai certo che, come anticipato da www.ravennaedintorni.it, Eleo­nora Proni, l’attuale segretaria provinciale del partito, non si presenterà. Proni, prima donna segretario del Pd, aveva accettato l’incarico un anno fa andando a sostituire Michele de Pascale dopo l’elezione di quest’ultimo a sindaco di Ravenna. Come noto, Eleo­nora Proni in questo anno ha affiancato il ruolo di segretario a quello di sindaco di Bagnacavallo, dove è stata eletta nel 2014.
Sindaco, perché questa decisione? Ci sono ragioni personali, ma non c’è forse anche una stagione particolarmente difficile da vivere dentro al Pd?
«Un anno fa ho accettato la proposta di ricoprire il ruolo di segretario provinciale perché ho sentito forte la responsabilità di impegnarmi in prima persona in un passaggio così delicato della vita del Pd. Avevo anche chiarito che sarebbe stato un impegno a termine, per portare il partito al congresso, perché mi era molto chiaro che non avrei potuto dedicare a lungo il dovuto impegno a entrambi i ruoli, di segretario e di sindaco. Non c’è quindi una motivazione politica in questa mia decisione, che anzi è stata molto sofferta perché per me è molto importante poter essere utile al mio partito».
Che partito lascia? In termini di numero di iscritti, di circoli, ma anche di alleanze sul territorio, di contenuti e di clima?
«Il Pd della provincia di Ravenna conta più di settanta circoli e oltre seimila iscritti. Non sono stati mesi facili da un punto di vista politico e abbiamo dovuto affrontare due eventi, la sconfitta al referendum costituzionale e la scissione all’interno del Pd, che resteranno nella storia politica del Paese e che hanno provocato certamente una ferita anche nel nostro territorio. Questo non ci ha impedito però di mantenere un dialogo costruttivo con tutti coloro che desiderano lavorare assieme per il futuro della provincia di Ravenna. Per quanto mi riguarda ho lavorato per un partito provinciale attento ai territori, che si focalizzi sui problemi lasciando da parte ideologie e personalismi, mettendo in primo piano il valore dell’unità».
È vero che ci sono difficoltà anche economiche, come sentiamo dire a livello nazionale, con tanto di cassa integrazione per i dipendenti?
«È certamente una stagione difficile per tutte le strutture partito. La legge sul finanziamento pubblico ai partiti obbliga a una profonda revisione dell’organizzazione e d’altro canto la capacità di autofinanziarsi delle singole federazioni si deve confrontare con un mondo economico e sociale profondamente cambiato. In ogni caso quella di Ravenna è già ora una struttura molto snella che ha però consentito di far fronte a una mole davvero ingente di lavoro e impegni».
Il momento di maggiore soddisfazione di questo anno e la delusione più cocente.
«La delusione è stata senz’altro la frattura all’interno del Pd, che ha riguardato anche figure di spicco del nostro territorio che sono state punti di riferimento per molti anni. La maggiore soddisfazione al contempo però è stata la capacità di reazione e di rimotivazione rispetto a questo episodio. E poi la grande partecipazione registrata alla festa dell’Unità provinciale, sia di personalità di primo piano che sono venute a discutere con noi i principali temi di attualità sia di volontari e visitatori, in particolar modo giovani».
Un consiglio e un augurio per il suo successore…
«Sarò a disposizione del partito come sempre, ma cercherò di essere un ex segretario molto discreto e non credo che il nuovo segretario abbia bisogno di consigli. Il mio augurio è che prosegua nella strada dell’attenzione ai territori e del dialogo interno, perché penso che siano questi i presupposti per un partito unito e rivolto al futuro. Il Pd di Ravenna ha dimostrato di saper reagire con passione, entusiasmo, generosità. Dob­biamo essere all’altezza delle persone che si spendono per il partito e per le nostre comunità».

 

«Preoccupata per la scarsa rappresentanza femminile.
Il sessismo è trasversale
agli schieramenti»

 

Potremmo trovarla candidata al Parlamento?
«Le candidature sono il frutto di un percorso collegiale e di una consultazione popolare, che si affronteranno a tempo debito. Quello che mi preme sottolineare è che l’impegno in politica non deve essere vissuto né inteso “in salita” (si sta nel partito per fare l’assessore, si fa il sindaco per diventare parlamentare…). Non ci sono passaggi in avanti o indietro: ogni ruolo è utile e nobile, e va svolto con impegno e dedizione. I nostri parlamentari, al primo mandato, stanno facendo un ottimo lavoro, e ne approfitto per ringraziarli della costante attenzione riservata alla provincia».
Dopo le politiche si aprirà il capitolo amministrative. Cor­rerà per la riconferma a sindaco di Bagnacavallo?
«Ho scelto di non ricandidarmi alla segreteria provinciale per dedicarmi a tempo pieno al mio ruolo di sindaco. Restano ancora quasi due anni di mandato e ancora molte sfide aperte. Per questo abbiamo avviato un percorso di dialogo e condivisione con i cittadini che abbiamo voluto chiamare “Corpo Comune”, e che proseguirà dal 7 ottobre con incontri mensili. Una mia eventuale ricandidatura sarà oggetto di un confronto all’interno del partito bagnacavallese e con gli alleati».
Andrà giovedì sera all’incontro tra Errani, Bersani e Pisapia? Ma avuto tentazioni in quel senso?
«Non andrò all’incontro prima di tutto perché quel giorno c’è la direzione comunale di Bagna­cavallo e poi perché, in questo passaggio, non l’avrei ritenuto comunque opportuno. Non ho mai avuto e tanto meno ho adesso la tentazione di lasciare il partito, quindi voglio dedicare tutte le mie energie alla sua unità, soprattutto in questo momento».
È stata la prima segretaria donna, dalle voci che circolano a succederle sarà un uomo, ed è una delle due donne sindaco della provincia. La parità nella politica (e non solo) sembra quasi allontanarsi, invece di avvicinarsi. Ha una spiegazione a tutto questo?
«Su questo tema sono anch’io preoccupata: i tempi, la conciliazione, l’organizzazione, spesso an­che i modi della politica non favoriscono la partecipazione delle donne. Ma tanti esempi, in Europa come in Italia, ci dimostrano che i cittadini si fidano, e a volte preferiscono, votare una donna. Certo la competenza è una condizione ne­ces­saria per governare, a qualsiasi livello, ma di donne competenti ce ne sono davvero tantissime, eppure sono così scarsamente rappresentate. In politica, anche nel nostro territorio, serve uno sforzo maggiore. Occorre essere concreti e operativi, consentendo così di conciliare vita privata e impegno pubblico. E occorre an­che una cultura più robusta, perché sessismo e discriminazioni sono ancora, purtroppo, trasversali agli schieramenti».

Notte d’Oro a misura di bambini

Tamokids2Appuntamenti e laboratori in centro storico e al Planetario

Anche quest’anno la Notte d’Oro di Ravenna, sabato 7 ottobre, prevede alcuni appuntamenti a misura di bambini e ragazzi in centro. Dalle 16.30 alle 18.30 alla Pasticceria Palumbo in piazza San Francesco laboratorio di mosaico dedicato ai monumenti della città (a cura di Dimensione Mosaico e Pixel Mosaici, iscrizione a pagamento, prenotazione al 320-1162125). Alle 16.30 al planetario nei giardini pubblici “A caccia di Dante tra le stelle”: conferenza per bambini a cura dell’associazione ravennate astrofili “Rheyta”. Dalle 18 alle 19.30 nel quartiere Farini prove ed esibizioni di parkour per bambini da 4 anni in su. Alle 18.30 “Tamo for kids”: negli spazi di via Rondinelli un laboratorio ludico creativo per bambini da 5 a 11 anni (6 euro) a cura di Ravennantica (prenotazione obbligatoria al 0544-213371).

La Notte d’Oro con Arisa e Gene Gnocchi. Ma anche Dante ai tempi dei social network

Alla grande festa di Ravenna musica nei locali e nelle piazze, spettacoli acrobatici, teatro e cortometraggi

ArisaSabato 7 ottobre a Ravenna è in programma l’undicesima edizione della Notte d’Oro, che vedrà come ormai noto il suo clou nel concertone in piazza del Popolo di Arisa, in programma alle 22.30. In apertura la cantante ravennate Eleonora Mazzotti, ma la musica in piazza del Popolo partirà già dalle 18, con la diretta di Radio Studio Delta. Altri concerti sono in programma alla basilica di San Vitale (musica sacra con i Cantori di San Vitale dalle 19 e poi il quintetto d’ottoni Romagna Brass dalle 21) e sulla terrazza del Mar in occasione della biennale Ravenna Mosaico (a cura di Emilia Romagna Concerti), dalle 21, con il violinista Davide De Ascaniis (musiche di Paganini, Ysaye e Markov), mentre in piazza San Francesco dalle 21 sono in programma letture e commenti di testi con intermezzi musicali, tra Alda Merini e la Bibbia. Animazioni con dj in piazza Unità d’Italia (fino alle 22 e poi anche dopo il concerto di Arisa) e nella nuova piazza Kennedy, dalle 21.30 fino alle 3 di notte, alla presenza anche di dj di spicco come Geo From Hell.

Tantissime poi le proposte dei locali del centro, tra street food di vario tipo, dj e concertini (da segnalare almeno quello rock dei ravennati Hernandez & Sampedro in piazza Einaudi, al Bollicine, il jazz della pasticceria Palumbo dalle 19 alle 21, il tango a Casa Spadoni di fronte a San Vitale o i suonatori di cornamusa alla Taberna Boaria).

Per quanto riguarda il filone denominato del “Racconto”, il clou è alle 21 al palazzo dei congressi di Largo Firenze con lo spettacolo di Gene Gnocchi, a cura di RavennaPoesia, mentre al teatro Rasi alle 19 è in programma lo spettacolo Ascoltate! Romagna Relax, della compagnia faentina Menoventi, a cui seguiranno (dalle 22.30) le proiezioni (musicate dal vivo) dei cortometraggi di Buster Keaton (a cura di Start Cinema e circolo Sogni). Da segnalare poi lo spettacolo in piazza San Francesco (alle 20 e in replica alle 23) “La visione di Dante” con artisti dalle capacità acrobatiche reduci dal musical Notre dame de Paris; la presentazione, nella sala Nullo Baldini del palazzo della Provincia, del libro umoristico Al mio segnale scatenate l’inferno, nato dal fenomeno social della pagina Facebook da oltre un milione di follower “Se i Social Newtork fossero sempre esistiti” che, grazie all’intuizione di Francesco Dominelli, dà voce a personalità internazionali dell’arte e della cultura, fra cui Dante Alighieri; e lo spettacolo itinerante (dalle 19 in via Mazzini) dei Clerici Vagantes.

Per quanto riguarda l’arte, oltre alla Biennale del mosaico (di cui parliamo a questo link) e alle aperture serali straordinarie dei monumenti, da segnalare anche la proroga fino a mezzanotte della mostra collettiva “Uno, nessuno e centomila volti” del progetto Dante Plus alla Biblioteca Oriani mentre sarà installato per l’occasione un pannello dipinto a mano raffigurante il volto di Dante dall’artista siciliano Salvo Ligama e installato proprio di fronte alla tomba del Sommo Poeta, in una nicchia posta all’esterno del palazzo della biblioteca.

La Notte d’Oro, infine, entrerà per la prima volta a Palazzo Merlato che accoglierà cittadini e turisti per una serie di visite guidate gratuite dalle 18 alle 23 (ultimo ingresso alle 22,40), ogni venti minuti (non è richiesta la prenotazione e al termine di ogni visita, grazie a una collaborazione con il Gruppo Cevico, si brinderà con Vollì Bollicine Romagnole, vino spumante Rubicone I.G.T., con  bottiglie decorate a mosaico).

Il programma della Notte d’Oro 2017 è in continuo aggiornamento su www.lanottedoro.it

Qual è il valore aggiunto del turismo? A Ravenna muove 2,6 miliardi in un anno

I dati di uno studio Unioncamere che misura quanto il settore porta sul territorio: da solo vale un quarto dell’economia provinciale

Turisti
Turisti in giro per le vie del centro

Si chiama “valore aggiunto” del turismo ed è un dato studiato da Guido Caselli, direttore del centro studi di Unioncamere, per misurare quanto il settore porta sul territorio. Si tratta di uno studio dettagliato nel quale Ravenna esce molto bene. Dietro solo a Rimini (che è sopra il 50 percento e che come vedremo gioca in un’altra categoria), nella provincia bizantina il turismo vale il 23 percento del totale dell’economia. Seguono Forlì-Cesena (17,9), Ferrara (15,6) e Bologna (8,5). Valori più modesti lungo il resto della via Emilia.

A livello assoluto, il turismo ravennate muove 2,576 miliardi (i dati sono riferiti al 2016). Terzo posto dopo Rimini (4,6 miliardi, oltre un quarto del totale regionale che è di 16 miliardi) e Bologna, con 2,985 miliardi di euro. Quello ravennate è in gran parte valore diretto, cioè prodotto da aziende di settore, pari a 1,519 miliardi. L’indotto vale invece 1,057 miliardi. Ne consegue che su cento euro spesi dai turisti ne ricadono 70 sul territorio. A Bologna la situazione si ribalta: 1,242 miliardi di valore diretto e 1,743 miliardi di indotto. Nel capoluogo ricadono sull’indotto 140 euro ogni cento spesi. Del resto, si tratta in gran parte di turismo d’affari.

Ma come si arriva a trovare il valore aggiunto del turismo? Questa è la parte più originale dello studio di Caselli che parte da una considerazione: nessuno dei valori che si usano di solito raccontano in pieno il settore. I dati sulle presenze, ad esempio, tracciano solo gli arrivi nelle strutture alberghiere senza considerare le seconde case e altre forme ormai molto in uso (AirBnb, ad esempio) di ospitalità. Ci sono poi i dati dell’occupazione, quello delle imprese impiegate nel settore e uno di Bankitalia che prende in considerazione i soldi spesi dai turisti stranieri in provincia (Ravenna è in uno dei range migliori, da 560 a 760 euro per viaggiatore).

Lo studioso mette tutto a sistema in un algoritmo che traccia l’intera penisola, con focus sull’Emilia-Romagna, con un’indicazione finale di cui anche Ravenna può fare tesoro per migliorare ulteriormente: «Disporre di un patrimonio artistico/culturale unico è sicuramente un’ottima base da cui partire per la costruzione della proposta turistica, ma se attorno a esso non si crea un’offerta originale e differenziata si rischia di attrarre solamente un turismo di passaggio, di chi viene a soddisfare una curiosità e velocemente se ne va». E anche se la regione si distingue per una cultura dell’accoglienza molto alta, Caselli avvisa: «Per fidelizzarlo non è sufficiente una generica attenzione al cliente, occorre creare “cose nuove”. Oggi il turista, grazie alle nuove tecnologie, è un viaggiatore informato, alla ricerca di nuove esperienza e opportunità». Lo studio – intitolato il “turismo invisibile” – è stato presentato a Ferrara, a settembre, davanti al ministro del Turismo Dario Franceschini.

Metti una sera a casa del maestro Muti con Rumiz in giardino tra galline e arte

Il festival Itinera unisce cultura e natura: a fare da sfondo allo scrittore una scultura e alcuni animali nel recinto

Un grande scrittore e viaggiatore nel giardino della villa di un grande direttore d’orchestra tra opere d’arte e galline. Lo scopo prefissato di unire cultura e natura non può che dirsi raggiunto per l’appuntamento andato il scena il 5 ottobre a casa del maestro Riccardo Muti con il giornalista Paolo Rumiz nell’ambito di Itinera, prima festa del cammino consapevole organizzato dall’associazione Trail Romagna.

L’autore si è ritrovato a raccontare i suoi viaggi e le sue esperienze al pubblico presente in una cornice informale e suggestiva. Il giardino infatti ospita alberi e vegetazione di grande pregio e fascino. Ma non mancano anche le sculture d’arte. E la curiosità di un recinto di galline…

Manutenzione alla centrale acquedotto: serbatoio da 5 milioni di litri

Sopralluogo dell’assessore ai Lavori pubblici accompagnato dai tecnici della multiutility

Visita Assessore FagnaniProseguono gli interventi di manutenzione, svolti da Hera, alla centrale acquedotto di via Antica Popilia a Ravenna. L’impianto è di fondamentale importanza per la distribuzione dell’acqua potabile al centro urbano e alle località della parte nord occidentale del comune. Ha infatti potenzialità rilevanti: contiene serbatoi in grado di accumulare fino a cinque milioni di litri ed è in grado di erogare 450 litri al secondo.

La multiutility ha da poco concluso la manutenzione interna del secondo serbatoio di accumulo a terra e dell’edificio contenente le pompe che sollevano l’acqua potabile, sul serbatoio pensile, in modo che possa raggiungere la pressione sufficiente ad alimentare tutte le utenze servite. In questo locale inoltre è stato installato un nuovo impianto di condizionamento per consentire il funzionamento del sistema di pompaggio in condizioni ottimali e quindi aumentarne l’affidabilità. Inoltre sono state installate strumentazioni avanzate che consentono di controllare da remoto e in tempo reale i consumi, i livelli delle vasche e regolare, di conseguenza, la portata dell’acqua erogata prevenendo l’insorgere di anomalie quali rotture sulla rete di distribuzione o picchi anomali dovuti alla stagionalità.

Si è svolta questa mattina, 6 ottobre, la visita all’impianto da parte di Roberto Fagnani (assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ravenna), al quale  Mirco Boschetti (responsabile impianti Acquedotto Romagna di Hera) ha illustrato le migliorie apportate alla struttura.

Le opere di manutenzione sono state possibili grazie ad un investimento, da parte di Hera, di 230mila euro che segue quello svolto lo scorso anno, di 145mila euro, che ha riguardato l’impermeabilizzazione delle coperture dei serbatoi e dell’interno di una delle due vasche di stoccaggio.

«Mingozzi in giunta aveva delega Porto ma dragaggi fermi: è l’uomo giusto per Tcr?»

Perplessità del consigliere comunale Manzoli (Ravenna in Comune) sulla nomina del repubblicano nella società a controllo pubblico

Manzoli
Al centro Massimo Manzoli

«È quanto meno ardito sostenere che la nomina di colui che era vicesindaco con delega al porto proprio nel periodo in cui progetti di escavo e approfondimento si sono arenati, vada nella direzione dell’ “impulso energico al rinnovamento della città” più volte utilizzato come priorità in campagna elettorale dall’attuale sindaco». Il consigliere comunale Massimo Manzoli (Ravenna in Comune) ha depositato un’interrogazione al sindaco e alla giunta «sulla vicenda della trasmissione per via ereditaria da un repubblicano all’altro della presidenza della società Terminal Container Ravenna». Il riferimento è alla nuova nomina di Giannantonio Mingozzi al vertice di Tcr al posto della collega di partito Luisa Babini.

Manzoni esprime una valutazione politica del tutto negativa sulla scelta ma nell’interrogazione sottolinea anche «il mancato rispetto dell’articolo 11 del Decreto Legislativo 175/2016 e dell’articolo 7 comma 2 del Dlgs 39/2013: non si ritrova infatti nell’ex vicesindaco il requisito di professionalità connesso all’oggetto sociale né quello, non meno importante, dell’autonomia, dato il suo lunghissimo corso politico, sempre dalla parte della maggioranza di governo della città». Una perplessità già espressa dal parlamentare Andrea Maestri (Possibile). «Inoltre – prosegue Manzoli – poiché Tcr è una società a parziale e indiretta partecipazione pubblica (essendo controllata al 70 percento da Sapir, a maggioranza pubblica), appare violata l’inconferibilità di incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico a chi sia stato consigliere comunale nei due anni precedenti».

Lo spaccio è un affare di coppia: lui e lei in manette

Operazione dell’Antidroga della squadra mobile con pedinamenti e appostamenti. L’uomo doveva scontare 4 anni per vecchie condanne

DrogaMolti frequentavano quella casa in centro a Ravenna, anche persone distinte e insospettabili provenienti da fuori città. L’appartamento, in cui viveva un coppia di albanesi, era una centrale di spaccio di cocaina: gli investigatori della squadra mobile hanno trovato 140 grammi di coca, due bilancine di precisione, un coltellino richiudibile con tracce della sostanza confezionata e duemila euro in contanti. In manette un 41enne e una 21enne, entrambi senza occupazione. L’uomo vanta alcuni alias e precedenti anche per reati inerenti il traffico di droghe mentre la donna è risultata sconosciuta agli schedari di polizia.

L’indagine della polizia si è conclusa il 3 ottobre con un blitz serale dopo una scrupolosa attività investigativa con pedinamenti e appostamenti vecchio stile, in collaborazione con la questura di Forlì: tra le due città è infatti ormai consolidato un asse di smercio di droga.

Il passaporto dell’uomo di nuova emissione ha stimolato i poliziotti per ulteriori accertamenti. Dopo sue tracce sul territorio nazionale a cavallo degli anni 2000 è scomparso per circa dieci anni, per riapparire poi con un documento nuovo. Incrociando vari dati e riscostruendo anche gli ultimi suoi passaggi in luoghi di detenzione è stato possibile svelare, attraverso il prezioso contributo degli specialisti di dattiloscopia della polizia scientifica di Bologna, come l’identità attuale fosse collegata ad altro nome, soggetto latitante dal 2008, sul cui conto gravava  un provvedimento di esecuzione pene concorrenti per l’espiazione di quattro anni e due mesi di reclusione per reati in materia di stupefacenti. Pertanto, nei suoi confronti si è proceduto con la notifica in carcere della cattura.

Vandalismo e disturbo del riposo: il sindaco chiude i negozi di via Naviglio alle 20

Interessato il tratto tra via Nuova e viale IV Novembre: «L’assembramento di ubriachi provoca casi di comportamenti indecorosi»

BottigliaCoprifuoco serale per un mese per i pubblici esercizi di Faenza nell’area di via Naviglio compresa tra via Nuova e viale IV Novembre. Un’ordinanza firmata dal sindaco impone dal 6 ottobre al 5 novembre la chiusura della vendita al pubblico alle 20. L’amministrazione Malpezzi interviene «per porre fine a un’altra situazione di degrado». Un’ordinanza simile infatti era già stata emessa due settimane fa per la zona di piazza San Francesco.

«Soprattutto nelle ore notturne – si legge nel comunicato diffuso dal Comune – sono frequenti episodi di vandalismo, schiamazzi e disturbo del riposo dei residenti, causati dai frequentatori di questi esercizi, che a volte hanno anche richiesto l’intervento delle forze di polizia. L’assembramento di persone, spesso ubriache, provoca inoltre casi di violenza e comportamenti indecorosi, quali l’abbandono di rifiuti comprese anche bottiglie di vetro. L’ordinanza vuole pertanto ripristinare la tranquillità nella zona, il rispetto dei residenti e la tutela dell’ambiente circostante».

In caso di inosservanza del provvedimento il questore potrà anche disporre la sospensione dell’attività degli esercizi pubblici fino a un massimo di quindici giorni.

Foto storiche, disegni e mappa: nuovo look per il sottopasso tra darsena e centro

Ripuliti murales, luci e i soffitti. Pavimentazione restaurata. Intervento realizzato dall’associazione Naviga in Darsena

RAVENNA 6/10/17. INAUGURAZIONE SOTTO PASSO FERROVIA

In alto disegni che riproducono i mosaici patrimonio dell’Umanità Unesco; in basso da una parte la copia di una cartina di Ravenna realizzata a fine Ottocento dal Savini e dall’altra una illustrazione panoramica che presenta il territorio romagnolo da San Marino ai nove lidi ravennati; e poi la riproduzione di foto storiche della città custodite dalla biblioteca Classense e di scatti delle statue del teatro Alighieri, delle porte di Ravenna, del mausoleo di Teodorico e di Palazzo Merlato. Il tutto in settanta pannelli in DBond (materiale dello spessore di 3 millimetri, che garantisce una buona resistenza agli urti) che hanno sostituito i precedenti in plexiglass, imbrattati e resi pericolosi dai danni causati da atti di vandalismo. Da oggi, 6 ottobre, il sottopasso che collega la stazione alla Darsena, tra viale Pallavicini e piazzale Aldo Moro, si presenta con una veste nuova, per offrire alle persone che lo percorrono e non conoscono Ravenna tanti piccoli assaggi delle meraviglie che può riservare loro la città, e per ricordarle a tutti gli altri.

RAVENNA 6/10/17. INAUGURAZIONE SOTTO PASSO FERROVIAOltre alle nuove installazioni, i murales già presenti sono stati ripuliti, così come le luci e i soffitti. Tutta la pavimentazione è stata restaurata. È stata installata inoltre una rete anti piccioni e verranno montate nuove rampe, più larghe, per le biciclette.

L’intervento, che anticipa parte di uno dei progetti candidati al bando periferie, è stato realizzato dall’associazione Naviga in Darsena e hanno contribuito la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e la Camera di commercio. «L’obiettivo del progetto – si legge nel comunicato diffuso dal Comune – è valorizzare un’importante infrastruttura di connessione del tessuto urbano facendola diventare un elemento di comunicazione e promozione della città, grazie ad elementi rappresentativi del patrimonio architettonico, musivo e iconografico di Ravenna. In questo modo è possibile dare nuovo impulso all’unico collegamento ciclo-pedonale tra centro storico e darsena di città».

RAVENNA 6/10/17. INAUGURAZIONE SOTTO PASSO FERROVIAAll’inaugurazione, questa mattina, sono tra gli altri intervenuti il sindaco Michele de Pascale, il presidente dell’associazione Naviga in Darsena Paolo Monduzzi, il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Giancarlo Bubani, il presidente della Camera di commercio Natalino Gigante, gli assessori all’Urbanistica Federica Del Conte, alla Partecipazione Valentina Morigi, ai Lavori pubblici Roberto Fagnani e al Turismo Giacomo Costantini. Le illustrazioni sono di Finalba Di Pietro; la consulenza storica di Laura Gramantieri; la ricerca fotografica di Enzo Pezzi; l’illustrazione panoramica di Franco Franchini, il progetto grafico di Giancarlo Gramantieri e Delio Mancini.

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