mercoledì
27 Agosto 2025

Quel corso per imam al campus di Ravenna che non piace ai baroni dell’Università

Il professor Cimbalo è il responsabile del progetto e lamenta la diffidenza dei vertici dell’Ateneo: «Non è ben visto a Bologna, dicono che abbassa l’Ateneo al livello delle persone comuni»

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Alcuni studenti del corso per imam al campus universitario di Ravenna

Mancano due lezioni al termine del primo corso italiano di giurisprudenza per imam e figure di spicco di religioni che non hanno accordi con lo Stato Italiano. Si sta svolgendo a Ravenna negli spazi del campus dell’Università di Bologna. Il docente Giovanni Cimbalo, responsabile del corso, valuta positivamente l’andamento del progetto, anche se sottolinea alcune criticità. «A metà del corso abbiamo sottoposto un test di valutazione agli iscritti per vedere se stavano comprendendo i temi trattati e se interessavano. Da questo carotaggio è emerso che il 90 percento delle nozioni erano state perfettamente comprese, anche quelle giuridicamente non semplici».

L’interesse era soprattutto verso aspetti molto pratici come risolvere problemi di ogni giorno legati ai permessi, alle relazioni con i Comuni e alla gestione dei luoghi di preghiera. «Abbiamo trattato anche temi spinosi. Parlando dei matrimoni combinati tra minorenni abbiamo trovato una grande apertura. Hanno capito che in una società aperta come la nostra non è possibile imporre troppe costrizioni ai giovani altrimenti il risultato sarebbe solo di far allontanare questi ragazzi. Sul grave problema dell’infibulazione invece abbiamo riscontrato più reticenza. Cercavano di minimizzare la questione dicendo che secondo loro non è così diffusa come dicono i dati. Credo che su questo tema sarebbero necessari dei corsi specifici anche a livello sanitario e non solo giuridico per sensibilizzare ulteriormente le persone su questo problema».

Un aspetto positivo del corso è stato che il numero di presenti è aumentato nel tempo, soprattutto molte donne hanno iniziato a frequentare il corso mentre ufficialmente solo un paio erano iscritte.

Dai vertici dell’Unibo però non si è visto nessuno a Ravenna per questo corso che ha attirato l’attenzione dei media nazionali. Tra le criticità il professore sottolinea infatti la diffidenza suscitata a livello accademico: «Nell’ambiente universitario di Bologna questo corso non è stato ben visto. Secondo loro aprire l’università a corsi diversi da quelli canonici non va bene e “abbassa” l’università al livello delle persone comuni. A Ravenna invece si respira un clima di apertura mentale molto migliore, merito soprattutto del lavoro delle Fondazioni Flaminia e Cassa di Risparmio, anche se forse i ravennati non se ne accorgono perché vedono ancora l’università come qualcosa di lontano dai cittadini, mentre molte delle iniziative sono aperte a tutti».

Al momento non è dato sapere se il corso si ripeterà nei prossimi anni visto che il ministero per ora non lo ha confermato. A ottobre si svolgerà un convegno finale aperto per dibattere dei risultati ottenuti.

Cameriere non assunto perché nero, Federalberghi: «L’imprenditore si è scusato»

Il caso in un hotel. L’associazione: «Tanti altri pronti ad assumerlo». Il sindaco: «Episodio distante dalla realtà»

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Luca Coffari, sindaco di Cervia

«Ci risulta che l’albergatore, una volta resosi conto del grave errore commesso, si sia attivato per rimediare all’accaduto chiedendo scusa al lavoratore con raccomandate e telegrammi ma non ci sia stato nulla da fare». La segreteria regionale di Federalberghi-Confcommercio fornisce maggiori dettagli sull’episodio che ha visto un albergatore cervese annullare l’assunzione già concordata con 29enne lavoratore milanese scrivendogli questo sms: “Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala qui in Romagna la gente è molto indietro con mentalità scusami ma non posso farti venire giù ciao”.

Proprio perché la maldestra giustificazione dell’imprenditore tira in ballo una presunta mentalità di tutto il territorio, l’associazione dei categoria si sta muovendo per evitare che passi il messaggio di una Romagna razzista: «Più di un albergatore si è proposto per offrire a Paolo un’opportunità di lavoro nella propria struttura – ci dice al telefono Sergio Donati della segreteria regionale di Federalberghi -. Dispiace che il bruttissimo episodio denunciato dal sindacato Cgil debba gettare fango su tutta la classe imprenditoriale della nostra riviera, una classe imprenditoriale che crede nel valore dell’ospitalità e pratica da sempre una cultura dell’accoglienza nei confronti dei turisti e dei lavoratori».

Anche il sindaco di Cervia, Luca Coffari, ha preso posizione: «La risposta data dall’albergatore al lavoratore è doppiamente grave, perché non solo inaccettabilmente discriminatoria, ma perché offensiva anche nei confronti del nostro sistema turistico-imprenditoriale, in quanto la  Romagna si è sempre dimostrata una terra aperta con una mentalità e un sentire comune che vivono di integrazione, rispetto e correttezza. Il fatto non appartiene alla cultura della nostra città e che nulla ha a che fare con la nostra realtà lavorativa e imprenditoriale, che da sempre si avvale di maestranze provenienti da ogni luogo e da ogni parte del mondo, senza mai effettuare discriminazioni di razza, etnia e di religione». E visto che l’albergatore ha fatto riferimento a mentalità indietro, il sindaco proprio su questo aspetto insiste: «L’unico indietro è il singolo albergatore. Chiunque può verificare come nelle nostre attività siano integrati lavoratori italiani e stranieri ormai da anni e come la nostra comunità abbia fatto e continui a fare dell’integrazione un valore fondamentale per la crescita futura»

Il deputato ravennate di Sinistra Italiana, Giovanni Paglia, chiede che l’albergatore si scusi e assuma immediatamente il 29enne: «Non si può rifiutare di assumere una persona solo per il colore della pelle. Questo si chiama razzismo».

Gianguido Naldi, segretario regionale di Sinistra Italiana, dichiara: «Il titolare potrebbe stupirsi di quanti clienti rinunceranno a frequentare la sua attività dopo questo episodio di discriminazione. È ancora in tempo per ammettere l’errore e a rimediare. Ci associamo a quanto già scritto nella pagina Fb della federazione di Ravenna ed esprimiamo solidarietà a Paolo, lavoratore stagionale che si è visto rifiutare il posto di lavoro per il colore della pelle. Riteniamo questo episodio molto grave, lesivo della dignità personale e contrario alla legge, in particolare al Dl 205 del 2003. Auspichiamo che istituzioni e sindacati facciano il possibile per ripristinare la giustizia, anche se l’umiliazione e la mortificazione restano».

Le panchine in mosaico pagate 33mila euro dal Comune diventano letti per senzatetto

Le cinque sedute comprate nel 2016 dall’Olanda sono sulle banchine del Candiano e sono bivacchi ormai fissi per la notte

Le panchine in mosaico sulle banchine della darsena di Ravenna, opere realizzate in Olanda per essere esposte in città alla Biennale del Mosaico 2015 e poi comprate dal Comune per 33mila euro, sono diventate il bivacco notturno per alcuni senzatetto. Alcuni residenti hanno scattato foto passando nelle vicinanze e le immagini hanno presto fatto il giro della città tramite social network finendo fino alle pagine dei quotidiani locali nell’edizione odierna. Si tratterebbe di una situazione recente ma ormai consolidata. Persone che dormono sui divani in mosaico dove consumano cibo e bevande lasciando poi rifiuti a terra o nei pressi dei cestini.

L’albergatore: «Non posso mettere ragazzi di colore in sala». E annulla l’assunzione

Il lavoratore con esperienza aveva risposto a un annuncio per la stagione estiva in riviera: accordo telefonico saltato dopo l’invio della carta d’identità. Un sms dal datore di lavoro: «In Romagna la gente è molto indietro con la mentalità». Cgil prepara un’azione legale per discriminazione razziale

Parrilla Tour 64«Mi dispiace ma non posso mettere ragazzi di colore in sala, qui in Romagna la gente è molto indietro con la mentalità». È il testo dell’sms con cui un albergatore di Cervia ha comunicato a un giovane residente a Milano la mancata assunzione per il periodo stagionale nella sua struttura sulla riviera ravennate. A rendere noto il caso e il testo del messaggio è la Filcams-Cgil che sta preparando un’azione legale per discriminazione razziale.

L’episodio risale al 18 giugno scorso. Il lavoratore ha ricevuto il messaggio sul telefonino dopo avere inviato via email la copia della carta di identità necessaria a perfezionare il contratto di assunzione per il quale c’era già un accordo. Il giovane infatti aveva risposto da Milano a un annuncio per lavorare nel periodo giugno-settembre in un hotel di Cervia. Non si sarebbe trattato del primo impiego: il ragazzo infatti vanta una certa esperienza nel settore e aveva già lavorato, nella passata stagione turistica, nella riviera romagnola. Si era già arrivati a un accordo sui dettagli e si era quindi passati alle formalità per completare l’assunzione. Saltata per il colore della pelle del lavoratore. Di fronte a una simile discriminazione il lavoratore e i suoi familiari hanno deciso di rivolgersi al sindacato per ottenere giustizia.

«Siamo di fronte a un evidente caso di discriminazione razziale in cui a un danno patrimoniale per avere perso la stagione lavorativa – commentano la Cgil e la Filcams di Ravenna – si somma l’umiliazione e la profonda ingiustizia di cui si è vittima. Nessuno può essere discriminato in base al colore della pelle. La Cgil adotterà tutti gli strumenti necessari per tutelare il lavoratore che ha avuto la determinazione di denunciare il sopruso subito e ora si affida alla legge italiana, per vedersi riconosciuti diritti fondamentali per la difesa dei quali la Cgil è da sempre in campo. Confidiamo che le ragioni del lavoratore trovino ampia soddisfazione in tribunale e siamo certi che la Romagna saprà distinguersi dall’inaccettabile connotazione riservatale dall’albergatore».

Bis tricolore per Sofia Collinelli: è regina dell’Inseguimento individuale Allieve

Ciclismo / A Dalmine la ravennate del sodalizio piacentino VO2 Team Pink festeggia il secondo titolo italiano stagionale (il quarto in carriera) nella specialità che l’aveva vista trionfare anche nel 2016. A inizio estate la figlia d’arte aveva vinto l’oro nella cronometro

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Sofia Collinelli festeggia con i familiari la vittoria dell’oro nella prova individuale inseguimento Allieve

Spettacolare doppietta stagionale tricolore per Sofia Collinelli, ravennate del VO2 Team Pink grande protagonista ai campionati italiani giovanili su pista in corso di svolgimento a Dalmine, in provincia di Bergamo. Nella seconda serata di gare la figlia d’arte (papà Andrea è stato oro olimpico ad Atlanta 1996) ha messo in bacheca il quarto titolo personale della sua giovane carriera. La medaglia d’oro è arrivata nell’Inseguimento individuale Donne Allieve, specialità (la stessa dove papà vinse l’oro a cinque cerchi) che l’aveva già vista trionfare nel 2016, in quell’occasione con la maglia della Re Artù Factory Team. Inoltre la fresca impresa di Dalmine fa coppia con il tricolore di inizio estate a Caluso, in quell’occasione nella cronometro. Curiosità: i quattro titoli italiani di Sofia sono frutto di due doppiette.

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Sofia Collinelli sul gradino più alto del podio nella prova individuale inseguimento Allieve

Nell’ultimo sigillo la Collinelli ha preceduto di poco più di due secondi la campionessa italiana su strada Camilla Alessio (Team Lady Zuliani) e Giorgia Catarzi (Aquila). Quinto posto, invece, per l’altra atleta del VO2 Team Pink Giulia Affaticati. La Collinelli ha percorso i 2000 metri della sfida tricolore con il tempo di 2 minuti 41 secondi e 975 millesimi, mentre Camilla Alessio ha fatto fermare il cronometro sui 2’44”269.

Classifica Inseguimento individuale Donne Allieve (prime cinque posizioni): 1. Sofia Collinelli (VO2 Team Pink) in 2”41’975; 2. Camilla Alessio (Team Lady Zuliani) in 2’44”269; 3. Giorgia Catarzi (Aquila) 2’45”090; 4. Alessia Patuelli (Re Artù Factory Team) in 2’45”209; 5. Giulia Affaticati (VO2 Team Pink) 2’45”980.

Flaminia: «Lo studentato agli Speyer si farà solo con il contributo del ministero»

Il direttore della Fondazione che promuove il decentramento dell’Ateneo bolognese fa il punto sul progetto da 112 posti letto. Sul tetto dell’edificio un campo da paddle-tennis

La Fondazione Flaminia è in attesa di conoscere i risultati del bando ministeriale a cui a maggio ha partecipato per avere i finanziamenti dello studentato progettato in via Farini 21. «Non sappiamo ancora nulla – conferma Antonio Penso, direttore della fondazione nata per la promozione del decentramento universitario in Romagna -. Di certo quello è un intervento che vedrà la luce solo se arriveranno i soldi del Ministero». Un precedente positivo c’è: l’ultimo bando, relativo al biennio 2011/2013, ha coperto con i finanziamenti tutti i progetti finiti in graduatoria. Non è scontato che vada così ancora: «Non erano molti i soggetti che avevano chiesto fondi – ricorda Penso -, credo che si potranno fare previsioni solo una volta che usciranno le graduatorie».

Un rendering del progetto per lo studentato in viale Farini 21 a Ravenna. A sinistra  è visibile la copertura che ospiterà il campo da paddle-tennis. Chi giocherà potrà avere la visuale rappresentata nel rendering a destra

Il progetto prevede uno studentato con nove mini alloggi, 43 camere doppie e 12 singole. In totale i posti letto saranno 112, con un investimento complessivo di 3,8 milioni di euro. Ci saranno anche spazi collettivi (sale studio, cucine, palestra, luoghi ricreativi e addirittura un campo da paddle-tennis sul tetto). L’immobile è attualmente di proprietà di Ravenna Holding, la società che detiene le partecipazioni del Comune di Ravenna. Penso ritiene importante il progetto per una città che voglia fare un passo in più verso il suo essere percepita come universitaria. Al momento Ravenna mette a bando 60 posti letto per gli studenti: venti di proprietà del Comune, quaranta di privati. Sono dislocati tra via Nino Bixio, in centro storico, e viale Le Corbusier, nel quartiere Alberti. Il direttore fa un bilancio: «Vanno tutti esauriti in fretta, però a Ravenna non ci sono le barricate per la mancanza di alloggi. Significa che al momento l’offerta è sufficiente». A che serve allora lo studentato? Oltre ad aumentare l’offerta e a dare servizi dovrebbe rispondere a quella che è invece una carenza: i posti letto per ricercatori e docenti, oltre che per studenti Erasmus o borsisti a Ravenna per pochi mesi. «In questi casi, dove il periodo di permanenza è limitato, trovare un luogo dove stare è molto più difficile perché i proprietari sono restii ad affittare per periodi brevi».

Ravenna, altri due test positivi: a Sesto Imolese battuti Savignanese e San Marino

Calcio C / La formazione di Antonioli si è aggiudicata il memorial “Paolo Taroni” sconfiggendo di misura, entrambe con il punteggio di 1-0, le due formazioni di categorie inferiori. Decidono le sfide i gol di Portoghese e Venturini

Falou Samb
Buona prova dell’attaccante Falou Samb nel test vinto contro il San Marino

Il Ravenna si sta avvicinando ai primi impegni ufficiali della stagione con una serie positiva di test amichevoli, ultimi dei quali effettuati ieri sera a Sesto Imolese. In occasione del memorial “Paolo Taroni” i giallorossi hanno vinto di misura entrambe le partite (mini-sfide di 45 minuti) disputate contro la Savignanese e il San Marino, aggiudicandosi il trofeo.

Priva degli acciaccati Broso, Capitanio, Magrini e Severini, ma con a centrocampo un Piccoli in più, la squadra di Antonioli nel primo match ha regolato i gialloblù di Savignano, che parteciperanno al prossimo torneo di Eccellenza, grazie a una rete di Portoghese. Qualche minuto dopo Papa ha colpito un palo con un tiro dalla distanza, mentre il portiere Gallinetta non ha corso grandi rischi. Nella seconda partita, in campo con un undici quasi del tutto diverso, il Ravenna ha piegato la resistenza del San Marino di Orecchia con un gol di Venturini pochi minuti prima del fischio finale.

Il prossimo appuntamento per i giallorossi è previsto per domenica sera, quando alle ore 20.45 al “Benelli” sfideranno il Santarcangelo nella prima gara della Coppa Italia di Serie C, che di fatto rappresenta il debutto in una competizione ufficiale nell’annata 2017/18. Nel frattempo, con ogni probabilità domani, la Lega di Serie C comunicherà la composizione dei gironi del campionato. Non si sa ancora quale sarà il numero di squadre per raggruppamento: al momento le partecipanti sono 57 e quindi c’è la possibilità di tre gruppi da 19 formazioni, ma non è escluso il ripescaggio di altre tre realtà (tra cui c’è il Forlì in pole position) che porterebbe a sessanta il numero delle iscritte, e quindi tre gironi da venti. Il calendario del campionato, infine, verrà reso noto attorno al 10 di agosto.

Questi i tabellini delle due mini-partite

RAVENNA (4-3-2-1): Venturi; Ballardini, Venturini, Ronchi, Ierardi; Cenci (32′ Lucarini), Papa, Selleri; Tabacchi, Sabba (32′ Pasi); Samb. All.: Antonioli.
SAN MARINO (4-3-3): Fall; Dondini, Ceccarelli, Di Maio, Moretti; Errico, Pestrin, Conti; Nappello, Zuppardo, Bugaro. All.: Orecchia.
RETE: 43′ Venturini.

RAVENNA (4-3-1-2): Gallinetta; Ierardi, Ronchi, Lucarini, Barzaghi; Centonze (22′ Papa), Cenci (22′ Costantini), Piccoli; Tabacchi (22′ Sabba); Portoghese, Pasi. All.: Antonioli.
SAVIGNANESE (4-3-1-2): Pazzini; Gori, Turci, Righi, Piccirillo; Vandi (22′ Manuzzi), Guidi, Mani; Amadori; Zanigni, Laghi. Al.: Farneti.
RETE: 20′ Portoghese.

Incidente sul lavoro al porto: cade in una vasca di soda caustica, operaio ustionato

L’uomo è riuscito a restare aggrappato con le mani riportando ferite solo fino alle cosce, recuperato dai colleghi

RAVENNA 02/08/17. INFORTUNIO SUL LAVORO, OPERAIO CADUTO IN UNA VASCA DI SODA CAUSTICA
L’operaio ferito mentre viene caricato sull’elicottero del 118

È caduto in una vasca di soda caustica in uno stabilimento del petrolchimico di Ravenna e ha riportato gravi ustioni alle gambe. È l’infortunio sul lavoro accaduto a un operaio nel pomeriggio di oggi, 2 agosto. L’uomo è stato soccorso dai colleghi che l’hanno estratto dalla vasca e poi affidato al personale del 118: vista la gravita delle ferite è stato trasportato al centro gravi ustionati del Bufalini di Cesena. Al momento la dinamica dell’accaduto non è ancora stata del tutto ricostruita (sul posto carabinieri e medicina del lavoro). Fondamentale per l’uomo è stata l’essere riuscito a restare aggrappato con le mani per evitare di cadere completamente nella sostanza altamente ustionante.

Festeggia il 18esimo compleanno ballando sul tetto di un’auto: denunciato

Esibizione a favore degli amici la notte stessa in cui ha raggiunto la maggiore età. Un migliaio di euro di danni

Per festeggiare la maggiore età è salito sul tetto di un’auto parcheggiata usandola come palco improvvisato per esibirsi in un balletto a favore degli amici. I carabinieri di Filetto hanno denunciato un 18enne studente forlivese per danneggiamento aggravato. Le indagini sono iniziate la mattina dell’11 luglio quando una 53enne di Coccolia ha trovato il tetto della sua utilitaria parcheggiata in strada ammaccato, un migliaio di euro di danni. Gli accertamenti dei militari hanno permesso di individuare il giovane ed accertare l’accaduto.

Addio dj Mayo: inutile l’operazione in ospedale per salvarlo, aveva 46 anni

Volto noto della scena afro in locali come Rock Planet, Tikoa e New Age. Ricoverato in gravi condizioni: si sospetta un gesto volontario per tentare il suicidio

Da oltre vent’anni animava le notti di discoteche e bagni al mare sul litorale ravennate e non solo, facendo ballare la gente al ritmo di musica afro che da sempre è stata la grande passione della sua vita. Ma nella tarda serata dell’1 agosto è morto a Ravenna il 46enne Mario Cannillo, più noto nell’ambiente musicale come dj Mayo. Il decesso è avvenuto verso le 22 all’ospedale Santa Maria delle Croci dove il dj era arrivato in condizioni disperate che, secondo quanto si apprende da fonti riservate, sarebbero state le conseguenze di un violento gesto volontario compiuto per tentare il suicidio (non è noto dove sia accaduto l’episodio). Non è bastata un’operazione chirurgica urgente per salvargli la vita.

Gli amanti del genere afro lo consideravano un punto di riferimento, tanti i messaggi di cordoglio pubblicati sulle bacheche Facebook dei locali dove era solito salire in consolle. Quello a cui più di altri aveva legato il suo nome è senza dubbio il Rock Planet: a Pinarella di Cervia aveva cominciato vent’anni fa. Ma i suoi dischi giravano anche al Real a Porto Corsini, al Tikoa a Marina di Ravenna o al New Age a Lido Volano dove avrebbe dovuto suonare proprio questa sera in occasione del mercoledì dedicato all’afro. La serata è stata annullata. È possibile che mercoledì prossimo, 9 agosto, venga organizzata una serata in suo ricordo. Ma anche altri locali stanno pensando a serate tributo.

Nell’ultimo periodo aveva cancellato alcune serate. Pare anche a causa di un’operazione subita al polso destro. Con un certo dispiacere lui stesso in un post sul suo profilo Fb aveva parlato di generici problemi di salute.

Servono 65mila euro per rifare gli ambulatori: sottoscrizione tra i cittadini

Finora hanno aderito 289 persone raccogliendo 16mila euro. I nuovi locali messi a disposizione dell’Auser

Le sale d’aspetto dei due ambulatori medici attualmente presenti a Savarna sono insufficienti e obbligano i pazienti ad attendere fuori, in strada o in macchina, con qualsiasi condizione atmosferica. I volontari dell’Auser allora hanno deciso di mettere a disposizione una parte dell’edificio che ospita la loro sede e grazie alla mediazione della dottoressa Liviana Mazzoni dell’Ausl si è arrivati al pieno accordo di tutti e quattro i medici che saranno coinvolti. La ristrutturazione necessaria richiede una spesa di 65mila euro e così il centro ricreativo culturale Auser ha già contribuito a coprire parte dei costi che riguardano, tra l’altro, la realizzazione di nuovi impianti per luce, riscaldamento, linea telefonica e adsl. Per raggiungere l’importo necessario a completare i lavori è stata aperta una sottoscrizione pubblica rivolta a privati cittadini, imprese, artigiani, commercianti, liberi professionisti, banche, cooperative, agricoltori, enti pubblici e privati.

A conclusione dei lavori (la previsione è per la seconda metà di settembre) saranno disponibili per tutta la comunità di Savarna due ambulatori per i medici con un’ampia sala d’aspetto e un nuovo ambulatorio per i prelievi gestito dall’Ausl, che ha preso in carico questo servizio fondamentale per la comunità locale, portato avanti per tanti anni proprio grazie ad Auser.

Al 31 luglio hanno partecipato 289 sottoscrittori per un ammontare di 16.579 euro. Stando alle dichiarazioni raccolte, la cifra suddetta dovrebbe crescere sensibilmente nei prossimi giorni. La cittadinanza sta dunque rispondendo con entusiasmo a questa iniziativa, riconoscendone l’importanza.

Chiunque voglia contribuire può rivolgersi direttamente ai volontari de “La Pioppa”, che si sono resi disponibili a supportare la Fondazione nella raccolta dei fondi, dal giovedì al sabato dalle 20.30 alle 22.30 e sabato e domenica anche dalle 16.30 alle 18.00, oppure versare direttamente sul c/c n. 201978 intestato a Fondazione La Pioppa presso l’Agenzia di Savarna de La Cassa, IBAN IT12R0627013103CC0640201978. Per informazioni rivolgersi a Franca Baldrati 346 376 1545 – 0544 533097 o a Frediano Baldi 347 221 7537 – fredianobaldi@libero.it.

 

L’allerta meteo diventa rossa: il caldo record andrà avanti per giorni

Volontari della protezione civile in alcune strutture comunali per accogliere le persone in cerca di refrigerio

CaldoL’allerta meteo per temperature estreme in provincia di Ravenna aumenta di intensità, da gialla ad arancione per la costa e da arancione a rossa per l’entroterra, e si prolunga oltre la mezzanotte del 2 agosto: il caldo e l’afa andranno avanti anche per i prossimi giorni.

L’allerta completa si può consultare sul portale meteo dell’Emilia-Romagna dove sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati”.

«Con le nostre strutture di protezione civile – dichiara il sindaco Michele de Pascale – stiamo tenendo costantemente monitorata la situazione. Nel frattempo raccomando fortemente a tutti di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione fra le quali, in questo caso: non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto per anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti; in casa, proteggersi dal calore del sole con tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi,  in caso si usi un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul corpo; bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina, in generale è opportuno consumare pasti leggeri; indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche. Se in casa c’è una persona malata, fate attenzione che non sia troppo coperta».

Gli uffici del Comune di Ravenna si sono attivati per seguire le procedure previste dal Piano Comunale di Protezione Civile in caso di allerta arancione, come quella prevista per le prossime ore. Le strutture pubbliche utilizzabili in caso di necessità per trovare refrigerio sono queste. All’interno di tali strutture, e negli orari indicati, la cittadinanza troverà i rappresentanti delle associazioni di volontariato di Protezione civile che coglieranno l’occasione per spiegare alla cittadinanza, per quanto di competenza, le attività relative alla Protezione civile.

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