mercoledì
20 Agosto 2025

Alberi pericolanti, ingresso vietato all’ex ippodromo

Nella notte le squadre di soccorso hanno riaperto Ravegnana e Romea. Ancora 150 richieste di intervento per i vigili del fuoco

RAVENNA 28/06/17. NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA
NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA. VIALE SANTI BALDINI

Dopo la riapertura notturna di Ravegnana e Romea, interrotte da ore all’altezza rispettivamente di Longana e Casal Borsetti, l’ultimo interruzione della viabilità stradale ravennate che rimane il giorno dopo la grande tempesta è in viale Allende (poi riaperta nella mattinata di giovedì). La problematica, come in tutti gli altri casi, riguarda la presenza di rami caduti a terra o alberi pericolanti da controllare ed eventualmente abbattere o potare per eliminare rischi di crolli. Per questo si raccomanda fortemente la massima attenzione alla guida.

Stamani si è reinsediato in municipio alle 8.30, dopo essere stato in riunione fino alle 2 della notte scorsa, il Com (Centro operativo misto), la struttura di cui si avvale il sindaco, alla presenza delle forze statali, in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza. Dopo gli opportuni controlli, i cimiteri del forese sono stati dichiarati accessibili. È stata invece disposta la chiusura dell’ex ippodromo ed è stato chiuso il circolo tennis Zavaglia. Sono stati controllati anche canile e gattile, dove non si segnalano problemi né disagi particolari.

Vigili del fuoco e protezione civile hanno lavorato per tutta la notte e continueranno per la giornata odierna: ancora 150 richieste di intervento in sospeso. Tutti i tecnici del Comune e una ventina di squadre delle varie aziende preposte sono al lavoro per rimuovere alberi e rami ancora abbattuti o pericolanti che ostacolino la viabilità. Tra le principali strade nelle quali al momento le suddette squadre sono al lavoro ci sono viale Saragat, viale Pertini, via Trieste in città e a Marina di Ravenna, via delle Americhe a Punta Marina, via Gulli e laterali, via Molinetto, circonvallazione Piazza d’armi. Disagi al traffico sulla carreggiata della statale Adriatica verso sud dove c’è un restringimento di carreggiata all’altezza del Cinemacity per consentire gli interventi di potatura di un albero sul ciglio della strada.

Per quanto riguarda gli autobus, tutte le linee sono normalmente attive, ad eccezione di quella di Lido Adriano, che è comunque attiva, ma che sta effettuando una deviazione poiché in viale Manzoni è in corso la rimozione di rami e foglie. Le fermate soppresse sono due e personale dedicato è presente alle fermate e sta apponendo cartelli per avvisare gli utenti. Infine, per quanto riguarda la circolazione dei treni, Rfi ha informato che in mattinata sono state soppresse due corse, ma per motivi non collegati al maltempo, e che ci sono stati alcuni ritardi. Al momento, secondo quanto riferito dalla stessa Rfi, la circolazione è regolare.

«Sono già state avviate – anticipa il sindaco Michele de Pascale – le procedure per la rendicontazione degli ingenti danni sul territorio, al fine della predisposizione della richiesta dello stato di calamità naturale alla Regione Emilia Romagna».

Gruppi elettrogeni per 300 famiglie al buio. Riaperte Ravegnana e Romea

A Porto Fuori le utenze rimaste senza corrente elettrica. Viali e strade secondarie interrotti anche in città. Attesa la visita del presidente della Regione e dell’assessore alla Protezione civile

RAVENNA 28/06/17. NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA
NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA. VIALE SANTI BALDINI

Si contano 330 famiglie a Porto Fuori, frazione alla prima periferia di Ravenna, rimaste senza corrente elettrica per il nubifragio che ha martoriato il territorio per poco meno di mezzora nel pomeriggio del 28 giugno. In tarda serata sono stati inviati sul posto due gruppi elettrogeni per servire 320 utenze. Ne rimangono una decina ancora al buio per le quali si sta cercando una soluzione. È l’ultimo aggiornamento diffuso dal Comune di Ravenna sulle operazioni di ripristino della normalità dopo gli straordinari eventi atmosferici.

Gli sforzi della macchina dei soccorsi, guidati dal centro operativo di coordinamento, si stanno concentrando in particolare sulla viabilità stradale. Sulla via Ravegnana i vigili del fuoco hanno ultimato le operazioni all’altezza di Longana ed è stato quindi riaperto il collegamento tra Ravenna e Forlì. Riaperta nella notte anche la statale 309 Romea tra Ravenna e Ferrara: i danni sono stati ingenti e hanno interessato un tratto superiore ai tre chilometri tra Casal Borsetti e Bellocchio. In città per viale Saragat e viale Allende si è deciso per la chiusura assicurando la viabilità alternativa attraverso via Leopardi. Permangono numerose situazioni di disagio e criticità sulle viabilità interne minori dovute a crolli di alberi sia pubblici che privati; sono state raccolte le segnalazioni e si interverrà progressivamente.

RAVENNA 28/06/17. NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA
NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA. VIA PORTOLE

Come già ricordato in precedenza nella giornata del 29 giugno saranno chiusi i nidi e le scuole dell’infanzia comunali e statali e i centri ricreativi estivi dei plessi Pasini, Torre e Randi. Sono garantite tutte le sessioni di esami di Stato previste sia per le scuole secondarie inferiori che superiori, per le quali sono stati fatti controlli specifici da parte del personale del Comune e della Provincia di Ravenna, secondo competenza.

Nel corso della giornata del 29 giugno è attesa sui territori colpiti dal maltempo la visita di Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione civile e Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza e la Protezione civile. Nel pomeriggio è prevista la visita del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Il vento abbatte la vetrata di un bar, un ferito. Viaggio tra i danni del nubifragio

Molte auto danneggiate da alberi caduti in strada e traffico in tilt in diversi punti. Vigili del fuoco al lavoro senza sosta

RAVENNA 28/06/17. NUBIFRAGIO, DANNI CAUSATI DA VENTO E PIOGGIA

C’è anche un ferito lieve nella conta dei danni per il nubifragio che ha spazzato Ravenna nel pomeriggio del 28 giugno con vento, pioggia e grandine. Si tratta di un uomo che si trovava seduto in un bar in darsena e colpito dalla vetrata del locale abbattuta all’interno dalle raffiche di vento. L’uomo ha riportato alcuni tagli alla mano. Per il resto la conta dei danni riporta soprattutto di auto danneggiate da molti alberi caduti in strada che poi hanno bloccato la viabilità in diversi punti.

Bufera a Ravenna, giovedì chiusi nidi e materne. Aperte al traffico le Ztl

I provvedimenti del Comune mentre in municipio è in corso la riunione del Centro Operativo

Viale Pertini durante la tempestaA seguito del fortunale atmosferico che ha coinvolto il territorio ravennate, è in corso in Municipio il Coc, Centro operativo comunale, la struttura di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza, con lo scopo di attivare le prime attività di protezione civile e fronteggiare l’emergenza.

Il Comune è in contatto con gli enti preposti alla protezione civile (Vigili del fuoco, Prefettura e Regione). Al momento sono in corso le verifiche relativamente al coinvolgimento di persone, alla viabilità, agli edifici scolastici, alle alberature divelte e agli allagamenti.

In maniera precauzionale domani (giovedì 29 giugno) è sospesa l’attività didattica dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali e statali del territorio del comune di Ravenna per permettere controlli e verifiche di stabilità su edifici ed alberature.

Il Comune consiglia di evitare di mettersi in strada, soprattutto Strada statale 16, Ravegnana e Canale Molinetto, e di evitare di stare sotto alberature e cornicioni.

Per meglio fare defluire il traffico dalle 17 di oggi e per tutta la giornata di domani sarà possibile transitare nelle zone ztl.

Tempesta di grandine sulla città, forti disagi in strada: traffico in tilt

Decine di chiamate ai vigili del fuoco. L’evento poco dopo le 17: le raffiche di vento intense hanno creato molti disagi: alberi in mezzo alla strada

Albero SpezzatoUna tempesta di grandine con forti raffiche di vento si è abbattuta sulla città  attorno alle 17.10 di oggi, mercoledì 28 giugno. Sono caduti chicchi di grandine di circa un paio di centimetri di diametro e il vento ha spinto i cassonetti dell’immondizia in mezzo alla strada, ribaltandone altri. Si segnalano alberi caduti, alcuni in mezzo alla strada e disagi al traffico. Anche il resto della provincia è stato colpito dal maltempo.

Traffico in tilt Disagi nelle arterie principali del territorio, con il traffico in tilt. Per ora – ma il bilancio è in via di aggiornamento – si segnalano alberi caduti in via Baiona, in via San Mama e in viale Randi.  Il traffico procede a rilento in tutta la città, bloccate la Classicana e via Trieste.

Gli altri disagi Man mano che passa il tempo, si moltiplicano le segnalazioni dei danni dovuti alla grandinata. Gli alberi sono caduti in mezzo alla strada e sulle case. Disagi anche nelle attività commerciali: al centro commerciale Esp si segnala acqua nel corridoio, pioggia all’interno del Pala De André, mentre in Darsena un bar ha avuto la vetrina sfondata dal vento. Sempre in zona Pala De André, nel parcheggio, la postazione del 118 si è ribaltata colpendo un’auto parcheggiata poco lontano. Non solo: alcune fermate dell’autobus sono state scoperchiate e nelle case sono volati via comignoli e tegole. Impossibile, al momento, fare una conta dei danni. A Porto Fuori alcune vie sono senza illuminazione. Danni anche al giardino sul retro del teatro Rasi dove si conclude lo spettacolo Inferno dove si trova la logistica dello spettacolo delle Albe. Questa sera lo spettacolo dovrebbe comunque andare in scena.

Il comandante dei vigili del fuoco Pierpaolo Lorenzetti fa un primo bilancio della situazione: «In questo momento (alle 19 ndr.) la situazione è ancora difficile ma sta via via migliorando. Abbiamo richiamato in servizio il personale libero e siamo fuori con dieci squadre. Stiamo facendo il massimo: i disagi principali sono dovuti agli alberi caduti, attualmente non registriamo feriti gravi ma una situazione di disagio diffusa».

Intanto è stato convocato in Municipio il Coc, Centro operativo comunale, la struttura di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza, con lo scopo di attivare le prime attività di protezione civile e fronteggiare l’emergenza. A questo link le misure prese dal Comune al momento. Inoltre è stato rimandato a data da destinarsi l’appuntamento di domani, giovedì 29, nei lidi nord con “Il sindaco e la giunta nei territori”.

I danni nelle campagne Coldiretti fa la prima conta dei danni di un’agricoltura che era già in ginocchio a causa della siccità. Il nubifragio ha aggravato la situazione: si registrano danni a tettoie, al mais steso a terra, ma anche alberi da frutto spezzati e viti sradicate oltre, ovviamente, alla frutta in raccolta danneggiata da grandinate a macchia di leopardo ma con chicchi di notevoli dimensioni.

Particolarmente colpite le zone di Brisighella, Fognano e Merlaschio nel faentino, dove oltre 150 albicocchi sono stati sradicati dalla furia del vento, ma anche l’area a sud della San Vitale, tra Bagnacavallo, Boncellino, Granarolo, San Pier Laguna e ancora le zone di Russi, Piangipane e San Michele. Le precipitazioni – continua la Coldiretti – non hanno peraltro scalfito lo stato di siccità dei campi perché l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre questi eventi estremi, simbolo di una stagione schizofrenica, non fanno altro che peggiorare la situazione. Al momento, dunque, si stimano danni importanti poiché nei campi era in corso la raccolta dei frutti di un anno di duro lavoro.

Nella gallery, alcune foto inviate dai nostri lettori – che ringraziamo – sulla pagina Fb

 

 

Il giorno dopo l’attacco hacker il terminal container va avanti con carta e penna

Le merci movimentate vengono registrate a mano. L’azienda Tcr non ha pagato il riscatto chiesto dai pirati informatici e ora i tecnici sono al lavoro per il ripristino del backup

ZAN 7274
I maxi tubi movimentati alla Sapir

Si torna all’era della carta e della penna al terminal container di Ravenna. Il giorno dopo l’attacco hacker al porto, ci sono cinque tecnici di una ditta esterna per cercare di ripristinare l’operatività dei server di Tcr. L’azienda non ha ceduto al ricatto degli hacker e non ha pagato il riscatto e i tecnici stanno tentando di ripristinare il vecchio backup per ripartire. Intanto il movimento al terminal container viene registrato con carta e penna: dai cancelli (riaperti soltanto alle 9 perché l’accesso dei mezzi pesanti non era possibile senza il supporto dell’informatica) ai portuali, tutti spuntano come ai vecchi tempi le merci imbarcate e sbarcate. L’attività portuale procede ovviamente a rilento perché tutto era stato informatizzato. La speranza è di tornare pienamente operativi entro la giornata di oggi, mercoledì 28 giugno.

Diciotto punti al viso e al braccio, dimesso il 17enne sfregiato con il cutter

Il giovane ha venti giorni di prognosi. L’aggressore è stato arrestato e si trova agli arresti domiciliari. Era già stato segnalato per episodi di bullismo

E’ stato dimesso con venti giorni di prognosi il 17enne che lunedì pomeriggio è stato sfregiato da un altro giovane, di un paio d’anni più grande. Il litigio era nato per questioni amorose: i due si erano dati appuntamentamento davanti alla piscina di Castel Bolognese per un chiarimento che poi era finito con l’aggressione. Era stato il 19enne a convocare il 17enne. Il chiarimento è però degenerato in lite. Sono stati necessari dodici punti di sutura per chiudure la profonda ferita che ha interessato lo zigomo e la guancia sinistra del 17enne.

Durante le fasi dell’aggressione il giovane si era ferito un braccio procurandosi un taglio, curato dai sanitari con 12 punti. Altri sei ne sono stati applicati al braccio, ferito nel tentativo di curarsi. Venti i giorni di prognosi. Il 19enne è stato arrestato e si trova ancora agli arresti domiciliari. Il giovane era già noto a carabinieri per atti di bullismo.

L’artigianato artistico rialza la testa: incremento significativo delle esportazioni

Ceramica, mosaico e restauro i settori di arrività:  il settore dà lavoro a 459 persone. Su 89 imprese presenti, ben 68 sono artigiane

DirettivoRegionale Al MIC
Il direttivo regionale di Confartigianato al Mic

Ci sono 89 imprese che si occupano di artigianato artistico in provincia di Ravenna e che danno lavoro a 459 persone. Di queste aziende, 68 sono artigiane. Il punto è stato fatto da Confartigianato Emilia-Romagna il cui direttivo si è svolto ieri al Mic (Museo internazionale delle ceramiche) di Faenza, seguendo l’impostazione che intende portare sui singoli territori gli incontri del massimo organismo esecutivo regionale, dando un segno di vicinanza e di valore alle imprese e ai comparti a cui queste appartengono.

Di queste realtà, 43 imprese operano nel settore della ceramica artistica (35 delle quali sono artigiane) dando lavoro a 141 persone e hanno segnato nel corso del 2016 un significativo incremento delle esportazioni (+65,8%). Seguono quelle del mosaico con 27 imprese (23 artigiane) che occupano 251 addetti e quelle del restauro con 19 unità (10 artigiane) che occupano 67 addetti.

«La forza dell’artigianato che riesce a competere – ha commentato Tiziano Samorè, Segretario di Confartigianato della provincia di Ravenna – è nella sua capacità di innovare, guardando ai giovani e alle nuove tecnologie».  Nella ceramica, comparto così radicatoa Faenza, così come in tutti gli altri settori della nostra economia, «molti di noi imprenditori abbiamo aggiornato il linguaggio, stando attenti alle innovazioni tecnologiche e puntando sulla qualità e sulla formazione – ha ribadito Riccardo Caroli, Presidente di Confartigianato della provincia di Ravenna – Questi sono punti fondamentali per poter far crescere e sviluppare le nostre aziende ed il nostro territorio».

Gli assessori vanno all’assemblea durante il Consiglio e l’opposizione lascia l’aula

Polemica con la maggioranza: «Poco rispetto verso il consiglio comunale. Vogliamo ricordare che il primo dovere istituzionale della giunta è di essere presente e di partecipare attivamente, salvo impedimenti irrinunciabili, alla sedute»

Consiglio comunale agitato quello di ieri, martedì 28 giugno, con le opposizioni che abbandonano l’aula alle 18.30. Il motivo è la scelta di Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, di fissare un’assemblea pubblica a Lido di Classe a quell’ora, «ben conoscendo che sarebbe stata in contemporanea con la seduta consiliare».

I gruppi di opposizione si sono infuriati:  «Vogliamo ricordare che il primo dovere istituzionale del sindaco e dei suoi assessori è di essere presenti e di partecipare attivamente, salvo impedimenti irrinunciabili, alla sedute – aperte al pubblico e collegate ovunque in diretta tramite la rete digitale –  del consiglio comunale, del quale sono  organi esecutivi e ai cui indirizzi politico-amministrativi e controllo sono sottoposti dalla legge. Ogni atteggiamento irriguardoso verso queste competenze dimostra una concezione autoritaria e arrogante della cosa pubblica, che l’opposizione non può naturalmente avallare».

Nell’annunciare l’intenzione di uscire dall’aula Michela Guerra, a nome delle opposizioni, ha invitato tutti i colleghi consiglieri, anche della maggioranza, ha seguire questo esempio, nel rispetto e con l’intento di difendere l’istituzione nella quale sono stati eletti. Invito caduto nel vuoto. Nella sua nota stampa i gruppo di minoranza ricordano che «già da una decina di giorni erano state formalmente convocate in seduta pubblica, insieme alla Pro Loco di Lido di Classe, due commissioni congiunte del consiglio comunale, sullo stesso argomento e nella stessa località».

Il Pd respinge le critiche e  critica l’atteggiamento della minoranza: «L’opposizione – scrive nel gruppo Fb il gruppo consiliare – ha abbandonato l’aula nel mezzo della discussione delle due delibere sui bilanci consuntivi di Mar e Biblioteca Classense. È un gesto di scarso rispetto delle istituzioni da cui prendiamo le distanze, a prescindere da quale sia la motivazione che si possano accampare. Il nostro gruppo, insieme a quelli della maggioranza, ha garantito il numero legale e la votazione dei due bilanci». Il sindaco non ha però partecipato all’assemblea di Lido di Classe, lasciando il compito all’assessore all’Urbanistica Federica Del Conte. Secondo quanto riporta il Resto del Carlino De Pascale sarebbe stato assente per motivi di salute.

 

Hacker, altre aziende colpite a Ravenna. L’esperto: «Ha fatto più danni che incassi»

Non solo Sapir e Tcr citate nei forum specializzati. La mail per pagare i riscatti è stata bloccata con facilità limitando i guadagni. La lettura dell’informatico forense: «È strano per un’organizzazione così massiccia…»

Sql HackingNon solo Sapir e Tcr: a Ravenna almeno altre due importanti realtà imprenditoriali, non del settore portuale e non interconnesse con le due aziende citate, sarebbero state colpite dal massiccio attacco hacker diffusosi ieri in varie parti del mondo. Queste le informazioni che circolano in rete sui siti specializzati di sicurezza informatica a proposito del virus Petya.

Ce ne parla il 43enne ravennate Gabriele Gardella, informatico forense che sta seguendo il caso con la società Cyberpolservice: «Questo attacco è un’evoluzione di quello avvenuto poco tempo fa con il virus Wannacry. Stesso meccanismo: dopo il contagio viene bloccato l’accesso a tutti i file del computer e viene chiesto un riscatto per il rilascio immediato dei dati. Questa volta però da quello che ho potuto capire la penetrazione del virus è molto radicata nelle reti aziendali: non mi stupirei se venisse fuori che il virus è stato inoculato da mesi nei server in modo da infettare anche i backup».

C’è un aspetto che però lascia perplesso l’esperto: «Sta emergendo che è stato usato un dominio unico e una email facilmente rintracciabile. Mi pare una mossa estremamente stupida che non mi so spiegare vista la portata dell’azione: così la mail è stata bloccata subito e anche chi era diposto pagare il riscatto non ha potuto farlo». I fatti allora inducono Gardella a una lettura di un certo tipo: «Mi viene da pensare che lo scopo non fosse l’incasso ma fare dei danni alle aziende».

Gardella
Gabriele Gardella nel suo ufficio

In un attacco di dimensioni planetarie finiscono coinvolte realtà ravennati. Una casualità o obiettivi mirati? «Difficile dirlo senza conoscere i dettagli ma di sicuro si può dire che la dimensione dell’azienda non è un criterio per questo tipo di azioni, a volte si punta soprattutto sulla questione della notorietà e magari ci sono dei nomi ravennati noti fuori dai confini di casa nostra per svariate ragioni».

E ora chi è stato infettato che fa? «Per esperienza personale non metto mano in reti di sistemi su cui non ho fatto prevenzione prima dell’attacco. Però in linea generale bisogna trovare un punto indietro nel tempo in cui il backup della rete non è danneggiato e da lì ripartire rifacendo il lavoro perso».

Cagnoni, l’intercettazione: «Dobbiamo dire che Giulia è stata uccisa da un albanese»

La frase del padre, al telefono poco dopo l’arresto del noto dermatologo accusato di aver ucciso la moglie a bastonate. E intanto la difesa chiede i domiciliari in un appartamento già preso in affitto

Cagnoni
Matteo Cagnoni con Giulia Ballestri

«Ma cosa è stato un raptus?». «Non lo so. Ma noi dobbiamo dire che è stato un albanese». È il testo dell’intercettazione telefonica rispettivamente tra il fratello – un docente universitario – e il padre – 85enne ex primario di Medicina – di Matteo Cagnoni, pubblicata dal Corriere Romagna oggi in edicola.

Uno stralcio di conversazione (sul cui uso la difesa di Cagnoni ha già preannunciato battaglia) citato dal pm Cristina D’Aniello anche nel corso dell’udeinza preliminare che ha sancito il rinvio a giudizio del dermatologo accusato di aver ucciso a bastonate la moglie 39enne, Giulia Ballestri, che si va ad aggiungere alle parole intercettate (sempre al telefono) della madre: «Matteo questa volta l’ha fatta grossa».

Cagnoni, come noto, continua a professarsi innocente e notizia di questi giorni è il suo rifiuto al processo con rito abbreviato, che gli avrebbe consentito sconti di pena. Ora rischia l’ergastolo, ma in attesa del pubblico dibattimento che si aprirà il prossimo 10 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Ravenna, continua a chiedere i domiciliari con braccialetto elettronico in un appartamento di Ravenna che – rivelava il Carlino nell’edizione di ieri – Cagnoni avrebbe già preso in affitto proprio a questo scopo.

Benzinaio aggredito e rapinato dell’incasso della giornata. Bottino da 4mila euro

In due in fuga dopo il colpo alla filiale Unipol di via Faentina, a Ravenna

Agip
Il disributore Agip di via Faentina

In due lo hanno aggredito alle spalle, rubandogli circa 4mila euro in contanti che stava per depositare alla cassa continua della filiale Unipol di via Faentina, a Ravenna. Si trattava dell’incasso della giornata del noto e molto frequentato distributore Agip della stessa Faentina, tra Ravenna e Fornace Zarattini, nei pressi del cavalcavia e del supermercato Famila.

A essere rapinato dai malviventi uno dei benzinai – un cinquantenne che non ha riportato comunque ferite – attorno alle 20 della serata di ieri (martedì 27 giugno). Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia a cui l’uomo ha dichiarato – riporta il Carlino oggi in edicola – di aver anche tentato di inseguire i rapinatori, sferrando un calcio alla loro auto in fuga.

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