mercoledì
20 Agosto 2025

L’associazione Dis-Ordine annuncia 1125 firme per riportare l’Accademia in centro

In attesa dell’incontro con il sindaco De Pascale per parlare di formazione artistica in città

AccademiaL’associazione Dis-Ordine, che si è fatta promotrice nei giorni scorsi di una raccolta firma per riportare in centro l’Accademia di Belle Arti aspetta “con ansia” l’incontro promesso dal sindaco sulla formazione artistica in città e ribadisce l’imprortaza delle oltre mille firme raccolte. Di seguito il testo di una nota inviata ai giornali:

“Le oltre 1000 firme raccolte dall’Associazione Dis-ORDINE per riportare l’Accademia in Centro hanno un valore enorme. La petizione, da febbraio a oggi, ha portato la storia delle scuole del mosaico, per certi versi sempre affascinante, al centro delle attenzioni dei ravennati, e, soprattutto, sensibilizzato l’amministrazione sull’importanza di presentarsi al traguardo della statalizzazione con un progetto vero. Non più tardi dello stesso giorno in cui la giunta, all’unanimità, rinnova il contratto di locazione per l’Accademia fuori dal centro per un periodo superiore al proprio mandato, il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale, nel suo discorso di chiusura dei suoi primi 365 giorni, a Casa Melandri, alla presenza del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, promette un incontro pubblico per discutere della linea di formazione artistica a Ravenna. In seguito all’appello lanciato al termine del dibattito dal prof. Landi, anche Bonaccini si mostra interessato a ricevere più informazioni sulle scuole del mosaico di Ravenna per poter allargare, speriamo, le misure di sostegno e salvaguardia già in atto da parte della Regione per molti altri ambiti. Particolarmente apprezzato lo slogan di Bonaccini sul fare quello che si promette in campagna elettorale e farlo presto. In entrambi i casi a Ravenna non sembriamo essere campioni e, si sa, ci vuole tempo e pazienza, così intanto rinnoviamo per altri sei anni il contratto di locazione in area industriale cimiteriale per l’Accademia di Belle Arti e ancora tergiversiamo sul riconoscimento ufficiale del mosaico al Liceo Artistico. Si apprezza l’entusiasmo del giovane Sindaco e la sua apertura nel voler dimostrare il cambio di passo promesso, ma i vecchi nodi sono difficili da sciogliere. Alcuni segnali di ripresa si avvertono. Le politiche culturali si stanno riprendendo, seppure con flussi controversi, ma il problema all’istruzione rimane. Chiedere è lecito e per un politico rispondere è dovere, non solo cortesia, possibilmente nei tempi giusti, perciò attendiamo con ansia l’incontro promesso dove speriamo di poter ancora una volta ribadire l’importanza di una formazione artistica specialistica come garanzia di qualità.

L’Associazione Dis-ORDINE ringrazia le Librerie Longo, Modernissima e Feltrinelli, Albergo Cappello, Ca De Vèn e Caffè Letterario per la disponibilità ad accogliere la raccolta oltre che i 1125 artisti, cittadini, intellettuali, insegnanti, professionisti e commercianti firmatari della petizione. ”

Il consiglio direttivo dell’associazione comprende Mariella Busi, Marcello Landi, Fulvio Fiorentini, Giuliano Babini, Elena Pagani, Daniela Caravita, Dusciana Bravura, Stefano Cangini, Federico Zanzi, Anna Togni, Agnese Navoni

 

 

L’ex sindaco Mercatali nel cda di Ravennantica dopo le dimissioni di Boccia Artieri

Nominato dal presidente della provincia Michele de Pascale, ricoprirà l’incarico a titolo gratuito

VIDMER MERCATALI
Vidmer Mercatali

L’ex sindaco di Ravenna ed ex senatore Vidmer Mercatali entra nel cda della Fondazione Parco Archeologico di Classe – RavennAntica. La nomina, firmata dal presidente della Provincia Michele de Pascale venerdì 23 giugno, si è ritenuta necessaria  a seguito delle dimissioni del dottor Giovanni Boccia Artieri, componente del Consiglio di amministrazione nel 2014. “Ringrazio il senatore Mercatali per avermi offerto la sua disponibilità per questo incarico – commenta il presidente de Pascale – In diverse fasi, da assessore della giunta D’Attorre, da sindaco e poi da senatore, Mercatali ha rivestito un ruolo determinante nella nascita della Fondazione RavennaAntica, Nel suo curriculum vanta anche un ruolo in provincia.  Sono dunque soddisfatto che vada a rappresentare la Provincia di Ravenna in seno alla Fondazione, ovviamente con un incarico a titolo completamente gratuito”.

Acquisti a nome di un disabile ignaro per Iva scontata, denunciato presidente Onlus

Si era fatto consegnare i documenti promettendo un’assunzione di lavoro che non è mai avvenuta. Il sollecito di pagamento per dei pannelli di legno mai acquistati hanno fatto partire l’indagine

Si era fatto consegnare i documenti da un disabile promettendogli un posto di lavoro e invece di assumerlo ha usato il suo nome, lasciandolo all’oscuro di tutto, per ottenere l’Iva agevolata al 4 percento negli acquisti fatti per la sua associazione. Il presidente di una Onlus di Faenza è stato denunciato dalla polizia per truffa aggravata allo Stato.

L’indagine ha avuto inizio dalla denuncia di un faentino affetto da parziale disabilità che aveva ricevuto un sollecito di pagamento da parte di un’azienda per l’acquisto di pannelli in legno. Eppure quella ditta non la conosceva e quei pannelli non li aveva mai comprati. Gli agenti del commissariato ha accertato che la persona che aveva effettuato l’ordine era stato invece il presidente di una associazione Onlus, riconosciuto in foto dal denunciante. I rapporti tra i due risalivano ad anni fa: i documenti sono stati conservati e usati per fare acquisti di pannelli di legno che sarebbero serviti per l’associazione.

Nella perquisizione domiciliare fatta da polizia e guardia di finanza è stata ritrovata la documentazione del denunciante, tramite la quale il truffatore era riuscito ad ottenere la decurtazione dell’Iva, oltre ad altre fatture che saranno oggetto di accertamenti.

Non è la prima denuncia per il presidente della Onlus: numerosi i precedenti penali e di polizia per truffa, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, sostituzione di persona, falsità in scrittura privata, appropriazione indebita, simulazione di reato e lesioni personali colpose.

Ristorante con vista panoramica sul mare: al porto Marinara apre “La Terrazza”

Nuova attività nel locale che ospitata l’Hook: la gestione sarà di tre imprenditori emiliano-romagnoli che hanno chiamato il pizzaiolo e chef Massimo Martello, animatore di una scuola per il Gambero Rosso. Apertura prevista entro l’anno

Lotto5Pizza e piadina servite tutti i giorni e cucina su ordinazione per eventi specifici: è questa la proposta che farà “La Terrazza”, il nuovo ristorante che entro l’anno avvierà l’attività a Marina di Ravenna in un locale del porto turistico Marinara con vista panoramica sul mare. Il locale andrà infatti a occupare il primo piano degli spazi che ospitavano il ristorante Hook. L’investimento è fatto dalla società “I Tre Moschettieri” dietro alla quale vi sono tre imprenditori emiliano-romagnoli. È già stato messo sotto contratto il pizzaiolo e chef Massimo Martello, già animatore di una scuola per pizzaioli per il Gambero Rosso.

Prima di arrivare all’inaugurazione andranno completati alcuni interventi di sanatoria edilizia per irregolarità emerse in passato e saranno poi necessarie alcune ristrutturazioni. Già è però concreta la soddisfazione di Luca Scarabelli che con la sua  Vendere2puntozero cura la promozione e la comunicazione del porto: «Quell’edificio con terrazza che guarda il marina è sicuramente un luogo di pregio dove posizionare una attività di ristorazione, a beneficio di diportisti e non. Abbiamo lavorato per oltre cinque mesi, per trovare un punto d’incontro tra il rispetto degli interessi di Seaser, concessionaria del porto, i vincoli ereditati e gli obiettivi de “I Tre Moschettieri”. Alla fine ci siamo riusciti con soddisfazione di tutti».

Primo colpo della Bunge: dall’Argentina ecco l’esperto schiacciatore Poglajen

Volley Superlega / Reduce dall’esperienza in World League, il primo nuovo martello giallorosso proviene dal Lomas e firma un contratto di due anni: “Ho scelto la Bunge perché è stata la squadra che mi ha cercato e voluto in maniera più chiara e diretta”. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare a Ravenna le altre bande Marechal e Mazzone e i centrali Vitelli e Diamantini

Cristian Poglajen Verticale
Lo schiacciatore argentino Cristian Poglajen approda alla Bunge (Foto Fivb)

Inizia a formarsi con i primi tasselli il nuovo mosaico della Bunge, che piazza un colpo importante nel settore schiacciatori tesserando per due anni l’esperto martello Cristian Gabriel Poglajen. Detto “il polacco” nonostante le origini slovene, il giocatore della nazionale argentina (ben 103 presenze nel team guidato da Velasco) ha appena partecipato alla World League, dove è stato schierato sempre nel sestetto titolare (eccetto nella prima gara con la Russia, persa 3-0), risultando tra i protagonisti delle due vittorie sulla Bulgaria e del successo sul Brasile. Il posto quattro classe ’89 firma un contratto che lo lega per due anni alla Bunge. «Sono molto contento di venire a Ravenna – questa la prima dichiarazione di Poglajen – e di poter partecipare al campionato italiano, dove giocano molti dei migliori del mondo. Ho appena concluso una positiva esperienza in World League con la maglia dell’Argentina e al termine di questa competizione ho ricevuto numerose offerte. Ho scelto la Bunge perché è stata la squadra che mi ha cercato e voluto in maniera più chiara e diretta. Sono felicissimo della mia scelta e non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura».

Cristian Poglajen Orizzontale
Cristian Poglajen è reduce dalla World League: 103 presenze nella nazionale argentina (Foto Fivb)

Cresciuto nel settore giovanile del Velez Sarsfield, nel 2007 il martello alto 195 centimetri entra a far parte della nazionale argentina Under 21, mentre nella stagione 2008-09 fa l’esordio nella Liga Argentina con il Belgrano di Cordoba. Per due campionati gioca nel Villa Maria e nel 2010 fa il debutto nella nazionale maggiore, vincendo l’argento alla Coppa Palamericana. Nel 2011 Poglajen si trasferisce in Europa, disputando il campionato belga con il Roeselare e nel 2012 partecipa all’Olimpiade di Londra. Tornato in patria, difendendo i colori del Sarmiento, nel 2013-14 fa il ritorno nel continente europeo, in Polonia, vestendo la maglia dell’Effector Kielce. Nelle due stagioni seguenti viene ingaggiato in Brasile, prima nel Montes Claros e poi nell’Escola do Corpo e nel 2016 è tra i protagonisti anche nei Giochi di Rio De Janeiro. Nel 2016-17 l’ennesimo ritorno in Argentina, nel Lomas, con cui vince la Coppa Aclav. «Si tratta di un ottimo posto quattro – sottolinea il direttore generale Marco Bonitta – con caratteristiche molto simili a quelle di Lyneel. La sua forza è rappresentata dalla tecnica e dall’intelligenza tattica, a cui si unisce una grande combattività, esprimendo doti agonistiche importanti. Convinto dal nostro progetto, ha accettato di venire a Ravenna nonostante avesse ricevuto offerte economiche più importanti da altre società. Di sicuro la possibilità di fare esperienza in Italia e di giocare la Challenge Cup hanno fatto la differenza nella sua decisione».

Dopo la conferma di Raffaelli, Poglajen è il secondo elemento della batteria di martelli della Bunge, che nei prossimi giorni, ascoltando le frequenze di radio-mercato, dovrebbe essere completato dal giovane Tiziano Mazzone (da Trento) e dal francese Nicolas Marechal (dal BB Istanbul). Al centro, invece, dopo il bulgaro Georgiev con ogni probabilità approderanno a Ravenna altri due giocatori italiani nati negli anni Novanta: Enrico Diamantini (da Vibo Valentia) e Marco Vitelli (da Molfetta). Confermata in blocco la seconda linea formata da Goi e Marchini, è da definire in toto la diagonale composta dal palleggiatore (possibile un altro argentino, Orduna, proveniente da Modena) e dall’opposto (già scelto il vice del titolare, che sarà l’austriaco Buchegger).

Fisco, ogni tre giorni un evasore totale scoperto dalla guardia di finanza

In occasione del 243esimo anniversario, i dati dell’attività delle Fiamme Gialle a Ravenna nei primi cinque mesi del 2017. Recuperati quasi 40 milioni di euro sottratti alle casse pubbliche

Foto 2Ogni tre giorni nei primi cinque mesi di quest’anno nel Ravennate c’è stato un evasore totale in meno. È la media che si ottiene dai dati dell’attività della guardia di finanza nel periodo gennaio-maggio: 201 ispezioni – basate su una selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata da attività di intelligence – che hanno consentito di individuare 46 soggetti completamente sconosciuti al fisco per i quali è stato constatato l’occultamento di oltre 36 milioni di euro di redditi imponibili, e di portare alla luce 12 casi di frode all’Iva, con violazioni per circa 8 milioni di euro, nonché due fittizie residenze fiscali all’estero. Sono stati 50 i soggetti segnalati all’autorità giudiziaria per reati fiscali e, ai fini di un effettivo recupero delle somme indebitamente sottratte all’Erario, sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per 3,5 milioni di euro nonché avanzate proposte di sequestro per ulteriori 22 milioni di euro.

I dati sono stati diffusi oggi, 23 giugno, dal comando provinciale in occasione della celebrazione del 243esimo anniversario della fondazione delle Fiamme Gialle svoltasi con una sobria cerimonia riservata agli appertenenti al corpo nella storica caserma “Chierici” di via Galla Placidia, sede del Gruppo di Ravenna.

Oltre alla lotta all’evasione, nel mirino della Finanza anche il contrasto dello sfruttamento del lavoro sommerso: individuati 17 datori di lavoro che hanno utilizzato la manodopera di 101 lavoratori irregolarmente assunti, di cui 16 completamente in nero.

Foto 1Per arginare il contrabbando invece oltre 157 interventi, soprattutto attraverso la diffusa azione di vigilanza statica e dinamica sviluppata dai finanzieri in servizio al porto di Ravenna.

Nel corso dei primi cinque mesi del 2017 sono stati eseguiti 33 interventi di controllo in materia di prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari, di cui il 42 percento sono risultati irregolari con la denuncia di 12 soggetti per indebita percezione o illecita esenzione per diverse decine di migliaia di euro. Sono stati effettuati due interventi di ricerca e repressione di condotte di frode, truffa e malversazione nella percezione e nell’utilizzo delle risorse finanziarie nazionali e locali e sono stati controllati oltre 130 mila euro di contributi erogati.

La vigilanza nel settore aeronavale è garantita dalla sezione operativa navale di Marina di Ravenna che assicura servizi di controllo economico-finanziario lungo la costa e sul mare territoriale oltre che di tutela dell’ambiente marino e di salvaguardia della vita umana in mare. Nella provincia di Ravenna, i servizi hanno portato a individuare 13 violazioni di natura amministrativa commesse da altrettanti responsabili, lungo la costa, che hanno portato a constatare 41mila euro di tributi evasi e 10mila euro di sanzioni, una persona denunciata in materia di tutela ambientale con sequestro di un’area di circa 20mila metri quadri su cui insistevano 9 capannoni, 8 silos e vari rifiuti alcuni pericolosi per l’ambiente.

Nautica, la Cittadella resterà un sogno. Intanto all’ex Sarom crescono alberi…

L’area tra via Trieste e il Candiano è di proprietà di Eni, nel 2009 per il ministero le opere erano avviabili subito. Poi la grande crisi. E resta da sciogliere il nodo sulle bonifiche

Cittadella
Un rendering del progetto per la Cittadella della Nautica

Tutto era pronto, persino finanziato. L’opera era addirittura “cantierabile”. Si poteva cioè partire dal giorno dopo con i lavori ma là dove sarebbe dovuta sorgere la Cittadella della nautica oggi ci sono erbacce, arbusti e alberi ad alto fusto che stanno crescendo e un’area di cui non si sa bene che fare. Sembra una canzone di Celentano al contrario ma è solo l’emblematica storia di un progetto mai realizzato: nel 2009 c’erano decine di manifestazioni di interesse da parte delle aziende artigiane del comparto e il Ministero annunciava che i lavori sarebbero potuti partire nel 2010. Il luogo deputato al progetto era l’ex Sarom di via Trieste, un’area su cui oggi ci sono molte idee ma, al momento, di concreto c’è solo la volontà di Eni (proprietaria dell’area) di vendere se in mezzo non ci fosse il punto interrogativo delle bonifiche dei terreni.

La cittadella doveva essere un innovativo polo artigianale e di ricerca nel quale l’allora florente settore avrebbe concentrato progettisti, cantieri e artigiani e in cui la filiera della nautica si sarebbe trovata in una manciata di ettari. Ad annunciarne il de profundis è stato nel 2014 Galliano Di Marco, ex presidente di Autorità portuale e successore di Giuseppe Parrello che quel progetto aveva fortemente voluto: «Non possiamo aspettare una ripresa del comparto nautico», aveva sentenziato Di Marco una sera di novembre ad un incontro del Propeller prima di spiegare che il protocollo di intesa siglato ai tempi era ormai scaduto senza essere rinnovato. Da allora, la questione è stata archiviata.

La crisi, certo: metà delle imprese che erano interessate a quel comparto – era la stima di Cna – era fallita. A sentire gli addetti ai lavori oltre alle difficoltà economiche aveva pesato anche l’idea che vela, yacht e barche in generale fossero roba per ricchi. Idea che col governo Monti si è trasformata in una contestata tassa sul lusso che ha fatto migrare tra il 2011 e il 2012 tanti proprietari di scafi in Croazia. È stata una tempesta che ha spazzato via anche un altro progetto, che a differenza della Cittadella era allo stato embrionale: nel 2004 Autorità portuale lanciò un concorso di idee da 20.800 euro per il rifacimento degli arredi del molo di Marina di Ravenna. Tra i vincitori anche uno studio che proponeva in fondo alla palizzata una tribuna da cui guardare le tante regate in mare. Eventi che ai tempi richiamavano partecipanti e, soprattutto, sponsor. Finiti i soldi sono venute meno molte veleggiate e quindi anche la necessità della tribuna.

Alla fine, a trovare il lato buono della vicenda, si può dire che le torri Hammon dell’ex Sarom il cui destino non era ancora chiaro e per le quali si erano già mossi i difensori dell’archeologia industriale sono ancora lì che svettano, sempre uguali a loro stesse, mentre gli arbusti crescono attorno.

Piano investimenti Ausl: interventi edilizi negli ospedali di Faenza, Lugo e Ravenna

Presentato il bilancio preventivo 2017 dell’azienda romagnola: sarà demolito e ricostruito un padiglione, verranno ristrutturati alcuni reparti. In programma anche l’acquisizione di apparecchiature tra cui una nuova tac

Demolizione e ricostruzione del padiglione D all’ospedale di Lugo, ampliamento e ristrutturazione generale del pronto soccorso di Faenza, ristrutturazione e adeguamento dei blocchi operatori e delle aree intensive e completamento della dotazione tecnologica delle aree emergenza e urgenza nell’ospedale di Ravenna. Sono gli interventi edilizi nella provincia ravennate previsti dal piano investimenti 2017-2019 dell’Ausl Romagna che ha presentato alla conferenza sociale e sanitaria il proprio bilancio di previsione 2017.

È prevista anche l’acquisizione di apparecchiature biomedicali. Per tutti gli ambiti territoriali, sostituzione dei letti di degenza con letti ad elevazione elettrica per il confort dei pazienti e miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti. In ambito ravennate: nuova tac; sistema di monitoraggio; due diagnostiche polifunzionali digitali rx; angio Oct per oculistica; ventilatore neonatale.

«Il valore della produzione previsto per il 2017  – si legge in una nota dell’azienda di sanità pubblica – è pari a 2,4 miliardi di euro, in incremento di 18,3 milioni rispetto al dato consuntivo del 2016. Tra i costi, si segnala l’incremento di 6,8 milioni di euro previsto per il costo del personale dipendente. Grazie a questo, si produrranno risultati positivi sul Piano assunzioni e sul Piano di consolidamento e stabilizzazione del precariato dell’intera Ausl Romagna. A fronte di 610 pensionamenti saranno assunti 715 dipendenti, ed è prevista la stabilizzazione di altri 568 operatori che attualmente lavorano con contratti a tempo determinato e che diventeranno dipendenti a tempo indeterminato».

 

Sul fronte degli investimenti, il piano 2017-2019 per tutta la Romagna prevede investimenti già finanziati per oltre 86 milioni di euro di cui 48 nel 2017 (28,8 per interventi edilizi sugli immobili, 15,8 sulle tecnologie biomediche, 2,7 sul sistema informativo, software e hardware e 420mila per altri investimenti in arredi e beni strumentali diversi).

Allerta meteo, attese temperature estreme: si arriverà fino a 36 gradi

Dalle 12 del 23 giugno alla mezzanotte del 24 giugno gran caldo sul territorio ravennate

Minime attorno ai 25 gradi, massime su 35/36 gradi sulle pianure interne e di qualche grado in meno sul settore costiero: ci aspettano due giorni di gran caldo e la protezione civile ha diramato un’allerta per temperature estreme attesa tra le 12 di oggi, venerdì 23 giugno, e la mezzanotte di domani, sabato 24 giugno, sul territorio del comune di Ravenna. L’allerta è gialla: «L’incremento delle temperature, sia nei valori minimi che in quelli massimi, associati a livelli alti di umidità determinano, già dalla giornata odierna, un’intensificazione del disagio bioclimatico specialmente negli ambienti urbani e nelle aree di
pianura». Sul sito della protezione civile sono presenti molti materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati”.

Dal Comune si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: non uscire nelle ore più calde, dalle 12 alle 18, soprattutto ad anziani, bambini molto piccoli, persone non autosufficienti o convalescenti; in casa, proteggersi dal calore del sole con tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi (se si usa un ventilatore non indirizzarlo direttamente sul corpo); bere e mangiare molta frutta ed evitare bevande alcoliche e caffeina (in generale, consumare pasti leggeri); indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche (se in casa c’è una persona malata, fare attenzione che non sia troppo coperta).

Lo Ior nelle scuole e sulle spiagge contro il melanoma

I bambini verranno coinvolti attraverso un percorso ludico per sensibilizzarli anche sull’importanza di una corretta alimentazione

Melanoma E Abbronzatura I Consigli De Il Sole Per Amico 410Prosegue “Good Sun Good Skin”, l’iniziativa dell’Istituto Oncologico Romagnolo realizzata in collaborazione con la Skin Cancer Unit dell’Irst Irccs di Meldola contro il melanoma. La prima parte dell’attività ha visto le biologhe dello Ior, le dottoresse Claudia Monti e Franca Gentilini, impegnate nelle scuole secondarie della Romagna assieme alla squadra di Ignazio Stanganelli, tra i massimi esperti internazionali di tumore alla pelle: l’obiettivo era quello di sensibilizzare i giovani su una corretta esposizione solare in vista dell’estate. Sono stati coinvolti gli studenti di quattro scuole della Romagna tra cui la R. Bendandi di Faenza e la M. Montanari di Ravenna.

L’iniziativa vivrà una seconda parte che vedrà i professionisti della prevenzione dello Ior e dell’Irst Irccs impegnati in un tour delle spiagge della Riviera. L’obiettivo principale è la sensibilizzazione dei bagnanti, per fornire loro indicazioni pratiche su come valutare e riconoscere i rischi derivanti da un’esposizione errata al sole e su come adottare tutte le precauzioni possibili. A tale scopo verranno distribuiti strumenti informativi per guidare le persone durante tutta la giornata, dai depliant realizzati ad hoc fino alla donazione ai bambini presenti di braccialetti fotosensibili per riconoscere le ore della giornata in cui è meglio restare sotto l’ombrellone.

I bambini verranno anche coinvolti attraverso un percorso ludico, denominato ACCA2IOR: un gioco pensato appositamente per i più piccoli, di modo da sensibilizzarli anche sull’importanza di una corretta alimentazione.

L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio di tutti i Comuni coinvolti e sarà organizzata grazie anche al contributo di imprese come BioNike, Mercato Ortofrutticolo di Cesena, Romagna Acque ed Apofruit, partirà martedì 27 giugno da Marina di Ravenna, al Bagno Taormina e a seguire il 28 al Bagno Bologna e Bolognino di Punta Marina. Gli appuntamenti iniziano dalle ore 9.30.

Compie 60 anni la madre del porto: una mostra di foto e un libro per celebrare Sapir

Il primo presidente fu Enrico Mattei, nel 1961 l’affidamento delle opere pubbliche per allargare e approfondire il Candiano. Nel 1971 l’inaugurazione del porto

Terminal Container, 1978
Il terminal container in una foto del 1978

Progettare, costruire e sviluppare il porto di Ravenna: questo il compito con cui fu costituita il 28 giugno 1957 la società Sapir in forma di società per azioni con capitale di un milione di lire. In occasione di questa è stata allestita una mostra di fotografie storice e contemporanee dello scalo bizantino e uscirà in ottobre un libro sulla storia della società e del suo ruolo per l’infrastruttura industriale.

La mostra fotografica, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Ravenna e provincia, è allestita fino al 10 luglio nella vetrina della Camera di Commercio in viale Farini. Una versione con foto di grande formato (100 x 150) sarà poi esposta in darsena di città (via D’Alaggio, retro Almagià) dal 30 giugno al 9 luglio.

Operazioni di sbarco e imbarco sulle banchine della darsena di città

I soci fondatori di Sapir furono Anic (gruppo Eni), Camera di Commercio e Serafino Ferruzzi che ebbero un deciso incoraggiamento da parte del ministro del Tesoro, Giuseppe Medici. Il primo consiglio d’amministrazione si tenne il 23 agosto di 60 anni fa, con l’elezione a presidente di Enrico Mattei (presidente dell’Eni). Alcuni mesi dopo, il Comune di Ravenna entrò nel capitale azionario della Sapir, seguito negli anni successivi da Provincia e Regione.

La legge Zaccagnini 528/1961 affidava alla concessionaria Sapir l’esecuzione delle opere pubbliche nella zona portuale di Ravenna e in quella di sviluppo industriale. Il canale Candiano, il cui scavo era iniziato già nella prima metà del ‘700, doveva essere allargato e approfondito. Le opere interne iniziarono nel 1963 con l’escavazione del canale e il banchinamento dell’area San Vitale e procedettero celermente; l’avanzamento dei lavori fu accompagnato da un graduale incremento di traffici, poiché si rendeva possibile l’attracco a navi di sempre maggiore tonnellaggio; il 3 luglio 1971 la manifestazione ufficiale d’inaugurazione del porto.

L’estate di Brisighella parte con la notte romantica: per entrare in centro si paga

Sabato 24 giugno al via la rassegna di eventi, con un contributo richiesto di 3 euro a testa

Brisighella "romantica"

La rassegna “Sogno d’Estate” di Brisighella si apre sabato 24 giugno con “Brisighella romantica”, la notte dedicata a tutti gli innamorati di uno dei borghi più belli d’Italia: cene a lume di candela, tappeti bianchi, aperitivi musicali e petali di rosa saranno la scenografia del centro storico per un evento quest’anno all’insegna della passione mediterranea con spettacoli di teatro-danza e concerti che si ricordano la Dolce Vita.

Il programma completo è consultabile a questo link; tra le novità di quest’anno l’ingresso a pagamento in centro storico: 3 euro (gratis i ragazzi sotto i 14 anni e gli over 65, oltre naturalmente i residenti).

Dal 1 luglio al 15 agosto la rassegna estiva prosegue con eventi senza soluzioni di continuità con cadenza settimanale che animeranno le serate estive, i mercoledì con concerti nella chiesa del Suffragio, i venerdì con mercatini d’arte e antichità e spettacoli per famiglie, i sabati e le domeniche con le cene nel borgo, all’aperto, come in un unico ristorante.

Info: www.brisighella.org.

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