domenica
17 Agosto 2025

Giochi e spettacoli a fin di bene per una domenica a Piangipane

MasterChef 2016 Erica
Erica Liverani

Domenica 7 maggio alla parrocchia di Piangipane – nell’ambito della sagra di San Macario – si terrà la prima edizione della “Giornata di Cuore”, a favore di Arop (Associazione Riminese Oncoematologia Pediatrica) allo scopo di contribuire all’allestimento del nuovo reparto che ospiterà i piccoli pazienti di oncoematologia dell’ospedale Infermi di Rimini.

La giornata prevede un pomeriggio dedicato ai bambini, con giochi a squadre, castelli di sabbia, letture e gelato. Dalle 19 stand gastronomico con piatti realizzati in collaborazione con Erica Liverani, vincitrice di Masterchef 2016. A seguire, spettacolo di intrattenimento.

Venticinque anni fa il Moro di Raul Gardini faceva la storia

A San Diego il 30 aprile 1992 la barca dell’imprenditore ravennate fu la prima non anglofona a conquistare l’accesso in Coppa America in 141 anni di storia. Leo Porcari, segretario del tycoon, era là: «Raul non si accontentava mai»

MoroIl 30 aprile scorso è stato il giorno del ritorno del Ravenna nel calcio professionistico, ma è una data che dovrebbe essere ricordata anche per un altro grande evento sportivo che ha dato lustro e onore alla città bizantina. Venticinque anni fa, proprio il 30 aprile del 1992, il Moro di Venezia riuscì a compiere una delle più grandi imprese mai realizzate nella vela, a livello nazionale ma soprattutto mondiale, aggiudicandosi la Louis Vuitton Cup. Quella vittoria consentì all’imbarcazione italiana, prima partecipante non anglofona in 141 anni di storia del trofeo, di poter sfidare nella finale della Coppa America il “defender” America 3. Alla fine vinsero gli statunitensi 4-1, ma questo non ridusse il valore dell’enorme risultato sportivo raggiunto dall’equipaggio condotto dallo skipper Paul Cayard.

La vicenda del Moro di Venezia è legata a doppio filo con quella di Raul Gardini, imprenditore ravennate che alla guida del Gruppo Ferruzzi realizzò negli anni Ottanta una delle operazioni più spettacolari della storia della economia italiana: l’acquisizione della Montedison. Sostenuto dall’impegno finanziario e tecnologico del grande gruppo industriale e chimico del paese, l’armatore bizantino diede vita nel 1989 a un progetto tanto ambizioso, quanto visionario. In poco meno di due anni furono costruite cinque imbarcazioni, l’ultima delle quali, il Moro di Venezia V, fu varata a San Diego il 16 dicembre del 1991 e fu scelta poco più di un mese dopo per competere alla Louis Vuitton Cup. Giunto terzo al termine della fase a Round Robin, lo scafo condotto da Cayard sorprese in semifinale i partecipanti francesi e giapponesi, eliminandoli, per poi sconfiggere 5-3 nella serie finale, disputata dal 25 febbraio al 30 aprile 1992, i favoritissimi neozelandesi di New Zealand Challenge.

MorgardiniQuel fatidico giorno, al fianco di Gardini, nei momenti dei festeggiamenti era presente il suo segretario personale, Leo Porcari, l’“ombra” dell’imprenditore fin dal 1988. «Fu una giornata favolosa – ricorda – che dopo la vittoria proseguì con le congratulazioni del sindaco di San Diego, che parlò solo del Moro, concedendo solo un accenno ai neozelandesi, e con una festa dove era presente l’equipaggio al completo, ma anche tutto l’entourage. Ho nella mente una bellissima immagine di Gardini che ballava con la figlia Eleonora. Lui sapeva quale era la portata della sua impresa ma questo non gli bastava. C’era tantissimo entusiasmo, ma anche tanta tensione».

Raggiunto un obiettivo così importante, l’imprenditore ravennate infatti non si voleva certo fermare sul più bello e non voleva correre certo il rischio di ricoprire il ruolo di comparsa nella Coppa America. «Gardini voleva vincere, ma era preoccupato perché la Montedison nel frattempo gli aveva tagliato i finanziamenti. Non era una persona che faceva trasparire ciò che provava, ma era chiaro che fosse sua intenzione continuare a investire nella tecnologia. Lui era uscito dal Gruppo Ferruzzi l’anno prima, nel giugno del 1992, e tutto ciò non gli fu permesso dai nuovi vertici del gruppo industriale, Sama e Garofano».

GardiniE così, mentre mezza Italia faceva le ore piccole la notte per guardare la finale della Coppa America, arrivò una sconfitta scontata contro la corazzata America 3, con la soddisfazione che il Moro riuscì a vincere almeno una regata. «Era un equipaggio straordinario, con a capo un grande condottiero come Cayard. Ma a Gardini questo non bastò, perché lui era uno che guardava avanti, pensando sempre al dopo, e il più delle volte sapeva prevedere il futuro. Come era successo con la benzina verde, per esempio, ma anche tante altre volte».

Il resto è storia, dalla morte di Gardini il 23 luglio 1993 fino al restauro, al termine degli anni Novanta, della barca, che nel 2006 è stata messa in vendita su eBay. «Purtroppo non è rimasto più nulla di quella avventura così eccezionale. Quella della Louis Vuitton Cup è stata una delle ultime grandi vittorie di Gardini, ma tutto poi è stato soffocato».

Travolto, l’imprenditore ravennate, dallo scandalo Tangentopoli, come tanti altri. «Macché travolto, lui era un combattente. Non si è ammazzato, non si è sparato. È stato tenuto sulla graticola per quattro mesi, durante i quali tutti i giorni chiedeva di essere interrogato dai magistrati, perché voleva dire le sue verità. Se avesse potuto – termina Porcari – Gardini avrebbe lottato ancora a lungo».

Il sindaco: «Subito 300mila euro per la Callegari: nessun disagio per i disabili»

De Pascale replica alle perplessità per il trasferimento dell’Olivetti. «Serve disponibilità al cambiamento»

Nessun disagio per i ragazzi portatori di handicap per il trasferimento dell’Olivetti. Lo assicura il sindaco Michele de Pascale, replicando in una lunga nota che pubblichiamo qui di seguito alle perplessità dell’assemblea scolastica.

Il sindaco di Ravenna De Pascale (foto Zani)«L’edilizia scolastica superiore nel comune di Ravenna paga da tempo una situazione di gravissima difficoltà – scrive il sindaco –. È evidente che l’incertezza sul destino delle Province, con la possibile loro abolizione e la carenza di risorse, ha purtroppo determinato un periodo di aspettativa piuttosto lungo, nell’attesa che questa competenza fosse acquisita da qualche altro ente; dopo il referendum di dicembre e la conferma che l’edilizia scolastica superiore sarebbe rimasta in capo alle Province, abbiamo affrontato la situazione con decisione. Rispetto ad altri tentativi di riorganizzazione, in passato falliti, la coincidenza fra Provincia e Comune ha indubbiamente agevolato una riflessione complessiva, portata avanti congiuntamente dal sottoscritto, dall’assessora all’istruzione del Comune di Ravenna e dalla delegata in Provincia. Si è fatto dunque un ragionamento con l’obiettivo di garantire a tutti gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Ravenna un trattamento analogo in termini di disponibilità di spazi, di laboratori e di servizi, cercando di applicare il principio di “massimo due scuole per edificio e massimo due edifici per scuola”, poiché il moltiplicarsi delle sedi o la coesistenza all’interno dello stesso edificio di anche tre scuole (come oggi ad esempio avviene al Morigia) rappresenta un grandissimo problema in termini economici, di fruizione degli spazi e di responsabilità da parte dei dirigenti».

«Dunque – continua il sindaco – applicando questo principio si è prodotto l’esercizio matematico di cercare di distribuire gli edifici in maniera omogenea rispetto al numero di sezioni e di studenti di ciascuna scuola e si è proposto un progetto di riorganizzazione che coinvolgerà già dal prossimo anno cinque istituti su sette del comune di Ravenna.  
L’elemento che innesca questa trasformazione non è il trasferimento dell’Olivetti, ma la ricongiunzione dell’Olivetti con il Callegari, che rappresentano già un’unica scuola che oggi vive il paradosso di essere articolata su due sedi, mentre una delle due sedi fa da succursale ad altre scuole, con conseguente problema di spreco di risorse e di spazi e fonte di complicazioni per tutti. Altro paradosso simile è l’istituto tecnico per ragionieri che ospita nella sua sede la succursale del Liceo Classico, e che è a sua volta è ospitata nella sede dell’Istituto Morigia.  Primo passo dunque sarà che tutto l’Olivetti-Callegari ritorni nella sede principale dell’istituto, l’attuale sede dell’Olivetti diventerà succursale unica del Liceo Classico che a sua volta libererà sia gli spazi del Callegari che gli spazi nel Ginanni. A questo punto l’istituto Ginanni riuscirà a rientrare integralmente nella sua sede principale liberando gli spazi al Morigia per il Liceo scientifico, che riuscirà ad abbandonare la terza sede. Ovviamente questo progetto, non per la sua interezza, ma che per la parte di riunificazione dell’Olivetti-Callegari è già sul tavolo da 6/7 anni ed è stato sempre rimandato, necessita di alcuni investimenti non rinviabili nella sede del Callegari.  Per questo sono in programma 300mila euro di investimenti con risorse della Provincia (quasi le uniche risorse proprie che la Provincia è in grado di investire in questo momento) tutte finalizzate al miglioramento delle condizioni della sede del Callegari, con la garanzia che una riorganizzazione di questo tipo non dovrà generare mai alcun problema alle ragazze e ai ragazzi portatori di handicap. E con la consapevolezza che qualsiasi ulteriore miglioria si rendesse necessaria al fine di facilitare o rendere più agevole la frequentazione delle scuole da parte di ragazzi portatori di handicap verrà realizzata immediatamente».

«Come questo tema non sarà da noi assolutamente sottovalutato e quindi qualsiasi necessità troverà risposta, parallelamente – conclude De Pascale – non deve essere strumentalizzato rispetto a un dibattito su altri aspetti riguardanti le ubicazioni territoriali e le resistenze al cambiamento, argomenti che invece vengono per noi in secondo piano. Siamo naturalmente disponibilissimi a discutere su ulteriori interventi al Callegari, laddove si rendessero necessari, ma per quel che ci riguarda non è pensabile continuare a rimandare la riorganizzazione. Grazie a questo progetto tutti, studenti e insegnanti, beneficeranno di importanti migliorie a fronte di una prima fase che richiederà solo un po’ di disponibilità al cambiamento, ma ciò di cui si devono occupare Provincia e Comune è l’interesse generale e la qualità dell’offerta formativa per tutti i nostri ragazzi».

E Bobo Vieri organizza a Cervia il più grande torneo di foot volley amatoriale

L’ex calciatore selezionerà tramite video 96 squadre: il ricavato in beneficenza per i terremotati

Vieri
Vieri in uno dei suoi numerosi selfie durante le vacanze in Spagna: la prossima estate sarà a Cervia

Da Ibiza a Cervia: il più grande torneo di foot volley amatoriale mai organizzato in Italia sarà sulle spiagge della provincia di Ravenna, location scelta da Christian Vieri per la “Bobo Summer Cup 2017”, dal 15 al 30 luglio.

L’ex calciatore, ora animatore social, lancia un format aperto a celebrità, campioni dello sport, calciatori dilettanti e persone comuni. Per partecipare basta collegarsi alla pagina www.bobosummercup.it, caricare un video di presentazione della squadra e confermare l’iscrizione con una donazione (minimo 20 euro) sulla piattaforma di crowdfunding www.wishraiser.com/bobogol.

Vieri selezionerà le 96 squadre che saranno riuscite a dimostrare con 50 secondi di immagini di poter superare i gironi eliminatori e arrivare alla fase finale, per affrontare Bobo stesso.

Il ricavato dalle quote di partecipazione sarà devoluto in beneficenza alla onlus del calciatore Andrea Ranocchia, che utilizzerà i fondi per supportare le popolazioni di Marche e Abruzzo colpite dal terremoto. (fonte Ansa.it)

A Lugo un weekend tra giardinaggio, luna park e Contesa Estense

Primo Weekend Contesa Estense, 14 15 Maggio 2016 (1)
Uno scatto dalla Contesa Estense

Al via la 49esima edizione della Contese Estense, a Lugo. Sabato 6 maggio i primi appuntamenti: nel pomeriggio torna il torneo rionale di scacchi nel piazzale del Pavaglione; alle 18, nella chiesa di San Francesco da Paola, ci saranno la messa dei ceri e alle 21 il concerto con pianoforte del Maestro Denis Zardi, mentre domenica 7 maggio alle 15.30 sotto al Pavaglione si disputerà l’VIII Palio di San Franceschino, con giochi medievali tra i rioni lughesi.

Il fine settimana sarà arricchito inoltre dal luna park, con tante giostre in piazza Garibaldi, che sarà aperto fino all’8 maggio nei giorni feriali dalle 15.30 alle 23 e nei festivi dalle 10 alle 24.

Nelle giornate del 6 e 7 maggio in centro ci sarà inoltre la seconda edizione di Lugo Garden Festival, mostra mercato dedicata al giardinaggio organizzata dal Consorzio AnimaLugo.

Maurizio Bucci si dimette da consigliere comunale. Al suo posto Veronica Verlicchi

L’annuncio pochi giorni dopo le polemiche su Ravennantica sollevate dalla coordinatrice, che poi aveva commentato: «Serve la mitraglia, non il fioretto»

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Maurizio Bucci e Veronica Verlicchi, che gli subentrerà in consiglio comunale

Maurizio Bucci abbandona il consiglio comunale di Ravenna. Il noto imprenditore, 54 anni, titolare del Mariani LIfestyle, si è dimesso da consigliere dopo essersi presentato l’anno scorso alle Amministrative come candidato sindaco della lista civica La Pigna, da lui fondata, raccogliendo oltre 4mila voti e superando la soglia del 5 percento.

Le sue «irrevocabili» dimissioni arrivano il 4 maggio di un anno dopo con un comunicato stringato inviato alla stampa con una sorta di mese di anticipo rispetto alla data (il 5 giugno) dalla quale diventeranno effettive. Nella nota Bucci rinnova la fiducia a Veronica Verlicchi, che subentrerà al suo posto in consiglio comunale, e annuncia di voler restare presidente dell’associazione di impegno civico La Pigna.

In attesa di entrare nel merito della sua decisione, gli osservatori più attenti non potranno non aver notato come in particolare negli ultimi tempi Verlicchi (coordinatrice della lista civica) abbia assunto una tattica di opposizione particolarmente aggressiva e un suo recente post su Facebook potrebbe far riflettere: «Va usata la mitraglia e non certo il fioretto», aveva scritto riferendosi in particolare alla sua ultima polemica sollevata contro la fondazione Ravennantica e l’assessore Elsa Signorino.

Giorgio Poi, Wovenhand e Larsen: ultimi concerti al Bronson

Wovenhand
Wovenhand

Ultimi concerti prima della pausa estiva (e dei live al bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna) al Bronson di Madonna dell’Albero.

Venerdì 5 maggio l’appuntamento è con il cantautore (romano d’adozione) Giorgio Poi, uscito in febbraio con il proprio album d’esordio per Bomba Dischi (l’etichetta di Calcutta), tra canzoni d’amore e folk “psichedelico”. In apertura Girless e Urali.

Martedì 9 sarà invece il giorno del ritorno a Ravenna dei Wovenhand, la “mistica creatura” del cantautore David Eugene Edwards dei  16 Horsepower. Nato nel 1968 in Colorado è considerato uno dei più significativi predicatori folk contemporanei: arriva al Bronson per presentare il suo ultimo lavoro Star Treatment. In apertura i ravennati Void Of Sleep, miscela cosmica di stoner rock, progressive e sludge.

Il giorno dopo invece, mercoledì 10, appuntamento con la cult band torinese Larsen che dividerà il palco con il multistrumentista Thor Harris (collaboratore anche degli Swans) e i suoi “friends” per un repertorio basato sull’uso ripetitivo di marimba, vibrafono e xilofono, in un unico flusso dove i membri di ciascuna band collaboreranno con gli altri.

Assunzioni e licenziamenti finti per avere la disoccupazione al posto dei lavoratori

Denunciate quattro persone: usavano una ditta di giocattoli fallita. Gli assunti erano all’oscuro di tutto

Dopo il fallimento, una ditta ravennate di giocattoli aveva instaurato fittizi rapporti di lavoro con alcuni 17enni e 18enni all’oscuro di tutto per ottenere l’erogazione della disoccupazione, visto che dopo un fittizio periodo lavorativo di sei mesi i giovani risultavo essere stati licenziati, che non finiva ai lavoratori ma agli ideatori del raggiro. Quattro persone denunciate, tutte residenti in Campania, devono rispondere di truffa ai danni dello Stato, frode informatica e sostituzione di persona. Questo il bilancio di un’inchiesta portata a termine dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Ravenna e dall’Inps,  con il coordinamento della procura della Repubblica di Ravenna (pm Cristina D’Aniello). I quattro denunciati sono intestatari dei conti correnti e carte Postepay sulle quali dovevano essere accreditate le somme da parte dell’Inps. L’indagine è iniziata nel mese di novembre 2015 quando, nel corso dell’esame di alcune posizioni previdenziali, la direzione centrale dell’Inps di Roma ha blocca una serie di domande di disoccupazione per sospetta falsità.

«L’attività – ha sottolineato il colonnello Massimo Cagnazzo – condotta dai carabinieri, ha consentito il rigetto delle istanze irregolari e va ad incardinarsi in un più ampio filone di indagine che a livello nazionale ha visto coinvolti più di mille ignari lavoratori e circa duecento ditte».

L’assessore interista Fagnani sogna un gol allo juventino Tacconi: «Ci proverò»

Il 19 maggio l’amichevole al Benelli per i 60 anni del portiere. Parte dell’incasso ai terremotati del centro Italia

UnnamedCome ogni interista che si rispetti, non vede l’ora di poter dare un dispiacere a uno juventino. E così l’assessore comunale allo Sport, il nerazzurro doc Roberto Fagnani, sarà in campo il 19 maggio allo stadio Benelli durante l’amichevole per celebrare i 60 anni di Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, con uno scopo preciso: «Fare almeno un gol a Tacconi». La condizione posta da Fagnani quando gli organizzatori chiesero la disponibilità dell’impianto fu una sola: «Non fatemi indossare la maglia della Juventus».

10168140 10201295215417276 3768794431910392019 NLa partita, da una parte “Tacconi and friends” e dall’altra “Club Italia Master”, avrà una finalità benefica: parte dell’incasso sarà devoluto ai Comuni terremotati del centro-Italia (qui la prevendita). Per questo, l’appello di Fagnani: «Cari ravennati, venite allo stadio per una bella serata di sport e solidarietà. A Ravenna il grande calcio manca ormai da tanto tempo per cui sarà bellissimo rivedere in campo alcuni giocatori che hanno fatto la storia di questo sport. Per altro, la partita arriva proprio nell’anno in cui il Ravenna torna finalmente tra i professionisti. Dunque, un’ulteriore occasione per brindare, tutti assieme, a questo grande traguardo sportivo».

Sorpresa a rubare in una casa, 65enne finge di essere incinta per fuggire

La donna è stata scoperta dal figlio della padrona di casa, raggirata per fare entrare la malvivente. L’uomo ha trattenuto la ladra per un braccio fino all’arrivo delle forze dell’ordine

Con una scusa è entrata nella casa di un’anziana e approfittando della sua distrazione si è messa a frugare nei cassetti ma quando il figlio della vittima l’ha scoperta prima ha detto che stava cercando una pomata per fare un massaggio e poi ha finto di essere incinta con problemi di cuore per uscire a prendere una boccata d’aria e fuggire. L’uomo non ha abboccato e ha trattenuto la donna fino all’arrivo delle forze dell’ordine: una 65enne italiana è stata arrestata per tentato furto aggravato in abitazione.

L’episodio è accaduto in via Timavo a Ravenna nel pomeriggio del 3 maggio. Quando le divise sono entrate nell’abitazione hanno trovato l’uomo che tratteneva per un braccio una donna. Dall’identificazione sono emersi numerosi precedenti, molti dei quali per reati contro il patrimonio. Da marzo scorso, a seguito di un’ordinanza emessa dal tribunale di sorveglianza di Bologna, è sottoposta alla misura alternativa della detenzione domiciliare nella propria residenza, con permesso di lasciare l’abitazione ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, in relazione alle proprie indispensabili esigenze di vita. La donna è in carcere in attesa dell’udienza.

Rubano tre statue di gesso per strada: arrestata 35enne, denunciati marito e figlia

Una donna che caricava una grossa statua in gesso a bordo di un’auto non è sfuggita all’attenzione di una pattuglia delle forze dell’ordine che transitava nei pressi del ponte mobile di Ravenna verso le 20 di ieri sera. Dagli accertamenti è emerso che la donna, una 35enne romena, stava rubando la statua dall’esposizione di un venditore ambulante nello spiazzo di via Attilio Monti approfittando dell’assenza del commerciante che si era allontanato momentaneamente ed era rimasto in panne con la sua vettura. Altre due statue sono state trovate a bordo dell’auto in uso alla donna: la 35enne è stata arrestata per furto aggravato e il marito e la figlia 18enne sono stati denunciati. A caricao dell’arrestata risultano numerosi precedenti per furto, truffa, sequestro di persona a scopo di rapina e altro. All’udienza che si è svolta nel primo pomeriggio di oggi il giudice ha convalidato l’arresto e successivamente ha disposto la scarcerazione in attesa dell’udienza del 4 luglio prossimo.

Il sindaco difende Ravennantica: «È un esempio innovativo di gestione dei siti»

De Pascale si schiera con l’assessore alla Cultura Signorino, ex presidente della fondazione, nel mirino della lista civica La Pigna

«Un esempio di gestione innovativa e positiva dei nostri siti archeologici, artistici e culturali, tanto da essere riconosciuta tale anche a livello nazionale». Con queste parole il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, si schiera a difesa della Fondazione Ravennantica bollando come «polemiche assurde» le critiche mosse dalla lista civica La Pigna a proposito della gestione economica dell’ente.

La posizione di De Pascale è contenuta in una nota inviata alla stampa: «Ricordo che l’importantissimo accordo sottoscritto a febbraio con il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, volto ad incrementare e valorizzare, in un quadro di rapporti sinergici, il nostro patrimonio artistico-culturale, si è potuto realizzare soprattutto in virtù dell’esperienza fatta in questi anni da Ravennantica, che ha fatto sì che venisse ritenuta dal Mibact partner idoneo sul territorio per attuarne gli obiettivi. Si tratta di risultati evidenti e indiscutibili i cui meriti vanno riconosciuti all’ex presidente, Elsa Signorino, al direttore Sergio Fioravanti e ai tanti validissimi collaboratori che vi lavorano. La Fondazione RavennAntica rappresenta inoltre un’occasione importante di esperienza e occupazione per i nostri ragazzi che hanno studiato materie umanistiche e beni culturali».

Il primo cittadino poi spende parole di ringraziamento alle fondazioni «che in questi anni hanno sostenuto il progetto in un’ottica di lavoro sinergico con l’obiettivo comune e condiviso della valorizzazione di Ravenna». Ma anche «un particolare riconoscimento va in primis a Elsa Signorino per il servizio che da molti anni rende a Ravenna, prima come presidente di Ravennantica e oggi come assessore alla Cultura, e i cui già evidenti risultati raggiunti sono molto apprezzati in città».

De Pascale interpreta le critiche dall’opposizione come la volontà di osteggiare «il nostro impegno di non mettere né in competizione né in contrasto le diverse istituzioni culturali della nostra città, come purtroppo spesso è accaduto, ma di diffondere uno spirito di collaborazione e di contaminazione tra le diverse esperienze, al fine di far crescere nel complesso tutta l’offerta culturale ravennate. Siamo sicuri che in quest’opera di ulteriore rilancio della nostra offerta culturale, abbiamo dalla nostra parte la stragrande maggioranza degli operatori e dei cittadini».

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