mercoledì
24 Dicembre 2025

Firmato un protocollo d’intesa tra Procuratore e Questore per il contrasto alla violenza di genere

Il Questore della provincia di Ravenna Gianpaolo Patruno e il Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Ravenna Daniele Barberini hanno sottoscritto ieri, 7 novembre, un protocollo d’intesa volto ad incrementare ulteriormente le strategie di contrasto alla violenza di genere. L’intesa contiene specifiche linee guida per il contrasto della violenza su soggetti vulnerabili e in ambito domestico, che ripercorrono gli strumenti normativi a disposizione sia in chiave amministrativa preventiva, come l’ammonimento del Questore, che in fase di indagine e accertamento penale, concentrandosi particolarmente sui cosiddetti “reati spia”, ovvero quegli episodi che indicano la presenza di violenza di genere, per evitare che possano degenerare in comportamenti più gravi.

In particolare, il protocollo vuole a favorire la circolarità informativa tra la pubblica sicurezza, l’autorità giudiziaria e le forze di polizia del territorio, puntando su prevenzione, tempestività e rafforzamento della protezione delle vittime. Lo scopo è anche quello di intervenire prima che episodi di tensione o aggressione possano trasformarsi in situazioni più gravi, tutelando in modo più efficace le vittime e i loro figli.

«L’odierna intesa testimonia la sensibilità e l’impegno che la Polizia di Stato e l’Autorità Giudiziaria, in stretta collaborazione con i servizi sociali, sanitari e ai centri antiviolenza del territorio, riversano nella quotidiana azione diretta a garantire sicurezza, ascolto e sostegno a chi subisce o rischia di subire violenza – commentano da Procura e Questura -, ricordando che, chiunque tema per la propria sicurezza o desideri aiuto può rivolgersi alle Forze dell’Ordine al Numero Unico Europeo 112 o contattare il numero nazionale antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24 e gratuito».

Al Ginanni un minuto di silenzio in ricordo di Federico

La comunità scolastica dell’Istituto G. Ginanni si unisce nel dolore per la tragica scomparsa di Federico Baruzzi, diplomato nell’istituto di Ragioneria ravennate nell’anno 2024/2025, frequentando il biennio comune e successivamente nell’indirizzo di Relazioni internazionali per il marketing, conseguendo il doppio titolo di Esame di Stato di Istituto tecnico economico e di Baccalauréat technologique – Sciences et technologies du management et de la gestion.

La notizia del ritrovamento del corpo senza vita del ragazzo, giunta nella giornata di ieri, ha lasciato un profondo senso di tristezza tra studenti, docenti e tutto il personale della scuola, che osserverà un minuto di silenzio lunedì 10 novembre, alle 12, per ricordarlo insieme.

I docenti che lo hanno sostenuto e accompagnato nel suo cammino di crescita ricordano «il suo sorriso, la sua presenza discreta ma sempre arguta, la sua passione per la materia Histoire, nella quale non aveva uguali, il suo impegno per i compagni come rappresentante di classe». In questo momento di grande dolore, l’Istituto Ginanni esprime la propria vicinanza alla famiglia, ai compagni e a tutti coloro che hanno condiviso con lui un tratto di strada. «Il ricordo di Federico continuerà a vivere nei gesti, nei sorrisi e nei pensieri di chi lo ha conosciuto – commenta la dirigente scolastica Mariateresa Buglione –. La scuola, luogo di crescita e di speranza, si ferma per salutarlo con commozione e riconoscenza».

Nuova sede per il centro socio-riabilitativo e occupazionale “La lampada di Aladino”

Taglio del nastro nella mattinata di oggi, sabato 8 novembre, per la nuova sede del centro socio-riabilitativo e occupazionale “La lampada di Aladino”, trasferito in via Fratelli Rosselli 18 a Faenza.

Questo nuovo spazio, che in passato ha ospitato gli uffici della Cooperativa In Cammino, punta a diventare un punto di riferimento essenziale per il distretto di Faenza, accogliendo fino a 20 utenti in regime di convenzione. La missione del Centro è favorire l’integrazione sociale e la crescita personale degli ospiti, valorizzandone le potenzialità e contribuendo al mantenimento dell’autonomia personale e sociale, grazie alla sinergia tra diverse figure professionali.

La nuova sede dispone di laboratori artigianali situati al primo piano, per una superficie totale interna di circa 550 mq, oltre a terrazzi e spazi esterni. I percorsi educativi e riabilitativi si sviluppano infatti attraverso attività manuali e professionali come cartotecnica, falegnameria, stampa su stoffa e ceramica. Gli spazi comprendo inoltre due ampi spazi con cucina, aree versatili, pensate per accogliere progetti futuri, spogliatoi, reception e uffici.

L’inaugurazione si è svolta alla presenza di autorità religiose e istituzionali che hanno sottolineato il valore dell’iniziativa per la comunità. Tra i presenti il sindaco di Faenza, Massimo Isola, Nicolò Bosi, Consigliere Regione Emilia-Romagna, Davide Agresti, Assessore al Welfare del Comune di Faenza, la presidente del consiglio comunale, Maria Luisa Martinez, Katia Ceccarelli, Presidente Consorzio Blu, e Pio Serritelli, Amministratore delegato Consorzio Blu.

Nel corso del tempo, il progetto “La Lampada di Aladino” ha potuto contare su significativi gesti di attenzione e sostegno da parte della comunità faentina, che ne hanno riconosciuto il valore sociale e la finalità inclusiva: tra questi anche quello di Ivo Patuelli, faentino, bancario e autore di varie pubblicazioni o dell’associazione “Pedalare per chi non può”, realtà faentina che da anni promuove iniziative solidali attraverso eventi ciclistici aperti a sportivi e cittadini. In particolare, la biciclettata ‘Faenza–Roma’ ha permesso di raccogliere e devolvere alla Lampada di Aladino un contributo trasformando un’impresa sportiva in un gesto concreto di solidarietà e partecipazione attiva.

La mattinata si è conclusa in un clima di convivialità, con una colazione curata da Botteghe e Mestieri – Food Club di Consorzio Blu, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme, con una rappresentanza di studenti e dei loro insegnanti.

«Ecco perché non dormiamo abbastanza»

Difficoltà a prendere sonno, risvegli improvvisi durante la notte e giornate rallentate da improvvisi attacchi di sonnolenza o alterazioni emotive. I disturbi del sonno possono avere una matrice prevalentemente psicologica, come accade per l’insonnia, o fisica, come nel caso di apnee notturne, e spesso si aggravano a causa di abitudini scorrette e ritmi sempre più frenetici. Questo il tema dell’incontro promosso dal Lions Club Ravenna Dante Alighieri lo scorso 7 novembre, all’Hotel Mattei di Ravenna. Tra i relatori, anche il dottor Francesco Tavalazzi, dirigente medico di Pneumologia a Ravenna e Lugo e Responsabile del Centro Medicina del sonno di Lugo. La sezione dell’unità operativa di pneumologia ha ripreso la sua attività nel 2021 e si concentra sul trattamento dei disturbi respiratori del sonno, spesso dettati da condizioni fisiche difficili da individuare senza la segnalazione di un partner in grado di evidenziare anomalie del respiro notturno. «Un problema insidioso e ancora poco riconosciuto, con potenziali gravi ripercussioni anche sulla quotidianità dei pazienti» spiega Tavalazzi, a cui abbiamo chiesto cause, rischi e possibili rimedi.

Quali sono i disturbi del sonno più frequenti?
«Il più comune è senza dubbio l’insonnia, che si manifesta con difficoltà di addomentamento, risvegli notturni frequenti o precoci al mattino. Tra i disturbi legati alle vie respiratorie, invece, il più diffuso è la sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno, con apnee notturne e russamento persistente e irregolare. È un problema sottovalutato, ma che colpisce circa il 20 percento della popolazione adulta in Italia».

Ci sono categorie di persone più colpite?
«Invecchiando la qualità del sonno peggiora fisiologicamente, la maggior parte dei casi si registra infatti tra l’età adulta e quella più avanzata. Per quanto riguarda i disturbi respiratori invece l’incidenza è maggiore negli uomini, con un rapporto di uno a tre. Con la menopausa però, si alza sensibilmente anche la percentuale femminile. Tra i principali fattori di rischio figurano anche obesità e caratteristiche antropometriche, come circonferenza del collo, mandibola alterata o retroposta o lingua ingrossata»

Quali rischi comportano questi disturbi?
«Si va dal semplice affaticamento fisico a complicazioni cardio vascolari gravi. Nel caso delle apnee notturne, la riduzione dell’ossigenazione può favorire patologie cardiache e cerebrovascolari, mentre l’aumento del battito cardiaco può portare a un aumento della pressione arteriosa. In generale, incidono anche sulla sicurezza alla guida o sul lavoro, a causa della sonnolenza diurna improvvisa e si ripercuotono sulla sfera caratteriale e sessuale, tra irritabilità e calo della libido. Infine, nei pazienti più anziani, la persistenza di disturbi del sonno aumenta il rischio di patologie neurodegenerative e demenza senile».

Lo stile di vita moderno influisce sulla qualità del sonno?
«Indubbiamente. I ritmi frenetici, i turni di lavoro irregolari e l’eccessiva esposizione agli schermi stanno favorendo una condizione di cronica privazione del sonno. La maggior parte delle persone non dorme il numero di ore necessario, che si attesta in media intorno alle 7 o 8 ore per notte. Ai soggetti cosiddetti “dormitori lunghi”, poi, ne servirebbero anche di più. I turni di lavoro irregolari alterano ulteriormente il ciclo sonno veglia: una turnazione fissa, anche notturna, è decisamente meno dannosa. L’uso intenso di dispositivi elettronici rappresenta un altro fattore negativo, perché la luce blu interferisce con la produzione di melatonina, anche se i dispositivi più moderni si stanno dotando di filtri appositi».

Anche un’alimentazione scorretta può deteriorare il sonno?
«Assolutamente sì. Sia la qualità che la quantità dei pasti incidono sul riposo. È bene evitare bevande stimolanti come caffè, tè o cola già dal pomeriggio, e limitare le abbuffate serali. Spesso, per ragioni sociali o lavorative, si tende a saltare il pranzo e a compensare con la cena, ma il pasto serale dovrebbe essere il più leggero della giornata. Anche l’attività fisica ha un effetto stimolante e sarebbe da concentrare nella prima parte della giornata».

Dormire le stesse ore ma in orari diversi (ad esempio da notte fonda fino alla tarda mattinata) garantisce lo stesso riposo?
«In parte. La qualità del sonno è influenzata da fattori esogeni come luce e buio e orari regolari, ma è importante rispettare anche il proprio cronotipo: ci sono le “allodole”, che tendono a svegliarsi presto e a essere attive fin dalle prime ore del mattino, e i “gufi ”, che si addormentano e si svegliano tardi, con picchi di energia nelle ore notturne. Questi ultimi sono i più svantaggiati dal punto di vista sociale, perché costretti a svegliarsi presto per motivi scolastici o lavorativi, diventando soggetti privati cronicamente del sonno. Molti pensano di soffrire di insonnia, quando in realtà il loro orologio biologico è semplicemente diverso e si regola naturalmente quando possibile, ad esempio durante le ferie».

Nel caso di privazione cronica del sonno, i “power nap” (sonnellini diurni programmati e cronometrati, che non superano i 15 minuti) possono essere utili?
«Utilizziamo spesso tecniche di micro sleeping per dare una “piccola ricarica” ai soggetti con patologie croniche. Ad esempio, consigliamo un breve riposo prima di mettersi alla guida dopo il lavoro, per ridurre il rischio di incidenti. Sono efficaci anche in ambito sportivo, per migliorare la concentrazione e le prestazioni degli atleti. Ovviamente, non si devono mai superare i 10 o 15 minuti, altrimenti il rischio è quello di scaricare la pressione del sonno e avere ripercussioni peggiori in orario notturno».

Ci sono delle buone prassi da seguire per limitare l’insorgere di disturbi del sonno e migliorare il proprio riposo?
«È fondamentale impostare una regolarità del ritmo sonno-veglia e limitare le attività fisicamente o mentalmente stimolanti prima di coricarsi, come studio o videogiochi. L’ideale sarebbe creare un ambiente privo di stimoli luminosi, con illumina- zione soffusa per incentivare la produzione di melatonina. Anche le tecniche di respirazione, rilassamento e meditazione possono essere un aiuto. Se proprio non si riesce a prendere sonno, non si dovrebbe restare in camera, ma spostarsi in un’altra stanza, svolgere qualche attività rilassante e aspettare. Guardare la Tv a letto in attesa di assopirsi invece è una cattiva abitudine, perché interferisce con la regolarità del riposo».

Sonniferi e rimedi naturali: funzionano davvero?
«I rimedi erboristici non hanno particolari controindicazioni, ma non esistono prove scientifiche della loro efficacia. Per quanto riguarda i farmaci, prima di ricorrere a una terapia è fondamentale agire sulle norme di igiene del sonno e correggere le abitudini quotidiane. Spesso, alle cure farmacologiche vengono affiancati percorsi di terapia cognitivo-comportamentale, perché chi soffre di insonnia sviluppa una sorta di “ansia anticipatoria” legata al momento di coricarsi, innescando un circolo vizioso difficile da spezzare».

Violento scontro a Pisignano, un’auto ruote all’aria e cinque feriti trasportati d’urgenza al Bufalini

Grave tamponamento tra due auto nelle prime ore di questa mattina (sabato 8 novembre) all’altezza del civico 85 di via Confine, a Pisignano, nei pressi dell’aeroporto militare.

Erano circa le 7.30 quando una 500 con a bordo una donna e i suoi due figli adolescenti è stata travolta da una Ford Focus che trasportava due uomini. Al momento della collisione, la 500 era intenta in una manovra di parcheggio nei pressi della fermata del bus, dove la donna avrebbe dovuto lasciare i figli, mentre la Ford sarebbe sopraggiunta alle spalle. A causa del violento tamponamento, la 500 è finita nel fosso ruote all’aria, mentre la Ford si è girata di 180 gradi finendo fuori strada.

Tutti i coinvolti sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena. Grave la situazione per uno dei due uomini a bordo della Ford, in codice di massima emergenza.

Sul posto sono intervenute tre ambulanze, l’auto medica e i vigili del fuoco di cervia, oltre agli agenti della polizia locale di Cesena e di Cervia che si stanno occupando dei rilievi. La viabilità procede a senso unico alternato.

Nuova aggressione ai Giardini Speyer: minacciato il 17enne accoltellato in piazza Duomo

Un nuovo episodio di violenza e minacce coinvolge il 17enne accoltellato lo scorso luglio in centro a Ravenna, intervenuto in difesa della sorella durante una lite in strada.

A seguito della vicenda, il padre del giovane, l’ingegnere Francesco Patrizi, aveva fatto parlare di sé per alcuni post di sfogo sui social e un’iniziativa di sicurezza per gli Speyer. Nel pomeriggio di ieri (venerdì 7 novembre) mentre il ragazzo stava raggiungendo la madre all’uscita da scuola, sarebbe stato colto di sorpresa da un gruppo di coetanei seduti dietro una siepe dei Giardini Speyer. Tra loro, anche il 15enne rumeno che nello scorso luglio aveva aggredito verbalmente la sorella di Patrizi, dando il via alla diatriba.

Sulle pagine del Resto del Carlino in edicola oggi, Francesco Patrizi racconta che il figlio sarebbe stato prima provocato dal giovane rumeno «che fai, non mi saluti?» poi, non avendo risposto alla provocazione, sarebbe stato inseguito, colpito alla spalla e infine minacciato con un coltello nascosto nella cintola. Le intimidazioni in questo caso avrebbero coinvolto anche la madre: un giovane tunisino del gruppo l’avrebbe raggiunta minacciando di «farli fuori».

Durante la scena, diverse persone presenti sul posto allertano i soccorsi, che hanno visto prontamente sul posto carabinieri e polizia locale. I giovani stranieri vengono denunciati per minaccia aggravata. «Ci dicono che è solo una percezione, ma noi viviamo una situazione di insicurezza reale – conclude Patrizi -. Per questo chiediamo l’arrivo dell’esercito».

Il cane Torello testimonial della nuova campagna Avis per la donazione di sangue e plasma

La sezione Avis di Faenza ha presentato in municipio il nuovo video istituzionale per la campagna promozionale finalizzata alla ricerca di adesioni per la donazione di sangue e plasma, nata dalla collaborazione con il Gruppo Cinofili di Faenza. Protagonista del video è il cane “Torello”, già attivo nell’ospedale di Faenza con un programma di pet therapy, portando sollievo ai bambini ricoverati. L’obiettivo – ha spiegato la presidente Raffaella Poggiolini – è utilizzare il cane «come veicolo comunicativo e simbolo di empatia e capacità di comunicazione con i giovani, la fascia di età che Avis ha la necessità di raggiungere per favorire la donazione o l’avvicinamento all’associazione».

L’assessore Davide Agresti (con delega al Welfare), nel ringraziare per il lavoro svolto dalla «famiglia dell’Avis» e la neo-presidente Poggiolini, ha sottolineato «l’importanza di raccontare i nuovi strumenti comunicativi che l’Avis ha deciso di utilizzare per adempiere a quello che è il suo mandato principale, ovvero la raccolta di donazioni, che è un atto di tutela sanitaria ma anche di grande senso civico per chi la pratica».

Lo scopo del progetto è dunque quello di «informare – si legge in una nota di Avis – quanto sia importante riconoscere gli altri, essere solidali, inclusivi e avere un atteggiamento empatico».

Il video è proiettato in città, al Cinedream e nelle sale di Cinemaincentro, oltre che sui canali social di Avis.

Obiettivo prioritario è sensibilizzare in particolare alla donazione di plasma, in quanto su tale fronte il sistema è meno autonomo dal punto di vista della domanda del Servizio Sanitario Nazionale. «Se per il sangue siamo fondamentalmente autosufficienti e quindi abbiamo la capacità di provvedere alla domanda che ci fa il sistema sanitario nazionale – conferma la presidente -, per il plasma invece questa autosufficienza non c’è. Nel corso di un convegno tenutosi a Bologna sul tema del fabbisogno di plasma è stato sottolineato che è aumentata la richiesta di immunoglobuline. Il costo più oneroso per il Servizio Sanitario Nazionale è dato dall’acquisto dei farmaci plasmaderivati nel mercato internazionale. Nonostante il buon lavoro svolto in città: abbiamo oltre 140 donatori in più rispetto al 2024 e la fascia più attiva rimane quella tra i 45 e i 65 anni, prevalentemente maschi e il gruppo sanguigno più frequente è lo 0 positivo, mentre i ragazzi mantengono una notevole distanza dal tema della donazione».

Si può donare dai 18 anni ai 70, con un peso minimo di 50 kg e previa una visita medica che certifichi il buono stato di salute. Da quest’anno, Avis ha introdotto nuovi progetti: “Avis Tutor” all’istituto Oriani i cui studenti delle quinte classi si formeranno in Avis; l’associazione ha, inoltre, messo a disposizione una borsa di studio come “un grande grazie” ai ragazzi per il loro impegno. Altra progettualità è quella che porterà “Torello” – il cane protagonista del video – nelle scuole materne e nella scuola media Europa, per avvicinare i piccoli studenti, sin dalla prima infanzia, ai concetti di solidarietà e della donazione intesa come atto d’amore verso gli altri. Altro progetto che partirà a breve, per i nuovi donatori, ma anche a quelli già consolidati, la donazione di una maglia con il proprio gruppo sanguigno.

Il “Ginanni” piange l’ex studente: «Di lui ricordiamo la mitezza, la profonda sensibilità, l’impegno costante»

È stato ritrovato senza vita il corpo di Federico Baruzzi, il ragazzo di 19 anni di cui la famiglia aveva denunciato la scomparsa martedì scorso. Originario di Lugo, ora viveva nel Ferrarese, dove frequentava l’università (Economia e Commercio a Ferrara). Pochi mesi fa si era diplomato all’istituto tecnico Ginanni di Ravenna, che lo ricorda con un post sui social. «Di lui ricordiamo la mitezza, la profonda sensibilità, l’impegno costante e gli ottimi risultati raggiunti nel suo percorso scolastico». La dirigente scolastica Mariateresa Buglione, i docenti, gli studenti e il personale dell’istituto «partecipano con commozione al cordoglio della famiglia. Che il suo ricordo rimanga vivo nella comunità scolastica che lo ha conosciuto e apprezzato».

Anche la sindaca di Lugo, Elena Zannoni, ha scritto sui social. «Esprimo, a nome mio e di tutta l’amministrazione, vicinanza alla famiglia di Federico Baruzzi, giovane lughese scomparso da qualche giorno e oggi purtroppo ritrovato senza vita. Non è possibile nemmeno immaginare un dolore così grande come la perdita di un figlio».

Della sua scomparsa aveva dato l’annuncio anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. Le ricerche, purtroppo, hanno dato l’esito peggiore.

De Pascale e la sanità in Emilia-Romagna: «Troppi vengono da fuori regione, non ce la facciamo più»

«In questo momento il problema principale dell’Emilia-Romagna è il nostro storico motivo di orgoglio e cioè l’enorme pressione di persone da fuori regione che si vengono a curare qui. Non ce la facciamo più, non riusciamo più a soddisfare i nostri cittadini e l’enorme pressione delle altre regioni che si vengono a curare in Emilia-Romagna e ci stanno intasando il sistema e lo dico con rispetto».

Lo ha detto il presidente della Regione Michele de Pascale, a 24 Mattino su Radio24, parlando delle risorse per la sanità. (Ansa.it)

Il questore chiude un bar per quindici giorni: all’interno era stata sequestrata della cocaina

Il questore di Ravenna ha disposto la sospensione della licenza di un bar di Massa Lombarda, con la conseguente chiusura temporanea del locale, per quindici giorni. Il provvedimento è stato eseguito nella giornata di oggi, 7 novembre, ai danni del Caffè Stella d’Oro.

I motivi della chiusura risiedono nella “tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica” – secondo la polizia – «venuta meno più volte», tanto da indurre il questore ad applicare l’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps).

Nel 2022 e nel 2024 il locale era già stato chiuso per gli stessi motivi, in quanto all’interno era stata sequestrata della droga. Anche qualche giorno fa, nell’ambito di un servizio straordinario della polizia, sono stati ritrovati e sequestrati circa venti involucri contenenti cocaina.

Lavori da oltre 650mila euro al parcheggio di Largo Giustiniano. Si perderanno alcune decine di posti auto

Lunedì 10 novembre partiranno i lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione del parcheggio di largo Giustiniano, in pieno centro a Ravenna, sul retro della basilica di San Vitale e del Museo Nazionale. Il progetto, del valore complessivo di 655mila euro, è della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, che lo finanzia con 600mila euro. La restante somma sarà messa a disposizione dal Comune di Ravenna, che si è occupato anche dell’affidamento dei lavori e seguirà tutte le attività ad esso collegate.

Il progetto prevede il mantenimento del parcheggio a raso con il rifacimento del manto superficiale, in asfalto per le corsie di manovra e in calcestruzzo drenante e verde “armato” per i 210 posti auto, di cui 4 riservati a persone disabili, 4 per la ricarica delle auto elettriche e 10 riservati alla Guardia di Finanza, la cui sede confina con il parcheggio e ha accesso e uscita solo attraverso di esso. Saranno realizzati marciapiedi e cordoli per una migliore sicurezza dei pedoni e definizione delle aree verdi perimetrali; verrà rifatta la pubblica illuminazione. Al momento i posti auto, compresi quelli per disabili e per la ricarica delle auto elettriche, sono 250 (da noi personalmente contati uno a uno, considerando anche alcuni al momento non utilizzabili perché già recintati come zona cantiere), mentre nella relazione tecnica del progetto della Soprintendenza si parla di 230 posti auto presenti prima dei lavori (sul sito del settore Turismo del Comune invece è indicato 225). In ogni caso, saranno alcune decine i posti auto che andranno persi, anche perché gli stalli passeranno da una larghezza attuale di 2 metri circa a una preventivata di 2,5 metri.

L’avvio del cantiere interesserà la sola parte nord del parcheggio per circa 70 posti auto, lasciando fruibili la maggior parte dei posti auto esistenti. Questa limitata area dei lavori rimarrà fino alla fine del periodo natalizio.

Ravenna, vietato abbassare la guardia: al Benelli arriva la Torres in crisi profonda

A distanza di soli sei giorni, si alza ancora il sipario allo stadio Bruno Benelli. Sabato 8 novembre (calcio d’inizio ore 17.30) il Ravenna affronterà la Torres, in un quasi testacoda. I giallorossi, secondi in classifica con 30 punti, sono reduci da una vittoria di valore contro l’Ascoli e affronteranno i sardi, penultimi ad appena 7 punti. La Torres non vince dalla prima giornata di campionato (23 agosto) ed ha appena esonerato il mister, l’ex giocatore di Napoli e Juventus Michele Pazienza, che sarà sostituito al Benelli dall’allenatore ad interim Marco Sanna. La squadra di Sassari è reduce da ottimi campionati di Serie C: nella stagione 2024-2025 ha chiuso in terza posizione, mentre l’anno precedente è arrivata seconda, lottando a lungo con il Cesena poi promosso in serie B. La rosa annovera giocatori di categoria, come il difensore Mercadante, il centrocampista Sala e l’attaccante Musso, autore di 3 gol, sugli appena 5 della formazione sarda in questo campionato.

Marco Marchionni avrà tutti i suoi effettivi a disposizione per la partita di domani, salvo Motti, ancora ai box per la pubalgia. Durante la conferenza stampa, l’allenatore ha voluto alzare l’attenzione per la gara contro la Torres, per evitare passi falsi: «Sono una squadra forte, che sta facendo al di sotto delle aspettative. Tutti ora ci vogliono mettere in difficoltà, quindi noi dobbiamo essere bravi ad affrontare la gara con ancora più cattiveria e determinazione rispetto all’Ascoli. Dopo la bella vittoria di una settimana fa, dobbiamo evitare cali mentali ed approcciare la partita nella maniera giusta per far emergere il nostro valore. Sappiamo che non sarà una passeggiata».

In stagione il Ravenna ha vinto 12 partite su 14 e l’allenatore laziale non ha intenzione di fermarsi: «I ragazzi stanno facendo qualcosa di incredibile e non cambierei nessuno di loro. È bello lavorare per puntare a qualcosa di importante. Se a maggio guarderemo gli altri dalla tv vuol dire che avremo sbagliato qualcosa, ma i ragazzi sanno che non siamo lassù per caso. Per la vittoria del campionato se ne parlerà a marzo dato che Ascoli e Arezzo sono costruite per vincere. Ci sono tutti i presupposti per continuare a stupire se si lavora bene sul rettangolo di gioco, a prescindere dai valori».

L’uomo del momento in casa giallorossa è senza alcun dubbio Stefano Okaka. L’ex attaccante della Roma ha risolto tre partite in una settimana, e ora si candida ad una maglia da titolare contro la Torres. Marchionni, non si è però sbilanciato sulla formazione: «Nella mia testa ci sono tanti dubbi, perché i dubbi me li mettono i ragazzi durante la settimana. So che chi chiamerò in causa partirà alla grande, ma sono consapevole che la differenza la farà poi chi subentrerà nel secondo tempo».

A 24 ore circa dal calcio d’inizio la Curva Nord risulta già sold out mentre restano alcune centinaia di biglietti disponibili in parterre.

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