mercoledì
02 Luglio 2025

Entra nel vivo “Arrivano dal Mare!”. Sabato lo sbarco dei burattini in darsena

Il programma ravennate di venerdì e sabato, con maestri internazionali del teatro di figura e spettacoli anche per gli adulti

Mariangela Martino Pianista Improvvisa
Mariangela Martino sarà protagonista sabato allo “sbarco” in darsena a Ravenna

Entra nel vivo il festival del teatro di figura “Arrivano dal Mare!”, che oggi (venerdì 16 maggio) si appresta a vivere la sua terza giornata di programmazione tra Ravenna e Gambettola.

Per quanto riguarda Ravenna, si parte già alle 10 del mattino (con replica alle 16.30), al ridotto del teatro Rasi di Ravenna con Choo. Choo. Whistle. Woof! di The Naive Theatre Liberec, dalla Repubblica Ceca, che in maniera aggraziata e solare racconta una storia di amore a quattro zampe. Ci si sposta poi alle Artificierie Almagià alle 11 per Lion and Bird della compagnia lituana Kaunas State Puppet Theatre che ci emoziona con una storia di amicizia senza confini, raccontata con un linguaggio raffinatissimo. Lo spettacolo è in replica alle 17.30.

Ad accogliere un pubblico più adulto con una storia contemporanea è Babylon di Sandglass Theatre, che arriva dagli Stati Uniti con una storia coraggiosa. Nato come spettacolo teatrale in risposta al reinsediamento dei rifugiati negli Stati Uniti, avrebbe dovuto iniziare la sua tournée quando arrivò la pandemia nel marzo 2020. I teatri vennero chiusi e lo spettacolo fu trasformato in un film (ore 11.30 alla Sala Martini del museo Mar).

Alle ore 15 e alle 17, la compagnia canadese La Tortue Noire presenta Asi Pasa la Carne: uno spettacolo intimo che ci porta dentro a una conversazione tra una figlia e un padre, entrambi artisti, che si interrogano sul significato della creazione. Toccante e poetico, al Museo d’Arte della città di Ravenna.

Anche nella giornata di oggi è dedicato uno spazio alla conferenza internazionale “Mezzo Secolo di Teatro di Figura” (ore 15, Sala Nobile di Palazzo Rasponi dalle Teste).

Alle 16.30 e alle 18.30, al ridotto del Teatro Rasi, è possibile visitare l’installazione Macchina per il Teatro Incosciente della compagnia italiana La Voce delle Cose. Il pubblico agisce e gioca con i classici della letteratura rappresentati con oggetti quotidiani, guidati dalla voce dell’autore. Un gioco di ruoli tra animatore e spettatore.

Mettici il Cuore di Nina Theatre invece ancora alle Artificierie Almagià alle ore 19. L’animatrice, senza l’uso di parole, trasforma pupazzi e oggetti in adorabili, buffi, commoventi e bizzarri personaggi che raccontano storie. Alle ore 20 si resta alle Arteficierie Almagià dove Ariel Doron, grande maestro del teatro di figura, presenta il suo nuovo, attesissimo spettacolo da solista Boxed. Usando solo una scatola da scarpe parla di un tema intimo in modo divertente ed emozionante.

Chiude la giornata Gigio Brunello, sempre alle’Almagià, con il suo spettacolo Il Mago Balaton. Due burattinai, di cui uno è un prete, lavorano a una commedia ispirata ai miracoli nel Vangelo. Divertentissimo e assurdo come solo i sogni più raffinati sanno essere (ore 22).

SABATO 17 MAGGIO sarà la giornata più intensa di “Arrivano dal Mare”. Si inizia alle 10 al Rasi con il teatro d’ombra e d’attore di Teatro Gioco Vita con Tutto cambia! Il bruco e la farfalla e altri racconti che conduce i giovani spettatori nello stupefacente mondo della metamorfosi, attraverso mito, fiabe e scienza.

Accolti dai pappagalli del festival 2025 creati dagli studenti e dalle studentesse del Liceo Artistico Nervi Severini, ci si sposta poi all’Almagià, dove arriva, alle 11, la Compagnia Granteatrino con L’opera di Pulcinella. Qui il più classico dei burattini, Pulcinella, intraprende un’avventura fantasmagorica armato di uno strumento magico, in grado di sconfiggere tutti i nemici.

Nel frattempo, dalle 10 alle 16, l’area antistante all’Almagià si trasforma, come in una fiaba fantastica, in Lido Almagià, grazie al Po River Blu Fest (https://www.lifeclimaxpo.adbpo.it/po-river-blue-fest/) con i workshop “Advanced Design Experience”, diventando un luogo dove sperimentare e giocare per informarsi sull’adattamento al cambiamento climatico.

Intanto continua, al Salone Nobile di Palazzo Rasponi, dalle 12.30 alle 14, il convegno sui cinque decenni di Arrivano dal Mare, con l’attraversamento del decennio 2005-2015, curato da Alfonso Cipolla, critico teatrale, docente universitario e Direttore dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare.

Il clou della giornata arriva in testata di Darsena alle 15.15 con lo Sbarco anarchico e libero dell’armata di burattini, marionette e musica di “Arrivano dal Mare”, insieme agli spettacoli di strada La pianista imprevista di Mariangela Martino e Katastrofaclown di Crazy Animals.

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Poem Visual

Due gli spettacoli poi all’Almagià: alle 17 Il Grande Incantesimo dei padroni di casa del Teatro del Drago e alle 18 Poem Visual di Companyia Jordi Bertran. Se con Il Grande Incantesimo al centro è il teatro di figura di tradizione, accompagnato da musica dal vivo, con Poem Visual la compagnia catalana crea un lavoro astratto, ispirandosi alla magia delle poesie del poeta catalano Joan Brossa.

A concludere la giornata ci si trasferisce al Teatro Rasi dove, al Ridotto alle 19,30, è il misterioso gatto di Schrödinger ad uscire dalla scatola della fisica quantistica in Mitzi’s Human – The Revenge of Schrödinger’s Cat, di Ariel Doron, mentre alle 21 i Figli d’Arte Cuticchio, in collaborazione con Ravenna Festival, ci raccontano il loro mondo magico nel concerto-spettacolo Rapsodia fantastica.

Informazioni e prenotazioni 392 6664211 – prenotazione@teatrodeldrago.it. Programma completo su www.arrivanodalmare.it

Un’interrogazione parlamentare sulla “mala movida” di Milano Marittima

La senatrice di Fratelli d’Italia Marta Farolfi chiede al ministro di istituire la “zona rossa”

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Il tema della cosiddetta “mala movida” di Milano Marittima arriva sul tavolo del ministro Piantedosi. La senatrice di Fratelli d’Italia della provincia di Ravenna, Marta Farolfi, ha infatti depositato un’interpellanza parlamentare «alla luce dei continui episodi di degrado della città, considerate le inefficaci misure predisposte dal sindaco e al fine di prevenire pericoli che minacciano l’ incolumità pubblica e la sicurezza urbana», spiegano dal comitato locale del partito di Governo.

Nell’interpellanza Farolfi invita il ministro a «intraprendere le azioni necessarie affinché si ponga fine agli episodi che stanno svilendo e depauperando una località turistica di prestigio»; e a «intervenire con l’istituzione di una zona rossa, al fine di ripristinare il decoro della città e la sicurezza dei lavoratori, dei residenti e dei turisti».

Il tema è stato anche al centro di un affollato incontro mercoledì sera con sindaco e assessori, mentre sono ormai 3mila le firme raccolte dalla petizione promossa dal comitato “Per chi ama Milano Marittima”.

Il ponte tra Milano Marittima e Lido di Savio riaprirà per l’estate

Cantiere sospeso dal 16 maggio in vista della bella stagione. Il traffico sarà consentito a mezzi di peso inferiore alle 3,5 tonnellate, ciclisti e pedoni

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Riapertura provvisoria per il ponte di viale Matteotti sullo scolo Cupa: il cantiere nell’area di collegamento tra Milano Marittima e Lido di Savio verrà sospeso temporaneamente a partire da venerdì 16 maggio, per tutto il periodo estivo.

Il transito sarà consentito solo ai mezzi più leggeri di 3,5 tonnellate (limitazione presente anche prima dell’inizio dei lavori) oltre che a pedoni e ciclisti lungo il lato mare della struttura.

Tra gennaio e aprile 2025 è stata eseguita una serie di lavori propedeutici alla realizzazione della nuova infrastruttura che hanno deviato tutti i sottoservizi del ponte per permetterne la demolizione. Gli interventi sono stati eseguiti in stretto coordinamento tra l’impresa esecutrice del nuovo ponte e gli enti gestori dei sottoservizi, che spaziavano dalla rete acquedottistica al gas, linea di media tensione e telecomunicazioni. I nuovi sottoservizi sono stati collocati lungo una passerella provvisoria posta in affiancamento al ponte in modo da permetterne la futura demolizione.

I lavori per la realizzazione dei pali trivellati di fondazione, per la demolizione del ponte e la conseguente realizzazione della nuova infrastruttura riprenderanno durante l’autunno.

Una festa per la riapertura di Parco Cola: musica, giochi e merenda nel verde

Il giardino è diventato uno dei simboli dell’alluvione del 2023. La riqualifica è stata possibile grazie all’impegno del Comune e alla donazione di oltre 50mila euro da parte del Rotary Club

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Faenza si prepara a festeggiare la riconsegna alla città del Parco Cola, una delle zone simbolo dell’alluvione del 2023. L’inaugurazione è prevista domenica 18 maggio, con un programma di musica e giochi a partire dal pomeriggio.

Il parco, compreso tra via Calamelli e via Comerio, era stato completamente devastato dall’esondazione del Lamone. L’area è stata interamente ripristinata grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati, con la donazione di oltre 52 mila euro da parte del Rotary Club di Faenza, che ha permesso l’acquisto  e l’installazione di nuove attrezzature ludiche per i bambini e l’impegno del Comune, che ha realizzato interventi infrastrutturali (come un percorso ciclo-pedonale illuminato, un’area di sgambamento per cani rinnovata e diverse opere di sistemazione del verde).

Le porte del parco riapriranno alle 15.30 di domenica 18 maggio, con un programma dedicato alle famiglie che unisce alle esibizioni di musica dal vivo una serie di attività ludiche e creative, una merenda offerta dalle ostetriche del Punto nascita dell’ospedale di Faenza, gadget donati dall’associazione Piccola Betlemme e degustazione di frutta offerta dal Gruppo Zani Frutta.

L’associazione Auser animerà invece il parco con il progetto “Campo Aperto”, proponendo ai più piccoli una serie di attività che guardano alla scoperta della natura, al gioco libero e all’educazione ambientale. Contribuirà infine la Ludoteca comunale di Faenza, con una proposta ludico-creativa pensata per stimolare la fantasia e la socializzazione. Infine, alle 17, è previsto un momento ufficiale con gli amministratori.

«Il Parco Cola tornerà a essere un importante punto di riferimento, offrendo uno spazio accogliente e fruibile soprattutto per le famiglie e i bambini della zona, che hanno particolarmente sofferto le conseguenze dell’alluvione e che in quest’area verde trovavano un prezioso luogo di ritrovo e svago» concludono dall’Amministrazione.

La visita di Conte a Ravenna: «Garantiamo una presenza che ragiona in modo autonomo»

Il presidente del Movimento 5 Stelle in città per sostenere il partito nella corsa alle amministrative. Il capogruppo Schiano: «Con il Pd tanti punti di convergenza e tanti di divergenza. Creeremo con i sì ma, ribadiremo i nostri no»

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Il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è arrivato a Ravenna nel primo pomeriggio di oggi (15 maggio) per sostenere il partito in vista delle amministrative di fine mese. La visita è iniziata in Piazza del Popolo, con una prima tappa che ha visto l’ex premier seduto ai lati della piazza tra i ragazzi in gita intenti a fare merenda, cogliendo l’occasione per ribadire l’importanza della partecipazione al referendum di giugno.

Accompagnato da sostenitori e curiosi, Conte ha poi attraversato via Diaz tra saluti, strette di mano e selfie con turisti e commercianti, fino a raggiungere piazzetta degli Ariani, luogo del comizio.

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Sulla corsa alle elezioni ravennati, nella coalizione di centrosinistra con Pd, Avs, Pri, Progetto Ravenna e Ama Ravenna, il presidente ha ribadito la promessa di ritrovare anche in provincia un partito «che ragiona in modo indipendente e autonomo. Chi lo vorrà potrà definirci peggiori, ma mai uguali agli altri».

Un pensiero è andato anche alle località alluvionate (in mattinata infatti, l’ex premier ha fatto tappa a Faenza per incontrare cittadini e istituzioni, dopo la donazione di 280mila euro dal Movimento 5 stelle nei giorni dell’emergenza) ricordando come «a differenza dell’attuale governo, non siamo venuti in Romagna con gli stivali per farci fotografare, ma in silenzio e portando un milione di euro alla Regione ottenuto dai nostri tagli di stipendio. I ristori promessi invece dove sono?».

Il discorso ha poi lasciato spazio a una riflessione sul progressivo impoverimento del Paese: «La situazione è complicata. Abbiamo raggiunto dei record sul calo della produzione industriale. Sembrano dati astratti, che Meloni presenta in modo isolato o con improvvisi cambi di segno. Ma oltre 20 mesi consecutivi di calo di produzione vogliono dire che le cose non vanno bene, inutile cercare ulteriori dati per mascherare le cose. Tra gli ultimi cali dei consumi segnalati dall’Istat c’è anche quello dei generi alimentari, questo si traduce in famiglie più povere, che stanno attente alla spesa, all’uscita in più e che probabilmente stentano ad arrivare a fine mese». La condanna va a un governo che «disconosce i problemi senza prenderne atto e che, di fronte alla situazione drammatica di famiglie e imprese punta a sottoscrivere un piano di riarmo da 800 miliardi».

Il tema del riarmo è stato centrale nell’intervento di Conte, che ha sottolineato come l’impegno che comporta una riconversione industriale sia a lungo termine e come questa sia solo la prima fase di una produzione continua: «Vi ricorderete dai periodi del Covid che non sono un allarmista, ma sono preoccupato per il nostro futuro. Basta la logica per capire che prima o poi queste armi andranno usate, è impossibile continuare a costruirle senza rendere viva la minaccia di una guerra. Anzi, in questo scenario, se la guerra non arriva, il sistema salta. Si arriverà al punto di creare volutamente un incidente?». L’intervento si è chiuso con l’invito a destinare quelle cifre invece per misure alternative come un piano a lungo termine per la transizione energetica o la sanità, l’istruzione e i servizi pubblici, ricordando l’investimento del Pnrr: «209 miliardi che stanno venendo attualmente sprecati dal governo e che solo nel ravennate hanno portato invece alla riqualificazione di scuole e edifici pubblici per decine di milioni di euro».

Durante l’incontro, moderato dal senatore riminese Croatti, la parola è passata anche a Igor Gallonetto, assessore uscente e capolista del Movimento 5 Stelle a Ravenna, che ha rimarcato la necessità di mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idrogeologico. Anche l’esponente ravennate ha avuto modo di esprimere il proprio dissenso al riarmo, l’attenzione alle nuove generazioni e l’invito al voto: «Chiudo parlando anche di elezioni a Ravenna: negli ultimi anni si è sparsa la credenza che votare non conti più niente, tanto le cose non cambiano mai. Questa suggestione mi ha colpito ancora di più quando la seconda carica dello Stato invita i cittadini a non andare a votare per il referendum. Dobbiamo esercitare il nostro diritto di voto, per chi in passato ci ha consentito questo diritto e anche per noi stessi».

L’intervento dell’attuale capogruppo in consiglio comunale Giancarlo Schiano si è soffermato invece tra le «tante affinità e le tante divergenze» tra Movimento 5 stelle e Pd: «Dove ci sono stati punti di convergenza abbiamo creato. Ad esempio, la mozione sul salario minimo comunale, il progetto Cesaa (un condominio nato dalla riqualifica di una ex scuola che ospiterà 12 mini appartamenti destinati agli anziani ndr) o le comunità energetiche». Tra le divergenze invece vengono citati l’eccessiva cementificazione «una delle cause maggiori antropiche dell’alluvione», la costruzione di troppi supermercati: «migliaia di metri quadrati di Conad non sono considerabili riqualificazione edilizia» e l’ampliamento dell’inceneritore. «È questa la rivoluzione gentile di Giuseppe Conte  – conclude il consigliere – e vi garantisco che se ci saremo ancora, in questa città continueremo a dire anche i nostri no».

La sinistra attacca i grillini: «Allearsi con il Pd va contro i loro principi»

La candidata sindaca Iannucci accusa l’M5s di scarsa coerenza su rigassificatore, fonti fossili, cementificazione e economia di guerra: «I Cinque stelle preferiscono qualche poltrona invece di di difendere le loro convinzioni»

Iannucci
Marisa Iannucci

La coalizione di sinistra che sostiene la candidatura di Marisa Iannucci a sindaca di Ravenna attacca il Movimento 5 stelle con accuse di scarsa coerenza per l’alleanza con il Pd alle elezioni comunali del 25-26 maggio. La critica espressa pubblicamente oggi, 15 maggio, arriva in concomitanza con la visita di Giuseppe Conte, ex premier e leader pentastellato, a Ravenna per benedire l’accordo locale fra M5s e Partito Democratico. «Una mossa che lascia perplesso chi segue con attenzione la politica cittadina», afferma Iannucci. Che ricorda quattro questioni sulle quali la posizione del Pd non è perfettamente allineata con quelli che erano i principi del movimento grillino.

Rigassificatore e politiche fossili: «Il Pd ravennate è il principale sponsor del rigassificatore offshore in Adriatico e degli impianti annessi di stoccaggio CO₂. Ravenna in Comune e il M5S, almeno a parole, l’hanno sempre osteggiato. Perché ora l’M5s sta con chi ne è artefice?».

Cementificazione e consumo di suolo: «L’amministrazione uscente ha portato Ravenna al secondo posto nazionale per nuova superficie cementificata. Noi e il M5S abbiamo denunciato questa deriva. Eppure Conte stringe la mano a chi, scheda urbanistica alla mano, ha trasformato la città in un cantiere permanente».

Spese militari e invio di armi: «La coalizione di sinistra e il M5S rivendicano il No all’aumento della spesa bellica, all’invio di armi in Ucraina e a Israele. Il Pd vota stanziamenti per riarmo e spedizioni. Quale coerenza c’è in questa alleanza?».

Referendum popolari: «Entrambe le nostre liste sostengono con convinzione i cinque Sì ai referendum sociali dell’8‑9 giugno. Ma il Pd locale si mantiene nel vago. È questa la “sintonia programmatica” che Conte viene a certificare?».

La candidata sindaca non usa mezzi termini: «Il Pd rappresenta l’establishment, il Movimento 5 Stelle preferisce garantirsi qualche poltrona invece di difendere i principi che proclama. La nostra coalizione, invece, persegue una linea politica coerente, senza compromessi: contro la cementificazione del territorio, contro il rigassificatore, contro l’economia di guerra, per salari dignitosi e servizi pubblici, non privatizzati. Ai cittadini chiediamo di premiare la coerenza e il coraggio, non le alleanze di palazzo».

Barattoni: «Serve una battaglia comune per il ripristino delle circoscrizioni»

Il programma del centrosinistra sul decentramento: più fondi per le manutenzioni, valorizzazione dei consigli territoriali e riqualifica del patrimonio immobiliare dei paesi

Barattoni Presidenti Territoriali

«Uno dei primi impegni per cui chiederò al consiglio comunale di unirsi riguarda il decentramento. Perché il territorio ravennate è grande e complesso a prescindere da chi è a governarlo. Crediamo quindi sia giusto fare una battaglia comune con tutti i partiti, coinvolgendo soprattutto quelli che hanno esponenti in parlamento, per chiedere un correttivo sull’istituzione delle circoscrizioni». Alessandro Barattoni, candidato della coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative, presenta il suo programma per il decentramento e la valorizzazione dei consigli territoriali.

Il disegno si articola in tre punti fondamentali: in primo luogo, la battaglia politica per il ripristino delle circoscrizioni (attualmente previste unicamente in aree al di sopra dei 250mila abitanti), nell’ottica di valutare non solo la densità della popolazione ma anche l’estensione del territorio.

Il secondo aspetto riguarda invece un raddoppio dei fondi delle manutenzioni ordinarie, grazie alla crescente disponibilità di bilancio, che possa dare una risposta anche a chi è più distante dal centro della città.

L’ultimo punto riguarda invece la manutenzione del patrimonio immobiliare nelle sedi decentrate, spesso sede di associazioni e luogo di di riferimento per i cittadini. «Quelle associazioni sono le stesse che tengono il comune unito, che fanno comunità nei paesi e che favoriscono il volontariato, la socialità, l’aggregazione rendono i nostri paesi dei luoghi vivi» commenta il candidato.

In attesa della messa a terra del progetto, Barattoni promette fin da subito un impegno tangibile: «Sempre nell’ottica di favorire l’accessibilità ai servizi, ho già annunciato la riapertura di uno sportello anagrafe in centro storico. Le stesse proposte che riguardano il centro però devono interessare anche il resto del territorio, perché oggi più della metà dei ravennati vive tra lidi e paesi. Chiederò ai tecnici e ai funzionari del comune di uscire di più dal proprio ufficio, perché i problemi del territorio si vedono meglio da vicino».

Barattoni ha poi colto l’occasione per ringraziare i consigli territoriali e i loro presidenti: «Un lavoro fondamentale per la tenuta del comune, frutto di impegno, energia e spesso volontariato. Infine, un ringraziamento a Susanna Tassinari, coordinatrice dei presidenti dei consigli territoriali, che ha lavorato al mio fianco in questi mesi. Non alimenteremo mai un dibattito fra centro e paesi – conclude il candidato – perché crediamo in una crescita armonica di tutto il territorio comunale di Ravenna».

Rapina in discoteca, i minorenni ammettono: uno in comunità, l’altro ai domiciliari

L’episodio al Touché: un 16enne ferito con un coltello e costretto a consegnare soldi e vestiti

Pexels Wolfgang 2747446Il tribunale per i minorenni di Bologna ha convalidato gli arresti dei due ragazzi di 17 e 15 anni fermati dai carabinieri nella notte tra sabato 10 e domenica 11 maggio all’interno della discoteca Touché di Marina di Ravenna con l’accusa di aver ferito con un coltello e rapinato un 16enne all’interno del locale. I due ragazzi hanno ammesso i fatti e chiesto scusa. Le accuse a loro carico sono di rapina aggravata, lesioni personali e porto ingiustificato di coltello. Il giudice ha collocato l’esecutore materiale in una comunità terapeutica (per lui la procura aveva chiesto il carcere) e il complice in permanenza domiciliare (in questo caso come chiesto dal pm). A riportarlo sono i quotidiani Resto del Carlino e Corriere Romagna nell’edizione odierna, 15 maggio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due minori – entrambi residenti a Ravenna, uno italiano e l’altro di origine romena – verso le 3 avrebbero avvicinato il 16enne del Lughese nei bagni del locale, minacciandolo con un coltello da cucina con lama da 20 cm, per poi colpirlo lievemente al dorso e all’addome. La vittima è stata costretta a consegnare circa 300 euro in contanti e una t-shirt di marca che indossava.

La vittima della rapina, nonostante lo choc (5 giorni di prognosi dopo la medicazione in ospedale), ha allertato il 112. I militari, presenti già nel locale per un precedente intervento legato al furto di uno smartphone, hanno ascoltato la sua testimonianza e rintracciato i due sospetti mentre cercavano di allontanarsi. I ragazzi sono stati trovati ancora in possesso della refurtiva – poi restituita al proprietario – mentre l’arma è stata recuperata in un bidone del bagno durante un sopralluogo.

Bimbo rischia di soffocare con una caramella, salvato da un carabiniere

Il militare era fuori servizio e ha visto la madre in preda al panico. Le manovre di compressione dell’addome hanno permesso di liberare le vie respiratorie

Un bambino di due anni ha rischiato di soffocare per una caramella in un centro commerciale di Sant’Agata sul Santerno, ma è stato salvato da un carabiniere fuori servizio che si trovava per caso nelle vicinanze. È successo nel pomeriggio di ieri, 14 maggio.

Il militare della stazione locale, a distanza di poco tempo dal suo arruolamento, era arrivato nel negozio per fare acquisti e ha notato una giovane in evidente agitazione. Era la madre del piccolo ormai nel panico vedendo le difficoltà respiratorie del figlio. Dopo aver constatato lo sguardo perso nel vuoto e la quasi perdita dei sensi del bimbo, il militare ha eseguito le manovre di emergenza di compressione dell’addome apprese durante la sua formazione militare alla Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso.

Il bimbo ha ripreso a respirare normalmente e i sanitari del 118, arrivati sul posto, hanno riscontrato l’assenza di complicanze e non hanno ritenuto necessario nessun ulteriore accertamento.

Dalla Colazione all’Aperitivo: il “Buongiorno” della ceramica a Faenza

Nel weekend tra botteghe aperte, iniziative, laboratori, mostre

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Sabato 17 e domenica 18 maggio la città di Faenza si prepara ad accogliere l’undicesima edizione di “Buongiorno Ceramica!”, l’iniziativa nazionale che coinvolge 58 città italiane di affermata tradizione ceramica in una vera e propria festa diffusa dedicata all’arte ceramica, al suo valore artigianale e al fascino della produzione “fatta a mano”. Una due giorni da trascorrere alla scoperta di botteghe, musei, scuole, gallerie d’arte e spazi urbani, tra dimostrazioni e laboratori, mostre, installazioni, visite guidate, letture, performance e appuntamenti enogastronomici.

Promossa da AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica e coordinata a Faenza da Ente Ceramica Faenza insieme al Comune, la manifestazione propone un ampio programma di appuntamenti pensati per valorizzare la tradizione ceramica locale e favorire il dialogo tra arte, artigianato e pubblico.

Per tutto il fine settimana, e in particolare nella giornata di sabato 17 maggio, le botteghe e i laboratori ceramici di Faenza apriranno le porte al pubblico con orari straordinari, laboratori a tema per adulti e bambini, dimostrazioni, installazioni e percorsi tematici, tra cui la Cerimonia del tè giapponese, workshop di Kintsugi, dimostrazioni di tornio e decorazione. Un’occasione unica per osservare da vicino i processi creativi e produttivi degli artigiani e promuovere un contatto diretto con la materia, le tecniche e le storie personali che rendono viva la ceramica faentina.

Domenica 18 maggio tornano due degli appuntamenti più amati dal pubblico. La mattina, dalle 9.30 alle 12, nel Salone delle Bandiere, i ceramisti di Faenza daranno il buongiorno con la Colazione del Ceramista, con il caffè servito nelle tazzine in ceramica realizzate per l’occasione. Il caffè sarà offerto da Mokador srl, partner dell’evento, accompagnato da una piccola colazione offerta ai partecipanti, il tutto accompagnato dal concerto dall’Ensemble d’Archi della Scuola di Musica Sarti. La colazione (tazzina, caffè e piccola biscotteria) avrà un costo di 10 euro.

Nel pomeriggio, a partire dalle 18, nel giardino di Palazzo Zauli-Naldi, tornerà l’Aperitivo del Ceramista, con il vino dei produttori dell’Associazione Torre di Oriolo servito all’interno di bicchieri in ceramica realizzati per l’occasione dalle botteghe ceramiche e dai ceramisti faentini. L’Aperitivo sarà accompagnato da un intrattenimento musicale e da dimostrazioni al tornio da parte dei soci dell’Associazione Mondial Tornianti Gino Geminiani. I bicchieri, accompagnati da un calice di vino e da un piccolo aperitivo, saranno venduti a 15 euro ciascuno.

Buongiorno Ceramica sarà anche l’occasione per riscoprire i musei e gli spazi della ceramica del territorio.

Al MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, domenica 18 maggio alle ore 11, i visitatori potranno partecipare a una visita guidata speciale dedicata alla Ceramica Art Nouveau e Art Déco. Un percorso affascinante tra oltre 600 opere, tra le quali ceramiche non esposte da oltre 80 anni, offrendo uno sguardo inedito sulla straordinaria ricchezza delle collezioni e dei depositi del Museo. Al termine della visita è previsto un aperitivo con i vini di Caviro.

Casa Museo Tramonti presenta un ricco programma dedicato al racconto della figura e dell’eredità artistica di Guerrino Tramonti, tra cui visite guidate alla Casa Museo e passeggiate tematiche nei luoghi di Faenza legati all’artista e ai suoi contemporanei. Sabato 17 maggio alle ore 20 si terrà la conferenza “Il ritratto e la creazione dell’immagine”, un approfondimento sulla nascita e sull’evoluzione di un genere artistico, attraverso lo stile pionieristico dell’artista faentino.

Il Museo Carlo Zauli propone un’apertura straordinaria con ingresso gratuito nei giorni di sabato 17 e domenica 18 maggio. Oltre alla collezione permanente sarà possibile visitare l’installazione contemporanea Terra che rinasce / Reborning Clay, realizzata in collaborazione con la Strada Europea della Ceramica.

Casa Museo Ivo Sassi e il Giardino della Scultura Ceramica saranno eccezionalmente aperti al pubblico per offrire un’immersione nell’universo dell’artista. Il percorso si articola tra gli ambienti interni della casa museo, nel centro storico di Faenza, e lo spazio all’aperto del giardino, in Via San Biagio Antico 20, dove oltre 40 sculture ceramiche di grandi dimensioni dialogano con la natura in un contesto suggestivo e contemplativo.

La Casa Museo Raffaele Bendandi ospita sabato 17 maggio alle ore 18 l’inaugurazione della mostra Roboty, con opere di Ilaria Gatti ed Emanuele Scoppola. A seguire, la performance Pupilla, Labirinto, La zia animerà gli spazi espositivi, con le voci di Paola Lagorio, Laura Oriani e Giorgio Fiumi accompagnate dalle sonorità dell’ocarina suonata da Gianni Carnevali. L’intero programma, aggiornato al 5 maggio 2025, è disponibile sui siti ufficiali www.enteceramica.it e www.buongiornoceramica.it.

Ravenna perde un’altra delle sue attività storiche: chiusa la “Fiorista Rita”

Il negozio di via Mentana, per il momento, resterà sfitto. La titolare: «Dopo 40 anni di attività vogliamo goderci la meritata pensione»

Fiorista Rita

Ravenna perde un’altra delle sue attività storiche e un nuovo negozio del centro resterà (almeno temporaneamente) sfitto. Lo scorso 30 aprile infatti si sono chiuse definitivamente le porte della “Fiorista Rita” (Via Mentana 35, angolo via Gardini) dopo oltre 40 anni di attività.

Dopo un’esperienza in bottega dalla signora Borri, nota fiorista della città, Rita Venturi rileva nel 1984 l’attività insieme al fratello Gianni, dando il via a una lunga e soddisfacente carriera : «Il lavoro non è mai mancato, ma è arrivato il tempo di riposarci e goderci la pensione» confessa Venturi. L’unico periodo di chiusura, in  oltre 40 anni, è stato durante i mesi di lockdown: «In quei mesi abbiamo dovuto buttare via tutto, ma fin da subito ci sono stati segnali di ripresa. Le persone avevano voglia di comprare fiori e tornare ad abbellire la propria casa e le proprie vite».

Secondo quanto riportato dagli ex titolari, il negozio (di proprietà di Adolfo Cosentino De Stefani, proprietario della concessionaria De Stefani), non ha ancora trovato una nuova gestione. «Gli ultimi giorni di apertura sono stati un via vai di clienti e affezionati – commenta Venturi – il lavoro del fiorista è meraviglioso, perché ti permette di stare vicino alle persone nei loro momenti più importanti, conoscendo storie e stringendo rapporti. Anche sul piano economico si registra una buona attività, ma non sappiamo se qualcuno porterà avanti la nostra eredità».

Luca Marinelli a Marina Romea per la presentazione di “Paternal Leave”

Il film (girato per la maggior parte sui lidi ravennati) debutterà in sala al City, dove il cast sarà presente per uno scambio con il pubblico. La regista: «Ho avuto un colpo di fulmine con questo luogo, per tre mesi è stato casa»

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A poco più di un anno dalla fine delle riprese in quel di Marina Romea, debutta in sala Paternal Leave. Il film, scritto e girato dall’attrice tedesca Alissa Jung (alla sua prima esperienza in regia), vede protagonista Luca Marinelli, marito di Jung, in scena con la giovanissima attrice tedesca Juli Grabenhenrich (nei panni della figlia Leo) e l’attrice romana Gaia Rinaldi. La premiere ufficiale del film è in programma per questa sera (14 maggio) al CinemaCity (ore 21). In sala sarà presente l’intero cast ed è previsto un momento di scambio con il pubblico. Jung e Marinelli saranno ospiti anche del Cinedream di Faenza giovedì 15 maggio.

In giornata Marinelli, accompagnato da Jung e Rinaldi, ha fatto tappa a Marina Romea, al Bagno Losco, una delle location principali del set, che nella narrazione di Jung si fa “Bagno Bosco”: «Ho visto il Losco per la prima volta dopo una forte mareggiata, semidistrutto. L’ho trovato bellissimo – racconta la regista -. quando siamo tornati per le riprese, il locale era stato rimesso a nuovo e ci è voluta parecchia fantasia per ricreare quella desolazione tanto affascinante e evocativa». Per creare la scenografia, sono stati utilizzati i legni provenienti dalle mareggiate del dopo alluvione.

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Marinelli, Jung e Rinaldi

La storia è quella del ricongiungimento tra una figlia e un padre che è stato assente per la maggior parte della sua vita (da qui il titolo Paternal Leave, traducibile come “Congedo di paternità”, ma con il rimando, in inglese, al concetto di abbandono) ma la cornice dei lidi ravennati si lega a doppio filo alla trama, diventandone parte integrante: «È stato un colpo di fulmine – confessa Jung – mi sono ritrovata in vacanza a Marina Romea a ottobre, trovandola quasi deserta. Avevo in mente la storia di una bambina alla ricerca del padre, e più scrivevo più questi luoghi diventavano l’unico sfondo possibile per la vicenda. La particolarità paesaggistica del susseguirsi tra paese, pineta, spiaggia e mare guarda con nostalgia agli anni ‘80 ed è quasi unica da ritrovare al giorno d’oggi». Per la regista, il suo protagonista «si barrica dietro una duna, mentre la figlia gli si getta addosso come il mare, cercando di erodere quei muri dell’anima». Un ruolo che ha coinvolto particolarmente Marinelli: «La tematica è interessante quanto toccante: solo alcuni di noi sono padri, ma tutti siamo figli. La complessità del rapporto genitoriale ci tocca tutti da vicino. Il film poi ha rappresentato una sfida ulteriore, perché girare con chi ci conosce tanto bene non permette di fingere» per i coniugi, infatti, si tratta della prima collaborazione sul set nei panni di attore e regista.

Dei tre mesi trascorsi a Marina Romea (uno di preparazione e due di riprese vere e proprie) ricorda con affetto l’ospitalità delle persone, le lezioni di surf con il team di Adria Ravenna e quelle di skate. «L’accoglienza ravennate è stata incredibile – conferma Jung – partecipe, curiosa e al tempo stesso rispettosa, sia nel momento del casting che in quello delle riprese». Per i ruoli minori infatti, la regista ha richiesto la partecipazione di figuranti locali (qui raccontiamo il giorno delle selezioni): «Non abbiamo cercato comparse da Roma o Milano anzi, abbiamo aperto una street call sul territorio, per creare maggiore coinvolgimento tra i cittadini. Ci aspettavamo qualche decina di persone, ero convinta di poterle conoscere una a una, ma alla fine si sono presentati in più di cinquecento».

Tra gli altri luoghi coinvolti nelle riprese, anche le saline di Cervia, Porto Corsini, il Parco del Delta del Po, le valli di Comacchio, Argenta e Cesena. «Questo posto, seppur per un breve periodo è stata casa – concordano Jung e Marinelli – torneremo sicuramente e speriamo che questa pellicola si faccia anche motore per la promozione turistica di questi luoghi, inteso come turismo giusto e responsabile, magari durante la stagione invernale, quando questa bellissima meta diventa appannaggio di pochi eletti». La coppia ha ribadito il proprio affetto per la località presentandosi sulla spiaggia con due t-shirt a tema, personalizzate con la scritta “ho girato un film a Marina Romea” e “ho recitato in un film a Marina Romea”.

Il film è stato presentato a febbraio alla Berlinare (film festival di Berlino), ottenendo il premio AG Kino Gilde. In Italia, l’anteprima è stata lanciata al Bellaria Film Festival, vincendo il premio del pubblico e un riconoscimento alla performance attoriale di Grabenhenrich. La pellicola ha debuttato anche Barcellona, dove si è aggiudicata il premio della regia. Attualmente il film è in programma anche nelle sale tedesche, polacche, ucraine e statunitensi. «Lasciamo che questo film parta, e poi chissà… in futuro mi piacerebbe tornare a scrivere qualcosa ambientato in queste zone» conclude Jung. Per il momento, la prossima collaborazione con Marinelli e Rinaldi (accompagnati da altri attori) si concretizzerà in un’opera teatrale in scena al prossimo Festival dei Due Mondi di Spoleto, a fine giugno.

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