venerdì
26 Dicembre 2025

A Cervia tornano gli appuntamenti con la “Filosofia sotto le stelle”

Per il ventesimo anniversario della rassegna alle “lezioni magistrali” si affiancheranno cinque giorni di laboratori filosofici

filosofia sotto le stelle
“Filosofia sotto le stelle” torna a Cervia, dal 19 al 26 luglio, per la 20esima edizione del progetto. In occasione dell’anniversario, sarà proposta una nuova formula, con tre date dedicate alle lezioni magistrali e cinque giorni ricchi di pratiche filosofiche. Il tema dell’edizione sarà “Un viaggio attorno al sentire dell’uomo”, pensato per esplorare le complesse sfumature di emozioni, sentimenti, passioni e stordimenti e offrire una interpretazione profonda e attuale della condizione umana.
Le lezioni magistrali faranno il loro atteso ritorno al piazzale dei Salinari il 19, 20 e 21 luglio (ore 21.30). A proporre nuove chiavi di lettura sui temi del festival saranno i filosofi Simone Regazzoni (il 19), Massimo Donà (il 20) e Andrea Panzavolta (il 21). Dal 22 al 26 luglio invece, spazio alle novità legate alla pratica filosofica con i laboratori dei Café Philo – condotti da Enzo Novara e Monica Daccò, alla Nuova Darsena del Sale (ore 18.30) – e gli incontri della Comunità di Ricerca, condotti dalla psicologa e counselor filosofica Ada Moretti, il 23 e 24 luglio, alle 21.30, sempre alla Darsena. Il 22 luglio, alle 21.30 in piazzale dei Salinari, ci sarà l’appuntamento Cinéphilo“Scambiamenti”, con la proiezione di un film muto con musiche originali suonate dal vivo. Altra novità sono i laboratori immaginali condotti da Claudia Vigneti – alle 21.30 alla Darsena del Sale, il 25 e il 26 luglio – e l’appuntamento del mattino, alle 9 al Bagno Conchiglia 186, con la meditazione metafisica condotta da Mariacarla Zunino (il 23 e 24 luglio).
In questi due decenni di storia, il Festival ha ospitato oltre 100 tra i principali filosofi italiani (da Severino a Ossini, da Cacciari a Donà) e ha coinvolto nella riflessione intorno all’uomo almeno 20.000 persone. Numeri che ben testimoniano come la rassegna, nata da un’idea di Alberto Donati e organizzata dall’associazione “L’Agenda Filosofica” in collaborazione con il Comune di Cervia, abbia saputo interpretare negli anni la sua “missione”: quella di rendere la vacanza in Riviera non solo attiva ma anche contemplativa.
È possibile consultare il programma completo sul sito del Comune. Tutti gli incontri sono a partecipazione gratuita.

Sequestrati 80 ombrelloni e 160 lettini del bagno del Park Hotel a Marina di Ravenna

Operazione della capitaneria di porto perché lo stabilimento avrebbe sconfinato fuori dall’area in concessione

La capitaneria di porto ha sequestrato 80 ombrelloni e 160 lettini sulla spiaggia antistante lo stabilimento balneare del Park Hotel di Marina di Ravenna. Secondo quanto si legge sulle pagine del quotidiano Il Corriere Romagna, che riporta la notizia, il sequestro è dovuto a un presunto sconfinamento della distribuzione delle attrezzature in un’area non in concessione. Il sequestro dell’area di circa 2.500 mq è stato eseguito il 17 luglio. L’albergo in paese connesso allo stabilimento è chiuso dal 2019, mentre il bagno era ripartito. La gestione è del gruppo veneto Geturhotels che controlla altre importanti strutture ricettive in varie parti d’Italia.

Procedono i lavori per il sottopasso: in costruzione le rampe verso la San Vitale

Il cantiere per la nuova viabilità ha un costo di circa 12 milioni di euro e dovrà collegare la San Vitale alla zona artigianale di via Naviglio

A Bagnacavallo procedono i lavori per la realizzazione del sottopasso ferroviario carrabile di via Bagnoli Superiore e della nuova rete viaria che andrà a collegare la strada San Vitale (creando una rotonda a ovest dell’abitato) con l’area produttiva sulla provinciale Naviglio.

Il Comune di Bagnacavallo aggiorna sullo stato di avanzamento del cantiere. Ad oggi, 19 luglio, risultano completati i lavori di risoluzione delle interferenze tra le nuove opere e i sottoservizi esistenti ed è stata ultimata la deviazione del canale di scolo Fosso Munio. Sono in fase di realizzazione le rampe di uscita del nuovo sottopasso verso la SP253 e le opere in sotterraneo del sottopasso carrabile. Contemporaneamente a queste lavorazioni, sono state avviate di recente le opere di costruzione della rotatoria in corrispondenza di via Fornazzo e via Mattei, con l’obiettivo di riaprire il prima possibile la nuova viabilità alla circolazione locale per i residenti. Si proseguirà poi con la realizzazione della seconda rotatoria che sorgerà tra il sottopasso e la via Fornazzo e, in seguito, della terza, in corrispondenza della via San Vitale. La nuova viabilità che collegherà la zona a sud della ferrovia e quella a nord, infine, sarà completata con la realizzazione delle rampe di uscita del nuovo sottopasso verso via Fornazzo.

Il nuovo tratto di viabilità, della lunghezza di circa un chilometro, collegherà direttamente – attraverso tre nuove rotatorie e il sottopasso – due importanti assi viari di Bagnacavallo, deviando il traffico ed evitando la formazione di code in prossimità del centro cittadino. Il costo complessivo del progetto è di circa 12 milioni e 850mila euro, oltre la metà dei quali finanziati dal Comune di Bagnacavallo con contributi di RFI, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Ravenna. L’intervento permetterà anche l’eliminazione del passaggio a livello di via Bagnoli, sulla linea ferroviaria Castel Bolognese-Ravenna, con vantaggi sia per il traffico stradale che per quello ferroviario. La stazione appaltante del progetto è Rete Ferroviaria Italiana, la direzione lavori è affidata a Italferr, società entrambe appartenenti al Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, mentre la realizzazione delle opere è stata appaltata all’impresa Rem.

«Prende sempre più forma una delle infrastrutture più importanti per il nostro territorio – sottolineano il sindaco Matteo Giacomoni e l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Ravagli – che sicuramente porterà un sensibile miglioramento in termini di viabilità, qualità ambientale e sviluppo economico. Risvolti estremamente positivi che, unitamente alle altre grandi opere già in programma, andranno a beneficio non soltanto del nostro comune ma di un’area molto più vasta».

Con i burattini al mare: spettacoli per famiglie a Marina e Casal Borsetti

Al bagno Coja e in piazza Dora Markus in scena le rappresentazioni delle compagnie più note

Mattia3Sui lidi ravennati diversi appuntamenti dedicati ai burattini e al teatro di figura nel weekend 19-21 luglio.

Si comincia il 19 luglio. Al bagno Coja di Casal Borsetti alle 21.15 lo spettacolo “Sandrone Re dei Mamalucchi” nella rassegna “Burattini alla riscossa” curata da Massimiliano Venturi. I burattini di Mattia Zecchi fanno rivivere in scena un grande classico della burattineria emiliana, restituendolo all’oggi con una messinscena dal gusto contemporaneo. Rosina è disperata. Il padre Sandrone, rozzo contadino, si è fatto predire il futuro da un cartomante il quale gli ha fatto credere che diventerà ricchissimo. Per questo ha deciso di acquistare gioielli e ricchezze di ogni tipo, con il rischio però di mandare in rovina la famiglia, e ciò che è peggio opponendosi alla volontà della figlia di sposare Fagiolino. I due fidanzati però non si perderanno d’animo, e protetti da un ricco villeggiante del paese daranno a Sandrone una bella lezione; lo faranno diventare “Re dei Mammalucchi”, un regno pieno di regolamenti, leggi, prassi e abitudini che gli faranno passare la voglia di diventare ricco e importante.

Sabato 20 luglio la compagnia Granteatrino Casa di Pulcinella, con lo spettacolo La capra ballerina, sarà in piazza Dora Markus di Marina di Ravenna dalle 21. Lo spettacolo fa parte di “Burattini e Figure”, un progetto del Teatro del Drago/Famiglia d’Arte Monticelli. Nella fiaba si narra la storia di una vecchina che, dimenticando la porta di casa aperta, ha una brutta sorpresa. Al suo ritorno una simpatica Capra è entrata in casa e ha chiuso la porta. Che fare? La nonnina, con l’aiuto del fido cane Gustavo, cerca di rientrare a casa ma la Capra non apre la porta. Alcuni animali della fattoria, un bue, un asino e un porcello, giunti in aiuto della vecchina, non ottengono, nonostante la buona volontà, alcun risultato. Quando tutto sembra perduto due topolini, furbi e coraggiosi, riusciranno a risolvere l’inghippo.

Venerdì 26 luglio (alle 21.15 ancora al Coja Beach) lo spettacolo “Florindo un nonno da cortile” (rassegna “Burattini alla riscossa”). Gli oltre vent’anni di esperienza di Alex Gabellini nell’ambito della clownerie, della giocoleria e della magia confluiscono in questo spettacolo unico nel suo genere, comico e poetico al tempo stesso. Con l’inconfondibile pancione e il naso rosso di chi trascorre tanto tempo all’aperto, Florindo Ceccaroli è un nonno buffo, genuino e ironico. Trasporta il pubblico in dinamiche assurde, raccontando storie di terra, piante e animali. Florindo ha due grandi passioni: la campagna e il circo.

Alla festa del Pd Bersani chiamò «coglione» Vannacci, per la procura fu diffamazione

L’episodio a settembre 2023 a Ravenna. L’ex deputato e segretario dem potrebbe ricevere un decreto penale di condanna

BersaniDal palco della festa dell’Unità di Ravenna, a settembre 2023, l’ex deputato e ex ministro Pierluigi Bersani chiamò «coglione» il generale Roberto Vannacci, oggi neo europarlamentare per la Lega, e il militare lo querelò. La procura di Ravenna ritiene che quella fu diffamazione aggravata: probabile l’emissione di un decreto penale di condanna. La notizia è riportata dal quotidiano il Resto del Carlino in edicola oggi, 19 luglio.

Bersani stava trattando il celebre libro di Vannacci, “Il mondo al contrario”, e disse: «Io ho letto solo i sommari. Quando leggi quelle robe lì pensi: sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni, facciamo un grandissimo bar, il bar Italia. Mi resta una domanda: se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile dare del coglione a un generale?».

Saputo della querela dai giornali, a dicembre, Bersani aveva rincarato la dose in tv: «Il generale Vannacci mi ha querelato dicendo che 90 anni fa mi avrebbe sfidato a duello all’arma bianca. Lui è un generoso, non trattatelo male, perché ha aggiunto che non avrebbe infierito sul mio corpo. E io con altrettanta generosità voglio dirgli che non infierirò sulla sua mente».

In caso di decreto di condanna, Bersani potrebbe opporsi e andare a processo.

Pineta Ramazzotti: 12 anni fa bruciarono 60 ettari, ora la minaccia è l’erosione

Il 19 luglio 2012 un incendio devastò una vasta area della riserva naturale a ridosso del mare che continua a divorare terreno e il verde è destinato a ridursi

DSC 9674Sull’origine dolosa non ci sono mai stati dubbi, ma nessun colpevole è stato individuato per l’incendio alla pineta Ramazzotti a Lido di Dante. Era il 19 luglio 2012 quando in poche ore andarono distrutti circa 60-65 ettari (pari a una settantina di campi da calcio) di bosco in una zona di riserva naturale protetta. Solamente nel 2019 le autorità riaprirono l’area al pubblico, ma con accessi molto più limitati.

Una volta domate le fiamme partì subito l’azione delle autorità per aiutare la natura a riparare la ferita. Dal reparto per la biodiversità dei carabinieri forestali di Punta Marina ci spiegano che per prima cosa vennero abbattuti e rimossi gli scheletri degli alberi bruciati, ma rimasti in piedi, perché sarebbero caduti da soli costituendo quindi un pericolo per le persone, ma avrebbero anche causato danni alle giovani piante sottostanti. Il pino marittimo non ha bisogno di particolare aiuto dell’uomo per ricrescere: il rilascio dei semi dalle pigne, se mature al momento dell’incendio (decine e a volte anche centinaia di migliaia di semi per ettaro), consente di ricolonizzare l’area percorsa dal fuoco.

Vennero invece seminate migliaia di piante di latifoglie e con la ceduazione, cioè la recisione dei fusti degli alberi nei boschi cedui, si è cercato di favorire il cosiddetto ricaccio, cioè il germoglio di piante e arbusti che, dopo la perdita (o il taglio) dell’asse vegetativo primario, si sviluppa dalla ceppaia. Questa capacità di rigenerazione è propria di molti arbusti, ma anche di specie di latifoglie come il leccio. Sono stati creati anche degli invasi che non erano presenti per avere zone umide a favore del ritorno di alcune specie animali.

La pineta si sta riprendendo rapidamente e, in linea teorica, basterebbe lasciare scorrere il tempo per ritornare allo stesso scenario pre incendio. La realtà dei fatti dice che c’è un’altra minaccia: non il fuoco, ma l’acqua. E cioè l’erosione marina della costa. La duna costiera si è ridotta molto rispetto a come si presentava nel 2012. Oggi rimane quasi solo l’argine su cui corre la strada una volta retrodunale. Si sta tentando di ostacolare l’erosione con la realizzazione di difese avanzate, ma è inevitabile immaginare che l’ambiente attuale verrà sostituito da un altro scenario.

È morta la direttrice della libreria Feltrinelli, Chiara Cavassini aveva 57 anni

La direttrice della libreria Feltrinelli di Ravenna è morta stamani, 18 luglio: Chiara Cavassini aveva 57 anni.

Cavassini lavorava nel gruppo Feltrinelli da 30 anni, dove ha ricoperto il ruolo di esperta di musica, lavorando a lungo nella catena dei negozi di musica Ricordi. È stata buyer e poi direttrice di varie librerie del gruppo: prima Verona, poi Bologna via dei Mille e ora Ravenna.

Le Librerie Feltrinelli e tutto il Gruppo apprendono con sgomento della scomparsa improvvisa di Chiara: «Ci legano a lei 30 anni di stima reciproca, affetto e irrefrenabile passione per i libri e la lettura. Feltrinelli si stringe attorno alla famiglia e a tutti i suoi cari. Chiara, porteremo con noi il tuo umorismo e il tuo amore sincero e viscerale per ogni forma di cultura».

Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia saranno alleati alle Comunali 2025 di Ravenna

Alle elezioni comunali di Ravenna nella primavera del 2025 i tre principali partiti del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) saranno alleati a sostegno di un candidato sindaco unico. L’annuncio ufficiale arriva dopo un incontro tra gli esponenti delle tre forze che si dicono pronte ad avviare quanto prima i contatti con tutte le liste che siano disposte alla ricerca del cambiamento nel governo della città: «A partire dai componenti l’attuale opposizione in consiglio comunale, si tratti di liste civiche o partitiche, purché aperte ad un percorso che preveda un futuro per Ravenna non subordinato alla volontà del partito egemone nella storia della città».

L’alleanza Fdi-Lega-Fi è pronta ad aprire le porte verso il centro: «Partendo dall’alleanza dei partiti con responsabilità di governo nazionale, terremo conto non solo delle liste che hanno fatto storicamente parte dell’opposizione alla sinistra in città, ma anche di quelle più centriste che potrebbero essere a disagio nella prosecuzione del cosiddetto “campo largo a sinistra”».

Come noto, è notizia di questi giorni che Ravenna andrà al voto per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale con un anticipo di due anni rispetto alla naturale scadenza della legislatura perché il sindaco in carica Michele de Pascale passerà in Regione, come presidente al posto di Bonaccini o come consigliere regionale.

All’incontro odierno, 18 luglio, del centrodestra hanno partecipato Luca Cacciatore (segretario comunale della Lega anche in rappresentanza del segretario provinciale Lorenzo Zandoli), Alberto Ferrero e Patrizia Zaffagnini (rispettivamente segretario provinciale e comunale Fdi), Alberto Ancarani (capogruppo in Comune per Forza Italia) e Bruno Fantinelli (della segreteria regionale di Fi in rappresentanza del segretario provinciale Fabrizio Dore). I tre partiti hanno condiviso le forti critiche ai due mandati di De Pascale, i risultati insoddisfacenti per la città e gli evidenti ritardi nel portare avanti il programma di mandato.

La prossima primavera quindi non si assisterà allo scenario del 2021 quando la coalizione dei partiti nazionali di centrodestra si presentò disunita. I tre partiti di centrodestra, nelle prossime settimane, alterneranno dunque gli incontri con le possibili liste disposte ad allargare l’alleanza a quelli meramente interni per la redazione del programma, avviando nel contempo il confronto anche con le organizzazioni datoriali, le forze sociali, le associazioni di categoria e gli ordini professionali.

Firmate le convenzioni per lo svincolo da 33 milioni di euro tra A14 e San Vitale

Seconda uscita autostradale a est del centro abitato, nella frazione di Borgo Stecchi, per creare una viabilità alternativa all’attraversamento del centro abitato

Interconnessione A14dir SP 253R Planimetria Di ProgettoProsegue l’iter verso la realizzazione della seconda uscita dell’autostrada a Bagnacavallo. Come noto, verrà realizzato uno svincolo tra l’A14 Dir e la strada provinciale 253 San Vitale alle porte del paese a est, nella frazione chiamata Borgo Stecchi. Il costo complessivo dell’opera è 33 milioni di euro.

Da Sx Giacomoni De Pascale PasiDopo l’approvazione del progetto definitivo, la Provincia di Ravenna ha concordato due convenzioni, una con Autostrade per l’Italia e una con la Regione Emilia-Romagna che consentiranno di procedere alla definizione del progetto esecutivo e avviare le procedure di appalto. Il finanziamento dell’opera è così ripartito: 16 milioni dalla Provincia, 14 milioni da parte di Autostrade per l’Italia e i restanti 3 milioni di euro dalla Regione. La convenzione riguarda le fasi di progettazione, realizzazione e collaudo delle opere e avrà una durata di sei anni a partire dalla sua sottoscrizione.

Da Borgo Stecchi 1L’intervento consiste nella creazione di una nuova interconnessione nel punto in cui attualmente il tratto liberalizzato dell’autostrada scavalca la strada provinciale. Il nuovo svincolo si inserirà al km 16+307 dell’A14dir, fra le esistenti uscite autostradali di Bagnacavallo e Fornace Zarattini. Il tratto autostradale interessato dall’intervento sarà pari a circa 1,5 km.

L’opera è stata presentata questa mattina, 18 luglio, in municipio a Bagnacavallo. In particolare, saranno realizzate due rampe di svincolo, in entrata e in uscita, posizionate lungo l’autostrada A14 dir, sia in direzione Ravenna che in direzione Bologna, e due rotonde che collegheranno le stesse alla strada provinciale 253 San Vitale.  A queste operazioni si affiancherà l’ampliamento, l’adeguamento statico e l’adeguamento sismico del viadotto autostradale esistente.

Il nuovo svincolo, offrendo una viabilità alternativa di collegamento della A14 dir con la strada provinciale 253R e l’abitato di Bagnacavallo, consentirà di ottenere un miglioramento delle condizioni della viabilità stradale, agevolando l’accessibilità alle aree produttive, fungendo da risoluzione del punto critico sulla strada provinciale n.8 “Naviglio”, costituito dal passaggio a livello della linea ferroviaria Castel Bolognese-Ravenna e sgravando il centro cittadino di Bagnacavallo dal flusso di mezzi provenienti o diretti verso la zona artigianale e industriale.

Progetto Crescita chiude il bilancio in positivo dopo due anni di perdite

Il fatturato del 2023 è cresciuto di oltre 400mila euro rispetto all’anno precedente. La presidente: «Stiamo lavorando affinché le amministrazioni comunali, riconoscano il maggiore costo del lavoro nella definizione delle tariffe che ci vengono riconosciute per i servizi»

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Il bilancio del 2023 di Progetto Crescita chiude in positivo, dando alla cooperativa sociale ravennate la possibilità di rialzarsi dopo anni difficili e dal segno negativo.

Il fatturato risulta in aumento, attestandosi oltre gli 8 milioni e 500 mila euro (in crescita di oltre 400mila euro rispetto al 2022). Molto positivo anche l’utile: 42mila euro che l’assemblea ha scelto di destinare a riserva della cooperativa per risanare le perdite degli scorsi anni.

«I risultati ottenuti nel 2023 ci soddisfano molto – commenta Francesca Battistini, presidente Progetto Crescita – e ci permettono di guardare al futuro con più ottimismo e serenità. Veniamo da un biennio di bilanci in negativo, dovuti alla pandemia e ai rincari generali e soprattutto alla gestione della Scuola Maria Ausiliatrice di Lugo. Il notevole aumento del fatturato che abbiamo avuto deriva dall’incremento dalla vendita dei nostri servizi e dalle prestazioni che facciamo, che da soli (senza contare i contributi che riceviamo per alcuni servizi) hanno superato gli 8 milioni di euro. Tutto questo in un anno che ha visto uno dei nostri servizi educativi distrutto dall’alluvione, mi riferisco alla Scuola dell’Infanzia Asilo Azzaroli di Sant’Agata sul Santerno, dove siamo in cogestione insieme a Solco Ravenna, nostro consorzio di riferimento, e alla Fondazione Azzaroli».

Progetto Crescita dà lavoro a 350 persone di cui 264 donne e 174 soci della cooperativa. La cooperativa è attiva principalmente nel territorio ravennate in quattro aree principali: infanzia/ adolescenza, disabilità, integrazione sociale e dipendenze patologiche. «Per ognuna delle aree abbiamo servizi anche molto diversi tra loro – prosegue la presidente -. Tra quelli numericamente più importanti c’è sicuramente il servizio di inclusione educativa scolastica per il Comune di Ravenna e Russi che nel 2023 ha costituito da solo il 50% del fatturato. I risultati positivi sono stati possibili anche grazie alle migliori performance ottenute dai servizi gestiti in maniera diretta, come ad esempio la Comunità terapeutica l’Ancora e il Cas di via Torre. Inoltre abbiamo introdotto un sistema di controllo di gestione che ci permette di intervenire tempestivamente quando un servizio o una prestazione non ottengono i risultati sperati».

Per quanto riguarda il 2024 la cooperativa è impegnata a consolidare i servizi attivi ma soprattutto a garantire ai propri soci e alle proprie socie gli aumenti salariali previsti con il nuovo contratto nazionale della cooperazione sociale, entrato in vigore a febbraio. “Garantire l’applicazione del contratto senza che la cooperativa vada in perdita è la nostra grande sfida in questo momento – aggiunge Battistini -. Stiamo lavorando con impegno affinché i nostri committenti, per lo più amministrazioni comunali, riconoscano il maggiore costo del lavoro nella definizione delle tariffe che ci vengono riconosciute per la realizzazione dei servizi. Le risposte che abbiamo ricevuto dai primi confronti sono positive e speriamo di giungere presto a un accordo che ci permetta di lavorare anche per quest’anno con serenità».

Cristiano Cavina a Lugo per la presentazione del suo ultimo romanzo “L’ananas no”

Appuntamento venerdì 19 luglio alla scoperta della prima avventura del detective Manolo Moretti

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Il Pavaglione di Lugo si prepara ad accogliere Cristiano Cavina per la presentazione del suo ultimo romanzo L’ananas no, venerdì 19 luglio, alle ore 21. L’autore dialogherà con Cinzia Filippi dell’associazione faentina Music Academy – Area 51 per raccontare al pubblico la prima avventura di Manolo Moretti, ex sovrintendente della Polizia penitenziaria diventato pizzaiolo per scelta, ma detective suo malgrado. Lo stesso autore, nato a Casola Valsenio nel 1974, ha lavorato come pizzaiolo per oltre vent’anni e solo con il primo romanzo, pubblicato nel 2003, ha scoperto la sua vena letteraria facendola diventare una professione.

Si tratta del terzo romanzo di Cavina pubblicato con Bompiani, testimone di un periodo prolifico che l’ha visto passare dall’acclamato e intimo La parola papà a Il ragazzo sbagliato, scritto insieme a Giada Borgatti e uscito in libreria il giorno stesso dell’alluvione.

Nonostante gli elementi di novità di L’ananas no, come l’ambientazione in riviera e il genere del giallo con tanto di omicidio, indagini e colpi di scena i lettori appassionati dello scrittore casolano vi ritroveranno molto del suo stile e del suo linguaggio.

Faenza avvia lo studio per installare telecamere agli ingressi della Ztl

Dall’autunno parte la sperimentazione per raccogliere dati, dall’inizio del 2025 telecontrollo in funzione. L’estensione della Ztl non cambia

Telecamere Video SorveglianzaFaenza avvia il percorso per l’installazione di un sistema di telecontrollo, attraverso varchi elettronici, sull’ingresso dei veicoli in centro storico nelle zone a traffico limitato già esistenti e che non prevedono ampliamenti rispetto al passato.

L’attivazione del sistema di telecontrollo è prevista per l’inizio del 2025 e sarà preceduta, nell’autunno di quest’anno, da una fase di monitoraggio del traffico. Nello stesso periodo sarà effettuato un percorso di confronto con i cittadini e le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato del territorio. Questa fase servirà a raccogliere dati utili per ottimizzare il funzionamento del sistema stesso.

L’elemento centrale del progetto è costituito dall’avvio dello studio per individuare le zone del centro storico da sottoporre al controllo elettronico. L’obiettivo del sistema di telecontrollo per la gestione delle Ztl, prassi ormai consolidata in molte città italiane, è di monitorare il traffico contribuendo così a migliorare la sicurezza stradale, la fluidità della circolazione, la qualità della vita nel centro storico e la fruibilità di attività e locali.

Nulla cambierà sul fronte delle regole oggi previste per il rilascio dei permessi e rimarranno validi quelli già in possesso dagli aventi diritto (residenti, attività economiche, disabili etc.) e non saranno richiesti esborsi aggiuntivi.

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