lunedì
04 Agosto 2025

Concertone coi ragazzi delle scuole apre l’edizione 50 di “Ravenna Jazz”

Il 4 maggio al teatro Alighieri, al via l’anniversario del festival con la grande orchestra di studenti di “Pazzi di Jazz”. Si celebra la musica di Charles Mingus

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L’edizione 2022 di “Pazzi di Jazz” (foto Giampaolo Solitro)

Ravenna Jazz festeggia quest’anno il 50esimo anniversario. Ad aprire la rassegna – giovedì 4 maggio dalle 21 al teatro Alighieri – sarà il “concertone” del progetto “Pazzi di Jazz”, arrivato alla decima edizione, un traguardo raggiunto rimanendo sempre fedele al suo originale format ma aggiornando il cast artistico. A coronamento di un percorso didattico e formativo che coinvolge numerose scuole ravennati, quattro celebri artisti (Tommaso Vittorini, Mauro Ottolini, Alien Dee e Mauro Negri) saliranno sul palcoscenico assieme alle orchestre giovanili e ai cori dei quali hanno curato la preparazione.

Animatore di “Pazzi di Jazz” sin dalle sue origini, Tommaso Vittorini, noto compositore e direttore d’orchestra, salirà sul podio del concerto. A lui si devono anche gli arrangiamenti originali eseguiti nel corso della serata. Legato a “Pazzi di Jazz” sin dalla prima edizione è anche il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer Alien Dee. Acquisto più recente ma ormai familiare agli studenti ravennati è l’esuberante trombonista Mauro Ottolini, mentre per la prima volta si unisce a questa squadra il sassofonista Mauro Negri: due solisti di riferimento del jazz nazionale.
Alla guida di questi affermati professionisti di fama internazionale saranno affidati i giovanissimi studenti provenienti dalla scuola media Don Minzoni (Orchestra dei Giovani e Orchestra Don Minzoni) e la scuola primaria Mordani (il coro Swing Kids). Il coro a cappella Teen Voices riunirà poi studenti provenienti da vari istituti superiori.

La musica del geniale contrabbassista Charles Mingus è stata al centro dei laboratori didattici e poi anche del concerto finale all’Alighieri. Ancora enorme è l’influenza esercitata dal suo lascito musicale, nel quale convivono le radici del blues e l’estetica di Duke Ellington, la forza di Coltrane e la creatività di Charlie Parker, rese uniche e diverse dalla sintesi fattane da Mingus, personalità non meno sovrumana di quella dei suoi modelli. L’accostamento in altorilievo tra la concezione compositiva e l’improvvisazione, in Mingus, sprigiona un’energia dalla forza libertaria, un’espressività al calor bianco.

Maltempo, Anas chiude la Reale a Mezzano

Sul posto le squadre di pronto intervento per reindirizzare il traffico

Tracimazione LamoneIn relazione alla perdurante situazione di criticità idraulica, Anas ha informato che l’attuale condizione del fiume Lamone a Mezzano (comunicato delle ore 9.40 del 3 maggio) rende necessaria la chiusura della statale 16.

La chiusura interessa il tratto incluso tra il km 136,100 ed il km 147,000 e si è resa necessaria per consentire le operazioni di monitoraggio dei corsi d’acqua e per garantire la sicurezza della circolazione.

I percorsi alternativi sono A14 dir fino a Bagnacavallo e poi sp 8 fino alla rotonda di Alfonsine; oppure sp1 fino a Sant’Alberto e poi sp24 – via Basilica fino a ricongiungersi alla statale 16.

Sono comunque presenti squadre di pronto intervento e forze di polizia per reindirizzare il traffico.

Intanto, la situazione dei fiumi è sempre più seria: il Lamone è esondato a Boncellino (foto da Emilia Romagna Meteo), osservato speciale il Senio che ha esondato a Castel Bolognese. Così come il Santerno, in località Ca’ di Lugo.

 

I fiumi esondano: allagamenti in tutta la provincia, evacuate centinaia di famiglie

La situazione monitorata dai centri di coordinamento coordinati dalla prefettura

Sono ancora in corso le attività del Centro Coordinamento Soccorsi costituito in prefettura per far fronte all’emergenza idraulica e idrogeologica che sta interessando l’intero territorio provinciale.

La prefettura, con i Centri Operativi Comunali, sta costantemente monitorando la situazione determinata dalla rottura dell’argine da parte del fiume Sillaro nel territorio di Conselice, dove si sono concluse le operazioni evacuazione di circa 60 residenti; restano sempre attivi sul posto i presidi formati da Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile, per vigilare su eventuali altre problematiche connesse all’evoluzione della situazione.

Nelle prime ore della mattina, a causa della confluenza del Marzeno con il Lamone, si è verificata l’esondazione delle acque in diversi punti nel territorio del comune di Faenza, rendendo necessario evacuare un centinaio di residenti (nella gallery le foto pubblicate dalla pagina Facebook Emilia Romagna Meteo). Il sindaco ha anche deciso di chiudere ogni scuola di ordine e grado.

Per quanto riguarda la situazione del restante territorio provinciale, criticità si sono verificate nel territorio del comune di Castel Bolognese, in particolare nella località di Biancanigo dove sono stati sgomberati un centinaio di residenti.

Situazione critica a Traversara di Bagnacavallo dove si è aperta un’ampia falla ed è in corso l’evacuazione di tutta la frazione.

Per quanto riguarda il comune di Ravenna è attentamente monitorato l’andamento della evoluzione idrometrica dei fiumi Montone e Lamone e si sta procedendo a realizzare le specifiche opere di contenimento oltre che ad allertare la popolazione, residente in aree potenzialmente oggetto di esondazione, circa le opportune misure di autoprotezione da adottare.

La circolazione ferroviaria è al momento (comunicato delle Ferrovie è delle 7.30 di oggi, 3 maggio) sospesa fra Faenza e Forlì (linea Bologna-Rimini), Russi e Lugo (linea Bologna-Ravenna), Russi e Granarolo (linea Faenza-Ravenna) e fra Lavezzola e Mezzano (linea Ferrara-Ravenna). I treni che erano in corso di viaggio sono stati fermati nelle stazioni. In corso la riprogrammazione del servizio con cancellazioni, deviazioni e rallentamenti. Attivati ove possibile servizi bus sostitutivi.

Goldin porta all’Alighieri gli ultimi giorni di Van Gogh

Il noto critico il 3 maggio a Ravenna con il suo spettacolo con le musiche di Battiato

Goldin Gli Ultimi Giorni Di Van Gogh

Arriva a Ravenna lo spettacolo di grande successo di Marco Goldin, Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato. L’appuntamento con il famoso critico d’arte e scrittore veneto è per mercoledì 3 maggio al teatro Alighieri.

Lo spettacolo – di e con Marco Goldin, musiche di Franco Battiato e animazioni video di Alessandro Trettenero – è parte del progetto collegato al romanzo Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato, scritto da Goldin nella particolare forma di diario immaginario, edito da Solferino e giunto alla quarta ristampa. La rappresentazione teatrale è liberamente ispirata al romanzo che racconta le ultime settimane di vita del grande pittore.

Goldin, con la sua consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, è sul palcoscenico per raccontare di un Van Gogh che potrebbe aver tenuto un diario proprio in quei giorni e per questo lo fa parlare con la sua voce, sempre appoggiandosi ai fatti realmente accaduti, dunque nella dimensione del verosimile.

A creare ancor di più l’atmosfera spirituale, eppure densa della carne e dei sogni della vita di Van Gogh, contribuiscono, eccezionalmente concesse per questa occasione, le musiche di Franco Battiato.

Esondazione Sillaro: due famiglie evacuate, una notte di lavoro per rifare l’argine

Al palazzetto dello sport di Conselice un centro di accoglienza. A Brisighella due frane. Faenza: preoccupa il Lamone; sottopasso allagato, chiusa la circonvallazione

Il torrente Sillaro in piena ha rotto l’argine nelle campagne tra Imola, Massa Lombarda e Conselice, all’altezza di via Merlo al confine tra le province di Bologna e Ravenna. La prefettura fa sapere che sono state evacuate due famiglie dalle loro abitazioni: al palazzetto dello sport di Conselice in via Di Vittorio è stato allestito un centro di accoglienza per la notte.

Sillaro Rottura ArgineLa Regione Emilia-Romagna fa sapere che l’agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sta intervenendo con i propri mezzi e con una ditta. Si lavorerà tutta la notte, anche con torri-faro, per chiudere nel più breve tempo possibile la rottura con massi ciclopici.

Nella zona degli allagamenti sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Ravenna per aiutare la popolazione con l’utilizzo di gommoni con personale specializzato nel soccorso acquatico e l’intervento dell’elicottero “Drago” del reparto di Bologna.

Altre criticità in provincia, monitorate dal Centro coordinamento soccorsi (Ccs) costituito in prefettura, sono segnalate a Brisighella: due frane, una in località Fognano e l’altra lungo la SP49 Bicocca, che è attualmente interrotta dal materiale franoso. A Riolo Terme si è verificato un rigurgito di acqua da un canale di scolo che ha interessato alcuni box auto.

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A Faenza circonvallazione chiusa in entrambi i sensi fra la rotatoria donatori di sangue (Cappuccini/via Canalgrande) e via Argnani

A Faenza si segue con attenzione l’evoluzione della situazione idrometrica del fiume Lamone nella confluenza con il fiume Marzeno. Il sindaco di Faenza informerà la popolazione residente nelle zone interessate dagli eventi di ingressione delle necessarie misure da porre in atto per la salvaguardia dell’incolumità personale, come previsto dalla pianificazione comunale e l’eventuale adozione di provvedimenti di evacuazione per la messa in sicurezza della popolazione. Al momento circonvallazione chiusa in entrambi i sensi fra la rotatoria donatori di sangue (Cappuccini/via Canalgrande) e via Argnani.

La tragedia di Srebrenica va in scena al POLIS Festival

Il 3 maggio Roberta Biagiarelli protagonista del racconto cult sul genocidio che segnò  il conflitto nella ex Jugoslavia. Al via dopo il rinvio per maltempo anche lo spettacolo itinerante in città di Gemma Hansson Carbone

Biagiarelli A Come Srebrenica
Roberta Biagiarelli

Nella seconda giornata di programmazione il festival internazionale POLIS di Ravenna, entra nel cuore del percorso dedicato ai Balcani – il 3 maggio (ore 21) al teatro Rasi – con A come Srebrenica di e con Roberta Biagiarelli, uno dei ritratti più veri e intensi che il teatro abbia dedicato al genocidio di Srebrenica. Un vero e proprio spettacolo cult, che dal suo debutto nel 1998 è stato replicato più di 600 volte in Italia e all’estero.

Un’attrice sola sul palco diventa narratrice e protagonista di una storia dove la Ragion di Stato e gli Interessi di Politica Internazionale hanno giocato a Risiko con la vita di decine di migliaia di persone. A Srebrenica è stata scritta una delle pagine più oscure del Novecento e anche da quel luogo occorre ripartire per ri-pensare l’Europa, per non cadere nell’errore di liquidare il conflitto balcanico come qualcosa di risolto e lontano nel tempo. Una lezione della memoria contro il pericolo dei nazionalismi, delle divisioni e delle manifestazioni di intolleranza.
Lo spettacolo va in scena anche giovedì 4 maggio (ore 10) nella grande sala del Teatro Rasi in un progetto speciale per le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori di Ravenna, nel tentativo, attraverso il teatro, di far conoscere alle nuove generazioni momenti importanti della storia europea contemporanea.

Dopo il rinvio per il maltempo prende il via anche Muoio come un paese, (ore 18.30 partenza dal Teatro Rasi, in replica anche il 4 maggio) una camminata immersiva nei luoghi di Ravenna, per venti spettatori alla volta. Dal testo del noto autore greco Dimitri Dimitriadis, interpretato e diretto dalla poliedrica performer e regista italo-svedese Gemma Hansson Carbone. Un progetto di ricerca artistica aperto, libero, che coinvolge l’artista e il suo pubblico in una esplorazione collettiva di diverse pratiche artistiche e scientifiche. Lo spettacolo viene approfondito dall’incontro (ore 20, Teatro Rasi, sala Mandiaye N’Diaye) con l’autrice-attrice e il critico Alessandro Iachino. L’incontro è trasmesso anche in streaming sui canali di ErosAntEros – POLIS Teatro Festival.

Piogge senza sosta: fiumi sotto osservazione, strade chiuse, frane in collina

I corsi d’acqua che preoccupano di più sono Sillaro, Idice, Santerno e Montone, Marzeno

Via Sottofiume 1Un tratto di circa 1,3 chilometri di via Sottofiume a Lugo, tra la strada provinciale 17 e via Lombardina tra San Bernardino e Giovecca, è stato chiuso al transito dal pomeriggio di oggi, 2 maggio, per l’innalzamento del livello del fiume Santerno che scorre parallelo alla strada. La decisione è stata presa in via precauzionale dal Comune di Lugo dopo l’allerta meteo rossa della protezione civile per criticità idraulica in Bassa Romagna e Solarolo. Attraversamenti di fiumi e tratti di strada sono stati chiusi anche sulle colline faentine.

Alle 13 in prefettura si è riunito il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs), formato dai 18 sindaci della provincia, da componenti della protezione civile regionale e comunale, dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine, per delineare le strategie operative contenitive delle criticità derivanti dall’attuale situazione meteo. Sono stati convocati e sono pienamente operativi anche i Centri operativi di tutti i Comuni (Coc) della Provincia.

Un focus specifico è stato dedicato alla situazione dei ponti e dei sottopassi della provincia che saranno tenuti sotto osservazione in queste ore. Particolare attenzione sulla situazione idrometrica dei fiumi Sillaro, Idice, Santerno e Montone, Marzeno: gli argini sono sorvegliati anche grazie all’ausilio di squadre del volontariato provinciale.

Ravenna: previsto innalzamento dei livelli di Montone e Lamone

Via SottofiumePer quanto riguarda l’allerta di criticità idraulica arancione attualmente in corso si segnala che è previsto un innalzamento dei livelli dei fiumi, in particolare nel territorio ravennate del Montone e del Lamone sopra soglia 2, in una scala che arriva fino a 3, e che pertanto è in corso e permarrà un attento monitoraggio della situazione, al quale seguiranno ulteriori interventi in caso di necessità.

Faenza, frane in collina

Per quel che riguarda l’Unione della Romagna Faentina le abbondanti piogge stanno determinando alcune problematiche: frane, in particolar modo nella zona di Brisighella e Casola Valsenio, alcune delle quali sulle vie di comunicazione che in queste ore si stanno rimuovendo e l’innalzamento della soglia dei livelli di acqua dei fiumi Senio, Lamone e Marzeno e dei rii collegati. Per precauzione, si è provveduto a chiudere transennando alcuni attraversamenti dei corsi d’acqua e le relative strade dove la situazione è più preoccupante.

Il mondo ambientalista contro il rigassificatore: manifestazione nazionale a Ravenna

Il 6 maggio un corteo in città contesta l’impianto a mare: si chiede più investimenti sulle rinnovabili e l’abbandono delle fonti fossili

BW Singapore Bird View 2 1Abbandonare le risorse fossili come fonte per la produzione di energia e puntare sulle rinnovabili, quindi no al rigassificatore, no alle trivelle, no ai gasdotti. In sintesi è questo il senso della manifestazione nazionale organizzata per il 6 maggio a Ravenna. I promotori sono comitato Fuori dal fossile, rete No Rigass No Gnl e rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna.

Il corteo partirà alle 14 da piazzale Farini (di fronte alla stazione ferroviaria) e percorrerà via Carducci, via Mariani, via Guidone, piazza Caduti, via Guerrini, via d’Azeglio, piazza Baracca, via Cavour e piazza del Popolo dove sono previsti alcuni interventi a voce.

Legambiente: rigassificatore e eolico non hanno lo stesso trattamento

Secondo Legambiente, che aderirà al corte ravennate, «stiamo assistendo a un’operazione di pura conservazione di un modello di sviluppo sbagliato, economicamente e ambientalmente insostenibile, legato a doppio filo all’industria fossile, che fa impantanare lo sviluppo degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e contemporaneamente sostiene la realizzazione di impianti, come i nuovi rigassificatori, dannosi per l’ambiente e per la transizione ecologica del sistema energetico. Questa operazione si sta realizzando in alcuni territori della penisola italiana e uno di questi è Ravenna».

Il territorio romagnolo è il luogo in cui si contrappongono i due modelli di sviluppo: «Da una l’industria del fossile che cerca di sopravvivere ricorrendo all’installazione di nuovi impianti che confermano la dipendenza dell’Italia dalle importazioni di materie a uso energetico, dall’altra parte il settore delle fonti rinnovabili con il nuovo hub energetico eolico e fotovoltaico nel tratto di mare tra Ravenna e Bellaria e il parco eolico da 330 MW a Rimini, capaci complessivamente di coprire il fabbisogno energetico di 1,2 milioni di famiglie. È evidente la diversità di trattamento riservata a queste due tipologie progettuali: l’iter autorizzativo per il nuovo rigassificatore è stato ridotto a 120 giorni, mentre i progetti rinnovabili stanno passando attraverso la classica procedura di valutazione d’impatto ambientale».

Gli ambientalisti giudicano negativamente l’approccio del mondo oil&gas di Ravenna che non ha mai preso in considerazione il totale decomissioning delle piattaforme abbandonate e un investimento nelle rinnovabili mature: «Pensiamo ad esempio al progetto di Eni sullo sfruttamento dell’energia da moto ondoso, fino alla proposta di realizzazione di processi di cattura e stoccaggio di CO2. Quest’ultima, in realtà, è una tecnologia che nella stragrande maggioranza dei casi non è riuscita a ottenere un processo di sequestro di CO2 in modo energeticamente sostenibile e che è sempre stata invece legata a operazioni di estrazione di ulteriore gas dai pozzi in cui il carbonio è stato immesso, realizzando di fatto un circolo vizioso a sostegno dell’economia fossile».

Il Partito della Rifondazione Comunista di Ravenna sarà presente alla manifestazione «perché il rigassificatore è una infrastruttura pericolosa ed impattante per l’ambiente, il clima e l’attività turistica, e che prolunga la dipendenza dalle fonti fossili a scapito di una reale transizione energetica».

Manifestazioni contro il rigassificatore a Ravenna: le realtà aderenti

L’ultimo aggiornamento degli organizzatori riporta questo elenco di aderenti alla manifestazione.

Associazioni e Comitati: Legambiente, Greenpeace, Italia Nostra Ravenna, Fridays for Future, Associazione Naturista Ravennate, Associazione Esposti Aminato, Rete Nazionale Lavoro Sicuro, Circolo Chico Mendes di Bologna, Centro Francesco Lorusso di Bologna, Faenza Eco-logica, Comitato Salviamo le Api-Salviamo Noi, VOLA – Volontari per l’ Ambiente di Potenza, Associazione Ora e Sempre Resistenza, Centro Sociale Autogestito Spartaco di Ravenna.

Gruppi Politici: Europa Verde – Verdi Emilia Romagna, Unione Popolare, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Potere al Popolo, CLN – Comitato di Liberazione Nazionale, 3V Romagna, Ravenna in Comune, Lista Civica Ambiente e Territorio.

Realtà Sindacali: Cobas, USB, Area “Le Radici del Sindacato” della CGIL, Collettivo lavoratrici e lavoratori GKN di Campi Bisenzio, Federazione Provinciale USI-CIT di Bologna.

Assemblea pubblica a Ravenna su risorse fossili, rinnovabili e rigassificatore

Il percorso di avvicinamento alla manifestazione nazionale di sabato avrà il 3 maggio alle 20.30 un appuntamento informativo in pubblica assemblea alla sala Ragazzini di Largo Firenze (dietro la chiesa di San Francesco) perché, come dicono gli organizzatori, «sapere è il primo passo per reagire e reagire è il primo passo per cambiare». Partecipano alcune delle realtà che saranno protagoniste della giornata del 6 maggio, per delineare le dinamiche della manifestazione e ribadire le ragioni che hanno spinto ad organizzarla. Il titolo è: Quale pianeta per il futuro.

Questi i relatori:

● Prof.ssa Margherita Venturi (Università di Bologna), esperta nell’ambito della progettazione e dello studio di congegni e macchine a livello molecolare, con particolare interesse per quei sistemi in grado di convertire l’energia solare in energia chimica (fotosintesi artificiale),

● Marina Mannucci per le realtà femministe ravennati,

● Luigi Danzi per i Comitati di Piombino e la Rete No Rigass No Gnl,

● Francesco Iorio per il Collettivo di Fabbrica GKN da Firenze,

● Renato di Nicola portavoce nazionale della campagna nazionale Per il Clima – Fuori dal Fossile,

● Antonio Lazzari di Strategie Sociali,

● Francesco Occhipinti della Segreteria Regionale di Legambiente,

● Giacomo Zattini portavoce Fridays for Future – Italia,

● Pippo Tadolini del Coordinamento Ravennate Per Il Clima – Fuori dal Fossile e in rappresentanza di Rete Emergenza Climatica e Ambientale (RECA) Emilia-Romagna.

Dalla Regione 20 milioni a fondo perduto per chi riqualifica le strutture turistiche

Domande a partire dal 25 maggio, interventi da completare entro il 31 dicembre 2024, ogni imprenditore può ricevere al massimo 200mila euro

Pexels Andrea Piacquadio 3771110La Regione Emilia-Romagna è pronta a lanciare un bando per contributi a fondo perduto (20 milioni di euro la dotazione complessiva) che serviranno alla ricostruzione, riqualificazione, ammodernamento e ampliamento delle strutture turistiche, a rinnovarne le attrezzature e gli arredi o per offrire nuovi servizi ai clienti anche attraverso soluzioni innovative oppure digitali con attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

Il bando è pensato per proprietari o gestori di alberghi, residence, condhotel, campeggi, villaggi turistici e marina resort che vogliono riqualificare le proprie strutture. Premialità per i progetti con ricadute positive sull’occupazione, prevalenza di giovani e donne, servizi per le persone con disabilità e attenti all’ambiente. Ogni imprenditore potrà avere un contributo massimo di 200mila euro, le domande potranno essere presentate online (sistema Sfinge 2020) dal 25 maggio al 5 settembre e i progetti dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2024.

«L’industria delle vacanze è per noi una delle principali leve strategiche ed economiche da azionare per aumentare il benessere dei cittadini e l’attrattività dell’Emilia-Romagna – afferma l’assessore regionale a Turismo e Commercio, il ravennate Andrea Corsini –. Con questo bando, che si somma all’altra misura  da 300 milioni di fondi Bei promossa di recente, ci proponiamo di rinnovare gli alberghi e i campeggi per rendere il soggiorno nella nostra regione un’esperienza sempre più confortevole e soprattutto, in linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, a basso impatto ambientale».

L’allerta meteo diventa rossa nei comuni della Bassa Romagna

Si attivano i centri operativi, monitoraggio costante degli argini. «Non andare su argini e vicino a corsi d’acqua»

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Foto di repertorio

L’Agenzia regionale di Protezione civile ha emanato un’allerta meteo rossa (rischio alto) per criticità idraulica che interessa anche il territorio della Bassa Romagna e che prevede l’attivazione delle massime azioni a tutela del territorio: sono in corso di attivazione i Coc (Centri Operativi Comunali) in tutti i Comuni (in provincia di Ravenna sono coinvolti quelli di Solarolo, Cotignola, Bagnacavallo, Alfonsine, Fusignano, Sant’Agata sul Santerno, Conselice, Massa Lombarda e Lugo) ed è già attivo il monitoraggio costante degli argini.

Nella giornata di oggi, martedì 2 maggio, infatti precipitazioni diffuse continueranno a persistere sul settore centro-orientale fino alla prima parte della giornata di mercoledì 3 maggio (nella zona della Bassa Romagna) mentre saranno in attenuazione e progressivo esaurimento sul settore occidentale. Sono in atto innalzamenti dei livelli idrometrici in tutti i corsi d’acqua del territorio.

«Si potranno generare diffusi fenomeni franosi e di ruscellamento lungo i versanti – si legge nella nota dell’agenzzia -. Sono previsti rinforzi di ventilazione da nord/est fino a burrasca moderata (62-74 Km/h) sulle aree di crinale appenninico centro occidentali».

Si raccomanda di non recarsi su argini e in prossimità dei corsi d’acqua su tutto il territorio, le passerelle sono già state chiuse e lo stato dei ponti sarà monitorato in corso di passaggio delle piene.

Per la Bassa Romagna è a disposizione anche il canale Telegram delle emergenze al quale è possibile iscriversi al link https://t.me/bassaromagnaemergenze.

Inoltre tramite l’applicazione gratuita Alert System Plus, disponibile per Android, IOS e Windows Phone, dopo una semplice registrazione del numero telefonico, è possibile restare aggiornati in tempo reale e ricevere e visionare eventuali messaggi utili all’emergenza (selezionare “Unione della Bassa Romagna” tra i territori a disposizione).

Per emergenze è sempre attivo il numero verde 800 072525.

Tra goliardia e integrazione: a Cotignola torna il gran premio delle auto a pedali

Il 6 maggio si sfideranno equipaggi da diverse parti d’Italia e Stati europei: la classifica fatta in base alla velocità e allo stile del veicolo

Vetture A Pedali A Cotignola (1)Cotignola accoglie anche quest’anno le Vap, cioè le colorate e fantasiose vetture a pedali che sabato 6 maggio si contenderanno il 16esimo gran premio internazionale Cotignola-Europa.

Questa manifestazione goliardica, ma anche competitiva a tutti gli effetti, vuole favorire le relazioni tra ragazzi e ragazze di diverse nazionalità. Parteciperanno infatti equipaggi provenienti da diverse città d’Italia e da altre nazioni come Francia, Turchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia e Portogallo. Anche quest’anno la scuola media “Luigi Varoli” di Cotignola si presenterà al via con quattro equipaggi.

Vetture A Pedali A Cotignola (2)Il ritrovo è previsto alle 15 in piazza Vittorio Emanuele II: qui gli equipaggi eseguiranno la coreografia di presentazione; a seguire raggiungeranno in parata il circuito protetto del parco Pertini. La partenza della gara vera e propria è prevista per le 17.15 e la vittoria andrà a chi avrà percorso più giri in 80 minuti.

A seguire ci saranno le premiazioni: la classifica sarà stabilita per il 50% dalla velocità, calcolata sul numero di giri percorsi, e per il restante 50% dal look, cioè dall’idea che ha ispirato la forma dell’auto, da come la carrozzeria è stata modellata e dipinta, dai costumi dei piloti e dall’animazione studiata ed eseguita dalla squadra prima della gara. Musica e animazione accompagneranno tutto il pomeriggio.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Cotignola, con il supporto della società ciclistica Cotignolese, dell’associazione Acropolis, Podisti Cotignola e altre associazioni, dell’istituto comprensivo «Don Stefano Casadio» e dei numerosi sponsor.

Per ulteriori informazioni contattare l’Urp al numero 0545 908871, mail eventi@comune.cotignola.ra.it.

Catamarano con cucina e camere da letto ormeggiato in Darsena e per le gite

Il progetto “house-boat” è del titolare del ristorante Alchimia. L’imbarcazione è in costruzione nei cantieri Dellapasqua, e può navigare passando sotto il ponte mobile

Catamarano Progetto House Boat

Dopo l’esperienza sperimentale durata due anni, a partire dalla tarda primavera del 2018, con una motonave a collegare la darsena di città a Porto Corsini e Marina di Ravenna per gite di un’ora lungo il canale Candiano con 130 posti a bordo, ora il titolare del ristorante Alchimia ci riprova con un’idea diversa. Una cosiddetta house-boat, letteralmente casa-barca, cioè un piccolo catamarano dotato di cucina e due camere da letto.

Il progetto, apparso sulle pagine de “Il Corriere Romagna” nei giorni scorsi, dovrebbe partire il prossimo autunno, dopo il varo della casa galleggiante al cantiere navale Dellapasqua a Marina di Ravenna. Le dimensioni vanno da 10 a 18 metri di lunghezza e da 3 a 5 metri di larghezza, costruita in vetroresina con le stesse tecniche di costruzione acquisite durante gli oltre 62 anni di storia del cantiere. La priorità di questo tipo di imbarcazioni non è indirizzata alle prestazioni o al design nel senso più strettamente estetico, bensì alla piena abitabilità. L’idea è quella di farne un’attrazione con la possibilità di una fruizione degli spazi a terra in banchina dove collocare coperti per pasti e aperitivi.

Non solo: le dimensioni consentono la navigazione sotto al ponte mobile senza bisogno di sollevarlo, rendendo possibili escursioni. Si partirà con una imbarcazione, ma non è escluso che altre possano aggiungersi se dovesse prendere piede a livello turistico. In particolare rivolgendosi agli stranieri: nei canali di Francia e Germania le houseboat sono più popolari anche se meno curate nell’estetica, come fossero prefabbricati presi da terra e messi su una carena.

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