giovedì
21 Agosto 2025

Su Rai1 il docu-film su Baracca con Fiorello: visione collettiva al teatro di Lugo

Il 29 marzo dalle 21 apertura porte del Rossini: prenotazione dei posti via email

Giuseppe Fiorello Docufilm BaraccaIn prima serata su Rai1 il 29 marzo andrà in onda “I cacciatori del cielo”, il docu-film girato anche a Lugo per raccontare la vita dell’aviatore Francesco Baracca (interpretato da Giuseppe Fiorello), e il Comune ha organizzato una visione collettiva aperta alla cittadinanza al teatro Rossini. Inizialmente il Comune aveva scelto la sala Estense della Rocca ma in poche ore sono piovute un centinaio di prenotazioni per i posti e la proiezione è stata spostata nel teatro recentemente inaugurato dopo un lungo restauro.

Apertura porte alle 21. Tutti gli interessati possono prenotarsi scrivendo a museobaracca@comune.lugo.ra.it, le prenotazioni già inviate saranno mantenute. Alle 18.30 ci sarà una visita guidata al museo, anche in questo caso è gradita la prenotazione scrivendo allo stesso indirizzo mail.

Il progetto del docu-film è realizzato da Anele con il patrocinio e la partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e Difesa Servizi, in collaborazione con Rai Documentari, in coproduzione con Luce Cinecittà, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e con Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A., con il contributo di Emilia-Romagna Film Commission, Visit Romagna, Comune di Lugo di Romagna e Consorzio In Bassa Romagna.

Partono i lavori in via Bonifica. Dureranno un anno e mezzo. In estate strada aperta

Investimento del Comune di Ravenna da 3,3 milioni di euro. Verrà realizzato anche un percorso ciclabile

Via BonificaÈ in programma per lunedì, 20 marzo, l’inizio dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione di via Bonifica, in ritardo di alcuni mesi rispetto alle previsioni (l’obiettivo era ottobre 2022). Il cantiere riguarderà il tratto tra Porto Fuori e Lido Adriano, con l’allargamento della sede stradale da circa cinque metri a sette e mezzo per un tratto di circa quattro chilometri e la contestuale realizzazione di un percorso ciclabile su corsia riservata, largo due metri e mezzo e protetto da un cordolo di cinquanta centimetri.

L’investimento per la realizzazione dell’intervento ammonta complessivamente a 3 milioni e 300mila euro. La durata contrattuale complessiva dei lavori è di un anno e mezzo.

«Via Bonifica – sottolineano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte – è l’unico collegamento tra gli abitati di Porto Fuori e Lido Adriano e quella di renderla più sicura e adeguata ai flussi di traffico che la attraversano, in particolare nel periodo estivo, è una necessità imprescindibile. Questo intervento di riqualificazione rappresenta una risposta concreta sia alle esigenze del territorio che a quelle del comparto turistico. L’investimento economico è notevole, ma proprio per l’importanza dell’obiettivo non abbiamo esitato a metterlo in campo. Anche la complessità dei lavori sarà alta, ma anche in questo caso a prevalere nei ragionamenti che sono stati fatti è stata l’esigenza di sicurezza e funzionalità. Ovviamente l’attenzione nella gestione delle tempistiche di cantiere sarà massima, in modo da cercare di creare meno disagi possibile. In tutte le situazioni che lo consentiranno saranno istituiti dei sensi unici alternati, in modo tale da mantenere la strada aperta; e in ogni caso i periodi di chiusura saranno previsti al di fuori della stagione estiva e delle festività di Pasqua e primavera. Siamo certi che da parte della popolazione ci sarà la massima comprensione, così come finora è stato fondamentale l’apporto delle varie rappresentanze della comunità locale, come i Consigli territoriali Darsena e del Mare, la pro loco di Lido Adriano e il comitato cittadino di Porto Fuori, e dei residenti, che hanno compreso come gli espropri e i disagi che i lavori hanno provocato e provocheranno sono propedeutici all’avere una strada più sicura e adeguata».

I lavori inizieranno all’altezza del civico 90 e proseguiranno in direzione di Lido Adriano. Durante la realizzazione dei primi interventi la strada rimarrà sempre aperta, in quanto sarà sufficiente istituire dei sensi unici alternati, a tratti, regolati da semaforo da cantiere. Soprattutto nelle ore di punta saranno però comunque comprensibilmente possibili, vista la portata dell’intervento, disagi e rallentamenti. Analogamente, sempre dalla prossima settimana, saranno istituiti dei sensi unici alternati per consentire la realizzazione di alcuni interventi da parte di Open Fiber, sotto il dosso e sotto il ponticello sullo scolo Acque Basse, opere necessarie per l’eliminazione di interferenze quindi propedeutiche ai successivi lavori di ristrutturazione e riqualificazione della strada.

«La necessità di chiusura della strada per certe lavorazioni più complesse o più difficoltose dal punto di vista della sicurezza – assicurano dal Comune – sarà comunicata per tempo alla cittadinanza e all’utenza anche con apposita cartellonistica di deviazione». Il transito sarà comunque sempre garantito ai residenti e ai lavoratori delle aziende agricole presenti lungo la via. I lavori che richiederanno la chiusura della strada saranno in ogni caso programmati al di fuori del periodo estivo nel quale si lavorerà sempre a strada aperta (con sensi unici alternati).

L’intervento è complesso perché lungo il percorso ci sono diversi manufatti, ad esempio il ponticello sullo scolo della Gabbia e quello sullo scolo Acque Basse, o sottoservizi, come linee elettriche e telefoniche, impianti fognari, rete dell’acquedotto, metanodotti, per i quali saranno necessari rifacimenti, spostamenti o interramenti.

Nel complesso i lavori riguarderanno tutto il tratto che va dalle ultime case dell’abitato di Porto Fuori fino alla rotonda Porta d’Oriente a Lido Adriano.

Piu nello specifico, partendo da Porto Fuori, si procederà alla sistemazione della fascia laterale sterrata esistente realizzando un percorso protetto attraverso la posa di un cordolo e la ribitumatura della fascia stessa.

Dalla fine del centro abitato, procedendo verso il mare, comincia poi l’intervento di allargamento e creazione del percorso ciclabile. Quest’ultimo sarà realizzato in un primo tratto sul lato sud della strada per poi passare dalla parte opposta, in corrispondenza del primo nucleo di case, dove la fascia di terreno di proprietà comunale è più ampia e già tombata. L’attraversamento sarà regolato da un semaforo a chiamata con appositi apparecchi illuminanti a Led. Questo, oltre a consentire ai ciclisti di attraversare nella massima sicurezza, costituisce anche un deterrente al fine di rallentare la velocità dei mezzi che provengono da lunghi rettilinei.

Per quanto riguarda le opere di illuminazione pubblica si manterrà in esercizio l’impianto esistente nel tratto in curva e nei tratti di accesso ai centri abitati di Porto Fuori e Lido Adriano. Saranno implementati gli impianti esistenti e realizzati nuovi impianti in corrispondenza di tutti i nuclei di case sparse e nelle zone interessate dai nuovi attraversamenti pedonali/ciclabili, con l’adozione di specifici sistemi integrati di illuminazione e segnaletica lampeggiante (sistema tipo SicurLed). Lungo tutta via Bonifica saranno posate due tubazioni per ampliamenti futuri o per la posa di altre infrastrutture.

 

Controlli sui lavoratori di due alberghi a Milano Marittima: 45 irregolari su 60

Conclusi gli accertamenti sul gestore di due strutture iniziati con l’ispezione di agosto 2022 delle Fiamme Gialle con l’Ispettorato del lavoro. C’era chi aveva un contratto per un’ora al giorno e arrivava a farne 12

Foto 2 GdFSu 60 lavoratori impiegati in due alberghi sotto la stessa gestione, 45 non erano in regola: 13 in nero e 32 facevano più di quelle previste dal loro inquadramento contrattuale. È lo scenario trovato dalla guardia di finanza in due strutture ricettive a Milano Marittima.

I militari della tenenza di Cervia hanno concluso nei giorni scorsi gli accertamenti avviati nella passata stagione turistica. Nei primi giorni di agosto 2022 le Fiamme Gialle cervesi e i funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro hanno controllato un albergo con 32 lavoratori presenti, tra cui 6 animatori dipendenti di una società esterna legata alla struttura da un contratto di appalto di servizi.

Dalla situazione di fatto osservata all’atto dell’accesso, nonché dalle dichiarazioni acquisite dagli stessi lavoratori, confrontate con la documentazione rinvenuta all’atto dell’intervento o esibita successivamente da parte delle società controllate, è emerso che 3 dipendenti risultavano lavorare “in nero”, mentre altri 16 lavoratori erano irregolari, in quanto erano formalmente assunti per solo 6 ore settimanali mentre prestavano servizio come maitre di sala, barman, chef, aiuto cuoco, lavapiatti e camerieri per un periodo ben più ampio.

Due giorni i Finanzieri hanno ispezionato anche l’altro albergo limitrofo. Situazione simile: su 28 lavoratori identificati, 10 risultavano in nero e altri 16 irregolari, essendo stati assunti anche loro con contratti part time a tempo determinato con un orario pianificato di sole 6 ore settimanali mentre di fatto svolgevano tutti quanti orari ben più lunghi, con una media di 6-8 ore e picchi di 11-12 ore per gli aiuti cuochi e i responsabili di sala.

La presunta evasione contributiva è stata segnalata agli uffici competenti al fine della regolarizzazione delle posizioni lavorative, del recupero degli oneri contributivi e previdenziali evasi e dell’irrogazione delle relative sanzioni amministrative. Negli stessi verbali, inoltre, i responsabili delle società ispezionate sono stati diffidati a regolarizzare l’intero periodo di impiego irregolare e ad assumere tutti i lavoratori impiegati in nero.

Dal 16 marzo la prevendita del Ravenna Festival: cento appuntamenti in cartellone

La 34esima edizione si apre il 7 giugno. Ticket disponibili al teatro, via telefono, online, nelle filiali della Cassa e negli uffici turistici

Si aprono le prevendite per la 34esima edizione del Ravenna Festival: dal 16 marzo si possono acquistare i biglietti per tutti i cento spettacoli in cartellone dal 7 giugno al 23 luglio (più le anteprime dal 28 maggio al 4 giugno) fra Ravenna, Cervia, Lugo e Russi. Dalla sinfonica alla musica antica, dalla danza al teatro, jazz, world music, cinema e molto altro. I biglietti possono essere acquistati al botteghino del Teatro Alighieri, via telefono (0544 249244), online su ravennafestival.org, sul circuito Vivaticket, nelle filiali La Cassa di Ravenna Spa e negli uffici Iat di Ravenna e Cervia. La formula del Carnet Open, a partire da un minimo di quattro eventi a scelta da tutto il programma, offre uno sconto del 15 percento sui biglietti. Oltre al ridotto a 5 Euro per gli under 18, le tariffe dedicate ai giovani includono lo sconto del 50 percento sui biglietti di valore superiore a 20 Euro per tutti gli under 30.

Al via i laboratori di jazz nelle scuole: il 4 maggio il concerto all’Alighieri

Gli studenti saranno seguiti da artisti di fama per un omaggio a Charles Mingus

Pazzi Di Jazz 2022 (di Giampaolo Solitro) (2)
Un momento dell’edizione 2022 di Pazzi di Jazz

La decima edizione dell’iniziativa didattica e musicale “Pazzi di Jazz” si terrà nelle scuole di Ravenna dal 16 marzo al 4 maggio, proseguendo lungo la traiettoria tracciata dalle precedenti stagioni e mantenendone i principi ispiratori: portare il jazz dentro le scuole, avvicinando le giovanissime generazioni a questa forma d’arte e coinvolgendole in incontri e laboratori condotti da grandi artisti. Alcuni di questi fanno parte del cast sin dalle prime edizioni: il celebre compositore Tommaso Vittorini, il noto critico, docente e musicologo Francesco Martinelli e il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer italiano Alien Dee saranno affiancati da Mauro Ottolini, carismatico trombonista, arrangiatore e compositore, e dal nuovo acquisto Mauro Negri, sassofonista e clarinettista di fama internazionale.

Migliaia di studenti, ma anche le loro famiglie, saranno coinvolti in un’attività che coniuga valori e ideali culturali, attenzione per il sociale, didattica e formazione, sia teorica che pratica. Un percorso che avrà come momento conclusivo, il 4 maggio, l’ormai tradizionale concerto finale al Teatro Alighieri, inserito nel calendario 2023 del festival Ravenna Jazz e dedicato al suo fondatore, Carlo Bubani. Sotto la direzione di Tommaso Vittorini, gli artisti-maestri Mauro Negri, Mauro Ottolini e Alien Dee saranno special guest dello spettacolo conclusivo di Pazzi di Jazz, esibendosi assieme ai propri giovanissimi allievi.

Il concerto finale di quest’anno, intitolato “Tonight at Noon”, sarà un omaggio a Charles Mingus, le cui musiche saranno al centro dei laboratori didattici. Geniale contrabbassista, Mingus (Nogales – Arizona, 22 aprile 1922; Cuernavaca – Messico, 5 gennaio 1979) ha rivoluzionato il modo di suonare lo strumento ed è stato uno dei maggiori compositori del XX Secolo. La sua carriera ha attraversato tutte le epoche della storia del jazz. Con la sua musica, Mingus è anche stato un leader della lotta per i diritti civili e contro la discriminazione razziale.

Il progetto Pazzi di Jazz 2023, organizzato da Jazz Network con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Ravenna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, si è visto riconfermare il riconoscimento del patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Pazzi di Jazz è inserito nel Piano Arricchimento Formativo di Territorio del Comune di Ravenna.

Laura Pausini vuole aprire il tour da Solarolo: concerto per fan club e residenti

A trent’anni dal successo a Sanremo con “La solitudine”, l’entourage della cantante 49enne è al lavoro per organizzare una doppia data zero al campo sportivo del suo paese di nascita che conta quasi 4.500 abitanti. L’ultima tournée mondiale del 2018 fece 400mila spettatori

Laura Pausini vuole aprire il tour 2023 da Solarolo

Laura Pausini vuole aprire il tour 2023 di concerti con una doppia data zero a giugno a Solarolo, il paese di quasi 4.500 anime in provincia di Ravenna dove 49 anni fa è nata la cantante che in carriera ha venduto 75 milioni di dischi. Al momento non ci sono decisioni definitive e nessuno parla ufficialmente, ma secondo quanto è stato in grado di ricostruire Ravenna&Dintorni sono in corso le trattative tra l’entourage dell’artista e l’amministrazione comunale per realizzare l’evento al campo sportivo di via Kennedy e il progetto è già a buon punto. L’annuncio potrebbe arrivare a giorni.

A distanza di trent’anni dalla vittoria tra le nuove proposte a Sanremo con “La solitudine”, si sta lavorando a qualcosa per cui dal punto di vista simbolico si può arrivare a spendere la parola “clamoroso” se si pensa che gli spettatori totali dell’ultima tournée di Pausini, nel 2018 con diversi sold-out in 52 tappe nel mondo in quattro mesi, furono cento volte gli abitanti del paese. Quel paese dove Pausini cantava nel coro della parrocchia e della scuola.

Laura Pausini live a Solarolo: l’ipotesi allo studio

L’ipotesi sul tavolo è un doppio appuntamento in due giorni diversi: un concerto riservato ai solarolesi residenti e uno riservato agli iscritti al fan club che ha sede nella casa dove è nata l’artista. Al momento non sono ancora noti i dettagli di quanti biglietti verranno emessi e le modalità di distribuzione. Di sicuro nel secondo caso servirà una qualche selezione se si considera che il club conta 40mila sostenitori in Italia.

Laura Pausini vuole aprire il tour 2023 da SolaroloI numeri degli ingressi ammessi verranno dimensionati anche sulla capienza disponibile visto che non si prevedono adeguamenti strutturali all’impianto. Si userà il prato. Servirà comunque un palco da allestire e potrebbe essere necessario modificare il calendario degli appuntamenti sportivi della tarda primavera. L’allestimento muoverà un numero importante di maestranze e organizzatori: alcuni alberghi nel circondario hanno già ricevuto prenotazioni di stanze in blocco dallo staff della cantante. Noi di Ravenna&Dintorni saremo pronti a comunicarvi novità e terremo d’occhio il sito ufficiale di Laura Pausini.

Nella culla di casa, quindi, Pausini farà le prove generali per l’apertura del tour: in piazza San Marco a Venezia per tre date consecutive dal 30 giugno, a cinque anni dall’ultimo album di inediti “Fatti sentire” e a cinque anni di distanza dal suo ultimo concerto live (Eboli, 4 novembre 2018).

Il 10 marzo è uscito in tutto il mondo “Un buon inizio”, nuovo singolo anticipato ai fan che hanno preso parte alle tre speciali performance in 30 ore tra New York, Madrid e Milano. Il brano è stato scritto con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari.

Un anno fa usciva su Prime Video il film-documentario sulla carriera di Pausini con diverse scene girate in Romagna.

A questo link è possibile trovare i biglietti per le date dei concerti del Tour 2023 di Laura Pausini.

I paesaggi diventano luoghi mentali nei disegni di Enrico Lombardi

Una bella mostra espone a Ravenna le opere dell’affermato artista forlivese. Fino al 18 marzo alla galleria Pallavicini 22

Enrico Lombardi Disegno)

Non si può che essere d’accordo con le parole di Enrico Lombardi, affermato artista forlivese, quando afferma che le opere autentiche possiedono un’anima: «un nocciolo segreto originario» – dice – a cui è consegnata l’attività di riflessione primaria da cui sorge tutto. La pittura quindi non sarebbe altro che l’atto finale e la muta testimonianza di una ricerca di senso che per l’artista parte innanzi tutto dall’esercizio del disegno. Il nocciolo, la sorgente da cui poi sorgeranno i dipinti, ha un inizio che è affidato al disegnare, a questa sorta di palestra in cui viene decisa composizione, rapporto chiaroscurale e dettagli del lavoro finale. Nel disegno è assente il colore che per Lombardi però aleggia in qualche modo già nei disegni: le tonalità che vengono poi scelte nelle tele sono suggerite da queste prime “composizioni d’anima” rigorosamente in bianco e nero.

Nella bella mostra alla galleria Pallavicini 22 di Ravenna, curata da Roberto Pagnani, sono esposti una selezione di questi progetti iniziali in bianco e nero, di piccole dimensioni. Accanto è esposta invece una serie di dipinti a colori – eseguiti su carta incollata a supporti di legno – che Lombardi specifica essere una sorta di rilettura a posteriori delle opere su tela. Si tratta di meditazioni a posteriori, varianti mosse o “allegri” per collegarsi a quel linguaggio musicale citato nell’introduzione critica di Pagnani.

Enrico Lombardi PitturaIn mostra quindi abbiamo l’inizio e la fine del tragitto. Ma l’assenza del lavoro intermedio, quello delle tele – generalmente di grandi dimensioni e con soggetti del tutto affini – non ostacola l’effetto generale e permette lo stesso di comprendere bene la direzione e il senso del lavoro. I disegni da cui scaturisce l’idea del lavoro pittorico sono come una madre consapevole in cui tutto appare già circoscritto: il disegno a piccoli tratti incrociati – che diradano nelle zone di luce e infittiscono nelle ombre – annunciano paesaggi come stanze concluse. Nelle vedute campeggiano raggruppamenti di case alte, strette, con finestre piccole, che come solidi di Carrà occupano quasi tutto lo spazio visivo. Fanno da contorno cipressi di boeckliniana memoria, dechirichiane ciminiere sottili che si affacciano su piccole rade d’acqua. In primo piano compaiono pini, gli stessi che ombreggiano sintetici nei dipinti di Carrà e ancora volumi corposi e stretti di edifici arroccati in cui le ombre portate sono importanti quanto gli oggetti che le gettano.

L’incidenza degli angoli delle costruzioni non cade mai a caso: a un precipizio di linea corrisponde l’angolo di un tetto; alla metà di un cipresso corrisponde il contorno esatto di una casa; alla linea diagonale di un’ombra corrisponde l’inizio di un’altra linea a piombo. E in questo sistema geometrico di linee e confini, di esatte ombre e luci, gli occhi rintracciano una serie continua di corrispondenze visive. Lo sguardo è costretto a rallentare, così il battito del cuore e la respirazione, come in meditazione.
I paesaggi di Lombardi sono quanto più di lontano possiamo immaginare dal reale. Sono luoghi mentali in cui è assente ogni presenza o allusione umana: fin dal primo procedere dei disegni è una dimensione metafisica che accoglie l’osservatore, invitato a seguire i termini paradossali di queste vedute interiori in cui spazio e tempo sono del tutto altri da quelli a cui è abituato. Non importa che in alcuni disegni le case e gli alberi galleggino in aria: anche nelle vedute più prossime al reale – una dimensione costantemente tradita – il centro della visione si concentra su un enigma, principalmente esistenziale.

Il colore presente nelle carte in mostra – eseguite successivamente allo step delle tele – non rassicura. Anzi, le gamme cromatiche – accordate su colori innaturali ma sempre, dolcemente in sintonia armonica – non gettano alcun salvagente. Lo spettatore ripercorre la stessa fitta ragnatela di geometrie, esplora il silenzio, si accorge del fatto che quello che vede non è un palcoscenico. Non ci sono comparse, né voci vibrate, nessun copione da seguire. Siamo lontani da quelle immagini metafisiche dove De Chirico costruiva i propri potenti teatri esistenziali. Nei lavori di Lombardi tutte le vedute testimoniano un’assenza e una perenne ricerca di un centro: percepito ma introvabile. La visione interiore, come un esercizio spirituale, si concentra sul limine, sul bordo di un vuoto incolmabile che i maestri malinconici hanno da sempre indicato.

“Enrico Lombardi, Anima (carte e disegni)” – Spazio espositivo Pallavicini 22 Art Gallery (viale Giorgio Pallavicini 22) – Ravenna. Fino al 18 marzo, da martedì a domenica dalle 16 alle 19.

Un polo di ricerca nazionale con l’Università per la sicurezza sul lavoro

Iniziativa di Regione e Comune accanto al Centro ricerche ambiente, energia e mare. Focus su tecnologie avanzate e sensoristica, con laboratori di ricerca a cura dell’ateneo di Bologna

6Un nuovo polo di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico altamente innovativo dedicato ai temi della salute e della sicurezza sul lavoro sorgerà a Marina di Ravenna. L’iniziativa viene annunciata da Comune e Regione oggi, 13 marzo, 36esimo anniversario dell’incidente al cantiere navale Mecnavi in cui morirono 13 operai.

Per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro lo sviluppo e la diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate sono fondamentali. Da qui l’idea della Regione Emilia-Romagna sostenuta dal Comune di Ravenna, di creare un Centro di rilievo nazionale. Il primo mattone sarà posato con l’attivazione dello spazio Sicurezza, Sensoristica e Automazione per l’Innovazione della Logistica e del Lavoro (Ssaill) accanto all’esistente Centro ricerche ambiente energia e mare, negli spazi del Comune di Ravenna riallestiti grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna.

L’avvio delle attività si inquadrerà nell’ambito del progetto della Casa delle Tecnologie emergenti, condiviso tra Comune di Ravenna, Città Metropolitana di Bologna e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale, con il coinvolgimento del sistema di ricerca, sviluppo e innovazione che caratterizza i territori bolognese e ravennate (con partner come Cineca, Bi-Rex e Università di Bologna), e sostenuto da fondi Fsc gestiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’obiettivo è quello di avviare un polo di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico di altissimo profilo e specializzazione, in rete con il sistema pubblico e sanitario da un lato, imprenditoriale dall’altro. Un centro nel quale opereranno competenze autorevoli e altamente specializzate, che possa supportare il sistema della prevenzione (aziende e loro organizzazioni, organizzazioni dei lavoratori, aziende Usl, Regione e altre pubbliche amministrazioni) con compiti esclusivi di ricerca e sviluppo, trasferimento di conoscenze e tecnologie, definizione di buone pratiche e linee guida e supporto alla formazione di alto livello. La sua realizzazione integrerà le attività delle altre istituzioni pubbliche che operano in questo campo.

Il nuovo polo si concentrerà sullo sviluppo di tecnologie avanzate per la salute e sicurezza del lavoro, con particolare riferimento alla sensoristica, e dovrà lavorare in stretto raccordo con le imprese di diversi comparti, per studiare soluzioni applicabili e customizzate sulle diverse casistiche. Ravenna rappresenta una sede emblematica e funzionale allo sviluppo e applicazione di queste tecnologie alle diverse filiere rappresentate sul territorio, che spaziano da logistica a navigazione, manifattura, chimica, energia, ma anche agricoltura.

L’attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico sarà in capo all’Università di Bologna: la Medicina del lavoro dell’Ateneo bolognese è all’avanguardia a livello internazionale nell’uso della sensoristica per la salute e sicurezza del lavoro, con diversi brevetti già depositati ed altri in via di sviluppo. Una volta attivato il centro di ricerca si potranno collocare a Ravenna ulteriori iniziative formative nel campo della sicurezza del lavoro.

Il Mago Casanova diventa un’attrazione di Mirabilandia con uno show di illusionismo

Dal 6 aprile, giorno di apertura del parco, fino al 4 giugno

Antonio Casanova Show 2023 2 MirabilandiaGiovedì 6 aprile apre Mirabilandia. La novità della stagione sarà l’illusionista Antonio Casanova, che attenderà i visitatori già dal primo giorno di apertura e poi fino al 4 giugno in una trentina di giornate complessive (a questo link il calendario completo). Sarà lui a trasformare il teatro del parco in quello che Mirabilandia definisce «l’unico, vero Teatro della Magia in Italia». Sul palco le illusioni che gli hanno fatto conquistare due Merlin Award – gli Oscar della magia – con “corpi umani che levitano e svaniscono, oggetti solidi che diventano liquidi e un vero elicottero che si materializzerà dal nulla”, si legge nella cartella stampa.

«Siamo davvero emozionati all’idea di ospitare per ben due mesi l’incredibile spettacolo di magia di Antonio Casanova – dichiara il direttore Riccardo Capo -. Ad Halloween abbiamo avuto una risposta molto positiva e abbiamo deciso di portarlo nuovamente sul nostro palco con uno spettacolo esclusivo di magia e illusioni completamente rinnovato. Quest’anno abbiamo in cantiere anche molte novità per il palinsesto estivo che coinvolgeranno il pubblico di ogni età».

Tra le altre novità della stagione 2023, la nuova “Pirates – Welcome Parade” con la quale stravaganti pirati accoglieranno gli ospiti all’entrata. Atmosfere western, invece, per il nuovo spettacolo nell’area Far West Valley con viaggiatori che si perdono e si ritrovano catapultati all’epoca della conquista della frontiera. Il palco di piazza della Fama si trasformerà nella School of Performing Arts di New York per il nuovo “Hall of Fame” con ballerini, cantanti e attori alla ricerca dell’agognato successo.

Bisognerà attendere l’estate, invece, per il grande show serale “L’Ultimo Pan” sullo specchio d’acqua del Parco e la “Magic Parade” per salutare a fine giornata tutti gli artisti.

Il “Nudo di donna” del Mar di Ravenna in prestito alla mostra su Klimt di Rovereto

Il disegno del maestro viennese è entrato a far parte delle collezioni del museo nel 1919

05+Nudo+di+donna+di+Klimt+in+prestito+a+RoveretoDopo quello di Zaganelli a Ferrara, un altro importante prestito vede protagoniste le opere delle collezioni del Mar di Ravenna: dal 16 marzo anche “Nudo di donna” di Gustav Klimt sarà nel percorso espositivo della mostra “Klimt e l’arte italiana” che resterà aperta fino al 18 giugno al Mart di Rovereto e in cui, attraverso circa 200 opere, viene analizzata l’influenza di Klimt su grandi artisti del primo novecento, tra cui Felice Casorati e Adolfo Wildt.

Il disegno è entrato a far parte delle collezioni ravennati nel 1919, a documentare come il maestro viennese, durante un viaggio in Italia tra il 1903 e il 1905, sia stato suggestionato nella propria ricerca artistica dai mosaici bizantini di Ravenna e in particolare dalla maestà ieratica di Teodora della Basilica di San Vitale.

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Mezzo milione dal Pnrr per ampliare il parcheggio del parco Baronio fino a 100 posti

L’area accessibile da via Meucci sarà riqualificata con alberi e un percorso ciclopedonale: cantiere da completare entro dicembre 2024

23 03 13 Disegno Parcheggio Parco BaronioIl parcheggio a servizio del parco Baronio di Ravenna, accessibile da via Meucci (traversa di viale Randi), sarà riqualificato e ampliato per avere cento posti auto. Il costo dell’intervento sarà di mezzo milione di euro, finanziato al 100 percento con fondi dell’Unione europea attraverso il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo: il cronoprogramma dei lavori prevede l’allestimento del cantiere a settembre 2023 e il termine entro il mese di dicembre 2024.

L’area interessata dai lavori è prospiciente al Centro sociale autogestito San Rocco. Attualmente risulta in parte utilizzata a parcheggio proprio nella porzione più prossima a questo edificio. Il progetto ricalca l’attuale impianto del parcheggio, ampliandolo sul lato est e generando un’unica area, con accesso in continuità a via Meucci. È previsto inoltre un percorso ciclopedonale che si connette alla ciclopedonale di via Meucci e porta direttamente all’anello centrale del parco evitando interferenze con l’area a parcheggio.

Saranno realizzate pavimentazioni carrabili in asfalto e drenanti per i posti auto. Tra le linee di parcheggio vi saranno ampie aree verdi alberate per migliorare il comfort ambientale e la qualità paesaggistica dell’area, «nonché per fungere da giardini della pioggia – si legge nel comunicato del Comune – raccogliendo le acque piovane». Le tipologie di alberature scelte nel progetto, sono legate per i loro significati, alla cultura agraria locale (gelso, acero, frassino, carpino) e in continuità con le specie presenti nel parco Baronio, adeguate per l’ombreggiamento dei parcheggi. Sono tutte specie caducifoglie per far permeare la luce nella stagione fredda e ombreggiare adeguatamente nei periodi più caldi. Per garantire l’attecchimento e il rigoglio vegetativo delle alberature è previsto un impianto di irrigazione a goccia. È anche previsto l’inserimento di un nuovo impianto di illuminazione e di smaltimento delle acque superficiali.

«Si tratta di un progetto atteso e fortemente voluto dall’amministrazione – afferma l’assessore al Verde pubblico, Igor Gallonetto – per valorizzare il più grande parco pubblico della città, molto frequentato dai ravennati e che ha richiamato la fauna che gode della presenza di un ampio prato e di un laghetto. Nel tempo l’intera area è stata valorizzata e implementata con arredi tra il camminamento circolare e il prato quali panchine, porta biciclette, tavoli con scacchiere».

Maltempo, la lunga ricostruzione del bagno Losco: «La veranda non esisteva più»

A novembre una mareggiata, a gennaio un’altra burrasca: lo stabilimento ha subito 50-60mila euro di danni e punta alla riapertura nel primo weekend di aprile. In autunno mancava la duna di competenza di Regione e Comune, ora è fatta e sarà conservata fino a maggio

327116299 1875834389468194 4956488935655347396 NQuando l’acqua del mare si ritirò, il bagno Losco a Marina Romea non aveva più la veranda. Divorata dalla mareggiata dello scorso novembre. «La stiamo ricostruendo di sana pianta in questi giorni – dice  Alex Casadio, uno dei soci dello stabilimento –. Dopo quel maltempo e il bis di gennaio ci siamo ritrovati con molti lavori da fare nell’area esterna. Contiamo di riaprire il bagno per il weekend prima di Pasqua». I danni totali sono stati quantificati in circa 50-60mila euro.

La violenza di quella burrasca è raccontata dal viaggio di un pilone di cemento di due quintali: «L’abbiamo ritrovato al bagno Nettuno, distante parecchio da noi, e per riportarlo indietro ci è voluto un trattore».

Nella ricostruzione si sta lavorando per avere più resistenza nell’eventualità che qualcosa di simile dovesse ripetersi: «Con i tecnici del Comune è stata studiata una struttura diversa che possa reggere meglio. Si spera sempre che non ci sia bisogno».

Quando il mare si ingrossò tre mesi fa, il Losco si trovò in balia delle onde perché come altri stabilimenti della località non era protetto dalla duna di sabbia che solitamente viene alzata nel periodo invernale: «Non erano ancora stati fatti i lavori che solitamente vengono prima». Per quel mancato intervento ci sono questioni aperte tra Regione, Comune e ditte appaltatrici alla ricerca di responsabilità.

323434300 854957282322070 1600090272205990684 NIl mare si è ingoiato anche parecchi metri di spiaggia: «Siamo da sempre una zona soggetta a erosione, ora ci saranno 30 metri di spiaggia. Adesso c’è la duna che di solito viene stesa solo a maggio quando non ci sono più rischi di mareggiate primaverili. È meglio così perché un altro colpo di quel genere rischierebbe davvero di compromettere la stagione».

Casadio ricorda bene i momenti vissuti sotto il vento e la pioggia e le onde: «Eravamo in 4-5 dentro al bagno a tirare su barricate più resistenti possibili per tenere fuori l’acqua e il fango. Fuori non ci abbiamo nemmeno provato, anzi vigili del fuoco e protezione civile ci hanno proprio sconsigliato di uscire perché era pericoloso anche per noi stessi. Per fortuna siamo riusciti a impedire danni gravi dentro perché altrimenti quello sarebbe stato davvero un colpo insuperabile».

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