Maltempo, la lunga ricostruzione del bagno Losco: «La veranda non esisteva più»

A novembre una mareggiata, a gennaio un’altra burrasca: lo stabilimento ha subito 50-60mila euro di danni e punta alla riapertura nel primo weekend di aprile. In autunno mancava la duna di competenza di Regione e Comune, ora è fatta e sarà conservata fino a maggio

327116299 1875834389468194 4956488935655347396 NQuando l’acqua del mare si ritirò, il bagno Losco a Marina Romea non aveva più la veranda. Divorata dalla mareggiata dello scorso novembre. «La stiamo ricostruendo di sana pianta in questi giorni – dice  Alex Casadio, uno dei soci dello stabilimento –. Dopo quel maltempo e il bis di gennaio ci siamo ritrovati con molti lavori da fare nell’area esterna. Contiamo di riaprire il bagno per il weekend prima di Pasqua». I danni totali sono stati quantificati in circa 50-60mila euro.

La violenza di quella burrasca è raccontata dal viaggio di un pilone di cemento di due quintali: «L’abbiamo ritrovato al bagno Nettuno, distante parecchio da noi, e per riportarlo indietro ci è voluto un trattore».

Nella ricostruzione si sta lavorando per avere più resistenza nell’eventualità che qualcosa di simile dovesse ripetersi: «Con i tecnici del Comune è stata studiata una struttura diversa che possa reggere meglio. Si spera sempre che non ci sia bisogno».

Quando il mare si ingrossò tre mesi fa, il Losco si trovò in balia delle onde perché come altri stabilimenti della località non era protetto dalla duna di sabbia che solitamente viene alzata nel periodo invernale: «Non erano ancora stati fatti i lavori che solitamente vengono prima». Per quel mancato intervento ci sono questioni aperte tra Regione, Comune e ditte appaltatrici alla ricerca di responsabilità.

323434300 854957282322070 1600090272205990684 NIl mare si è ingoiato anche parecchi metri di spiaggia: «Siamo da sempre una zona soggetta a erosione, ora ci saranno 30 metri di spiaggia. Adesso c’è la duna che di solito viene stesa solo a maggio quando non ci sono più rischi di mareggiate primaverili. È meglio così perché un altro colpo di quel genere rischierebbe davvero di compromettere la stagione».

Casadio ricorda bene i momenti vissuti sotto il vento e la pioggia e le onde: «Eravamo in 4-5 dentro al bagno a tirare su barricate più resistenti possibili per tenere fuori l’acqua e il fango. Fuori non ci abbiamo nemmeno provato, anzi vigili del fuoco e protezione civile ci hanno proprio sconsigliato di uscire perché era pericoloso anche per noi stessi. Per fortuna siamo riusciti a impedire danni gravi dentro perché altrimenti quello sarebbe stato davvero un colpo insuperabile».

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