L’attacco di LpRa alla maggioranza sulla situazione di Fosso Ghiaia

Alvaro Ancisi ripercorre promesse e progetti mai realizzati per riconnettere le due parti del paese, diviso dalla statale 16

Rotonda Fosso Ghiaia

La rotonda sull’Adriatica di Fosso Ghiaia

Il consigliere Alvaro Ancisi torna sull’annosa questione della complessa viabilità (e vivibilità) di Fosso Ghiaia. “I suoi 1.400 abitanti – scrive il capogruppo di Lista per Ravenna a Palazzo Merlato – isolati come non succede in nessun altra frazione di Ravenna, non possono andare in città, dovendo passare per Classe, né tornare a casa, senza essere multati, salvo che non girino in macchina o in motore da 150 cc.: il progetto del “Nuovo percorso pedonale-ciclabile di collegamento tra gli abitati di Fosso Ghiaia e Classe”, alternativo all’Adriatica, approvato dal Comune nel 2004, giace infatti, dopo molti insistenti tentativi di rianimazione da parte di Lista per Ravenna, nei cassetti del Comune. Ma soprattutto perché il traffico sull’Adriatica è non solo asfissiante e assordante, ma incessantemente a rischio di scontri, come dimostrano i molti ricorrenti incidenti, pagati non troppi anni fa al prezzo di vite umane.”
Ancisi ripercorre quindi un po’ di storia della località attraversata, come noto, dalla Statale Adriatica e a ridosso del parco dei divertimenti Mirabilandia. “La messa in sicurezza dell’Adriatica nel tratto di Fosso Ghiaia, invocata da dimostrazioni e marce pubbliche sulla carreggiata all’epoca dei fatti di sangue, oggetto di numerose battaglie di LpRA in Consiglio e su strada, ha sortito fino ad oggi, non senza problemi tecnici di funzionalità del progetto, la sola realizzazione di una rotonda all’incrocio con via Fosso Ghiaia, che tuttavia ha lasciato tal quale il pericolo di attraversamento tra le due parti est e ovest in cui la statale spacca il paese e dove sono frazionati i servizi.” Ancisi ricorda infatti come già nel 2006 l’allora sindaco Fabrizio Matteucci avesse promesso una “ minicirconvallazione interna che renderà possibile il collegamento fra le due distinte parti del paese…” che non è mai stata realizzata.
Quali le soluzioni? “Il problema enorme di Fosso Ghiaia, ma molto pure per Ravenna, è però connesso a due progetti strutturali – spiega Ancisi – la realizzazione di una variante dell’Adriatica che passi ad ovest del paese, così come è avvenuto, sia pur maldestramente, per Savio: se ne parla da 30/40 anni, ma il suo tracciato si trova solo sulle vigenti carte urbanistiche del Comune; la realizzazione di un sovrappasso all’incrocio dell’Adriatica con la provinciale Standiana: l’impegno, a carico dell’Anas, è contenuto nella convenzione, sottoscritta con la Provincia di Ravenna nel 1994, in base a cui sono stati realizzati lo svincolo tra la superstrada E45 e la provinciale Standiana da parte della Provincia e lo svincolo a raso tra l’Adriatica e la Standiana da parte di Mirabilandia stessa siccome l’ANAS non aveva rispettato invece il proprio obbligo contrattuale, LpRA, nata nel 1997, si è battuta all’arma bianca perché i governanti locali le contestassero, anche per via giudiziaria, l’inadempienza, senza che nessuno abbia mai alzato un dito, né emesso un lamento.”
Tutto quello che è che in realtà accaduto, dice ancora LpRa è che “anche a Fosso Ghiaia è stato però appena insediato un autovelox, in azione a giorni. Questa non è una polemica estiva sparata nel mucchio, ma una storia puntuale basata su fatti documentabili allo sfinimento. Serva almeno a farne un bilancio, uno dei tanti che, dopo mezzo secolo di insipienti governi locali di un solo colore, i cittadini avrebbero il diritto/dovere di fare.”

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