Ravenna in Comune: «La città è troppo tiepida nel reagire alle imprese neofasciste»

Il consigliere comunale Manzoli critica le recenti gesta di Forza Italia che ha commermorato il gerarca Ettore Muti e invita tutti a sottoscrivere la denuncia dell’avvocato Maestri

Fotoforzanuova

La foto inviata da Forza Nuova il 24 agosto ai giornali rivendicando l’azione

«Il clima politico generale sta sempre più diventando favorevole alla tolleranza verso le bravate squadristiche, che si stanno pericolosamente manifestando anche nella nostra città, in cui  se da una parte la coscienza antifascista è patrimonio condiviso, dall’altra c’è forse una certa “tiepidità” nel  reagire fermamente e democraticamente alle “imprese” neofasciste». Il consigliere comunale Massimo Manzoli (Ravenna in Comune) commenta i recenti episodi che hanno visto Forza Nuova commemorare la figura del gerarca fascista Ettore Muti in occasione dell’anniversario della sua morte.

«Mentre invitiamo tutte e tutti a sottoscrivere la denuncia formulata dall’avvocato Andrea Maestri, chiediamo al sindaco di intervenire e di chiarire ad alta voce e una volta per tutte la totale indisponibilità di Ravenna a concedere spazi fisici anche culturali e psicologici ai nostalgici delle imprese fasciste. Vogliamo ricordare che la figura di  Ettore Muti non è assimilabile a quelle di pensatori o di un uomini di cultura che – pur disgraziatamente aderendo al fascismo – possono aver dato un qualche contributo intellettuale o scientifico, bensì personifica lo squadrismo della peggior specie della prima ora, quello che ha sulla coscienza le aggressioni e gli assassinii di contadini, sindacalisti, professori, sacedoti, personaggi politici antifascisti, e contro il quale troppo poco reagirono le forze democratiche, fino a trovarsi, pressoché impotenti, a un esiziale punto di non ritorno».

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