La Lega critica le nuove ciclabili: «Contro le esigenze di famiglie e commercio»

Due consiglieri del Carroccio contrari al nuovo piano presentato per la modifica di alcune vie

«Il piano delle nuove ciclabilidi Lugo va contro le esigenze dei genitori che hanno i bambini che frequentano le scuole San Giuseppe e Codazzi, oltre a ledere molte attività commerciali del centro storico di Lugo». Enrico Zini e Francesco Martelli, rispettivamente capogruppo in Unione dei Comuni della Bassa Romagna e consigliere comunale di Lugo della Lega, non ci stanno alle dichiarazioni apparse sulla stampa, in cui si afferma che le opposizioni sono concordi alle piste ciclabili presentate dal sindaco Ranalli.

I due consiglieri spiegano che «le attività commerciali nelle zone coinvolte non sono state minimamente avvertite dall’amministrazione Pd, e allo stesso tempo, non ci sono soluzioni alternative ai parcheggi che vengono eliminati e quelli al momento disponibili non sono a norma. Basti pensare che i parcheggi in Piazza Trisi e in Piazza Giuseppe Garibaldi non permettono ai genitori, che provengono da tutto il comprensorio della Bassa Romagna, di poter aprire agevolmente le portiere e poter far scendere i bambini, e non c’è nemmeno lo spazio per prendere fuori dal veicolo un ovetto con un neonato. In sede di presentazione in sala Carmine, la polizia locale stessa ha ammesso di non aver nemmeno fatto un sopralluogo per verificare se gli stalli sono a norma».

Zini precisa che «oggi siamo di fronte a questo intervento, perché la Regione ha emanato un piano Aria infattibile e inattuabile, che già un anno fa, al momento di chiudere i centri urbani agli Euro 4 ha dovuto fare marcia indietro. Basta prendere il Defr 2020-2022 dell’Emilia-Romagna per capire come la Regione in cinque anni non abbia fatto molto per le emissioni dei gas serra, tanto che a pagina 15 negli indicatori strategici non abbia indicato il dato da raggiungere per le emissioni, ma nel contempo a pagina 91 dello stesso documento l’indicatore delle emissioni dei PM10 sia 145 volte più alto della media italiana».

Martelli conclude evidenziando come nel 2018 la Regione abbia previsto una strategia regionale per la mitigazione e l’adattamento al cambio climatico ma abbia dichiarato nel consuntivo 2018 di non aver stanziato un euro a bilancio: «Come si può pensare che sia sufficiente chiudere i centri storici, prendere soldi dall’unione europea per fare ciclabili, e non essere in grado di dare incentivi per sostituire le auto. Non si risolve il problema dell’inquinamento chiudendo i centri storici, mettendo in difficoltà più fasce di popolazione. È assurdo pensare che un genitore il mercoledì parcheggi in Zona Foro Boario e vada a piedi con un bambino di pochi anni e magari un secondo figlio nel passeggino».

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