Cementificare o no, questo è il dilemma Seguici su Telegram e resta aggiornato Indipendentemente da quello che si può pensarne, una delle poche certezze di questa campagna elettorale per le elezioni Regionali del prossimo autunno – in attesa di entrare probabilmente già in questo mese di agosto anche in quella per le Comunali di Ravenna – è la continuità che De Pascale – pur con alcuni distinguo – sta portando avanti rispetto all’era Bonaccini, con cui in questi giorni non fa altro che farsi fotografare insieme. Un rinnovamento nel segno della continuità – si diceva una volta – che rischia però di annacquare alcuni temi di questa campagna elettorale, che “tanto sarà tutto come prima”, dice qualcuno. Ce n’è uno in particolare che dovrebbe invece stare a tutti piuttosto a cuore, soprattutto da queste parti alluvionate, e che è già stato toccato un po’ a sorpresa dal sindaco, quando nei giorni scorsi ha annunciato di voler mettere mano alla legge urbanistica della Regione. Si tratta della famosa legge 24 del 2017, approvata dalla prima giunta Bonaccini e nata con l’intenzione di ridurre la cementificazione, che secondo il sindaco ha invece provocato effetti contrari, una sorta di corri corri a costruire per evitare di perdere le autorizzazioni – facendola drasticamente breve. Un sindaco, va ricordato, che nel proprio Comune non è stato ancora in grado (o probabilmente non ha voluto, per evitarne alcune conseguenze) di approvare il Pug, il piano urbanistico che quella stessa legge impone dal 2018. De Pascale cita come primi esempi da considerare nel momento appunto in cui bisognerà mettere mano alla legge, quelli delle imprese che si vogliono allargare nei piccoli comuni. Seguendo così l’appello di una lettera aperta dei sindaci della Bassa Romagna che poche settimane fa è stata recapitata in Regione e in cui si fa intendere, nemmeno troppo velatamente, come i paletti inseriti nel piano di ricostruzione post alluvione, così come previsti inizialmente, siano un po’ troppo vincolanti, in particolare per le imprese che vogliono investire. Insomma, per sintetizzare, sembra che il concetto da far passare ora che ci siamo ripresi dall’alluvione sia qualcosa del tipo, “va bene non cementificare, ma non esageriamo”. Che può essere una strategia condivisibile, ci mancherebbe, ma di certo ci aspettiamo venga spiegata un po’ meglio appunto in questa fase di campagna elettorale, in particolare ai compagni di coalizione che si dichiarano se non più Coraggiosi (bei tempi quelli…), almeno Verdi. Continuerà ad andare bene più o meno tutto, a patto di continuare a battere la destra? Total2 0 0 2 Forse può interessarti... Le multe non sono uguali per tutti Musica e fotografia si occupano di ricordare l’alluvione Tra Halloween e "Culla per la vita": per non parlare più di Medio Evo... Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri editoriali