Viva Dante, evviva la poesia

Dante Esilio RitrattoIn questi giorni, sotto l’egida del nuovo marchio “Viva Dante” ha preso il via l’ultima edizione di eventi “ordinari” – si fa per dire, naturalmente, visto il ricchissimo e qualificato cartellone di mostre, conferenze, letture e spettacoli in programma fino ad inizio di dicembre – dedicati al Sommo Poeta e alla sua Commedia.
Ordinari anche perchè dal prossimo anno, proprio in occasione del 699esimo annuale della morte dell’Alighieri (avveneuta fra il 13 e 14 settembre del 1321), prenderanno il via ufficialmente le celebrazioni del Settecentenario che si svolgeranno poi, oltrechè negli ultimi quattro mesi del 2020, lungo tutto l’anno seguente, culminante dell’anniversario secolare.

Delle novità dell’attuale “Viva Dante” e anche dei progetti delle celebrazioni epocali del 2021 se ne è già parlato molto… Ma va detto subito che quello del 20121 è un appuntamento a cui l’amministrazione comunale lavora già da tempo e che si sta caricando di aspettative. Per ora, oltre ad un comitato “artistico – scientifico – onorario – organizzatore”, è nota una bozza di eventi celebrativi (che verrano rivelati presto nei particolari) e anche un’ambiziosa serie di interventi strutturali sulla zona dantesca, di cui però non è ancora certa la tempistica di esecuzione e le risorse in campo.
La Regione ha stanziato 1 milione e mezzo di euro per il triennio 2019-20121. Per quanto riguarda lo Stato, per ora, non c’è l’ombra di un euro. Il Comune ha promesso di finanziare il Settecentenario con tutte le risorse che riusicrà a mettere a disposizione.

Per far bella figura nel 2021 e non sprecare un’occasione memorabile c’è ancora un po’ di margine ma il rischio è quello di realizzare, di fatto, una celebrazione in tono minore sul piano della risonanza nazionale e internazionale.
Magari con eventi importanti, di ottima caratura culturale, ma relegati ad una limitata cerchia di addetti ai lavori e appassionati, che potrebbe lasciare poche tracce significative per gli anni futuri, spenta l’eco dell’anniversario

Il tema da svolgere – fuori dai vari approfondimenti specialistici ed accademici che non mancheranno – è quello di una rivitalizzazione e declinazione in chiave contemporanea dell’immagine e dell’opera dantesca, famosa in tutto il mondo.
A centrarlo c’è di sicuro il grandioso lavoro di messa in scena “partecipato dal basso” delle tre cantiche della Divina Commedia firmato dal Teatro delle Albe. E sta crescendo, come popolarità anche la rassegna “Dante Plus” dedicata all’iconografia dantesca rivista coi linguaggi digitali e dell’arte grafica.
In chiave letteraria ma non strettamente filologica, sembra invece restare ai margini un tema portante come quello della poesia tout court.
Perché invece non cogliere l’occasione per farla emergere nella sua vasta ricchezza storica e anche popolare, certamente contemporanea, magari affiancando alla Ravenna città di Dante anche una Ravenna città dei poeti e della poesia?
E dire che per diversi anni, fino a poco tempo fa era attiva, con eventi qualificati e buon seguito di pubblico l’associazione culturale “Ravenna Poesia” fondata da Maria Giovanna Maioli…
Forse per mettere a punto qualche manifestazione di rilievo in questo campo non servirebbero neppure risorse ingenti e intanto si potrebbe così seminare per un futuro post celebrazioni.

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