«Concedere uno spazio per le preghiere del Ramadan sarebbe un atto di giustizia»

Il sindaco Proni commenta la richiesta di un’associazione islamica per riunirsi per un mese tutte le sere sulla piastra polivalente

«So bene, e con me la mia giunta, quale sia il rischio di impopolarità dell’accoglimento della richiesta in un momento storico nel quale l’immigrazione rappresenta un nervo scoperto per l’opinione pubblica ma concedere uno spazio per pregare rappresenterebbe un atto di giustizia e allo stesso tempo una responsabilità che i rappresentanti dell’associazione certo comprenderebbero e, ne sono convinta, anche i cittadini di Bagnacavallo saprebbero condividere». Così Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo, interviene per fare chiarezza nella vicenda riguardante il “Consiglio Culturale Islamico” che ha richiesto di poter utilizzare, a fronte del pagamento di un corrispettivo economico, la piastra polivalente di via Togliatti come punto di incontro fino a metà luglio per la preghiera serale nel mese del Ramadan.

Secondo le richieste dell’associazione, nello spazio si ritroverebbero singoli cittadini e famiglie fino a un numero massimo di persone che sarà definito e, in caso di accoglimento della proposta, verrebbe effettuato un costante servizio di vigilanza da parte del gruppo comunale di protezione civile. Dovranno essere garantiti dall’associazione il rispetto e la pulizia del luogo pubblico. In caso questa garanzia non dovesse trovare riscontro, vi sarà la revoca immediata della concessione.

Ufficialmente l’accoglimento della richiesta è ancora al vaglio dell’amministrazione ma, come chiarisce Proni, «il Comune non può che rispondere positivamente alla richiesta di un’associazione regolarmente iscritta all’albo che richieda uno spazio pubblico per un’attività lecita: ciò rappresenta dal punto di vista amministrativo l’esito dovuto per una domanda che venga presentata nel rispetto di tutti i requisiti previsti. Né in casi di questa natura si passa mai attraverso il vaglio del Consiglio comunale, essendo l’iter procedimentale ben determinato a priori».

Il primo cittadino bagnacavallese non si lascia guidare dall’impopolarità della scelta verso la concessione dello spazio: «Decisioni emotive, oltre che tecnicamente immotivabili, sarebbero anche politicamente scorrette». E vede l’iniziativa come «un’occasione per aprire un canale di dialogo con rappresentanti di una religione che raccoglie una parte non irrilevante della popolazione del nostro comune e che a loro volta si dimostrano ben disposti a dialogare con noi, con apertura e volontà di condivisione. Riteniamo in assoluto, e questo prescinde di per sé dalla cronaca del momento, principi irrinunciabili l’incontro tra le persone, l’apertura e la libertà».

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
NATURASI BILLB SEMI CECI FAGIOLI 19 – 28 04 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24