Ribelle contro tifosi ravennati e sindaco «Anche Castiglione è nel suo Comune…»

Il presidente della società dopo il derby denuncia atti di teppismo e lancia frecciate a Matteucci: «Non si è seduto nei nostri posti…»

È andato in scena nel weekend al campo sportivo di Castiglione di Ravenna il derby tra le due squadre che al momento sono la massima espressione del calcio nella nostra provincia, militando entrambe in serie D, quarta serie nazionale. Si tratta dei padroni di casa della Ribelle e, dopo alcuni anni tribolati e fallimenti, della squadra del capoluogo, il Ravenna. Un derby finito in parità (1-1) e che lascia la Ribella sorprendentemente (o forse no) al settimo posto in classifica con ben sei punti in più del più blasonato Ravenna.

Ma il giorno dopo il derby continua con dichiarazioni senza dubbio “pesanti” del presidente della Ribelle, Marcello Missiroli, che, foto alla mano, denuncia «il comportamento altamente oltraggioso (cori offensivi contro le forze dell’ordine) e teppistico del tifo organizzato ospite (danni alla recinzione del campo e alla tribunetta a loro assegnata e imbrattamento con gli spray della medesima e della tribuna centrale)».

«Allo stesso tempo – prosegue Missiroli – non ho potuto che constatare con sorpresa la passività con la quale sia la dirigenza ravennate, sia le forze dell’ordine presenti, hanno assistito a tutto questo, senza che nessuno abbia detto qualcosa o che abbia provato a intervenire».

Missiroli poi va oltre, lamentando anche la presenza del sindaco Fabrizio Matteucci non nel posto a lui riservato dalla dirigenza della Ribelle («dimenticandosi che anche Castiglione di Ravenna fa parte del suo comune», sottolinea Missiroli in maniera polemica) ma tra gli stessi supporter del Ravenna colpevoli, secondo il presidente della Ribelle, dei comportamenti oltraggiosi e degli atti vandalici di cui sopra, che sempre secondo il presidente di Castiglione, si ripetono ogni volta che il Ravenna gioca in trasferta.

«La nostra Ribelle è una piccola società – termina la lettera –, che con gli sforzi sia economici, sia soprattutto di lavoro volontario di alcuni appassionati di calcio, sta facendo i salti mortali per rappresentare un piccolo riferimento del nostro territorio. Quindi, mi pare giusto che riceva l’appropriato rispetto da parte dei dirigenti di società più grandi e conosciute della nostra, cosa che in pratica accade quasi sempre, ma soprattutto da parte delle istituzioni cittadine».

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