Vigilante colpito alla testa da dietro Una fucilata con munizioni da caccia 

Trovato nella notte all’ingresso di una cava: aveva già inserito le chiavi nel cancello. Lascia la moglie e un figlio di 9 anni

È stato raggiunto alla testa da dietro da una fucilata con munizioni da caccia: così è stato ucciso il vigilante ritrovato morto all’ingresso della cava Manzona a Savio di Ravenna nella notte tra il 29 e il 30 dicembre. La vittima è Salvatore Chianese di 42 anni: incensurato, nato a Napoli, da tempo residente a Campiano con la moglie e un figlio di nove anni. Da anni lavorava per l’istituto di vigilanza Civis Augustus dove lo ricordano come un lavoratore affidabile.

In precedenza era stato riportato l’utilizzo di una pistola, circostanza poi risultata errata. Il cadavere dell’uomo è stato ritrovato verso poco dopo l’1 proprio da un collega. Chianese era impegnato nel suo giro di pattugliamento notturno: nessun allarme lanciato ma da troppo tempo non aveva dato comunicazioni via radio e così una pattuglia si è portata sul posto per un controllo. Il corpo era riverso a terra all’esterno del cancello dove aveva già inserito le chiavi. A pochi metri l’auto di servizio con il lunotto in frantumi per una seconda fucilata.

La cava non ha telecamere di videosorveglianza e si trova in zona isolata, distante da abitazioni. L’utilizzo di munizioni da caccia al momento è solo un dettaglio, troppo presto per escludere altre piste. I carabinieri che indagano con il coordinamento del sostituto procuratore Daniele Barberini stanno ascoltando diverse persone nel tentativo di ricostruire i contorni di una vicenda che dalle prime battute si presenta piuttosto complessa.

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