Pulizia strade e gestione rifiuti: le coop romagnole perdono l’appalto milionario

A vincere il bando di Hera una società di Assago con ribasso del 14% Sindacati preoccupati per 500 lavoratori ma la multiutility li rassicura

La società consortile Ambiente 2.0 di Assago si è aggiudicata la gara di appalto, indetta da Hera, per la gestione di raccolta e trasporto rifiuti, delle isole ecologiche, della pulizia delle spiagge e dello spazzamento in tutti i 18 comuni presenti in provincia di Ravenna. La società milanese si è aggiudicata l’appalto – che ha una validità di due anni e un valore di 41,2 milioni di euro – grazie a un ribasso d’asta di oltre il 14 percento, beffando così l’associazione temporanea di impresa che se ne occupava dal 2012, formata da cooperative romagnole come la forlivese Formula Servizi e la ravennate Ciclat, che fino ad oggi hanno garantito l’occupazione a circa cinquecento persone.

La Cgil e le categorie Fp (funzione pubblica), Filcams (commercio) e Filt (trasporti) esprimono in una nota «forte preoccupazione» per il futuro lavorativo di tutte le persone che fino ad oggi hanno operato per la gestione di questi servizi di Hera. «È ora indispensabile – dice il segretario generale della Cgil Ravenna, Costantino Ricci – che la società vincitrice dell’appalto prenda in carico tutti i dipendenti della realtà che l’ha preceduta nella gestione dei servizi, garantendone i medesimi diritti e le retribuzioni previste dal contratto nazionale di settore. Le nostre preoccupazioni sono alimentate anche dal cospicuo ribasso d’asta con cui Ambiente 2.0 si è aggiudicata l’appalto. Non vorremmo che, a tali condizioni, la società possa ricorrere a una riduzione dell’occupazione e della qualità del servizio svolto».

La Cgil sottolinea anche il fatto che fino ad ora, per i servizi di cui sopra, sono state ampiamente coinvolte cooperative sociali che hanno utilizzato lavoratori svantaggiati, inserendoli in percorsi di ricollocazione al lavoro e riabilitazione. I sindacati annunciano inoltre di voler incontrare a breve sia la nuova società, che le aziende che  hanno perso l’appalto: «Non accetteremo alcun licenziamento, sia individuale che collettivo», conclude Ricci.

Una prima risposta è già arrivata da parte di Hera, che cerca di rassicurare lavoratori e sindacati, sottolineando però come l’assunzione dei lavoratori e le contrattazioni contrattuali siano di pertinenza «dell’azienda cessante e dell’azienda subentrante e delle relative rappresentanze sindacali».

«Come di norma – si legge poi nella nota di Hera –, successivamente al passaggio dell’appalto (in programma il 1° marzo, ndr) la multiutility verificherà che gli impegni contrattuali, in termini di qualità e quantità dei servizi, dei mezzi e del personale e gli obblighi normativi, siano tutti rispettati. Una particolare attenzione sarà rivolta alla tutela dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. In questo senso già in occasione dei primi incontri tra Hera e la società aggiudicataria dell’appalto, è stato garantito l’impegno al rispetto di norme e contratti e la disponibilità ad assumere tutto il personale cessante, in coerenza con la loro offerta. Si ricorda inoltre che Hera nella gara ha inserito sia la clausola sociale di salvaguardia, che prevede l’obbligo per il nuovo fornitore che si aggiudica l’appalto di formulare un’offerta di lavoro al personale operativo impiegato dal fornitore che ha perso l’appalto, sia la clausola per l’inserimento di attività che prevedano l’impiego di lavoratori svantaggiati».

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