Tumori, cure sperimentali per chi non risponde più alle terapie classiche

L’Aifa dà il via libera alla “fase 1” in Ematologia ed Oncologia dell’ospedale: primo passo per testare un nuovo agente anti tumorale

Visita Aifa Cure innovative per le patologie oncoematologiche all’Ospedale di Ravenna. Le prime sperimentazioni della fase 1 in Ematologia ed Oncologia sono partite con il via libera dell’Aifa al Santa Maria delle Croci e e si innestano su altri studi clinici nazionali ed internazionali di cui lospedale già fa parte. Tre i pazienti già arruolati in Ematologia, cui se ne aggiungerà presto un altro in Oncologia. La presentazione di queste sperimentazioni è avvenuta oggi alla presenza dei vertici dell’Ausl.

L’ospedale ravennate ha un rilevante bacino d’utenza con un consistente numero di casi di tumore/anno presi in carico dai servizi di diagnostica, di anatomia patologica, di chirurgia oncologica, dai servizi di prevenzione e territoriali. La sperimentazione di Fase 1 è il primo passo per testare un nuovo agente anti-tumorale nei pazienti. In questi studi i ricercatori determinano quale sia il migliore metodo di somministrazione della sostanza (per esempio, se per via orale o iniezione), quanto spesso deve essere somministrato (il dosaggio) e quale sia la dose più sicura (l’indice terapeutico).

Questi studi comprendono anche test di laboratorio come analisi del sangue e biopsie, effettuate per valutare come il nuovo agente agisce una volta all’interno del corpo. In oncologia ed ematologia gli studi di Fase 1 si fanno con persone già ammalate e spesso si tratta di pazienti che non rispondono più alle cure disponibili e per cui si rende quindi necessario tentare nuove chance terapeutiche. Nei centri in cui si effettuano questi studi le condizioni di somministrazione della terapia sono estremamente controllate, così come tutti i parametri del malato.

Alla luce di tutto ciò, dal 4 all’8 febbraio scorso si è tenuta l’ispezione Aifa  che ha definitivamente sancito il possesso dei requisiti stabiliti dalla legge, con particolare riferimento ai reparti indicati nella relativa autocertificazione: Oncologia, Ematologia, Laboratorio a risposta rapida di Ravenna (sede locale del Laboratorio di Fase 1)”, dando il via libero definitivo alle sperimentazioni. Allo stato attuale infatti presso l’Unità operativa di Ematologia sono in corso 54 studi clinici, di cui quattro di Fase 1 e presso L’Unità Operativa di Oncologia sono in corso 36 studi a cui da maggio si aggiungerà il primo studio di Fase 1.

Alla presentazione hanno partecipato il direttore sanitario aziendale dottor Stefano Busetti, il direttore del Dipartimento Oncologico aziendale dottor Federico Cappuzzo, il primario di Ematologia dottor Francesco Lanza, professionisti delle due unità operative (i dottori Monica Tani, Lorenza Landi e Manolo D’Arcangelo), e la dottoressa Ilaria Panzini responsabile del Programma Ricerca dell’Ausl Romagna.

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