«Nei primi sei mesi del 2019 oltre 27mila visitatori al Mar»

Dal museo di Ravenna arrivano i primi dati sugli ingressi: 14.689 quelli alle mostre fotografiche. Quasi novemila invece a Palazzo Rasponi dalle Teste

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Una delle immagini iconiche di Oliviero Toscani esposte al Mar in questo primo semestre 2019

 

Sempre al centro, anche di recente, di critiche e attacchi da parte di stampa e opposizione, il Mar di Ravenna ufficializza i numeri dei visitatori nei primi sei mesi del 2019. Secondo una nota del museo diretto da Maurizio Tarantino, dirigente alla cultura del Comune, gli ingressi complessivi sono stati 27.417 di cui 14.689 alle mostre fotografiche appena concluse, tra qui quella di Olivieri Toscani. I paganti sono stati 12.500, di cui circa 10mila alle mostre fotografiche e il resto per la pinoteca e gli ultimi giorni della mostra War is over.

Per la lettura più precisa dei numeri va specificato che nel corso di questi sei mesi al Mar si sono svolte anche mostre dedicate ai più piccoli che hanno contato quattromila ingressi paganti che vengono quindi conteggiati tra le presenze del museo ma gli incassi dei biglietti non vanno al Mar che si limita a ospitare le mostre di altri soggetti a costo zero e non incassa la biglietteria.

I numeri del primo semestre lasciano prevede un trend in aumento rispetto a quelli del 2018 che si chiuse con circa 40mila visitatori in tutto l’anno, di cui, secondo i dati diffusi dal consigliere comunale Alvaro Ancisi sempre molto critico sull’attuale gestione, 16.878 paganti. Nel 2018 fu allestita la mostra fotografica di Alex Majoli e War is Over a fine anno che fece 17.200 visitatori (di cui 10mila circa paganti).  Con il nuovo “corso” del Mar infatti è in genere la seconda parte dell’anno a registrare i numeri migliori, e nella seconda parte del 2019, come noto, il museo ospiterà la mostra principale della Biennale del Mosaico come accadde nel 2017 con un’esposizione che attrasse circa 15mila visitatori.

Numeri ancora lontani, tuttavia, dalle “grandi mostre” curate da Claudio Spadoni in passato, nella precedente direzione, che arrivavano da sole a superare i 35mila visitatori ma che restavano aperte per un periodo più lungo e in primavera.

«Il Mar – dichiara il direttore Tarantino nella nota stampa con cui sono diffusi i dati – rafforza nel primo semestre del 2019 la sua identità di museo aperto e vivo tutto l’anno. Un museo plurale, capace di suggerire nuovi e inediti piani di lettura dell’opera d’arte, in dialogo fecondo con altri universi culturali: quello musicale e performativo, ma anche quello letterario e filosofico.
Un museo come luogo di ricerca sulle arti contemporanee, con un’attenzione alle dinamiche complesse del nostro secolo. Un museo che guarda all’arte come strumento di crescita culturale e civile e stimolo a porsi nuove domande sul mondo in cui viviamo, e non solo come “bellezza” da contemplare e neppure solo come oggetto di una pur necessaria analisi storico-artistica.
Un museo che stringe rapporti con nuovi soggetti, si confronta con nuove idee curatoriali e allestitive (anche per gli spazi cosiddetti “di servizio” come i corridoi e le scale, il bookshop e la caffetteria), che sa valorizzare e accrescere le sue collezioni permanenti con creatività e strumenti innovativi, intercetta pubblici lontani e soprattutto i più giovani, si propone come perno e motore delle attività espositive negli spazi pubblici della città».

E a proposito degli altri spazi pubblici espositivi viene reso noto che la biglietteria di Palazzo Rasponi ha registrato 8.798 ingressi. Le presenze alle mostre della Classense (registrate con telecamere contapersone in Manica lunga e manualmente negli altri spazi) hanno registrato circa 5.000 presenze. In entrambi i casi di tratta di mostre non a pagamento. Complessivamente, si registra un totale di oltre 40.000 presenze alle mostre.

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