domenica
06 Luglio 2025
Lutto

Addio a Carlo Signorini, la città piange un altro grande del mosaico contemporaneo

L'assessora alla Cultura: «Lo ricordiamo con particolare riconoscenza e affetto come assistente ai corsi di mosaico della nostra Accademia»

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Carlo Signorini
Un lavoro di Carlo Signorini su pannello di Mimmo Paladino (foto da Wikipedia)

Scompare un altro protagonista dell’arte musiva a Ravenna. Dopo la morte di Sergio Cicognani, avvenuta a fine luglio, la città piange anche Carlo Signorini. Il mosaicista è morto a Lussembergo. Era figlio del maestro Renato Signorini e di Ines David, mosaicista anch’essa, che affiancava il marito in tante commesse.

«Carlo – ricorda l’assessora alla cultura Elsa Signorino –  ha saputo raccogliere il testimone della gloriosa tradizione familiare, ma anche costruire un suo percorso peculiare, misurandosi con l’insegnamento, i cantieri di restauro, ma privilegiando soprattutto il rapporto con gli artisti contemporanei. Il suo temperamento, i suoi interessi, i suoi sguardi curiosi, mobili e inquieti, non avrebbero potuto ritrovarsi in una dimensione solo locale. Carlo Signorini nei lavori realizzati con il suo studio Il Mosaico, fondato nel 1972 circa a Ravenna (poi studio Carlo Signorini dal 1976) ha collaborato con tanti artisti per progetti architettonici, di design e per opere da cavalletto. Fra i tantissimi lavori in Italia e all’estero ne ricordiamo uno in particolare, inserito nella collezione permanente dei mosaici contemporanei del Museo d’arte della città: la misteriosa Vanità, mosaico su cartone a firma di Mimmo Paladino».

Da molti anni ormai l’artista viveva in Lussemburgo. «Naturalmente – conclude Signorino – lo ricordiamo con particolare riconoscenza e affetto come assistente ai corsi di mosaico della nostra Accademia e quindi nel suo ruolo di maestro, portatore delle sue conoscenze e della sua creatività presso le giovani generazioni di futuri mosaicisti».

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