Ci sono ancora 2mila operatori sanitari non vaccinati nell’Ausl, tra cui 342 medici

I dati riguardano i dipendenti nelle tre province romagnole. Complessivamente, invece, meno della metà degli Under 50 ravennati hanno ricevuto la prima dose

Infermiere CovidSono ancora 2mila gli operatori sanitari dell’Ausl Romagna (quindi delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini) a rifiutare di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid, il 9,6 percento del totale.

La quota più importante di “no vax” nell’Ausl Romagna, in numeri assoluti, riguarda gli infermieri: sono ancora 914 i non vaccinati (senza considerarne altri 200 che hanno avuto il Covid), a cui si aggiungono 342 medici, 132 operatori socio-sanitari, 238 amministrativi, 135 tecnici, 31 farmacisti, 10 dirigenti, 12 veterinari e altri 186 dipendenti non specificati.

Si tratta di dati aggiornati a lunedì 19 luglio.

Per quanto riguarda il resto della popolazione resta al di sotto della metà la quota di ravennati sotto i 50 anni ad aver ricevuto almeno la prima dose di vaccino: in particolare il 35 percento della fascia 12-19 anni, il 45 percento tra i 20-29 anni, il 46 percento della fascia 30-39 e il 57 percento di quella 40-49 anni. Più alte le percentuali naturalmente salendo con l’età: il 71 percento dei ravennati tra i 50 e i 59 anni ha ricevuto almeno la prima dose; percentuale che sale all’82 nella fascia 60-69 anni, all’89 tra i 70-79 anni e al 95 percento sopra gli 80 anni.

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