Pronto soccorso, i codici di priorità diventano 5: si aggiunge l’azzurro

Da ottobre le nuove linee di indirizzo decise dalla Regione. Il nuovo colore è tra arancione e verde: urgenza differibile con 60 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico

entrata pronto soccorso ravennaA rosso, arancione, verde e bianco si aggiunge in Emilila-Romagna un nuovo colore (l’azzurro, posizionato tra l’arancione e il verde) tra i codici di priorità da assegnare a chi si presenta al pronto soccorso. Nel triage si terrà conto non solo del livello di criticità, ma anche della complessità clinico-organizzativa e dell’impegno assistenziale necessario per attivare il percorso, in modo da ottimizzare il flusso dei pazienti e migliorare l’esperienza di presa in carico. Il codice azzurro indica un’urgenza differibile, con 60 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico. È questa la principale novità introdotta dalle linee di indirizzo approvate in questi giorni dalla Giunta regionale. L’applicazione sarà a partire dall’1 ottobre.

I codici colori vengono assegnati duranti il triage, con cui si garantisce che l’accesso alle cure avvenga secondo criteri di priorità (codici colore o numerici) ed equità. La valutazione di triage rappresenta un momento fondamentale anche per l’accoglienza e il riconoscimento di situazioni di fragilità, che richiedono l’attivazione di percorsi in grado di fornire sostegno e agevolare la presa in carico in ambito sanitario, assistenziale e sociale. È il caso, ad esempio, di maltrattamento e abusi su minori e donne, e casi di disturbi della sfera psichica.

Le nuove Linee di indirizzo prevedono dunque cinque codici colore: rosso (per l’emergenza, richiede una valutazione immediata da parte dei sanitari); arancione (urgenza indifferibile, 15 minuti come tempo di attesa massimo per la presa in carico); azzurro (urgenza differibile, 60 minuti tempo d’attesa massimo); verde (urgenza minore, 120 minuti); bianco (non urgenza, 240 minuti). Il metodo di triage a 5 diversi livelli di priorità rappresenta il “gold standard” internazionale ed è propedeutico alla creazione di percorsi che tengano in considerazione la complessità clinica, l’intensità assistenziale e le risorse impiegate, consentendo inoltre l’individuazione di 3 diversi flussi di post triage (alta, media e bassa complessità).

10 05 2012 Operativitˆ Nuovo Pronto Soccorso RavennaIl triage è una “funzione” di competenza infermieristica; nella definizione della priorità si tiene conto del problema di salute principale, del livello di criticità, del rischio di evoluzione clinica peggiorativa e del percorso di cura più appropriato. Alla definizione del codice colore concorreranno ulteriori fattori, quali il livello di dolore, l’età, il grado di fragilità e/o disabilità, particolarità organizzative e di contesto locale. Si tratta di un processo dinamico, che implica rivalutazioni periodiche, poiché le condizioni cliniche dei pazienti in attesa di essere presi in carico dai medici possono migliorare o peggiorare, in modo da richiedere una rivisitazione del livello di priorità e/o del percorso di cura.

È previsto che nei Pronto soccorso con un’affluenza superiore a ventimila accessi l’anno il triage sia svolto da infermieri dedicati a questa funzione in maniera esclusiva. Nelle strutture con un numero inferiore di accessi è invece previsto che il triage venga fatto, in modo non esclusivo, da un infermiere del Pronto soccorso. In base alle Linee di indirizzo, inoltre, viene stabilito che il numero di infermieri dedicati sia incrementato in base al numero di accessi e modulato anche in relazione alle diverse fasce orarie/giorni della settimana prevedendo, quando necessario, un’unità dedicata alla rivalutazione. Gli infermieri che svolgono attività di triage dovranno aver svolto un percorso formativo appositamente creato per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie a implementare le nuove modalità organizzative di triage.

Pronto Soccorso LugoL’emergenza Covid-19 ha modificato il consueto flusso operativo dei Pronto soccorso: le strutture di emergenza-urgenza dell’Emilia-Romagna hanno dovuto rispondere con particolare impegno all’esigenza di presa in carico dei cittadini affetti dalla patologia in forma moderata o severa. Per fare tutto ciò e, al tempo stesso, garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti con altre necessità assistenziali, la Regione ha definito con appositi atti, sin dall’inizio dell’epidemia, percorsi distinti e sicuri all’interno delle strutture di Pronto soccorso. In questo scenario, il personale di triage, coadiuvato dal personale di pre-triage, ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nel riconoscere segni e sintomi della patologia e nel governare, all’interno della struttura, i flussi e i percorsi dedicati alla presa in carico di soggetti con sospetto Covid-19 e quelli per i cittadini con altre esigenze assistenziali.

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