«Non volevo un documentario di autocelebrazione ma un viaggio introspettivo che rendesse più facile capire che, anche se spesso ci viene insegnato che bisogna vincere, per essere realizzati non è necessaria la fama. Il sentirsi realizzati non dipende da un premio che si ha in casa».
Parla così Laura Pausini, incontrando la stampa a Roma per presentare il film Laura Pausini – Piacere di conoscerti, disponibile in esclusiva su Prime Video dal 7 aprile in tutto il mondo e prodotto da Endemol Shine Italy.
Un film (girato naturalmente anche nella sua Solarolo e a Faenza, dove è andata a scuola) che mescola documentario e fiction, in cui la cantante italiana con il più largo seguito internazionale realizza quello che ha immaginato molte volte, dopo che quel Sanremo del 1993, dove vinse nella categoria delle nuove proposte con “La Solitudine”, la lanciò verso il successo, la fama, la notorietà: cosa avrebbe fatto se non fosse diventata una star della musica?
«In 29 anni mi sono immaginata tante volte cosa avrei fatto se non fossi diventata famosa», racconta – citiamo un’agenzia di Adnkronos.
Così quando Amazon le propose un documentario sulla sua carriera, prima disse di no, poi lanciò questa controproposta, trovando l’adesione entusiasta di Nicole Morganti, Head of Italian Originals di Amazon Studios. Nel film, la Laura che conosciamo dialoga con quella del “piano B”, in un mix di materiali che comprende oltre ad alcune pietre miliari della sua carriera anche filmati dell’archivio privato di famiglia ma soprattutto molte scene di finzione con la stessa Pausini che recita nei panni di una se stessa alternativa. «Che poi non è così diversa da quella che sono, ha solo un accento romagnolo più marcato», sottolinea l’artista.
Il film, nato dall’idea di Laura sulla sua personale “sliding door”, è stato scritto dalla cantante con Ivan Cotroneo, che ne ha curato anche la regia, e Monica Rametta, con la supervisione creativa di Francesca Picozza.
Il lancio del film, dove i fan troveranno e ritroveranno particolari della vita di Laura spesso poco noti, è anche l’occasione per parlare del prossimo album: «Sono due anni che ci lavoro – racconta Laura, ripresa sempre da Adnkronos – ma sono bloccata. Non ancora ho le canzoni che mi fanno avere il coraggio di salire sul palco. Non ho mai fatto un album senza avere un’idea da cui partire. Di solito parto dal titolo. E stavolta ancora non ce l’ho», confessa. «Certo, il fatto che quest’anno mi abbiamo proposto tante cose, dalla conduzione dell’Eurovision Song Contest al recupero del concerto slittato di !Una, Nessuna, Centomila!, ha fatto sì che il primo momento per occuparmi dell’album ce l’avrò a fine maggio. E non riuscirei comunque a farlo uscire in autunno. Poi magari in tre settimane ce l’ho pronto. Non si può prevedere. Quindi vedremo».
Rivolgendosi per i ringraziamenti finali ai produttori di Amazon ed Endemol, la Pausini ha concluso la conferenza stampa con una richiesta: «Avrei un piacere da chiedervi. Il 16 maggio compio 48 anni: mi potete regalare le scene che ho girato e che non sono entrate nel film? Perché ho parlato due ore con i miei genitori e nel film di quella chiacchierata c’è solo un minuto. Vorrei poterla riguardare con loro. E poi, c’era anche una parte in cui giravo in macchina con Paola per Roma che mi piacerebbe tanto avere. Vi giuro che le tengo per me e non le pubblico da nessuna parte».