«La scuola fa tutto il possibile ma è necessario educare alle emozioni»

L’appello della preside Aurea Valentini del Liceo Scientifico “Oriani” di Ravenna, per favorire la socializzazione fra gli studenti

Disagio Giovanile Studente«La scuola c’è, ascolta e fa tutto il possibile per stare vicino ai ragazzi». Parola di preside, Aurea Valentini, dirigente scolastico del Liceo Scientifico Oriani di Ravenna. Dove genitori ci dicono che le richieste di aiuto allo sportello di supporto psicologico sarebbero aumentate dell’80 percento nel giro di pochi anni. «Le richieste ci sono, lo sportello è un servizio apprezzato dalle famiglie e a cui si rivolgono gli stessi ragazzi direttamente», ci dice al telefono la dirigente scolastica.
Che continua: «La nostra forza, e credo di poter parlare a nome di tutte le scuole, è quella di agire a livello di team di consiglio di classe. Sono i docenti spesso che individuano le situazioni di disagio e si attivano, chiamando le famiglie, cercando di metterle al corrente. Viceversa, le famiglie, che si stanno aprendo sempre di più nei nostri confronti, ci segnalano le difficoltà, o magari il fatto che un ragazzo stia frequentando lo psicologo. E noi ci attiviamo, con piani didattici personalizzati e un supporto non solo pedagogico».

Valentini anticipa anche un progetto che sta per partire e che vede lo Scientifico come scuola ravennate capofila, a fianco di Itc Ginanni, Itis Nullo Baldini e Liceo Artistico Severini, grazie a un finanziamento della Fondazione Del Monte. «Si chiama “Insieme per vincere” ed è un progetto di peer tutoring, un modo per favorire attraverso lo studio, la socializzazione, la cui mancanza ha rappresentato il vero disagio per questi ragazzi in due anni di pandemia, di cui dovremo farci carico anche in futuro. Con questo progetto vogliamo fare da stimolo, con i ragazzi più grandi che faranno lezioni di supporto ai più piccoli, con l’ausilio di un affiancamento psicologico».

Anche allo Scientifico sono poi attivi progetti contro bullismo e cyberbullismo, in collaborazione con l’associazione Moige.
«In generale – continua la dirigente – all’Oriani diamo molto peso all’aspetto della socializzazione, tanto che abbiamo fatto il possibile anche per far ripartire, non appena si è potuto, i viaggi d’istruzione».
Infine, la dirigente lancia un appello: «Credo sia arrivato il momento di implementare il più possibile progetti legati alle emozioni, di introdurre allo stesso modo di educazione civica, anche una vera e propria educazione alle emozioni, con laboratori, dal teatro a pratiche di mindfulness, per far aprire i ragazzi».

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