La Conad parla ancora più ravennate: il nuovo allenatore sarà Simone Bendandi

Volley A2 femminile / La società biancorossa ha ufficializzato l’ingaggio del tecnico che guiderà la squadra nelle prossime due stagioni. «A Ravenna si sta lavorando e si sta trovando la pazienza necessaria per riuscire a gettare le basi per un progetto molto interessante che si basa sulle giovani»

Bendandi Malinov

Simone Bendandi con la palleggiatrice della nazionale Malinov

Sarà il ravennate Simone Bendandi a guidare la Conad Olimpia Teodora nelle prossime due stagioni. Dopo due anni passati a Scandicci, in A1, dove era il vice di Parisi, il tecnico è arrivato venerdì sera a Ravenna, ma già domenica dovrà ripartire per seguire la nazionale italiana argento mondiale di cui è vice allenatore: il primo capitolo è rappresentato dal torneo internazionale di Montreux, in Svizzera, competizione utile per iniziare a preparare un’estate che vedrà le azzurre impegnate nelle qualificazioni per l’Olimpiade e nell’Europeo. Nei giorni di assenza il nuovo coach biancorosso resterà in contatto con Mauro Fresa, che in pratica ricopre il ruolo di direttore sportivo, per tutti gli aspetti che riguardano la costruzione della squadra e la definizione dello staff.

La scelta del nuovo tecnico rientra nel progetto di consolidamento di una società ancor più legata al territorio che affonda le proprie radici in quella che fu la capacità della pallavolo femminile ravennate del passato di trovare tutte le soluzioni tecnico gestionali all’interno della città stessa, dove vi sono risorse competenti che vanno messe a sistema. «Mi ha colpito molto l’entusiasmo – spiega lo stesso Bendandi – con cui il presidente Paolo Delorenzi e Mauro Fresa mi hanno accolto. Di sicuro questa è stata la cosa che mi ha colpito di primo impatto. Dopo la fase di entusiasmo iniziale è subentrata la consapevolezza che Ravenna sta lavorando, ha trovato le forze e la pazienza soprattutto per riuscire a gettare le basi per un progetto molto interessante che parte dalla volontà di fare innamorare la città ancora di più della pallavolo femminile e di avvicinare quindi sempre più gente possibile a tutto il movimento che ha creato l’Olimpia Teodora, valorizzando le giovani e la prima squadra con l’innesto di giocatrici che magari sono cresciute proprio qui a Ravenna o che hanno comunque fatto parte di questo progetto. E’ interessante la capacità di darsi tempo perché come in ogni cosa che si vuole far crescere c’è bisogno di tempo, di pazienza, di risorse giuste e le persone che stanno intraprendendo questo percorso non posso che definirle giuste».

Il nuovo tecnico della Conad continua dicendo che «non so quanto tempo potrò dedicare al settore giovanile, tuttavia ci sarà Fresa che è la figura chiave in tutto questo. Come in ogni società che si vuole strutturare il vivaio riveste un ruolo fondamentale nella progettualità e soprattutto nella creazione di un movimento, perché sentirsi parte di un progetto, sentirsi coinvolti, legati, trovarsi con la stessa maglietta a vedere le partite e sapere di essere parte di questo gruppo, di questa famiglia, credo sia uno stimolo fantastico. La condivisione è quello che muove tutto. Mi ricordo quando ero piccolo e militavo nelle giovanili, negli occhi e nel cuore avevo quello che succedeva nella prima squadra. Sarà nostro compito e dovere cercare di far sentire parte di qualcosa tutte le nostre atlete e non solo. Dovremo crescere insieme e la città si appassionerà a noi. Dovremo far capre che vogliamo crescere e far crescere. In questo ci vorrà tanta forza e tanta pazienza per creare un vero e proprio spirito di appartenenza che dovrà essere quello di chi sarà coinvolto in prima persona in campo ma anche quello dei nostri tifosi che ci verranno a vedere le partite al PalaCosta».

Il presidente dell’Olimpia Teodora Paolo Delorenzi, inoltre, dichiara che «siamo molto soddisfatti di essere riusciti a riportare a Ravenna un ragazzo che è cresciuto nei vivai cittadini per dare slancio al nostro progetto che anno dopo anno si sta sempre più consolidando. Uno dei nostri sogni è quello di valorizzare il territorio, a partire dalle giovanili fino alla prima squadra. Riuscire a portare un allenatore che è maturato professionalmente a Ravenna, riuscire a portare giocatrici dei vivai ravennati, non solo dell’Olimpia Teodora ma anche di altre società, della città ma anche della provincia in prima squadra è un sogno che dobbiamo coltivare e cercare di realizzare prima possibile. Tutto questo rappresenta il coronamento del progetto principale che è valorizzare la pallavolo ravennate, uno sport che è insito nel dna della città e che fa parte della storia della pallavolo mondiale. Quello che ha vinto l’Olimpia Teodora non lo ha vinto nessuna altra squadra al mondo e ha un valore talmente importante che non si può relegare al passato. La speranza di tutti noi, mi rendo conto inavvicinabile, è di riportare la città a quella storia, a quella tradizione. Anche allora c’erano ragazze che venivano da fuori ma la maggior parte erano di Ravenna. Bisogna perciò riportare a livelli importanti e valorizzare questa tradizione che è nel cuore della città e nel cuore delle nostre atlete che militano nelle giovanili».

Il presidente aggiunge che «l’ingaggio di Bendandi rientra totalmente in quest’ottica, valorizzare il territorio e le figure sportive importanti di Ravenna. L’esperienza che Simone ha maturato e sta maturando potrà trasferirla nella nostra A2. Abbiamo avuto questa possibilità e non ce la siamo lasciata sfuggire. Avere questo ragazzo di Ravenna e riportarlo ad allenare in casa nostra è stata una grande opportunità che abbiamo colto con grande piacere. Sono convinto che segnerà la svolta della nostra società, un altro tassello del mosaico del progetto Olimpia Teodora che si sta sempre più consolidando anno dopo anno. Colgo infine l’occasione per ringraziare Nello Caliendo, lo staff tecnico e tutte le persone che hanno collaborato in modo prezioso al buon esito della passata stagione, al termine della quale, nonostante le varie sfortune, abbiamo ottenuto un risultato di tutto rispetto di squadra e di società. Voglio ringraziare lo staff e tutti coloro che che si sono spesi per tenere unita la squadra. Grazie al loro lavoro abbiamo conseguito risultati insperati per come eravamo partiti. Voglio ringraziare e abbracciare tutti quanti perché sono stati davvero tutti molto preziosi».

Il curriculum Nato a Ravenna il 7 agosto 1976, Simone Bendandi cresce all’inizio degli anni Novanta nel florido settore giovanile del Porto, disputando i campionati di B2 dal ’92 al ’95, per poi essere “promosso” in prima squadra, l’allora Edilcuoghi, nella massima serie. Figlio d’arte, come suo padre Aldo (una bandiera della pallavolo ravennate, in virtù di ben 102 partite in azzurro) riveste il ruolo di palleggiatore e il 22 maggio ’98 fa l’esordio in maglia azzurra, a Catania, nella partita persa 3-2 contro l’Argentina (in totale, saranno dieci le presenze in nazionale). Nella stagione successiva scende in A2, dove disputerà sei campionati di fila (in successione a Livorno, Gioia del Colle, Asti, Forlì e Santa Croce), per tornare in A1 nel 2004, a Cuneo. Nel 2006 si trasferisce a Latina, sempre in A1, e a fine 2007 a Milano. Dopo una parentesi in B1 (Biella), nel 2011-12 torna a Ravenna, nelle fila della Cmc, disputando il primo storico campionato dopo la promozione in A1. Chiude la carriera nel 2013, vincendo i playoff di B1 con il Porto Donati. Nel settembre del 2016 entra nello staff tecnico dell’Olimpia Cmc, allenando le formazioni femminili di Serie D e l’Under 16 e ricoprendo il ruolo di vice di Breviglieri nella squadra di B1, centrando la promozione. L’anno successivo compie il grande salto in A1 femminile, come secondo di Parisi, alla Savino del Bene Scandicci, dove è stato confermato nella stagione terminata da poco. Dal febbraio del 2018, infine, fa parte dello staff tecnico della nazionale femminile, come assistente dell’allenatore Mazzanti.

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